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Annali by Centro interuniversitario per la storia delle università italiane CISUI
Annali di storia delle università italiane 25 2/2021 editore il Mulino OUTSIDE ITALY Stanisław A.... more Annali di storia delle università italiane 25 2/2021 editore il Mulino OUTSIDE ITALY Stanisław A. Sroka, L'equipollenza di un dottorato bolognese presso l'Università di Cracovia (1511) 3-12 Bruno Ollivier, Quelques données sur Galatasaray, exemple de coopération avec l'Empire ottoman puis la Turquie 13-38 Chantal Verdeil, L'Université Saint-Joseph de Beyrouth, une institution impériale et transnationale ancrée dans la société ottomane (1875-1920) 39-55 Roberta Mira, Tra diplomazia culturale e Weltanschauung nazionalsocialista. Il servizio tedesco di scambio accademico (Daad) 1933-1945 57-83 Giovanni Focardi, Adriano Mansi, A proposito di università ed epurazioni dopo la Seconda guerra mondiale: storiografie a confronto 85-111 Simone Paoli, Le origini del Programma Erasmus nella storia della mobilità studentesca europea 113-136 STUDI Paolo Rosso, «Caput Studii principale». Le origini del cancelliere e la definizione delle sue funzioni nelle università italiane del medioevo 137-171 Beatrice Borghi, I maestri dello Studio bolognese e i loro stipendi dalla Descriptio del cardinale Anglic Grimoard de Grisac del 1371 173-201 Dennj Solera, The merchant of Padua? The doctorate of Roderigo Lopez and its importance for the Shakespearean Shylock 203-221 Alessia Legnani Annichini, Una laurea in esilio. Benvenuto Stracca e i suoi maestri 223-238 Simona Gavinelli, Il «medioevo» di padre Gemelli e dei suoi sodales nel centenario dell'Università Cattolica del Sacro Cuore 239-265 Stefania Zezza, Il colpevole silenzio: le «leggi razziali» nell'università italiana. La vicenda di Giuseppe Levi 267-280
Renzo Villata, L'università al bivio. Dal fascismo alla democrazia: un vero rinnovamento? (1943)(... more Renzo Villata, L'università al bivio. Dal fascismo alla democrazia: un vero rinnovamento? (1943)(1944)(1945)(1946)(1947)(1948) Maria Rosa Di Simone, L'università italiana nella prima legislatura repubblicana: dibattiti, progetti, «leggine» Luigiaurelio Pomante, La politica universitaria del ministro Guido Gonella negli anni della ricostruzione postbellica:
Violence between Student Nations in Medieval Oxford Ilaria Maggiulli, «Tu ne menti per la gola»: ... more Violence between Student Nations in Medieval Oxford Ilaria Maggiulli, «Tu ne menti per la gola»: scontri tra scolari dello Studio bolognese nella seconda metà del XVI secolo Christopher Carlsmith, Collegiate Conflict: Two Brawls in Bologna between the Collegio di Spagna and the Collegio Montalto, 1672-1673 Simona Salustri, La violenza studentesca nell'affermazione dei regimi totalitari. Universitari italiani e tedeschi a confronto I BENI CULTURALI DELLE UNIVERSITÀ: ARCHIVI, BIBLIOTECHE, MUSEI Roberto Balzani, Il futuro dei musei universitari. Una proposta Marco Maovaz, Gli orti e i musei agrari nella storia dell'Università degli Studi di Perugia Giulia Gandolfi, Un patrimonio recuperato: la quadreria dell'Università di Bologna Alessandro Tosi, La collezione di ritratti dell'Ateneo pisano Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, Il 15cBOOKTRADE e la storia delle università. Una presentazione del progetto, con un focus su Bartolo da Sassoferrato SCHEDE NOTIZIARIO
Books by Centro interuniversitario per la storia delle università italiane CISUI
Bologna, il Mulino, 2024
Erasmo è stato il più importante intellettuale e umanista della modernità, in particolare di quel... more Erasmo è stato il più importante intellettuale e umanista della modernità, in particolare di quella stagione cinquecentesca che ha visto accumularsi eventi decisivi e di portata difficilmente immaginabile: il sorgere di grandi potenze imperiali e coloniali, a cominciare dall'immenso Impero di Carlo V; la Riforma protestante con le connesse lotte e guerre di religione e la conseguente stagione della Controriforma; l'espansione definitiva di conquista spietata e predatrice verso i Nuovi Mondi; l'esplosione grandiosa della letteratura, delle arti, della filosofia in tutta Europa ma con ancora un forte primato dei centri di cultura e di sapere italiani. Erasmo svolse, all'interno di questi epocali rivolgimenti talora drammatici e sanguinosi, un ruolo essenziale di riferimento e di riflessione profonda e cristiana, certo, ma fortemente ancorata alla tradizione classica e alla grande stagione dell'Umanesimo italiano. Benché non siano mancati negli ultimi decenni contributi fondamentali, da diversi anni ormai Erasmo, almeno in Italia, sembra essere più citato che studiato a fondo e comunque da un numero limitato di esperti: di qui l'idea di far ripartire una nuova, brillante stagione di studi erasmiani di caratura interdisciplinare, volta a cogliere non solo un approfondimento sui tempi di Erasmo, ma anche su che cosa oggi, nel nostro presente, può insegnarci la sua grande lezione umanistica. Nel volume si trovano perciò saggi di studiose e di studiosi di più discipline e di più Università e Centri di ricerca, tesi con comune entusiasmo a riaprire pienamente in Italia lo «spartito» di Erasmo, nella consapevolezza che senza ricerche, edizioni, studi approfonditi a lui rivolti con continuità e con ampie adesioni difficilmente si potrà trovare un'adeguata chiave di accesso per la comprensione della nascita della nostra modernità e del nostro stesso pensiero europeo.
Bologna, Il Mulino, 2024
I saggi qui raccolti prendono le mosse dal 12° workshop del network Héloïse (Torino 25-27 ottobre... more I saggi qui raccolti prendono le mosse dal 12° workshop del network Héloïse (Torino 25-27 ottobre 2023), centrato sul tema del patrimonio culturale. Molti sono infatti i beni culturali prodotti nei secoli dalle università, come naturale conseguenza delle attività di ricerca, e che si trovano oggi dispersi in diverse sedi di conservazione. Fondi d’archivio, collezioni librarie, raccolte di specimina, di reperti archeologici e collezioni d’arte, formano un patrimonio consistente solo in parte conservato o facilmente riconducibile alla sua origine universitaria. Ma anche spazi urbani e architetture nate per l’università sono parte di un patrimonio che ha oggi una diversa destinazione. L’uso di strumenti digitali (cifra distintiva del network Héloïse) consente oggi di ricostruire virtualmente collezioni disperse e renderne visibili le origini universitarie, contribuendo in questo modo a migliorarne la conoscenza e valorizzandole nell’insieme come patrimonio culturale.
Bologna, Il Mulino, 2024
In questo volume viene presentato un primo bilancio del lavoro di ricostituzione dell’Archivio St... more In questo volume viene presentato un primo bilancio del lavoro di ricostituzione dell’Archivio Storico dell’Università di Messina. Il progetto, svolto nell’ambito delle attività del Centro di Documentazione per la Storia dell’Università di Messina, è stato coordinato da Daniela Novarese in collaborazione con colleghi afferenti a diversi dipartimenti e col supporto di un gruppo di studentesse e studenti magistrali della laurea in Scienze Storiche. L’obiettivo, come il titolo del volume suggerisce, è di portare all’attenzione e alla conoscenza della comunità scientifica i primi risultati emersi dallo spoglio dei faldoni che custodiscono i fascicoli personali degli studenti della Facoltà di Giurisprudenza (1906-1950) e dei saggi di spoglio relativi alle Facoltà di Lettere, Farmacia e Magistero. Al contempo, è parso opportuno sottolineare l’importanza dell’intero patrimonio archivistico dell’Ateneo, per dare a esso visibilità e per proporne un adeguato progetto volto al censimento, alla digitalizzazione e alla fruizione, facendo anche riferimento ai tanti archivi donati all’Università da enti o da singole persone. Non sono mancati, inoltre, apporti di significativo rilievo legati ad altre esperienze siciliane da tempo consolidate, come ad esempio quella dell’Archivio Storico dell’Università di Catania e dei documenti in esso custoditi.
Bologna, Il Mulino, 2024
Questo volume approfondisce vari aspetti significativi della biografia e dell’opera di Niccolò C... more Questo volume approfondisce vari aspetti significativi della biografia e dell’opera di Niccolò Copernico (1473-1543) a 550 anni dalla nascita. Buona parte dei saggi di cui si compone prendono in considerazione l’ambiente scientifico e culturale ferrarese tra Quattro e Cinquecento, con particolare attenzione alla vita universitaria e all’organizzazione dello Studio estense, nel quale Copernico conseguì la laurea in diritto canonico nel maggio del 1503. Altri saggi riguardano invece le Università di Bologna e Padova, dove pure l’astronomo polacco studiò e acquisì la sua formazione in ambito medico e scientifico, oltre che giuridico. Altri saggi ancora analizzano, infine, il significato scientifico dell’opera di Copernico e approfondiscono la sua influenza sulla cultura di età moderna e contemporanea, con riferimenti ad autori quali Giordano Bruno, Galileo, Kant e gli enciclopedisti.
Bologna, Il Mulino, 2024
Sin da quando è nata, l'università ha avuto i suoi «narratori». In epoca medievale e umanistica l... more Sin da quando è nata, l'università ha avuto i suoi «narratori». In epoca medievale e umanistica le storie di maestri e allievi occupano pagine e testimonianze che ci consegnano un affresco vivace della vita quotidiana del tempo. Col trascorrere dei secoli abbiamo testi letterari che narrano momenti di centralità culturale degli studi universitari, ma anche pagine comiche, ironiche o irrisorie che prendono in giro i vezzi eruditi e spesso inconcludenti dei professori (un esempio per tutti, François Rabelais) o che descrivono la vita goliardica e spensierata degli studenti. Nell'epoca moderna e contemporanea la narrazione della vita universitaria occupa un posto rilevante nella cultura inglese e statunitense, con esiti significativi anche nei film e nelle serie televisive, ma non mancano testimonianze in tutta Europa e in molti Paesi asiatici. L'università si rivela sempre e comunque un luogo ideale per collocare e sceneggiare storie e storytelling. Questo volume scandaglia l'ampia gamma dei rapporti tra università, letteratura e narrazioni di ogni tipo dal medioevo ai nostri giorni, fornendo un approccio metodologico decisivo per comprendere non solo uno spaccato letterario e narrativo di grande originalità, ma anche un affresco non scontato della vita universitaria occidentale nei secoli.
Bologna, Il Mulino, 2024
Mancava, nella storiografia, una ricostruzione della storia della Facoltà di Giurisprudenza dell’... more Mancava, nella storiografia, una ricostruzione della storia della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna nell’Italia unita. Lacuna non di poco conto se si considera che proprio con l’insegnamento del diritto prese inizio l’Università di Bologna, di cui – nel nome di Irnerio – la Facoltà giuridica può considerarsi, in qualche modo, l’icona. È stata, quindi, promossa dal CISUI quest’opera a più mani, cercando di recuperare – insieme alla storia dell’istituzione – la storia dei saperi che da quell’istituzione furono veicolati, assegnandone il compito non ai soli storici professionisti, ma anche a giuristi oggi attivi, spronandoli a ripensare le proprie radici. Sulla storia contemporanea di una Facoltà come quella giuridica – così ampia, multiforme e ramificata – molto altro resta da indagare, ma questo libro rappresenterà un punto fermo di sintesi e di stimolo.
Bologna, Il Mulino, 2024
Giuseppe Salvioli (Modena 1857 – Napoli 1928), giurista e storico del diritto, è considerato una ... more Giuseppe Salvioli (Modena 1857 – Napoli 1928), giurista e storico del diritto, è considerato una delle figure più complesse ed eclettiche della vita culturale italiana fra Otto e Novecento. Professore di Storia del diritto a Palermo e a Napoli, visse in un periodo di forti trasformazioni politiche, sociali e culturali, facendosene interprete come giurista, storico e intellettuale militante. Contrario alla partecipazione dell’Italia alla Prima guerra mondiale, nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce. Alla sua poliedrica personalità e alla sua proteiforme e amplissima produzione è dedicato questo volume.
Bologna, Il Mulino, 2023
La riforma degli ordinamenti scolastici e universitari, degli esami e dei programmi di insegnamen... more La riforma degli ordinamenti scolastici e universitari, degli esami e dei programmi di insegnamento che va sotto il nome di «Riforma Gentile» venne decisa nei venti mesi (31 ottobre 1922-1° luglio 1924) in cui il filosofo fu ministro della Pubblica istruzione nel primo governo Mussolini. Focalizzato sulla riforma degli ordinamenti universitari, questo volume si sofferma, in particolare, sugli ambiti disciplinari e sui problemi concreti della sua attuazione. Infatti la «legge» Gentile, pur salutata come «la più fascista delle riforme», si collocava in sostanziale continuità con la politica della Destra liberale. Pertanto negli anni successivi alla sua approvazione venne attuata una progressiva modifica di quelli che erano i suoi cardini innovativi, come l’alta qualificazione degli atenei e dell’insegnamento universitario.
Bologna, il Mulino, 2023
Quest’opera in due volumi, risultato di una ricerca scientifica pluriennale condotta da un gruppo... more Quest’opera in due volumi, risultato di una ricerca scientifica pluriennale condotta da un gruppo di studiose e di studiosi del tema,
presenta per la prima volta il quadro nazionale dell’applicazione della legislazione razzista e antisemita del 1938 nell’università italiana. L’«arianizzazione» degli atenei si realizza a partire dalla fine degli anni Trenta nel contesto del già esistente processo di fascistizzazione dell’università italiana e si sviluppa poi negli anni successivi del regime e della guerra mondiale producendo conseguenze immediate, di medio e lungo termine sull’intera istituzione. Questa trasformazione delle università italiane in istituzioni razziste e antisemite viene qui indagata, per quanto lo consentano le fonti disponibili, in tutte le sue diverse fasi e aspetti (censimento, espulsioni, sostituzioni, provvedimenti contro gli studenti, materie razziste e politica della razza, reintegro parziale eincompleto ed epurazione dei razzisti nel dopoguerra). Il primo volume dell’opera raccoglie i contributi sulle realtà universitarie di Trieste, Venezia e Padova, Torino (Università e Politecnico), Genova, Firenze, Pisa (con un lavoro specifico dedicato agli studenti pisani) e Siena, Perugia (l’Ateneo e l’Università per Stranieri), Cagliari e Sassari, Palermo, Messina e Catania.
Bologna, il Mulino, 2022
Concentrandosi sul passaggio dal fascismo alla prima fase della vita repubblicana italiana, il vo... more Concentrandosi sul passaggio dal fascismo alla prima fase della vita repubblicana italiana, il volume affronta uno snodo di fondamentale importanza per gli studi contemporaneistici, scandagliando i meccanismi che hanno permeato dal profondo anche la storia delle università nel XX secolo. I diversi saggi analizzano le spinte verso la democratizzazione e le continuità istituzionali e culturali nella transizione dal regime al dopoguerra, utilizzando le lenti delle epurazioni del personale docente universitario, del ruolo giocato dall’amministrazione alleata e dai diversi attori politici nel rinnovamento del Paese, della collocazione degli accademici italiani all’estero e del complesso dibattito e iter per l’istituzione di un percorso specifico di formazione alla carriera accademica.
Bologna, il Mulino, 2022
In occasione dell’ottavo centenario della fondazione dell’Università di Padova (1322-2022), il Ci... more In occasione dell’ottavo centenario della fondazione dell’Università di Padova (1322-2022), il Cisui propone una serie di studi a essa dedicati che coprono un ampio arco cronologico. I saggi prendono in esame studenti e/o docenti dello Studio patavino (il giurista Tiberio Deciani, i matematici Giovanni Poleni e Jacopo Riccati) e umanisti che con l’università hanno avuto rapporti (Giovanni Battista Ramusio) o nella quale hanno partecipato attivamente in qualità di testimone alle lauree (Gian Vincenzo Pinelli); il tentativo fallito dei Gesuiti di insediarsi a Padova con un proprio collegio di pieno esercizio, in aperta concorrenza con le scuole del Bo, allo scopo di contrastare l’interpretazione averroista nell’insegnamento della filosofia; l’organizzazione didattica dello Studio nel Settecento, con particolare riferimento alle riforme e agli insegnamenti privati svolti da alcuni docenti; e infine il patrimonio museale dell’Università di Padova e le sfide connesse alla «terza missione» alle quali oggi esso è chiamato a rispondere.
Bologna, il Mulino, 2022
Le polemiche sulla stregoneria in Europa fra medioevo ed età moderna furono anche il luogo del co... more Le polemiche sulla stregoneria in Europa fra medioevo ed età moderna furono anche il luogo del confronto fra cultura alta e cultura popolare. In questo volume, diversi studiosi di varie specializzazioni si concentrano sul ruolo delle università ˗ in quanto istituzioni e centri di irradiazione della scienza ˗ nei confronti delle streghe e della caccia alle streghe, sviluppandone nuove e suggestive problematiche storiche. Dalle prove fisiche della stregoneria (il cd. «marchio del diavolo») alle dissertazioni sui crimini attribuiti alla magia, i vari capitoli che compongono il libro offrono un’interessante rassegna di circostanze e mostrano che le varie interpretazioni scientifiche e giuridiche non furono né omogenee né tanto meno scontate.
Annali di storia delle università italiane 25 2/2021 editore il Mulino OUTSIDE ITALY Stanisław A.... more Annali di storia delle università italiane 25 2/2021 editore il Mulino OUTSIDE ITALY Stanisław A. Sroka, L'equipollenza di un dottorato bolognese presso l'Università di Cracovia (1511) 3-12 Bruno Ollivier, Quelques données sur Galatasaray, exemple de coopération avec l'Empire ottoman puis la Turquie 13-38 Chantal Verdeil, L'Université Saint-Joseph de Beyrouth, une institution impériale et transnationale ancrée dans la société ottomane (1875-1920) 39-55 Roberta Mira, Tra diplomazia culturale e Weltanschauung nazionalsocialista. Il servizio tedesco di scambio accademico (Daad) 1933-1945 57-83 Giovanni Focardi, Adriano Mansi, A proposito di università ed epurazioni dopo la Seconda guerra mondiale: storiografie a confronto 85-111 Simone Paoli, Le origini del Programma Erasmus nella storia della mobilità studentesca europea 113-136 STUDI Paolo Rosso, «Caput Studii principale». Le origini del cancelliere e la definizione delle sue funzioni nelle università italiane del medioevo 137-171 Beatrice Borghi, I maestri dello Studio bolognese e i loro stipendi dalla Descriptio del cardinale Anglic Grimoard de Grisac del 1371 173-201 Dennj Solera, The merchant of Padua? The doctorate of Roderigo Lopez and its importance for the Shakespearean Shylock 203-221 Alessia Legnani Annichini, Una laurea in esilio. Benvenuto Stracca e i suoi maestri 223-238 Simona Gavinelli, Il «medioevo» di padre Gemelli e dei suoi sodales nel centenario dell'Università Cattolica del Sacro Cuore 239-265 Stefania Zezza, Il colpevole silenzio: le «leggi razziali» nell'università italiana. La vicenda di Giuseppe Levi 267-280
Renzo Villata, L'università al bivio. Dal fascismo alla democrazia: un vero rinnovamento? (1943)(... more Renzo Villata, L'università al bivio. Dal fascismo alla democrazia: un vero rinnovamento? (1943)(1944)(1945)(1946)(1947)(1948) Maria Rosa Di Simone, L'università italiana nella prima legislatura repubblicana: dibattiti, progetti, «leggine» Luigiaurelio Pomante, La politica universitaria del ministro Guido Gonella negli anni della ricostruzione postbellica:
Violence between Student Nations in Medieval Oxford Ilaria Maggiulli, «Tu ne menti per la gola»: ... more Violence between Student Nations in Medieval Oxford Ilaria Maggiulli, «Tu ne menti per la gola»: scontri tra scolari dello Studio bolognese nella seconda metà del XVI secolo Christopher Carlsmith, Collegiate Conflict: Two Brawls in Bologna between the Collegio di Spagna and the Collegio Montalto, 1672-1673 Simona Salustri, La violenza studentesca nell'affermazione dei regimi totalitari. Universitari italiani e tedeschi a confronto I BENI CULTURALI DELLE UNIVERSITÀ: ARCHIVI, BIBLIOTECHE, MUSEI Roberto Balzani, Il futuro dei musei universitari. Una proposta Marco Maovaz, Gli orti e i musei agrari nella storia dell'Università degli Studi di Perugia Giulia Gandolfi, Un patrimonio recuperato: la quadreria dell'Università di Bologna Alessandro Tosi, La collezione di ritratti dell'Ateneo pisano Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, Il 15cBOOKTRADE e la storia delle università. Una presentazione del progetto, con un focus su Bartolo da Sassoferrato SCHEDE NOTIZIARIO
Bologna, il Mulino, 2024
Erasmo è stato il più importante intellettuale e umanista della modernità, in particolare di quel... more Erasmo è stato il più importante intellettuale e umanista della modernità, in particolare di quella stagione cinquecentesca che ha visto accumularsi eventi decisivi e di portata difficilmente immaginabile: il sorgere di grandi potenze imperiali e coloniali, a cominciare dall'immenso Impero di Carlo V; la Riforma protestante con le connesse lotte e guerre di religione e la conseguente stagione della Controriforma; l'espansione definitiva di conquista spietata e predatrice verso i Nuovi Mondi; l'esplosione grandiosa della letteratura, delle arti, della filosofia in tutta Europa ma con ancora un forte primato dei centri di cultura e di sapere italiani. Erasmo svolse, all'interno di questi epocali rivolgimenti talora drammatici e sanguinosi, un ruolo essenziale di riferimento e di riflessione profonda e cristiana, certo, ma fortemente ancorata alla tradizione classica e alla grande stagione dell'Umanesimo italiano. Benché non siano mancati negli ultimi decenni contributi fondamentali, da diversi anni ormai Erasmo, almeno in Italia, sembra essere più citato che studiato a fondo e comunque da un numero limitato di esperti: di qui l'idea di far ripartire una nuova, brillante stagione di studi erasmiani di caratura interdisciplinare, volta a cogliere non solo un approfondimento sui tempi di Erasmo, ma anche su che cosa oggi, nel nostro presente, può insegnarci la sua grande lezione umanistica. Nel volume si trovano perciò saggi di studiose e di studiosi di più discipline e di più Università e Centri di ricerca, tesi con comune entusiasmo a riaprire pienamente in Italia lo «spartito» di Erasmo, nella consapevolezza che senza ricerche, edizioni, studi approfonditi a lui rivolti con continuità e con ampie adesioni difficilmente si potrà trovare un'adeguata chiave di accesso per la comprensione della nascita della nostra modernità e del nostro stesso pensiero europeo.
Bologna, Il Mulino, 2024
I saggi qui raccolti prendono le mosse dal 12° workshop del network Héloïse (Torino 25-27 ottobre... more I saggi qui raccolti prendono le mosse dal 12° workshop del network Héloïse (Torino 25-27 ottobre 2023), centrato sul tema del patrimonio culturale. Molti sono infatti i beni culturali prodotti nei secoli dalle università, come naturale conseguenza delle attività di ricerca, e che si trovano oggi dispersi in diverse sedi di conservazione. Fondi d’archivio, collezioni librarie, raccolte di specimina, di reperti archeologici e collezioni d’arte, formano un patrimonio consistente solo in parte conservato o facilmente riconducibile alla sua origine universitaria. Ma anche spazi urbani e architetture nate per l’università sono parte di un patrimonio che ha oggi una diversa destinazione. L’uso di strumenti digitali (cifra distintiva del network Héloïse) consente oggi di ricostruire virtualmente collezioni disperse e renderne visibili le origini universitarie, contribuendo in questo modo a migliorarne la conoscenza e valorizzandole nell’insieme come patrimonio culturale.
Bologna, Il Mulino, 2024
In questo volume viene presentato un primo bilancio del lavoro di ricostituzione dell’Archivio St... more In questo volume viene presentato un primo bilancio del lavoro di ricostituzione dell’Archivio Storico dell’Università di Messina. Il progetto, svolto nell’ambito delle attività del Centro di Documentazione per la Storia dell’Università di Messina, è stato coordinato da Daniela Novarese in collaborazione con colleghi afferenti a diversi dipartimenti e col supporto di un gruppo di studentesse e studenti magistrali della laurea in Scienze Storiche. L’obiettivo, come il titolo del volume suggerisce, è di portare all’attenzione e alla conoscenza della comunità scientifica i primi risultati emersi dallo spoglio dei faldoni che custodiscono i fascicoli personali degli studenti della Facoltà di Giurisprudenza (1906-1950) e dei saggi di spoglio relativi alle Facoltà di Lettere, Farmacia e Magistero. Al contempo, è parso opportuno sottolineare l’importanza dell’intero patrimonio archivistico dell’Ateneo, per dare a esso visibilità e per proporne un adeguato progetto volto al censimento, alla digitalizzazione e alla fruizione, facendo anche riferimento ai tanti archivi donati all’Università da enti o da singole persone. Non sono mancati, inoltre, apporti di significativo rilievo legati ad altre esperienze siciliane da tempo consolidate, come ad esempio quella dell’Archivio Storico dell’Università di Catania e dei documenti in esso custoditi.
Bologna, Il Mulino, 2024
Questo volume approfondisce vari aspetti significativi della biografia e dell’opera di Niccolò C... more Questo volume approfondisce vari aspetti significativi della biografia e dell’opera di Niccolò Copernico (1473-1543) a 550 anni dalla nascita. Buona parte dei saggi di cui si compone prendono in considerazione l’ambiente scientifico e culturale ferrarese tra Quattro e Cinquecento, con particolare attenzione alla vita universitaria e all’organizzazione dello Studio estense, nel quale Copernico conseguì la laurea in diritto canonico nel maggio del 1503. Altri saggi riguardano invece le Università di Bologna e Padova, dove pure l’astronomo polacco studiò e acquisì la sua formazione in ambito medico e scientifico, oltre che giuridico. Altri saggi ancora analizzano, infine, il significato scientifico dell’opera di Copernico e approfondiscono la sua influenza sulla cultura di età moderna e contemporanea, con riferimenti ad autori quali Giordano Bruno, Galileo, Kant e gli enciclopedisti.
Bologna, Il Mulino, 2024
Sin da quando è nata, l'università ha avuto i suoi «narratori». In epoca medievale e umanistica l... more Sin da quando è nata, l'università ha avuto i suoi «narratori». In epoca medievale e umanistica le storie di maestri e allievi occupano pagine e testimonianze che ci consegnano un affresco vivace della vita quotidiana del tempo. Col trascorrere dei secoli abbiamo testi letterari che narrano momenti di centralità culturale degli studi universitari, ma anche pagine comiche, ironiche o irrisorie che prendono in giro i vezzi eruditi e spesso inconcludenti dei professori (un esempio per tutti, François Rabelais) o che descrivono la vita goliardica e spensierata degli studenti. Nell'epoca moderna e contemporanea la narrazione della vita universitaria occupa un posto rilevante nella cultura inglese e statunitense, con esiti significativi anche nei film e nelle serie televisive, ma non mancano testimonianze in tutta Europa e in molti Paesi asiatici. L'università si rivela sempre e comunque un luogo ideale per collocare e sceneggiare storie e storytelling. Questo volume scandaglia l'ampia gamma dei rapporti tra università, letteratura e narrazioni di ogni tipo dal medioevo ai nostri giorni, fornendo un approccio metodologico decisivo per comprendere non solo uno spaccato letterario e narrativo di grande originalità, ma anche un affresco non scontato della vita universitaria occidentale nei secoli.
Bologna, Il Mulino, 2024
Mancava, nella storiografia, una ricostruzione della storia della Facoltà di Giurisprudenza dell’... more Mancava, nella storiografia, una ricostruzione della storia della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna nell’Italia unita. Lacuna non di poco conto se si considera che proprio con l’insegnamento del diritto prese inizio l’Università di Bologna, di cui – nel nome di Irnerio – la Facoltà giuridica può considerarsi, in qualche modo, l’icona. È stata, quindi, promossa dal CISUI quest’opera a più mani, cercando di recuperare – insieme alla storia dell’istituzione – la storia dei saperi che da quell’istituzione furono veicolati, assegnandone il compito non ai soli storici professionisti, ma anche a giuristi oggi attivi, spronandoli a ripensare le proprie radici. Sulla storia contemporanea di una Facoltà come quella giuridica – così ampia, multiforme e ramificata – molto altro resta da indagare, ma questo libro rappresenterà un punto fermo di sintesi e di stimolo.
Bologna, Il Mulino, 2024
Giuseppe Salvioli (Modena 1857 – Napoli 1928), giurista e storico del diritto, è considerato una ... more Giuseppe Salvioli (Modena 1857 – Napoli 1928), giurista e storico del diritto, è considerato una delle figure più complesse ed eclettiche della vita culturale italiana fra Otto e Novecento. Professore di Storia del diritto a Palermo e a Napoli, visse in un periodo di forti trasformazioni politiche, sociali e culturali, facendosene interprete come giurista, storico e intellettuale militante. Contrario alla partecipazione dell’Italia alla Prima guerra mondiale, nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce. Alla sua poliedrica personalità e alla sua proteiforme e amplissima produzione è dedicato questo volume.
Bologna, Il Mulino, 2023
La riforma degli ordinamenti scolastici e universitari, degli esami e dei programmi di insegnamen... more La riforma degli ordinamenti scolastici e universitari, degli esami e dei programmi di insegnamento che va sotto il nome di «Riforma Gentile» venne decisa nei venti mesi (31 ottobre 1922-1° luglio 1924) in cui il filosofo fu ministro della Pubblica istruzione nel primo governo Mussolini. Focalizzato sulla riforma degli ordinamenti universitari, questo volume si sofferma, in particolare, sugli ambiti disciplinari e sui problemi concreti della sua attuazione. Infatti la «legge» Gentile, pur salutata come «la più fascista delle riforme», si collocava in sostanziale continuità con la politica della Destra liberale. Pertanto negli anni successivi alla sua approvazione venne attuata una progressiva modifica di quelli che erano i suoi cardini innovativi, come l’alta qualificazione degli atenei e dell’insegnamento universitario.
Bologna, il Mulino, 2023
Quest’opera in due volumi, risultato di una ricerca scientifica pluriennale condotta da un gruppo... more Quest’opera in due volumi, risultato di una ricerca scientifica pluriennale condotta da un gruppo di studiose e di studiosi del tema,
presenta per la prima volta il quadro nazionale dell’applicazione della legislazione razzista e antisemita del 1938 nell’università italiana. L’«arianizzazione» degli atenei si realizza a partire dalla fine degli anni Trenta nel contesto del già esistente processo di fascistizzazione dell’università italiana e si sviluppa poi negli anni successivi del regime e della guerra mondiale producendo conseguenze immediate, di medio e lungo termine sull’intera istituzione. Questa trasformazione delle università italiane in istituzioni razziste e antisemite viene qui indagata, per quanto lo consentano le fonti disponibili, in tutte le sue diverse fasi e aspetti (censimento, espulsioni, sostituzioni, provvedimenti contro gli studenti, materie razziste e politica della razza, reintegro parziale eincompleto ed epurazione dei razzisti nel dopoguerra). Il primo volume dell’opera raccoglie i contributi sulle realtà universitarie di Trieste, Venezia e Padova, Torino (Università e Politecnico), Genova, Firenze, Pisa (con un lavoro specifico dedicato agli studenti pisani) e Siena, Perugia (l’Ateneo e l’Università per Stranieri), Cagliari e Sassari, Palermo, Messina e Catania.
Bologna, il Mulino, 2022
Concentrandosi sul passaggio dal fascismo alla prima fase della vita repubblicana italiana, il vo... more Concentrandosi sul passaggio dal fascismo alla prima fase della vita repubblicana italiana, il volume affronta uno snodo di fondamentale importanza per gli studi contemporaneistici, scandagliando i meccanismi che hanno permeato dal profondo anche la storia delle università nel XX secolo. I diversi saggi analizzano le spinte verso la democratizzazione e le continuità istituzionali e culturali nella transizione dal regime al dopoguerra, utilizzando le lenti delle epurazioni del personale docente universitario, del ruolo giocato dall’amministrazione alleata e dai diversi attori politici nel rinnovamento del Paese, della collocazione degli accademici italiani all’estero e del complesso dibattito e iter per l’istituzione di un percorso specifico di formazione alla carriera accademica.
Bologna, il Mulino, 2022
In occasione dell’ottavo centenario della fondazione dell’Università di Padova (1322-2022), il Ci... more In occasione dell’ottavo centenario della fondazione dell’Università di Padova (1322-2022), il Cisui propone una serie di studi a essa dedicati che coprono un ampio arco cronologico. I saggi prendono in esame studenti e/o docenti dello Studio patavino (il giurista Tiberio Deciani, i matematici Giovanni Poleni e Jacopo Riccati) e umanisti che con l’università hanno avuto rapporti (Giovanni Battista Ramusio) o nella quale hanno partecipato attivamente in qualità di testimone alle lauree (Gian Vincenzo Pinelli); il tentativo fallito dei Gesuiti di insediarsi a Padova con un proprio collegio di pieno esercizio, in aperta concorrenza con le scuole del Bo, allo scopo di contrastare l’interpretazione averroista nell’insegnamento della filosofia; l’organizzazione didattica dello Studio nel Settecento, con particolare riferimento alle riforme e agli insegnamenti privati svolti da alcuni docenti; e infine il patrimonio museale dell’Università di Padova e le sfide connesse alla «terza missione» alle quali oggi esso è chiamato a rispondere.
Bologna, il Mulino, 2022
Le polemiche sulla stregoneria in Europa fra medioevo ed età moderna furono anche il luogo del co... more Le polemiche sulla stregoneria in Europa fra medioevo ed età moderna furono anche il luogo del confronto fra cultura alta e cultura popolare. In questo volume, diversi studiosi di varie specializzazioni si concentrano sul ruolo delle università ˗ in quanto istituzioni e centri di irradiazione della scienza ˗ nei confronti delle streghe e della caccia alle streghe, sviluppandone nuove e suggestive problematiche storiche. Dalle prove fisiche della stregoneria (il cd. «marchio del diavolo») alle dissertazioni sui crimini attribuiti alla magia, i vari capitoli che compongono il libro offrono un’interessante rassegna di circostanze e mostrano che le varie interpretazioni scientifiche e giuridiche non furono né omogenee né tanto meno scontate.
Bologna, il Mulino, 2022
La celebrazione del quinto centenario della nascita di papa Sisto V, al secolo Felice Peretti, ha... more La celebrazione del quinto centenario della nascita di papa Sisto V, al secolo Felice Peretti, ha costituito l’occasione per riunire in questo volume alcune ricerche che hanno ricostruito la straordinaria ricchezza di istituti di istruzione superiore nello Stato della Chiesa nel corso dell’età moderna: undici università, sei delle quali insediate nell’attuale territorio della regione marchigiana, un primato rimasto ineguagliato fino al XX secolo. Al centro delle ricerche che compongono il volume vi è lo Studio di Fermo, rifondato da Sisto V (1585), che, declassato dopo due secoli a liceo, ha continuato a esercitare nella città e nel territorio circostante un’influenza culturale che ha consentito a Fermo di ristabilire, in anni recenti, i contatti con gli studi universitari e ottenere dall’Unesco l’importante riconoscimento di «Città dell’apprendimento».
Bologna, il Mulino, 2022
Frutto della moderna professionalizzazione del lavoro accademico nella seconda metà dell’Ottocent... more Frutto della moderna professionalizzazione del lavoro accademico nella seconda metà dell’Ottocento e delle trasformazioni socio-culturali alla base dell’università di massa, nella forma acquisita nel contesto statunitense il dottorato di ricerca si è diffuso internazionalmente nel corso del Ventesimo secolo, affermandosi come il percorso standard di formazione alla ricerca e alla docenza universitaria.
In Italia, però, la sua introduzione avvenne solo in occasione delle riforme dei primi anni Ottanta, e questo sebbene nel dibattito pubblico nazionale la necessità di riformare e modernizzare la selezione e le carriere universitarie sia stata costantemente un tema emergente. Indagando sulle ragioni di lungo periodo di questo ritardo, si possono individuare molti aspetti caratterizzanti nel rapporto tra istruzione superiore, ricerca scientifica e società, che spesso sono alla radice anche delle attuali criticità nelle politiche universitarie.
Bologna, il Mulino, 2022
Sulla scorta di una larga messe di fonti archivistiche e a stampa, il volume intende lumeggiare l... more Sulla scorta di una larga messe di fonti archivistiche e a stampa, il volume intende lumeggiare la storia dell’Università e dell’istruzione superiore in Italia in età repubblicana. Attraverso l’analisi del fecondo dibattito politico e accademico sviluppatosi nel nostro Paese a partire dall’immediato secondo dopoguerra e ripercorrendo la complessa e intricata evoluzione del quadro normativo fino agli anni Ottanta del Novecento, l’autore ricostruisce in maniera agile ma con dovizia di particolari le tappe più significative del sistema universitario della Penisola, dalle mancate riforme proposte dai ministri Gonella e Gui alle liberalizzazioni del 1969 con il lento ma graduale passaggio dall’università d’élite all’università di massa, fino al Decreto Presidenziale n. 382 del 1980 che, di fatto, tra luci e ombre, dopo anni di intense e accese controversie, ha gettato le basi concrete per l’Università dei nostri giorni.
Bologna, il Mulino, 2022
Il network Héloïse, impegnato da oltre dieci anni nel coordinamento di progetti e ricerche sulle ... more Il network Héloïse, impegnato da oltre dieci anni nel coordinamento di progetti e ricerche sulle popolazioni universitarie dal medioevo fino ai nostri giorni, rivolge qui l'attenzione al tema della documentazione utile allo svolgimento di ricerche prosopografiche. Avvalendosi degli strumenti e dei metodi propri delle Digital humanities, le informazioni desunte dagli archivi universitari sono state progressivamente arricchite attingendo ai libri amicorum degli studenti, a fonti giudiziarie, alla memorialistica, ai registri delle professioni di fede, alla documentazione e alla stampa prodotta dalle associazioni dei docenti, ai periodici e ai numeri unici promossi dagli studenti, ai necrologi, alla documentazione fotografica. Il confronto fra l'utilizzo di queste fonti secondarie, che emerge dalle ricerche svolte o in corso in vari Paesi, costituisce il tema proposto dalle esperienze qui presentate.
Bologna, il Mulino, 2021
Fondata nel 1434, l’Università di Catania ha da subito instaurato un dialogo culturale e politico... more Fondata nel 1434, l’Università di Catania ha da subito instaurato un dialogo culturale e politico, talvolta contraddittorio, con le élites locali, assumendo via via una sua centralità non solo come elemento di produzione della conoscenza, ma anche come luogo di formazione dei ceti dirigenti cittadini. Un ruolo che si è accentuato dopo l’unificazione del Paese, malgrado alcune politiche governative sull’istruzione abbiano talvolta messo a repentaglio l’esistenza stessa dell’ateneo. Agli inizi del Novecento l’Università si era ormai ritagliata un profilo accademico che ne aveva aumentato il prestigio sul piano nazionale, svolgendo, certamente insieme ad altre agencies, un ruolo decisivo nei processi di nation-building dei ceti locali, contribuendo alla crescita civile, culturale ed economica non solo della città etnea ma dell’intera Sicilia orientale.
Bologna, Il Mulino, 2021
La storia dell'Università di Bologna tra gli ultimi decenni del Duecento e il Trecento-se si escl... more La storia dell'Università di Bologna tra gli ultimi decenni del Duecento e il Trecento-se si escludono ricerche pregevoli, ma settoriali-non è stata studiata come pur meriterebbe, per responsabilità, principalmente, di Friederich Karl von Savigny, che nella sua «Geschichte des Römischen Rechts im Mittelalter» a metà Ottocento bollò quell'età come un periodo di decadenza rispetto all'altra che, da Irnerio ad Accursio, l'aveva preceduta. In realtà, la scuola dei postaccursiani e poi dei commentatori sviluppò un pensiero di alto profilo che, nel confronto con le scuole contemporanee dei logici, dei medici e filosofi bolognesi, si segnala per un'approfondita riflessione sul metodo esegetico che, sotto alcuni aspetti, già annuncia la rivoluzione scientifica del mondo moderno.
Bologna, il Mulino, 2021
Il volume si propone di illustrare l'impatto delle leggi antiebraiche sul corpo docente dell'Univ... more Il volume si propone di illustrare l'impatto delle leggi antiebraiche sul corpo docente dell'Università di Bari. I singoli contributi ricostruiscono, con ricchezza di dettagli e sulla base di fonti edite e inedite, l'applicazione della legislazione razziale fascista nell'ateneo pugliese. Ne emerge con nettezza un quadro accademico complesso e vivace in cui i conformismi e le supine adesioni sono compensati dalla più o meno esplicita resilienza alle politiche imposte dal regime. Attraverso le storie interrotte dei docenti ebrei Ladislao Brüll, Bruno Foà, Renzo Fubini e Giorgio Tesoro-a cui il Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio ha ufficialmente intitolato nel 2019 aule dell'ateneo-è possibile leggere un'intera stagione della giovane università barese, pomposamente intitolata nel 1925 a Benito Mussolini.
Bologna, Il Mulino, 2020
Immaginata in ideale continuità con il volume «Università “contro”? Il ruolo degli atenei negli... more Immaginata in ideale continuità con il volume «Università “contro”? Il ruolo degli atenei negli ordinamenti in crisi», che raccoglie gli atti dell’omonimo Convegno internazionale tenutosi a Messina nel dicembre 2018, la presente opera collettanea, nel celebrare Andrea Romano, professore emerito dell’Ateneo peloritano e storico delle istituzioni universitarie, ne vuole ricordare anche le ulteriori, molteplici direttrici di ricerca. Il volume, aperto da alcuni «ritratti», risulta articolato in cinque sezioni (Le istituzioni e la storia, Storia, politica e società, Il diritto e la storia, Questioni di diritto, Università, scuole, saperi), corrispondenti ad altrettanti interessi del Maestro, nelle quali studiosi di generazioni diverse, provenienti da differenti ambiti scientifico-disciplinari, hanno voluto ricordare, attraverso i loro contributi, la lunga e prestigiosa carriera accademica di Andrea Romano. Storico del diritto e delle istituzioni, a lungo
preside della Facoltà di Scienze politiche, segretario generale del Centro di documentazione per la storia dell’Università di Messina, Andrea Romano, medaglia d’oro del Senato accademico dell’Ateneo di Danzica, è stato insignito, nel 1998, del dottorato honoris causa in Scienze sociali di quell’Università. Tra il 2000 e il 2018 ha ricevuto la laurea honoris causa dagli atenei di Cordoba, Mariupol, «Rey Juan Carlos« di Madrid, «El Salvador» (Argentina). La comunità accademica, italiana e internazionale, ha inteso così onorare un intellettuale curioso, un lettore appassionato, un docente attento alla qualità della didattica e sensibile ai temi dell’internazionalizzazione, un Maestro severo quanto generoso.
XII Atelier Héloïse - Digital approaches to university cultural heritage. Objects, collections, and places of knowledge production
L'Europa delle Università: contesti comuni e peculiarità locali attraverso l'esame delle fonti (o... more L'Europa delle Università: contesti comuni e peculiarità locali attraverso l'esame delle fonti (origini - XX secolo) // Universities in Europe: common contexts and local peculiarities through source analysis (origins - XX century)
peratoriam maiestatem non solum arm1s decoratam, sed etiam 1eg1bus op0r1e1 e00e 0rm0t0m, 0t ut1r0... more peratoriam maiestatem non solum arm1s decoratam, sed etiam 1eg1bus op0r1e1 e00e 0rm0t0m, 0t ut1r0m0ue t01110u0 0t 00ll0001 0t 10010 10010 00101101010101101101001110101110 n solum in hostilibus proeliis, sed etiam per leg1timos 1ram1tes ca1umn1ant1um 1n10u1tat0s 0xpell0n0, 0t f10t t0m 1ur10 rel10100i0011100 101011 11011010 00101101001101011101101010111 mmis vigiliis et summa providentia adnuente Deo perfec1mus. et be111cos qu1dem sud0res no0tr0s b010ar1c0e g0n10s s0b 1u11a 11o0tr0 010 001011 0101011011010110010110101101001 ovinciae post tanta temporum spatia nostris v1ctoriis a caelest1 numi11e pr0est1t1s 1t0r0m d101on1 0o1m011a0 n0s1roq1ue a101ta0 1110e01o010 001011 010011011 010010100101101010101 omulgatis vel compositis reguntur. Et cum sacrat1ss1mas const11ut1o11es 0nte0 conf0s0s 1n l0c0lent0m er0x1m110 c0n0o10nt100, 10n0 1100010 001011 010011011010010010110101011010 lumina et opus desperatum, quas1 per med1um profundum e11ntes, cae1est1 fav0re ia111 a0i111pl0v1m0s. 01m0ue ho0 D01o 0ro01t10 0010011m1 010 00101011 0100110110101010110101110 cri palatii nostri, nec non Theophilo et Dorotheo, viris i11ustr1bus, a11te0ess0r1bus, q110r0m 0111n10m s0110rt10m 0t l0g0m 0c101t10m 01 010 001011 01001101101001010110010101011001 cepimus, convocatis, specialiter mandav1mus ut nostr1a auctorita1e nostr1sq11e su0sio11ib0s c0111po1n0110t 1nst1t11ti0110s: u1 l10e0t 000i0 00i010 001010011 01010011011010011010101110 periali splendore appetere, et tam aures quam animae vestrae nihi1 1nutile n1h1lque p0r0e10m po01t0m, s0d q11od 1n 10s1s 0e0011 o011010 001011 01001101011101001110101011001101110 adriennium prioribus contingebat, ut tunc const1tutiones 1mperat0ri0s leger0nt, 10c vos 0 pr1m0rd10 1n0re010m1n1, d10n1 t0nto 110nor0 10111a0110 r00011010001011010010101101001 uditionis a voce principali procedat. 1gitur post l1bros quinquag1nta d1gestor0m seu pandect0rum, 1n qu0s om11e 1us ant10uum 0oll010m 010 001011 01010111011010101010110101010 Dalla lectura all'e-learning Linguaggi, metodi, strumenti dell'insegnamento universitario in Europa (secc. XIII-XXI)
Costruire le università. Aspetti architettonici e urbanistici, tra ragioni economiche e scelte po... more Costruire le università. Aspetti architettonici e urbanistici, tra ragioni economiche e scelte politiche, a cura di
Giurista e storico, personaggio di vasta cultura e dai multiformi interessi, professore per oltre... more Giurista e storico, personaggio di vasta cultura e dai multiformi interessi, professore per oltre un trentennio alla Sapienza, avvocato, sottosegretario della Fabbrica di San Pietro, il nome di Filippo Maria Renazzi (1745-1808) è notissimo presso i cultori di storia dell'Università di Roma, sulle cui vicende dal XIII secolo ai suoi giorni egli scrisse una voluminosa opera, tuttora indispensabile e ricchissima miniera di informazioni; ed è altrettanto noto presso gli storici delle scienze penalistiche per i suoi Elementa iuris criminalis. Con la silloge di studi che qui si presenta i curatori, forti della loro approfondita conoscenza del personaggio, dell'ambiente romano, della storia delle università e dell'epoca in cui operò, hanno saputo stimolare ricerche che toccassero i molti aspetti della sua poliedrica attività. Ne sono nati diciotto contributi organizzati in tre parti e preceduti da un'ampia e doviziosa Introduzione dei curatori (pp. 9-18). Nella prima parte sono riuniti i sei contributi riguardanti "L'intellettuale, il letterato, il politico". Damigela Hoxha analizza minutamente, con ampia documentazione inedita, le origini bolognesi della famiglia: Da Pizzocalvo a Roma. La famiglia Renazzi fra XVII e XVIII secolo (pp. 21-32). Marina Caffiero, Filippo Maria Renazzi e la politica culturale nella Roma del secondo Settecento: personaggi e istituzioni (pp. 33-42), colloca lo studio storico del Renazzi sui maggiordomi pontifici e la sua partecipazione al periodico "Efemeridi letterarie" nell'ambiente intellettuale del pontificato di Pio VI Braschi, caratterizzato da una commistione fra modernità e tradizione. Rosanna Alhaique Pettinelli si occupa di Filippo Maria Renazzi umanista e membro dell'Accademia dell'Arcadia (pp. 43-52), vagliandone i rapporti con l'ambiente letterario e le riflessioni sull'influenza della poesia sulla morale. Marina Formica tratta di Filippo Maria Renazzi: suddito, cittadino, politico, consigliere (pp. 53-72), valutandone l'adesione alla Repubblica romana, le inquietudini politiche, l'insoddisfazione per lo stato della Sapienza. Assunta Di Sante approfondisce gli aspetti legati a La Basilica Vaticana e il Palazzo Apostolico: Filippo Maria Renazzi, un «rivoluzionario» segretario e presidente per la Fabbrica di San Pietro (1785-1799) (pp. 73-89), con nuovi scavi archivistici e un'inedita documentazione sulla benefica e operosa presidenza del Renazzi, che non solo raccolse e riordinò la normativa sulla Fabbrica ma fu capace anche di innovazioni economiche. In questa veste di presidente, dedicò le sue competenze di storico alla biografia di un grande maestro carpentiere, come ci racconta Nicoletta Marconi, Il contributo di Filippo Maria Renazzi alla seconda edizione di Castelli e Ponti di maestro Nicola Zabaglia (Roma, 1824): propaganda e divulgazione tecnica nella Fabbrica di San Pietro in Vaticano (pp. 91-108). La seconda parte, che raccoglie sette articoli su "Il giurista e il docente", è dedicata a quelle che sono forse state le due attività che maggiormente assorbirono il nostro personaggio. Paolo Alvazzi del Frate si interroga sulla relazione fra Filippo Maria Renazzi e l'Illuminismo giuridico (pp. 111-125), mettendone in evidenza l'impostazione moderata. Maria Gigliola di Renzo Villata, Alle origini degli Elementa: quali i «semina castae, veraeque criminalis scientiae»? (pp. 127-160), offre un'ampia disamina sulla varietà delle fonti dottrinali che so-RECENSIONI
Un testo nel complesso importante che fornisce un utile strumento per lo studio della storia dell... more Un testo nel complesso importante che fornisce un utile strumento per lo studio della storia dell'esclusione degli ebrei dagli atenei italiani. Un quadro quest'ultimo che è finalmente in via di completamento anche grazie alla pubblicazione degli atti del convegno internazionale Le conseguenze delle Leggi razziali del 1938 sulle università italiane, in cui è presente anche una sintesi del lavoro di Graffone.
Approcci digitali al patrimonio culturale delle università. Gli oggetti, le collezioni, i luoghi ... more Approcci digitali al patrimonio culturale delle università. Gli oggetti, le collezioni, i luoghi della scienza
Costruire le università. Aspetti architettonici e urbanistici, tra ragioni economiche e scelte po... more Costruire le università. Aspetti architettonici e urbanistici, tra ragioni economiche e scelte politiche a cura di Marzio Achille Romani, Annamaria Monti, Ornella Selvafolta, Andrea Silvestri Bologna, il Mulino, 2020, 227 pp., ISBN 978-88-15-28776-2 L'insediamento o l'ampliamento di una università in un contesto cittadino è frutto di precise scelte politico-amministrative e comporta esiti di diversa natura che attengono non solo all'assetto urbano, ma anche all'economia e alla società locali. Si tratta di un intervento che presenta connotazioni differenti a seconda del momento storico in cui avviene e della città che ne è protagonista, del suo peculiare sviluppo urbano, del tessuto socioeconomico e socio-culturale che la connota, ed è funzione della domanda di saperi e di competenze, che a loro volta danno vita a processi innovativi in grado di influenzare lo sviluppo del mondo economico locale e nazionale. «Tout se tient», dunque: storia della città e storia dell'università vanno in parallelo. L'università trasforma la città e la città trasforma l'università. Così nella Roma degli anni '30 il regime celebra i suoi fasti con l'erezione della nuova città universitaria e nello stesso periodo a Milano vedono la luce un nuovo Politecnico, una nuova Bocconi, una nuova Cattolica, mentre la Regia individua nella Ca' Granda la futura sede per le Facoltà umanistiche. Quella di Milano è una storia esemplare; storia che, soprattutto nei vent'anni che seguono la nascita della Repubblica, si ripete -sia pure in sedicesimo -in diverse città italiane. Fra queste, Messina, Bologna, Trento, Pavia, Urbino, Trieste, Verona sono i luoghi presi in considerazione nei contributi presenti in questo volume.
CLÜEB Politica e istruzione alla corte di Ranuccio Farnese: i gesuiti Mario Bettini e Jean Vervie... more CLÜEB Politica e istruzione alla corte di Ranuccio Farnese: i gesuiti Mario Bettini e Jean Verviers* Denise Aricò I. 1. Nel dicembre del 1622, il gesuita Mario Bettini, nel trasmettere ad un amico le notizie richieste sull'Università di Parma, si soffermava sul momento di splendore presente, seguito ad un periodo di disordine civile che aveva coinvolto anche le istituzioni universitarie. A ventanni dalla rifondazione dello Studio voluta da Ranuccio Farnese, l'idea di una rinascita cittadina corrispondeva ad una realtà di fatto e il gesuita petroniano si esprimeva coi toni di chi ha vissuto un'entusiasmante avventura, ricordando Annibale Marescotti, invitato dal duca alla cattedra di legge, Sforza degli Oddi, che lo coadiuvava nelle letture serali, Paolo Curialti da Tossignano e Alessandro Recordati, con Giovanni Talentoni primi professori di medicina; ad essi aggiungeva Bernardino Cattaneo, che aveva avuto l'incarico di commentare le Pandette. Dopo la rassegna di queste personalità che, come «vere colonne vennero a rifare questa Università», Bettini passava al rinnovato Collegium dei teologi e a quello prestigioso dei Nobili, per precisare che anche i padri della Compagnia avevano collaborato alla realizzazione del progetto ducale, e ben 41 di loro «addottorano e leggono in questa Università». L'elenco, escludendo i nomi dei «forestieri», puntava l'attenzione sui bolognesi e annoverava il padre Valerio Gessi, lettore di casi; Giuseppe Biancani, insegnante di matematica e autore di opere assai note e Girolamo Serravalle, docente di filosofìa e poi di teologia. Né l'inventario poteva considerarsi completo senza la menzione di Bettini stesso che, anzi, rivendicava con orgoglio la tempestività della propria chiamata, ricordando che «quando misero su di nuovo la lezione della filosofìa morale, diedero a me questo carico e séguito ancora in questa lettura ordinaria di morale» 1 .
The visualisation of the reception of university texts printed in the 15th century (C. Dondi) Uni... more The visualisation of the reception of university texts printed in the 15th century (C. Dondi)
University texts printed in the 15th century: their production and transmission in print (MA Panzanelli Fratoni)