Anna Gabriella Chisena | Università di Bologna (original) (raw)
Books by Anna Gabriella Chisena
Edizione critica, traduzione e commento a cura di Anna Gabriella Chisena 🔗Per acquistare il volum... more Edizione critica, traduzione e commento a cura di Anna Gabriella Chisena
🔗Per acquistare il volume: https://bit.ly/3SecjJU
Con il primo poema astronomico composto nel Quattrocento, Basinio da Parma inaugura la rinascenza del genere didascalico di argomento celeste, inserendosi in una tradizione millenaria che vantava illustri predecessori quali Arato, Ovidio e Manilio. Gli Astronomicon libri, scritti intorno al 1455 presso la corte di Sigismondo Malatesta, forniscono una descrizione dettagliata del cosmo e dei princìpi che lo regolano e illustrano in maniera puntuale l’astrotesia, la levata e il tramonto di ciascuna costellazione. Sulla scorta dei Caelestia di Cleomede, l’autore discute per la prima volta in esametri la diversa durata dei giorni e delle notti durante l’anno e il moto contrario dei pianeti. Il rigore scientifico e la grande perizia poetica di Basinio riescono a modellare anche i più complessi argomenti in versi raffinati e retoricamente perfetti. Il volume presenta la prima edizione critica del poema, corredata dalla traduzione italiana e dal commento integrale dei due libri, che dedica larga attenzione agli argomenti ‘tecnici’ e astronomici e all’esame dell’apparato iconografico. La ricostruzione dell’ambiente storico e culturale in cui gli Astronomicon libri vennero elaborati mostra come l’operazione di Basinio fu una delle esperienze più innovative nel panorama dell’Umanesimo italiano.
Il volume raccoglie contributi elaborati nell’ambito del progetto collettivo “Dante and the Multi... more Il volume raccoglie contributi elaborati nell’ambito del progetto collettivo “Dante and the Multiplicities of Cultures in Medieval Europe”, sostenuto da “Una Europa”, l’alleanza che raggruppa otto importanti università europee (Una Europa Seed Funding Project SF2019007).
I contributi qui raccolti esplorano alcuni caratteri della rappresentazione dantesca della molteplicità delle culture nell’Europa medievale. Nella Commedia, e più in generale nel corpus delle opere di Dante, si incontra, come è stato detto tante volte, una “summa” della civiltà europea medievale. Se il concetto di “summa” enfatizza la natura enciclopedica e unitaria dell’opera dantesca, questo volume ne valorizza invece il carattere aperto, molteplice, complesso, e soprattutto la disponibilità ad accogliere una pluralità di “culture”.
In questa chiave aperta e pluralistica, sono indagati alcuni aspetti dell’attivazione dialogica di diversi campi culturali, dalla politica alla teologia, dai saperi scientifici dell’astronomia, della medicina e della zoologia, spesso venati di simbolismo biblico, a quelli pseudoscientifici dell’alchimia, dalla geografia alla musica e alla linguistica. Si offre infine un affondo su un caso particolare della ricezione europa dell’opera di Dante.
Contributi di Maria Maślanka-Soro, Giulia Gaimari, Andrea Robiglio, Carlota Cattermole, Juan Varela-Portas de Orduña, Anna Gabriella Chisena, Giuseppe Ledda, Valentina Rovere, Chiara Cappuccio, Davide Messina, Enrico Garavelli.
Atti del Convegno sulla tradizione dell'Antico alla corte dei Malatesta, in particolare di Sigism... more Atti del Convegno sulla tradizione dell'Antico alla corte dei Malatesta, in particolare di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Sono esaminati, tra l'altro, gli aspetti, letterari, epigrafici, numismatici, artistici ed iconografici.
Papers by Anna Gabriella Chisena
Dante Studies 140, 2022
Dante e l'Astronomia: formazione e fonti, all'interno del "Forum: Dante and Cosmology," Dante Stu... more Dante e l'Astronomia: formazione e fonti, all'interno del "Forum: Dante and Cosmology," Dante Studies, Vol. 140 (2022), pp. 135-235. Coordinated by Theodore J. Cachey Jr., Anna Pegoretti, and Chiara Sbordoni.
Renaissance and Reformation, 2022
The Astronomicon libri of Basinio da Parma is the first Latin astronomical poem written during th... more The Astronomicon libri of Basinio da Parma is the first Latin astronomical poem written during the Italian humanism movement. According to the information we possess, Basinio composed the poem at the Malatestian court in 1455. It is usually believed that the work is nothing more than an "imitation" of Aratus's Phaenomena or Hyginus's De astronomia, and that it lacks real scientific competence in the astronomical and astrological fields. This article, however, aims to present a brief analysis of the poem by examining the results that have emerged through the preparation of its new critical edition. In particular, thanks to both the recognition of a new Basinio autograph and the Greek glosses inserted therein, this article will show how Cleomedes's Greek astronomical treatise, Μετέωρα (Caelestia), can be considered the main source of Basinio's Astronomicon libri. L'Astronomicon libri de Basinio da Parma est le premier poème astronomique latin écrit durant le mouvement humaniste italien. D'après les informations dont nous disposons, Basinio a composé ce poème à la cour malatestienne en 1455. Il est généralement admis que cette oeuvre n'est rien de plus qu'une « imitation » des Phaenomena d'Aratus ou du De astronomia d'Hygin et qu'elle est dépourvue de véritable valeur scientifique dans le domaine de l'astronomie et de l'astrologie. Néanmoins, cet article cherche à présenter une brève analyse de ce poème en examinant les résultats ayant émergé au cours de la préparation d'une nouvelle édition critique. Grâce à l'authentification d'un nouveau manuscrit autographe de Basinio et aux gloses grecques qui s'y trouvent, cet article montre comment le traité astronomique grec de Cléomède, Μετέωρα (Caelestia), peut être considéré comme la source principale de l'Astronomicon libri de Basinio.
Sulla poesia italiana del Quattrocento: per Donatella Coppini, a cura di Clementina Marsico e Anna Gabriella Chisena, 2022
Basinio da Parma e l'ecloga dedicata a Niccolò V
Voce Biografica Giulio Cesare da Varan
n Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’università di Bologna, Bologna University Press, 2022
Giuseppe Albini Dantista GIovanni BAttista Pighi, studi danteschi
La ricezione della "Commedia" dai manoscritti al mondo, 2022
Analisi dell'edizione della DIvina Commedia di E. Camerini
Dante e la molteplicità delle culture, 2022
Atti delle sessioni parallele speciali del XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Pisa, 12-14 settembre 2019, 2021
Il recente dibattito sviluppatosi attorno alla datazione della Vita Nova ha portato di nuovo a in... more Il recente dibattito sviluppatosi attorno alla datazione della Vita Nova ha portato di nuovo a interrogarsi sulle possibili fonti astronomiche utilizzate da Dante per la stesura del Convivio. Attraverso l'analisi di alcuni passaggi astronomici e cosmologici del trattato filosofico, l'intervento mira ad allargare il campo dei probabili modelli danteschi finora indicati dai critici (Alfragano, Alberto Magno e Tommaso). L'obiettivo di tale indagine, conformemente agli ultimi indirizzi della critica, è quello di proporre una visione più ampia, sub specie astronomiae, dell'ambiente culturale in cui l'autore compose l'opera.
Atti del Convegno "Alma Dante", Bologna, Collana petali
Edizione critica, traduzione e commento a cura di Anna Gabriella Chisena 🔗Per acquistare il volum... more Edizione critica, traduzione e commento a cura di Anna Gabriella Chisena
🔗Per acquistare il volume: https://bit.ly/3SecjJU
Con il primo poema astronomico composto nel Quattrocento, Basinio da Parma inaugura la rinascenza del genere didascalico di argomento celeste, inserendosi in una tradizione millenaria che vantava illustri predecessori quali Arato, Ovidio e Manilio. Gli Astronomicon libri, scritti intorno al 1455 presso la corte di Sigismondo Malatesta, forniscono una descrizione dettagliata del cosmo e dei princìpi che lo regolano e illustrano in maniera puntuale l’astrotesia, la levata e il tramonto di ciascuna costellazione. Sulla scorta dei Caelestia di Cleomede, l’autore discute per la prima volta in esametri la diversa durata dei giorni e delle notti durante l’anno e il moto contrario dei pianeti. Il rigore scientifico e la grande perizia poetica di Basinio riescono a modellare anche i più complessi argomenti in versi raffinati e retoricamente perfetti. Il volume presenta la prima edizione critica del poema, corredata dalla traduzione italiana e dal commento integrale dei due libri, che dedica larga attenzione agli argomenti ‘tecnici’ e astronomici e all’esame dell’apparato iconografico. La ricostruzione dell’ambiente storico e culturale in cui gli Astronomicon libri vennero elaborati mostra come l’operazione di Basinio fu una delle esperienze più innovative nel panorama dell’Umanesimo italiano.
Il volume raccoglie contributi elaborati nell’ambito del progetto collettivo “Dante and the Multi... more Il volume raccoglie contributi elaborati nell’ambito del progetto collettivo “Dante and the Multiplicities of Cultures in Medieval Europe”, sostenuto da “Una Europa”, l’alleanza che raggruppa otto importanti università europee (Una Europa Seed Funding Project SF2019007).
I contributi qui raccolti esplorano alcuni caratteri della rappresentazione dantesca della molteplicità delle culture nell’Europa medievale. Nella Commedia, e più in generale nel corpus delle opere di Dante, si incontra, come è stato detto tante volte, una “summa” della civiltà europea medievale. Se il concetto di “summa” enfatizza la natura enciclopedica e unitaria dell’opera dantesca, questo volume ne valorizza invece il carattere aperto, molteplice, complesso, e soprattutto la disponibilità ad accogliere una pluralità di “culture”.
In questa chiave aperta e pluralistica, sono indagati alcuni aspetti dell’attivazione dialogica di diversi campi culturali, dalla politica alla teologia, dai saperi scientifici dell’astronomia, della medicina e della zoologia, spesso venati di simbolismo biblico, a quelli pseudoscientifici dell’alchimia, dalla geografia alla musica e alla linguistica. Si offre infine un affondo su un caso particolare della ricezione europa dell’opera di Dante.
Contributi di Maria Maślanka-Soro, Giulia Gaimari, Andrea Robiglio, Carlota Cattermole, Juan Varela-Portas de Orduña, Anna Gabriella Chisena, Giuseppe Ledda, Valentina Rovere, Chiara Cappuccio, Davide Messina, Enrico Garavelli.
Atti del Convegno sulla tradizione dell'Antico alla corte dei Malatesta, in particolare di Sigism... more Atti del Convegno sulla tradizione dell'Antico alla corte dei Malatesta, in particolare di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Sono esaminati, tra l'altro, gli aspetti, letterari, epigrafici, numismatici, artistici ed iconografici.
Dante Studies 140, 2022
Dante e l'Astronomia: formazione e fonti, all'interno del "Forum: Dante and Cosmology," Dante Stu... more Dante e l'Astronomia: formazione e fonti, all'interno del "Forum: Dante and Cosmology," Dante Studies, Vol. 140 (2022), pp. 135-235. Coordinated by Theodore J. Cachey Jr., Anna Pegoretti, and Chiara Sbordoni.
Renaissance and Reformation, 2022
The Astronomicon libri of Basinio da Parma is the first Latin astronomical poem written during th... more The Astronomicon libri of Basinio da Parma is the first Latin astronomical poem written during the Italian humanism movement. According to the information we possess, Basinio composed the poem at the Malatestian court in 1455. It is usually believed that the work is nothing more than an "imitation" of Aratus's Phaenomena or Hyginus's De astronomia, and that it lacks real scientific competence in the astronomical and astrological fields. This article, however, aims to present a brief analysis of the poem by examining the results that have emerged through the preparation of its new critical edition. In particular, thanks to both the recognition of a new Basinio autograph and the Greek glosses inserted therein, this article will show how Cleomedes's Greek astronomical treatise, Μετέωρα (Caelestia), can be considered the main source of Basinio's Astronomicon libri. L'Astronomicon libri de Basinio da Parma est le premier poème astronomique latin écrit durant le mouvement humaniste italien. D'après les informations dont nous disposons, Basinio a composé ce poème à la cour malatestienne en 1455. Il est généralement admis que cette oeuvre n'est rien de plus qu'une « imitation » des Phaenomena d'Aratus ou du De astronomia d'Hygin et qu'elle est dépourvue de véritable valeur scientifique dans le domaine de l'astronomie et de l'astrologie. Néanmoins, cet article cherche à présenter une brève analyse de ce poème en examinant les résultats ayant émergé au cours de la préparation d'une nouvelle édition critique. Grâce à l'authentification d'un nouveau manuscrit autographe de Basinio et aux gloses grecques qui s'y trouvent, cet article montre comment le traité astronomique grec de Cléomède, Μετέωρα (Caelestia), peut être considéré comme la source principale de l'Astronomicon libri de Basinio.
Sulla poesia italiana del Quattrocento: per Donatella Coppini, a cura di Clementina Marsico e Anna Gabriella Chisena, 2022
Basinio da Parma e l'ecloga dedicata a Niccolò V
Voce Biografica Giulio Cesare da Varan
n Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’università di Bologna, Bologna University Press, 2022
Giuseppe Albini Dantista GIovanni BAttista Pighi, studi danteschi
La ricezione della "Commedia" dai manoscritti al mondo, 2022
Analisi dell'edizione della DIvina Commedia di E. Camerini
Dante e la molteplicità delle culture, 2022
Atti delle sessioni parallele speciali del XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Pisa, 12-14 settembre 2019, 2021
Il recente dibattito sviluppatosi attorno alla datazione della Vita Nova ha portato di nuovo a in... more Il recente dibattito sviluppatosi attorno alla datazione della Vita Nova ha portato di nuovo a interrogarsi sulle possibili fonti astronomiche utilizzate da Dante per la stesura del Convivio. Attraverso l'analisi di alcuni passaggi astronomici e cosmologici del trattato filosofico, l'intervento mira ad allargare il campo dei probabili modelli danteschi finora indicati dai critici (Alfragano, Alberto Magno e Tommaso). L'obiettivo di tale indagine, conformemente agli ultimi indirizzi della critica, è quello di proporre una visione più ampia, sub specie astronomiae, dell'ambiente culturale in cui l'autore compose l'opera.
Atti del Convegno "Alma Dante", Bologna, Collana petali
Le scienze celesti nel Convivio: modelli, autori e immagini
Gruppo di lavoro“Dante”: Dante e la scienza (coordinano Giuseppe Ledda, Università di Bologna, e ... more Gruppo di lavoro“Dante”: Dante e la scienza (coordinano Giuseppe Ledda, Università di Bologna, e Erminia Ardissinio, Università di Torino)
Sonia Gentili (Sapienza Università di Roma) Che cos’è la scienza per Dante?
Anna Chisena (L. Boltzmann Institute for Neo-Latin Studies, Innsbruck) Le scienze celesti al tempo di Dante
Heather Webb (University of Cambridge) Dante e la scienza del movimento umano
Anna Pegoretti (Università di Roma Tre) Dante ‘disputator’
Astronomia e astrologia tra Vita Nova e Convivio: prime ricognizioni
Rimini, 9-11 giugno 2016 PROGRAMMA Sabato 11 giugno, ore 9 -Museo della Città Luigi Tonini, Sala ... more Rimini, 9-11 giugno 2016 PROGRAMMA Sabato 11 giugno, ore 9 -Museo della Città Luigi Tonini, Sala degli Arazzi Introduce Francesco Sberlati (Università di Bologna) Alberto Giorgio Cassani (Accademia di Belle Arti, Venezia), «la natura [...] più non producea, come né giuganti così né ingegni». Leon Battista Alberti e il rapporto coi «buoni antiqui» Giacomo Calandra di Roccolino (Hafencity Universität Hamburg) Le medaglie malatestiane: confronto iconografico con i modelli numismatici romani Donatella Frioli (Università di Trento) Tra classici, Padri e umanisti. Scandagli sparsi sulle biblioteche dei Malatesta e del loro entourage Il re asceta e il re saggio. Alessandro Magno exemplum di moderatio in un manoscritto quattrocentesco della Biblioteca Gambalunga Andrea Vitali (medievista e storico del simbolismo) I Malatesta e i Tarocchi: un Mondo dorato In facciata: Apollo e le Muse, Tempio Malatestiano, cappella delle arti liberali (Archivio della Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, foto Paritani)
seminario per dottorandi su DANTE ALIGHIERI in occasione del 750° anniversario della nascita del ... more seminario per dottorandi su DANTE ALIGHIERI in occasione del 750° anniversario della nascita del Poeta con il contributo di Lunedì 14 settembre 15.30 Giorgio INGLESE (Università "Sapienza" -Roma) Dante "virgiliano" nel terzo canto dell' Inferno Dibattito e coffee break Comunicazione: Giacomo VAGNI (Université de Fribourg) Reminiscenze dantesche nel Iudicium Dei supremum di Sulpizio da Veroli? Per partecipare al seminario in qualità di uditore è necessario effettuare una prenotazione presso gli uffici della FONDAZIONE NATALINO SAPEGNO Onlus Place de l'Archet, 6 -11017 Morgex (AO) − tel: +39 0165 235979 −
In questo panel saranno presentati alcuni dei primi risultati del progetto PRIN 2017 HDN – Hyperm... more In questo panel saranno presentati alcuni dei primi risultati del progetto PRIN 2017 HDN – Hypermedia Dante Network, che ha l’obiettivo di creare una base di conoscenza relativa alle fonti dantesche identificate dal commento secolare alla Commedia. Gli assegnisti delle 4 sedi del progetto stanno popolando l’ontologia precedentemente elaborata tramite l’annotazione dei fenomeni intertestuali reperiti nei maggiori commenti al poema dantesco, coprendo un arco cronologico che va dal Trecento al Novecento.
Il primo intervento presenta gli elementi fondamentali della concettualizzazione dell’intertestualità alla base di HDN, e si propone di riflettere sull’approccio seguito, sui modelli teorici di riferimento e sui problemi principali emersi nei primi mesi di annotazione dei commenti.
Il secondo intervento indaga l’uso delle fonti fatto da Pietro Alighieri, autore di uno dei primi e più importanti commenti al poema paterno: la schedatura portata avanti all’interno del progetto HDN ha permesso di approcciarsi al testo e alla classificazione delle sue fonti in modo nuovo, e di individuare le modalità esegetiche del commentatore.
Il terzo intervento propone un caso studio tematico, esplorando le fonti addotte dai commentatori del testo dantesco – con particolare attenzione a Benvenuto da Imola e Francesco da Buti – in relazione ad alcune fondamentali figure animali della Commedia.
Il quarto intervento esamina l’entità dei rimandi intratestuali rinvenuti da Luigi Pietrobono nel suo commento all’Inferno dantesco, riflettendo sulle modalità con cui il commentatore caratterizza i riferimenti di Dante alle proprie opere precedenti alla luce delle categorie formalizzate da HDN.
Moderatore: Michelangelo Zaccarello, Università di Pisa,
Gaia Tomazzoli, Università di Pisa: Dalla concettualizzazione all’immissione dei dati: riflessioni a margine di un progetto digitale sull’intertestualità
Anna Gabriella Chisena, AlmaMater Università di Bologna: Le fonti letterarie, scientifiche e filosofiche della prima redazione del Comentarium di Pietro Alighieri: primi spogli sull’Inferno
Leonardo Canova, Università di Pisa: Tra allegoria ed enciclopedia: fonti per l’interpretazione della fauna della Commedia
Giuseppe Andrea Liberti, Università di Napoli Federico II: Leggere Dante con Dante: primi sondaggi sul commento all’Inferno di Luigi Pietrobono
Proponenti: Clementina Marsico, Valerio Sanzotta Abstract: È stato a lungo un luogo comune rit... more Proponenti:
Clementina Marsico, Valerio Sanzotta
Abstract:
È stato a lungo un luogo comune ritenere gli umanisti pedanti eruditi, grammatici, antiquari, tutti dediti allo studio della lingua e dello stile dell’Antichità. In realtà, la filosofia del Rinascimento è da intendersi come sapere comprensivo non solo degli aspetti letterari, ma anche come strumento conoscitivo dei molteplici linguaggi della natura. Grazie alla riscoperta delle fonti latine e greche (basti pensare al recupero, tra gli altri, di Euclide, Archimede, Ippocrate e Galeno, Strabone, o al rinnovato studio della tradizione aristotelica e platonica), la riflessione umanistica rinnovò lo statuto epistemologico di moltissime discipline aprendole alle prospettive della futura rivoluzione scientifica.
Di questo generale progresso di cui gli umanisti italiani furono i protagonisti il panel si propone di esplorare, tramite analisi puntuali, i seguenti aspetti: dalla riscoperta dei testi antichi alla ricostruzione delle biblioteche filosofico-scientifiche degli umanisti; dalle riflessioni sulle variegate tradizioni delle singole discipline all’originale produzione tanto in prosa quanto in versi.
Interventi di:
1. Anna Gabriella Chisena, La rinascita della poesia astronomica nell’Umanesimo italiano: gli Astronomicon libri di Basinio da Parma
2. Valerio Sanzotta, Per Ficino e Filone d’Alessandria
3. Laura Refe , Interessi filosofico-naturalistici di Petrarca lettore del De natura deorum ciceroniano
4. Clementina Marsico, Note per la biblioteca ‘medica’ di Giovanni Tortelli
5. Daniele Conti, Il Lucrezio di Marcello Virgilio Adriani tra filologia e filosofia naturale
Dizionario Biografico degli Italiani Treccani, 2020
https://www.treccani.it/enciclopedia/roberto-valturio\_%28Dizionario-Biografico%29/
Marcello Palingenio Stellato is an Italian author known for writing the poem Zodiacus Vitae, prin... more Marcello Palingenio Stellato is an Italian author known for writing the poem Zodiacus Vitae, printed in Venice by Bernardino dei Vitali. Despite the enormous diffusion of the work between the sixteenth and nineteenth centuries (counting 59 editions), there is very little biographical information in our possession on the author.
In Aristotle’s physical system, the four elements behave according to their fundamental qualities... more In Aristotle’s physical system, the four elements behave according to their fundamental qualities – hotness and coldness, dryness and wetness – and are therefore subject to specifically defined forms of spatial interaction. Among these connections, the one between earth (cold and dry) and water (cold and wet) is particularly rich of consequences for Aristotelian science, because it encroaches the domains of meteorology – full of wet phenomena such as rain and snow –, of geology – addressing issues like the physical shape of the earth, the formation of mountains, etc. –, and of biology – inasmuch as the relation between earth and water is key to the genesis and persistence of complex forms of life. In the religious domain, the biblical account of creation in the Genesis spells out with a certain degree of detail how earth and water were formed, shaped, and divided at the beginning of time, and how animals began to exist in the respective terrestrial and aquatic domains. The intersections between revealed/religious and philosophical/scientific accounts of the relation between water and earth were accordingly explored in much detail by medieval thinkers, not only in the Christian-Latin world, but also in the Jewish-Hebrew and Islamic-Arabic milieus. In this elaborate framework, a singular little text attributed to Italian poet Dante Alighieri, the Questio de aqua et terra, is a paradigmatic specimen of the significance of these debates also outside the boundaries of universities, and possibly for people who were not specifically trained in Aristotelian science and philosophy, or else in theology and Biblical exegesis. The topic dealt with in the Questio is a central one for the Peripatetic physics of the elements, i.e. the issue of why and how did dry land emerge from water, if water is absolutely lighter than earth, and the elements take the shape of a sphere in their proper domain. This workshop aims to revise the complex tradition which finds in the Questio an all-peculiar exemplum, but it wishes to do so under a visual angle hitherto rather neglected in scholarship. This consists in highlighting the possible crosspollinations between Arabic (and Jewish) Peripatetic sources, and the treatment given to the issue in Dante’s purported treatise. In so doing, the workshop wishes to provide new material to Dante scholars interested in better understanding the theoretical and scientific teachings of the Questio, as well as the debated issue of its authorship, in contradistinction to the mainly Latin sources hitherto explored in scholarship to assess it. Likewise, it is an aim of the seminar to give historians of medieval and early modern thought a chance to discuss the interrelated issues of physics and religious exegesis raised by the most fundamental elemental interaction of water and earth, in the framework of the long history of Aristotelianism from its Greek origin up to its most recent, post-medieval incarnations.
Speakers:
Zygmunt G. Baranski, University of Notre Dame
Amos Bertolacci, Scuola IMT Alti Studi, Lucca
Alberto Casadei, University of Pisa
Anna Gabriella Chisena, Università di Bologna
Gianfranco Fioravanti, University of Pisa
Aurora Panzica, Universitè de Fribourg
Agostino Paravicini Bagliani, University of Losanna, SISMEL
Paolo Pontari, University of Pisa
Pietro Bassiano Rossi, University of Torino
Fabrizio Sebastiani, ISTI-CNR
Marco Signori, Scuola IMT Alti Studi, Lucca
Andrea Tabarroni, University of Udine
Pier Mattia Tommasino, Columbia University
"L’amore, le armi, le stelle : Basinio da Parma and the Humanists at Sigismondo Malatesta’s Court... more "L’amore, le armi, le stelle : Basinio da Parma and the Humanists at Sigismondo Malatesta’s Court"
Rimini (Museo della Città, Sala del Giudizio and Palazzo Buonadrata), 14-16 mai 2020
*
DESCRIPTION
By the middle of the fifteenth century Rimini had become a major center of Italian humanism. The cultural patronage of the famous condottiere Sigismondo Pandolfo Malatesta (1417–1468), attracted numerous artists, writers, and scholars, who came to the city and created works for which Rimini is still widely known today. In spite of recently intensified research on this topic, various questions about the philosophical, literary and artistic output of this circle remain open. In particular, the historiography of Rimini itself leaves considerable room for new exploration, and this despite recent work on the architecture and pictural arts of the quattrocento city. In the philosophical and literary sphere, for example, the Aristotelian-Platonic milieu around Sigismondo has not yet received in depth study, and Valturio’s imaginative tract De Re Militari still awaits a modern edition or commentary.
One of the authors who has received attention, and whose profile underlines the importance of the Renaissance in Rimini is the poet Basinio da Parma. Basinio was a prolific author in many literary genres: His mythological poem Meleagris provides a modernised version of the Calydonian pigsticking; his didactic poem Astronomica studies the stars and the zodiac; while the Liber Isottaeus is an epistolary novel in elegiac couplets about the love between Sigismondo and Isotta degli Atti.
An ongoing project at the Ludwig Boltzmann Institute of Neo-Latin Studies in Innsbruck (Austria), funded by the Austrian Science Fund (FWF), is currently working towards a digital edition of his epic poem Hesperis, along with with a commentary and English translation. This poem was Basinio’s masterpiece and can only be understood against the wider backdrop of humanism in fifteenth century Northern Italy, and Rimini in particular. Not only do considerable historical and biographical details appear in the poem, the piece also reflects and discusses the most important cultural and literary debates of its time: philosophy, philology and education, art history and architecture etc.
The conference L’amore, le armi, le stelle intends to contextualize Basinio’s works and those of other humanists and artists within a broader framework. We invite interested speakers to propose conference papers of approx. 30 minutes with a focus on one of the following suggested (by no means exclusive) topics:
The historiography of the Malatestian court and its interaction with contemporary cultural dynamics, more specifically with Basinio;
The literary culture of Rimini: inter- and intratextuality in Basinio’s oeuvre, its narrative strategies and links with the vernacular tradition;
The sculptural and pictorial arts, architecture of the Renaissance city, and manuscript illuminations within the wider context of northern Italian scriptoria;
Philosophical trends in Rimini and northern Italy;
Greek influences and the reflection of knowledge of this language, especially in Basinio’s Hesperis;
Intermediality in Basinio’s Hesperis as a reflection of Rimini’s artistic and architectural culture;
The reception of Basinio in his time and later periods;
...
*
Proposals (max. 250 words) are welcome before 4th November 2019.
Anna Chisena: anna.chisena@neolatin.lbg.ac.at
Simon Smets: simon.smets@neolatin.lbg.ac.at
Florian Schaffenrath: florian.schaffenrath@neolatin.lbg.ac.at
Venue: Rimini (Museo della Città, Sala del Giudizio and Palazzo Buonadrata)
Date: 14–16 May 2020
Languages: English, Italian
Key note speaker: John Monfasani (University at Albany, State University of New York)
Travel and hotel costs will be covered for all speakers.
We plan to publish the papers after the conference in a peer-reviewed volume.
Il linguaggio politico della Monarchia e la circolazione delle idee nelle cancellerie di Impero e... more Il linguaggio politico della Monarchia e la circolazione delle idee nelle cancellerie di Impero e Papato SESSIONE 3. Ore 15.00-16.30: Presiede ANDREA SEVERI Matteo Cuozzo (Sapienza Università di Roma) La ricezione della Pharsalia negli scritti politici danteschi Luca Coppo (Università di Padova) L'elezione divina del popolo romano. La plenitudo temporis nel pensiero di Dante
Incontro conclusivo del progetto e presentazione del volume Dante e la molteplicità delle culture... more Incontro conclusivo del progetto e presentazione del volume Dante e la molteplicità delle culture nell'Europa medievale
Alma Dante - Seminario dantesco, giunto quest'anno alla settima edizione, è un convegno internazi... more Alma Dante - Seminario dantesco, giunto quest'anno alla settima edizione, è un convegno internazionale i cui relatori sono studenti di dottorato, provenienti da università italiane e straniere, attualmente impegnati in progetti di ricerca di argomento dantesco.
L'edizione di quest'anno si svolgerà nei giorni 23-24 giugno 2022 presso l'Università di Bologna.
Il cfp contiene tutte le informazioni per l'invio delle proposte di partecipazione.
Il nono convegno internazionale organizzato dalla Sezione Studi e ricerche “Anna Maria Chiavacci ... more Il nono convegno internazionale organizzato dalla Sezione Studi e ricerche “Anna Maria Chiavacci Leonardi” del Centro Dantesco di Ravenna indaga e discute i rapporti fra l’opera di Dante e l’enciclopedismo medievale, un aspetto rilevante e pervasivo della cultura del suo tempo, che si rivela vitale anche per il poeta fiorentino. Nelle relazioni qui raccolte tali rapporti sono indagati da molteplici punti di vista, coinvolgendo non solo la Commedia ma anche le altre opere di Dante.
Il file contiene il volume degli atti nella sua integralità, con i seguenti contributi:
FRANZISKA MEIER, La svolta antropologica nell’enciclopedismo medievale: il caso di Restoro d’Arezzo, «La composizione del mondo» - SIMON GILSON, Qualche considerazione su Dante, l’enciclopedismo medievale e Servasanto da Faenza - FRANCESCO SANTI, Dante agiografo e l’enciclopedismo del XIII secolo - RICCARDO MACCHIORO, Sul contributo della lessicografia medievale al latino di Dante. Appunti di metodo e prospettive di ricerca - HEATHER WEBB, Dante e l’arte enciclopedica - NATASCIA TONELLI, L’«infertà rea» e l’autoritratto intellettuale di Dante - Anna Chisena, Le fonti enciclopiche dell’astronomia dantesca - GIUSEPPE LEDDA, Enciclopedie medievali e bestiario dantesco
Edizione critica del trattato prosodico di Basinio da Parma: prime riflessioni
IMT School for Advanced Studies, Lucca, 26-27 May, 2023
Org. A. Bertolacci, M. Signori | In Aristotle’s physical system, the four elements behave accord... more Org. A. Bertolacci, M. Signori |
In Aristotle’s physical system, the four elements behave according to their fundamental qualities – hotness and coldness, dryness and wetness – and are therefore subject to specifically defined forms of spatial interaction. Among these connections, the one between earth (cold and dry) and water (cold and wet) is particularly rich of consequences for Aristotelian science, because it encroaches the domains of meteorology – full of wet phenomena such as rain and snow –, of geology – addressing issues like the physical shape of the earth, the formation of mountains, etc. –, and of biology – inasmuch as the relation between earth and water is key to the genesis and persistence of complex forms of life. In the religious domain, the biblical account of creation in the Genesis spells out with a certain degree of detail how earth and water were formed, shaped, and divided at the beginning of time, and how animals began to exist in the respective terrestrial and aquatic domains. The intersections between revealed/religious and philosophical/scientific accounts of the relation between water and earth were accordingly explored in much detail by medieval thinkers, not only in the Christian-Latin world, but also in the Jewish-Hebrew and Islamic-Arabic milieus. In this elaborate framework, a singular little text attributed to Italian poet Dante Alighieri, the Questio de aqua et terra, is a paradigmatic specimen of the significance of these debates also outside the boundaries of universities, and possibly for people who were not specifically trained in Aristotelian science and philosophy, or else in theology and Biblical exegesis.
The topic dealt with in the Questio is a central one for the Peripatetic physics of the elements, i.e. the issue of why and how did dry land emerge from water, if water is absolutely lighter than earth, and the elements take the shape of a sphere in their proper domain. This workshop aims to revise the complex tradition which finds in the Questio an all-peculiar exemplum, highlighting the possible crosspollinations between Arabic and Latin Peripatetic sources, and the treatment given to the issue in Dante’s purported treatise. In so doing, the workshop wishes to provide new material to Dante scholars interested in better understanding the theoretical and scientific teachings of the Questio, as well as the debated issue of its authorship. Likewise, it is an aim of the seminar to give historians of medieval and early modern thought a chance to discuss the interrelated issues of physics and religious exegesis raised by the most fundamental elemental interaction of water and earth, in the framework of the long history of Aristotelianism from its Greek origin up to its most recent, post-medieval incarnations.