Stefano Cesana | Università degli Studi di Milano-Bicocca (original) (raw)
Papers by Stefano Cesana
Il primo scopo che intendo perseguire attraverso questo elaborato è l'esposizione di alcuni conce... more Il primo scopo che intendo perseguire attraverso questo elaborato è l'esposizione di alcuni concetti sensibilizzanti, utili alla comprensione del, cosiddetto, modello umanistico della mediazione. A tal fine mi avvarrò degli inestimabili spunti offerti dalle tragedie di Sofocle, con particolare e privilegiata attenzione alla paradigmatica figura di Edipo, eroe umano. Partendo dalla felice intuizione di Jaqueline Morineau, che, nel suo Lo spirito della mediazione2, intreccia la filosofia del mediare, nonché il suo prodursi pratico negli incontri di mediazione - nei tempi e nei ruoli delle parti coinvolte - alla tragedia greca, sono stato attratto dai numerosi conflitti che vengono messi in scena dal celebre drammaturgo Ateniese. Tali conflitti vedono l'eroe tragico, dinamico protagonista di un percorso alla scoperta, in primis, della propria origine, successivamente della tragicità della propria esistenza; un viaggio ostinato verso l'incontro con la propria umanità indissolubilmente costellata di sofferenza. Incontro che, come si avrà modo di apprezzare nell'Edipo a Colono, ultimo atto della sua parabola di vita, lo muterà nel profondo. Sarà proprio a partire da tali conflitti che avrò modo di tematizzare alcune emozioni umane, qual è l'ira, tentando di muovere da queste ai valori universali ad esse sottese, come il bisogno di giustizia e di verità. Provando a definire in negativo questo lavoro, in questa sede, non s'intende dar luogo all'ennesima lettura psicologica o psicanalitica, per la quale non avrei strumenti necessari ad aggiungere nulla di interessante alla sterminata produzione scientifica in materia. L'approdo auspicato è altresì di una lettura politica del conflitto, ove l'aggettivo politico è posto nel senso di opzione valoriale che necessariamente si ripercuote sulla collettività. Ci si domanderà dunque quali siano i valori preferibili, in un contesto democratico, per orientare risposte più o meno istituzionalizzate alle multiformi questioni poste dalla sofferenza umana, in particolare, quella del bisogno di verità.
Questa tesi si pone lo scopo di realizzare un’analisi critica dell’attuale sistema politico-rapp... more Questa tesi si pone lo scopo di realizzare un’analisi critica dell’attuale sistema
politico-rappresentativo italiano, attraverso gli strumenti, teorici e pragmatici, offerti
da Luigi Ferrajoli. Il primo capitolo consiste in una panoramica prevalentemente
storica, riguardante lo sviluppo dello Stato di diritto, nel contesto europeo. Si
ripercorre, a tal proposito, la sua evoluzione fino al raggiungimento della forma
costituzionale, che caratterizza le attuali democrazie. Il secondo capitolo è dedicato
alla breve ricostruzione della teoria del diritto costituzionale elaborata da Ferrajoli.
Partendo dai presupposti analitici, di eminenti normativisti, quali Kelsen e Bobbio,
Ferrajoli si occupa di costruire la propria teoria, incentrandola sul ruolo dei diritti
fondamentali. In tale sede si mostra come tali diritti, unitamente alle relative garanzie,
rappresentano la sostanza della democrazia costituzionale. Il terzo ed ultimo capitolo
è, quasi esclusivamente, incentrato sulla rappresentanza politica, strumento e
momento focale della vita democratica. Si cerca di mostrare come le patologie che la
affliggono, siano in grado di aumentare la distanza, di per sé fisiologica, tra l’essere e
il dover essere della democrazia. Le analisi conclusive sono dedicate alla situazione
italiana, che, per quanto riguarda i vizi della rappresentanza, offre, purtroppo,
un’esperienza esemplare. Dopo aver messo in luce i vari fattori di crisi,
evidenziandone le ricadute sul piano del diritto e sul piano culturale, si suggeriscono
dei rimedi volti ad arginare questa deriva e a ristabilire la dimensione sostanziale
della democrazia.
Il primo scopo che intendo perseguire attraverso questo elaborato è l'esposizione di alcuni conce... more Il primo scopo che intendo perseguire attraverso questo elaborato è l'esposizione di alcuni concetti sensibilizzanti, utili alla comprensione del, cosiddetto, modello umanistico della mediazione. A tal fine mi avvarrò degli inestimabili spunti offerti dalle tragedie di Sofocle, con particolare e privilegiata attenzione alla paradigmatica figura di Edipo, eroe umano. Partendo dalla felice intuizione di Jaqueline Morineau, che, nel suo Lo spirito della mediazione2, intreccia la filosofia del mediare, nonché il suo prodursi pratico negli incontri di mediazione - nei tempi e nei ruoli delle parti coinvolte - alla tragedia greca, sono stato attratto dai numerosi conflitti che vengono messi in scena dal celebre drammaturgo Ateniese. Tali conflitti vedono l'eroe tragico, dinamico protagonista di un percorso alla scoperta, in primis, della propria origine, successivamente della tragicità della propria esistenza; un viaggio ostinato verso l'incontro con la propria umanità indissolubilmente costellata di sofferenza. Incontro che, come si avrà modo di apprezzare nell'Edipo a Colono, ultimo atto della sua parabola di vita, lo muterà nel profondo. Sarà proprio a partire da tali conflitti che avrò modo di tematizzare alcune emozioni umane, qual è l'ira, tentando di muovere da queste ai valori universali ad esse sottese, come il bisogno di giustizia e di verità. Provando a definire in negativo questo lavoro, in questa sede, non s'intende dar luogo all'ennesima lettura psicologica o psicanalitica, per la quale non avrei strumenti necessari ad aggiungere nulla di interessante alla sterminata produzione scientifica in materia. L'approdo auspicato è altresì di una lettura politica del conflitto, ove l'aggettivo politico è posto nel senso di opzione valoriale che necessariamente si ripercuote sulla collettività. Ci si domanderà dunque quali siano i valori preferibili, in un contesto democratico, per orientare risposte più o meno istituzionalizzate alle multiformi questioni poste dalla sofferenza umana, in particolare, quella del bisogno di verità.
Questa tesi si pone lo scopo di realizzare un’analisi critica dell’attuale sistema politico-rapp... more Questa tesi si pone lo scopo di realizzare un’analisi critica dell’attuale sistema
politico-rappresentativo italiano, attraverso gli strumenti, teorici e pragmatici, offerti
da Luigi Ferrajoli. Il primo capitolo consiste in una panoramica prevalentemente
storica, riguardante lo sviluppo dello Stato di diritto, nel contesto europeo. Si
ripercorre, a tal proposito, la sua evoluzione fino al raggiungimento della forma
costituzionale, che caratterizza le attuali democrazie. Il secondo capitolo è dedicato
alla breve ricostruzione della teoria del diritto costituzionale elaborata da Ferrajoli.
Partendo dai presupposti analitici, di eminenti normativisti, quali Kelsen e Bobbio,
Ferrajoli si occupa di costruire la propria teoria, incentrandola sul ruolo dei diritti
fondamentali. In tale sede si mostra come tali diritti, unitamente alle relative garanzie,
rappresentano la sostanza della democrazia costituzionale. Il terzo ed ultimo capitolo
è, quasi esclusivamente, incentrato sulla rappresentanza politica, strumento e
momento focale della vita democratica. Si cerca di mostrare come le patologie che la
affliggono, siano in grado di aumentare la distanza, di per sé fisiologica, tra l’essere e
il dover essere della democrazia. Le analisi conclusive sono dedicate alla situazione
italiana, che, per quanto riguarda i vizi della rappresentanza, offre, purtroppo,
un’esperienza esemplare. Dopo aver messo in luce i vari fattori di crisi,
evidenziandone le ricadute sul piano del diritto e sul piano culturale, si suggeriscono
dei rimedi volti ad arginare questa deriva e a ristabilire la dimensione sostanziale
della democrazia.