DAJLA RIERA | Università degli studi di Camerino UNICAM (original) (raw)

Papers by DAJLA RIERA

Research paper thumbnail of Density - intensity. Material and immaterial elements in assessing urban quality

Techne. Journal of Technology for Architecture and Environment, 2019

The objective of this research is to produce a critical scientific analysis of some aspects relat... more The objective of this research is to produce a critical scientific analysis of some aspects related to urban resilience to offer planners and decision-makers a deft intervention tool to mitigate high temperatures in urban areas. Densification, morphology, and materials are used to suggest strategies aimed at improving the quality of life in cities. This point of view analyses climate change and its connection to humans, urban density and its energy value, the evolution of materials, and the management of environmental comfort, considering the horizontal/vertical relationship as one of the morphological parameters capable of determining the connections between density, the form of the spaces, and the urban heat island.

Research paper thumbnail of ARCHITETTURA MORBIDA: vita contemporanea tra nuovi spazi e tecnologie.

Abitare la terra, 2019

The term “soft architecture” defines an urban design strategy that opposes to systems which are s... more The term “soft architecture” defines an urban design strategy that opposes to systems which are static, permanent and hard. The strategy implies the adoption of a not traditional scalar approach which involves multiple specializations and the introduction of new design parameters.
It starts at the material scale, with the connection the encounter establishes with it and it ends outlining new relations and mutable adaptive models, that define novel urban architectural transformations.
A new soft strategy that like a dress it’s placed on the skin of the city and it changes depending on social, temporal and climatic needs.
The resulting design produced by this approach has an artistic soul influenced by the use of architectural technology and of artificial intelligence networks.

Research paper thumbnail of Architettura effimera per la ricostruzione. ANASTILOSI (Con)temporanea.

Congresso Nazionale CIRIAF XIX 12|04|19 PERUGIA Università degli Studi di Perugia AULA MAGNA, 2019

A seguito del terremoto avvenuto nel centro Italia nel 2016, molte delle icone artistiche/archite... more A seguito del terremoto avvenuto nel centro Italia nel 2016, molte delle icone artistiche/architettoniche sono rimaste fortemente danneggiate, generando una profonda frattura sociale nelle comunità locali.
Il caso studio della Madonna del Sole di Capodacqua è una riflessione sui modelli di sviluppo nel processo della ricostruzione. Propone un’architettura effimera che vuole colmare il “gap temporale” che va dal momento della distruzione all’effettivo restauro del manufatto, attraverso una nuova tecnica qui definita “anastilosi (con)temporanea”; una ricostruzione non in loco del volume e dei caratteri simbolici del monumento, con tecniche leggere e reversibili.
La ricomposizione del volume avviene mediante una struttura in legno che riproduce la forma e le proporzioni del volume originale, intervallata da lamelle verticali in I-Mesh, tessuto innovativo composto da fibre minerali intrecciate secondo una maglia multiassiale. L’istallazione è un Landmark, un’architettura virtuale, al contempo materiale, che consente una fruizione in differita del santuario, dichiarando la temporaneità dell’allestimento attraverso l’idea della leggerezza e del movimento.
Si ritiene importante restituire, attraverso istallazioni temporanee, un rapporto fecondo tra storia e contemporaneità, generando diverse opportunità di fruizione e promozione turistica, puntando ad un pubblico interessato a comprendere e scoprire le opere non più visitabili per effetto del terremoto.

Keywords: Ricostruzione, Simboli, Tecnologie leggere, Post-terremoto, Architettura effimera.

Research paper thumbnail of RICOSTRUIRE CON LEGGEREZZA. IL CASO DEL TEMPIETTO DELLA MADONNA DEL SOLE A CAPODACQUA (ARQUATA DEL TRONTO)

2ND INTERNATIONAL FORUM ON ARCHITECTURE AND URBANISM PESCARA • ITALY TERRITORI FRAGILI/FRAGILE TERRITORIES, 2018

A seguito dei fenomeni sismici sono venute meno alcune icone simboliche che rappresentavano la pe... more A seguito dei fenomeni sismici sono venute meno alcune icone simboliche che rappresentavano la permanenza stessa delle comunità nei luoghi, anche al di là della presenza delle persone. Attraverso il caso studio del santuario della Madonna del Sole ad Arquata del Tronto, si è ragionato sull’ipotesi di ricostruire alcune architetture simboliche utilizzando sistemi temporanei e leggeri, tali da poter essere allo stesso tempo in grado di rievocare la magia e il fascino dei volumi e degli spazi delle architetture originarie, e rendere immediatamente visibili e comunicabili le perdite subite e la necessità di una più duratura ricostruzione. Subito dopo il sisma di agosto 2016 l’Istat stimava in 293 il numero dei monumenti (chiese, palazzi, eremi, ecc) distrutti o totalmente inagibili (https://www.istat.it/it/files//2016/09/Focus-sisma- 15sett2016.pdf); cifra aumentata ulteriormente a seguito delle successive scosse di ottobre 2016 e di gennaio 2017. I tempi del censimento e della ricostruzione dei beni immobili di rilevanza storico-artistica saranno inevitabilmente lunghi e, per alcuni di essi, non sarà possibile pensare ad una ricostruzione nel luogo stesso dove erano collocati. Da questo punto di vista il caso di Arquata del Tronto rappresenta una situazione emblematica. Date queste premesse si intende presentare un progetto che ha l’intento di riprendere alcune interessanti esperienze attuate da artisti come Edoardo Tresoldi, come per esempio il “restauro (ma potremmo dire vera e propria ricostruzione) della basilica paleocristiana Santa Maria di Siponto che l’ha portato alla ribalta internazionale” (https://ilmanifesto.it/ sculture-trasparenti-in-un-paesaggio-sonoro/). La proposta che viene presentata utilizza una struttura lignea e un materiale innovativo, I-Mesh, particolarmente adatto a ricostruire un’idea di spazio e di volume, attraverso un intreccio di fibre dai colori cangianti e dal carattere empatico. Il materiale è in grado di restituire l’effetto e la cromaticità della pietra, pur essendo leggerissimo, come un tessuto.

Research paper thumbnail of Densità - intensità.  Elementi materiali ed immateriali per una valutazione della qualità urbana

TECHNE Journal of Technology for Architecture and Environment Horizontality/verticality in architecture., 2019

La ricerca si pone come obiettivo quello di pervenire ad un bilancio critico scientifico su alcun... more La ricerca si pone come obiettivo quello di pervenire ad un bilancio critico scientifico su alcuni aspetti relativi al tema della “resilienza urbana”, per offrire a pianificatori e decisori uno strumento agile di intervento per la mitigazione delle temperature nelle aree urbane: densificazione, morfologia, materiali sono criteri utilizzati per suggerire strategie volte a migliorare la qualità della vita nelle città.
Il punto di vista indagato analizza il cambiamento climatico e la sua connessione antropica, la densità urbana e la sua valenza energetica, l’evoluzione materica e la gestione del comfort ambientale, considerando il rapporto orizzontale/ verticale come uno dei parametri morfologici capaci di determinare la relazione tra densità, forma degli spazi e isola di calore urbana.

The objective of this research is to produce a critical scientific analysis of some aspects related to urban resilience to offer planners and decision-makers a deft intervention tool to mitigate high temperatures in urban areas. Densifica- tion, morphology, and materials are used to suggest strategies aimed at improv- ing the quality of life in cities. This point of view analyses climate change and its connection to humans, urban den- sity and its energy value, the evolution of materials, and the management of environmental comfort, considering the horizontal/vertical relationship as one of the morphological parameters capable of determining the connections between density, the form of the spaces, and the urban heat island.

Keywords: Climate change; Technologies for the built environment; Urban heat island.

Research paper thumbnail of Textile architecture:"dressing the Aurelian walls"

TensiNet Softening the habitats, 2019

Rome has been exponentially increasing its lands use till 2030, with a rate of 3sm/minute. In the... more Rome has been exponentially increasing its lands use till 2030, with a rate of 3sm/minute. In the near future developers and authorities will have to face not only the restorations of existing building stocks, but also the environmental and social sustainable regeneration of wider open-air zones and still empty urban spaces (Ottone, Cocci Grifoni, 2018; Gehle, 2017). The study focuses on a representative cultural heritage built system in Rome - the Aurelian walls - which is listed as outstanding part of a new green infrastructure by the city regulatory plan. This ancient wall-ring surrounding the historical centre of Rome has seen as a potential area where to apply novel strategies of urban regeneration, due to the presence of several neglected urban zones and uncomfortable public spaces. Taking inspiration from Christo and Jean-Claude’s artistic avant-gardes interventions, the authors are envisioning the temporary application of lightweight composite meshes as a sun-shading protective path, able to interact with the thermal mass of the ancient walls, in order to increase the level of thermal comfort of the open-air urban spaces. The final goal is, on one hand, to simulate the performances of the developed textile shells’ building system and to assessment its potential of heatwaves mitigation, and, on the other hand, to investigate the replicability rules of temporary textile-based architecture as a mean for re-activating - in a sustainable and reversible manner - the urban live and the care of ancient and delicate, cultural heritage contexts.
Keywords: outdoor comfort, fiber design, parametric design, composite meshes, urban heatwaves mitigation.

Research paper thumbnail of Density - intensity. Material and immaterial elements in assessing urban quality

Techne. Journal of Technology for Architecture and Environment, 2019

The objective of this research is to produce a critical scientific analysis of some aspects relat... more The objective of this research is to produce a critical scientific analysis of some aspects related to urban resilience to offer planners and decision-makers a deft intervention tool to mitigate high temperatures in urban areas. Densification, morphology, and materials are used to suggest strategies aimed at improving the quality of life in cities. This point of view analyses climate change and its connection to humans, urban density and its energy value, the evolution of materials, and the management of environmental comfort, considering the horizontal/vertical relationship as one of the morphological parameters capable of determining the connections between density, the form of the spaces, and the urban heat island.

Research paper thumbnail of ARCHITETTURA MORBIDA: vita contemporanea tra nuovi spazi e tecnologie.

Abitare la terra, 2019

The term “soft architecture” defines an urban design strategy that opposes to systems which are s... more The term “soft architecture” defines an urban design strategy that opposes to systems which are static, permanent and hard. The strategy implies the adoption of a not traditional scalar approach which involves multiple specializations and the introduction of new design parameters.
It starts at the material scale, with the connection the encounter establishes with it and it ends outlining new relations and mutable adaptive models, that define novel urban architectural transformations.
A new soft strategy that like a dress it’s placed on the skin of the city and it changes depending on social, temporal and climatic needs.
The resulting design produced by this approach has an artistic soul influenced by the use of architectural technology and of artificial intelligence networks.

Research paper thumbnail of Architettura effimera per la ricostruzione. ANASTILOSI (Con)temporanea.

Congresso Nazionale CIRIAF XIX 12|04|19 PERUGIA Università degli Studi di Perugia AULA MAGNA, 2019

A seguito del terremoto avvenuto nel centro Italia nel 2016, molte delle icone artistiche/archite... more A seguito del terremoto avvenuto nel centro Italia nel 2016, molte delle icone artistiche/architettoniche sono rimaste fortemente danneggiate, generando una profonda frattura sociale nelle comunità locali.
Il caso studio della Madonna del Sole di Capodacqua è una riflessione sui modelli di sviluppo nel processo della ricostruzione. Propone un’architettura effimera che vuole colmare il “gap temporale” che va dal momento della distruzione all’effettivo restauro del manufatto, attraverso una nuova tecnica qui definita “anastilosi (con)temporanea”; una ricostruzione non in loco del volume e dei caratteri simbolici del monumento, con tecniche leggere e reversibili.
La ricomposizione del volume avviene mediante una struttura in legno che riproduce la forma e le proporzioni del volume originale, intervallata da lamelle verticali in I-Mesh, tessuto innovativo composto da fibre minerali intrecciate secondo una maglia multiassiale. L’istallazione è un Landmark, un’architettura virtuale, al contempo materiale, che consente una fruizione in differita del santuario, dichiarando la temporaneità dell’allestimento attraverso l’idea della leggerezza e del movimento.
Si ritiene importante restituire, attraverso istallazioni temporanee, un rapporto fecondo tra storia e contemporaneità, generando diverse opportunità di fruizione e promozione turistica, puntando ad un pubblico interessato a comprendere e scoprire le opere non più visitabili per effetto del terremoto.

Keywords: Ricostruzione, Simboli, Tecnologie leggere, Post-terremoto, Architettura effimera.

Research paper thumbnail of RICOSTRUIRE CON LEGGEREZZA. IL CASO DEL TEMPIETTO DELLA MADONNA DEL SOLE A CAPODACQUA (ARQUATA DEL TRONTO)

2ND INTERNATIONAL FORUM ON ARCHITECTURE AND URBANISM PESCARA • ITALY TERRITORI FRAGILI/FRAGILE TERRITORIES, 2018

A seguito dei fenomeni sismici sono venute meno alcune icone simboliche che rappresentavano la pe... more A seguito dei fenomeni sismici sono venute meno alcune icone simboliche che rappresentavano la permanenza stessa delle comunità nei luoghi, anche al di là della presenza delle persone. Attraverso il caso studio del santuario della Madonna del Sole ad Arquata del Tronto, si è ragionato sull’ipotesi di ricostruire alcune architetture simboliche utilizzando sistemi temporanei e leggeri, tali da poter essere allo stesso tempo in grado di rievocare la magia e il fascino dei volumi e degli spazi delle architetture originarie, e rendere immediatamente visibili e comunicabili le perdite subite e la necessità di una più duratura ricostruzione. Subito dopo il sisma di agosto 2016 l’Istat stimava in 293 il numero dei monumenti (chiese, palazzi, eremi, ecc) distrutti o totalmente inagibili (https://www.istat.it/it/files//2016/09/Focus-sisma- 15sett2016.pdf); cifra aumentata ulteriormente a seguito delle successive scosse di ottobre 2016 e di gennaio 2017. I tempi del censimento e della ricostruzione dei beni immobili di rilevanza storico-artistica saranno inevitabilmente lunghi e, per alcuni di essi, non sarà possibile pensare ad una ricostruzione nel luogo stesso dove erano collocati. Da questo punto di vista il caso di Arquata del Tronto rappresenta una situazione emblematica. Date queste premesse si intende presentare un progetto che ha l’intento di riprendere alcune interessanti esperienze attuate da artisti come Edoardo Tresoldi, come per esempio il “restauro (ma potremmo dire vera e propria ricostruzione) della basilica paleocristiana Santa Maria di Siponto che l’ha portato alla ribalta internazionale” (https://ilmanifesto.it/ sculture-trasparenti-in-un-paesaggio-sonoro/). La proposta che viene presentata utilizza una struttura lignea e un materiale innovativo, I-Mesh, particolarmente adatto a ricostruire un’idea di spazio e di volume, attraverso un intreccio di fibre dai colori cangianti e dal carattere empatico. Il materiale è in grado di restituire l’effetto e la cromaticità della pietra, pur essendo leggerissimo, come un tessuto.

Research paper thumbnail of Densità - intensità.  Elementi materiali ed immateriali per una valutazione della qualità urbana

TECHNE Journal of Technology for Architecture and Environment Horizontality/verticality in architecture., 2019

La ricerca si pone come obiettivo quello di pervenire ad un bilancio critico scientifico su alcun... more La ricerca si pone come obiettivo quello di pervenire ad un bilancio critico scientifico su alcuni aspetti relativi al tema della “resilienza urbana”, per offrire a pianificatori e decisori uno strumento agile di intervento per la mitigazione delle temperature nelle aree urbane: densificazione, morfologia, materiali sono criteri utilizzati per suggerire strategie volte a migliorare la qualità della vita nelle città.
Il punto di vista indagato analizza il cambiamento climatico e la sua connessione antropica, la densità urbana e la sua valenza energetica, l’evoluzione materica e la gestione del comfort ambientale, considerando il rapporto orizzontale/ verticale come uno dei parametri morfologici capaci di determinare la relazione tra densità, forma degli spazi e isola di calore urbana.

The objective of this research is to produce a critical scientific analysis of some aspects related to urban resilience to offer planners and decision-makers a deft intervention tool to mitigate high temperatures in urban areas. Densifica- tion, morphology, and materials are used to suggest strategies aimed at improv- ing the quality of life in cities. This point of view analyses climate change and its connection to humans, urban den- sity and its energy value, the evolution of materials, and the management of environmental comfort, considering the horizontal/vertical relationship as one of the morphological parameters capable of determining the connections between density, the form of the spaces, and the urban heat island.

Keywords: Climate change; Technologies for the built environment; Urban heat island.

Research paper thumbnail of Textile architecture:"dressing the Aurelian walls"

TensiNet Softening the habitats, 2019

Rome has been exponentially increasing its lands use till 2030, with a rate of 3sm/minute. In the... more Rome has been exponentially increasing its lands use till 2030, with a rate of 3sm/minute. In the near future developers and authorities will have to face not only the restorations of existing building stocks, but also the environmental and social sustainable regeneration of wider open-air zones and still empty urban spaces (Ottone, Cocci Grifoni, 2018; Gehle, 2017). The study focuses on a representative cultural heritage built system in Rome - the Aurelian walls - which is listed as outstanding part of a new green infrastructure by the city regulatory plan. This ancient wall-ring surrounding the historical centre of Rome has seen as a potential area where to apply novel strategies of urban regeneration, due to the presence of several neglected urban zones and uncomfortable public spaces. Taking inspiration from Christo and Jean-Claude’s artistic avant-gardes interventions, the authors are envisioning the temporary application of lightweight composite meshes as a sun-shading protective path, able to interact with the thermal mass of the ancient walls, in order to increase the level of thermal comfort of the open-air urban spaces. The final goal is, on one hand, to simulate the performances of the developed textile shells’ building system and to assessment its potential of heatwaves mitigation, and, on the other hand, to investigate the replicability rules of temporary textile-based architecture as a mean for re-activating - in a sustainable and reversible manner - the urban live and the care of ancient and delicate, cultural heritage contexts.
Keywords: outdoor comfort, fiber design, parametric design, composite meshes, urban heatwaves mitigation.