Gianluca Poldi | Università degli Studi di Bergamo (University of Bergamo) (original) (raw)
Essays or Papers by Gianluca Poldi
Aeropittura Futurista. L’avanguardia italiana tra Biennali e Quadriennali, a cura di F. Benzi, con la collaborazione di T. Carletti, catalogo della mostra (Milano, Galleria Bottegantica, 13 ottobre – 2 dicembre 2023), Antiga edizioni e Bottegantica, Crocetta del Montello 2023, pp. 93-109, 2023
Giovanni Boldini - il processo creativo. Indagini scientifiche e conservazione, 2023
Il segreto di Giovanni Boldini, un’alchimia ammaliante di istinto e ragionamento, di classicità e... more Il segreto di Giovanni Boldini, un’alchimia ammaliante
di istinto e ragionamento, di classicità e modernità,
di pudore e sfrontatezza, di finito e non finito. Lo smisurato
talento del maestro italiano della Belle Époque viene
indagato in questo volume da due esperti tra i maggiori
dediti allo studio dei materiali e delle tecniche pittoriche,
aprendo una prospettiva inedita grazie allo studio sistematico
di decine di opere di diverse collezioni e vari periodi.
Tra metodologie scientifiche di analisi, storia dell’arte
e tecniche artistiche si arriva a cogliere come guardava e
come componeva Boldini.
Ne emerge il ritratto di un artista assai libero nel
trattare la materia pittorica fin dall’approccio al disegno
preliminare, con una abilità unica nel costruire le figure direttamente
col colore, come quando decide di stravolgere
l’impianto grafico che aveva predisposto – talora straordinariamente
confuso ai nostri occhi ma a lui intelligibile, sovrapponendo
più momenti della realtà che scorreva sotto i
suoi occhi quasi in un gioco di specchi e inquadrature mobili.
Un pittore che sapeva rispettare i tempi di asciugatura del
colore alla bisogna, ma che a volte optava per lasciar colare
la pittura come se l’immagine si sciogliesse, dedito alla ricerca
dell’immediatezza pur dopo attento studio a matita e a
pennello dei suoi soggetti, che fossero donne – non sempre
le aristocratiche e borghesi di cui qui si disaminano alcuni
ritratti iconici – o uomini, vedute di Venezia, dettagli di architetture
o scorci di città e campagne.
Di Boldini la celebre ballerina Cléo de Mérode scrisse
«Ho posato per molti pittori ma non avevo mai visto
nessuno lavorare come Boldini. Mi guardava un attimo, poi,
volgendosi verso la tela, vi apponeva un tocco di colore: ogni
sguardo corrispondeva a un colpo di pennello. Senza smettere
di parlare, l’artista dipingeva, dipingeva in continuazione,
con una vivacità e una precisione incredibile, e la tela si
copriva velocemente di colore. Mai una correzione, mai un
ripensamento!». Indecisioni e ripensamenti invece non di
rado esistono, come si dimostra, funzionali alla ricerca della
forma ritenuta più efficace, dinamica ed elegante insieme,
viva, ma certo la de Mérode centra il punto: «Il ritratto era
vivo, la figura sembrava accennata più che definita».
Alla logica del suggerire più che dettagliare risponde
anche il non finito boldiniano, spesso basato sul riutilizzo
di precedenti versioni sottostanti mantenendo a vista
alcune linee delle precedenti stesure e integrandole in un
modus operandi unico nella sua epoca, con una sensibilità
prossima ad alcuni grandi artisti a noi contemporanei, tra
sfocature e messe a fuoco.
Costruito intorno a due saggi portanti che estrapolano
dalla ampia banca dati raccolta opportuni percorsi di
lettura, il libro articola nella seconda parte un focus dedicato
ad alcune opere chiave tra quelle esaminate, approfondendone
tecnica e conservazione grazie al puntuale
commento che accompagna una selezione di immagini
diagnostiche significative, che avvicina l’arte alla scienza.
Completa il volume un saggio sul restauro di alcuni dipinti
boldiniani a cura di Francesca Lo Russo e Arianna Splendore,
mentre la presentazione è a cura di Francesca Dini,
tra le massime specialiste del pittore e co-autrice del Catalogo
Ragionato.
Nell’anno di Tintoretto. Riflessioni, ricerche, restauri, a cura di A. D. Basso, atti delle Giornate di studio (Venezia, Palazzo Ducale, Salone del Piovego, 8-10 novembre 2018), il prato, Saonara, 2022
Jacopo Tintoretto's different kinds of underdrawing (in carbon-based black medium as well as usin... more Jacopo Tintoretto's different kinds of underdrawing (in carbon-based black medium as well as using white/coloured paint) in his first decades of activity. Scientific evidences and observations
Le buone pratiche del collezionismo, a cura di D. Jucker, ESI, Napoli, 2020
Il giovane Boccioni, a cura di/ed. by V. Baradel, catalogo della mostra (Milano, Galleria Bottegantica, 8 ottobre – 4 dicembre 2021), Sagep editori, Genova 2021, 2021
Tecnica della pittura in Italia fra Ottocento e Novecento, 2021
Giorgio de Chirico La scuola dei gladiatori, a cura di C. Fabi e M. Fratelli, 2019
Le opere di de Chirico conservate nella Casa Museo Boschi Di Stefano, in specie Peruginesca, La s... more Le opere di de Chirico conservate nella Casa Museo Boschi Di Stefano, in specie Peruginesca, La scuola dei gladiatori, Facitori di trofei e Nudo, costituiscono un interessante spunto di riflessione su alcuni aspetti si-gnificativi della prassi pittorica dechirichiana proprio nel terzo decennio del secolo, quando si avverte una svolta nell'operato del pittore che va di pari passo con la ricerca di nuove soluzioni espressive basate su un rinnovato interesse tecnico. Giorgio de Chirico è stato infatti uno dei pochi artisti a dedicare una notevole attenzione anche teorica alla tecnica pittorica, tanto da trattare più volte l'argomento.
René Paresce, Campigli, de Chirico, de Pisis, Savinio, Severini, Tozzi. Italiani a Parigi, a cura di R. Ferrario, catalogo della mostra (Bologna, Santa Maria della Vita, 7 dicembre 2017 – 25 febbraio 2018), Bononia University Press, Bologna 2017, 2017
English edition: G. Poldi, Notes on the painting techniques of the ‘Italiens de Paris’, ivi, pp. ... more English edition: G. Poldi, Notes on the painting techniques of the ‘Italiens de Paris’, ivi, pp. 125-129
Leonardo da Vinci e il suo lascito. Gli artisti e le tecniche, a cura di B. Spadaccini, catalogo della mostra (Milano, Pinacoteca Ambrosiana, 17 settembre 2019 - 12 gennaio 2020), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2019, pp. 93-123, 2019
"Tiziano. Ultimo atto", a cura di L. Puppi, catalogo della mostra (Belluno, Palazzo Crepadona, 15 settembre 2007 – 6 gennaio 2008), Skira, Milano 2007, 2007
A broad reserch dedicated to the painting technique of Titian's late activity, after c. 1550. The... more A broad reserch dedicated to the painting technique of Titian's late activity, after c. 1550. The essay, based on a specific diagnostic campaign carried out on many works by the author, focuses mainly on the building of the images, starting from the underdrawing, but also involving pigments and methods, up to Titian's last manner.
(Black and white version, but originally published in colour)
G. Poldi, Dalle opere in mostra alla tecnica di Giorgione. Nuove analisi e confronti, in Giorgione, a cura di E.M. Dal Pozzolo e L. Puppi, catalogo della mostra (Castelfranco Veneto, Museo Casa Giorgione, 12 dicembre 2009 – 10 aprile 2010), Milano 2009, pp. 241-258, 2009
Nella scarsità di notizie certe in merito alle opere dipinte da Giorgione, le analisi scientifich... more Nella scarsità di notizie certe in merito alle opere dipinte da Giorgione, le analisi scientifiche di tipo fisico o chimico hanno offerto negli ultimi decenni nuovi spunti di ragionamento per gli storici dell'arte, assecondando il desiderio di ottenere ulteriori dati, se non certificazioni - ma anche confutazioni talvolta - rispetto alle ipotesi o teorie in merito all'attribuzione al maestro di Castelfranco. Desiderio che diviene in qualche caso necessità o, più semplicemente, curiosità...
... Da qui la scelta di proseguire, per questa mostra, nel solco della tradizione diagnostica che accompagna il pittore almeno dal (presunto) cinquecentenario della nascita, rivedendo documentazioni tecniche edite e inedite, esaminando altre opere o riesaminando con più moderne tecnologie opere già in parte analizzate. Nell'occasione di questo saggio concentrandosi sul nucleo di dipinti che la critica indica in genere come giovanili e della prima maturità, ca-ratterizzati dalla presenza di figure in un paesaggio, collocabili tra la fine del XV secolo e il 1505 circa, e privilegiando un percorso che si snoda tra le opere esposte in mostra.
Gianluca Poldi
Il polittico di Lorenzo Lotto a Recanati. Storia, documenti e restauro, a cura di V. Garibaldi, M. Paraventi, G.C.F. Villa, Crocetta del Montello 2013, pp. 143-153, 2013
El Greco in terre d’Umbria. Per una nuova geografia dei soggiorni di Domínikos Theotokópoulos tra Creta e l’Italia, a cura di M. Lobefaro, atti del Convegno Internazionale El Greco in terre d’Umbria (Bettona, 28-30 Settembre 2018), Comune di Bettona, Bettona 2021, pp. 163-174. ISBN 978-88-943497-6-4, 2021
Paolo Veronese. L’adorazione dei Magi, a cura di N. Righi, catalogo della mostra (Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini, 30 ottobre – 20 gennaio 2018), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2018, 2018
Palazzo Madama. Studi e Notizie, anno VII, n. 6/2022, 2022
Two important and rare Medieoval carved and painted wooden artefacts, from the Aosta Valley and P... more Two important and rare Medieoval carved and painted wooden artefacts, from the Aosta Valley and Piedmont areas, the first dating back to around 1200, the second to around 1300, are the subject of a series of non-invasive analyzes to study the pictorial technique and the materials used. Interesting results concern the presence of degraded metallic leaves, especially tin-based, allowing us to get closer to understanding the original appearance.
Mino Ceretti. La pittura come destino, 2021
La collana Archivi di Nuova Figurazione intende proporre al lettore studi e documenti relativi a ... more La collana Archivi di Nuova Figurazione intende proporre al lettore studi e documenti relativi a un fenomeno cruciale della cultura figurativa del Novecento e alla sua eredità. Dando spazio a testimoni e alle ricerche di giovani studiosi, l'intenzione è di creare un corpus di studi e documenti che pongano attenzione su quelle ricerche al crocevia fra Informale e Pop Art che hanno sondato le vie della figurazione come possibilità di nuovo racconto che interpretasse la vita moderna, le sue tensioni e le sue inquietudini, elaborando talvolta nuove forme di contestazione politica. Al contempo, la collana intende dedicare un'attenzione particolare a quegli episodi di recupero di stagioni delle avanguardie storiche rilette e attualizzate alla luce di nuove sintassi visive.
I bambini e il cielo, a cura di S. Castri, catalogo della mostra (Illegio, Casa delle Esposizioni, 28 aprile-30 settembre 2012), Allemandi, Torino 2012, pp. 218-219, 2012
S. Vacca, Dinamismo di un corpo umano. Una litografia di Boccioni, Quodlibet, Macerata, 2019
Tecnica della pittura in Italia fra Ottocento e Novecento, 2021
Aeropittura Futurista. L’avanguardia italiana tra Biennali e Quadriennali, a cura di F. Benzi, con la collaborazione di T. Carletti, catalogo della mostra (Milano, Galleria Bottegantica, 13 ottobre – 2 dicembre 2023), Antiga edizioni e Bottegantica, Crocetta del Montello 2023, pp. 93-109, 2023
Giovanni Boldini - il processo creativo. Indagini scientifiche e conservazione, 2023
Il segreto di Giovanni Boldini, un’alchimia ammaliante di istinto e ragionamento, di classicità e... more Il segreto di Giovanni Boldini, un’alchimia ammaliante
di istinto e ragionamento, di classicità e modernità,
di pudore e sfrontatezza, di finito e non finito. Lo smisurato
talento del maestro italiano della Belle Époque viene
indagato in questo volume da due esperti tra i maggiori
dediti allo studio dei materiali e delle tecniche pittoriche,
aprendo una prospettiva inedita grazie allo studio sistematico
di decine di opere di diverse collezioni e vari periodi.
Tra metodologie scientifiche di analisi, storia dell’arte
e tecniche artistiche si arriva a cogliere come guardava e
come componeva Boldini.
Ne emerge il ritratto di un artista assai libero nel
trattare la materia pittorica fin dall’approccio al disegno
preliminare, con una abilità unica nel costruire le figure direttamente
col colore, come quando decide di stravolgere
l’impianto grafico che aveva predisposto – talora straordinariamente
confuso ai nostri occhi ma a lui intelligibile, sovrapponendo
più momenti della realtà che scorreva sotto i
suoi occhi quasi in un gioco di specchi e inquadrature mobili.
Un pittore che sapeva rispettare i tempi di asciugatura del
colore alla bisogna, ma che a volte optava per lasciar colare
la pittura come se l’immagine si sciogliesse, dedito alla ricerca
dell’immediatezza pur dopo attento studio a matita e a
pennello dei suoi soggetti, che fossero donne – non sempre
le aristocratiche e borghesi di cui qui si disaminano alcuni
ritratti iconici – o uomini, vedute di Venezia, dettagli di architetture
o scorci di città e campagne.
Di Boldini la celebre ballerina Cléo de Mérode scrisse
«Ho posato per molti pittori ma non avevo mai visto
nessuno lavorare come Boldini. Mi guardava un attimo, poi,
volgendosi verso la tela, vi apponeva un tocco di colore: ogni
sguardo corrispondeva a un colpo di pennello. Senza smettere
di parlare, l’artista dipingeva, dipingeva in continuazione,
con una vivacità e una precisione incredibile, e la tela si
copriva velocemente di colore. Mai una correzione, mai un
ripensamento!». Indecisioni e ripensamenti invece non di
rado esistono, come si dimostra, funzionali alla ricerca della
forma ritenuta più efficace, dinamica ed elegante insieme,
viva, ma certo la de Mérode centra il punto: «Il ritratto era
vivo, la figura sembrava accennata più che definita».
Alla logica del suggerire più che dettagliare risponde
anche il non finito boldiniano, spesso basato sul riutilizzo
di precedenti versioni sottostanti mantenendo a vista
alcune linee delle precedenti stesure e integrandole in un
modus operandi unico nella sua epoca, con una sensibilità
prossima ad alcuni grandi artisti a noi contemporanei, tra
sfocature e messe a fuoco.
Costruito intorno a due saggi portanti che estrapolano
dalla ampia banca dati raccolta opportuni percorsi di
lettura, il libro articola nella seconda parte un focus dedicato
ad alcune opere chiave tra quelle esaminate, approfondendone
tecnica e conservazione grazie al puntuale
commento che accompagna una selezione di immagini
diagnostiche significative, che avvicina l’arte alla scienza.
Completa il volume un saggio sul restauro di alcuni dipinti
boldiniani a cura di Francesca Lo Russo e Arianna Splendore,
mentre la presentazione è a cura di Francesca Dini,
tra le massime specialiste del pittore e co-autrice del Catalogo
Ragionato.
Nell’anno di Tintoretto. Riflessioni, ricerche, restauri, a cura di A. D. Basso, atti delle Giornate di studio (Venezia, Palazzo Ducale, Salone del Piovego, 8-10 novembre 2018), il prato, Saonara, 2022
Jacopo Tintoretto's different kinds of underdrawing (in carbon-based black medium as well as usin... more Jacopo Tintoretto's different kinds of underdrawing (in carbon-based black medium as well as using white/coloured paint) in his first decades of activity. Scientific evidences and observations
Le buone pratiche del collezionismo, a cura di D. Jucker, ESI, Napoli, 2020
Il giovane Boccioni, a cura di/ed. by V. Baradel, catalogo della mostra (Milano, Galleria Bottegantica, 8 ottobre – 4 dicembre 2021), Sagep editori, Genova 2021, 2021
Tecnica della pittura in Italia fra Ottocento e Novecento, 2021
Giorgio de Chirico La scuola dei gladiatori, a cura di C. Fabi e M. Fratelli, 2019
Le opere di de Chirico conservate nella Casa Museo Boschi Di Stefano, in specie Peruginesca, La s... more Le opere di de Chirico conservate nella Casa Museo Boschi Di Stefano, in specie Peruginesca, La scuola dei gladiatori, Facitori di trofei e Nudo, costituiscono un interessante spunto di riflessione su alcuni aspetti si-gnificativi della prassi pittorica dechirichiana proprio nel terzo decennio del secolo, quando si avverte una svolta nell'operato del pittore che va di pari passo con la ricerca di nuove soluzioni espressive basate su un rinnovato interesse tecnico. Giorgio de Chirico è stato infatti uno dei pochi artisti a dedicare una notevole attenzione anche teorica alla tecnica pittorica, tanto da trattare più volte l'argomento.
René Paresce, Campigli, de Chirico, de Pisis, Savinio, Severini, Tozzi. Italiani a Parigi, a cura di R. Ferrario, catalogo della mostra (Bologna, Santa Maria della Vita, 7 dicembre 2017 – 25 febbraio 2018), Bononia University Press, Bologna 2017, 2017
English edition: G. Poldi, Notes on the painting techniques of the ‘Italiens de Paris’, ivi, pp. ... more English edition: G. Poldi, Notes on the painting techniques of the ‘Italiens de Paris’, ivi, pp. 125-129
Leonardo da Vinci e il suo lascito. Gli artisti e le tecniche, a cura di B. Spadaccini, catalogo della mostra (Milano, Pinacoteca Ambrosiana, 17 settembre 2019 - 12 gennaio 2020), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2019, pp. 93-123, 2019
"Tiziano. Ultimo atto", a cura di L. Puppi, catalogo della mostra (Belluno, Palazzo Crepadona, 15 settembre 2007 – 6 gennaio 2008), Skira, Milano 2007, 2007
A broad reserch dedicated to the painting technique of Titian's late activity, after c. 1550. The... more A broad reserch dedicated to the painting technique of Titian's late activity, after c. 1550. The essay, based on a specific diagnostic campaign carried out on many works by the author, focuses mainly on the building of the images, starting from the underdrawing, but also involving pigments and methods, up to Titian's last manner.
(Black and white version, but originally published in colour)
G. Poldi, Dalle opere in mostra alla tecnica di Giorgione. Nuove analisi e confronti, in Giorgione, a cura di E.M. Dal Pozzolo e L. Puppi, catalogo della mostra (Castelfranco Veneto, Museo Casa Giorgione, 12 dicembre 2009 – 10 aprile 2010), Milano 2009, pp. 241-258, 2009
Nella scarsità di notizie certe in merito alle opere dipinte da Giorgione, le analisi scientifich... more Nella scarsità di notizie certe in merito alle opere dipinte da Giorgione, le analisi scientifiche di tipo fisico o chimico hanno offerto negli ultimi decenni nuovi spunti di ragionamento per gli storici dell'arte, assecondando il desiderio di ottenere ulteriori dati, se non certificazioni - ma anche confutazioni talvolta - rispetto alle ipotesi o teorie in merito all'attribuzione al maestro di Castelfranco. Desiderio che diviene in qualche caso necessità o, più semplicemente, curiosità...
... Da qui la scelta di proseguire, per questa mostra, nel solco della tradizione diagnostica che accompagna il pittore almeno dal (presunto) cinquecentenario della nascita, rivedendo documentazioni tecniche edite e inedite, esaminando altre opere o riesaminando con più moderne tecnologie opere già in parte analizzate. Nell'occasione di questo saggio concentrandosi sul nucleo di dipinti che la critica indica in genere come giovanili e della prima maturità, ca-ratterizzati dalla presenza di figure in un paesaggio, collocabili tra la fine del XV secolo e il 1505 circa, e privilegiando un percorso che si snoda tra le opere esposte in mostra.
Gianluca Poldi
Il polittico di Lorenzo Lotto a Recanati. Storia, documenti e restauro, a cura di V. Garibaldi, M. Paraventi, G.C.F. Villa, Crocetta del Montello 2013, pp. 143-153, 2013
El Greco in terre d’Umbria. Per una nuova geografia dei soggiorni di Domínikos Theotokópoulos tra Creta e l’Italia, a cura di M. Lobefaro, atti del Convegno Internazionale El Greco in terre d’Umbria (Bettona, 28-30 Settembre 2018), Comune di Bettona, Bettona 2021, pp. 163-174. ISBN 978-88-943497-6-4, 2021
Paolo Veronese. L’adorazione dei Magi, a cura di N. Righi, catalogo della mostra (Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini, 30 ottobre – 20 gennaio 2018), Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2018, 2018
Palazzo Madama. Studi e Notizie, anno VII, n. 6/2022, 2022
Two important and rare Medieoval carved and painted wooden artefacts, from the Aosta Valley and P... more Two important and rare Medieoval carved and painted wooden artefacts, from the Aosta Valley and Piedmont areas, the first dating back to around 1200, the second to around 1300, are the subject of a series of non-invasive analyzes to study the pictorial technique and the materials used. Interesting results concern the presence of degraded metallic leaves, especially tin-based, allowing us to get closer to understanding the original appearance.
Mino Ceretti. La pittura come destino, 2021
La collana Archivi di Nuova Figurazione intende proporre al lettore studi e documenti relativi a ... more La collana Archivi di Nuova Figurazione intende proporre al lettore studi e documenti relativi a un fenomeno cruciale della cultura figurativa del Novecento e alla sua eredità. Dando spazio a testimoni e alle ricerche di giovani studiosi, l'intenzione è di creare un corpus di studi e documenti che pongano attenzione su quelle ricerche al crocevia fra Informale e Pop Art che hanno sondato le vie della figurazione come possibilità di nuovo racconto che interpretasse la vita moderna, le sue tensioni e le sue inquietudini, elaborando talvolta nuove forme di contestazione politica. Al contempo, la collana intende dedicare un'attenzione particolare a quegli episodi di recupero di stagioni delle avanguardie storiche rilette e attualizzate alla luce di nuove sintassi visive.
I bambini e il cielo, a cura di S. Castri, catalogo della mostra (Illegio, Casa delle Esposizioni, 28 aprile-30 settembre 2012), Allemandi, Torino 2012, pp. 218-219, 2012
S. Vacca, Dinamismo di un corpo umano. Una litografia di Boccioni, Quodlibet, Macerata, 2019
Tecnica della pittura in Italia fra Ottocento e Novecento, 2021
Artibus et Historiae, 86, 2022, pp. 53-70, 2022
Applied Sciences
After a huge non-invasive diagnostic campaign performed on the corpus of Giovanni Santi’s artwork... more After a huge non-invasive diagnostic campaign performed on the corpus of Giovanni Santi’s artworks, three paintings were selected and investigated: the Martyrdom of Saint Sebastian panel, the Visitation altarpiece and the canvas with Tobias and the Archangel Raphael (c. 1487 and 1494). Micro-invasive investigations including optical microscopy, ESEM-EDX, micro-Raman spectroscopy, FTIR and FTIR-ATR spectroscopy and GC-MS were carried out on selected micro samples. The results of the integrated analyses confirmed the use of a Renaissance palette with oil and, only in a few cases, tempera techniques. Some significant peculiarities emerged in Santi’s practice, as he used localized off-white priming and colorless powdered glass with a siccative oil—in red, flesh, pinkish and green hues—confirming the influence of the Flemish painters in Urbino and, possibly, also in western central Italy. This innovative technical expedient compared to the traditional Italian painting technique was ident...
Il contributo analizza il polittico di San Martino a Treviglio, opera documentata di Zenale e But... more Il contributo analizza il polittico di San Martino a Treviglio, opera documentata di Zenale e Butinone, alla luce di nuove analisi scientifiche della superficie pittorica e del disegno sottostante
Journal of Cultural Heritage
The archaeological excavations ongoing since 2011 at Tol-e Ajori – located 3.5 km NW of the Perse... more The archaeological excavations ongoing since 2011 at Tol-e Ajori – located 3.5 km NW of the Persepolis Terrace –discovered an Achaemenid monumental gate dating back to the second half of the 6th century BC. Thousands of glazed clay bricks, flat or in relief with decorative and figurative motifs, which are very similar to the bricks of Babylon’s Ishtar Gate, were unearthed from Tol-e Ajori. As the glazed surfaces of the bricks were seriously degraded, due to the long period of burial, a set of non-invasive investigations was first carried out to identify the original hues, also in situ, using digital microscopy, portable energy dispersive X-ray fluorescence (ED-XRF) and visible reflectance spectrometry (Vis-RS). Minute samples were also investigated by micro-X-ray fluorescence (μ-XRF), polarised light microscopy (PLM), scanning electron microscopy with energy-dispersive X-ray spectroscopy (ESEM-EDS), and micro-Raman spectroscopy. The occurrence of brizziite (sodium antimonate, NaSbO 3 ) and calcium antimonate (CaSb 2 O 6 ) as white opacifiers embedded in the lime-alkali glaze was evinced. Lead antimonate was also shown to be a yellow opacifier while cobalt and copper occur as colouring agents in the blue glazes. The greenish hues were obtained by mixing Cu 2+ with the yellow opacifier. These results are coherent with the general knowledge available on the Iron Age glaze production in the ancient Near East. Moreover, the iconographical and archaeological features suggested close ties between the glazed bricks from Tol-e Ajori monumental gate and the Ishtar Gate. We also considered the similarities and differences between glaze technology evidenced in Tol-e Ajori and important archaeological sites in Iran and Iraq. In addition, the source of Co in the glazes from Tol-e Ajori bricks and other Achaemenid glazed bricks from Susa and the Persepolis Terrace is discussed.
... da chiunque ai sensi della legge sul marchio. Progetto grafico e impaginazione: Simona Colomb... more ... da chiunque ai sensi della legge sul marchio. Progetto grafico e impaginazione: Simona Colombo e Valentina Greco, Milano Stampato in Italia: Printer Trento srl, Trento Page 7. Introduzione Questo libro si propone come il catalogo ...
Applied Sciences
The most important painter from Urbino in the last decades of the 15th century (1439 ab.–1494) wa... more The most important painter from Urbino in the last decades of the 15th century (1439 ab.–1494) was Giovanni Santi, the father of Raphael. The lack of scientific literature about Santi’s practice and the possible peculiar role of Urbino in the development of painting techniques in northern Italy suggested in-depth investigations of the entire corpus of his paintings. A well-established sequence of multispectral imaging, spectroscopic and microscopic investigations was performed on 24 wood panel paintings and 2 canvases attributed by most scholars to Giovanni Santi (1439 ab.–1494) to collect a large set of significant data. This systematic research allowed his painting technique to be defined, starting from the type of supports he used and from the features of the underdrawing, which quite frequently included characteristic regular hatching. The pigments used were widely investigated by means of ED-XRF and reflectance spectroscopy (vis-RS); a meaningful multivariate statistical method...
Applied Sciences, 2023
The most important painter from Urbino in the last decades of the 15th century (1439 ab.-1494) wa... more The most important painter from Urbino in the last decades of the 15th century (1439 ab.-1494) was Giovanni Santi, the father of Raphael. The lack of scientific literature about Santi's practice and the possible peculiar role of Urbino in the development of painting techniques in northern Italy suggested in-depth investigations of the entire corpus of his paintings. A well-established sequence of multispectral imaging, spectroscopic and microscopic investigations was performed on 24 wood panel paintings and 2 canvases attributed by most scholars to Giovanni Santi (1439 ab.-1494) to collect a large set of significant data. This systematic research allowed his painting technique to be defined, starting from the type of supports he used and from the features of the underdrawing, which quite frequently included characteristic regular hatching. The pigments used were widely investigated by means of ED-XRF and reflectance spectroscopy (vis-RS); a meaningful multivariate statistical method (PCA and HCA analysis) was also applied to the ED-XRF dataset acquired for representative hues. In particular, the vis-RS technique proved to be a simple and effective diagnostic tool to detect many pigments, including indigo, and to distinguish between two different types of red lakes, avoiding sampling and more complex analyses. Santi used lead white, Fe-Mn-based pigments, vermilion, red lake, natural blue ultramarine, azurite, copper-based green pigments (particularly verdigris), lead-tin yellow, scarcely ever orpiment and, in a few green mixtures, also indigo. Despite the palette being linked to tradition, the master appeared to introduce some peculiarities, such as the addition of glass powder, and mixing pigments both in a traditional way and using them to create chromatic effects unusual for his time. This research confirmed that the systematic use of the integrated non-invasive methods is highly representative, and the results of this wide diagnostic campaign provided a significant dataset which allowed the implementation of a scientific database related to central Italy Renaissance paintings and materials.
Il pane degli angeli - Offering of the Angels. Paintings and Tapestries from the Uffizi Gallery, a cura di A. Natali, catalogo della mostra (Fort Lauderdale, Museum of Art, 19 novembre 2011 – 8 aprile 2012), Firenze 2011, pp. 158-165, 2011
Technologische Studien: Konservierung, Restaurierung, Forschung, Technologie / Kunsthistorisches Museum, 6, 2009
In the frame of large research project, also related to the exhibition “Lorenzo Lotto” (Venezia, ... more In the frame of large research project, also related to the exhibition “Lorenzo Lotto” (Venezia, 1480 – Loreto, 1556-57) held at the Scuderie del Quirinale in Rome in spring 2011, more than 50 paintings of Lotto spanning from 1505 to around 1556 were studied by means of scientific examinations. The University of Bergamo coordinated and carried out non-invasive analyses using portable instruments: IR reflectography in different bands, false colour IR, reflectance spectrometry in the visible range (vis-RS), X-ray spectrometry (EDXRF), sometimes UV-induced fluorescence and X-ray radiography. On the basis of the obtained results some areas of four paintings undergoing restoration treatments were subjected to micro-sampling in order to be mounted in cross-sections and studied by optical microscopy (OM) and SEM/EDX by the University of Urbino e by microRaman spectroscopy by the University of Modena and Reggio Emilia. Non invasive exams allowed to know the evolution of Lotto’s palette duri...
Indagando Bellini, Skira, Milano 2009, 2009
Con questo volume, il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te prosegue un proget... more Con questo volume, il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo
Te prosegue un progetto editoriale iniziato con Indagando Mantegna del
2007, e che, come aveva a suo tempo chiaramente indicato il presidente
Enrico Voceri, “si inserisce pienamente negli obiettivi culturali che da anni
il Centro di Palazzo Te è impegnato a perseguire”. Al pari di allora, il volume
nasce, per così dire, “all’ombra” di una grande esposizione: all’epoca fu
Mantegna a Mantova, nel 2006, oggi è Giovanni Bellini, da poco conclusa
alle Scuderie del Quirinale a Roma. Se ho scelto di virgolettare il termine
“all’ombra”, è perché non vorrei in alcun modo ingenerare equivoci; mostre
e volumi sono stati e sono del tutto indipendenti, ognuno col proprio sapore
particolare, così come un bel fungo nei pressi di un albero; ma, come
è l’albero ad offrire al fungo l’habitat ideale, così le mostre, e la raccolta di
opere in esse contenute, hanno offerto l’occasione di un numero rilevante
di esami scientifici sui dipinti, subito raccolti dal Centro di Palazzo Te.
Come il libro precedente, anche questo porta nel titolo il verbo al gerundio,
Indagando; si vuol trasmettere in tal modo il messaggio di un sapere
che non è scritto una volta per sempre come le tavole della legge, non è
ingabbiato e cristallizzato in sistemi divenuti più rigidi di un cilicio ideologico,
ma “si fa” davanti ai nostri occhi, tentando percorsi nuovi della
ricerca; e può, anzi deve, offrire gli spunti per essere quanto prima superato.
A chi non è addentro ai riti della storia dell’arte, il fatto che siano
possibili, su un unico oggetto, opinioni critiche del tutto diverse e contrastanti
può sembrare frutto o di scarsa professionalità, sempre possibile,
o di qualcosa che somiglia alla magia divinatoria, alla rabdomanzia; ed
è per questo che, in special modo negli ultimi trenta o quarant’anni, si è
fatta sempre più pressante l’esigenza di trovare terreni di discussione che
consentano, se non proprio la replicabilità del dato tipica delle scienze
esatte, almeno una forbice minore di alternative, così che lo statuto della
storia dell’arte divenga più conforme a quello di tali scienze.
(dall'introduzione di Mauro Lucco)
G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa 2006 , 2006
G. Poldi, G.C.F. Villa, Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti, Edizioni della Normale, Pisa 2006 , 2006