Floriana Conte | Università degli Studi di Foggia (original) (raw)
Papers by Floriana Conte
, in Storie dell’Arte. Studi in onore di Francesco Federico Mancini, 2 voll., a cura di F. Marcelli, Aguaplano, Perugia 2020, vol. II, pp. 141-156, ISBN:978-88-85803-65-7., 2020
Come visitare la Biennale di Venezia?, 2022
Come visitare la Biennale di Venezia?
Letteratura & Arte , 2020
LETTERATURA & ARTE Fabrizio Serra editore, Pisa - Roma * Volume 18, 2020 Pp. 212 * Letteratura & ... more LETTERATURA & ARTE
Fabrizio Serra editore, Pisa - Roma
*
Volume 18, 2020
Pp. 212
*
Letteratura & Arte (fascicolo completo), a cura di Giovanna Rizzarelli
Volume 18 - 2020
http://www.libraweb.net/articoli.php?chiave=202006001&rivista=60
Razza, identità, culture. Un approccio interdisciplinare, a cura di Salvatore Donadei, Manolita Francesca e Vincenzo Tondi della Mura (Collana del Dipartimento di Scienze giuridiche, Università del Salento. Nuova Serie 44), Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2019, pp. 55-82., 2019
Venti anni di Archeologia, arti e storia nell’Università di Foggia. Tra ricerca e terza missione, a cura di Roberta Giuliani e Saverio Russo, Foggia, Edipuglia, 2019, pp. 1-6, 2019
«Iconographica. Studies in the History of Images», XIX, 2019, pp. 106-116 (pdf parziale), 2020
The article updates the recording about a «Jacob attending his Flock» registered on 1824 by Lady ... more The article updates the recording about a «Jacob attending his Flock» registered on 1824 by Lady Morgan, knew by Federico Zeri after his last passage in a Christie’s sale on 1946, and now in a private house. Jacob is the unique example of the collaboration between Salvator Rosa (the sheperd and the landscape) and Pier Francesco Mola (the flock)
in a sacred painting. The chronology of it is also related to the decorative complex of the Dominican church of Santa Maria della Vittoria in Milan, where two paintings by Salvator Rosa and Pier Francesco Mola with Gaspard Dughet were exhibited in. It is higly probably that Jacob was painted for the lawyer Lorito Giuseppe Pitassi, the son-in-law of
the patrons of the Saint Mary of Costantinopoli with angels and saints by Tanzio da Varallo in Pescocostanzo.
Roma, UniversItalia s.r.l. in collaborazione col Laboratorio di Fonti per lo studio della storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Collana Monografie di «Horti Hesperidum»), 2021
Studi di Memofonte, 2019
Dante's memory in Roberto Longhi's visual lexicon, from Umberto Boccioni to Nicola and Giovanni P... more Dante's memory in Roberto Longhi's visual lexicon, from Umberto Boccioni to Nicola and Giovanni Pisano (1914-1966)
Starting from the 10s of the twentieth century, the technical lexicon related to ancient and contemporary art is enriched with lexical series of metonymies, and bookish and poetic words that are affected by literary experiences of the nineteenth and twentieth centuries and, intensely, by Dante's memory. At the «Vincenzo Gioberti» high school in Turin, a student who graduated in 1907, Roberto Longhi, listened to the lectures on Dante by Umberto Cosmo, a literature teacher who also innovated the studies about the Commedia, who was able to impress even an artist who flaunts not be fond of anything but really looking for masters, Umberto Boccioni. The artist, in Padua, on March 28, 1907, met professor Cosmo «who deals with franciscan studies» and talks to him «about painting like a man good at Literature»; the day before he was attending a conference by Adolfo Venturi on Donatello. Boccioni’s art had a decisive upgrade thanks to the appreciation for Donatello's sculpture (or for what is attributed to him) between 1907 and 1913. When the artist developed Forme uniche della continuità nello spazio, he contributes to the visual fortune of one of the most important walking marble sculptures of the Italian sixteenth century, the John the Baptist by Francesco da Sangallo exhibited in the Museo Nazionale del Bargello. John the Baptist is attributed to Donatello in the scientific bibliography known to Boccioni as the book by Paul Schubring, Donatello. Des Meisters Werke, eleventh volume of the series "Klassiker der Kunst in Gesamtausgaben", Deutsche Verlag-Anstalt, Stuttgart-Leipzig, 1907.
XXII LIBRAIRIE DROZ GENÈVE, 2019
"Un modo nuovo di scolpire": fonti per la fama della Santa Veronica di Francesco Mochi (con la pr... more "Un modo nuovo di scolpire": fonti per la fama della Santa Veronica di Francesco Mochi (con la prima poesia a stampa di Salvator Rosa)
Books by Floriana Conte
Con lo Zingarelli sotto il braccio. I libri per Mario Schifano, 2022
Per dipingere Mario Schifano non trae spunto solo da cartelloni pubblicitari, segnaletica, copert... more Per dipingere Mario Schifano non trae spunto solo da cartelloni pubblicitari, segnaletica, copertine di dischi, riviste di musica leggera e televisione. Si presenta al pubblico come illetterato ma colleziona compulsivamente libri le cui copertine, le cui pagine, le cui parole diventano iconografie, materiali, titoli per i quadri: non solo i tanti libri illustrati sul Futurismo, ma anche libri di Honoré de Balzac, Goffredo Parise, Alberto Moravia, Primo Levi, Italo Calvino, Alan Alexander Milne, Maurice Merleau-Ponty, Ronald D. Laing, la collana «Psiche e coscienza» di Astrolabio e veri e propri repertori di parole come il dizionario Zingarelli e il Grande dizionario enciclopedico UTET. Lo Schifano pittore e lettore autodidatta rappresenta dunque un caso di studio esemplare che conferma, una volta di più, che la storia dell’arte moderna si scrive anche facendo la storia delle opere d’arte e dei libri altrui a cui gli artisti prestano attenzione: senza un rapporto con la tradizione non esiste creazione artistica.
Roma 2021 Collana Monografie di Horti Hesperidum, 11 UniversItalia, 2021
Gli artisti del Novecento e degli anni Duemila spesso negano collegamenti con la tradizione, con ... more Gli artisti del Novecento e degli anni Duemila spesso negano collegamenti con la tradizione, con la quale in realtà sono praticamente sempre in competizione. Il nesso agonistico con la tradizione figurativa passa attraverso una museofobia dichiarata da quasi tutti gli artisti performativi. Sono centrali il ruolo della lettura e dell’istruzione nella formazione, la predilezione per le possibili forme dell’autoritratto, il particolare rapporto con il pubblico o con gli spettatori instaurato a partire dalla scelta delle parole con cui parlare (e far parlare) della propria attività artistica, il controllo della riproduzione e della conservazione delle proprie opere. Da Picasso a Ulay e a Marina Abramović, il libro offre una storia dell’arte contemporanea riletta nell’ottica delle manifestazioni performative: ne emerge l’aspirazione degli artisti a rendere l’arte immateriale degna dell’esposizione negli spazi destinati all’arte del passato, i musei, e a essere conservata (prima ancora che dalla fotografia e dalle riprese video) attraverso la fama sicura permessa alle opere dalla parola, secondo la più vasariana delle tradizioni.
Postfazione a Ruben Donno, “ Uomo di penna e di pennello ” Il doppio talento di Ardengo Soffici, Firenze, Le Lettere, 2020
Drafts by Floriana Conte
, in Doppio talento, Atti dei due workshop (Pisa, Scuola Normale Superiore, 5 ottobre 2017-novembre 2018), a cura di Giovanna Rizzarelli, Pisa, Fabrizio Serra, 2021 («Letteratura & Arte»)., 2021
in Scritti in onore di Francesco Federico Mancini, a cura di Fabio Marcelli, Perugia, Aguaplano, 2021, 2021
Varia by Floriana Conte
, in Storie dell’Arte. Studi in onore di Francesco Federico Mancini, 2 voll., a cura di F. Marcelli, Aguaplano, Perugia 2020, vol. II, pp. 141-156, ISBN:978-88-85803-65-7., 2020
Come visitare la Biennale di Venezia?, 2022
Come visitare la Biennale di Venezia?
Letteratura & Arte , 2020
LETTERATURA & ARTE Fabrizio Serra editore, Pisa - Roma * Volume 18, 2020 Pp. 212 * Letteratura & ... more LETTERATURA & ARTE
Fabrizio Serra editore, Pisa - Roma
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Volume 18, 2020
Pp. 212
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Letteratura & Arte (fascicolo completo), a cura di Giovanna Rizzarelli
Volume 18 - 2020
http://www.libraweb.net/articoli.php?chiave=202006001&rivista=60
Razza, identità, culture. Un approccio interdisciplinare, a cura di Salvatore Donadei, Manolita Francesca e Vincenzo Tondi della Mura (Collana del Dipartimento di Scienze giuridiche, Università del Salento. Nuova Serie 44), Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2019, pp. 55-82., 2019
Venti anni di Archeologia, arti e storia nell’Università di Foggia. Tra ricerca e terza missione, a cura di Roberta Giuliani e Saverio Russo, Foggia, Edipuglia, 2019, pp. 1-6, 2019
«Iconographica. Studies in the History of Images», XIX, 2019, pp. 106-116 (pdf parziale), 2020
The article updates the recording about a «Jacob attending his Flock» registered on 1824 by Lady ... more The article updates the recording about a «Jacob attending his Flock» registered on 1824 by Lady Morgan, knew by Federico Zeri after his last passage in a Christie’s sale on 1946, and now in a private house. Jacob is the unique example of the collaboration between Salvator Rosa (the sheperd and the landscape) and Pier Francesco Mola (the flock)
in a sacred painting. The chronology of it is also related to the decorative complex of the Dominican church of Santa Maria della Vittoria in Milan, where two paintings by Salvator Rosa and Pier Francesco Mola with Gaspard Dughet were exhibited in. It is higly probably that Jacob was painted for the lawyer Lorito Giuseppe Pitassi, the son-in-law of
the patrons of the Saint Mary of Costantinopoli with angels and saints by Tanzio da Varallo in Pescocostanzo.
Roma, UniversItalia s.r.l. in collaborazione col Laboratorio di Fonti per lo studio della storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Collana Monografie di «Horti Hesperidum»), 2021
Studi di Memofonte, 2019
Dante's memory in Roberto Longhi's visual lexicon, from Umberto Boccioni to Nicola and Giovanni P... more Dante's memory in Roberto Longhi's visual lexicon, from Umberto Boccioni to Nicola and Giovanni Pisano (1914-1966)
Starting from the 10s of the twentieth century, the technical lexicon related to ancient and contemporary art is enriched with lexical series of metonymies, and bookish and poetic words that are affected by literary experiences of the nineteenth and twentieth centuries and, intensely, by Dante's memory. At the «Vincenzo Gioberti» high school in Turin, a student who graduated in 1907, Roberto Longhi, listened to the lectures on Dante by Umberto Cosmo, a literature teacher who also innovated the studies about the Commedia, who was able to impress even an artist who flaunts not be fond of anything but really looking for masters, Umberto Boccioni. The artist, in Padua, on March 28, 1907, met professor Cosmo «who deals with franciscan studies» and talks to him «about painting like a man good at Literature»; the day before he was attending a conference by Adolfo Venturi on Donatello. Boccioni’s art had a decisive upgrade thanks to the appreciation for Donatello's sculpture (or for what is attributed to him) between 1907 and 1913. When the artist developed Forme uniche della continuità nello spazio, he contributes to the visual fortune of one of the most important walking marble sculptures of the Italian sixteenth century, the John the Baptist by Francesco da Sangallo exhibited in the Museo Nazionale del Bargello. John the Baptist is attributed to Donatello in the scientific bibliography known to Boccioni as the book by Paul Schubring, Donatello. Des Meisters Werke, eleventh volume of the series "Klassiker der Kunst in Gesamtausgaben", Deutsche Verlag-Anstalt, Stuttgart-Leipzig, 1907.
XXII LIBRAIRIE DROZ GENÈVE, 2019
"Un modo nuovo di scolpire": fonti per la fama della Santa Veronica di Francesco Mochi (con la pr... more "Un modo nuovo di scolpire": fonti per la fama della Santa Veronica di Francesco Mochi (con la prima poesia a stampa di Salvator Rosa)
Con lo Zingarelli sotto il braccio. I libri per Mario Schifano, 2022
Per dipingere Mario Schifano non trae spunto solo da cartelloni pubblicitari, segnaletica, copert... more Per dipingere Mario Schifano non trae spunto solo da cartelloni pubblicitari, segnaletica, copertine di dischi, riviste di musica leggera e televisione. Si presenta al pubblico come illetterato ma colleziona compulsivamente libri le cui copertine, le cui pagine, le cui parole diventano iconografie, materiali, titoli per i quadri: non solo i tanti libri illustrati sul Futurismo, ma anche libri di Honoré de Balzac, Goffredo Parise, Alberto Moravia, Primo Levi, Italo Calvino, Alan Alexander Milne, Maurice Merleau-Ponty, Ronald D. Laing, la collana «Psiche e coscienza» di Astrolabio e veri e propri repertori di parole come il dizionario Zingarelli e il Grande dizionario enciclopedico UTET. Lo Schifano pittore e lettore autodidatta rappresenta dunque un caso di studio esemplare che conferma, una volta di più, che la storia dell’arte moderna si scrive anche facendo la storia delle opere d’arte e dei libri altrui a cui gli artisti prestano attenzione: senza un rapporto con la tradizione non esiste creazione artistica.
Roma 2021 Collana Monografie di Horti Hesperidum, 11 UniversItalia, 2021
Gli artisti del Novecento e degli anni Duemila spesso negano collegamenti con la tradizione, con ... more Gli artisti del Novecento e degli anni Duemila spesso negano collegamenti con la tradizione, con la quale in realtà sono praticamente sempre in competizione. Il nesso agonistico con la tradizione figurativa passa attraverso una museofobia dichiarata da quasi tutti gli artisti performativi. Sono centrali il ruolo della lettura e dell’istruzione nella formazione, la predilezione per le possibili forme dell’autoritratto, il particolare rapporto con il pubblico o con gli spettatori instaurato a partire dalla scelta delle parole con cui parlare (e far parlare) della propria attività artistica, il controllo della riproduzione e della conservazione delle proprie opere. Da Picasso a Ulay e a Marina Abramović, il libro offre una storia dell’arte contemporanea riletta nell’ottica delle manifestazioni performative: ne emerge l’aspirazione degli artisti a rendere l’arte immateriale degna dell’esposizione negli spazi destinati all’arte del passato, i musei, e a essere conservata (prima ancora che dalla fotografia e dalle riprese video) attraverso la fama sicura permessa alle opere dalla parola, secondo la più vasariana delle tradizioni.
Postfazione a Ruben Donno, “ Uomo di penna e di pennello ” Il doppio talento di Ardengo Soffici, Firenze, Le Lettere, 2020
, in Doppio talento, Atti dei due workshop (Pisa, Scuola Normale Superiore, 5 ottobre 2017-novembre 2018), a cura di Giovanna Rizzarelli, Pisa, Fabrizio Serra, 2021 («Letteratura & Arte»)., 2021
in Scritti in onore di Francesco Federico Mancini, a cura di Fabio Marcelli, Perugia, Aguaplano, 2021, 2021