Antonio Sichera | Università di Catania (original) (raw)
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Papers by Antonio Sichera
Il ritorno del mito, il tempo dell'altro : l'Ulisse di Pavese, 2017
Cahiers de Gestalt-thérapie, 2002
Gli amici di Catania mi hanno dato una prova, una delle tante, di amicizia e di considerazione qu... more Gli amici di Catania mi hanno dato una prova, una delle tante, di amicizia e di considerazione quant'anche di grande difficoltà, che s'immerge nel dolore per la consapevolezza di essere, questa volta davvero, inferiore al compito, pur esile, che mi viene affidato: sostituire Giuseppe Giarrizzo nell'annuncio della ripresa della Rivista che fu sua e che Giancarlo Magnano San Lio, con squisitezza di giovane amico, ha deciso di riprendere proprio in omaggio a Giarrizzo, di cui si è fatto allievo, allievo vero per quanto non abbia seduto ai piedi della sua cattedra. Tenterò di farlo-e chiedo scusa per la forma prescelta, ma in questo momento non saprei fare altro, come pure farò appena la conseguita oggettivazione avrà destato in me la sua forza interpretativa-dando l'immagine che, nell'immediato, mi viene innanzi dell'Amico antico, tra lo scuotimento dei sentimenti e dei ricordi, che sono tanti, tantissimi, infiniti, quanti ne conta l'amicizia durata esattamente cinquant'anni. E che ha coinvolto, con noi, altre due persone, le quali, diversamente ed egualmente, sono state per noi due determinanti, Libera e Mary, non a caso divenute amiche fraterne, a completare l'amicizia fraterna di Pippo e mia. Mi si lasci iniziare proprio con la citazione di una lettera di Mary del 2002, indirizzata a un altro comune amico, in occasione della morte della moglie di lui: «Dopo Libera, Aida. La sera in cui, guidati da Fulvio, potemmo visitare la tomba di Libera, giurai che non sarei più tornata a Napoli: lo ripetei piangendo a
The unconscious and its by-passing in a histori-cal-cultural perspective Freud himself, on the th... more The unconscious and its by-passing in a histori-cal-cultural perspective Freud himself, on the threshold of the 20th century (a histor-ical period that was not by chance defined as the "age of catastrophe" by Hobsbawm 1), perhaps did not intend the un-conscious to become a metaphor and a hermeneutic criticism of mature modernity. The dawn of the modern age, in fact, coincides with an attack on the paradigms of the classical and Judeo-Christian tradition, and the consequent break in a thousand-year old equilibrium, in which a series of rec-ognized authorities, transcending subjectivity, guaranteed a shared interpretation of the cosmos, of history, of existence itself. It was the form borrowed in the Medieval period from the paradigm of Christianity, based around the divine justi-fication for living or dying. Its demise, cleverly foreseen by Nietzsche in the famous pages of The Gay Science 2 , may, in fact, be represented as the "death of God" (of the father, of tr...
Preludio : Il n'y a qu'un point indivisible.., 2005
Un poeta non può morire, 2012
Il saggio punta a ricostruire brevemente la storia della santità nella letteratura moderna e cont... more Il saggio punta a ricostruire brevemente la storia della santità nella letteratura moderna e contemporanea, isolando alcune esperienze paradigmatiche di rappresentazione della pura bontà nella scrittura letteraria tra la fine del Settecento e il secondo Novecento. Mentre il Wilhelm Meister sembra mettere fine ad ogni forma tradizionale di santità cattolica, l'Ottocento di Manzoni e Fogazzaro recepisce il modello eroico della santità morale, intesa come elevazione dal 'basso' dell'esperienza quotidiana. In direzione opposta, sia gli scrittori confessanti novecenteschi come Bernanos (e Green), sia, in partibus infidelium, Dostoevskij e Pirandello, così come Roth e Pasolini, disegneranno un modello di santo come soggettività totalmente incarnata.
This paper aims to outline essentially a phenomenological and gestaltic hermeneutics of narrative... more This paper aims to outline essentially a phenomenological and gestaltic hermeneutics of narrative, in a historical context marked successively by structuralist narratology, Ricoeur's reflection and new cognitivist narratology. From this point of view, the fundamental value of relationship is supported by a critical analysis ad hoc of Il fu Mattia Pascal by Pirandello and some considerations about the current status of narrativity.
Il ritorno del mito, il tempo dell'altro : l'Ulisse di Pavese, 2017
Cahiers de Gestalt-thérapie, 2002
Gli amici di Catania mi hanno dato una prova, una delle tante, di amicizia e di considerazione qu... more Gli amici di Catania mi hanno dato una prova, una delle tante, di amicizia e di considerazione quant'anche di grande difficoltà, che s'immerge nel dolore per la consapevolezza di essere, questa volta davvero, inferiore al compito, pur esile, che mi viene affidato: sostituire Giuseppe Giarrizzo nell'annuncio della ripresa della Rivista che fu sua e che Giancarlo Magnano San Lio, con squisitezza di giovane amico, ha deciso di riprendere proprio in omaggio a Giarrizzo, di cui si è fatto allievo, allievo vero per quanto non abbia seduto ai piedi della sua cattedra. Tenterò di farlo-e chiedo scusa per la forma prescelta, ma in questo momento non saprei fare altro, come pure farò appena la conseguita oggettivazione avrà destato in me la sua forza interpretativa-dando l'immagine che, nell'immediato, mi viene innanzi dell'Amico antico, tra lo scuotimento dei sentimenti e dei ricordi, che sono tanti, tantissimi, infiniti, quanti ne conta l'amicizia durata esattamente cinquant'anni. E che ha coinvolto, con noi, altre due persone, le quali, diversamente ed egualmente, sono state per noi due determinanti, Libera e Mary, non a caso divenute amiche fraterne, a completare l'amicizia fraterna di Pippo e mia. Mi si lasci iniziare proprio con la citazione di una lettera di Mary del 2002, indirizzata a un altro comune amico, in occasione della morte della moglie di lui: «Dopo Libera, Aida. La sera in cui, guidati da Fulvio, potemmo visitare la tomba di Libera, giurai che non sarei più tornata a Napoli: lo ripetei piangendo a
The unconscious and its by-passing in a histori-cal-cultural perspective Freud himself, on the th... more The unconscious and its by-passing in a histori-cal-cultural perspective Freud himself, on the threshold of the 20th century (a histor-ical period that was not by chance defined as the "age of catastrophe" by Hobsbawm 1), perhaps did not intend the un-conscious to become a metaphor and a hermeneutic criticism of mature modernity. The dawn of the modern age, in fact, coincides with an attack on the paradigms of the classical and Judeo-Christian tradition, and the consequent break in a thousand-year old equilibrium, in which a series of rec-ognized authorities, transcending subjectivity, guaranteed a shared interpretation of the cosmos, of history, of existence itself. It was the form borrowed in the Medieval period from the paradigm of Christianity, based around the divine justi-fication for living or dying. Its demise, cleverly foreseen by Nietzsche in the famous pages of The Gay Science 2 , may, in fact, be represented as the "death of God" (of the father, of tr...
Preludio : Il n'y a qu'un point indivisible.., 2005
Un poeta non può morire, 2012
Il saggio punta a ricostruire brevemente la storia della santità nella letteratura moderna e cont... more Il saggio punta a ricostruire brevemente la storia della santità nella letteratura moderna e contemporanea, isolando alcune esperienze paradigmatiche di rappresentazione della pura bontà nella scrittura letteraria tra la fine del Settecento e il secondo Novecento. Mentre il Wilhelm Meister sembra mettere fine ad ogni forma tradizionale di santità cattolica, l'Ottocento di Manzoni e Fogazzaro recepisce il modello eroico della santità morale, intesa come elevazione dal 'basso' dell'esperienza quotidiana. In direzione opposta, sia gli scrittori confessanti novecenteschi come Bernanos (e Green), sia, in partibus infidelium, Dostoevskij e Pirandello, così come Roth e Pasolini, disegneranno un modello di santo come soggettività totalmente incarnata.
This paper aims to outline essentially a phenomenological and gestaltic hermeneutics of narrative... more This paper aims to outline essentially a phenomenological and gestaltic hermeneutics of narrative, in a historical context marked successively by structuralist narratology, Ricoeur's reflection and new cognitivist narratology. From this point of view, the fundamental value of relationship is supported by a critical analysis ad hoc of Il fu Mattia Pascal by Pirandello and some considerations about the current status of narrativity.