Eleonora Conti | Università di Bologna (original) (raw)
Books by Eleonora Conti
Dedicato alla ricezione critica della letteratura fantastica italiana, questo libro aspira a dive... more Dedicato alla ricezione critica della letteratura fantastica italiana, questo libro aspira a diventare lo strumento di lavoro che ancora ci manca. Il saggio introduttivo, a cura del supervisore dell'opera, ricostruisce la storia del dibattito sul fantastico italiano dalle origini ai giorni nostri. Il repertorio che segue è una bibliografia non soltanto generale e ragionata, ma anche commentata: le indicazioni bibliografiche sono accompagnate da altrettante schede di recensione, che forniscono le indicazioni essenziali sul contenuto e lo scopo dei saggi recensiti, e formulano inoltre un giudizio sulla loro rilevanza storica e interpretativa. Le schede in tutto 799tracciano un quadro esaustivo di mezzo secolo di studi sulla letteratura fantastica italiana, ricostruendo, con spirito enciclopedico, innumerevoli percorsi in cui il lettore specialista e l'appassionato di fantastico potranno agevolmente smarrirsi e ritrovarsi.
Papers by Eleonora Conti
"Bollettino '900. Electronic Journal of '900 Italian Literature", 2023, 1-2
I. Introduzione: un "coccodrillo" per Pereira «[...] e poi gli venne una magnifica idea, di fare ... more I. Introduzione: un "coccodrillo" per Pereira «[...] e poi gli venne una magnifica idea, di fare una breve rubrica intitolata «Ricorrenze», e pensò di pubblicarla subito per il prossimo sabato, e così, quasi macchinalmente, forse perché pensava all'Italia, scrisse il titolo: Due anni fa scompariva Luigi Pirandello. E poi, sotto, scrisse l'occhiello: «Il
"Annali d'Italianistica", 42 (2024). Fifty Years of La Storia: Elsa Morante beyond History, pp. 261-288.
Raccontare i corpi delle donne, a cura di R. Onnis e M. Spinelli, Firenze, Cesati, 2024
Giuseppe Raimondi, La centralità di un "outsider" bolognese, a cura di Filippo Milani, Ledizioni, Milano 2024, pp. 87-112., 2024
La relazione di amicizia e collaborazione fra Ungaretti e Giuseppe Raimondi attraverso il cartegg... more La relazione di amicizia e collaborazione fra Ungaretti e Giuseppe Raimondi attraverso il carteggio e il lavoro comune alle riviste e ai periodici degli anni Venti del Novecento. Con tre lettere inedite di Giuseppe Ungaretti
Questo contributo intende fare il punto sulla ricezione critica della poesia di Ungaretti, dall’e... more Questo contributo intende fare il punto sulla ricezione critica della poesia di Ungaretti, dall’esordio nel 1916 alla consacrazione definitiva. Lo spunto di partenza è una rilettura della ricognizione condotta da Giuseppe Faso nel 1977, arricchita poi dai nuovi materiali documentari emersi, fino ai ritrovamenti più recenti. Ne emerge che la lirica ungarettiana non venne colta in tutta la sua portata innovativa dai primi recensori, compresi i meglio intenzionati, anche per le singolari contingenze in cui nacque – il crogiolo della Prima Guerra mondiale. Inoltre, per lungo tempo, la critica fu dapprima imprigionata in rigide categorie crociane e poi nelle esigenze di impegno del secondo dopoguerra: l’ermetismo ungarettiano fu tacciato di essere oscuro e l’umanità della sua ispirazione ne fu estromessa. Con i nuovi critici (Anceschi, Contini, Bo) si aprirono nuove piste di lettura
che traghettarono Ungaretti verso un canone più stabile. Egli divenne allora un punto di riferimento per i poeti delle giovani generazioni.
«Nuovo Nautilus», Bologna, Minerva, 2021, pp. 31-46.
La distinzione è qui fra «modi» e «stili». Piermario Vescovo si rifà alle forme di dizione, di as... more La distinzione è qui fra «modi» e «stili». Piermario Vescovo si rifà alle forme di dizione, di ascendenza platonica e già prese in esame da Boccaccio, per illuminare passaggi della Commedia rimasti oscuri e che alludono alla sua teatralità. Daniela Palmeri riprende tali termini nel suo saggio (op. cit.). 9 Di Vescovo, docente di Discipline dello spettacolo presso l'università di Venezia "Ca' Foscari" e direttore del teatro stabile di Verona, si veda Dante e il "genere drammatico", in "Dante e il teatro", cit., pp. 45-66, e in particolare pp. 63-65.
Gálaxia Tabucchi/Galassia Tabucchi, a cura di Maria José de Lancastre, Fundação Calouste Gulbenkian/Fondazione Calouste Gulbenkian, Lisbona, 2021, pp. 119-135. Edizione bilingue portoghese/italiano. ISBN 978-972-31-1639-7
Atti del Convegno Internazionale "Galaxia Tabucchi/Galassia Tabucchi", tenutosi a Lisbona il 9 e ... more Atti del Convegno Internazionale "Galaxia Tabucchi/Galassia Tabucchi", tenutosi a Lisbona il 9 e 10 aprile 2018.
Nostalgie. Conceptualisation d’une émotion, sous la direction de Patrizia Gasparini et Estelle Zunino, Nancy, Éditions Universitaires de Lorraine, 2021, pp. 461-473. ISBN 978-2-8143-0600-4
Ulisse non è più Ulisse. Ulisse è un desiderio, una nostalgia vagante. Lei, faccia conto, piglia ... more Ulisse non è più Ulisse. Ulisse è un desiderio, una nostalgia vagante. Lei, faccia conto, piglia un desiderio, lo veste da capitano di marina e lo mette in un angolo : si muove più ? vuole ? intraprende qualcosa ? No : desidera, sogna, anela. [ … ] MENTORE : Telemaco ! Assassinare un ricordo è il delitto più orrendo di cui un uomo si possa macchiare ! La memoria non grida, la sua ferita non butta sangue : è meno terribile per questo il delitto ? Alberto savinio, Capitano Ulisse (1925) 1 1. « Ulysse n'est plus Ulysse. Ulysse est un désir, une nostalgie à la dérive. Vous, par exemple, vous prenez un désir, vous lui passez un uniforme de capitaine et vous le remisez dans un coin : est-ce qu'il va bouger ? est-ce qu'il va vouloir ? est-ce qu'il va entreprendre quelque chose ? Non : il désire, il rêvasse, il soupire [ … ] mentor : Télémaque, assassiner un souvenir est le plus horrible des crimes dont puisse se souiller un homme ! La mémoire ne crie pas, ses plaies ne saignent pas : le crime en est-il moins affreux pour autant ? », Alberto savinio,
Anti-mimesis. Le poetiche antimimetiche in Italia (1930-1980), a cura di Andrea Gialloreto e Srećko Jurišić, Milano, Prospero Editore, 2021, pp. 277-327.
"Nuovo Nautilus", Minerva, 2019
Luca Somigli, Eleonora Conti (a cura di), Oltre il canone: problemi, autori e opere del modernismo italiano, Perugia, Morlacchi Editore, 2018, pp. 167-185.
in A. Dolfi (a cura di), Gli scrittori/intellettuali ebrei e il dovere della testimonianza. In ricordo di Giorgio Bassani, Firenze University Press, 2017, pp. 475-487.
Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di ... more Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line della casa editrice (www.fupress.com).
«Orlando esplorazioni», 10, primavera-estate 2017, pp. 4-5
«Lettera Zero», 4, 2017, pp. 69-78
Tabucchi postumo. Da «Per Isabel» all’Archivio Tabucchi della Bibliothèque Nationale de France, a cura di Thea Rimini, Bruxelles, Peter Lang, 2017, pp. 69-84, 2017
Narrazioni della crisi. Proposte italiane per il nuovo millennio, a cura di Natalie Dupré, Monica Jansen, Srecko Jurisic e Inge Lanslots, Firenze, Franco Cesati Editore, 2016, pp.25-34
Dedicato alla ricezione critica della letteratura fantastica italiana, questo libro aspira a dive... more Dedicato alla ricezione critica della letteratura fantastica italiana, questo libro aspira a diventare lo strumento di lavoro che ancora ci manca. Il saggio introduttivo, a cura del supervisore dell'opera, ricostruisce la storia del dibattito sul fantastico italiano dalle origini ai giorni nostri. Il repertorio che segue è una bibliografia non soltanto generale e ragionata, ma anche commentata: le indicazioni bibliografiche sono accompagnate da altrettante schede di recensione, che forniscono le indicazioni essenziali sul contenuto e lo scopo dei saggi recensiti, e formulano inoltre un giudizio sulla loro rilevanza storica e interpretativa. Le schede in tutto 799tracciano un quadro esaustivo di mezzo secolo di studi sulla letteratura fantastica italiana, ricostruendo, con spirito enciclopedico, innumerevoli percorsi in cui il lettore specialista e l'appassionato di fantastico potranno agevolmente smarrirsi e ritrovarsi.
"Bollettino '900. Electronic Journal of '900 Italian Literature", 2023, 1-2
I. Introduzione: un "coccodrillo" per Pereira «[...] e poi gli venne una magnifica idea, di fare ... more I. Introduzione: un "coccodrillo" per Pereira «[...] e poi gli venne una magnifica idea, di fare una breve rubrica intitolata «Ricorrenze», e pensò di pubblicarla subito per il prossimo sabato, e così, quasi macchinalmente, forse perché pensava all'Italia, scrisse il titolo: Due anni fa scompariva Luigi Pirandello. E poi, sotto, scrisse l'occhiello: «Il
"Annali d'Italianistica", 42 (2024). Fifty Years of La Storia: Elsa Morante beyond History, pp. 261-288.
Raccontare i corpi delle donne, a cura di R. Onnis e M. Spinelli, Firenze, Cesati, 2024
Giuseppe Raimondi, La centralità di un "outsider" bolognese, a cura di Filippo Milani, Ledizioni, Milano 2024, pp. 87-112., 2024
La relazione di amicizia e collaborazione fra Ungaretti e Giuseppe Raimondi attraverso il cartegg... more La relazione di amicizia e collaborazione fra Ungaretti e Giuseppe Raimondi attraverso il carteggio e il lavoro comune alle riviste e ai periodici degli anni Venti del Novecento. Con tre lettere inedite di Giuseppe Ungaretti
Questo contributo intende fare il punto sulla ricezione critica della poesia di Ungaretti, dall’e... more Questo contributo intende fare il punto sulla ricezione critica della poesia di Ungaretti, dall’esordio nel 1916 alla consacrazione definitiva. Lo spunto di partenza è una rilettura della ricognizione condotta da Giuseppe Faso nel 1977, arricchita poi dai nuovi materiali documentari emersi, fino ai ritrovamenti più recenti. Ne emerge che la lirica ungarettiana non venne colta in tutta la sua portata innovativa dai primi recensori, compresi i meglio intenzionati, anche per le singolari contingenze in cui nacque – il crogiolo della Prima Guerra mondiale. Inoltre, per lungo tempo, la critica fu dapprima imprigionata in rigide categorie crociane e poi nelle esigenze di impegno del secondo dopoguerra: l’ermetismo ungarettiano fu tacciato di essere oscuro e l’umanità della sua ispirazione ne fu estromessa. Con i nuovi critici (Anceschi, Contini, Bo) si aprirono nuove piste di lettura
che traghettarono Ungaretti verso un canone più stabile. Egli divenne allora un punto di riferimento per i poeti delle giovani generazioni.
«Nuovo Nautilus», Bologna, Minerva, 2021, pp. 31-46.
La distinzione è qui fra «modi» e «stili». Piermario Vescovo si rifà alle forme di dizione, di as... more La distinzione è qui fra «modi» e «stili». Piermario Vescovo si rifà alle forme di dizione, di ascendenza platonica e già prese in esame da Boccaccio, per illuminare passaggi della Commedia rimasti oscuri e che alludono alla sua teatralità. Daniela Palmeri riprende tali termini nel suo saggio (op. cit.). 9 Di Vescovo, docente di Discipline dello spettacolo presso l'università di Venezia "Ca' Foscari" e direttore del teatro stabile di Verona, si veda Dante e il "genere drammatico", in "Dante e il teatro", cit., pp. 45-66, e in particolare pp. 63-65.
Gálaxia Tabucchi/Galassia Tabucchi, a cura di Maria José de Lancastre, Fundação Calouste Gulbenkian/Fondazione Calouste Gulbenkian, Lisbona, 2021, pp. 119-135. Edizione bilingue portoghese/italiano. ISBN 978-972-31-1639-7
Atti del Convegno Internazionale "Galaxia Tabucchi/Galassia Tabucchi", tenutosi a Lisbona il 9 e ... more Atti del Convegno Internazionale "Galaxia Tabucchi/Galassia Tabucchi", tenutosi a Lisbona il 9 e 10 aprile 2018.
Nostalgie. Conceptualisation d’une émotion, sous la direction de Patrizia Gasparini et Estelle Zunino, Nancy, Éditions Universitaires de Lorraine, 2021, pp. 461-473. ISBN 978-2-8143-0600-4
Ulisse non è più Ulisse. Ulisse è un desiderio, una nostalgia vagante. Lei, faccia conto, piglia ... more Ulisse non è più Ulisse. Ulisse è un desiderio, una nostalgia vagante. Lei, faccia conto, piglia un desiderio, lo veste da capitano di marina e lo mette in un angolo : si muove più ? vuole ? intraprende qualcosa ? No : desidera, sogna, anela. [ … ] MENTORE : Telemaco ! Assassinare un ricordo è il delitto più orrendo di cui un uomo si possa macchiare ! La memoria non grida, la sua ferita non butta sangue : è meno terribile per questo il delitto ? Alberto savinio, Capitano Ulisse (1925) 1 1. « Ulysse n'est plus Ulysse. Ulysse est un désir, une nostalgie à la dérive. Vous, par exemple, vous prenez un désir, vous lui passez un uniforme de capitaine et vous le remisez dans un coin : est-ce qu'il va bouger ? est-ce qu'il va vouloir ? est-ce qu'il va entreprendre quelque chose ? Non : il désire, il rêvasse, il soupire [ … ] mentor : Télémaque, assassiner un souvenir est le plus horrible des crimes dont puisse se souiller un homme ! La mémoire ne crie pas, ses plaies ne saignent pas : le crime en est-il moins affreux pour autant ? », Alberto savinio,
Anti-mimesis. Le poetiche antimimetiche in Italia (1930-1980), a cura di Andrea Gialloreto e Srećko Jurišić, Milano, Prospero Editore, 2021, pp. 277-327.
"Nuovo Nautilus", Minerva, 2019
Luca Somigli, Eleonora Conti (a cura di), Oltre il canone: problemi, autori e opere del modernismo italiano, Perugia, Morlacchi Editore, 2018, pp. 167-185.
in A. Dolfi (a cura di), Gli scrittori/intellettuali ebrei e il dovere della testimonianza. In ricordo di Giorgio Bassani, Firenze University Press, 2017, pp. 475-487.
Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di ... more Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul catalogo on-line della casa editrice (www.fupress.com).
«Orlando esplorazioni», 10, primavera-estate 2017, pp. 4-5
«Lettera Zero», 4, 2017, pp. 69-78
Tabucchi postumo. Da «Per Isabel» all’Archivio Tabucchi della Bibliothèque Nationale de France, a cura di Thea Rimini, Bruxelles, Peter Lang, 2017, pp. 69-84, 2017
Narrazioni della crisi. Proposte italiane per il nuovo millennio, a cura di Natalie Dupré, Monica Jansen, Srecko Jurisic e Inge Lanslots, Firenze, Franco Cesati Editore, 2016, pp.25-34
La guerra nella cultura e nella società italiana dal Novecento ai nostri giorni, a cura di Ilona Fried, «Nuova Corvina». Rivista di Italianistica dell'Istituto Italiano di Cultura di Budapest, n. 28-29, 2015, pp. 154-163
La réécriture de l'Histoire dans les romans de la postmodernité, sous la direction de Stefano Magni, Presses Universitaires de Provence, 2015, pp. 323-332, 2015
Lettera Zero - n. 1, gennaio 2015, pp. 103-113
Italianistica Ultraiectina, 2014
De onde vieste?, perguntou. Dos arredores de Sírio, disse eu. Não conheço essa cidade, retorquiu ... more De onde vieste?, perguntou. Dos arredores de Sírio, disse eu. Não conheço essa cidade, retorquiu ele, a que país pertence? Ao Cão-Maior, respondi.
"Annali d'Italianistica", 41, 2023, Italian Bookshelf, pp. 629-631
"Annali d'Italianistica", 39, 2021, Italian Bookshelf, pp. 645-647
Si legge come un romanzo la biografia dedicata a Marguerite Chapin Caetani, principessa di Bassia... more Si legge come un romanzo la biografia dedicata a Marguerite Chapin Caetani, principessa di Bassiano e duchessa di Sermoneta, dalla storica Laurie Dennett nel 2016 e da poco tradotta in italiano. Una vita dagli intrecci biografici quasi fiabeschi, impregnata degli umori letterari e artistici della Parigi della prima metà del Novecento e il cui lungo corso è punteggiato di vicende eccezionali e tragiche. Seguendo un andamento cronologico, l'autrice accompagna il lettore attraverso le tante fasi della vita di Marguerite, mostrandone l'evoluzione da giovane ereditiera a mecenate e filantropa. Dà dunque spazio ai suoi molteplici progetti, sempre improntati al 'commercio di idee', alla promozione del talento e al sostegno economico non solo di artisti in difficoltà, ma anche di bambini bisognosi alla fine della seconda Guerra Mondiale, con un occhio sempre attento all'istruzione e alla tutela del paesaggio italiano. Progetti che sono anche un'importante eredità da rilevare, come indica l'ultimo capitolo del volume: "Un lascito per il futuro." Marguerite, nata in Connecticut nel 1880 e cresciuta a New York, era rampolla, per parte di padre, di una facoltosa famiglia americana di origini inglesi (il puritano Samuel Chapin era approdato negli Stati Uniti nel XVII secolo), molto intraprendente, arricchitasi con i trasporti, influente in politica. La madre, Leila Marie Gibert, apparteneva ad una altrettanto facoltosa famiglia cattolica franco-americana. La fase statunitense della vita di Marguerite bambina e adolescente sembra uscita da Washington Square (1880) di Henry James e da The Age of Innocence (1920) di Edith Wharton, dove è possibile ritrovare quella società newyorkese di fine Ottocento e inizio Novecento, privilegiata e soffocante: la stessa "violenza" delle convenzioni, la stessa importanza del denaro, la stessa corsa all'affermazione sociale, mentre si affermano le maggiori dinastie che hanno determinato anche lo skyline della città (si evocano nel volume le dinamiche che hanno portato alla fondazione del Teatro dell'Opera di New York, il Metropolitan). Anche da tutto questo probabilmente scappa a un certo punto Marguerite. Suo padre, Lindley Chapin, era colto, poliglotta, amante della musica e affascinato, come molti americani, da Parigi. Marguerite, che conoscerà la vita della capitale francese fin da bambina, vi si trasferirà appena adulta, nel 1902, per studiare canto, e lì scoprirà i suoi maggiori talenti: mecenate, collezionista d'arte, instancabile organizzatrice di cultura e giardiniera, con una passione speciale per letteratura, pittura e musica. A Parigi, gli amati nonni e zii materni finiscono per incrociare alcune delle istituzioni culturali della città: uno degli zii è quel Gibert Joseph, fondatore della storica libreria di introvabili sulla Rive Gauche che ha chiuso i battenti solo nella primavera 2021. Una radice, quella francese legata al ramo materno dei Gibert, determinante per la formazione e per il destino di Marguerite: ammirata e amata dal pittore Édouard Vuillard, poi maestro di pittura della figlia Lelia, amica personale di Paul Valéry, Jean Paulhan, Saint-John Perse, Valery Larbaud, poi di René Char e Dylan Thomas, dei principi Bibesco, del pittore Balthus, dei poeti tedeschi Rilke e Hofmannsthal, del poeta italiano Giuseppe Ungaretti, cugina del poeta "Tom" Eliot, per non citarne che alcuni. Nel suo appartamento con incantevole giardino di rue de l'Université, sulla Rive Gauche, e poi nella Villa Romaine di Versailles in cui si trasferirà col marito e i due figli, passa il meglio della società europea e americana delle lettere e delle arti, mentre le sue stesse dimore diventano, grazie a lei, vere gallerie d'arte contemporanea. A Parigi incontra anche l'anima gemella, che ha le fattezze dell'altissimo e sensibile principe Roffredo Caetani, musicista tenuto a battesimo da Franz Liszt, ultimo duca di Sermoneta. Con lui Marguerite entrerà in una antichissima famiglia nobiliare italiana a cui sarà molto legata; i suoceri e la teoria dei fratelli del marito introducono ulteriori stimoli: Leone (arabista di
"Incontri. Rivista europea di studi italiani", 2016
"Bollettino '900", 2002, 1-2
http://www.boll900.it/2002-i/Conti.html
"Bollettino '900", 2007, 1-2
"Bollettino '900", 2012, 1-2
"Bollettino '900", 2013, 1-2
Le Monnier Università-Mondadori Education, 2016
Le sujet de notre travail est le rôle de médiateur culturel entre la France et l'Italie que le po... more Le sujet de notre travail est le rôle de médiateur culturel entre la France et l'Italie que le poète italien Giuseppe Ungaretti (1888-1970) joua dans la décennie 1919-1929 auprès d'un certain nombre de périodiques italiens et français. La première section de la thèse (chap. I-IV), qui concerne la première moitié des années vingt, est consacrée a trois périodiques italiens rédigés en français, où se mêlent intérêts littéraires et politiques : La vraie Italie, Don Quichotte et l'Italie nouvelle. Ungaretti collabora à La vraie Italie (revue mensuelle fondée par Giovanni Papini à Florence, 1919-1920) en tant que conseiller, même s'il n'y publia aucun article ; quant à Don Quichotte, quotidien d'action latine (fondé à Paris par Luigi Campolonghi en janvier 1920), Ungaretti y collabora assidument en tant que chroniqueur littéraire et politique ; dans l'Italie nouvelle (fondée à Paris par Nicola Bonservizi en 1923), Ungaretti publia de nombreux articles de littérature italienne. La deuxième partie de la recherche (chap. V-VII) est consacrée à deux revues françaises l' Esprit nouveau (Paris, 1920-1925, dirigée par Dermée, Jeanneret et Ozenfant) et Commerce (Paris, 1924-1932, dirigée par Fargue, Larbaud, Valéry), auprès desquelles Ungaretti fut charge du rôle de responsable de la section italienne (auteur, traducteur, conseiller des auteurs italiens à publier) ; et à un journal italien, l'Italiano (fondé par Léo Longanesi à Bologne, 1926-1942), dans lequel Ungaretti publia des textes critiques concernant la littérature française et où il joua le rôle d'inspirateur de nombreux articles polémiques concernant la revue 900 de Massimo Bontempelli (la dernière revue italienne rédigée en français de la décennie), qui proposait une ligne de médiation littéraire avec la France différente de la sienne. Tous les textes que nous prenons en examen n'avaient jamais été publiés et étudiés en entier, jusqu'à présent. Notre but était celui de combler cette lacune et de tracer un bilan de la production critique d'Ungaretti en langue française, qui s'est révélée être intéressante et utile pour en compléter le profil d'intellectuel.