Elisa Pizzin | Università di Bologna (original) (raw)

Papers by Elisa Pizzin

Research paper thumbnail of MODELLI PROMOZIONALI, NARRATIVI E DI RAPPRESENTAZIONE NELLA COMEDY CONTEMPORANEA: I CASI FLEABAG E CHEWING GUM

Negli ultimi anni la serialità comedy ha iniziato a svilupparsi e a mutare in modalità che hanno ... more Negli ultimi anni la serialità comedy ha iniziato a svilupparsi e a mutare in modalità che hanno richiesto una riarticolazione delle procedure di comprensione del genere. Alcune serie contemporanee si risolvono in commedie di formato breve che, se da un lato dimostrano richiami evidenti alla situation comedy cosiddetta classica, dall’altro sono attraversate da elementi appartenenti a generi differenti che si ibridano tra loro dando vita a forme innovative.
Il presente elaborato è frutto di un percorso di ricerca che, partendo dal contesto mediale contemporaneo, confluisce nell’analisi di due serie televisive – Fleabag (2016) e Chewing Gum (2015) – le quali ci sembra fungano da testimonianze di due differenti realtà, elemento questo che cercheremo di far emergere nel corso dei capitoli ad esse riferiti. Queste due produzioni risultano focalizzate principalmente su figure femminili, le quali portano sullo schermo i propri corpi “indisciplinati” e la propria sessualità, servendosi di una serie di percorsi narrativi e strategie enunciative – come la rottura della quarta parete – che si distaccano dalla struttura testuale della sitcom tradizionale.
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Lo scopo del lavoro è innanzitutto volto ad un’analisi delle strategie distributive e promozionali messe in atto per questi due show. Partendo da una breve revisione dei piani editoriali dei network originali delle serie – ovvero BBC Three e Channel 4 –, dei loro elementi in comune, fino alle divergenze, cercheremo di metterne in luce i punti di forza, ma anche le difficoltà cui entrambi i network “tradizionali” devono far fronte, in un panorama odierno complesso, pieno di sfide e di nuovi player concorrenti, come le piattaforme SVOD (Subscription Video On Demand)1. Vedremo che di fronte ad un panorama così sfaccettato, non basta limitarsi al controllo della competizione a livello nazionale, ma è necessario fare i conti con l'ascesa di piattaforme come Amazon o Netflix, le quali che contribuiscono allo sviluppo di nuove modalità di storytelling, oltre all’espressione più libera e creativa di alcune voci critiche. Seguirà quindi un’analisi delle strategie comuni tra questi due (relativamente nuovi) player, e di come le varie forme di contenuto ne siano influenzate.
Nel corso del secondo capitolo metteremo a fuoco il contesto mediale da cui i nostri due esempi di analisi (Fleabag e Chewing Gum) sono nati, cercando di dare il giusto spazio anche ai paratesti – elementi che circolano attorno ai contenuti primari – che possono da una parte essere estrapolati dai testi stessi, riconfigurati e tesi verso nuovi significati – è il caso degli original short-content –, ma possono anche essere elementi paratestuali legati alla figura dell’autrice/showrunner, o fattori che servono a collocare le serie in una posizione di legittimità culturale, estetica e artistica.
Nel terzo capitolo cercheremo invece di indagare più in profondità le dinamiche testuali ed in particolare, i meccanismi umoristici che fanno rientrare i due show in esame all’interno del grande ventaglio comedy, con tutte le varie declinazioni e criticità che caratterizzano il genere. L’obiettivo del capitolo si risolve perciò nel tentativo di analizzare le due serie, attraverso una revisione dei contenuti, dei personaggi e delle rappresentazioni di genere: vedremo infatti come l’elemento cringe e il legame comunicativo con lo spettatore, che affiora nei momenti awkward delle protagoniste – messo in atto da strategie testuali come la rottura della quarta parete –, siano alla base della creazione del “comic impetus” delle rispettive comedy. Inoltre cercheremo di indagare le modalità ambigue con cui questi show si inseriscono all’interno del dibattito postfemminista – attraverso l’esame delle politiche del corpo e della sessualità messe in scena – e a quale tipologia di spettatrice potrebbero essere rivolti.

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Negli ultimi anni la serialità comedy ha iniziato a svilupparsi e a mutare in modalità che hanno ... more Negli ultimi anni la serialità comedy ha iniziato a svilupparsi e a mutare in modalità che hanno richiesto una riarticolazione delle procedure di comprensione del genere. Alcune serie contemporanee si risolvono in commedie di formato breve che, se da un lato dimostrano richiami evidenti alla situation comedy cosiddetta classica, dall’altro sono attraversate da elementi appartenenti a generi differenti che si ibridano tra loro dando vita a forme innovative.
Il presente elaborato è frutto di un percorso di ricerca che, partendo dal contesto mediale contemporaneo, confluisce nell’analisi di due serie televisive – Fleabag (2016) e Chewing Gum (2015) – le quali ci sembra fungano da testimonianze di due differenti realtà, elemento questo che cercheremo di far emergere nel corso dei capitoli ad esse riferiti. Queste due produzioni risultano focalizzate principalmente su figure femminili, le quali portano sullo schermo i propri corpi “indisciplinati” e la propria sessualità, servendosi di una serie di percorsi narrativi e strategie enunciative – come la rottura della quarta parete – che si distaccano dalla struttura testuale della sitcom tradizionale.
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Lo scopo del lavoro è innanzitutto volto ad un’analisi delle strategie distributive e promozionali messe in atto per questi due show. Partendo da una breve revisione dei piani editoriali dei network originali delle serie – ovvero BBC Three e Channel 4 –, dei loro elementi in comune, fino alle divergenze, cercheremo di metterne in luce i punti di forza, ma anche le difficoltà cui entrambi i network “tradizionali” devono far fronte, in un panorama odierno complesso, pieno di sfide e di nuovi player concorrenti, come le piattaforme SVOD (Subscription Video On Demand)1. Vedremo che di fronte ad un panorama così sfaccettato, non basta limitarsi al controllo della competizione a livello nazionale, ma è necessario fare i conti con l'ascesa di piattaforme come Amazon o Netflix, le quali che contribuiscono allo sviluppo di nuove modalità di storytelling, oltre all’espressione più libera e creativa di alcune voci critiche. Seguirà quindi un’analisi delle strategie comuni tra questi due (relativamente nuovi) player, e di come le varie forme di contenuto ne siano influenzate.
Nel corso del secondo capitolo metteremo a fuoco il contesto mediale da cui i nostri due esempi di analisi (Fleabag e Chewing Gum) sono nati, cercando di dare il giusto spazio anche ai paratesti – elementi che circolano attorno ai contenuti primari – che possono da una parte essere estrapolati dai testi stessi, riconfigurati e tesi verso nuovi significati – è il caso degli original short-content –, ma possono anche essere elementi paratestuali legati alla figura dell’autrice/showrunner, o fattori che servono a collocare le serie in una posizione di legittimità culturale, estetica e artistica.
Nel terzo capitolo cercheremo invece di indagare più in profondità le dinamiche testuali ed in particolare, i meccanismi umoristici che fanno rientrare i due show in esame all’interno del grande ventaglio comedy, con tutte le varie declinazioni e criticità che caratterizzano il genere. L’obiettivo del capitolo si risolve perciò nel tentativo di analizzare le due serie, attraverso una revisione dei contenuti, dei personaggi e delle rappresentazioni di genere: vedremo infatti come l’elemento cringe e il legame comunicativo con lo spettatore, che affiora nei momenti awkward delle protagoniste – messo in atto da strategie testuali come la rottura della quarta parete –, siano alla base della creazione del “comic impetus” delle rispettive comedy. Inoltre cercheremo di indagare le modalità ambigue con cui questi show si inseriscono all’interno del dibattito postfemminista – attraverso l’esame delle politiche del corpo e della sessualità messe in scena – e a quale tipologia di spettatrice potrebbero essere rivolti.