Elena Ricci | Università degli Studi di Bari (original) (raw)
Papers by Elena Ricci
Topoi
Character education is an increasingly discussed topic drawing upon virtue ethics as a moral theo... more Character education is an increasingly discussed topic drawing upon virtue ethics as a moral theory. Scholars have predominantly understood educating character as a process that entails the formation of certain distinct character traits or functions through practice and habituation. However, these approaches present some problems. This paper explores the educational implications of various accounts focusing on the relationship between phronesis and other virtues. In particular, our focus will be on those that Miller (2023) has classified as Standard Model and Eliminativist Model of practical wisdom. Starting from these accounts, we will outline three specific problems that the latter models appear to generate at a theoretical level in character education. Finally, we will address the task of demonstrating why the monist account of moral virtue recently proposed by the Aretai group—which conceives being virtuous in possessing phronesis understood as ethical expertise—might offer a refined response to these challenges. In addition, we will illustrate three educational pathways that can emerge from the same model.
Bioetica, 2021
Lo scopo del nostro lavoro è quello di indagare il tema della fragilità sperimenta- ta dai pazie... more Lo scopo del nostro lavoro è quello di indagare il tema della fragilità sperimenta- ta dai pazienti, mostrandone il potenziale positivamente trasformativo che può essere favorito dal fondamentale ricorso precoce e tempestivo alle cure palliative. Attraverso l’anticipazione del punto di applicazione di questo tipo di cure – il cui obiettivo è favorire il benessere globale del paziente – si potrebbero infatti attenzionare le diverse sfaccettature della fragilità. Ciò consentirebbe altresì di accompagnare il paziente nella direzione di una crescita che porti allo sviluppo di virtù o punti di forza del carattere, fondamentali per affrontare meglio e più serenamente l’esperienza della malattia.
The aim of our work is to investigate the theme of the frailty as experienced by patients, showing the positive transformative potential that can be fostered by the fundamental early and timely recourse to palliative care. By anticipating the application point of this type of care - the aim of which is to promote the patient’s overall well-being - the different facets of frailty could in fact be highlighted. This could also allow to accompany the patient in the direction of their moral growth, leading to the development of virtues or character strengths, which are fundamental for coping better and more peacefully with the experience of illness.
Routledge, 2021
In a post-truth era, communication plays an important and sensitive role, related to the growing ... more In a post-truth era, communication plays an important and sensitive role, related to the growing importance of social networks. In this context, social and political influencers occupy a key position, as they can have an influence not only on our purchases, but also on the way we think and act. In fact, moral judgments can be affected by different variables, both moral and non-moral. For example, we are biased toward believing that certain characteristics of behavior or personality go together. This kind of bias can be included in what is called “Halo eEffect,” namely the tendency to use the evaluation of unrelated aspects to make judgments about something or someone’s personality. The present study aims at assessing how non-moral aspects, such as fortuitous events or general abilities, can affect the judgment of someone’s virtues. To prove this, we have designed two experiments to reproduce the typical information …
Mimesis, 2022
Vulnerabilità, sofferenza e dipendenza sono riconosciute da alcuni autori quali Alasdair MacIntyr... more Vulnerabilità, sofferenza e dipendenza sono riconosciute da alcuni autori quali Alasdair MacIntyre come elementi centrali della vita di ogni essere umano. Tuttavia, come lo stesso filosofo osserva nella prefazione al suo libro Animali razionali dipendenti: perché gli uomini hanno bisogno delle virtù, questi non sono stati al centro della discussione filosofica da Platone fino a Moore (MacIntyre, 2001, p. 3), escludendo le filosofe femministe. L’abitudine diffusa sembra essere infatti rimasta, ancora oggi, quella di trattare tali argomenti nella modalità di qualche accenno: ad esempio, si tende a introdurre la figura del malato in quanto possibile oggetto di benevolenza da parte dei “veri agenti morali”, perfettamente razionali e salubri. Si tende inoltre a separare completamente la cura intesa come competenza tecnica, da quella il cui scopo è la comprensione e la risposta alla rosa di necessità del paziente che non si riducono alle sole affezioni del corpo. In un’ottica di questo tipo, che considera il malato come poco più di una macchina rotta da aggiustare, come è possibile comprendere quale sia il tipo di azione più adatta alle necessità di ogni soggetto? Nel presente lavoro, si desidera operare un’inversione di rotta rispetto a questa tendenza.
Si può dire che la cura rappresenti il «fenomeno ontologico-esistenziale fondamentale» (Heidegger, 1976a, p. 245); infatti, tutti abbiamo bisogno di cure e abbiamo bisogno di cure non soltanto agli estremi dell’esistenza, ma durante l’intero corso della nostra vita. Proprio per questo è fondamentale comprendere che cosa voglia dire curare e quali siano gli elementi capaci di trasformare tale pratica in una buona pratica, attenta alle esigenze tutte del paziente. Per fare ciò, per indagare in che cosa consistano le buone pratiche in ambito sanitario, cercherò prima di pervenire, sfruttando il linguaggio della Care Ethics e i tentativi delle filosofe femministe, ad una definizione soddisfacente. In un secondo momento, mostrando le debolezze di questo approccio, evidenzierò la necessità di approdare ad una “Virtue Care Ethics” che integri i punti di forza della Filosofia della cura con lo sguardo irrinunciabile al carattere morale su cui si concentra l’Etica delle virtù.
Medicina e Morale, 2020
Per lungo tempo, la comunicazione è stata considerata un elemento secondario nella pratica medica... more Per lungo tempo, la comunicazione è stata considerata un elemento secondario nella pratica medica e questo aspetto ha spesso inciso negativamente sulla relazione medico-paziente. A dimostrare ciò, vi sono molti studi i quali, volendo analizzare le mancanze che i pazienti lamentano maggiormente delle pratiche sanitarie, rilevano tra le principali proprio la poca cura da parte dei medici nel momento della comunicazione. Per sopperire a questa debolezza, una sempre più fiorente letteratura si è occupata di gettare luce su questo aspetto, mostrando ad esempio come una cattiva comunicazione possa ledere la fiducia e conseguentemente l’alleanza terapeutica, elemento essenziale della relazione medico-paziente. Una non meno fiorente produzione ha cercato inoltre di illuminare quali siano quei particolari tratti del carattere che, debitamente coltivati, favoriscono il buon agire dell’operatore sanitario. Tuttavia, curiosamente, questi due ambiti non sono stati fino ad ora messi in correlazione, se non indirettamente. Intento del presente lavoro è quello di illustrare il nesso che li lega, mostrando l’imprescindibilità dell’aspetto comunicativo nella pratica medica ed evidenziando quanto il risultato di una buona relazione medico-paziente dipenda dal modo in cui il professionista si pone entro la relazione di cura. Per questa ragione, utilizzando come paradigma la Virtue Ethics, nell’ultimo paragrafo di questo lavoro si propone una lista di virtù che, maturando nel professionista, possono rendere la pratica comunicativa una buona pratica.
Topoi
Character education is an increasingly discussed topic drawing upon virtue ethics as a moral theo... more Character education is an increasingly discussed topic drawing upon virtue ethics as a moral theory. Scholars have predominantly understood educating character as a process that entails the formation of certain distinct character traits or functions through practice and habituation. However, these approaches present some problems. This paper explores the educational implications of various accounts focusing on the relationship between phronesis and other virtues. In particular, our focus will be on those that Miller (2023) has classified as Standard Model and Eliminativist Model of practical wisdom. Starting from these accounts, we will outline three specific problems that the latter models appear to generate at a theoretical level in character education. Finally, we will address the task of demonstrating why the monist account of moral virtue recently proposed by the Aretai group—which conceives being virtuous in possessing phronesis understood as ethical expertise—might offer a refined response to these challenges. In addition, we will illustrate three educational pathways that can emerge from the same model.
Bioetica, 2021
Lo scopo del nostro lavoro è quello di indagare il tema della fragilità sperimenta- ta dai pazie... more Lo scopo del nostro lavoro è quello di indagare il tema della fragilità sperimenta- ta dai pazienti, mostrandone il potenziale positivamente trasformativo che può essere favorito dal fondamentale ricorso precoce e tempestivo alle cure palliative. Attraverso l’anticipazione del punto di applicazione di questo tipo di cure – il cui obiettivo è favorire il benessere globale del paziente – si potrebbero infatti attenzionare le diverse sfaccettature della fragilità. Ciò consentirebbe altresì di accompagnare il paziente nella direzione di una crescita che porti allo sviluppo di virtù o punti di forza del carattere, fondamentali per affrontare meglio e più serenamente l’esperienza della malattia.
The aim of our work is to investigate the theme of the frailty as experienced by patients, showing the positive transformative potential that can be fostered by the fundamental early and timely recourse to palliative care. By anticipating the application point of this type of care - the aim of which is to promote the patient’s overall well-being - the different facets of frailty could in fact be highlighted. This could also allow to accompany the patient in the direction of their moral growth, leading to the development of virtues or character strengths, which are fundamental for coping better and more peacefully with the experience of illness.
Routledge, 2021
In a post-truth era, communication plays an important and sensitive role, related to the growing ... more In a post-truth era, communication plays an important and sensitive role, related to the growing importance of social networks. In this context, social and political influencers occupy a key position, as they can have an influence not only on our purchases, but also on the way we think and act. In fact, moral judgments can be affected by different variables, both moral and non-moral. For example, we are biased toward believing that certain characteristics of behavior or personality go together. This kind of bias can be included in what is called “Halo eEffect,” namely the tendency to use the evaluation of unrelated aspects to make judgments about something or someone’s personality. The present study aims at assessing how non-moral aspects, such as fortuitous events or general abilities, can affect the judgment of someone’s virtues. To prove this, we have designed two experiments to reproduce the typical information …
Mimesis, 2022
Vulnerabilità, sofferenza e dipendenza sono riconosciute da alcuni autori quali Alasdair MacIntyr... more Vulnerabilità, sofferenza e dipendenza sono riconosciute da alcuni autori quali Alasdair MacIntyre come elementi centrali della vita di ogni essere umano. Tuttavia, come lo stesso filosofo osserva nella prefazione al suo libro Animali razionali dipendenti: perché gli uomini hanno bisogno delle virtù, questi non sono stati al centro della discussione filosofica da Platone fino a Moore (MacIntyre, 2001, p. 3), escludendo le filosofe femministe. L’abitudine diffusa sembra essere infatti rimasta, ancora oggi, quella di trattare tali argomenti nella modalità di qualche accenno: ad esempio, si tende a introdurre la figura del malato in quanto possibile oggetto di benevolenza da parte dei “veri agenti morali”, perfettamente razionali e salubri. Si tende inoltre a separare completamente la cura intesa come competenza tecnica, da quella il cui scopo è la comprensione e la risposta alla rosa di necessità del paziente che non si riducono alle sole affezioni del corpo. In un’ottica di questo tipo, che considera il malato come poco più di una macchina rotta da aggiustare, come è possibile comprendere quale sia il tipo di azione più adatta alle necessità di ogni soggetto? Nel presente lavoro, si desidera operare un’inversione di rotta rispetto a questa tendenza.
Si può dire che la cura rappresenti il «fenomeno ontologico-esistenziale fondamentale» (Heidegger, 1976a, p. 245); infatti, tutti abbiamo bisogno di cure e abbiamo bisogno di cure non soltanto agli estremi dell’esistenza, ma durante l’intero corso della nostra vita. Proprio per questo è fondamentale comprendere che cosa voglia dire curare e quali siano gli elementi capaci di trasformare tale pratica in una buona pratica, attenta alle esigenze tutte del paziente. Per fare ciò, per indagare in che cosa consistano le buone pratiche in ambito sanitario, cercherò prima di pervenire, sfruttando il linguaggio della Care Ethics e i tentativi delle filosofe femministe, ad una definizione soddisfacente. In un secondo momento, mostrando le debolezze di questo approccio, evidenzierò la necessità di approdare ad una “Virtue Care Ethics” che integri i punti di forza della Filosofia della cura con lo sguardo irrinunciabile al carattere morale su cui si concentra l’Etica delle virtù.
Medicina e Morale, 2020
Per lungo tempo, la comunicazione è stata considerata un elemento secondario nella pratica medica... more Per lungo tempo, la comunicazione è stata considerata un elemento secondario nella pratica medica e questo aspetto ha spesso inciso negativamente sulla relazione medico-paziente. A dimostrare ciò, vi sono molti studi i quali, volendo analizzare le mancanze che i pazienti lamentano maggiormente delle pratiche sanitarie, rilevano tra le principali proprio la poca cura da parte dei medici nel momento della comunicazione. Per sopperire a questa debolezza, una sempre più fiorente letteratura si è occupata di gettare luce su questo aspetto, mostrando ad esempio come una cattiva comunicazione possa ledere la fiducia e conseguentemente l’alleanza terapeutica, elemento essenziale della relazione medico-paziente. Una non meno fiorente produzione ha cercato inoltre di illuminare quali siano quei particolari tratti del carattere che, debitamente coltivati, favoriscono il buon agire dell’operatore sanitario. Tuttavia, curiosamente, questi due ambiti non sono stati fino ad ora messi in correlazione, se non indirettamente. Intento del presente lavoro è quello di illustrare il nesso che li lega, mostrando l’imprescindibilità dell’aspetto comunicativo nella pratica medica ed evidenziando quanto il risultato di una buona relazione medico-paziente dipenda dal modo in cui il professionista si pone entro la relazione di cura. Per questa ragione, utilizzando come paradigma la Virtue Ethics, nell’ultimo paragrafo di questo lavoro si propone una lista di virtù che, maturando nel professionista, possono rendere la pratica comunicativa una buona pratica.