Francesco Sandroni | Istituto Teologico Marchigiano Fermo (original) (raw)
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Una riflessione teologica sul rapporto creatura/creatore e padre/figlio nell'età della tecnica a ... more Una riflessione teologica sul rapporto creatura/creatore e padre/figlio nell'età della tecnica a partire dai flim Blade Runner e Blade Runner 2049
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Papers by Francesco Sandroni
Questo articolo vuole contribuire alla chiarificazione concettuale dei termini solidarietà e suss... more Questo articolo vuole contribuire alla chiarificazione concettuale dei termini solidarietà e sussidiarietà all'interno dell'evoluzione del magistero sociale pontificio, la parte più autorevole della cosiddetta Dottrina Sociale della Chiesa.
Obiettivo del presente articolo è presentare l'analisi che il teologo brasiliano Jung Mo Sung ha ... more Obiettivo del presente articolo è presentare l'analisi che il teologo brasiliano Jung Mo Sung ha svolto per l'esortazione apostolica Evangelii Gaudium evidenziando la presenza in essa della teologia economica del Departamento Ecumenico de Investigaciones (DEI) di San José, Costa Rica e svolgerne una analoga per l'enciclica Laudato Si'
Lo scritto è il tentativo di riflettere su di un tema poco presente nella riflessione teologica o... more Lo scritto è il tentativo di riflettere su di un tema poco presente nella riflessione teologica o generalmente culturale. Chiunque per motivi professionali, spirituali o semplicemente per diletto utilizza la Bibbia lo fa sempre di più attraverso dei programmi appositi per computer, attraverso i lettori di libri digitali, nei siti internet o nelle applicazioni per tablet e smartphon. Leggere la Bibbia in edizioni digitali anziché in edizioni a stampa è indifferente ai fini della comprensione del testo oppure porta novità da tenere in considerazione? Quale consapevolezza deve emergere nel lettore e quali competenze deve mettere in campo il “programmatore-sviluppatore” affinché le edizioni digitali siano correttamente e utilmente consultate? Il percorso argomentativo si sviluppa in tre punti. Nel primo l'autore cerca di far emergere il “problema” evidenziando le criticità dell’edizione digitale della Bibbia. Nel secondo tenta di ricostruire a sommi capi una storia della Bibbia dal punto di vista dei supporti tecnici che l’hanno sostenuta, all’interno della quale fa emergere un criterio comune, una sorta di filo rosso che possa essere di aiuto anche oggi. Alla luce di questo criterio nella terza parte prova a tracciare alcune linee guida per il futuro digitale della Bibbia.
Francesco Sandroni, La lettura confessionale della Bibbia a scuola. Il contributo dell'IRC alla conoscenza scolastica della Bibbia, Firmana XXI 2012/1, pag. 259-276
Qualche anno fa in un liceo dove insegnavo religione cattolica avevo fatto adottare la Bibbia com... more Qualche anno fa in un liceo dove insegnavo religione cattolica avevo fatto adottare la Bibbia come libro di testo consigliato 1 . Era già da tempo che mi battevo "sul campo" per un insegnamento professionale della Bibbia che avesse come obiettivo lontano la sua ricollocazione al centro del panorama culturale italiano e come obiettivo immediato colmare un po' di ignoranza biblica nelle nuove generazioni. Ebbene, vedere i miei studenti, che erano in sostanza quasi tutti gli studenti di quella scuola, entrare in istituto e nelle loro aule con le bibbie sotto braccio o tirate fuori dagli zaini insieme ai dizionari, ai libri di letteratura italiana e di storia, come se fosse la cosa più normale e ovvia del mondo anche agli occhi dei miei colleghi, che qualche pregiudizio ormai logoro li vorrebbero più restii all'ingresso della Bibbia nelle scuole, mi ha portato a dire: "si può fare!" Quello che proverò a scrivere in questo articolo, però, non è la sintesi di quindici anni di attività, sicuramente poco interessante. Questo scritto nasce, invece, da un senso di disagio che mi ha accompagnato in questi quindici anni. Disagio causato da un giudizio di inadeguatezza sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato: Biblia, l'associazione laica di cultura biblica impegnata particolarmente nella sua diffusione scolastica, e, soprattutto, un punto di riferimento teorico per il mio impegno nell'insegnamento della Bibbia a scuola come Piero Stefani, nei loro scritti a questo proposito, hanno escluso che l'insegnante di religione cattolica italiano possa avere un ruolo positivo a questo scopo. Essendo la mia esperienza personale, invece, decisamente diversa proverò a delineare una critica a queste considerazioni avverse all'insegnamento della religione cattolica nell'insegnamento scolastico della Bibbia.
Francesco Sandroni, Dialogo, in Firmana XIX 2010/2, pag. 103-133
Book Reviews by Francesco Sandroni
Recensione pubblicata su "Firmana. Quadreni di Teologia e Pastorale", n. 69, 2019, Cittadella Edi... more Recensione pubblicata su "Firmana. Quadreni di Teologia e Pastorale", n. 69, 2019, Cittadella Editrice, Assisi (PG), pp. 141-144.
Raramente si incontrano studi che affrontano in maniera organica e completa questioni di natura p... more Raramente si incontrano studi che affrontano in maniera organica e completa questioni di natura pratica e teorica, esigenze concrete ed esigenze speculative sul significato e la natura dell'agire pratico. La costruzione degli edifici chiamati "chiese" è uno di questi argomenti che di rado i teologi dogmatici hanno affrontato. Eppure se ne sente fortemente il bisogno. Basta guardasi in giro, nelle periferie delle nostre città dove negli ultimi decenni sono state costruite nuove chiese, per rendersi conto di quanto distante sia la realizzazione di quegli edifici dall'esperienza religiosa che la tradizione cristiana vuole fare memoria. Costruzioni che normalmente vengono lasciate alla perizia tecnica e all'estro artistico agli architetti, coadiuvati semplicemente dalle norme tecniche promulgate dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal giudizio funzionale dei parroci e delle comunità ecclesiali interessate. Troppo poco, se si pensa all'abisso che separa la teologia dalle conoscenze e dalle competenze culturali degli architetti (come del resto dall'intero ambito professionale e culturale italiano) spesso convinti che la progettazione di una chiesa sia un momento di puro esercizio della creatività professionale. Troppo poco, se si pensa alla poca consapevolezza e maturità ecclesiale che hanno le nostre comunità parrocchiali.
Recensione di Mariachiara Giorda -Alessandro Saggioro, La materia invisibile. Storia delle religi... more Recensione di Mariachiara Giorda -Alessandro Saggioro, La materia invisibile. Storia delle religioni a scuola. Una proposta, Emi, Bologna, 2011, pp. 239, euro 14,00 [pubblicata in Firmana. Quaderni di teologia e pastorale, anno XX, luglio-dicembre 2011, Cittadella Editrice, Assisi (PG), pp. 171-177].
Drafts by Francesco Sandroni
È un luogo comune affermare che l'insegnamento della religione cattolica in Italia, anche dopo la... more È un luogo comune affermare che l'insegnamento della religione cattolica in Italia, anche dopo la revisione dei Patti Lateranensi del 1984, sia un insegnamento confessionale. Lo si trova scritto ovunque, in qualsiasi saggio, articolo, discussione che parli di insegnamento della religione. È così scontato, però, che difficilmente chi ne parla chiarisce preventivamente in cosa consista questa "natura confessionale" dell'insegnamento della religione. Ad una analisi più attenta, però, non sembrano emergere caratteri di confessionalità nell'insegnamento della religione cattolica in Italia.
Books by Francesco Sandroni
Insegnare religione cattolica in Italia vuol dire svolgere una professione diversa da quella di q... more Insegnare religione cattolica in Italia vuol dire svolgere una professione diversa da quella di qualsiasi altro insegnante. Una professione scolasticamente minore, facoltativa e con pochi strumenti, frutto di una diversa istituzionalizzazione. In un contesto di profonde trasformazioni culturali e scolastiche insegnare religione vuol dire svolgere una professione impossibile. Obiettivo dello studio, oltre ripercorrere la diversa istituzionalizzazione scolastica, è quello di proporre una compensazione della minorità facendo forza sulla professionalità dell’insegnante al fine di rendere la professione meno impossibile, in attesa di vere riforme
risolutive.
Una riflessione teologica sul rapporto creatura/creatore e padre/figlio nell'età della tecnica a ... more Una riflessione teologica sul rapporto creatura/creatore e padre/figlio nell'età della tecnica a partire dai flim Blade Runner e Blade Runner 2049
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Questo articolo vuole contribuire alla chiarificazione concettuale dei termini solidarietà e suss... more Questo articolo vuole contribuire alla chiarificazione concettuale dei termini solidarietà e sussidiarietà all'interno dell'evoluzione del magistero sociale pontificio, la parte più autorevole della cosiddetta Dottrina Sociale della Chiesa.
Obiettivo del presente articolo è presentare l'analisi che il teologo brasiliano Jung Mo Sung ha ... more Obiettivo del presente articolo è presentare l'analisi che il teologo brasiliano Jung Mo Sung ha svolto per l'esortazione apostolica Evangelii Gaudium evidenziando la presenza in essa della teologia economica del Departamento Ecumenico de Investigaciones (DEI) di San José, Costa Rica e svolgerne una analoga per l'enciclica Laudato Si'
Lo scritto è il tentativo di riflettere su di un tema poco presente nella riflessione teologica o... more Lo scritto è il tentativo di riflettere su di un tema poco presente nella riflessione teologica o generalmente culturale. Chiunque per motivi professionali, spirituali o semplicemente per diletto utilizza la Bibbia lo fa sempre di più attraverso dei programmi appositi per computer, attraverso i lettori di libri digitali, nei siti internet o nelle applicazioni per tablet e smartphon. Leggere la Bibbia in edizioni digitali anziché in edizioni a stampa è indifferente ai fini della comprensione del testo oppure porta novità da tenere in considerazione? Quale consapevolezza deve emergere nel lettore e quali competenze deve mettere in campo il “programmatore-sviluppatore” affinché le edizioni digitali siano correttamente e utilmente consultate? Il percorso argomentativo si sviluppa in tre punti. Nel primo l'autore cerca di far emergere il “problema” evidenziando le criticità dell’edizione digitale della Bibbia. Nel secondo tenta di ricostruire a sommi capi una storia della Bibbia dal punto di vista dei supporti tecnici che l’hanno sostenuta, all’interno della quale fa emergere un criterio comune, una sorta di filo rosso che possa essere di aiuto anche oggi. Alla luce di questo criterio nella terza parte prova a tracciare alcune linee guida per il futuro digitale della Bibbia.
Francesco Sandroni, La lettura confessionale della Bibbia a scuola. Il contributo dell'IRC alla conoscenza scolastica della Bibbia, Firmana XXI 2012/1, pag. 259-276
Qualche anno fa in un liceo dove insegnavo religione cattolica avevo fatto adottare la Bibbia com... more Qualche anno fa in un liceo dove insegnavo religione cattolica avevo fatto adottare la Bibbia come libro di testo consigliato 1 . Era già da tempo che mi battevo "sul campo" per un insegnamento professionale della Bibbia che avesse come obiettivo lontano la sua ricollocazione al centro del panorama culturale italiano e come obiettivo immediato colmare un po' di ignoranza biblica nelle nuove generazioni. Ebbene, vedere i miei studenti, che erano in sostanza quasi tutti gli studenti di quella scuola, entrare in istituto e nelle loro aule con le bibbie sotto braccio o tirate fuori dagli zaini insieme ai dizionari, ai libri di letteratura italiana e di storia, come se fosse la cosa più normale e ovvia del mondo anche agli occhi dei miei colleghi, che qualche pregiudizio ormai logoro li vorrebbero più restii all'ingresso della Bibbia nelle scuole, mi ha portato a dire: "si può fare!" Quello che proverò a scrivere in questo articolo, però, non è la sintesi di quindici anni di attività, sicuramente poco interessante. Questo scritto nasce, invece, da un senso di disagio che mi ha accompagnato in questi quindici anni. Disagio causato da un giudizio di inadeguatezza sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato: Biblia, l'associazione laica di cultura biblica impegnata particolarmente nella sua diffusione scolastica, e, soprattutto, un punto di riferimento teorico per il mio impegno nell'insegnamento della Bibbia a scuola come Piero Stefani, nei loro scritti a questo proposito, hanno escluso che l'insegnante di religione cattolica italiano possa avere un ruolo positivo a questo scopo. Essendo la mia esperienza personale, invece, decisamente diversa proverò a delineare una critica a queste considerazioni avverse all'insegnamento della religione cattolica nell'insegnamento scolastico della Bibbia.
Francesco Sandroni, Dialogo, in Firmana XIX 2010/2, pag. 103-133
Recensione pubblicata su "Firmana. Quadreni di Teologia e Pastorale", n. 69, 2019, Cittadella Edi... more Recensione pubblicata su "Firmana. Quadreni di Teologia e Pastorale", n. 69, 2019, Cittadella Editrice, Assisi (PG), pp. 141-144.
Raramente si incontrano studi che affrontano in maniera organica e completa questioni di natura p... more Raramente si incontrano studi che affrontano in maniera organica e completa questioni di natura pratica e teorica, esigenze concrete ed esigenze speculative sul significato e la natura dell'agire pratico. La costruzione degli edifici chiamati "chiese" è uno di questi argomenti che di rado i teologi dogmatici hanno affrontato. Eppure se ne sente fortemente il bisogno. Basta guardasi in giro, nelle periferie delle nostre città dove negli ultimi decenni sono state costruite nuove chiese, per rendersi conto di quanto distante sia la realizzazione di quegli edifici dall'esperienza religiosa che la tradizione cristiana vuole fare memoria. Costruzioni che normalmente vengono lasciate alla perizia tecnica e all'estro artistico agli architetti, coadiuvati semplicemente dalle norme tecniche promulgate dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal giudizio funzionale dei parroci e delle comunità ecclesiali interessate. Troppo poco, se si pensa all'abisso che separa la teologia dalle conoscenze e dalle competenze culturali degli architetti (come del resto dall'intero ambito professionale e culturale italiano) spesso convinti che la progettazione di una chiesa sia un momento di puro esercizio della creatività professionale. Troppo poco, se si pensa alla poca consapevolezza e maturità ecclesiale che hanno le nostre comunità parrocchiali.
Recensione di Mariachiara Giorda -Alessandro Saggioro, La materia invisibile. Storia delle religi... more Recensione di Mariachiara Giorda -Alessandro Saggioro, La materia invisibile. Storia delle religioni a scuola. Una proposta, Emi, Bologna, 2011, pp. 239, euro 14,00 [pubblicata in Firmana. Quaderni di teologia e pastorale, anno XX, luglio-dicembre 2011, Cittadella Editrice, Assisi (PG), pp. 171-177].
È un luogo comune affermare che l'insegnamento della religione cattolica in Italia, anche dopo la... more È un luogo comune affermare che l'insegnamento della religione cattolica in Italia, anche dopo la revisione dei Patti Lateranensi del 1984, sia un insegnamento confessionale. Lo si trova scritto ovunque, in qualsiasi saggio, articolo, discussione che parli di insegnamento della religione. È così scontato, però, che difficilmente chi ne parla chiarisce preventivamente in cosa consista questa "natura confessionale" dell'insegnamento della religione. Ad una analisi più attenta, però, non sembrano emergere caratteri di confessionalità nell'insegnamento della religione cattolica in Italia.
Insegnare religione cattolica in Italia vuol dire svolgere una professione diversa da quella di q... more Insegnare religione cattolica in Italia vuol dire svolgere una professione diversa da quella di qualsiasi altro insegnante. Una professione scolasticamente minore, facoltativa e con pochi strumenti, frutto di una diversa istituzionalizzazione. In un contesto di profonde trasformazioni culturali e scolastiche insegnare religione vuol dire svolgere una professione impossibile. Obiettivo dello studio, oltre ripercorrere la diversa istituzionalizzazione scolastica, è quello di proporre una compensazione della minorità facendo forza sulla professionalità dell’insegnante al fine di rendere la professione meno impossibile, in attesa di vere riforme
risolutive.