Vittorio Morfino | University of Milano Bicocca (original) (raw)
Libri by Vittorio Morfino
encuentro grupo editor, 2010
Editions d'Amsterdam, 2010
Tierradenadieediciones, 2014
Garnier, 2012
Ce livre retrace la rencontre de Spinoza avec Machiavel à partir de la matérialité de ses traces ... more Ce livre retrace la rencontre de Spinoza avec Machiavel à partir de la matérialité de ses traces : de l'analyse de sa bibliothèque à travers ses grands textes politiques jusqu'à la construction métaphysique, cette rencontre peut être parcourue dans ses effets pluriels qui ouvrent une perspective de lecture de la philosophie de Spinoza irréductible aux deux grands développements du spinozisme dans la modernité, la philosophie de l'histoire et le nihilisme.
Georg Olms, 2016
In Das Kapital lesen schreibt Althusser, dass "die Philosophie Spinozas eine theoretische Revolut... more In Das Kapital lesen schreibt Althusser, dass "die Philosophie Spinozas eine theoretische Revolution anstößt, die in der Geschichte der Philosophie keine Vorläufer hat und wahrscheinlich die größte philosophische Revolution aller Zeiten ist, weil wir Spinoza aus philosophischer Sicht als den einzigen direk-ten Vorfahren von Marx betrachten können."Jedoch, so fügt er hinzu, "ist diese Revolution unter Schichten der Nacht begraben worden", insofern als es Marx selbst nicht gelang-außer in oberflächlicher Weise-, das Denken Spinozas zu verstehen. Das Ziel dieses Buches ist es, das diesen "Schichten der Nacht" zugrundelie-gende Muster zu rekonstruieren, indem die komplexe Entstehungsgeschichte jenes Vorurteils dargelegt wird, das in der deutschen Philosophie und Kultur den Namen "Spinoza" angenommen hat. Die vier Sektionen der Arbeit sind Leibniz und Spinoza, der Spinoza-Renaissance, dem Idealismus und Spinoza sowie dem Marxismus und Spinoza gewidmet und untersuchen die Haupt-probleme dieser Geschichte.
In Leggere Il Capitale Althusser scrive che «la filosofia di Spinoza introduce una rivoluzione teorica senza precedenti nella storia della filosofia e, proba-bilmente, la più grande rivoluzione filosofica di ogni tempo, al punto che pos-siamo considerare Spinoza, dal punto di vista filosofico, l'unico antenato diretto di Marx». Tuttavia, aggiunge, questa rivoluzione «è stata seppellita sotto strati di notte», tanto che Marx stesso non riuscì a comprendere, se non in modo superficiale, il pensiero di Spinoza. Lo scopo di questo libro è rico-struire la trama determinata di questi «strati di notte», offrendo la complessa genealogia di quel pregiudizio che nella filosofia e nella cultura tedesca ha preso il nome di "Spinoza". Le quattro sezioni, dedicate rispettivamente a Leibniz e Spinoza, alla Spinoza-Renaissance, all'idealismo e Spinoza, infine al marxismo e Spinoza, indagano i nodi principali di questa storia.
Brill, 2014
Contents Preface: The Multitude and the Moving Train vi Jason E. Smith Introduction 1 1 Causa Sui... more Contents
Preface: The Multitude and the Moving Train vi
Jason E. Smith
Introduction 1
1 Causa Sui or Wechselwirkung: Engels between Hegel and Spinoza 18
2 Spinoza: An Ontology of Relation? 46
3 ‘The World by Chance’: On Lucretius and Spinoza 72
4 The Primacy of the Encounter over Form 89
5 The Syntax of Violence between Hegel and Marx 113
6 The Many Times of the Multitude 132
Bibliography 174
Index of Names 179
Index of Subjects 182
Curatele by Vittorio Morfino
Mimesis, 2012
a cura di Riccardo Caporali, Vittorio Morfino, Stefano Visentin
encuentro grupo editor, 2010
Editions d'Amsterdam, 2010
Tierradenadieediciones, 2014
Garnier, 2012
Ce livre retrace la rencontre de Spinoza avec Machiavel à partir de la matérialité de ses traces ... more Ce livre retrace la rencontre de Spinoza avec Machiavel à partir de la matérialité de ses traces : de l'analyse de sa bibliothèque à travers ses grands textes politiques jusqu'à la construction métaphysique, cette rencontre peut être parcourue dans ses effets pluriels qui ouvrent une perspective de lecture de la philosophie de Spinoza irréductible aux deux grands développements du spinozisme dans la modernité, la philosophie de l'histoire et le nihilisme.
Georg Olms, 2016
In Das Kapital lesen schreibt Althusser, dass "die Philosophie Spinozas eine theoretische Revolut... more In Das Kapital lesen schreibt Althusser, dass "die Philosophie Spinozas eine theoretische Revolution anstößt, die in der Geschichte der Philosophie keine Vorläufer hat und wahrscheinlich die größte philosophische Revolution aller Zeiten ist, weil wir Spinoza aus philosophischer Sicht als den einzigen direk-ten Vorfahren von Marx betrachten können."Jedoch, so fügt er hinzu, "ist diese Revolution unter Schichten der Nacht begraben worden", insofern als es Marx selbst nicht gelang-außer in oberflächlicher Weise-, das Denken Spinozas zu verstehen. Das Ziel dieses Buches ist es, das diesen "Schichten der Nacht" zugrundelie-gende Muster zu rekonstruieren, indem die komplexe Entstehungsgeschichte jenes Vorurteils dargelegt wird, das in der deutschen Philosophie und Kultur den Namen "Spinoza" angenommen hat. Die vier Sektionen der Arbeit sind Leibniz und Spinoza, der Spinoza-Renaissance, dem Idealismus und Spinoza sowie dem Marxismus und Spinoza gewidmet und untersuchen die Haupt-probleme dieser Geschichte.
In Leggere Il Capitale Althusser scrive che «la filosofia di Spinoza introduce una rivoluzione teorica senza precedenti nella storia della filosofia e, proba-bilmente, la più grande rivoluzione filosofica di ogni tempo, al punto che pos-siamo considerare Spinoza, dal punto di vista filosofico, l'unico antenato diretto di Marx». Tuttavia, aggiunge, questa rivoluzione «è stata seppellita sotto strati di notte», tanto che Marx stesso non riuscì a comprendere, se non in modo superficiale, il pensiero di Spinoza. Lo scopo di questo libro è rico-struire la trama determinata di questi «strati di notte», offrendo la complessa genealogia di quel pregiudizio che nella filosofia e nella cultura tedesca ha preso il nome di "Spinoza". Le quattro sezioni, dedicate rispettivamente a Leibniz e Spinoza, alla Spinoza-Renaissance, all'idealismo e Spinoza, infine al marxismo e Spinoza, indagano i nodi principali di questa storia.
Brill, 2014
Contents Preface: The Multitude and the Moving Train vi Jason E. Smith Introduction 1 1 Causa Sui... more Contents
Preface: The Multitude and the Moving Train vi
Jason E. Smith
Introduction 1
1 Causa Sui or Wechselwirkung: Engels between Hegel and Spinoza 18
2 Spinoza: An Ontology of Relation? 46
3 ‘The World by Chance’: On Lucretius and Spinoza 72
4 The Primacy of the Encounter over Form 89
5 The Syntax of Violence between Hegel and Marx 113
6 The Many Times of the Multitude 132
Bibliography 174
Index of Names 179
Index of Subjects 182
Mimesis, 2012
a cura di Riccardo Caporali, Vittorio Morfino, Stefano Visentin
manifestolibri, 2022
Tra filosofia e materialismo, classe e moltitudine, traduzione e azione politica, Spinoza, Althus... more Tra filosofia e materialismo, classe e moltitudine, traduzione e azione politica, Spinoza, Althusser e la tradizione operaista, Augusto Illuminati ha condotto, per più di mezzo secolo, un instancabile lavoro teorico e politico nel solco della tradizione comunista contribuendo a rinnovarne le prospettive. In questo volume raccogliamo alcuni contributi di studiosi e militanti in occasione del suo ottantacinquesimo compleanno, in omaggio al pensiero di un filosofo che ha saputo attraversare questioni, temi e discipline differenti fornendo un apporto determinante nella formazione di generazioni di militanti. Saggi di Étienne Balibar, Luca Basso, Pietro Bianchi, Daniela Bostrenghi, Alberto De Nicola, Filippo Del Lucchese, Fabio Frosini, Emma Gainsforth, Monserrat Galcerán, Andrea Girometti, Sandro Mezzadra, Vittorio Morfi no, Antonio Negri, Fabio Raimondi, Francesco Raparelli, Tania Rispoli, Cristina Santinelli, Maria Turchetto, Paolo Virno, Stefano Visentin.
PGreco, 2022
"[…] la lotta di classe non [è] una semplice conseguenza del modo di produzione e dello sfruttam... more "[…] la lotta di classe non [è] una semplice conseguenza del modo di produzione e dello sfruttamento […]. In altre parole, non soltanto il modo di produzione capitalistico […] non è altro che un modo di sfruttamento, ma lo sfruttamento stesso non è altro che la forma storica fondamentale della lotta fra le classi. […] Nella produzione immediata, la lotta di classe non comincia con la 'resistenza' della classe operaia allo sfruttamento nelle sue diverse forme (prolungamento della giornata lavorativa, aggravamento delle condizioni di lavoro, diminuzione dei salari reali, ecc.), ma già con queste stesse forme." Pubblicato nel 1974, Cinque studi di materialismo storico è una rettifica del suo precedente "teoricismo" ed allo stesso tempo un intervento di una straordinaria radicalità teorica e politica nella congiuntura francese ed europea della metà degli anni Settanta, rivendicazione dei due concetti fondamentali che costituiscono la rottura marxiana con l'ideologia delle classi dominanti e permettono di fondare una scienza della storia dal punto di vista del proletariato: plusvalore e dittatura del proletariato.
manifestolibri, 2021
Nato da un convegno interna-zionale tenutosi nel 2018, bicentenario della nascita di Marx, questo... more Nato da un convegno interna-zionale tenutosi nel 2018, bicentenario della nascita di Marx, questo libro raccoglie i contributi dei maggiori studio-si che, sullo scenario globale, hanno proposto negli ultimi anni interpretazioni innovative e attuali della riflessione marxiana. I saggi raccolti nel volume affrontano, da differenti punti di vista, tutte le più importanti questioni che riguardano l'in-terpretazione del pensiero di Marx e la sua attualità: dalla critica dell'economia politica alle trasformazioni del lavoro, dal concetto di popolo ai rap-porti tra marxismo e femmini-smo. Nel complesso i testi contri-buiscono a delineare una let-tura molto articolata del pen-siero marxiano capace di metterlo in relazione con il tempo presente.
Mimesis, 2006
a cura di Vittorio Morfino e Luca Maria Scarantino
The Government of Time: Theories of Plural Temporality in the Marxist Tradition, 2017
Introduction to The Government of Time: Theories of Plural Temporality in the Marxist Tradition, ... more Introduction to The Government of Time: Theories of Plural Temporality in the Marxist Tradition, edited by Vittorio Morfino and Peter D. Thomas, Leiden: Brill Academic Press, 2017, pp. 1-19.
Quodlibet, 2009
Introduzione di Vittorio Morfino: "Sotto strati di notte". Il "caso" Spinoza nella prima metà del... more Introduzione di Vittorio Morfino: "Sotto strati di notte". Il "caso" Spinoza nella prima metà dell'Ottocento tedesco, pp. 9-22.
Quaderni materialisti, 2023
Ad Alessandro che, in un lontano pomeriggio di settembre, mi ha parlato della potenza della molti... more Ad Alessandro che, in un lontano pomeriggio di settembre, mi ha parlato della potenza della moltitudine * (Università Milano-Bicocca). 1 In Spinoza sovversivo Negri scrive: "In realtà la vera politica moderna, nell'epoca dell'ascesa della borghesia, è la metafisica-su questo terreno deve lavorare la storia del pensiero politico" (A. Negri, Spinoza sovversivo. Variazioni (in)attuali, Pellicani, Milano 1992, pp. 23-24).
Rivista di storia della filosofia, 2023
Consecutio rerum, 2023
The article shows the reading of Gramsci offered by Portantiero, a reading that not only enhances... more The article shows the reading of Gramsci offered by Portantiero, a reading that not only enhances aspects of Gramsci's work on which later critics will dwell extensively, but also connects them, subterraneously, without making it explicit, with the theory of differential temporality, the theoretical heart of Reading Capital. This extraordinary theoretical operation, carried out from Mexican exile during the dictatorship, makes it possible to read not only a "new" Gramsci, but also a "new" Althusser, when not even the treasures hidden in his archive were yet suspected. Beyond Gramsci's historicism and Althusser's structuralism, Portantiero leads us down a path where the dialogue between the two theorists becomes extremely fruitful: the theory of the conjuncture and the concepts necessary to develop its analysis.
Revista de philosophia de la Universidad de Costa Rica, 2019
Journal of Spinoza Studies, 2022
Reading Capital The 'second' Spinoza-Renaissance generally refers to 1960s France, where a small ... more Reading Capital The 'second' Spinoza-Renaissance generally refers to 1960s France, where a small group of scholars-Gueroult, 1 Matheron, 2 and Deleuze 3 among them-advanced a new image of Spinoza that broke with the then still widely dominant one developed by Hegel and his students and commentators. More attentive reconstructions of this period include Althusser among the Parisian musketeers of Spinozism, if only as a marginal reference. In fact, any effort to identify a text of Althusser's specifically on Spinoza must surely end in disappointment. The works published in his lifetime include only a handful of brief references to Spinoza-none longer than a paragraph. And neither his extensive posthumous work nor his archived writings contain texts dedicated to Spinoza. 4 An entirely different task was occupying Althusser's time in the sixties: the theoretical renewal of Marxism. It is his later recollection of this task that contains his now famous confession of Spinozism:
InCircolo, 2020
Spinozism has traditionally been interpreted as a theory of the unicity of space and time. Howeve... more Spinozism has traditionally been interpreted as a theory of the unicity of space and time. However, this reading seems to be contradicted by some of Spinoza's texts. It is therefore necessary to trace its genealogy. The paper suggests to attribute its genesis to Jacobi's reading of Spinoza. Starting from some intuitions formulated by Herder, Jacobi attributes to Spinoza a doctrine of unique duration, which allows him to consider that the Kantian concepts of time and space are "entirely in the spirit of Spinoza". However, in Spinoza the apparent linearity of time is the result of a deeper complexity of interchange and intertwined levels that constitute the ordo et connexio rerum.
Consecutio temporum, 2013
Il posto della Kritik La Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico ha la forma di un... more Il posto della Kritik La Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico ha la forma di una serie di annotazioni alla terza sezione (lo Stato) della terza parte (l'Eticità) dei Lineamenti di filosofia del diritto di Hegel, in particolare ai paragrafi 261-313, la quasi totalità dei paragrafi dedicati da Hegel al «Diritto statuale interno» (dal 260 al 320)[1]. L'opera, quantomeno la sua ultima stesura, è della primavera-estate del '43, il periodo di Kreuznach precedente al trasferimento a Parigi[2], ma fu pubblicata da Rjazanov solo nel secolo successivo, nel 1927[3]. Appartiene alla tradizione della glossa nella misura in cui consiste nella copiatura del paragrafo hegeliano seguito dal commento critico. Nicolao Merker, nella nota introduttiva del volume 3 delle Opere complete ne caratterizza così i temi principali: La Critica della filosofia hegeliana del diritto pubblico, pur non apparendovi ancora il passaggio di Marx al comunismo, contiene tre temi di fondamentale importanza, vale a dire la critica del meccanismo delle ipostatizzazioni idealistiche di cui è sostanziato il metodo logico di Hegel, l'impostazione che Marx dà al problema dello Stato dal punto di vista di una democrazia radicale di sinistra, infine l'acquisizione ed elaborazione teorica del fatto che le forme della società politica ossia dello Stato sono determinate dai rapporti sociali che hanno luogo nella società civile e non, come aveva sostenuto Hegel, che sia lo Stato o l'elemento politico a determinare la società civile[4]. Senza voler entrare nei dettagli di un dibattito filologico che ha appassionato il secolo scorso è sufficiente ricordare le grandi posizione paradigmatiche rispetto alla questione delle opere giovanili di Marx: la posizione continuista, che fa risalire il germe filosofico della successiva critica dell'economia fino alla tesi di laurea, e la posizione discontinuista, che introduce una rottura tra l'opera giovanile e l'opera matura. A questa seconda posizione appartengono tanto l'interpretazione di Louis Althusser che quella di Galvano della Volpe, che si differenziano nel situare la rottura in punti temporali diversi: è interessante dal punto di vista del nostro tema che, mentre Althusser include pienamente la Kritik nel periodo giovanile con temi comandati da una problematica feuerbachiana[5], della Volpe, basandosi su un celebre passaggio del poscritto alla seconda edizione del Capitale[6] vede proprio nella Kritik l'opera della rottura di Marx con la precedente coscienza filosofica[7]. E che la questione non sia semplicemente filologica, ma tocchi dei nervi scoperti della tradizione marxista lo dimostra bene Toni Negri presentando l'edizione della Kritik pubblicata nel 2008 da Quodlibet con delle glosse critiche di Clio Pizzingrilli: Chi avrebbe mai pensato di trovarsi dinnanzi a un nuovo commento così originale e creativo come quello che Clio Pizzingrilli ci presenta della marxiana Critica del diritto pubblico di Hegel, un quarantennio dopo che Louis Althusser aveva liquidato quest'opera come 'umanistica', come indegna di stare accanto alle opere 'materialiste' che Marx redige dopo la 'cesura'? Quello che interessa non è la vicenda critica di Althusserinteressa il fatto che il nuovo approccio di Pizzingrilli suoni originale proprio sul terreno del materialismo, e creativo proprio in quell'ambito di analisi della forza-lavoro che più di ogni altro scandalizzava Althusser in quel giovane Marx che studiava. Il fatto è che Pizzingrilli, rileggendo il Marx della Critica del diritto pubblico di Hegel, lo fa a partire dal nuovo livello che la lotta operaia, anticapitalistica, ha prodotto. Lo fa sul terreno del lavoro immateriale, cognitivo, 'alienato'[8]. Per riassumere in breve l'argomento di Negri, egli ritiene che Althusser avesse ragione nel considerare idealistica la categoria di alienazione in una fase storica in cui i rapporti di produzione non erano caratterizzati dal lavoro cognitivo, ma che nella fase attuale l'alienazione «sia l'espropriazione diretta […] del lavoro cognitivo, del sapere operaio, intellettuale e linguistico»[9]. Il movimento di pensiero negriano gioca con la linea tempo. La Kritik di Marx è falsa (idealista) rispetto al suo tempo, ma vera (materialista) rispetto all'avvenire, cioè al nostro tempo, al tempo del lavoro cognitivo. Medesimo movimento Negri applica al concetto di 'comune' e di 'oltrepassamento dello Stato', che egli ritrova nella democrazia assoluta teorizzata dal giovane Marx vedendovi una riproduzione dell'«ipotesi spinozista»: idea falsa (idealista) e irrealizzabile ai tempi di Marx, ma vera (materialista) e praticabile rispetto al nostro tempo, il tempo del lavoro immateriale: Torniamo perciò a ragionare di democrazia assoluta: è nello spostare interamente la dinamica della costruzione istituzionale dall'alto al basso, dal potere alla potenza, e facendone saltare ogni omologia, che l'idea di democrazia diviene operativa-rovesciando davvero, e non per finta, Hegel. Non più forma di governo, ma fonte di governo, non più macchina di legittimazione ma costruzione diretta di valori. Sta qui l'immanenza assoluta del politico democratico[10]. Alienazione e democrazia sono dunque categorie profetiche del giovane Marx: idealistiche rispetto al proprio tempo, diventano strumenti di interpretazione e di trasformazione dell'avvenire, del nostro tempo. 2. Il concetto di sovranità Veniamo al testo marxiano. Da un punto di vista metodologico Marx affronta Hegel con due armi critiche fondamentali: 1) la critica feuerbachiana di inversione soggetto-predicato (nei mesi di Kreuznach legge le Tesi provvisorie per una riforma della filosofia) e 2) la critica di Trendelemburg di interpolazione surrettizia dell'empirico nel logico[11]. Applicando queste critiche alla filosofia politica hegeliana Marx trova che da una parte Hegel prenda i soggetti reali per predicati e i predicati per soggetti (ad es. inversione di famiglia e società civile che da soggetti diventano predicati dello Stato) e dall'altra elevi l'empirico a logico fingendo delle deduzioni dove in realtà non vi è altro che una descrizione dell'esistente (su questo anticipato dalla critica di Arnold Ruge). Ma concentriamoci ora sul passaggio in cui Marx propone quella che Negri chiama una «democrazia assoluta». Si tratta del commento al paragrafo 279 e alla sua nota esplicativa. Nel paragrafo 279 Hegel deduce il monarca dall'idea della sovranità: § 279 […] La sovranità, dapprima soltanto il pensiero universale di questa idealità, esiste soltanto come la soggettività certa di se stessa [die ihre selbstgewisse Subjektivität] e come l'autodeterminazione astratta, e in tal misura priva di fondamento, della volontà, nella quale autodeterminazione risiede l'elemento ultimo della decisione [das Letze der Entsheidung]. È questo l'individuale dello Stato come tale, il quale Stato, esso stesso soltanto in ciò è uno. Ma la soggettività è nella di lei verità soltanto come soggetto [Die Subjektivität aber ist in ihrer Wahrheit nur als Subject], la personalità soltanto come persona, e nella costituzione cresciuta a razionalità avente realtà, ciascuno dei tre momenti del concetto ha la sua separata configurazione per sé reale. Questo momento assolutamente decidente dell'intero [absolut entscheidende Moment des Ganzen] è perciò non l'individualità in genere, bensì un individuo, il monarca[13]. Marx ha gioco facile nel mettere in luce l'inversione soggetto-predicato che rende necessaria la sussunzione surrettizia dell'empirico, cioè del monarca: [la sovranità] dovrebbe essere l'opera consapevole dei soggetti [das selbstbewußte Werk der Subjekte], e come tale esistere per essi e in essi. Se Hegel avesse preso, come punto di partenza, i soggetti reali come basi dello Stato [von den wirklichen Subjekten als den Basen des Staats], non avrebbe trovato necessario di soggettivare [versubjektiviren] in guisa mistica lo Stato. «La soggettività», dice Hegel, «è nella sua verità soltanto come soggetto, la personalità soltanto come persona». Anche questa è una mistificazione. La soggettività è una determinazione [Bestimmung] del soggetto, la personalità una determinazione della persona. Invece di concepirle come predicati dei loro soggetti, Hegel fa indipendenti i predicati [verselbstständigt die Praedicate] e li lascia poi tramutarsi, in guisa mistica, nei loro soggetti[14].
Quaderni materialisti, 2010
Almanacco di filosofia politica, 2022
Consecutio rerum, 2018
The article takes into consideration the notes of the Capital in which Lucretius and Darwin are q... more The article takes into consideration the notes of the Capital in which Lucretius and Darwin are quoted. The author, carefully reconstructing the theoretical context in which the Latin poet and the English naturalist are mentioned, proposes an interpretation, which goes from the certain to the conjectural, of the Marxian strategy that commands these notes.
Crisis and Critique, 2021
With the Letters to Moses Mendelssohn on the doctrine of Spinoza Jacobi puts in place an interven... more With the Letters to Moses Mendelssohn on the doctrine of
Spinoza Jacobi puts in place an intervention of great importance in
the theoretical-political conjuncture of the Aufklärung: it lets enter the
scene the Spinoza’s Gost by projecting it on Leibniz, Lessing, and Kant.
In particular, he will accuse Kant of having proposed, in the Critique of
Pure Reason, a theory of space and time in the “Geist des Spinoza”.
In this article I reconstruct the reasons that have allowed Jacobi to
conduct this operation by putting it in tension with the criticisms of the
“transcendental aesthetics” that we find in Herder’s Metacritica, where
a theory of plural temporality inspired by Spinoza is explicitly affirmed
against Kant.
Youkali, 2010
Vittorio Morfino es un destacado investigador del pensamiento filosófico materialista desde la an... more Vittorio Morfino es un destacado investigador del pensamiento filosófico materialista desde la antigüedad grecolatina a nuestros días. Morfino trabaja en la Universidad de Milán-Biccoca y ha publicado numerosos artículos y libros en torno a autores como Lucrecio, Spinoza, Hegel o Althusser. En el texto que publicamos, Morfino discute el sentido que podemos atribuir al concepto spinoziano de multitud y propone una respuesta materialista que lo despoja de todo cierre metafísico, finalismo o simplicidad. La conclusión a la que llega es que el concepto de multitud tal como lo piensa Spinoza no puede servir de base para la invención de un nuevo sujeto revolucionario, sino para un nuevo modo de pensar la política como proceso sin Sujeto ni Fin(es). El artículo apareció en italiano en el libro editado por Filippo Del Lucchese, Storia politica della moltitudine. Spinoza e la modernità, DeriveAprodi, Roma, 2009 1. 1.-La traducción es de Roberto Peña León. Agradecemos tanto a Vittorio Morfino como a la editorial DeriveApprodi su permiso para publicar el artículo y las facilidades con las que han atendido nuestra propuesta. Nuestro agradecimiento va también para Roberto Peña León por prestarse como en anteriores ocasiones a realizar desinteresadamente la traducción.
Quodlibet, 2024
in Condividuale. Genealogie di un concetto mancato, a cura di Caterina Botti, Diana Quarantotto,... more in Condividuale. Genealogie di un concetto mancato,
a cura di Caterina Botti, Diana Quarantotto, Elettra Stimilli, Luisa Valente
ETS, 2024
in Vico e dintorni. Scritti in onore di Riccardo Caporali, a cura di Francesca Fidelibus e Lorenz... more in Vico e dintorni. Scritti in onore di Riccardo Caporali, a cura di Francesca Fidelibus e Lorenzo Vinciguerra
Eldgar, 2024
in Marx: Key Concepts, edited by R. Bellofiore e R. Redolfi Riva,
Pgreco, 2023
In M. Heinrich, La scienza del valore, a cura di R. Bellofiore e S. Breda
C O L L E C T I O N D E L’ É C O L E F R A N Ç A I S E D E R O M E, 2022
in DE LA DICTATURE À L’ÉTAT D’EXCEPTION. APPROCHE HISTORIQUE ET PHILOSOPHIQUE, sous la direction ... more in DE LA DICTATURE À L’ÉTAT D’EXCEPTION. APPROCHE HISTORIQUE
ET PHILOSOPHIQUE, sous la direction de Marie Goupy et Yann Rivière
Mimesis, 2023
in Sul Marx in Italia, a cura di Claudio Tuozzolo
La città del sole, 2020
in Giovanni Sgro', Irene Viparelli (a cura di), Karl Marx (1818-2018) Eredità e prospettive
Petite Plaisance, 2023
in Maurizio Migliori, Luca Grecchi (a cura di), Marx e i marxismi
manifestolibri, 2022
in F. Del Lucchese, V. Morfino, T. Rispoli (a cura di), "Ricominciare ogni volta di nuovo". Scrit... more in F. Del Lucchese, V. Morfino, T. Rispoli (a cura di), "Ricominciare ogni volta di nuovo". Scritti in onore di Augusto Illuminati
ETS, 2008
in C. Piazzesi, M. Priarolo e M. Sanna (a cura di), L'eresia della libertà. Omaggio a Paolo Crist... more in C. Piazzesi, M. Priarolo e M. Sanna (a cura di), L'eresia della libertà. Omaggio a Paolo Cristofolini
Unicopli, 2007
in S. Chiodo, G. Scaramuzza (a cura di) Ad Antonio Banfi cinquant'anni dopo
Dost, 2013
in E. Canaslan, C. Balik Akal (a cura di), Mar' tan Spinoza 'ya Spinoza 'dan Marx' A
Mimesis, 2012
in N. Marcucci (a cura di), Ordo et connexio. Spinozismo e scienze sociali
Le Temps des Cerises, 2014
in G. Bras, F. Frosini, V. Morfino (éd. par), La guerre et la violence
DeriveApprodi, 2009
Filippo Del Lucchese (a cura di), Storia politica della moltitudine. Spinoza e la modernità
Pontes, 2017
in F. R. Barbosa Filho e L. J. Siquiera Baldini (org.) Anàlise de discurso e materialismos: histo... more in F. R. Barbosa Filho e L. J. Siquiera Baldini (org.) Anàlise de discurso e materialismos: historicidade e conceito
UAH Ediciones, 2022
in J.V. Cortes (ed.), Spinoza: del comentario al uso filosòfico
Hermann, 2009
in C. Jaquet, A. Suhamy, P. Sévérac (éds), La théorie spinoziste des rapports corsps/esprit
Bloomsbury, 2018
in K. Kordela and D. Vardoulakis (ed. by), Spinoza's Authority, vol. II
Alegre, 2020
in Miguel Mellino e Andrea Ruben Pomella (a cura di), Marx nei margini, Dal marxismo nero al femm... more in Miguel Mellino e Andrea Ruben Pomella (a cura di), Marx nei margini, Dal marxismo nero al femminismo postcoloniale
Barcarolla, 2009
a AA.VV., Necessidade e contingentia na modernidade
Quaderni materialisti, 2017
Mimesis International, 2019
Jacques Lezra, On the Nature of Marx's Things: Translation as Necrophilology, Fordham University Press, 2018
In a book fragment written in 1982 and posthumously published with the title The Underground Curr... more In a book fragment written in 1982 and posthumously published with the title The Underground Current of the Materialism of the Encounter, Louis Althusser attempts to define a form of materialism entirely different from that of the tradition, a form of materialism that would escape the classic opposition between idealism and materialism, an opposition completely internal to the history of Western metaphysics. Althusser suggests a materialism of the rain, of contingency, of the aleatory-a materialism not dominated by the Leibnizian principle nihil est sine ratione. In this fragment, which was to be part of a book dedicated to Karl Marx, but has become a sort of text in its own right, Althusser sketches "an almost completely unknown materialist tradition in the history of philosophy," 1 a profound tradition that sought its materialist anchorage in a philosophy of the encounter . . . , whence this tradition's radical rejection of all philosophies of essence (Ousia, Essentia, Wesen), that is, of Reason (Logos, Ratio, Vernuft), and therefore of Origin and End-the Origin being nothing more, here, than the anticipation of the End in Reason or primordial order (that is, the anticipation of Order, whether it be rational, moral, religious or aesthetic)-in the interests of a philosophy which, rejecting the Whole and every Order, rejects the Whole and order in favor of dispersion (Derrida would say, in his terminology, "dissemination") and disorder. 2
Conssecutio rerum , 2023
Ernst Bloch nel suo libro del 1935, Erbschaft dieser Zeit (Eredità di questo tempo), riprendendo ... more Ernst Bloch nel suo libro del 1935, Erbschaft dieser Zeit (Eredità di questo tempo), riprendendo un giudizio espresso a più riprese da Marx, scrisse a proposito della Germania: [è] il paese classico della non contemporaneità [klassische Land der Ungleichzeitigkeit], ossia dei residui non superati di un'esistenza e una coscienza economica più antiche. […] "L'ineguaglianza di sviluppo" che Marx attribuisce, per esempio nell'Introduzione del '57, alla produzione materiale rispetto a quella artistica, persistette qui abbastanza a lungo anche sul piano materiale, impedendo di conseguenza che nella gerarchia economica delle forze si imponesse in modo univoco il pensiero del capitale, della contemporaneità. Con il feudalesimo a est dell'Elba si mantenne in ogni caso tutto un museo di interazioni tedesche, una sovrastruttura anacronistica [deutsche Wechselwirkungen und anachronistischer Überbau] che, per quanto invecchiata e fragile dal punto di vista economico, continua pertanto a dominare. 1
Quaderni Materialisti 17 , 2018
Etica & Politica / Ethics & Politics, 2018
7 Vittorio Morfino & Elia Zaru Negri and Philosophy 11 Guido Boffi & Giacomo Clemente Sul concett... more 7
Vittorio Morfino &
Elia Zaru
Negri and Philosophy
11
Guido Boffi &
Giacomo Clemente
Sul concetto di metafisica per Toni Negri
43
Saverio Ansaldi
La ginestra leopardiana. Lineamenti per un’ontologia etico-poetica del tempo
53
Irene Viparelli
Tra operaismo e biopolitica. Genesi e sviluppo del concetto negriano di produzione
77
Vittorio Morfino
Sull’orlo del tempo. La teoria negriana della temporalità
107
Mattia Di Pierro
La biopolitica nel pensiero di Antonio Negri. Dalla “tendenza” all’eccedenza affermativa della vita
127
Elia Zaru
Talpa o serpente? Popolo, classe, moltitudine
145
Frédéric Montferrand
Composition, autonomie, separation. Les formes-parti d’Antonio Negri
161
Paolo Scanga
Dallo Stato piano al nuovo ordine della globalizzazione.
La sovranità in Antonio Negri
187
Vittorio Morfino & Elia Zaru
Storia, politica, filosofia. Intervista ad Antonio Negri
http://www2.units.it/etica/2014\_1/GUESTEDITORSPREFACE01.pdf
Casa della Cultura, 2024
8 ottobre
Spazio Marx, 2024
Università di Padova, 20-21 settembre
Evening session (6 p.m.-7.30 p.m.) Natalia Romé, Social reproduction crisis and the ideology of a... more Evening session (6 p.m.-7.30 p.m.) Natalia Romé, Social reproduction crisis and the ideology of apocalypse organising emancipation lake como summer school critical theory of society Villa Olmo,
Quarto seminario annuale Spazio Marx 16 Settembre Università la Sapienza, Roma
Terzo seminario annuale Spazio Marx. Convento dei Minimi. Roccella Jonica. 18 settembre 2021
Primo seminario annuale Spazio Marx. Convento dei Minimi. Roccella Jonica. 19-20 settembre 2019
FABIO FROSINI E VITTORIO MORFINO Althusser e Gramsci, Gramsci e Althusser: intervista a Etienne B... more FABIO FROSINI E VITTORIO MORFINO Althusser e Gramsci, Gramsci e Althusser: intervista a Etienne Balibar 1 V. M. : Per mettere a fuoco la relazione tra Althusser e Gramsci forse possiamo iniziare ponendo una questione puntuale, e cioè quella che si delinea, se mettiamo a confronto «Contradiction et surdétermination», del 1962, dove Gramsci è definito come l'unico teorico marxista che sia avanzato nel comprendere la specificità della sovrastruttura con «idee assolutamente originali, talvolta anche geniali», e «Le marxisme n'est pas un historicisme» contenuto in Lire le Capital. E. B. : À mon avis entre les deux il y a un point intermédiaire capital, qui est le deuxième texte d'Althusser sur la dialectique, celui qui s'appelle Sur la dialectique matérialiste. Les idées qui y sont développées ont été élaborées par lui à la fois comme un développement de ce qu'il avait déjà dit et comme une réponse aux critiques dont il avait fait l'objet essentiellement à l'intérieur du parti communiste français. Il y a une dimension de conjoncture. Ce qui est frappant à l'intérieur de ce texte, outre les développements empruntés à l'«Introduction» de Marx de 1857, qui sert à construire l'idée de la totalité structurée à dominante, c'est l'emprunt massif à Mao. Alors, de sorte qu'on peut compliquer ta question et en même temps, peut-être, l'orienter dans une direction qui n'est pas la seule possible, en demandant pourquoi après «Contradiction et surdétermination» Althusser est passé d'une note dithyrambique sur Gramsci comme seul prédécesseur de son entreprise à un emprunt massif a Mao, qui remplace Gramsci. Je trouve cette question de plus en plus intéressante. Je pense qu'elle a des dimensions théoriques et aussi des dimensions politiques. Il est absolument impossible de dénier ce fait. Mes hypothèses sur ce point ont été confirmées par deux conversations récentes avec des témoins historiques de tout cette affaire, d'une part Rossana Rossanda, d'autre part Lucien Sève.
Quaderni Materialisti , 2022
Materiali di Estetica, 2022
Recensione di Vittorio Morfino Fulvio Papi è senza alcun dubbio uno dei più importanti filosofi i... more Recensione di Vittorio Morfino Fulvio Papi è senza alcun dubbio uno dei più importanti filosofi italiani, se prendiamo in considerazione il periodo che va dal secondo dopoguerra ad oggi. Nato nel 1930, ha attraversato gli anni della prima e della seconda
Critica marxista, 2011
Recensione a P. Thomas, The gramscian moment; F. Frosini, Da Gramsci a Marx; F. Frosini, La relig... more Recensione a P. Thomas, The gramscian moment; F. Frosini, Da Gramsci a Marx; F. Frosini, La religione dell'uomo moderno
Critica marxista, 2016
recensione di Stefano Petrucciani (a cura di), Storia del marxismo, 3 voll.
Quaderni materialsti, 2017
Der Begriff der Natur in der Lehre von Marx fu pubblicato in Germania nel 1962, tratto da una tes... more Der Begriff der Natur in der Lehre von Marx fu pubblicato in Germania nel 1962, tratto da una tesi di dottorato diretta da Max Horkheimer e Theodor Wiesengrund Adorno. Si tratta di un testo che segna un passaggio importante nella scuola di Francoforte, indica la strada di un ritorno all'interrogazione del testo di Marx che poi avrà degli importanti sviluppi nella sinistra francofortese con Backhaus, Reichelt e Krahl. Certo, la corrente dominante della scuola seguirà un'altra strada, quello che con Habermas prima e Honneth poi condurrà a recidere ogni legame con la tradizione marxista. La traduzione italiana a cura di Giorgio Baratta e Giuseppe Bedeschi apparve per i tipi di Laterza nel 1969 accolta da una prefazione elogiativa di Colletti che non solo gli riconosceva di essere «assai più positivo e concreto dei suoi maestri» (p. 62), ma anche di aver criticato nelle sue pagine tanto Bloch quanto Marcuse, e di aver mostrato con la sua acribia uno stile alternativo a quello althusseriano, maestro di marxisti così «intelligenti e raffinati da lavorare ormai (com'è detto in Lire le Capital) sui 'silenzi bianchi' di Marx, anziché sulla mole cospicua di pagine ch'egli ha coperto di inchiostro» (p. 63). La riedizione di questo testo, ormai un classico della letteratura su Marx e marxista, ha il merito di riproporre l'edizione italiana del '69, con la prefazione di Colletti, un vero e proprio documento storico di per sé interessante, con una «Introduzione» di Riccardo Bellofiore che ricostruisce la traiettoria teorica di Schmidt, oltre il suo testo d'esordio, in realtà quello più conosciuto e discusso. Bellofiore propone di periodizzare la produzione teorica di Schmidt in due grandi fasi: una prima che va dal lavoro di tesi sino alla metà degli anni Settanta ed una seconda che ricomprende gli anni successivi. Centrale nella prima fase è secondo Bellofiore il testo «Sul concetto di conoscenza nella critica dell'economia politica», che viene proposto nella nuova edizione italiana tradotto e introdotto da Stefano Breda, testo «che fa a pieno titolo parte ed è anzi per molti versi è all'origine, della rinascita degli studi marxiani di quegli anni, a partire dai seminari di Adorno, e da cui si dipanerà poi la neue Marx-Lektüre: basti ricordare i nomi di Hans-Jürgen Krahl,
The book of Steven Nadler, The Best of all possible World. A Story of Philosophers, God and Evil ... more The book of Steven Nadler, The Best of all possible World. A Story of Philosophers, God and Evil gives an account of the philosophical discussions among Leibniz, Malebranche and Arnauld about the freedom of God and the problem of evil. Starting from an imaginary encounter of the three philosopher in Paris, Nadler reconstructs the complex web of intellectual relations between Leibniz and Malebranche about the Theodicy, between Malebranche and Arnauld about the Treatise on the nature and grace, and between Leibniz and Arnauld about the Discourse of metaphysics. From this reconstruction emerges a sketch of the controversy in which Leibniz's and Malebranche's conceptions of God are characterized by the primacy of the intellect over will, whereas Arnauld's conception of God, according to Descartes' perspective, states the absolute freedom of God's will. According to Nadler, Arnauld's battle against Malebranch's and Leibniz's rationalist conception of God is subterraneously guided by his feeling of great proximity between these conceptions and the position about God expressed by Spinoza in the Ethics: a God without will and understanding, a power that simply produces the world in a necessary, meaningless way.
STORIA DEL PENSIERO POLITICO, 2019
STORIA DEL PENSIERO POLITICO 3/2019 501 anziché ai dibattiti intellettuali. Una tesi che coglie l... more STORIA DEL PENSIERO POLITICO 3/2019 501 anziché ai dibattiti intellettuali. Una tesi che coglie l'estremismo di una parte non indifferente della storiografia culturale; ma diventa a sua volta estrema quando Israel afferma che le rivoluzioni sono opera di pensatori radicali, «una frangia intellettuale isolata, curiosa e critica», «un'avanguardia rivoluzionaria» di intellettuali «che sfruttano le pressioni sociali ed economiche esistenti modellandole a propria immagine, anziché essere generate da esse». Nasce da qui un'ulteriore rigida dicotomia che non è più quella fra illuminismo radicale e moderato, bensì fra pensatori e pensiero radicale da un lato e dall'altra società e popolo in cui non vi è un rapporto bilaterale, ma soltanto uno gerarchico nel quale soltanto il primo elemento può agire sul secondo e provocare vere trasformazioni. Siamo davanti a una semplificazione che impedisce di tener conto delle sovrapposizioni, degli scambi e dei contesti concreti che rendono vitale la storia. Un estremismo intellettuale che, ad avviso di chi scrive, irrigidisce invece di approfondire la tesi dei due illuminismi e subordina a sé invece di rischiarare il repubblicanesimo democratico e la expanding blaze della Rivoluzione americana che costituiscono il cuore vitale dell'opera.
Accessible at: https://www.openstarts.units.it/handle/10077/21051
15 gennaio, 2024
con il curatore, Carlotta Cossutta e Damiano Palano, Casa della Cultura di Milano, h18
17 dicembre h 15, 30, 2024
in Per una teoria critica. Cultura, politica e società da Francoforte a oggi, Potere e sapere. Bi... more in Per una teoria critica. Cultura, politica e società da Francoforte a oggi, Potere e sapere. Biblioteca autogestia, Palermo
lunedì 9 dicembre 11:00 – 13:00, 2024
Seminario del corso di Filosofia politica, Università di Bologna
Università di Milano-Bicocca 11-12 dicembre, 2024
in Funzioni e meccanismi dello Stato a partire da "Sicurezza, territorio, popolazione" e "Nascita... more in Funzioni e meccanismi dello Stato a partire da "Sicurezza, territorio, popolazione" e "Nascita della biopolitica", organizzato da Olimpia Malatesta e Raffaele Campanile
Ljubljana 5.12-7.12, 2024
in Dediščine antihumanisma. Mednarodna znansvena konferenca
h18 4 december, 2024
Department of Philosophy, Faculty of Arts, University of Ljubljana
London, 2024
in Historical materialism
Casa della Cultura, 30 Ottobre, 2024
Seminari di filosofia. Ciclo di incontri. Sulla contemporaneità tra guerra ed apocalisse Verso un... more Seminari di filosofia. Ciclo di incontri. Sulla contemporaneità tra guerra ed apocalisse Verso un nuovo umanesimo scientifico?
Università di Milano-Bicocca 25-26 ottobre, 2024
in Ricordando Galvano della Volpe. I nodi ancora aperti della filosofia marxista
Cuenca, 2024
in Curso de Verano. Igualiberdad, des-igualdad y ciudadania en la era de la comunicacion: en dial... more in Curso de Verano. Igualiberdad, des-igualdad y ciudadania en la era de la comunicacion: en dialogo con el pensamiento de Etienne Balibar, 3-4 de ocubre
Roccella Ionica 28 luglio, 2024
in Scuola Estiva di Altra Formazione in Filosofia " Remo Bodei"
Università degli Studi di Salerno, 2024
29 maggio
14-17 maggio La Paz, Bolivia, 2024
in V Coloquio Internacional Louis Althusser Contra la melancolía política: pensamiento e imaginac... more in V Coloquio Internacional Louis Althusser Contra la melancolía política: pensamiento e imaginación desde América Latina
8 maggio, 2024
Minima Naturalia GIORNATA DI STUDI organizzata dal Pavia Research Group in Environmental Humaniti... more Minima Naturalia GIORNATA DI STUDI organizzata dal Pavia Research Group
in Environmental Humanities, Università di Pavia
Centro Gobetti, 2024
Il sapere del potere, Scienza e politica nel pensiero italiano del Novecento, 19 aprile
Università Cattolica del Sacro Cuore, 2024
Relazione tenuta al convegno Spinoza e l'empirismo: Locke, Berkeley, Hume 26-28 febbraio
28-29 mars, 2024
in Atelier Transindividuel
ULB , 2024
in Soirée de conférences en hommage à Toni Negri 29 febbraio 2024
Roma, 2023
THE INTERNATIONAL MACHIAVELLI SOCIETY First Conference (Rome, 13-16 December 2023)
Rosenberg & Sellier eBooks, 2019
Per pensare la questione sollevata dal titolo L’Europa e l’Altro, l’altro con la A maiuscola, è n... more Per pensare la questione sollevata dal titolo L’Europa e l’Altro, l’altro con la A maiuscola, è necessario in primo luogo analizzare quale sia la sintassi concettuale che ha permesso di costituire tanto l’identità dell’Europa come soggetto dotato di uno spazio di interiorità, quanto di porre di fronte a questa identità un’alterità assoluta. Prendiamo per esempio la definizione dell’identità europea che troviamo in Husserl nella Krisis, definizione che non circoscrive un territorio geograficam..