Andrea Palermitano | Università degli Studi di Milano - State University of Milan (Italy) (original) (raw)

Papers by Andrea Palermitano

Research paper thumbnail of Una collana di memorie e biografie. I primi 20 anni delle «Scie» mondadoriane (1926-1946)

Biografie. Scrittrici e scrittori fra Otto e Novecento, 2024

Nate nel 1926, «Le Scie» della Mondadori indicarono già dal nome l’intento di ospitare soprattutt... more Nate nel 1926, «Le Scie» della Mondadori indicarono già dal nome l’intento di ospitare soprattutto libri, italiani e stranieri, dedicati a o scritti da personaggi moderni e contemporanei che avessero «già lasciato dietro di sé» una scia nella storia. Letterati, monarchi, condottieri, uomini politici, compositori erano presentati attraverso memorie ed epistolari, ma fu quello biografico ad affermarsi come genere caratterizzante della collana. L’intervento intende, tramite una ricognizione dei titoli più significativi e delle tendenze della serie, definire come la biografia fosse intesa e impiegata dalla Mondadori, nei primi vent’anni di attività della collana, per le sue progettazioni editoriali e secondo la vocazione di editore italiano di massa. È rimasta infatti traccia delle riflessioni all’interno della casa editrice sulla selezione delle opere, distinguendo quelle che Mondadori definì «di carattere storico biografico», da dedicare alle «Scie», dalla «storia romanzata», prerogativa dei «Libri verdi», l’altra serie mondadoriana coeva dedicata alla storia. Il ventennio 1926-1946 è inoltre scelto perché lascia emergere non solo le istanze letterarie e commerciali, ma anche quelle politiche che, tra fascismo, guerra e dopoguerra, presedettero alle decisioni editoriali, influenzando non solo la scelta dei titoli ma anche l’allestimento dei paratesti.

Research paper thumbnail of Autobiografia di un prefatore. La Nota introduttiva agli Amori difficili di Calvino

Studium Ricerca, 2023

Italo Calvino ha sempre inteso gli scritti liminari dei suoi libri come uno spazio in cui dialoga... more Italo Calvino ha sempre inteso gli scritti liminari dei suoi libri come uno spazio in cui dialogare con i lettori, dei margini comunicativi affinati dalla consapevolezza e dall’esperienza maturate come scrittore e collaboratore dell’Einaudi. In quasi quarant’anni di attività autoriale Calvino ha circondato le sue opere di una grande mole di materiale peritestuale – note, introduzioni, risvolti, quarte di copertina – e l’attenzione nel fornire ai propri testi un apparato liminare conviveva con le dichiarazioni in cui affermava come i peritesti soffrissero i difetti di uno status situazionale e limitante rispetto al testo letterario. La Nota introduttiva agli Amori difficili, usciti nel 1970, costituisce un caso di studio rilevante nella produzione liminare calviniana: l’introduzione, anonima ma attribuita a Calvino, è divisa in tre sezioni – l’autore, l’opera e la critica – in cui traccia un succinto profilo autobiografico, facendo riferimento a sé stesso in terza persona e ricorrendo al filtro della distanza per scrivere di sé. Nel cercare di mettere il punto sulla produzione letteraria pubblicata fino a quel momento, Calvino rapportò il peritesto non solo con la raccolta, ma con l’intero suo profilo biografico e autoriale, stendendone un bilancio critico-interpretativo. Oltre che con il peritesto, un rapporto «difficile» di Calvino è anche quello con la scrittura autobiografica, caratterizzata da inizi, arresti, progetti, discontinuità. Nei fogli manoscritti dedicati a un incompiuto progetto autobiografico, ritrovato dai curatori dei Meridiani calviniani, Calvino reintitolò la nota agli Amori difficili in «Nota biografica oggettiva», una definizione significativa per comprendere il senso dell’introduzione. L’intervento intende quindi indagare come Calvino ha intrecciato il peritesto editoriale con il testo autobiografico per restituire una rappresentazione di sé e suggerire al pubblico non solo uno dei modi possibili per leggere il libro, ma anche per interpretare la sua vita intellettuale.

Research paper thumbnail of An Italian perspective on the travels of Le città invisibili in the world

Circulation, Translation and Reception Across Borders. Italo Calvino’s Invisible Cities Around the World, 2023

Research paper thumbnail of Luigi Rusca e l’identità del fante italiano nella Prima guerra mondiale

Dialoghi sull’identità, 2023

L’intervento indaga la produzione pubblicistica di Luigi Rusca (1894-1986), per la maggior parte ... more L’intervento indaga la produzione pubblicistica di Luigi Rusca (1894-1986), per la maggior parte pubblicata sul «Marzocco», dedicata alla rappresentazione dei fanti italiani attivi sul fronte durante la Prima guerra mondiale. Rusca, futuro funzionario editoriale per Mondadori e Rizzoli, era all’epoca un giovane ufficiale di complemento, esponente intellettuale della borghesia milanese liberale. Oltrepassando le funzioni strettamente gerarchiche, Rusca rappresenta un caso esemplare di quegli ufficiali che nella Grande guerra – il primo conflitto di massa su scala globale – ebbero il ruolo di intermediari tra i vertici del comando e i milioni di uomini sul fronte. Adottò quindi una visione «umanista» del soldato, come dimostrano l’impegno e gli articoli dedicati alla diffusione della lettura tra le truppe, distanziandosi da quella corrente di pensiero che, passando da Gemelli a Cadorna, vedeva nel soldato uno mero strumento bellico. La fanteria costituiva dal punto di vista numerico la tipologia maggioritaria dell’esercito, oltre ad essere composta principalmente da contadini dalla bassa o nulla scolarità. Il ritratto dei fanti che Rusca allestì nei suoi articoli li identificano come i rappresentanti sublimati della classe popolare italiana, delineando con tratti populistici la fisionomia mitica del fante-contadino che godeva di tanto successo tra molti intellettuali del tempo. Rusca sviluppò la sua riflessione a sostegno dell’elevazione intellettuale dei fanti, e di conseguenza degli strati popolari della società, con argomentazioni di tipo morale, secondo cui i vertici militari erano necessari per tenere i soldati lontani da ogni attività moralmente inaccettabile. I codici usati per interpretare la realtà che lo circondava erano quindi ravvisabili in quelli della borghesia italiana dell’epoca, impostati su una rassicurante concezione piramidale dei rapporti fra le classi e sulla ricerca di un’integrazione pacifica delle masse nel sistema sociale già prestabilito, per traghettarle verso la modernità e governare le trasformazioni sociali in atto.

Research paper thumbnail of Luigi Rusca e i libri tradotti. Il confronto con Elio Vittorini negli anni Trenta

ri.tra, 2023

Il saggio indaga lo scambio avvenuto negli anni Trenta tra Elio Vittorini e Luigi Rusca, ricostru... more Il saggio indaga lo scambio avvenuto negli anni Trenta tra Elio Vittorini e Luigi Rusca, ricostruendo le interazioni tra le richieste del traduttore e quelle dell’editore nel proporre al pubblico italiano autori moderni e contemporanei americani e inglesi. Rusca non era un traduttore, ma per quasi vent’anni influenzò profondamente le scelte operate nella costruzione del catalogo della Mondadori. Esponente della borghesia riformista milanese, Rusca dimostrò sempre un vivo interesse per le questioni culturali e contribuì attivamente all’affermazione della Mondadori come una delle principali case editrici italiane per la traduzione di libri stranieri, nonostante l’autarchia culturale perseguita dal regime fascista. La corrispondenza con Vittorini fa luce sulle pratiche editoriali che comprendono la selezione degli autori e dei testi da tradurre, la loro collocazione all'interno di specifiche collane e l’elaborazione di paratesti per orientare i lettori.

Research paper thumbnail of Luigi Rusca e la «propaganda intellettuale» al fronte della Grande guerra

Nuovi annali della scuola speciale per archivisti e bibliotecari, 2022

L’intervento indaga l’attività svolta da Luigi Rusca durante la Prima guerra mondiale per la diff... more L’intervento indaga l’attività svolta da Luigi Rusca durante la Prima guerra mondiale per la diffusione del libro e della lettura tra i soldati dell’esercito italiano. Giovane esponente della borghesia riformista milanese, Rusca dedicò una grande attenzione alla questione della diffusione della cultura presso gli strati popolari. Durante gli anni della Grande guerra, a cui partecipò in qualità di ufficiale di fanteria, si interessò fin da subito alla divulgazione della lettura presso i soldati, dal reperimento dei libri alla loro distribuzione. Testimonianza di questa attività sono i numerosi interventi pubblicati dal «Bollettino delle biblioteche popolari» e gli scambi epistolari con Adolfo Orvieto, delegato speciale del Ministero della pubblica istruzione per i libri ai soldati.

Research paper thumbnail of Maria Laura Boselli, il lavoro editoriale e la memoria degli archivi

L'altra metà dell'editoria. Le professioniste del libro e della lettura nel Novecento, 2022

L’intervento indaga la figura di Maria Laura Boselli, attiva presso la Mondadori nei tardi anni C... more L’intervento indaga la figura di Maria Laura Boselli, attiva presso la Mondadori nei tardi anni Cinquanta per poi diventare responsabile dell’ufficio contratti editoriali presso il Saggiatore, un lavoro situato in una posizione centrale nella filiera del libro. Nel 1976 Boselli diventa amministratrice delegata del Saggiatore per poi passare al ruolo di presidente, emergendo come una delle prime donne a ricoprire una carica di così grande rilievo nel panorama editoriale italiano. Il suo impegno è stato quello di perpetuare la fisionomia della linea editoriale saggiatoriana, impostata su una concezione illuministica del libro e della trasmissione della conoscenza, nonostante i profondi cambiamenti nel mondo culturale e nel mercato. Oltre all’attività editoriale è essenziale evidenziare il contributo dato alla tutela e alla conservazione della memoria editoriale con la creazione nel 1977, insieme a Mimma Mondadori, della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.

Research paper thumbnail of La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche di Calvino. Struttura, paratesti e collocazione editoriale

(Ir)raggiungibile. Altri mondi nella letteratura e nel teatro, 2021

L’intervento intende analizzare la prima raccolta utilizzata da Italo Calvino per raccogliere la ... more L’intervento intende analizzare la prima raccolta utilizzata da Italo Calvino per raccogliere la sua produzione cosmicomica. Realizzata attraverso una precisa costruzione della macrostruttura dei racconti – resa possibile dagli inserimenti di materiale inedito e dall’esclusione di parte del già edito – La memoria del mondo e altre cosmicomiche offre nei paratesti delle sue due edizioni (1968, 1975) la sede adatta a Calvino per riflettere sui suoi scritti «fantascientifici ma alla rovescia», oltre che servire da punto ideale per proseguire la sua ricerca letteraria. Ricoprendo negli studi calviniani un posto di sostanziale marginalità rispetto agli altri libri dell’autore – anche a causa delle sue collocazioni editoriali defilate – La memoria del mondo offre invece l’opportunità di indagare le istanze che animano lo sforzo autoriale di Calvino nella creazione di rappresentazioni in grado di rendere visibili le astrazioni estreme della scienza contemporanea, in modo da conciliarle con la percezione comune allo stesso modo con cui le culture del passato creavano miti cosmogonici per spiegare l’universo usando le loro parole. Osservando le diverse ricombinazioni dei testi cosmicomici nel tempo emerge la rilevanza del racconto La memoria del mondo e della relativa raccolta all’interno del percorso calviniano, un passaggio editoriale e autoriale fondamentale per capire in che modo si è mossa la narrativa cosmicomica – e non solo – di Calvino.

Research paper thumbnail of Con la sua voce: i primi peritesti degli Oscar Mondadori Opere di Italo Calvino

Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria, Dec 21, 2020

L’intervento intende analizzare la fisionomia paratestuale che caratterizza la serie monografica ... more L’intervento intende analizzare la fisionomia paratestuale che caratterizza la serie monografica dedicata a Calvino presso gli Oscar Mondadori negli anni della prima edizione. A differenza della prassi editoriale maggioritaria della collana – che accompagna i testi letterari con scritti critici di voci terze – le Opere di IC vengono presentate da peritesti d’autore, riservando alla voce di Calvino ogni spazio intorno ai suoi testi. Si tratta di un caso eccezionale che non ha riscontri in nessun’altra compagine degli Oscar e che riflette la strategia di Mondadori di proporre a un pubblico generalista la figura di un autore «classico» che si presenta da sé. L’ottica teorica del lavoro si basa su Soglie di Gérard Genette e L’ordine dei libri di Roger Chartier, in cui illustrano come lo stato editoriale concorra a influenzare la ricezione del testo da parte dei lettori.

Research paper thumbnail of Le città invisibili sulle mappe del mondo. Una ricognizione

Enthymema, Feb 3, 2020

Le città invisibili di Calvino dal 1974 – anno delle prime edizioni straniere – a oggi sono state... more Le città invisibili di Calvino dal 1974 – anno delle prime edizioni straniere – a oggi sono state tradotte in 42 lingue e pubblicate in 46 paesi. Questo contributo approfondisce i casi dei Paesi che sono più rappresentativi e contraddistinguono le peculiarità della ricezione delle Città invisibili, esplorandone la fortuna internazionale per permettere di analizzare lo statuto di classico del Novecento dell'opera e il modo attraverso cui è riuscita a inserirsi all'interno del canone letterario del secolo scorso. Tra i vari elementi presi in esame ci sono le tempistiche delle edizioni, la pubblicazione in determinate collane, il peso assunto da editori e traduttori e il riconoscimento della critica estera.

Books by Andrea Palermitano

Research paper thumbnail of Storia del Saggiatore. I primi sessant'anni

Altre pubblicazioni by Andrea Palermitano

Research paper thumbnail of Voci Centopagine, Soglie, Elio Vittorini

Calvino A-Z, 2023

Protagonista di questo volume, che entra a far parte della collana Enciclopedie, è Italo Calvino,... more Protagonista di questo volume, che entra a far parte della collana Enciclopedie, è Italo Calvino, scrittore enciclopedico per eccellenza, capace di spaziare dalla letteratura all’arte, dalla filosofia al cinema, dalla scienza all’immaginazione, dalla politica all’editoria, dalla fotografia al paesaggio. Il lemmario, a cura di Marco Belpoliti, riunisce 146 voci affidate a 56 autori e disegna una vera e propria mappa per entrare nel mondo-Calvino, nei suoi libri ma anche nei temi, nelle idee, nelle vicende della sua vita di scrittore e di intellettuale. Le singole voci sono testi e brevi saggi, non disposte in un ordine alfabetico, bensì radunate in gruppi tematici, che forniscono un esteso ritratto nell’opera dello scrittore ligure: nessun lemma tuttavia è una monade, ma crea un reticolo di rimandi ed echi, specchio della complessità e della varietà dell’opera calviniana. Tale costellazione, restituita dalla mappa in apertura del volume, suggerisce un’inedita lettura critica dello scrittore.

Book Reviews by Andrea Palermitano

Research paper thumbnail of Francesca Rubini, Italo Calvino nel mondo. Opere, lingue, paesi, Roma, Carocci, 2023

Research paper thumbnail of Constantino Bértolo, Una poetica editoriale, traduzione di Chiara Giordano, Milano, Ledizioni, 2024

Sistema Editoria, 2024

Ledizioni porta per la prima volta in Italia, grazie alla traduzione di Chiara Giordano, un libro... more Ledizioni porta per la prima volta in Italia, grazie alla traduzione di Chiara Giordano, un libro di Constantino Bértolo, filologo, critico letterario, pubblicista di varie testate, tra cui «El País», e editore spagnolo (classe 1942)

Research paper thumbnail of Michele K. Troy: Strange Bird. The Albatross Press and the Third Reich

ri.tra, 2023

Recensione a Michele K. Troy, Strange Bird. The Albatross Press and the Third Reich.

Research paper thumbnail of Recensione di Isotta Piazza, «Canonici si diventa». Mediazione editoriale e canonizzazione nel e del Novecento, Palermo, Palumbo, 2022

Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria, 2023

Il libro esce come secondo titolo della collana S-nodi, a cura di Massimiliano Tortora e pubblica... more Il libro esce come secondo titolo della collana S-nodi, a cura di Massimiliano Tortora e pubblicata dalla Palumbo Editore, e già nel titolo, con una citazione di Amedeo Quondam, Isotta Piazza evidenzia l'obiettivo principale della sua indagine. Insieme al canone letterario, i protagonisti del libro sono i due grandi nuovi soggetti che concorrono a influenzarlo, emersi, almeno in Italia, nella seconda metà dell'Ottocento: il pubblico di massa dei lettori e il suo mediatore, l'industria editoriale, che colloca al centro dei suoi ragionamenti sul come si diventa classici del e nel Novecento italiano. Nel primo capitolo Piazza fornisce una sintesi del dibattito sul canone che ha animato la critica italiana negli anni Novanta e registra come questa discussione abbia in realtà investito una dimensione più ampia, interrogandosi sulla condizione della critica letteraria, sui paradigmi valoriali e

Research paper thumbnail of Recensione di Cecilia Schwartz, La letteratura italiana in Svezia. Autori, editori, lettori (1870-2020) (Carocci, 2021)

Conference Presentations by Andrea Palermitano

Research paper thumbnail of Resoconto di viaggio e scritto politico: Tunisiaca di Margherita Sarfatti

Rotte mediterranee. Migrazioni e ibridazioni nella Letteratura italiana. XXVII Congresso Nazionale dell’Associazione degli Italianisti, Palermo, 13 settembre, 2024

Nella primavera 1923 Margherita Sarfatti partì alla volta della Tunisia e al suo ritorno pubblicò... more Nella primavera 1923 Margherita Sarfatti partì alla volta della Tunisia e al suo ritorno pubblicò presso Mondadori il volume Tunisiaca, anticipato da alcuni articoli apparsi sul mensile «Gerarchia», in cui narrò il soggiorno oltremare. Al resoconto odeporico conferì il respiro di un autentico trattato politico, di matrice nazionalista e colonialista, che denunciava le condizioni di vita degli italiani nel paese, colonia francese, ed esaltava le rovine dell’Africa vetus, lasciando a Mussolini la prefazione del libro. Le visite nelle città, nei villaggi e presso i siti archeologici divennero la base narrativa su cui edificare riflessioni che manifestano la prospettiva ideologica di Sarfatti e affermavano la superiorità «latina» sulla cultura araba, considerata erede di una terra toccata dalla civiltà solo grazie a Roma. Il reportage di viaggio di Sarfatti divenne così uno dei primi esempi di letteratura coloniale dell’epoca fascista, in cui le narrazioni esotiche furono legate alle considerazioni sull’espansionismo italiano e all’esaltazione dell’antichità romana.

Research paper thumbnail of Composizioni, aggiunte e sottrazioni: le edizioni di Andando e stando di Sibilla Aleramo

Moderno e Antimoderno. Le avventure di una contrapposizione. Convegno Nazionale MOD, Milano, 14 giugno, 2024

Nel 1921 Sibilla Aleramo riunì per la prima volta in volume una selezione dei suoi interventi app... more Nel 1921 Sibilla Aleramo riunì per la prima volta in volume una selezione dei suoi interventi apparsi su diversi giornali e riviste letterarie dell’epoca, dal «Marzocco» alla «Voce». Compose così Andando e stando, una silloge annoverabile nel filone della prosa d’arte e degli elzeviri di terza pagina che ebbe grande notorietà proprio in quegli anni. Era però anche una raccolta dotata di un forte grado di peculiarità, in quanto rappresentativa dell’immagine autoriale e biografica che Aleramo intendeva trasmettere. Nel 1942 l’autrice pubblicò una nuova edizione aumentata e aggiornata della raccolta, poi modificata e confluita nel 1954 dentro Gioie d’occasione e altre ancora, l’ultima grande collezione di prose alemariane vivente l’autrice. L’intervento si propone di indagare le scelte di Aleramo in merito alle edizioni pubblicate in vita, riguardanti la composizione in chiave tematizzante della macrostruttura della raccolta e l’aggiunta e sottrazione di testi che precisano la fisionomia delle singole versioni, riflettendo l’evolversi nel tempo dell’immagine autoriale e della poetica di Aleramo. Si terrà inoltre in considerazione la raccolta postuma ancora oggi in commercio, uscita nel 1997 a cura di Rita Guerricchio per proporre una panoramica esemplare, ma non esaustiva, delle prose alemariane. L’intervento fa anche riferimento alla consultazione archivistica del fascicolo di Aleramo presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.

Research paper thumbnail of Sibilla Aleramo traduttrice della Principessa di Clèves

Translating Women in Twentieth-Century Literary Cultures, Milano, 15 maggio, 2024

L’intervento intende indagare un aspetto poco noto e studiato dell’attività intellettuale di Sibi... more L’intervento intende indagare un aspetto poco noto e studiato dell’attività intellettuale di Sibilla Aleramo, quello di traduttrice. Nel 1928 Aleramo fu invitata da Giuseppe Antonio Borgese a tradurre la Principessa di Clèves di Madame de La Fayette, pubblicata presso la Biblioteca Romantica nel 1935. Il testo fu accompagnato da una nota di Aleramo, che confessò di aver scelto di tradurlo perché scritto da una donna e in quanto pietra miliare della letteratura mondiale, costituendo il primo caso di letteratura psicologica. Aleramo illustrò infatti l’opera come «primo vero “romanzo moderno”», frutto di una mente femminile, e affermò di essersi imposta una fedele e rigorosa aderenza al testo originario.

Research paper thumbnail of Una collana di memorie e biografie. I primi 20 anni delle «Scie» mondadoriane (1926-1946)

Biografie. Scrittrici e scrittori fra Otto e Novecento, 2024

Nate nel 1926, «Le Scie» della Mondadori indicarono già dal nome l’intento di ospitare soprattutt... more Nate nel 1926, «Le Scie» della Mondadori indicarono già dal nome l’intento di ospitare soprattutto libri, italiani e stranieri, dedicati a o scritti da personaggi moderni e contemporanei che avessero «già lasciato dietro di sé» una scia nella storia. Letterati, monarchi, condottieri, uomini politici, compositori erano presentati attraverso memorie ed epistolari, ma fu quello biografico ad affermarsi come genere caratterizzante della collana. L’intervento intende, tramite una ricognizione dei titoli più significativi e delle tendenze della serie, definire come la biografia fosse intesa e impiegata dalla Mondadori, nei primi vent’anni di attività della collana, per le sue progettazioni editoriali e secondo la vocazione di editore italiano di massa. È rimasta infatti traccia delle riflessioni all’interno della casa editrice sulla selezione delle opere, distinguendo quelle che Mondadori definì «di carattere storico biografico», da dedicare alle «Scie», dalla «storia romanzata», prerogativa dei «Libri verdi», l’altra serie mondadoriana coeva dedicata alla storia. Il ventennio 1926-1946 è inoltre scelto perché lascia emergere non solo le istanze letterarie e commerciali, ma anche quelle politiche che, tra fascismo, guerra e dopoguerra, presedettero alle decisioni editoriali, influenzando non solo la scelta dei titoli ma anche l’allestimento dei paratesti.

Research paper thumbnail of Autobiografia di un prefatore. La Nota introduttiva agli Amori difficili di Calvino

Studium Ricerca, 2023

Italo Calvino ha sempre inteso gli scritti liminari dei suoi libri come uno spazio in cui dialoga... more Italo Calvino ha sempre inteso gli scritti liminari dei suoi libri come uno spazio in cui dialogare con i lettori, dei margini comunicativi affinati dalla consapevolezza e dall’esperienza maturate come scrittore e collaboratore dell’Einaudi. In quasi quarant’anni di attività autoriale Calvino ha circondato le sue opere di una grande mole di materiale peritestuale – note, introduzioni, risvolti, quarte di copertina – e l’attenzione nel fornire ai propri testi un apparato liminare conviveva con le dichiarazioni in cui affermava come i peritesti soffrissero i difetti di uno status situazionale e limitante rispetto al testo letterario. La Nota introduttiva agli Amori difficili, usciti nel 1970, costituisce un caso di studio rilevante nella produzione liminare calviniana: l’introduzione, anonima ma attribuita a Calvino, è divisa in tre sezioni – l’autore, l’opera e la critica – in cui traccia un succinto profilo autobiografico, facendo riferimento a sé stesso in terza persona e ricorrendo al filtro della distanza per scrivere di sé. Nel cercare di mettere il punto sulla produzione letteraria pubblicata fino a quel momento, Calvino rapportò il peritesto non solo con la raccolta, ma con l’intero suo profilo biografico e autoriale, stendendone un bilancio critico-interpretativo. Oltre che con il peritesto, un rapporto «difficile» di Calvino è anche quello con la scrittura autobiografica, caratterizzata da inizi, arresti, progetti, discontinuità. Nei fogli manoscritti dedicati a un incompiuto progetto autobiografico, ritrovato dai curatori dei Meridiani calviniani, Calvino reintitolò la nota agli Amori difficili in «Nota biografica oggettiva», una definizione significativa per comprendere il senso dell’introduzione. L’intervento intende quindi indagare come Calvino ha intrecciato il peritesto editoriale con il testo autobiografico per restituire una rappresentazione di sé e suggerire al pubblico non solo uno dei modi possibili per leggere il libro, ma anche per interpretare la sua vita intellettuale.

Research paper thumbnail of An Italian perspective on the travels of Le città invisibili in the world

Circulation, Translation and Reception Across Borders. Italo Calvino’s Invisible Cities Around the World, 2023

Research paper thumbnail of Luigi Rusca e l’identità del fante italiano nella Prima guerra mondiale

Dialoghi sull’identità, 2023

L’intervento indaga la produzione pubblicistica di Luigi Rusca (1894-1986), per la maggior parte ... more L’intervento indaga la produzione pubblicistica di Luigi Rusca (1894-1986), per la maggior parte pubblicata sul «Marzocco», dedicata alla rappresentazione dei fanti italiani attivi sul fronte durante la Prima guerra mondiale. Rusca, futuro funzionario editoriale per Mondadori e Rizzoli, era all’epoca un giovane ufficiale di complemento, esponente intellettuale della borghesia milanese liberale. Oltrepassando le funzioni strettamente gerarchiche, Rusca rappresenta un caso esemplare di quegli ufficiali che nella Grande guerra – il primo conflitto di massa su scala globale – ebbero il ruolo di intermediari tra i vertici del comando e i milioni di uomini sul fronte. Adottò quindi una visione «umanista» del soldato, come dimostrano l’impegno e gli articoli dedicati alla diffusione della lettura tra le truppe, distanziandosi da quella corrente di pensiero che, passando da Gemelli a Cadorna, vedeva nel soldato uno mero strumento bellico. La fanteria costituiva dal punto di vista numerico la tipologia maggioritaria dell’esercito, oltre ad essere composta principalmente da contadini dalla bassa o nulla scolarità. Il ritratto dei fanti che Rusca allestì nei suoi articoli li identificano come i rappresentanti sublimati della classe popolare italiana, delineando con tratti populistici la fisionomia mitica del fante-contadino che godeva di tanto successo tra molti intellettuali del tempo. Rusca sviluppò la sua riflessione a sostegno dell’elevazione intellettuale dei fanti, e di conseguenza degli strati popolari della società, con argomentazioni di tipo morale, secondo cui i vertici militari erano necessari per tenere i soldati lontani da ogni attività moralmente inaccettabile. I codici usati per interpretare la realtà che lo circondava erano quindi ravvisabili in quelli della borghesia italiana dell’epoca, impostati su una rassicurante concezione piramidale dei rapporti fra le classi e sulla ricerca di un’integrazione pacifica delle masse nel sistema sociale già prestabilito, per traghettarle verso la modernità e governare le trasformazioni sociali in atto.

Research paper thumbnail of Luigi Rusca e i libri tradotti. Il confronto con Elio Vittorini negli anni Trenta

ri.tra, 2023

Il saggio indaga lo scambio avvenuto negli anni Trenta tra Elio Vittorini e Luigi Rusca, ricostru... more Il saggio indaga lo scambio avvenuto negli anni Trenta tra Elio Vittorini e Luigi Rusca, ricostruendo le interazioni tra le richieste del traduttore e quelle dell’editore nel proporre al pubblico italiano autori moderni e contemporanei americani e inglesi. Rusca non era un traduttore, ma per quasi vent’anni influenzò profondamente le scelte operate nella costruzione del catalogo della Mondadori. Esponente della borghesia riformista milanese, Rusca dimostrò sempre un vivo interesse per le questioni culturali e contribuì attivamente all’affermazione della Mondadori come una delle principali case editrici italiane per la traduzione di libri stranieri, nonostante l’autarchia culturale perseguita dal regime fascista. La corrispondenza con Vittorini fa luce sulle pratiche editoriali che comprendono la selezione degli autori e dei testi da tradurre, la loro collocazione all'interno di specifiche collane e l’elaborazione di paratesti per orientare i lettori.

Research paper thumbnail of Luigi Rusca e la «propaganda intellettuale» al fronte della Grande guerra

Nuovi annali della scuola speciale per archivisti e bibliotecari, 2022

L’intervento indaga l’attività svolta da Luigi Rusca durante la Prima guerra mondiale per la diff... more L’intervento indaga l’attività svolta da Luigi Rusca durante la Prima guerra mondiale per la diffusione del libro e della lettura tra i soldati dell’esercito italiano. Giovane esponente della borghesia riformista milanese, Rusca dedicò una grande attenzione alla questione della diffusione della cultura presso gli strati popolari. Durante gli anni della Grande guerra, a cui partecipò in qualità di ufficiale di fanteria, si interessò fin da subito alla divulgazione della lettura presso i soldati, dal reperimento dei libri alla loro distribuzione. Testimonianza di questa attività sono i numerosi interventi pubblicati dal «Bollettino delle biblioteche popolari» e gli scambi epistolari con Adolfo Orvieto, delegato speciale del Ministero della pubblica istruzione per i libri ai soldati.

Research paper thumbnail of Maria Laura Boselli, il lavoro editoriale e la memoria degli archivi

L'altra metà dell'editoria. Le professioniste del libro e della lettura nel Novecento, 2022

L’intervento indaga la figura di Maria Laura Boselli, attiva presso la Mondadori nei tardi anni C... more L’intervento indaga la figura di Maria Laura Boselli, attiva presso la Mondadori nei tardi anni Cinquanta per poi diventare responsabile dell’ufficio contratti editoriali presso il Saggiatore, un lavoro situato in una posizione centrale nella filiera del libro. Nel 1976 Boselli diventa amministratrice delegata del Saggiatore per poi passare al ruolo di presidente, emergendo come una delle prime donne a ricoprire una carica di così grande rilievo nel panorama editoriale italiano. Il suo impegno è stato quello di perpetuare la fisionomia della linea editoriale saggiatoriana, impostata su una concezione illuministica del libro e della trasmissione della conoscenza, nonostante i profondi cambiamenti nel mondo culturale e nel mercato. Oltre all’attività editoriale è essenziale evidenziare il contributo dato alla tutela e alla conservazione della memoria editoriale con la creazione nel 1977, insieme a Mimma Mondadori, della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.

Research paper thumbnail of La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche di Calvino. Struttura, paratesti e collocazione editoriale

(Ir)raggiungibile. Altri mondi nella letteratura e nel teatro, 2021

L’intervento intende analizzare la prima raccolta utilizzata da Italo Calvino per raccogliere la ... more L’intervento intende analizzare la prima raccolta utilizzata da Italo Calvino per raccogliere la sua produzione cosmicomica. Realizzata attraverso una precisa costruzione della macrostruttura dei racconti – resa possibile dagli inserimenti di materiale inedito e dall’esclusione di parte del già edito – La memoria del mondo e altre cosmicomiche offre nei paratesti delle sue due edizioni (1968, 1975) la sede adatta a Calvino per riflettere sui suoi scritti «fantascientifici ma alla rovescia», oltre che servire da punto ideale per proseguire la sua ricerca letteraria. Ricoprendo negli studi calviniani un posto di sostanziale marginalità rispetto agli altri libri dell’autore – anche a causa delle sue collocazioni editoriali defilate – La memoria del mondo offre invece l’opportunità di indagare le istanze che animano lo sforzo autoriale di Calvino nella creazione di rappresentazioni in grado di rendere visibili le astrazioni estreme della scienza contemporanea, in modo da conciliarle con la percezione comune allo stesso modo con cui le culture del passato creavano miti cosmogonici per spiegare l’universo usando le loro parole. Osservando le diverse ricombinazioni dei testi cosmicomici nel tempo emerge la rilevanza del racconto La memoria del mondo e della relativa raccolta all’interno del percorso calviniano, un passaggio editoriale e autoriale fondamentale per capire in che modo si è mossa la narrativa cosmicomica – e non solo – di Calvino.

Research paper thumbnail of Con la sua voce: i primi peritesti degli Oscar Mondadori Opere di Italo Calvino

Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria, Dec 21, 2020

L’intervento intende analizzare la fisionomia paratestuale che caratterizza la serie monografica ... more L’intervento intende analizzare la fisionomia paratestuale che caratterizza la serie monografica dedicata a Calvino presso gli Oscar Mondadori negli anni della prima edizione. A differenza della prassi editoriale maggioritaria della collana – che accompagna i testi letterari con scritti critici di voci terze – le Opere di IC vengono presentate da peritesti d’autore, riservando alla voce di Calvino ogni spazio intorno ai suoi testi. Si tratta di un caso eccezionale che non ha riscontri in nessun’altra compagine degli Oscar e che riflette la strategia di Mondadori di proporre a un pubblico generalista la figura di un autore «classico» che si presenta da sé. L’ottica teorica del lavoro si basa su Soglie di Gérard Genette e L’ordine dei libri di Roger Chartier, in cui illustrano come lo stato editoriale concorra a influenzare la ricezione del testo da parte dei lettori.

Research paper thumbnail of Le città invisibili sulle mappe del mondo. Una ricognizione

Enthymema, Feb 3, 2020

Le città invisibili di Calvino dal 1974 – anno delle prime edizioni straniere – a oggi sono state... more Le città invisibili di Calvino dal 1974 – anno delle prime edizioni straniere – a oggi sono state tradotte in 42 lingue e pubblicate in 46 paesi. Questo contributo approfondisce i casi dei Paesi che sono più rappresentativi e contraddistinguono le peculiarità della ricezione delle Città invisibili, esplorandone la fortuna internazionale per permettere di analizzare lo statuto di classico del Novecento dell'opera e il modo attraverso cui è riuscita a inserirsi all'interno del canone letterario del secolo scorso. Tra i vari elementi presi in esame ci sono le tempistiche delle edizioni, la pubblicazione in determinate collane, il peso assunto da editori e traduttori e il riconoscimento della critica estera.

Research paper thumbnail of Storia del Saggiatore. I primi sessant'anni

Research paper thumbnail of Voci Centopagine, Soglie, Elio Vittorini

Calvino A-Z, 2023

Protagonista di questo volume, che entra a far parte della collana Enciclopedie, è Italo Calvino,... more Protagonista di questo volume, che entra a far parte della collana Enciclopedie, è Italo Calvino, scrittore enciclopedico per eccellenza, capace di spaziare dalla letteratura all’arte, dalla filosofia al cinema, dalla scienza all’immaginazione, dalla politica all’editoria, dalla fotografia al paesaggio. Il lemmario, a cura di Marco Belpoliti, riunisce 146 voci affidate a 56 autori e disegna una vera e propria mappa per entrare nel mondo-Calvino, nei suoi libri ma anche nei temi, nelle idee, nelle vicende della sua vita di scrittore e di intellettuale. Le singole voci sono testi e brevi saggi, non disposte in un ordine alfabetico, bensì radunate in gruppi tematici, che forniscono un esteso ritratto nell’opera dello scrittore ligure: nessun lemma tuttavia è una monade, ma crea un reticolo di rimandi ed echi, specchio della complessità e della varietà dell’opera calviniana. Tale costellazione, restituita dalla mappa in apertura del volume, suggerisce un’inedita lettura critica dello scrittore.

Research paper thumbnail of Francesca Rubini, Italo Calvino nel mondo. Opere, lingue, paesi, Roma, Carocci, 2023

Research paper thumbnail of Constantino Bértolo, Una poetica editoriale, traduzione di Chiara Giordano, Milano, Ledizioni, 2024

Sistema Editoria, 2024

Ledizioni porta per la prima volta in Italia, grazie alla traduzione di Chiara Giordano, un libro... more Ledizioni porta per la prima volta in Italia, grazie alla traduzione di Chiara Giordano, un libro di Constantino Bértolo, filologo, critico letterario, pubblicista di varie testate, tra cui «El País», e editore spagnolo (classe 1942)

Research paper thumbnail of Michele K. Troy: Strange Bird. The Albatross Press and the Third Reich

ri.tra, 2023

Recensione a Michele K. Troy, Strange Bird. The Albatross Press and the Third Reich.

Research paper thumbnail of Recensione di Isotta Piazza, «Canonici si diventa». Mediazione editoriale e canonizzazione nel e del Novecento, Palermo, Palumbo, 2022

Prassi Ecdotiche della Modernità Letteraria, 2023

Il libro esce come secondo titolo della collana S-nodi, a cura di Massimiliano Tortora e pubblica... more Il libro esce come secondo titolo della collana S-nodi, a cura di Massimiliano Tortora e pubblicata dalla Palumbo Editore, e già nel titolo, con una citazione di Amedeo Quondam, Isotta Piazza evidenzia l'obiettivo principale della sua indagine. Insieme al canone letterario, i protagonisti del libro sono i due grandi nuovi soggetti che concorrono a influenzarlo, emersi, almeno in Italia, nella seconda metà dell'Ottocento: il pubblico di massa dei lettori e il suo mediatore, l'industria editoriale, che colloca al centro dei suoi ragionamenti sul come si diventa classici del e nel Novecento italiano. Nel primo capitolo Piazza fornisce una sintesi del dibattito sul canone che ha animato la critica italiana negli anni Novanta e registra come questa discussione abbia in realtà investito una dimensione più ampia, interrogandosi sulla condizione della critica letteraria, sui paradigmi valoriali e

Research paper thumbnail of Recensione di Cecilia Schwartz, La letteratura italiana in Svezia. Autori, editori, lettori (1870-2020) (Carocci, 2021)

Research paper thumbnail of Resoconto di viaggio e scritto politico: Tunisiaca di Margherita Sarfatti

Rotte mediterranee. Migrazioni e ibridazioni nella Letteratura italiana. XXVII Congresso Nazionale dell’Associazione degli Italianisti, Palermo, 13 settembre, 2024

Nella primavera 1923 Margherita Sarfatti partì alla volta della Tunisia e al suo ritorno pubblicò... more Nella primavera 1923 Margherita Sarfatti partì alla volta della Tunisia e al suo ritorno pubblicò presso Mondadori il volume Tunisiaca, anticipato da alcuni articoli apparsi sul mensile «Gerarchia», in cui narrò il soggiorno oltremare. Al resoconto odeporico conferì il respiro di un autentico trattato politico, di matrice nazionalista e colonialista, che denunciava le condizioni di vita degli italiani nel paese, colonia francese, ed esaltava le rovine dell’Africa vetus, lasciando a Mussolini la prefazione del libro. Le visite nelle città, nei villaggi e presso i siti archeologici divennero la base narrativa su cui edificare riflessioni che manifestano la prospettiva ideologica di Sarfatti e affermavano la superiorità «latina» sulla cultura araba, considerata erede di una terra toccata dalla civiltà solo grazie a Roma. Il reportage di viaggio di Sarfatti divenne così uno dei primi esempi di letteratura coloniale dell’epoca fascista, in cui le narrazioni esotiche furono legate alle considerazioni sull’espansionismo italiano e all’esaltazione dell’antichità romana.

Research paper thumbnail of Composizioni, aggiunte e sottrazioni: le edizioni di Andando e stando di Sibilla Aleramo

Moderno e Antimoderno. Le avventure di una contrapposizione. Convegno Nazionale MOD, Milano, 14 giugno, 2024

Nel 1921 Sibilla Aleramo riunì per la prima volta in volume una selezione dei suoi interventi app... more Nel 1921 Sibilla Aleramo riunì per la prima volta in volume una selezione dei suoi interventi apparsi su diversi giornali e riviste letterarie dell’epoca, dal «Marzocco» alla «Voce». Compose così Andando e stando, una silloge annoverabile nel filone della prosa d’arte e degli elzeviri di terza pagina che ebbe grande notorietà proprio in quegli anni. Era però anche una raccolta dotata di un forte grado di peculiarità, in quanto rappresentativa dell’immagine autoriale e biografica che Aleramo intendeva trasmettere. Nel 1942 l’autrice pubblicò una nuova edizione aumentata e aggiornata della raccolta, poi modificata e confluita nel 1954 dentro Gioie d’occasione e altre ancora, l’ultima grande collezione di prose alemariane vivente l’autrice. L’intervento si propone di indagare le scelte di Aleramo in merito alle edizioni pubblicate in vita, riguardanti la composizione in chiave tematizzante della macrostruttura della raccolta e l’aggiunta e sottrazione di testi che precisano la fisionomia delle singole versioni, riflettendo l’evolversi nel tempo dell’immagine autoriale e della poetica di Aleramo. Si terrà inoltre in considerazione la raccolta postuma ancora oggi in commercio, uscita nel 1997 a cura di Rita Guerricchio per proporre una panoramica esemplare, ma non esaustiva, delle prose alemariane. L’intervento fa anche riferimento alla consultazione archivistica del fascicolo di Aleramo presso la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.

Research paper thumbnail of Sibilla Aleramo traduttrice della Principessa di Clèves

Translating Women in Twentieth-Century Literary Cultures, Milano, 15 maggio, 2024

L’intervento intende indagare un aspetto poco noto e studiato dell’attività intellettuale di Sibi... more L’intervento intende indagare un aspetto poco noto e studiato dell’attività intellettuale di Sibilla Aleramo, quello di traduttrice. Nel 1928 Aleramo fu invitata da Giuseppe Antonio Borgese a tradurre la Principessa di Clèves di Madame de La Fayette, pubblicata presso la Biblioteca Romantica nel 1935. Il testo fu accompagnato da una nota di Aleramo, che confessò di aver scelto di tradurlo perché scritto da una donna e in quanto pietra miliare della letteratura mondiale, costituendo il primo caso di letteratura psicologica. Aleramo illustrò infatti l’opera come «primo vero “romanzo moderno”», frutto di una mente femminile, e affermò di essersi imposta una fedele e rigorosa aderenza al testo originario.

Research paper thumbnail of La letteratura russa in «Centopagine»

Enciclopedia Calvino – Letteratura russa, Roma, 7 maggio, 2024

La direzione di Centopagine si rivelò una delle attività editoriali più rilevanti, per la respons... more La direzione di Centopagine si rivelò una delle attività editoriali più rilevanti, per la responsabilità intrapresa, il lavoro profuso e la durata dell’impresa, compiute da Italo Calvino. Avviata nel 1971 con l’obiettivo di raccogliere romanzi brevi del passato, e terminata con la scomparsa di Calvino nel 1985, per Centopagine la presenza delle opere della letteratura ottocentesca russa fu essenziale. Nella collana apparvero le opere di alcuni dei più grandi autori russi dell’epoca – Čechov, Dostoevskij, Gogol, Leskov, Puškin e Tolstoj –, per il cui allestimento editoriale sono rimaste le testimonianze non solo del lavoro del Calvino editore, ma anche del Calvino saggista. I libri degli autori russi selezionati erano infatti considerati emblematici da Calvino per mostrare, attraverso esempi narrativi concreti, i meccanismi e l’essenza del romanzesco, la cui «riabilitazione» era al centro dell’attività di recupero letterario costituito da Centopagine.

Research paper thumbnail of Latin Civilization versus German «Barbarism» during the Great War. The Enemy’s Narrative in «Il Marzocco»

American Historical Association 2024 Conference, San Francisco, 4 gennaio, 2024

With the beginning of the Great War, the Italian interventionist factions quickly placed themselv... more With the beginning of the Great War, the Italian interventionist factions quickly placed themselves in an anti-Austrian position, rooted in the Wars of independence against the Austro-Hungarian Empire, seen as the enemy par excellence of the formation of a unified Italian state. The casus belli was the annexation to Italy of some Italian-speaking territories, particularly Trent and Trieste, which were still under Habsburg control. A different discourse concerned Germany, with which Italy traditionally maintained good diplomatic relations, had no direct grounds for conflict, and which much of the Italian intellectuals looked upon as an industrially and culturally advanced country. However, the rapid escalation of the war in 1914 prompted many interventionists to side against Germany, along with Austria, and to create, similarly to what happened in France, a narrative based on the head-on clash of values between what was seen as Latin civilization and German «barbarism». This was a rhetoric that sought to legitimize itself through Roman antiquity, seen as a civilizing force and antagonistic to the crudeness of the barbarians, and a narrative that brought Italy, France, and United Kingdom together as progressive nations against the ancien regime imperialism of the Central Empires. «Il Marzocco», a Florentine periodical that in the early decades of the twentieth century established itself as one of the most relevant Italian cultural journals, was driven by a strong interventionist orientation and took an early position both on the war and on the identification of the enemy. Indeed, that of the «Marzocco» represents a significant, and so far little-studied, case for understanding how the Italian press set up and conveyed the image of Germany and Austria, showing the recurrent motifs adopted in the negative narrative of the enemy, old and new at the same time, to fuel war propaganda and justify the conflict.

Research paper thumbnail of Una collana di memorie e biografie. I primi 20 anni delle «Scie» mondadoriane (1926-1946)

Biografie. Scrittrici e scrittori tra Otto e Novecento, Roma, 6 ottobre, 2023

Nate nel 1926, «Le Scie» della Mondadori indicarono già dal nome l’intento di ospitare soprattutt... more Nate nel 1926, «Le Scie» della Mondadori indicarono già dal nome l’intento di ospitare soprattutto libri, italiani e stranieri, dedicati a o scritti da personaggi moderni e contemporanei che avessero «già lasciato dietro di sé» una scia nella storia. Letterati, monarchi, condottieri, uomini politici, compositori erano presentati attraverso memorie ed epistolari, ma fu quello biografico ad affermarsi come genere caratterizzante della collana. L’intervento intende, tramite una ricognizione dei titoli più significativi e delle tendenze della serie, definire come la biografia fosse intesa e impiegata dalla Mondadori, nei primi vent’anni di attività della collana, per le sue progettazioni editoriali e secondo la vocazione di editore italiano di massa. È rimasta infatti traccia delle riflessioni all’interno della casa editrice sulla selezione delle opere, distinguendo quelle che Mondadori definì «di carattere storico biografico», da dedicare alle «Scie», dalla «storia romanzata», prerogativa dei «Libri verdi», l’altra serie mondadoriana coeva dedicata alla storia. Il ventennio 1926-1946 è inoltre scelto perché lascia emergere non solo le istanze letterarie e commerciali, ma anche quelle politiche che, tra fascismo, guerra e dopoguerra, presedettero alle decisioni editoriali, influenzando non solo la scelta dei titoli ma anche l’allestimento dei paratesti.

Research paper thumbnail of Il breviario dei laici di Luigi Rusca: un canone letterario alternativo?

Contaminazioni, dissonanze ed eterotopie nella modernità letteraria. Convegno Nazionale MOD. Foggia, 16 giugno, 2023

L’intervento intende occuparsi dei tre volumi del Breviario dei laici curati da Luigi Rusca (1894... more L’intervento intende occuparsi dei tre volumi del Breviario dei laici curati da Luigi Rusca (1894-1986), funzionario editoriale prima per la Mondadori e poi per la Rizzoli, dove ideò la BUR, collana che proponeva il canone «formativo» prescritto dalle scuole. Il primo volume fu pubblicato nel 1957 e costituiva un’antologia contenente testi da leggere per ogni giorno dell’anno, a cui seguirono Il secondo e Il terzo breviario rispettivamente nel 1961 e nel 1965. Rusca raccolse complessivamente 1500 brani che spaziavano attraverso una vasta pluralità di generi, dai romanzi e i racconti ai memoriali e gli epistolari, passando per odi, preghiere, drammi teatrali e poesie. Degli oltre 700 autori presenti, gli italiani costituiscono il gruppo più numeroso, seguito dagli esponenti di altre letterature europee, extraeuropee e dell’antichità greca e romana. Significativa è inoltre la presenza di brani di carattere spirituale e autori legati all’ambito religioso, rappresentanti poco meno di un terzo dei testi presenti nei tre breviari. Per la sua raccolta Rusca allestì infatti un canone letterario personale e «contaminato», fondato su un’idea di letteratura come nutrimento intellettuale e spirituale, in cui affiancò ai classici del canone in vigore all’epoca, quello trasmesso dalla BUR, i testi della tradizione religiosa (soprattutto cattolica) e popolare, abolendo gli steccati per mescolare brani e autori distanti sotto molto aspetti.

Research paper thumbnail of La non-fiction colonialista della Mondadori sotto il fascismo

Sguardi incrociati. Editoria e oltremare tra colonialismo e post-colonialismo, Pavia, 8-9 giugno , 2023

Research paper thumbnail of Calvino e i dintorni del testo. Il caso degli Amori difficili

Il confine: divergenze, relazioni, sconfinamenti e ibridazioni, Rende, 20-21 ottobre, 2022

Egemonia e costruzione del "popolo": una riflessione a partire dalla distinzione kantiana fra 'co... more Egemonia e costruzione del "popolo": una riflessione a partire dalla distinzione kantiana fra 'confine' e 'limite' Ore 18:00 Dibattito Chiusura dei lavori

Research paper thumbnail of Rusca and Vittorini. Bringing Anglophone Authors into 1930s Italy

HTN Conference 2022, History and Translation: Multidisciplinary Perspectives, Tallinn, 25-28 May, 2022

Research paper thumbnail of Luigi Rusca e l'identità del fante italiano nella Grande Guerra

Dialoghi sull'identità, Trento, 5-7 aprile, 2022

and its role in establishing the written standard: a case study of selected children's books Elen... more and its role in establishing the written standard: a case study of selected children's books Elena Pepponi, Università di Udine-L'invenzione linguistica dell'identità patologica: il caso del termine omosessuale 12:00-13:00 Oltre lo standard, un continuum di identità Michele Cosentino, Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"-[ˈpɪlːa a ˈpalːa nd̥ a paˈlːɛra] ovvero su alcuni fenomeni di variazione diasessuale in due varietà italo-romanze della Calabria settentrionale Stefano Fiori, Università di Pavia-In cerca delle Quattro Province. Percezioni linguistiche dell'identità in un'area di frontiera Piergiorgio Mura & Francesca Santulli, Università Ca' Foscari-I nomi delle vie per scoprire le varie sfumature di identità linguistica in Sardegna 13:00-15:00 Pausa pranzo 15:00-15:45 Parlo, quindi esisto / Esisto, quindi parlo Giulia Aiello, Università di Bologna-Plurilinguismo e Rivoluzione in Libano: arabo, francese e inglese nella thawrat tishrīn Rita Luppi, Università degli Studi di Milano-Identità culturali in divenire: la seconda generazione di parlanti tedescofoni in Israele

Research paper thumbnail of La memoria del mondo e altre storie cosmicomiche di Calvino. Struttura, paratesti e collocazione editoriale

(Ir)raggiungibile. Altri mondi nella letteratura e nel teatro, Pavia, 2-3 dicembre, 2020

Research paper thumbnail of Maria Laura Boselli, il lavoro editoriale e la conservazione della memoria

L’altra metà dell’editoria. Le professioniste del libro e della lettura nel Novecento, Milano, 23-26 novembre, 2020

Research paper thumbnail of Le città invisibili sulle mappe del mondo

Calvino qui e altrove, Roma, 16-17 dicembre, 2015

Research paper thumbnail of STUDENT CONFERENCE 2022 (online). CALL FOR PAPERS (ITA-ENG) Con quale autorità? La narrazione storica come strumento di (de)legittimazione (Pavia, 24-25-26 maggio 2022)

Termine per la presentazione delle domande: 4 febbraio 2022