Paola Govoni | Università di Bologna (original) (raw)

Papers by Paola Govoni

Research paper thumbnail of Oltre l’autoreferenzialità e i conformismi accademici. Note a margine del libro di Paola Cosmacini su Émilie du Châtelet e Voltaire, in Discorso su Madame du Châtelet, Editoriale Scientifica, Napoli, 2024, pp. 57-75.

Dieci lettori de La ragazza con il compasso d'oro (Palermo, 2023) riflettono sulla figura di Mada... more Dieci lettori de La ragazza con il compasso d'oro (Palermo, 2023) riflettono sulla figura di Madame du Châtelet. Con una prefazione di Alfredo De Dominicis e una postfazione di Paola Cosmacini. Émilie du Châtelet (1706-1749) fu una delle personalità più straordinarie del suo tempo. Scrittrice, traduttrice, filosofa e scienziata è memorabile per aver tradotto in francese e aver commentato i Principia mathematica di Newton. È lei la grande dame savante dell'Illuminismo francese ed è forse lei l'unica donna in Francia ad avere pienamente incarnato lo spirito del suo secolo.

Research paper thumbnail of 'Territori naturali, tecnologici e sociali. Aggiornare le mappe integrando vecchi ponti, STS e studi di genere', in Storia e filosofia della scienza: una nuova alleanza? Convegno internazionale dedicato alla memoria di Ludovico Geymonat, a cura di F. Minazzi, Mimesis, Milano, 2024, pp. 439-467.

Le considerazioni che cercherò di sviluppare in queste pagine sono il frutto dei ripensamenti se... more Le considerazioni che cercherò di sviluppare in queste pagine sono il frutto dei ripensamenti seguiti alle discussioni svoltesi in occasione del convegno su “Storia e filosofia della scienza. Una nuova alleanza?” La domanda a mio parere si è dimostrata opportuna, non fosse che per la capacità di sollevare qualche imbarazzo: un sentimento sempre utile a mettere in discussione questioni che diamo per scontate. O che non vogliamo affrontare. La mia risposta al quesito è un sì sostenuto da un paio di ragioni, forse ovvie. Pur utilizzando strumenti d’indagine e linguaggi diversi – talvolta così diversi da creare non pochi problemi comunicativi tra chi le pratica –, sia la storia (l’ambito nel quale mi riconosco, anche se non l’unico) sia la filosofia della scienza cercano risposte alle medesime domande: Che cos’è la scienza, come, quando e in che modi funziona oppure non funziona? Se un’alleanza tra chi lavora in ambito storiografico e chi in quello filosofico è auspicabile sul piano dell’indagine sull’oggetto scienza, non lo è di meno per questioni concrete: rispetto ai risultati conseguiti durante la Guerra Fredda da entrambi i settori a sud delle Alpi come altrove, i dati di cui disponiamo sembrano confermare che negli ultimi decenni storia e filosofia della scienza hanno perso progressivamente terreno.

Research paper thumbnail of Retorica del metodo scientifico o potere dell’incertezza? In aula come in laboratorio, costruire fiducia coltivando il dubbio

Chimica nella Scuola, 2024

How can we prepare the younger generation to effectively navigate various sources, whether they a... more How can we prepare the younger generation to effectively navigate various sources, whether they are books, social media, or ChatGPT, to find accurate and verified data and information? What strategies should we employ to instill confidence in their ability to engage in independent and exploratory learning, while cultivating skepticism towards jargon, authoritative figures, and ideological viewpoints? How can we adopt an approach to understanding reality that not only embraces uncertainties, doubts, and inevitable dead ends but also acknowledges the profound social and cultural complexities inherent in science? How can we liberate ourselves from obsolete narratives, including those associated with the rhetoric of the scientific method? In these times, questions seem to outweigh answers. Moreover, whether in the classroom or the laboratory, progressing through thoughtful inquiries is perhaps the most reliable path to navigate a reality that is increasingly unfolding in digital spaces.

Research paper thumbnail of Nuove tecnologie per vecchie abitudini? L'(auto)educazione in tempi di cambiamento climatico e ChatGPT, in Scuola Officina, Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, v. 2 (2023), pp. 16-21.

Scuola Officina, Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, 2023

Come aiutare le e i giovani a orientarsi in questa nuova realtà dove gli effetti dell'innalzament... more Come aiutare le e i giovani a orientarsi in questa nuova realtà dove gli effetti dell'innalzamento della temperatura terrestre e il dilagare dell'instabilità politica globale interagiscono attraverso il potere dell'intelligenza cosiddetta artificiale? La storia ci può essere di qualche aiuto per orientarci in questo presente così complicato per le nostre capacità cognitive, per indirizzarlo verso un futuro possibile? Queste domande portano sul tavolo in primo luogo, a mio parere, temi relativi alla formazione delle nuove generazioni. Giovani che dovranno essere pronte-i per un lavoro soddisfacente per sé e per la comunità in termini
di sostenibilità: una sostenibilità che dovrà davvero essere tale, cioè ambientale, tecnologica e sociale. Ne va della nostra civiltà, se non della nostra sopravvivenza come specie. Il cosiddetto “green
washing” ha fatto il suo tempo.

Research paper thumbnail of 'Liminali in sé. Studi di donne, natura e scienza', in Limes-Limites, a cura di Chiara Evangelista e Itala Vivan, Storia Delle Donne, 19, 2023, 185–204.

Storia delle Donne, 2023

Abstract: Dagli anni Settanta del Novecento gli studi di genere e sulle donne nella scienza –tipi... more Abstract: Dagli anni Settanta del Novecento gli studi di genere e sulle donne nella scienza –tipicamente praticati da donne– hanno sostenuto in modo importante –e altrettanto tipicamente sottovalutato– la diffusione e l’affermazione dei «science studies». Oggi indicati con l’acronimo STS –originariamente per Science, Technology and Society, ora più spesso Science and Technology Studies–, dagli anni Trenta del
Novecento questi studi si sono sviluppati oltre i confini disciplinari proponendo approcci integrati alla comprensione dei fatti scientifici nel tempo. Gli STS si occupano infatti di interazioni tra processi conoscitivi naturalistici e tecnologici, cultura e valori sociali condivisi: compresi quelli di sesso/genere, come percepirono Virginia Woolf e altre studiose prima di lei, per esempio Clotilde Tambroni. Con l’obiettivo di ricostruire frammenti di una storia del contributo delle donne alla comprensione di quei fenomeni ibridi, l’articolo approderà al lavoro di alcune scienziate che negli ultimi decenni, praticando approcci liminali, hanno saputo portare in laboratorio, con le politiche femministe, quel dialogo tra scienze naturali e scienze sociali che fin dagli anni Ottanta aveva consentito di superare il falso dilemma natura-cultura.
Since the 1970s, studies on gender and women in science –typically practised by women– have significantly supported the spread and establishment of «science studies», and just as typically they have been underrated. Known as STS –originally for Science, Technology and Society, now often for Science and Technology Studies– since the 1930s those studies have developed beyond disciplinary boundaries by proposing integrated approaches for an understanding of science and technology
over time. STS deal with interactions among science, culture, and shared social values, including those of sex/gender, as perceived already by Virginia Woolf and other female scholars since the 18th century, such as Clotilde Tambroni. With the aim of reconstructing fragments of a history of women’s contribution to an understanding of those hybrid phenomena, the present article turns to the work of a number of female scientists who, in recent decades, practicing liminal approaches have succeeded in
bringing into the lab, together with feminist politics, a dialogue between the natural sciences and the social sciences. A dialogue that, since the 1980s, has been crucial for bringing us beyond the false nature vs. culture dilemma.

Research paper thumbnail of ‘Feminist networks beyond the science wars: The ‘female brain’ in the 1790s and the 1990s

in Notes and Records. The Royal Society Journal of the History of Science, 2023

A special issue ‘Enlightened female networks: gendered ways of producing knowledge (1760-1840)’ o... more A special issue ‘Enlightened female networks: gendered ways of producing knowledge (1760-1840)’ organized and guest edited by Anna Maerker, Elena Serrano and Simon Werrett.

My paper explores female networking practices by comparing cases two centuries apart, an experiment made possible by a history of science renewed by a mutually enriching dialogue with science, technology and society studies (STS). The first part analyses the networking strategies of Clotilde Tambroni (1758–1817), a scholar who managed a university career in Bologna under the shadow of the Napoleonic wars. The second part presents some results of ongoing research on the networking strategies of a group of female feminist evolutionary biologists who, by building a ‘Darwinian feminism’ tradition, offered an alternative response to the 1990s nature-versus-nurture clashes leading to the so-called science wars. Grappling with the myth of a ‘female brain’ and building diachronic as well as synchronic networks among women scholars in both the Napoleonic wars context and the end of the Cold War, the female scholars examined here transcended dualistic simplifications about the nature of knowledge typical of their times. The two cases suggest a long-term, integrated, gendered approach that finds concrete expression in the outcomes of some recent neuroscience research as well as in the ‘gendered innovations in science’ project mentioned in my conclusions.

Research paper thumbnail of ‘Il silenzio delle donne nel rumore delle macchine? Lavoro e professioni tecnoscientifiche nel decennio della rincorsa, in Donne in equilibrio, 1955–1965, a cura di Stefania Ricci e Elvira Valleri, Electa, Milano, 2022, pp. 112-137.

Osservando a volo d’uccello la storia delle donne e della scienza negli ultimi tre secoli, è la S... more Osservando a volo d’uccello la storia delle donne e della scienza negli ultimi tre secoli, è la Seconda guerra mondiale ad apparire per entrambe l’evento di non ritorno. Sull’onda di quella “mistica della femminilità” dilagante nella sfera pubblica della Guerra Fredda, all’indomani del conflitto il “ritorno a casa” per le donne ci fu, ma in modalità controverse rispetto a quanto già accaduto dopo la Grande Guerra. Per il pubblico occidentale della scienza il ritorno al sogno di un “progresso” tecnologico in grado di trascinare con sé quello sociale ci fu ma, nonostante le campagne scientiste della cosiddetta “guerra fredda culturale”, fu caratterizzato da tensioni non più sanabili. Immagini di donne che studiano e lavorano tra la metà degli anni Cinquanta e del decennio successivo sembrano tuttavia mettere in luce su questi temi contraddizioni interessanti. Per qualche momento in quegli anni sembrò che la creatività esplosa durante la guerra in ambito tecnologico – come nell’elettronica – e applicata al lavoro, con i rapporti sociali, potesse innovare anche i rapporti tra donne e uomini.

Research paper thumbnail of ‘Feminist networks beyond the science wars: The ‘female brain’ in the 1790s and the 1990s, in Notes and Records. The Royal Society Journal of the History of Science, Ahead of Print, 15 June 2022, at https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rsnr.2021.0075

Notes and Records. The Royal Society Journal of the History of Science

This paper explores female networking practices by comparing cases two centuries apart, an experi... more This paper explores female networking practices by comparing cases two centuries apart, an experiment made possible by a history of science renewed by a mutually enriching dialogue with science, technology and society studies (STS). The first part analyses the networking strategies of Clotilde Tambroni (1758-1817), a scholar who managed a university career in Bologna under the shadow of the Napoleonic wars. The second part presents some results of ongoing research on the networking strategies of a group of female feminist evolutionary biologists who, by building a 'Darwinian feminism' tradition, offered an alternative response to the 1990s nature-versus-nurture clashes leading to the so-called science wars. Grappling with the myth of a 'female brain' and building diachronic as well as synchronic networks among women scholars in both the Napoleonic wars context and the end of the Cold War, the female scholars examined here transcended dualistic simplifications about the nature of knowledge typical of their times. The two cases suggest a long-term, integrated, gendered approach that finds concrete expression in the outcomes of some recent neuroscience research as well as in the 'gendered innovations in science' project mentioned in my conclusions.
https://www.researchgate.net/publication/361325789_Feminist_networks_beyond_the_science_wars_the_'female_brain'_in_the_1790s_and_the_1990s#fullTextFileContent

Research paper thumbnail of “On Hands, Feelings, and a Nose: Bodies Beyond Gender as Transdisciplinary Tools in Science” in Gendered Touch: Women, Men, and Knowledge-making in Early Modern Europe, eds. Francesca Antonelli, Antonella Romano, Paolo Savoia, Brill, Leiden, 2022, pp. 283-302.

“On Hands, Feelings, and a Nose: Bodies Beyond Gender as Transdisciplinary Tools in Science” in Gendered Touch: Women, Men, and Knowledge-making in Early Modern Europe, eds. Francesca Antonelli, Antonella Romano, Paolo Savoia, Brill, Leiden, 2022, pp. 283-302.

A variety of quantitative studies I will discuss below con��rm that the integrated or transdiscip... more A variety of quantitative studies I will discuss below con��rm that the integrated or transdisciplinary approaches long called-for by practitioners in science and technology studies are increasingly being adopted. From nanotechnology to neuroscience, from arti��cial intelligence to climate, cancer and "one health" studies, a growing number of research groups are moving beyond speaking only their own specialist dialect. E�forts are being made to understand, if not actually to speak, the languages of neighboring ��elds, in order to draw from these ��elds both inspiration and data useful for rounding out their own understanding. There is an increasingly shared awareness that complex problems require multiple tools to be tackled: indeed, this notion has become so often repeated that some argue it is becoming a risky cliché.1 Exchanges between di�ferent ��elds, some even quite distant, provide con��rmation of an insight science studies began to develop long ago: that interactions between di�ferent contents and contexts play a crucial role in the process of building innovative (natural) knowledge.2 From climate change to the spread of viral epidemics, from the increase in average life expectancy to the rise in cognitive abilities, every phenomenon involving humanity is at the intersections of natural, technological, and social spheres. In order to be understood, these phenomena must often be studied using both the natural sciences and the social sciences: the kind of integrated approach typical of studies on gender and science. From the beginning, gender studies adopted research strategies that were simultaneously biological, historical and sociological, questioning the

Research paper thumbnail of 'The Silence of Women amid the Sound of machines. Work and Technical-scientific Professions in the run-up decade’, in Women in Balance, 1955-1965, eds. Stefania Ricci and Elvira Valleri, Electa, Milan, 2022, pp. 112-137.

Women in Balance, 1955-1965, 2022

On the wave of the “feminine mystique” that swept the public sphere during the Cold War, at the e... more On the wave of the
“feminine mystique” that swept the
public sphere during the Cold War,
at the end of the conflict women
went “back to the house,”
but in a controversial manner
compared to what had happened in
the aftermath of World War I. Indeed,
Western science-oriented society
did experience a revival of the dream
of “technological progress” capable
of triggering “social progress”;
but regardless of the scientism
campaigns of the so-called “cultural
cold war,” that dream was pervaded
by tensions that could no longer be
positively redirected. Between the
mid-1950s and the following decade,
photographs of women studying and
working seem to highlight interesting
contradictions in this area. For a while
in those years, it seemed that the
creativity that had exploded during
the war in technological contexts
—such as in electronics—and then
applied to work could also revive
social relations as well as relations
between men and women.

Research paper thumbnail of Giustizia ambientale e sociale: i due lati della stessa medaglia, in La Chimica nella Scuola, 1 (2022), pp. 5-9.

La Chimica nella Scuola, 2022

Il report 2022 del consorzio AlmaLaurea su laureate/i e loro condizione occupazionale attira ques... more Il report 2022 del consorzio AlmaLaurea su laureate/i e loro condizione occupazionale attira quest’anno l’attenzione su un fenomeno noto da tempo: al sorpasso macroscopico delle laureate sui laureati (in aumento in Italia dal 1991, quando si è verificato per la prima volta), non corrisponde una adeguata risposta del mercato del lavoro. In occasione del settimo International Day of Women and Girls in Science, e con obiettivi educativi a sostegno di una più paritaria partecipazione alla scienza di ragazze e ragazzi di ogni cultura e estrazione sociale, in queste pagine si commenteranno quei dati, anche in relazione con il tema della giornata di quest’anno: “Equity, diversity, and inclusion: Water unites us”.

Research paper thumbnail of Review, F.Favino, Donne e scienza nella Roma dell’Ottocento,  in 'Modern Italy',

Modern Italy, 2021

Federica Favino's book on science and society in nineteenth-century Rome opens with commentary on... more Federica Favino's book on science and society in nineteenth-century Rome opens with commentary on two iconographic representations. The first is a photograph of Elisabetta Fiorini Mazzanti (1799-1879) which, as Favino notes, was taken as if the botanist were posing in a diorama. Mazzanti is the only woman among the 99 subjects in a collection of photographs put together by the botanist Giuseppe De Notaris (1805-77). The second image depicts astronomer Caterina Scarpellini (1808-73), apparently the only woman in Italy at that time to have had a public (funerary) monument dedicated to her. In a country eager to erect a statuepreferably equestrianfor practically anyone (monumentomania is discussed in Chapter 4), Italy's lack of iconographic images of (non-saintly) women points to a selective omission that historians can turn around and useas Favino doesas a powerful historiographical tool. Reconstructing the lives and work of Fiorini Mazzanti and Scarpellini in context, Favino offers an unprecedented cultural, social, and institutional cross-section of Rome between the end of the papal state and the early Liberal Age. Her book is brimming with information, food for thought and historiographical theses of which this brief review can offer only partial snapshots. Fiorini Mazzanti and Scarpellini have previously been addressed in the biographical papers of the late Gabriella Berti Logan (1947-2009), a scholar who dug deeply into sources on women and science in Italy between the Renaissance and the Liberal Age. Favino's book investigates the lives of Scarpellini (Chapter 2) and Fiorini Mazzanti (Chapter 3) in depth, examining the familial and friendship-based, institutional and scientific, political and religious networks in which the two women acted and managed to cultivate their passion for science and desire for self-affirmation. These networks unfolded throughout Italy, and at times internationally, but in particular in Rome, a provincial capital where education (schooling for women in particular, Chapter 1) and industrial markets lagged far behind those of northern European capitals. The professionalisation of the figure of the scientist that was happening in other parts of Europe in those decades was based in part on socially shared values of masculinity. Modern scientists, first and foremost male, excluded women from the universities, academies, and professional societies of Britain, Germany, and France, even resorting to legal measures to do so. South of the Alps women were never legally barred from universities, and this book sheds light on their presence in science in the decades between the professional accomplishments of 'exceptions' such as Laura Bassi (1711-78) or Anna Morandi Manzolini (1714-74), and the point at the end of the nineteenth century when the first generations of female graduates began entering scientific professions. In these central decades of the nineteenth century, the category of 'exception' was still pertinent for Fiorini Mazzanti and Scarpellini, but in what we might consider a more evolved form. This exceptionality allowed Fiorini Mazzanti, a widow and devout Catholic from a noble family, to be appointed a member of the Accademia dei Linceithe only woman to hold this honour until the late twentieth century. Scarpellini, who was also devoutly Catholic and married but who hailed from the artisan and craftsman class, was likewise able to earn a living working at the Vatican astronomical observatory on a regular basis by operating through an intermediary. Between popes and

Research paper thumbnail of Laura Fermi. Biografa della bomba atomica, testimone della scienza, delle migrazioni e delle donne tra fascismo e Guerra fredda In Letteratura e Scienze, Atti del XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti), a cura di A. Casadei, F. Fedi, A. Nacinovich, A. Torre Roma, Adi editore 2021

Con il cognome Fermi, da sposata, Laura Capon (1907-1978) è nota come autrice di Atoms in the fam... more Con il cognome Fermi, da sposata, Laura Capon (1907-1978) è nota come autrice di Atoms in the family: My life with Enrico Fermi (1954) e di Illustrius immigrants: The intellectual migration from Europe, 1930/41 (1968), volumi pubblicati da Chicago University Press e molto spesso citati ancora oggi. Di cultura ebraica, italiana e naturalizzata americana nel 1944, Laura Fermi non scrisse solo di eventi vissuti in prima persona: di storia della fisica tra il fascismo, il Progetto Manhattan e la Guerra fredda e di migrazione intellettuale tra le due guerre. Con una solida formazione scientifica e ricca di interessi politici, storici e sociali, fu anche abile nel costruire importanti network amicali e politici. Dopo la morte del marito nel 1954, mise a frutto quelle sue abilità come autrice di libri e articoli di diversa natura, fu conferenziera, attivista per l’ambiente, per l’educazione femminile e contro l’uso privato delle armi. Di questa testimone di eventi tra i più sconvolgenti nella storia umana moderna, in queste pagine si anticipano alcuni risultati di una ricerca sulla sua vita e le sue opere di imminente pubblicazione.

Research paper thumbnail of Oltre i confini. Il genere in laboratorio, la storia della scienza e gli STS, in Rassegna italiana di sociologia, 4, 2020, pp. 829-850 (https://www.rivisteweb.it/issn/0486-0349)

Rassegna italiana di sociologia, 2020

Beyond borders. Gender in the lab, the history of science, and STS The article offers an overview... more Beyond borders. Gender in the lab, the history of science, and STS
The article offers an overview of recent laboratory work on gender that, it is claimed, should contribute to expand our understanding of the interactions among the natural and the social sciences. The first part of the article presents several cases illustrating the increasing trend, among researchers in the life sciences, to adopt integrated approaches which draw on interpretive frameworks developed by the social sciences, especially by studies on Science, Technology
and Society (STS). The second part focuses on some of the results that, since the 1980s, these approaches have attained in gender studies, giving rise to interpretations and practices that are hybrid from the outset.
Keywords: cross-disciplinarity, history of science, sex-gender studies, Science and Technology Studies (STS).

Research paper thumbnail of “Darwinismo femminista”. Tra fatti scientifici e principi di autorità, in Che genere di darwinismo? Scienza, società e questioni di genere, a cura di Elena Gagliasso, Simone Pollo e Eleonora Severini, «NOTIZIE DI POLITEIA», 2020, 139, pp. 8 - 22.

NOTIZIE DI POLITEIA, 2020

“Darwinian feminism”. Between Scientific Facts and Principles of Authority Abstract: Scholars hav... more “Darwinian feminism”. Between Scientific Facts and Principles of Authority
Abstract: Scholars have thoroughly documented and continue to cite the
misrepresentations of Darwin’s thought put forward by the thread of social Darwinism
that took hold between the nineteenth and twentieth centuries, even though these
misconceptions quickly proved a scientific dead end. In contrast, the questions about
the differences/similarities between men and women raised by a coeval thread of
Darwinian feminism remain largely ignored, even though such questions had already
generated important new avenues of research in the wake of Darwin’s publications.
By reconstructing the history and functions, both political and scientific, of Darwinian
feminism, we can trace an intellectual journey from emancipationist and evolutionist
women and men of the Victorian, Liberal (in Italy) or Gilded Age (in the United States)
that leads to significant new results: for instance, the findings of recent neuroscience
that have definitively deconstructed the myth of “male” and “female” brains, whatever
this might mean in different cultures.

Research paper thumbnail of Hearsay, Not-So-Big Data and Choice: Understanding Science and Maths Through the Lives of Men Who Supported Women

Against All Odds Women’s Ways to Mathematical Research Since 1800, eds. Eva Kaufholz-Soldat, Nicola M.R. Oswald, Springer, 2020, pp. 281-314, 2020

See at https://link.springer.com/book/10.1007%2F978-3-030-47610-6

Research paper thumbnail of Premessa

Marta Cavazza, Laura Bassi. Donne, genere e scienza nell'Italia del Settecento, Milano, Editrice Bibliografica, 2020

Research paper thumbnail of Laura Bassi

Icone di scienza AUTOBIOGRAFIE E RITRATTI DI NATURALISTI BOLOGNESI DELLA PRIMA ETÀ MODERNA a cura di Marco Beretta, Bologna, Bononia University Press, 2020, pp. 131-135, 2020

Research paper thumbnail of Drawing Nature, Building Knowledge: Between Beauty and ‘Gut Feelings’ in the Sciences

NON-FICTION PICTUREBOOKS Sharing Knowledge as an Aesthetic Experience, edited by Giorgia Grilli, Pisa, ETS, 2020, pp. 205-221., 2020

Research paper thumbnail of Scaramella, Pierina, in Dizionario Biografico degli Italiani, v. 91, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2018, pp. 305-307.

Voce biografica di Pierina Scaramella (1906--1992), botanica di cultura ebraica, epurata nel 1938... more Voce biografica di Pierina Scaramella (1906--1992), botanica di cultura ebraica, epurata nel 1938. Figura interessante della botanica italiana
dei decenni centrali del Novecento, fu autrice
di oltre duecento pubblicazioni in qualche caso
citate nella letteratura internazionale. I documenti
che testimoniano delle vicende personali
e professionali di Scaramella – conservati presso
l’Archivio storico dell’Università di Bologna –
aiutano a comprendere aspetti controversi del
razzismo e del fascismo degli anni Trenta e
Quaranta e del sessismo di lungo periodo dell’accademia
italiana.

Research paper thumbnail of Oltre l’autoreferenzialità e i conformismi accademici. Note a margine del libro di Paola Cosmacini su Émilie du Châtelet e Voltaire, in Discorso su Madame du Châtelet, Editoriale Scientifica, Napoli, 2024, pp. 57-75.

Dieci lettori de La ragazza con il compasso d'oro (Palermo, 2023) riflettono sulla figura di Mada... more Dieci lettori de La ragazza con il compasso d'oro (Palermo, 2023) riflettono sulla figura di Madame du Châtelet. Con una prefazione di Alfredo De Dominicis e una postfazione di Paola Cosmacini. Émilie du Châtelet (1706-1749) fu una delle personalità più straordinarie del suo tempo. Scrittrice, traduttrice, filosofa e scienziata è memorabile per aver tradotto in francese e aver commentato i Principia mathematica di Newton. È lei la grande dame savante dell'Illuminismo francese ed è forse lei l'unica donna in Francia ad avere pienamente incarnato lo spirito del suo secolo.

Research paper thumbnail of 'Territori naturali, tecnologici e sociali. Aggiornare le mappe integrando vecchi ponti, STS e studi di genere', in Storia e filosofia della scienza: una nuova alleanza? Convegno internazionale dedicato alla memoria di Ludovico Geymonat, a cura di F. Minazzi, Mimesis, Milano, 2024, pp. 439-467.

Le considerazioni che cercherò di sviluppare in queste pagine sono il frutto dei ripensamenti se... more Le considerazioni che cercherò di sviluppare in queste pagine sono il frutto dei ripensamenti seguiti alle discussioni svoltesi in occasione del convegno su “Storia e filosofia della scienza. Una nuova alleanza?” La domanda a mio parere si è dimostrata opportuna, non fosse che per la capacità di sollevare qualche imbarazzo: un sentimento sempre utile a mettere in discussione questioni che diamo per scontate. O che non vogliamo affrontare. La mia risposta al quesito è un sì sostenuto da un paio di ragioni, forse ovvie. Pur utilizzando strumenti d’indagine e linguaggi diversi – talvolta così diversi da creare non pochi problemi comunicativi tra chi le pratica –, sia la storia (l’ambito nel quale mi riconosco, anche se non l’unico) sia la filosofia della scienza cercano risposte alle medesime domande: Che cos’è la scienza, come, quando e in che modi funziona oppure non funziona? Se un’alleanza tra chi lavora in ambito storiografico e chi in quello filosofico è auspicabile sul piano dell’indagine sull’oggetto scienza, non lo è di meno per questioni concrete: rispetto ai risultati conseguiti durante la Guerra Fredda da entrambi i settori a sud delle Alpi come altrove, i dati di cui disponiamo sembrano confermare che negli ultimi decenni storia e filosofia della scienza hanno perso progressivamente terreno.

Research paper thumbnail of Retorica del metodo scientifico o potere dell’incertezza? In aula come in laboratorio, costruire fiducia coltivando il dubbio

Chimica nella Scuola, 2024

How can we prepare the younger generation to effectively navigate various sources, whether they a... more How can we prepare the younger generation to effectively navigate various sources, whether they are books, social media, or ChatGPT, to find accurate and verified data and information? What strategies should we employ to instill confidence in their ability to engage in independent and exploratory learning, while cultivating skepticism towards jargon, authoritative figures, and ideological viewpoints? How can we adopt an approach to understanding reality that not only embraces uncertainties, doubts, and inevitable dead ends but also acknowledges the profound social and cultural complexities inherent in science? How can we liberate ourselves from obsolete narratives, including those associated with the rhetoric of the scientific method? In these times, questions seem to outweigh answers. Moreover, whether in the classroom or the laboratory, progressing through thoughtful inquiries is perhaps the most reliable path to navigate a reality that is increasingly unfolding in digital spaces.

Research paper thumbnail of Nuove tecnologie per vecchie abitudini? L'(auto)educazione in tempi di cambiamento climatico e ChatGPT, in Scuola Officina, Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, v. 2 (2023), pp. 16-21.

Scuola Officina, Museo del Patrimonio Industriale di Bologna, 2023

Come aiutare le e i giovani a orientarsi in questa nuova realtà dove gli effetti dell'innalzament... more Come aiutare le e i giovani a orientarsi in questa nuova realtà dove gli effetti dell'innalzamento della temperatura terrestre e il dilagare dell'instabilità politica globale interagiscono attraverso il potere dell'intelligenza cosiddetta artificiale? La storia ci può essere di qualche aiuto per orientarci in questo presente così complicato per le nostre capacità cognitive, per indirizzarlo verso un futuro possibile? Queste domande portano sul tavolo in primo luogo, a mio parere, temi relativi alla formazione delle nuove generazioni. Giovani che dovranno essere pronte-i per un lavoro soddisfacente per sé e per la comunità in termini
di sostenibilità: una sostenibilità che dovrà davvero essere tale, cioè ambientale, tecnologica e sociale. Ne va della nostra civiltà, se non della nostra sopravvivenza come specie. Il cosiddetto “green
washing” ha fatto il suo tempo.

Research paper thumbnail of 'Liminali in sé. Studi di donne, natura e scienza', in Limes-Limites, a cura di Chiara Evangelista e Itala Vivan, Storia Delle Donne, 19, 2023, 185–204.

Storia delle Donne, 2023

Abstract: Dagli anni Settanta del Novecento gli studi di genere e sulle donne nella scienza –tipi... more Abstract: Dagli anni Settanta del Novecento gli studi di genere e sulle donne nella scienza –tipicamente praticati da donne– hanno sostenuto in modo importante –e altrettanto tipicamente sottovalutato– la diffusione e l’affermazione dei «science studies». Oggi indicati con l’acronimo STS –originariamente per Science, Technology and Society, ora più spesso Science and Technology Studies–, dagli anni Trenta del
Novecento questi studi si sono sviluppati oltre i confini disciplinari proponendo approcci integrati alla comprensione dei fatti scientifici nel tempo. Gli STS si occupano infatti di interazioni tra processi conoscitivi naturalistici e tecnologici, cultura e valori sociali condivisi: compresi quelli di sesso/genere, come percepirono Virginia Woolf e altre studiose prima di lei, per esempio Clotilde Tambroni. Con l’obiettivo di ricostruire frammenti di una storia del contributo delle donne alla comprensione di quei fenomeni ibridi, l’articolo approderà al lavoro di alcune scienziate che negli ultimi decenni, praticando approcci liminali, hanno saputo portare in laboratorio, con le politiche femministe, quel dialogo tra scienze naturali e scienze sociali che fin dagli anni Ottanta aveva consentito di superare il falso dilemma natura-cultura.
Since the 1970s, studies on gender and women in science –typically practised by women– have significantly supported the spread and establishment of «science studies», and just as typically they have been underrated. Known as STS –originally for Science, Technology and Society, now often for Science and Technology Studies– since the 1930s those studies have developed beyond disciplinary boundaries by proposing integrated approaches for an understanding of science and technology
over time. STS deal with interactions among science, culture, and shared social values, including those of sex/gender, as perceived already by Virginia Woolf and other female scholars since the 18th century, such as Clotilde Tambroni. With the aim of reconstructing fragments of a history of women’s contribution to an understanding of those hybrid phenomena, the present article turns to the work of a number of female scientists who, in recent decades, practicing liminal approaches have succeeded in
bringing into the lab, together with feminist politics, a dialogue between the natural sciences and the social sciences. A dialogue that, since the 1980s, has been crucial for bringing us beyond the false nature vs. culture dilemma.

Research paper thumbnail of ‘Feminist networks beyond the science wars: The ‘female brain’ in the 1790s and the 1990s

in Notes and Records. The Royal Society Journal of the History of Science, 2023

A special issue ‘Enlightened female networks: gendered ways of producing knowledge (1760-1840)’ o... more A special issue ‘Enlightened female networks: gendered ways of producing knowledge (1760-1840)’ organized and guest edited by Anna Maerker, Elena Serrano and Simon Werrett.

My paper explores female networking practices by comparing cases two centuries apart, an experiment made possible by a history of science renewed by a mutually enriching dialogue with science, technology and society studies (STS). The first part analyses the networking strategies of Clotilde Tambroni (1758–1817), a scholar who managed a university career in Bologna under the shadow of the Napoleonic wars. The second part presents some results of ongoing research on the networking strategies of a group of female feminist evolutionary biologists who, by building a ‘Darwinian feminism’ tradition, offered an alternative response to the 1990s nature-versus-nurture clashes leading to the so-called science wars. Grappling with the myth of a ‘female brain’ and building diachronic as well as synchronic networks among women scholars in both the Napoleonic wars context and the end of the Cold War, the female scholars examined here transcended dualistic simplifications about the nature of knowledge typical of their times. The two cases suggest a long-term, integrated, gendered approach that finds concrete expression in the outcomes of some recent neuroscience research as well as in the ‘gendered innovations in science’ project mentioned in my conclusions.

Research paper thumbnail of ‘Il silenzio delle donne nel rumore delle macchine? Lavoro e professioni tecnoscientifiche nel decennio della rincorsa, in Donne in equilibrio, 1955–1965, a cura di Stefania Ricci e Elvira Valleri, Electa, Milano, 2022, pp. 112-137.

Osservando a volo d’uccello la storia delle donne e della scienza negli ultimi tre secoli, è la S... more Osservando a volo d’uccello la storia delle donne e della scienza negli ultimi tre secoli, è la Seconda guerra mondiale ad apparire per entrambe l’evento di non ritorno. Sull’onda di quella “mistica della femminilità” dilagante nella sfera pubblica della Guerra Fredda, all’indomani del conflitto il “ritorno a casa” per le donne ci fu, ma in modalità controverse rispetto a quanto già accaduto dopo la Grande Guerra. Per il pubblico occidentale della scienza il ritorno al sogno di un “progresso” tecnologico in grado di trascinare con sé quello sociale ci fu ma, nonostante le campagne scientiste della cosiddetta “guerra fredda culturale”, fu caratterizzato da tensioni non più sanabili. Immagini di donne che studiano e lavorano tra la metà degli anni Cinquanta e del decennio successivo sembrano tuttavia mettere in luce su questi temi contraddizioni interessanti. Per qualche momento in quegli anni sembrò che la creatività esplosa durante la guerra in ambito tecnologico – come nell’elettronica – e applicata al lavoro, con i rapporti sociali, potesse innovare anche i rapporti tra donne e uomini.

Research paper thumbnail of ‘Feminist networks beyond the science wars: The ‘female brain’ in the 1790s and the 1990s, in Notes and Records. The Royal Society Journal of the History of Science, Ahead of Print, 15 June 2022, at https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rsnr.2021.0075

Notes and Records. The Royal Society Journal of the History of Science

This paper explores female networking practices by comparing cases two centuries apart, an experi... more This paper explores female networking practices by comparing cases two centuries apart, an experiment made possible by a history of science renewed by a mutually enriching dialogue with science, technology and society studies (STS). The first part analyses the networking strategies of Clotilde Tambroni (1758-1817), a scholar who managed a university career in Bologna under the shadow of the Napoleonic wars. The second part presents some results of ongoing research on the networking strategies of a group of female feminist evolutionary biologists who, by building a 'Darwinian feminism' tradition, offered an alternative response to the 1990s nature-versus-nurture clashes leading to the so-called science wars. Grappling with the myth of a 'female brain' and building diachronic as well as synchronic networks among women scholars in both the Napoleonic wars context and the end of the Cold War, the female scholars examined here transcended dualistic simplifications about the nature of knowledge typical of their times. The two cases suggest a long-term, integrated, gendered approach that finds concrete expression in the outcomes of some recent neuroscience research as well as in the 'gendered innovations in science' project mentioned in my conclusions.
https://www.researchgate.net/publication/361325789_Feminist_networks_beyond_the_science_wars_the_'female_brain'_in_the_1790s_and_the_1990s#fullTextFileContent

Research paper thumbnail of “On Hands, Feelings, and a Nose: Bodies Beyond Gender as Transdisciplinary Tools in Science” in Gendered Touch: Women, Men, and Knowledge-making in Early Modern Europe, eds. Francesca Antonelli, Antonella Romano, Paolo Savoia, Brill, Leiden, 2022, pp. 283-302.

“On Hands, Feelings, and a Nose: Bodies Beyond Gender as Transdisciplinary Tools in Science” in Gendered Touch: Women, Men, and Knowledge-making in Early Modern Europe, eds. Francesca Antonelli, Antonella Romano, Paolo Savoia, Brill, Leiden, 2022, pp. 283-302.

A variety of quantitative studies I will discuss below con��rm that the integrated or transdiscip... more A variety of quantitative studies I will discuss below con��rm that the integrated or transdisciplinary approaches long called-for by practitioners in science and technology studies are increasingly being adopted. From nanotechnology to neuroscience, from arti��cial intelligence to climate, cancer and "one health" studies, a growing number of research groups are moving beyond speaking only their own specialist dialect. E�forts are being made to understand, if not actually to speak, the languages of neighboring ��elds, in order to draw from these ��elds both inspiration and data useful for rounding out their own understanding. There is an increasingly shared awareness that complex problems require multiple tools to be tackled: indeed, this notion has become so often repeated that some argue it is becoming a risky cliché.1 Exchanges between di�ferent ��elds, some even quite distant, provide con��rmation of an insight science studies began to develop long ago: that interactions between di�ferent contents and contexts play a crucial role in the process of building innovative (natural) knowledge.2 From climate change to the spread of viral epidemics, from the increase in average life expectancy to the rise in cognitive abilities, every phenomenon involving humanity is at the intersections of natural, technological, and social spheres. In order to be understood, these phenomena must often be studied using both the natural sciences and the social sciences: the kind of integrated approach typical of studies on gender and science. From the beginning, gender studies adopted research strategies that were simultaneously biological, historical and sociological, questioning the

Research paper thumbnail of 'The Silence of Women amid the Sound of machines. Work and Technical-scientific Professions in the run-up decade’, in Women in Balance, 1955-1965, eds. Stefania Ricci and Elvira Valleri, Electa, Milan, 2022, pp. 112-137.

Women in Balance, 1955-1965, 2022

On the wave of the “feminine mystique” that swept the public sphere during the Cold War, at the e... more On the wave of the
“feminine mystique” that swept the
public sphere during the Cold War,
at the end of the conflict women
went “back to the house,”
but in a controversial manner
compared to what had happened in
the aftermath of World War I. Indeed,
Western science-oriented society
did experience a revival of the dream
of “technological progress” capable
of triggering “social progress”;
but regardless of the scientism
campaigns of the so-called “cultural
cold war,” that dream was pervaded
by tensions that could no longer be
positively redirected. Between the
mid-1950s and the following decade,
photographs of women studying and
working seem to highlight interesting
contradictions in this area. For a while
in those years, it seemed that the
creativity that had exploded during
the war in technological contexts
—such as in electronics—and then
applied to work could also revive
social relations as well as relations
between men and women.

Research paper thumbnail of Giustizia ambientale e sociale: i due lati della stessa medaglia, in La Chimica nella Scuola, 1 (2022), pp. 5-9.

La Chimica nella Scuola, 2022

Il report 2022 del consorzio AlmaLaurea su laureate/i e loro condizione occupazionale attira ques... more Il report 2022 del consorzio AlmaLaurea su laureate/i e loro condizione occupazionale attira quest’anno l’attenzione su un fenomeno noto da tempo: al sorpasso macroscopico delle laureate sui laureati (in aumento in Italia dal 1991, quando si è verificato per la prima volta), non corrisponde una adeguata risposta del mercato del lavoro. In occasione del settimo International Day of Women and Girls in Science, e con obiettivi educativi a sostegno di una più paritaria partecipazione alla scienza di ragazze e ragazzi di ogni cultura e estrazione sociale, in queste pagine si commenteranno quei dati, anche in relazione con il tema della giornata di quest’anno: “Equity, diversity, and inclusion: Water unites us”.

Research paper thumbnail of Review, F.Favino, Donne e scienza nella Roma dell’Ottocento,  in 'Modern Italy',

Modern Italy, 2021

Federica Favino's book on science and society in nineteenth-century Rome opens with commentary on... more Federica Favino's book on science and society in nineteenth-century Rome opens with commentary on two iconographic representations. The first is a photograph of Elisabetta Fiorini Mazzanti (1799-1879) which, as Favino notes, was taken as if the botanist were posing in a diorama. Mazzanti is the only woman among the 99 subjects in a collection of photographs put together by the botanist Giuseppe De Notaris (1805-77). The second image depicts astronomer Caterina Scarpellini (1808-73), apparently the only woman in Italy at that time to have had a public (funerary) monument dedicated to her. In a country eager to erect a statuepreferably equestrianfor practically anyone (monumentomania is discussed in Chapter 4), Italy's lack of iconographic images of (non-saintly) women points to a selective omission that historians can turn around and useas Favino doesas a powerful historiographical tool. Reconstructing the lives and work of Fiorini Mazzanti and Scarpellini in context, Favino offers an unprecedented cultural, social, and institutional cross-section of Rome between the end of the papal state and the early Liberal Age. Her book is brimming with information, food for thought and historiographical theses of which this brief review can offer only partial snapshots. Fiorini Mazzanti and Scarpellini have previously been addressed in the biographical papers of the late Gabriella Berti Logan (1947-2009), a scholar who dug deeply into sources on women and science in Italy between the Renaissance and the Liberal Age. Favino's book investigates the lives of Scarpellini (Chapter 2) and Fiorini Mazzanti (Chapter 3) in depth, examining the familial and friendship-based, institutional and scientific, political and religious networks in which the two women acted and managed to cultivate their passion for science and desire for self-affirmation. These networks unfolded throughout Italy, and at times internationally, but in particular in Rome, a provincial capital where education (schooling for women in particular, Chapter 1) and industrial markets lagged far behind those of northern European capitals. The professionalisation of the figure of the scientist that was happening in other parts of Europe in those decades was based in part on socially shared values of masculinity. Modern scientists, first and foremost male, excluded women from the universities, academies, and professional societies of Britain, Germany, and France, even resorting to legal measures to do so. South of the Alps women were never legally barred from universities, and this book sheds light on their presence in science in the decades between the professional accomplishments of 'exceptions' such as Laura Bassi (1711-78) or Anna Morandi Manzolini (1714-74), and the point at the end of the nineteenth century when the first generations of female graduates began entering scientific professions. In these central decades of the nineteenth century, the category of 'exception' was still pertinent for Fiorini Mazzanti and Scarpellini, but in what we might consider a more evolved form. This exceptionality allowed Fiorini Mazzanti, a widow and devout Catholic from a noble family, to be appointed a member of the Accademia dei Linceithe only woman to hold this honour until the late twentieth century. Scarpellini, who was also devoutly Catholic and married but who hailed from the artisan and craftsman class, was likewise able to earn a living working at the Vatican astronomical observatory on a regular basis by operating through an intermediary. Between popes and

Research paper thumbnail of Laura Fermi. Biografa della bomba atomica, testimone della scienza, delle migrazioni e delle donne tra fascismo e Guerra fredda In Letteratura e Scienze, Atti del XXIII Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti), a cura di A. Casadei, F. Fedi, A. Nacinovich, A. Torre Roma, Adi editore 2021

Con il cognome Fermi, da sposata, Laura Capon (1907-1978) è nota come autrice di Atoms in the fam... more Con il cognome Fermi, da sposata, Laura Capon (1907-1978) è nota come autrice di Atoms in the family: My life with Enrico Fermi (1954) e di Illustrius immigrants: The intellectual migration from Europe, 1930/41 (1968), volumi pubblicati da Chicago University Press e molto spesso citati ancora oggi. Di cultura ebraica, italiana e naturalizzata americana nel 1944, Laura Fermi non scrisse solo di eventi vissuti in prima persona: di storia della fisica tra il fascismo, il Progetto Manhattan e la Guerra fredda e di migrazione intellettuale tra le due guerre. Con una solida formazione scientifica e ricca di interessi politici, storici e sociali, fu anche abile nel costruire importanti network amicali e politici. Dopo la morte del marito nel 1954, mise a frutto quelle sue abilità come autrice di libri e articoli di diversa natura, fu conferenziera, attivista per l’ambiente, per l’educazione femminile e contro l’uso privato delle armi. Di questa testimone di eventi tra i più sconvolgenti nella storia umana moderna, in queste pagine si anticipano alcuni risultati di una ricerca sulla sua vita e le sue opere di imminente pubblicazione.

Research paper thumbnail of Oltre i confini. Il genere in laboratorio, la storia della scienza e gli STS, in Rassegna italiana di sociologia, 4, 2020, pp. 829-850 (https://www.rivisteweb.it/issn/0486-0349)

Rassegna italiana di sociologia, 2020

Beyond borders. Gender in the lab, the history of science, and STS The article offers an overview... more Beyond borders. Gender in the lab, the history of science, and STS
The article offers an overview of recent laboratory work on gender that, it is claimed, should contribute to expand our understanding of the interactions among the natural and the social sciences. The first part of the article presents several cases illustrating the increasing trend, among researchers in the life sciences, to adopt integrated approaches which draw on interpretive frameworks developed by the social sciences, especially by studies on Science, Technology
and Society (STS). The second part focuses on some of the results that, since the 1980s, these approaches have attained in gender studies, giving rise to interpretations and practices that are hybrid from the outset.
Keywords: cross-disciplinarity, history of science, sex-gender studies, Science and Technology Studies (STS).

Research paper thumbnail of “Darwinismo femminista”. Tra fatti scientifici e principi di autorità, in Che genere di darwinismo? Scienza, società e questioni di genere, a cura di Elena Gagliasso, Simone Pollo e Eleonora Severini, «NOTIZIE DI POLITEIA», 2020, 139, pp. 8 - 22.

NOTIZIE DI POLITEIA, 2020

“Darwinian feminism”. Between Scientific Facts and Principles of Authority Abstract: Scholars hav... more “Darwinian feminism”. Between Scientific Facts and Principles of Authority
Abstract: Scholars have thoroughly documented and continue to cite the
misrepresentations of Darwin’s thought put forward by the thread of social Darwinism
that took hold between the nineteenth and twentieth centuries, even though these
misconceptions quickly proved a scientific dead end. In contrast, the questions about
the differences/similarities between men and women raised by a coeval thread of
Darwinian feminism remain largely ignored, even though such questions had already
generated important new avenues of research in the wake of Darwin’s publications.
By reconstructing the history and functions, both political and scientific, of Darwinian
feminism, we can trace an intellectual journey from emancipationist and evolutionist
women and men of the Victorian, Liberal (in Italy) or Gilded Age (in the United States)
that leads to significant new results: for instance, the findings of recent neuroscience
that have definitively deconstructed the myth of “male” and “female” brains, whatever
this might mean in different cultures.

Research paper thumbnail of Hearsay, Not-So-Big Data and Choice: Understanding Science and Maths Through the Lives of Men Who Supported Women

Against All Odds Women’s Ways to Mathematical Research Since 1800, eds. Eva Kaufholz-Soldat, Nicola M.R. Oswald, Springer, 2020, pp. 281-314, 2020

See at https://link.springer.com/book/10.1007%2F978-3-030-47610-6

Research paper thumbnail of Premessa

Marta Cavazza, Laura Bassi. Donne, genere e scienza nell'Italia del Settecento, Milano, Editrice Bibliografica, 2020

Research paper thumbnail of Laura Bassi

Icone di scienza AUTOBIOGRAFIE E RITRATTI DI NATURALISTI BOLOGNESI DELLA PRIMA ETÀ MODERNA a cura di Marco Beretta, Bologna, Bononia University Press, 2020, pp. 131-135, 2020

Research paper thumbnail of Drawing Nature, Building Knowledge: Between Beauty and ‘Gut Feelings’ in the Sciences

NON-FICTION PICTUREBOOKS Sharing Knowledge as an Aesthetic Experience, edited by Giorgia Grilli, Pisa, ETS, 2020, pp. 205-221., 2020

Research paper thumbnail of Scaramella, Pierina, in Dizionario Biografico degli Italiani, v. 91, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2018, pp. 305-307.

Voce biografica di Pierina Scaramella (1906--1992), botanica di cultura ebraica, epurata nel 1938... more Voce biografica di Pierina Scaramella (1906--1992), botanica di cultura ebraica, epurata nel 1938. Figura interessante della botanica italiana
dei decenni centrali del Novecento, fu autrice
di oltre duecento pubblicazioni in qualche caso
citate nella letteratura internazionale. I documenti
che testimoniano delle vicende personali
e professionali di Scaramella – conservati presso
l’Archivio storico dell’Università di Bologna –
aiutano a comprendere aspetti controversi del
razzismo e del fascismo degli anni Trenta e
Quaranta e del sessismo di lungo periodo dell’accademia
italiana.

Research paper thumbnail of Oggi in libreria!!   P. Govoni, M.G. Belcastro, A. Bonoli, G. Guerzoni, Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura, Carocci, Roma, 2024

Il libro Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura è uno dei risultati di una lunga sperime... more Il libro Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura è uno dei risultati di una lunga sperimentazione di interazione tra ricerca, didattica e comunicazione (costo zero: è possibile!) condotta da autrici convinte della necessità di sostenere il dialogo tra scienze naturali e sociali per un’educazione che «dispiaccia a qualche dignitario» (V. Woolf).

Nel libro le questioni politiche (in senso ampio) e di genere hanno un ruolo importante ed è stato scritto in dialogo con fantastiche studentesse e studenti dei Dipartimenti di Biologia, Educazione, Ingegneria e Filosofia dell'Università di Bologna ai quali si dà spesso la parola. Quarta e indice a seguire.

Come affrontare il surriscaldamento terrestre e geopolitico senza cedere a indifferenza, negazionismo o ansia climatica? Per rispondere, il volume invita a ripartire dal chiederci chi siamo oltre la dicotomia natura-cultura, per individuare un contesto che ci renda consapevoli che ogni gesto umano-personale, politico, tecnologico-ha un effetto sul pianeta. Potremo così prendere le parti del sistema Terra, praticare la cultura del limite e, rifiutando quella del dominio, ridimensionare i consumi e i toni del dibattito. Perché l'unica soluzione possibile è adattarci a quell'Antropocene che abbiamo scatenato, rallentandolo attraverso una transizione a fonti rinnovabili e a relazioni umane davvero inclusive. Ricorrendo a saperi interdisciplinari, indifferenti ai gerghi, ai principi di autorità e ai conformismi di gruppo, questo libro offre spunti di riflessione a chi, come le autrici, non trova risposte adeguate nei mondi separati delle scienze naturali, sociali, tecnologiche, umanistiche. La proposta è di individuare autonomamente zone d'interscambio dove applicare i risultati di tante, straordinarie conoscenze per instaurare alleanze paritarie con altri punti di vista, generi e generazioni.

Indice

1. Naturacultura. Le tecnologie siamo noi di Paola Govoni
Gaia in Antropocene/Terra/La Terra e noi/Sei qui/Cultura contro natura?/E se le tecnologie siamo noi.../TerraFranca/Agire in “zone critiche”/Niente di nuovo/Almeno su questo non ci sono dubbi: la scienza è incertezza/Bibliografia

2. Chi siamo? Co-evoluzione ambienti-umanità-tecnologie di Maria Giovanna Belcastro
Una prospettiva al femminile/Il tema delle origini, la posizione dell’umanità nel mondo “naturale” e i caratteri distintivi/Il falso di Piltdown/E in Italia.../Trovate le origini! Homo habilis/L’attualità del tema delle origini continua/Ereditiamo geni, cultura e ambiente da chi ci ha preceduto/Bibliografia

3. Storie di ciambelle e di resilienza urbana. Nuove alleanze tecnologico-ambientali di Alessandra Bonoli
La crisi ecologica e il superamento dei limiti planetari/Crescita demografica e disuguaglianze/Impronta ecologica, idrica, carbonica/Occorre cambiare rotta.../... e invece, crescita, crescita, crescita/Del pil e del disaccoppiamento/Tecnologia/Il mito dell’efficienza e il paradosso di Jevons/Il ritorno al futuro dell’energia/cop28. Un accordo epocale o (l’ennesimo) estenuante e pericoloso fallimento?/Bibliografia

4. Cavi transatlantici, lombrichi, navicelle spaziali e simbionti. Dal mito del progresso alla realtà dell’Antropocene di Paola Govoni
Storie di Cassandre/Superare l’oblio per ritrovare la nostra ombra/Fiumi come fogne, cavi transatlantici e lombrichi/Tra due guerre mondiali e la prima fase della Guerra fredda/La grande illusione/Dogma della crescita, scienza del limite/Viste dallo spazio e dai laghetti paludosi/Per un’educazione che «dispiaccia a qualche dignitario»/Bibliografia

5. Abitare mondi contemporanei. Diversità, mobilità, media: immaginando il futuro di Giovanna Guerzoni
Abitare mondi plurali. Un futuro possibile?/Diversità, mobilità, media: un pianeta in “surriscaldamento”?/Uno sguardo antropologico sull’Antropocene/Cercando rispetto: ospiti di un mondo plurale e transpecie
Bibliografia

Ringraziamenti
Glossario
Letture consigliate
Indice dei nomi
Le autrici

Paola Govoni è storica delle interazioni scienza-società esperta di studi di genere.
Maria Giovanna Belcastro è biologa e antropologa esperta di evoluzionismo.
Alessandra Bonoli è ingegnera delle materie prime esperta di tecnologie verdi.
Giovanna Guerzoni è antropologa dell'educazione esperta di contesti multiculturali.
Sono amiche, svolgono attività di ricerca e insegnano all'Università di Bologna.

Research paper thumbnail of NOVITA', presto in libreria, P.Govoni. M.G. Belcastro, A.Bonoli, G. Guerzoni, Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura, Carocci, Roma, 2024.

Come affrontare il surriscaldamento terrestre e geopolitico senza cedere a indifferenza, negazion... more Come affrontare il surriscaldamento terrestre e geopolitico senza cedere a indifferenza, negazionismo o ansia climatica? Per rispondere, il volume invita a ripartire dal chiederci chi siamo oltre la dicotomia natura-cultura, per individuare un contesto che ci renda consapevoli che ogni gesto umano – personale, politico, tecnologico – ha un effetto sul pianeta. Potremo così prendere le parti del sistema Terra, praticare la cultura del limite e, rifiutando quella del dominio, ridimensionare i consumi e i toni del dibattito. Perché l’unica soluzione possibile è adattarci a quell’Antropocene che abbiamo scatenato, rallentandolo
attraverso una transizione a fonti rinnovabili e a relazioni umane davvero inclusive.
Ricorrendo a saperi interdisciplinari, indifferenti ai gerghi, ai principi di autorità e ai conformismi di gruppo, questo libro offre spunti di riflessione a chi, come le autrici, non trova risposte adeguate nei mondi separati delle scienze naturali, sociali, tecnologiche, umanistiche. La proposta è di individuare autonomamente zone d’interscambio dove applicare i risultati di tante, straordinarie conoscenze per instaurare alleanze paritarie con altri punti di vista, generi e generazioni.
Paola Govoni è storica delle interazioni scienza-società esperta di studi di genere.
Maria Giovanna Belcastro è biologa e antropologa esperta di evoluzionismo.
Alessandra Bonoli è ingegnera delle materie prime esperta di tecnologie verdi.
Giovanna Guerzoni è antropologa dell’educazione esperta di contesti multiculturali.
Sono amiche, svolgono attività di ricerca e insegnano all’Università di Bologna.

Research paper thumbnail of L'avventura del progetto IRRESISTIBLE. Insegnanti, studenti ed esperti a confronto su temi di ricerca d'avanguardia e aspetti della Ricerca e Innovazione Responsabile nei curricula scolastici

Il volume - a cura di Margherita Venturi e di M. Venturi, Barbara Pecori, Giulia Tasquier, Paola... more Il volume - a cura di Margherita Venturi e di M. Venturi, Barbara Pecori, Giulia Tasquier, Paola Govoni, Michelangelo Rocchetti, Cinzia Bernardi, Paola Ambrogi, Edoardo Giuliani, Federico Plazzi - è uno dei risultati conseguiti nell'ambito del progetto europeo IRRESISTIBLE.
E' possibile insegnare le scienze in modo nuovo, introducendo nei programmi scolastici temi di ricerca d'avanguardia e sviluppando nei giovani la consapevolezza delle relazioni esistenti tra ricerca scientifica e società?
Il progetto IRRESISTIBLE (Università di Bologna) dimostra che, con l'aiuto di scienziati e ricercatori e con l'ausilio di metodologie didattiche innovative, non solo si tratta di una strada percorribile, ma anche che i risultati sono ottimi; gli studenti hanno, infatti, scoperto che la scienza non è qualche cosa da studiare sui libri, ma una componente essenziale e ineludibile della nostra vita quotidiana.

Research paper thumbnail of Che cos'è la storia della scienza, Carocci, Roma, 2019. Nuova ed. riveduta, aggiornata e arricchita da un capitolo su "Navigare tra scienza, tecnologia e politica".

http://www.carocci.it/index.php?option=com\_carocci&task=schedalibro&Itemid=72&isbn=9788843094318

In dialogo con la scienza di frontiera e gli studi sociali, oggi la storia della scienza offre gl... more In dialogo con la scienza di frontiera e gli studi sociali, oggi la storia della scienza offre gli strumenti utili per navigare tra natura, tecnologie e società. Un approccio integrato che può orientare il nostro agire verso obiettivi sostenibili, insieme tecnologici e sociali, oltre che capaci di dare risposte ai quesiti conoscitivi più ambiziosi evitando le semplificazioni – complottiste o scientiste – nei confronti della scienza. Questa nuova edizione riveduta, aggiornata e arricchita da un nuovo capitolo, mettendo a confronto letture diverse della storia di alcune tra le sfide culturali più controverse – dall’eliocentrismo all’evoluzionismo, dalla fisica quantistica all’editing genomico –, propone una guida rapida ai classici del settore e alcune riflessioni sui rapporti tra noi e la scienza: una cultura e una pratica dalla quale dipende la nostra sopravvivenza.

Research paper thumbnail of Che cos'è la storia della scienza (Carocci, Roma, 12a rist 2016)

La storia della scienza offre una prospettiva unica da cui osservare alcune delle sfide intellett... more La storia della scienza offre una prospettiva unica da cui osservare alcune delle sfide intellettuali più ambiziose degli ultimi cinque secoli. Rilevando l’intreccio tra scienza, istruzione e sviluppo, può anche aiutarci a capire come utilizzare meglio la scienza e la tecnica di oggi. Il libro offre al lettore un primo sguardo sulla storia della scienza, proponendo una guida rapida ai classici del settore e alcune riflessioni sui rapporti attuali tra scienza e società.

Research paper thumbnail of Eredi di Laura Bassi. Docenti e ricercatrici in Italia tra età moderna e presente, a cura di Marta Cavazza, Paola Govoni e Tiziana Pironi, Angeli, Milano, 2014.

Quando inizia in Occidente la storia delle donne insegnanti? La sempre più accentuata femminilizz... more Quando inizia in Occidente la storia delle donne insegnanti? La sempre più accentuata femminilizzazione della docenza – un fenomeno che interessa tutta l’Europa ma è particolarmente evidente nelle scuole italiane – è una risorsa o un problema? Quali sono i costi, per le università e per il Paese, delle discriminazioni che tuttora penalizzano le ricercatrici e le docenti universitarie nell’accesso al top della carriera? Questo libro si propone di affrontare domande simili a queste, adottando una prospettiva interdisciplinare utile a raggiungere un pubblico diversificato di esperti, docenti e studenti medi e universitari. La prima parte del volume affronta i rapporti tra donne e docenza nel tempo. Anche se si parla di donne intellettuali riconosciute come ‘maestre’ fin dai tempi di Socrate e di Platone, solo nel 1732, a Bologna, una donna fu per la prima volta incaricata di un insegnamento universitario: l’esperta di fisica newtoniana Laura Bassi (1711-1778). Nell’ambito delle celebrazioni per il terzo centenario della sua nascita, il convegno da cui questo libro trae origine ha offerto l’occasione per ridiscutere la figura di una ‘Maestra’ universalmente stimata come Bassi e per ripensare la storia delle donne docenti nel lungo periodo. Dalle monache maestre nei conventi della prima età moderna, alle insegnanti nella scuola primaria e secondaria dall’Ottocento fino al presente, il libro offre squarci su una storia controversa e poco conosciuta.
La riflessione sulle tematiche di genere in ambito scolastico, condotta attraverso gli strumenti della sociologia, della pedagogia e della psicologia, si focalizza nella seconda parte sul tema delle possibili ricadute, in termini formativi, degli squilibri di genere nella composizione del corpo docente.
Si discute, infine, nella terza parte, di pari opportunità e di merito nell’università italiana e in particolare in quella di Bologna: qual è la situazione delle docenti e delle ricercatrici nell’Ateneo più antico, quello che per primo al mondo offrì una cattedra a una studiosa?

Research paper thumbnail of Writing about Lives in Science: (Auto)Biography, Gender, and Genre, edited by P.  Govoni and Z.A. Franceschi (Göttingen 2014).

Following discussions on scientific biography carried out over the past few decades, this book pr... more Following discussions on scientific biography carried out over the past few decades, this book proposes a kaleidoscopic survey of the uses of biography as a tool to understand science and its context. It offers food for thought on the role played by the gender of the biographer and the biographee in the process of writing. To provide orientation in such a challenging field, some of the authors have accepted to write about their own professional experience while reflecting on the case studies they have been working on. Focusing on (auto)biography may help us to build bridges between different approaches to men and women’s lives in science. The authors belong to a variety of academic and professional fields, including the history of science, anthropology, literary studies, and science journalism. The period covered spans from 1732, when Laura Bassi was the first woman to get a tenured professorship of physics, to 2009, when Elizabeth H. Blackburn and Carol W. Greider were the first women’s team to have won a Nobel Prize in science.
Eds. P.Govoni, Z.A. Franceschi. Authors: Paola Govoni; Evelyn Fox Keller, Londa Schiebinger, Georgina Ferry, Marta Cavazza, Paula Findlen, Massimo Mazzotti, Vita Fortunati, Pnina G. Abir-Am, Zelda A. Franceschi.

Research paper thumbnail of Che cos’è la storia della scienza, Roma, Carocci, 2004.

Research paper thumbnail of Un pubblico per la scienza. La divulgazione scientifica nell'Italia in formazione, Roma, Carocci, 2002 (ristampa 2011).

Research paper thumbnail of Storia, scienza e società. Ricerche sulla scienza in Italia nell’età moderna e contemporanea, a cura di Paola Govoni, Bologna Studies in History of Science, 11, CIS, Università di Bologna, 2006.

Research paper thumbnail of Domani! Prima discussione pubblica di Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura  di P.Govoni, M.G. Belcastro, A. Bonoli, G. Guerzoni (Carocci, settembre 2024; 1a rist. ottobre 2024)

ore 19:00, aula magna, Piazza Scaravilli, 2, Dipartimento di Scienze economiche, Bologna A cura d... more ore 19:00, aula magna, Piazza Scaravilli, 2, Dipartimento di Scienze economiche, Bologna
A cura delle studentesse e degli studenti della Rete degli Universitari, Università di Bologna

Research paper thumbnail of La Repubblica, recensione di Brunella Torresin a Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura

Antropocene è una definizione entrata nell'uso comune, così com'è ormai comune l'esperienza del c... more Antropocene è una definizione entrata nell'uso comune, così com'è ormai comune l'esperienza del cambiamento climatico, la più angosciante delle sue caratteristiche. Non è scontata, invece, la cognizione di ciò che l'Antropocene, e cioè l'impatto delle attività umane sulla geologia e gli ecosistemi terrestri, comporti per le nostre vite e quelle degli altri, per la nostra e le altre specie viventi. Nei mesi della pandemia da Covid proprio di questo discutono tra loro quattro docenti dell'università di Bologna, unite dalla sensibilità alle tematiche ambientali e di genere. Paola Govoni è storica delle interazioni scienza-società esperta di studi di genere; Maria Giovanna Belcastro è biologa e antropologa esperta di evoluzionismo; Alessandra Bonoli è ingegnera delle materie prime esperta di tecnologie verdi; Giovanna Guerzoni è antropologa dell'educazione esperta di contesti multiculturali. Discutendo, condividono l'idea di trasformare l'emergenza-e le aule universitarie chiuse-in qualcosa di nuovo. Sulle conseguenze dei disastri ambientali in termini di instabilità politica e economica, guerre, disuguaglianze, esodi e rischi pandemici, hanno punti di vista convergenti. Perché non mettere, allora, i rispettivi saperi a disposizione di studenti e studentesse d'ogni indirizzo? È iniziato così "TerraFranca", il laboratorio che dal 2020 è stato frequentato da oltre duemila iscritti ai vari corsi di Biologia, Educazione, Filosofia e Ingegneria dell'Alma Mater. Le storie, le argomentazioni e i dati offerti in risposta alle domande degli studenti (nonché le loro stesse osservazioni) sono stati ora raccolti in un libro, edito da Carocci con il titolo "Ripensare l'Antropocene. Oltre natura e cultura".

Research paper thumbnail of "Dalla nazione al sistema Terra. Scienza e politica dal mito del progresso alla realtà dell’Antropocene", in Nazione e nazionalismi, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux , Firenze, 28 ottobre

Nazione e nazionalismi, Seminario con gli interventi di Alberto Banti, Steven Forti, Paola Govoni... more Nazione e nazionalismi, Seminario
con gli interventi di Alberto Banti, Steven Forti, Paola Govoni, Florent Guénard e la partecipazione di
Marco Bresciani, Paola Cattani
Coordina
Michela Nacci
Lunedì 28 ottobre, ore 17
Firenze, Palazzo Strozzi, Sala Ferri

Research paper thumbnail of Tecnologie, costruzione e appropriazione delle conoscenze. Dal mito del Progresso alla realtà dell’Antropocene, Convegno dottorale,  La dimensione pubblica del sapere: divulgazione, censure, finzioni

4-5 novembre 2024, Palazzo Toppo Wassermann, Sala del Consiglio (Udine, Via Gemona 92) Convegno d... more 4-5 novembre 2024, Palazzo Toppo Wassermann,
Sala del Consiglio (Udine, Via Gemona 92)
Convegno dottorale

Research paper thumbnail of Aperte le iscrizioni al nuovo corso di Competenze trasversali, presso UniBo: STS applicati al tema Antropocene

Il progetto sperimentale di ricerca ⇔ comunicazione ⇔ educazione "Ripensare l’Antropocene. Oltre ... more Il progetto sperimentale di ricerca ⇔ comunicazione ⇔ educazione "Ripensare l’Antropocene. Oltre natura e cultura" (Maria Giovanna Belcastro, Alessandra Bonoli, Paola Govoni, Giovanna Guerzoni), è un libro (Govoni et al., Carocci, 2024), e ora anche un corso di Competenze trasversali aperto alle studentesse e agli studenti di tutti i corsi di studio: scienze naturali, tecnologiche, sociali, umanistiche.

Proposto dall’Università di Bologna con altri 8: no esame finale, incontri online (e registrati), Open badge finale, info al link. È possibile iscriversi entro il 7 ottobre. All welcome!
info al link: https://www.unibo.it/it/studiare/insegnamenti-competenze-trasversali-moocs/competenze-trasversali

Research paper thumbnail of Applied STS/Science studies at UniBo!

Il progetto sperimentale di ricerca ⇔ comunicazione ⇔ educazione "Ripensare l’Antropocene. Oltre ... more Il progetto sperimentale di ricerca ⇔ comunicazione ⇔ educazione "Ripensare l’Antropocene. Oltre natura e cultura" (Maria Giovanna Belcastro, Alessandra Bonoli, Paola Govoni, Giovanna Guerzoni), è un libro (Govoni et al., Carocci, 2024), e ora anche un corso di Competenze trasversali aperto alle studentesse e agli studenti di tutti i corsi di studio: scienze naturali, tecnologiche, sociali, umanistiche.

Proposto dall’Università di Bologna con altri 8: no esame finale, incontri online (e registrati), Open badge finale, info al link. È possibile iscriversi entro il 7 ottobre. All welcome!

Info al link: https://www.unibo.it/it/studiare/insegnamenti-competenze-trasversali-moocs/competenze-trasversali

Research paper thumbnail of Tavola rotonda di chiusura IX congresso internazionale SIS / 9th international SIS conference Genere e storia oltre i confini / Gender and history beyond boundaries, Palermo

22 giugno 2024, ore 11:00-13:00 AULA MAGNA DI GIURISPRUDENZA L’accesso all’istruzione e alla cul... more 22 giugno 2024, ore 11:00-13:00
AULA MAGNA DI GIURISPRUDENZA
L’accesso all’istruzione e alla cultura delle bambine, delle ragazze e delle donne
Coordina: Beatrice Pasciuta (Prorettrice all’inclusione, alle pari opportunità e alle politiche di genere – Università di Palermo)
Intervengono: Sevgi Dogan (Scuola Normale Superiore - Scholars at risk) Sylvie Duval (Università di Bologna), Laura Silvia Battaglia (giornalista Radio Tre Mondo), Arianna Pipitone (Università di Palermo), Paola Govoni (Università di Bologna)
Evento trasmesso in streaming

Research paper thumbnail of Questioni di genere nella produzione della conoscenza,  Dipartimento di Lettere e Filosofia, Università di Firenze, via della Pergola 60 Sala Orbatello, 13 MAGGIO 2024,h. 16-18

Questioni di genere nella produzione della conoscenza scientifica, 13 MAGGIO 2024 - DILEF un'iniz... more Questioni di genere nella produzione della conoscenza scientifica, 13 MAGGIO 2024 - DILEF un'iniziativa nell'ambito delle attività del Seminario Permanente «Donne e sapere»
UNA CONVERSAZIONE CON PAOLA GOVONI (UNIBO) E SOFIA RANDICH (OSSERVATORIO ASTROFISICO DI ARCETRI – INAF)
Coordinano: Mariagrazia Portera e Marco Ciardi (UNIFI, DILEF)

Research paper thumbnail of Fascismo, Manhattan Project e Guerra fredda: Laura Capon Fermi si racconta, 13 marzo 2024, Centro Ricerche Enrico Fermi, Roma

Fascismo, Manhattan Project e Guerra fredda: Laura Capon Fermi si racconta

Research paper thumbnail of Parità di genere: a che punto siamo?  1 Marzo 2024  ore: 17:00  Aula Giorgio Prodi (Piazza San Giovanni in Monte, 2 - Bologna)

Evento organizzato per ParliamoneOra da Barbara Zambelli (Dipartimento di Farmacia e Biotecnologi... more Evento organizzato per ParliamoneOra da Barbara Zambelli (Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, UniBo), in collaborazione con She is a scientist, associazione che si occupa dei fattori che influenzano la parità di genere nella scienza. Parteciperanno Paola Govoni (Dipartimento di Filosofia, UniBo), Francesca Faenza (Dipartimento di Scienze Giuridiche, UniBo), Nicole Ticchi, presidente di She is a scientist, William Persichilli (Univ. di Messina)

L'evento fa parte della rassegna ParliamoneOra: incontri su temi della contemporaneità
Appuntamenti con docenti, ricercatori e ricercatrici dell’Università di Bologna spinti dal desiderio di mettere a disposizione le loro conoscenze ed esperienze su temi ad ampio impatto sociale, culturale, scientifico e tecnologico
https://www.parliamoneora.it/

Research paper thumbnail of Parità di genere: a che punto siamo? Nell’ambito delle iniziative congiunte di ParliamoneOra e dell’Università di Bologna su temi della contemporaneità, venerdì 1 marzo dalle 16:30 presso la Sala delle Feste in Via Zamboni 22, Bologna

Negli ultimi mesi, anche a seguito di drammatici fatti di cronaca, sono emerse con forza nella di... more Negli ultimi mesi, anche a seguito di drammatici fatti di cronaca, sono emerse con forza nella discussione pubblica parole come “patriarcato”, “violenza di genere”, “stereotipi di genere”, insieme ad una riflessione più ampia sulla disparità di genere che persiste nella nostra società. Questo fenomeno, oltre ad essere un elemento di ingiustizia sociale, è uno degli ostacoli alla piena crescita economica del paese e come tale riguarda tutte e tutti noi. La segregazione verticale, che impedisce alle donne di raggiungere posizioni di vertice e responsabilità in ambito professionale, insieme alla sottorappresentazione femminile nei settori STEM, è una delle importanti spie di questo fenomeno.

Apriremo uno spazio di riflessione e discussione. Ci chiederemo: Quale società vogliamo? Come possiamo raggiungerla? E come permettere a tutti e tutte di esprimere pienamente il proprio potenziale umano e professionale?

Ne discutiamo con

Paola Govoni (Dipartimento di Filosofia)

Francesca Faenza (Dipartimento di Scienze Giuridiche)

Nicole Ticchi (comunicatrice scientifica, presidente di “She is a scientst”)

William Persichilli (Esperto in Gender Studies e Redattore, Università di Messina)

Coordina Barbara Zambelli (Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie)

Tags: parità di genere#, soffitto di cristallo#

Research paper thumbnail of AZIONE. PERCHÉ IL RUMORE DIVENTI AGIRE CONSAPEVOLE. Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Bologna, Via Irnerio 46 Bologna - 8 febbraio 2024, ore 16:30

GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE SONOINVITATI/E A UN MOMENTO DI CONFRONTO CON IL CORPO DOCENTE, PER ... more GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE SONOINVITATI/E A UN MOMENTO DI CONFRONTO CON IL CORPO DOCENTE, PER CAPIRE COSA CI STA SUCCEDENDO E COME INTERVENIRE PER CAMBIARE.
PERCHÉ IL RUMORE DIVENTI AGIRE CONSAPEVOLE.
FACILITANO IL DIALOGO LE PROFESSORESSE PAOLA GOVONI E ROSSELLA GHIGI.
L’INIZIATIVA È PROMOSSA DAL GRUPPO DI LAVORO PARI OPPORTUNITÀ E INCLUSIONE DEL DIPARTIMENTO COORDINATO DALLAPROF.SSA SARA VALENTINETTI.

Research paper thumbnail of 1 dicembre 2023, Convegno internazionale: La biografia come genere. I generi delle biografie, Università di Bologna e Archivio di storia delle donne di Bologna

1 dicembre 2023, Convegno internazionale La biografia come genere. I generi delle biografie Perco... more 1 dicembre 2023, Convegno internazionale
La biografia come genere. I generi delle biografie
Percorsi di ricerca interdisciplinari tra età moderna e contemporanea
Università di Bologna e Archivio di storia delle donne di Bologna

Salone di Ulisse,
Accademia delle Scienze

COMITATO SCIENTIFICO:
Raffaella Baritono, Laura Fournier Finocchiaro, Annalisa
Furia, Elda Guerra, Elena Musiani, Vincenzo Lagioia

Research paper thumbnail of 50 anni DALLA PARTE DELLE BAMBINE. Reading di testi di Elena Gianini Belotti

Reading di testi di Elena Gianini Belotti (1929-2022) a 50 anni dalla pubblicazione del suo 'Dall... more Reading di testi di Elena Gianini Belotti (1929-2022) a 50 anni dalla pubblicazione del suo 'Dalla parte delle bambine. L'influenza dei condizionamenti sociali nella formazione del ruolo femminile nei primi anni di vita' (Feltrinelli, 1973)

a cura del Centro Studi sul Genere e l’Educazione (CSGE), Università di Bologna
Legge Irene Spadaro, attrice
Commentano Silvia Demozzi, Roberto Farné, Rossella Ghigi,
Paola Govoni, Rosy Nardone, Samanta Picciaiola

30 novembre 2023 – ore 15.00
Sala Riunioni, Dip. di Scienze dell’Educazione
Via Filippo Re, 6 - Bologna

Research paper thumbnail of Il dubbio e il desiderio. Eva Mameli Calvino. Un libro di Silvia Bencivelli In dialogo con Paola Govoni

Research paper thumbnail of “Scienza e innovazione nell'educazione, nella scuola e nell'accademia: criticità presenti e future”, modera Paola Govoni, con Patrizia Colella, Olivia Levrini, Margherita Venturi

IV sessione. Educazione e formazione tecnico scientifica, Convegno annuale Associazione Donne e S... more IV sessione. Educazione e formazione tecnico scientifica, Convegno annuale Associazione Donne e Scienza, 16 noevembre, ore 14:15, CNR, Bologna

Tavola rotonda “Scienza e innovazione nell'educazione, nella scuola e nell'accademia: criticità presenti e future”
Modera: PAOLA GOVONI, Università di Bologna
PATRIZIA COLELLA, ITES A. Olivetti, Lecce
OLIVIA LEVRINI, Università di Bologna
MARGHERITA VENTURI, Alma Mater, Università di Bologna

Research paper thumbnail of La filosofia incontra la scienza. Chair: Paola Govoni, Guido Barbujani dialoga con Roberto Brigati e Alberto Burgio, Giornata mondiale della filosofia

CONFLITTO e VERITÀ 16 novembre 2023 Giornata Mondiale della Filosofia Sala dello Stabat Mater – B... more CONFLITTO
e VERITÀ
16 novembre 2023
Giornata Mondiale della Filosofia
Sala dello Stabat Mater – Biblioteca dell’Archiginnasio
Piazza Galvani, 1 - Bologna
Con la partecipazione delle scuole del territorio

Research paper thumbnail of DIS-ORDER. 10 anni di corretta informazione scientifica sotto le due torri. Incontro su: Perché non ci preoccupiamo (abbastanza)? - Quando parlare di scienza non è sufficiente, 11 novembre 2023, ore 18-20, Sala Cappella Farnese, Bologna

DIS-ORDER. 10 anni di corretta informazione scientifica sotto le due torri Perché non ci preoccup... more DIS-ORDER. 10 anni di corretta informazione scientifica sotto le due torri
Perché non ci preoccupiamo (abbastanza)? - Quando parlare di
scienza non è sufficiente
Luogo: Sala Cappella Farnese
Ore: Dalle 18 alle 20
Moderatori: Marco Rocca(Minerva) e Noemi Urso (BUTAC)
Presenta: Pierdomenico Memeo
Ospiti: Agnese Collino, Adrian Fardate, Paola Govoni, Ruggero Rollini
Info al link https://www.noidiminerva.it/evento/dis-order-decennale-butac-e-minerva-associazione-divulgazione-scientifica/

Research paper thumbnail of L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IL SUO IMPATTO SULLA COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA, CicapFest 2023

Research paper thumbnail of Presentazione del libro di Francesca Antonelli, Scrivere e Sperimentare Marie-Anne Paulze-Lavoisier, segretaria della “nuova chimica”(1771-1836)

Dipartimento di filosofia, via Zamboni 38, sala Mondolfo Martedì 10 Ottobre 2023, 15:00 Francesca... more Dipartimento di filosofia, via Zamboni 38, sala Mondolfo
Martedì 10 Ottobre 2023, 15:00
Francesca Antonelli (Universitat de València) discute del suo libro *Scrivere e Sperimentare Marie-Anne Paulze-Lavoisier, segretaria della “nuova chimica”(1771-1836) (Viella, 2022) con Paola Govoni (UniBo), Tiziana Plebani (Ca' Foscari Università di Venezia) e Paolo Savoia (UniBo); coordina Marco Beretta (UniBo)