Mina CAPPUSSI | Università del Molise (original) (raw)
Papers by Mina CAPPUSSI
Mina Cappussi 2 La Costituzione italiana 3 è entrata in vigore il 1 gennaio 1948, dopo la scelta ... more Mina Cappussi 2 La Costituzione italiana 3 è entrata in vigore il 1 gennaio 1948, dopo la scelta referendaria che ha trasformato l'Italia da Monarchia a Repubblica. L'anno successivo, nel 1949, nasce un oggetto scolastico che diviene icona e totem di ogni studente nella neonata Repubblica. 32 anni per le edizioni AVE (Anonima Veritas Editrice) 4 , in cui è praticamente l'unico diario non spartano e non austero concepito per le scuole, dove poter trascrivere i compiti, annotare pensieri, passare pizzini, con una tiratura impressionante: fino a due, qualcuno dice tre milioni di copie. Come finisce? Vi dice nulla Papa Pio IV 5 ? Nel 1564, un anno dopo il concilio di Trento 6 , Pio IV decise di far dipingere sul Giudizio universale di Michelangelo delle mutande a chi ne fosse stato sprovvisto. La Controriforma, infatti, stabiliva che le nudità dei Santi andavano censurate o addirittura distrutte. L'incarico fu affidato al discepolo del maestro Buonarroti, Daniele da Volterra, da allora soprannominato con il nomignolo di Braghettone. 1 https://www.unmondoditaliani.com/cento-anni-di-jacovitti-da-coccobill-al-diario-vitt-celebrato-a-termoli-il-re-delfumetto/ 2
The Journal of Heart and Lung Transplantation, 2009
Alieni a Bojano, sono dappertutto, 2016
Alieni a Bojano. Sono dappertutto. Le pagelle delle elezioni sotto copertura Notizie Locali 9 Mag... more Alieni a Bojano. Sono dappertutto. Le pagelle delle elezioni sotto copertura Notizie Locali 9 Maggio 2016 Redazione Umdi Alieni A Bojano. Sono Dappertutto. Le Pagelle Delle Elezioni Sotto Copertura Non vengono da un'altra galassia, non hanno una testa enorme e uno scafandro. Sono tra di noi, in tutto simili a noi. Non c'è verso di evitarli. Il tuo nome è nell'elenco e se non esci a fare la spesa, dopo cinque giorni vengono a trovarti a casa, col rischio di riceverli in ciabatte. Il mio nome è Nessuno, L'Elegantone della Politica, Participio Futuro, Ercolino sempre in piedi, Swot analysis: chi sono costoro? ESCLUSIVA UMDI (UMDI-UNMONDODITALIANI) Gli alieni sono tra di noi. Li trovi dappertutto, nelle piazze, lungo le strade maestre e nei vicoli più nascosti, ovunque si vada ne trovi almeno uno, ma non è raro incontrarne tre o quattro in una sola casa, allo stesso evento, nella medesima riunione, partita, festa, compleanno, gara. L'invasione aliena di Bojano non risparmia le borgate, Civita Superiore, Maiella, Castellone, Monteverde, Codacchio, Campi Marzi, Limpiilli, persino Pinceri, improvvisamente assunte all'onore della cronaca e dell'interesse generale, quando per anni tutti, a parte gli abitanti, se ne sono disinteressati. Gli alieni in questione non vengono da un'altra galassia, non hanno una testa enorme e uno scafandro. Due braccia e due gambe per ciascuno, cinque dita per ogni mano, due occhi, un naso e una bocca, compreso un paio di orecchie: apparentemente sono uguali a tutti noi, ma parlano in codice e hanno un nome e un numero inciso sulla nuca, appena sotto l'attaccatura dei capelli: "Amministrative 2016". Una sigla che fa paura, tanto che negli ultimi giorni si è registrata una netta diminuzione della circolazione stradale dei pedoni, preoccupati di fare incontri alieno-elettorali in orari particolari. Eppure non c'è verso di evitarli. Il tuo nome è nell'elenco e se non esci a fare la spesa, dopo cinque giorni vengono a trovarti a casa, col rischio di riceverli in ciabatte. Sono in fibrillazione gli aspiranti inquilini di palazzo San Francesco, per un posticino in giunta, o magari anche solo in consiglio comunale, sono pronti a rispolverare parentele, amicizie, vicini di casa e di banco alle elementari, colleghi di sbornie o di gite con la parrocchia.Eppure, li vedi che si lamentano, e deve essere una sofferenza importante, perché quasi piangono nell'elencare le noie che affronteranno quando saranno eletti (nondum matura est): i trasferimenti statali quasi inesistenti, le rogne legali, gli adempimenti burocratici, le possibili denunce, gli errori da sanare, le casse vuote e i debiti (ma se sono inquilini uscenti la musica cambia: casse fiorenti, città in pieno sviluppo, economia in crescita, opere realizzate, progetti approvati, posti di lavoro in arrivo come risultato della buona amministrazione, necessità di continuare a sedere su quelle poltrone per portare a compimento il miracolo!). La smorfia di dolore gli viene particolarmente bene (devono averla provata e riprovata allo specchio, come Demostene in rivaal mare col sassolino in bocca) perché qualcuno probabilmente ci crederà nella promessa
Elezioni comunali a Bojano, matrimonio Di Biase Spina spacca Villa Esther,, 2016
Elezioni comunali a Bojano: il matrimonio di Marco Di Biase con Virgilio Spina non fa notizia e s... more Elezioni comunali a Bojano: il matrimonio di Marco Di Biase con Virgilio Spina non fa notizia e spacca Villa Esther
Notizie Locali
3 Aprile 2016 Redazione Umdi Leave A CommentOn Elezioni Comunali A Bojano: Il Matrimonio Di Marco Di Biase Con Virgilio Spina Non Fa Notizia E Spacca Villa Esther
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Il matrimonio annunciato spacca di fatto il bacino elettorale della Clinica Villa Esther. Policella candidato sindaco, Alfonso Mainelli conteso, Massimo Romano riempie lo scacchiere. Grillini in attesa dell’autorizzazione a fregiarsi del simbolo.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Cinque posti, la carica di vicesindaco, un incarico alla regione per assicurarsi la vecchiaia: non già un piatto di lenticchie, ma un accordo scritto e definito punto per punto, quello sottoscritto da Marco di Biase con Virgilio Spina (LEGGI L’ARTICOLO). Una primogenitura venduta a suon di promesse, dove l’ambizione alla poltrona di sindaco è servita a veicolare altre e più sottili recriminazioni. Non fa notizia, dunque, il matrimonio tra il patron della Clinica Villa Esther e il censore dell’attuale minoranza in municipio, detentore di uno dei più lunghi periodi di opposizione “giudiziaria” che la storia ricordi, con decine e decine di denunce, esposti, querele, ricorsi contro gli atti del gruppo al potere. Uno scarno comunicato stampa ha ratificato quello che solo poche ore prima UN MONDO D’ITALIANI aveva annunciato in esclusiva assoluta. “Venerdì 29 aprile 2016 – si legge nella nota di un sedicente addetto stampa dibiasesindaco – alle ore 18.30, presso la sede elettorale di Via Fiumicello in Bojano, conferenza stampa congiunta di Marco Di Biase, Liberatore Natale e Virgilio Spina per illustrare il nuovo progetto politico per Bojano”. (LEGGI QUI)
Un comunicato scarno che ha fatto il giro dei cellulari in contemporanea, mentre in via Fiumicello regna la desolazione più completa. Il tutto quasi in contemporanea con la decadenza di un Consiglio Comunale fantoccio, che a 45 giorni dalle consultazioni elettorali, avrebbe dovuto ratificare provvedimenti in grado di favorire ben due consiglieri in carica: l’approvazione di una variante al PRG per un progetto di ampliamento di Rico Felice – torrone del Molise e la sdemanializzazione ed acquisto suolo pubblico da parte di Remo Perrella.
L’assise civica riunita in seconda convocazione risultava illegittima. Lo ha annunciato il vicesegretario, l’ha ribadito Carlo Perrella che si era preparato l’intervento e che ha lasciato l’aula seguito da Doganieri. Sono restati incollati agli scranni i pezzi della minoranza spaccata, Arena e Virgilio Spina, oltre alla maggioranza composta da Silvestri, Policella, Colalillo, Di Biase e Bernardo.
Ad una lettura critica dell’annunciato matrimonio, sembra rinvenire una certa difficoltà della lista voluta dal governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura. Viriglio Spina, infatti, si è portato dietro cinque adepti, in aggiunta ai 7 della coalizione di Marco Di Biase. Accettare 5 ingressi significa o che la lista era in sofferenza, o che si prepara un colpo di mano dell’ultima ora.
In ogni caso il dato certo è che il bacino di voti legato alla Clinica voluta dal papà di Marco, Gino di Biase, si è ridotto di un terzo, mettendo in forse la vittoria. Le annunciate nozze non sono di quelle importanti, che consolidano la messa in comune di patrimoni elettorali: piuttosto rivelano giochetti al rialzo, con l’intento di sgominare le altre liste depauperando la concorrenza. In realtà l’azione tessuta a tavolino dal PD regionale apre il campo alla rimonta di Policella, che quasi sicuramente si presenterà come Sindaco, intatto il suo elettorato Poste & Co.
Va detto, a onor del vero, che anche sul versante Area Matese, Marco Di Biase e Alfonso Mainelli hanno tentato aperture serie di dialogo negli ultimi giorni, ma fino a questo momento non sarebbero ancora giunti ad un accordo. Ciò non esclude matrimoni riparatori nelle prossime ore. Da più parti, infatti, si invoca il nome dell’avvocato che tanto si è battuto per la salvaguardia dell’integrità dell’area matesina, adocchiata da chi intendeva speculare su acqua, aria e suolo della vallata.
E adesso passiamo alle PAGELLE SPECIALI UN MONDO D’ITALIANI.
Lista FRATTURA MATRIMONIALE
Candidato Sindaco: Marco Di Biase
Soprannome: Matrimonio d’interessi
Segni particolari: Comunicato stampa scarno, addetto stampa misterioso, per un matrimonio che mette insieme il figlio dell’ex sindaco più che ventennale di Bojano, Gino Di Biase, con l’attuale rappresentante della minoranza, portavoce di un consigliere regionale, Virgilio Spina. La lista è sponsorizzata dal Presidente della Giunta Regionale, Paolo Di Laura Frattura, e non si esclude un accordo anche con l’Avvocato Alfonso Mainelli che potrebbe portarsi in dote Area Matese. Sarebbe utile a portare una persona di statura morale e di caratura politica nella compagine. Resta da vedere se Mainelli concluderà l’accordo con Di Biase o eventualmente con l’altra lista che sarebbe ben lieta del suo ingresso.
In lista ci sono anche Aurelio Romano, Remo Perrella, Virgilio Spina, Angelo Arena, Antonio Iannetta, Natale Liberatore, Nicola Malatesta, Rita Amatuzio, Lorenza Scinocca e probabilmente Carmen Zuccarino.
VOTO: 5 (Perché il matrimonio è appena stato celebrato e manca il rodaggio dei nubenti)
Lista Poste Pay
Candidato Sindaco: Gaetano Policella
Soprannome: Porta a Porta
Segni particolari: Il matrimonio tra Marco Di Biase e Virgilio Spina spiana la strada a Gaetano Policella, 20 anni di ruoli di rilievo e un passato politico messo alla prova da crisi di governo e ribaltoni. In lista con lui: Antonio Silvestri, Carmine Ruscetta, Angelo Bernardo, Sabrina Scinocca, Gianluca Colalillo e Antonio Di Biase.
Voto 9 (Perché la situazione è stagnante senza novità di rilevo).
LISTA CARLO PERRELLA
Candidato Sindaco: Massimo Romano
Soprannome: Cerco legalità
Segni particolari: Massimo Romano, già consigliere regionale è sostenuto da Carlo Perrella, da pochissimo ex assessore alle Politiche Sociali. Fallita la trattativa per portare nella compagine il consigliere di opposizione Virgilio Spina, che avrebbe scelto in queste ore il matrimonio con Marco Di Biase).
In lista anche Carlo Perrella (LEGGI QUI L’ARTICOLO) Carmine Prioriello, Liberato Gentile, Mariacristina Spina, Tonino Romano, Franca Romano.
VOTO 8,5 (Per via del matrimonio di Marco di Biase con Virgilio Spina, che spacca l’elettorato di Villa Esther.)
Lista AREA MATESE
Candidato Sindaco: Alfonso Mainelli
Soprannome: Verde integrità
Segni particolari: Il punto forte della lista è l’avvocato ambientalista Alfonso Mainelli, che da anni si batte per la tutela della vocazione turistica dell’area e per il rispetto delle sue peculiarità ambientali. Il nome di Mainelli fa convergere il voto impegnato di chi si è distinto per un cuore vere, ma anche di chi si è battuto con lui in campagne sociali al fianco degli ultimi. La speranza è che Mainelli entri in una coalizione forte, in grado di consentirgli di amministrare dalla parte dell’esecutivo.
VOTO: 7 (Perché ancora non ufficializzano una posizione)
Lista Grilli del Matese
Candidato Sindaco: Miss X
Soprannome: Grilli Parlanti
Segni Particolari: Sono i ragazzi più puliti e integri dell’offerta politica matesina. Senza alcuna esperienza, ma mossi dalla volontà di impegnarsi attivamente nell’amministrazione della città. Stanno aspettando l’autorizzazione a fregiarsi del logo del movimento fondato da Beppe Grillo.
In lista ci sarebbero Mariagrazia Tagliaferri, Valerio Di Lazzaro, Adriana Niro, Jenny Romano, Giorgio Rico, Antonio Patullo.
VOTO: 6,5 (Perché da più parti sentiamo il sostegno verso questi giovani volenterosi, e forse l’auspicio che riescano davvero a dare una svolta alla conduzione della città, se non in questa tornata elettorale, sicuramente nella successiva, quando si saranno fatti le ossa, e un po’ di esperienza.).
Armenia invasa da Azerbaijan, 2020
Armenia invasa da Azerbaigian: uno stratagemma per sollecitare la reazione del paese caucasico. L... more Armenia invasa da Azerbaigian: uno stratagemma per sollecitare la reazione del paese caucasico. L'Unione Armeni d'Italia bacchetta giornali e giornalisti, nonché le agenzie di stampa compiacenti e denuncia l'aggressione dell'Azerbaigian contro la Repubblica d'Armenia. La gente muore mentre il mondo è distratto da altro
Armenia invasa da Azerbaigian, secondo una lettura dei fatti del 12 luglio 2020. Di certo vi è che sono ripresi, dopo una breve tregua, gli scontri armati al confine fra Armenia e Azerbaigian. Mentre il ministero della difesa di Yerevan afferma che le forze azere stanno "bombardando villaggi armeni con mortai e cannoni", il ministero della difesa di Baku, passa al contrattacco mediatico dicendo che sono ripresi gli scontri dopo che "gli armeni hanno bersagliato villaggi azeri". Ma l'Unione Armeni d'Italia non ci sta. Armenia invasa da Azerbaigian secondo l'Unione degli Armeni d'Italia "Il 12 luglio 2020 un gruppo di soldati azeri, a bordo di un veicolo militare-precisa il Presidente dell'Unione degli Armeni d'Italia, Baykar Sivazliyan-ha tentato di penetrare nella zona Nord-Est del territorio armeno, nella provincia di Tavush, aiutato da un fuoco di sbarramento delle artiglierie azere, con l'intento di prendere la postazione tenuta dai giovani soldati di leva armeni. In seguito alla risposta della parte armena, il folto gruppo di soldati azeri, appartenente alle truppe speciali del Paese, ha dovuto ritirarsi, lasciando sul campo numerosi morti e feriti gravi, fra i quali un generale e un colonnello delle forze armate. Armenia invasa da Azerbaigian: bombe e carri armati contro i civili "Artiglieria pesante, carri armati, bombardamenti mirati ai villaggi e alla popolazione civile armena. Le forze armate azere, come è loro consuetudine, hanno schierato l'esercito vicino ad un insediamento di civili, circondando la propria popolazione con batterie di artiglieria e mettendola in pericolo. L'obiettivo era quello di provocare le forze armate armene, che in risposta alle provocazioni avrebbero sparato in quella direzione" spiega la nota degli Armeni italiani. Inascoltato il cessate il fuoco dell'ONU "La tregua firmata fra le parti alla fine del conflitto del 1993, con la garanzia del gruppo di Minsk (USA, Russia e Francia), viene costantemente violata dall'Azerbaigian da anni.-si infervora Baykar Sivazliyan-Dopo i tentativi della Turchia, importante alleata dell'Azerbaigian, di provocare instabilità nella regione, l'invocazione da parte degli azeri di una guerra contro l'Armenia rappresenta una grave mossa irresponsabile, oltretutto considerando la richiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco globale per via della pandemia del COVID-19". Giornali e stampa manipolati "All'estero-prosegue-siamo costretti ad assistere a una rozza manipolazione delle notizie da parte di alcuni organi di stampa chiaramente schierati. A proposito della sfera dei media internazionali, abbiamo assistito al lavoro di alcune testate giornalistiche che, cadendo nel tranello azero-turco, hanno cercato di ricostruire l'accaduto come se fossero stati gli Armeni ad attaccare per primi. Gli Armeni non sono interessati a territori azeri.. L'Azerbaigian, Paese che deve la sua ricchezza e il suo esercito ai proventi dei petrodollari, viola sistematicamente la tregua e strumentalizza a fini provocatori la propria popolazione civile" Noi Armeni siamo un Paese pacifico che rifiuta la violenza Armenia invasa da Azerbaigian, mentre il mondo sta a guardare. "Desideriamo ribadire-incalza Sivazliyan-che gli Armeni sono un popolo pacifico, che rifiuta la violenza come arma di soluzione dei conflitti. Da sempre auspichiamo il coinvolgimento delle diplomazie per la salvaguardia della pace e per la soluzione giusta dei problemi del Caucaso. Gli Armeni da anni sono vittime della politica distruttiva del nazionalismo turco ed oggi questa realtà ci viene imposta attraverso l'alleanza e la collaborazione con l'Azerbaigian". Dagli all'untore, per distrarre il popolo
Morlacchi Editore, 2012
Le migrazioni hanno da sempre caratterizzato la specie umana, ne hanno influenzato l’evoluzione e... more Le migrazioni hanno da sempre caratterizzato la specie umana, ne hanno influenzato l’evoluzione e la geografia, ed oggi rappresentano uno degli elementi costituenti dell’essere sul pianeta, delle fughe dagli eventi catastrofici naturali, così come dalle guerre e dalle carestie, ma anche l’elemento di riscatto per vite compresse in società che non offrono opportunità lavorative o sociali. Le motivazioni che hanno spinto e spingono gli esseri umani allo spostamento, alla migrazione in una terra diversa, sono da sempre molteplici e poliedriche. Nei secoli singoli individui, famiglie o interi popoli si sono spostati, hanno attraversato i confini per creare nuovi territori che portano ancora i loro segni nella storia e nel paesaggio. La presente pubblicazione riassume gli atti del convegno “Le parole per dirlo. Migrazioni, Comunicazione e Territorio”, da me organizzato all’Università di Roma La Sapienza nell’ambito del PRIN 2008 “Migrazioni e processi di interazione culturale. Forme d’integrazione e di organizzazione territoriale in alcune realtà italiane”, si prefigge proprio l’obiettivo di ripercorrere le diverse fasi del processo migratorio – da quando gli italiani emigravano in massa sino alla contemporaneità dei flussi degli immigrati in entrata – e di mettere in luce il ruolo della comunicazione, del linguaggio utilizzato nella veicolazione e nei processi di territorializzazione del fenomeno. Dalla fine del XIX secolo, migliaia e migliaia d’italiani hanno varcato la frontiera per creare nuove vite e nuovi territori; hanno disseminato segni del loro passaggio e del loro restare, finendo per “italianizzare” luoghi inospitali e luoghi già caratterizzati dalla presenza di altre popolazioni. Alcuni lemmi utilizzati per indicare i migranti sono entrati nell’immaginario collettivo e ormai disegnano immagini di facile condivisione: basta una valigia di cartone per far lavorare la memoria e ricostruire l’immagine di uomini o famiglie che trascinano i pochi averi in viaggi anche improbabili. Ma la memoria non ricostruisce solo immagini di disfatte, di fatiche, di viaggi della disperazione, perché le migrazioni hanno lasciato segni indelebili nei toponimi dei luoghi, delle baie australiane come dei centri fondati nella foresta amazzonica, di piccole cappelle o grandi chiese o delle intere Little Italy. I lemmi legati alle migrazioni sono stati recentemente raccolti nel Primo Dizionario dell’Emigrazione Italiana, opera curata dalle giornaliste Tiziana Grassi e Mina Cappussi (www.unmondoditaliani.com) ed ancora in corso di stampa, nella quale decine di collaboratori di più discipline hanno fatto confluire passione e professionalità per dare alla luce una pubblicazione che assume anche un valore identitario per la Nazione e per la sua popolazione nel Centocinquantesimo anniversario dell’Italia Unita. I migranti, nei secoli precedenti, si sono distribuiti soprattutto in Europa e nei paesi americani e, in tempi più recenti, seguendo i filamenti invisibili della rete globale, hanno fissato la loro dimora nelle città grandi e piccole e nei villaggi di quasi tutti gli Stati. L’annuale Rapporto Italiani nel Mondo, con le statistiche e le indagini sul campo, permette ormai da alcuni anni di seguire i flussi in uscita e la distribuzione geografica dei nostri connazionali
Le parole per dirlo. Migrazioni, Comunicazione e Territorio
Con il passare dei decenni e con la trasformazione del sistema Italia e del sistema Mondo sono cambiati anche i profili dei migranti. Molti italiani all’estero sono oggi affermati professionisti, personalità di rilievo e ambasciatori della cultura italiana che possono essere riconosciuti e valorizzati. Proprio in tale direzione si muove da qualche anno l’associazione Globo Tricolore, realtà coordinata dalla giornalista Patrizia Angelini, che si prefigge l’obiettivo di costituire un network per le eccellenze italiane nel mondo. Raggiungere individualmente i milioni d’italiani residenti all’estero è impossibile ma i prodotti della stampa italiana e i programmi televisivi in lingua italiana distribuiti all’estero costituiscono un legame con la madre patria ancora molto saldo, legame che può essere reso ancora più saldo attraverso una comunicazione innovativa. Il pericolo di una confusione terminologica, di un etichettamento e di una stereotipizzazione del fenomeno migratorio e degli individui coinvolti viene scientificamente studiato da un gruppo di ricerca della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza con il coordinamento del Prof. Mario Morcellini. In una ricerca pluriennale sono stati presi in esame alcuni programmi televisivi e questi sono stati decostruiti e analizzati negli elementi di base per una maggiore consapevolezza del ruolo che assume il linguaggio utilizzato nella creazione di una coscienza individuale e collettiva (Marco Bruno). L’analisi dimostra come gli organi d’informazione facciano più spesso disinformazione lanciando allarmi che alimentano la paura e rafforzano gli stereotipi negativi. Il problema della comunicazione è un problema fondamentale anche a livello politico. Dal momento che le politiche migratorie sono attuate sia a livello europeo che nazionale, è risultato necessario, attraverso l’European Migration Network, elaborare un glossario (Migrazione e Asilo) al quale fare riferimento senza il rischio di indicare con uno stesso termine situazioni diverse
nei diversi contesti nazionali, finendo per rendere poco chiare e controverse le normative di riferimento (Luca Di Sciullo, Franco Pittau e Antonio Ricci). Dalle politiche internazionali, a quelle nazionali, fino a quelle locali il passaggio di scala non è automatico né automaticamente applicato. In alcune realtà gli stranieri convivono con gli italiani senza particolari tensioni mentre in altri contesti si osservano separazioni spaziali e forme d’esclusione sociale. Le politiche locali cambiano radicalmente nei diversi contesti e, a titolo esemplificativo, data la localizzazione del convegno nella capitale, è stato ritenuto interessante ascoltare direttamente dalle persone coinvolte le loro esperienze concrete. La Fondazione Roma Solidale Onlus, con l’obiettivo di sostenere le persone fragili in situazioni di disagio per il miglioramento della loro qualità di vita (Folco Cimagalli) e il Programma Integra, che realizza attività volte alla promozione dei percorsi di integrazione dei cittadini migranti e rifugiati (Valentina Fabbri) sono solo un esempio dei molteplici interventi che possono essere attuati per una condivisione dello spazio ed una convivenza civile in un’Italia sempre più multietnica. Le politiche attuate, a qualsiasi livello, si avvalgono spesso e dovrebbero farlo in misura crescente, degli studi realizzati dai tecnici e dai ricercatori sulle singole realtà territoriali. In questa direzione si colloca in via privilegiata la scienza geografica, scienza che da più di un secolo rivolge la sua attenzione ai fenomeni migratori, individuandone le peculiarità e le trasformazioni che le caratterizzano nel corso del tempo. La scienza geografica non studia soltanto la distribuzione quantitativa delle persone nello spazio ma, attraverso metodologie qualitative e qualitative sempre più sofisticate, ne evidenzia anche le relazioni, riuscendo a cogliere le sinergie e i condizionamenti che legano i singoli e le collettività etniche ai territori (Carlo Brusa). La presenza multietnica è ormai un elemento strutturale del
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Le parole per dirlo. Migrazioni, Comunicazione e Territorio
sistema Italia e va quindi riconosciuta, studiata e governata affinché nel futuro prossimo, attraverso un processo di educazione e d’istruzione del quale anche questo convegno è un momento costitutivo, tale presenza possa essere trasformata in interculturale.
Flavia Cristaldi
Tra i più grandi fumettisti della storia italiana, famoso in tutto il mondo per i suoi innumerevo... more Tra i più grandi fumettisti della storia italiana, famoso in tutto il mondo per i suoi innumerevoli personaggi, Coccobill, Caio Tizio e Sempronio, i salami che spuntano dal nulla le lische di pesce. Palmiro Togliatti alla Camera dei deputati arrivò a definirlo nemico del popolo, per il solo fatto di aver disegnato un mazzo di carte con i baffi di Stalin al posto delle spade. La voce "raglia, raglia, giovane Itaglia", gli costò la sospensione del fumetto a puntate che gli era stato commissionato da Linus.
The Journal of Heart and Lung Transplantation, 2009
Purpose: Cytomegalovirus (CMV) is a significant cause of morbidity in heart transplantation. Howe... more Purpose: Cytomegalovirus (CMV) is a significant cause of morbidity in heart transplantation. However new diagnostic tools (CMV-PCR) as well as new treatment options (ganciclovir GCV) have been adopted in clinical practice. The aim of this analysis was to evaluate the incidence of CMV infection (Inf)/disease(Dis) between 2002-2008 in comparison with earlier eras. Methods and Materials: We studied 823 heart transplant recipients who received quadruple-immunosuppressive therapy. The study population was categorized into 4 groups according to donor and recipient CMV serology (D-/R-, D-/Rϩ, Dϩ/R-, Dϩ/Rϩ) and 4 eras (92)(93)(94)(95)(96)(2)(3)(4)(5)(6)(7)(8). CMV Inf was monitored by serology , CMV early antigen (EA) (91-02) and quantitative CMV-PCR blood tests (Ն02). CMV Inf was defined as positive IgM serology, positive EA or increase of CMV-PCR Ն600cps/ml. CMV Dis was defined as CMV Inf with clinical symptoms. All patients received CMVIG and CMV-high risk patients (Dϩ/R-) received prophylaxis with GCV for 3 weeks (97-01) and val-GCV for 3 months (Ն02). The incidence of CMV Inf and CMV Dis was analysed between eras and groups.
Ci apprestiamo a festeggiare i 150 anni dall'Unità d'Italia: ebbene, la commemorazione di una tal... more Ci apprestiamo a festeggiare i 150 anni dall'Unità d'Italia: ebbene, la commemorazione di una tale ricorrenza non può prescindere da quelle che sono state le ondate migratorie degli italiani; perché l'Italia non sarebbe tale, senza questa pagina importantissima che è stata l'Emigrazione italiana nel Mondo e che oggi si nutre del rapporto privilegiato con uomini e donne, con le nuove generazioni, curiose di conoscere la terra, la lingua, la cultura, le tradizioni dei propri avi. E' su queste considerazioni che nasce il primo Dizionario dell'Emigrazione Italiana, un Dizionario che mette insieme tasselli di Memoria, parole ed emozioni come "semantica di una Storia tricolore" che si è snodata attraverso un secolo nei cinque continenti, annullando il Tempo e lo Spazio nella dimensione di una Patria che non ha più confini, che si estende ovunque esista una comunità di italiani. E nello stesso tempo un valido strumento di promozione della lingua, della cultura, dell'arte, delle particolarità territoriali e della genialità del Bel Paese attraverso racconti di eccellenze che, in ogni settore, hanno veicolato il "Made in Italy" nel mondo. per coinvolgere, in un unico, appassionato abbraccio, gli italiani dentro e fuori dall'Italia.
Convegno FILITALIA 150 Anni di Unità d'Italia e Fuga dei Cervelli 28 agosto 2011 CAMPOMARINO Inte... more Convegno FILITALIA 150 Anni di Unità d'Italia e Fuga dei Cervelli 28 agosto 2011 CAMPOMARINO Intervento dr. prof. Mina Cappussi
Conference Presentations by Mina CAPPUSSI
Mina Cappussi, 2017
Comunicazione, musica, arte come veicoli per la cultura. Questo il leit motiv dell'81esima Fiera ... more Comunicazione, musica, arte come veicoli per la cultura. Questo il leit motiv dell'81esima Fiera del Levante, che ha visto la partecipazione di Mina Cappussi, direttore del quotidiano internazionale Umdi-Un Mondo d'Italiani "7 decenni di pace e un'Unione allargata di 500 milioni di cittadini che vivono liberi in una delle economie più prospere del mondo" così l'attacco di Mina Cappussi che ha ripreso il discorso di Juncker nell'81esima Fiera del Levante di Bari, presso lo stand 152 bis del Consiglio Regionale della Puglia, al convegno organizzato dall'AICCRE dal titolo "Europa: le nuove sfide". L'incontro si è incentrato sul Libro bianco, presentato al Parlamento europeo dal Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, che apre una riflessione su come l'Ue a 27 potrà essere entro il 2025, a seconda delle scelte degli europei. I Libri bianchi sono documenti che contengono proposte di azione comunitaria in un settore specifico.
Relazione svolta: al convegno "Psicologia e Giornalismo", Università Sapienza di Roma, Nella Sa... more Relazione svolta:
al convegno "Psicologia e Giornalismo", Università Sapienza di Roma,
Nella Sala Rossa del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale e del Dipartimento di Informatica per il centro Studi Piche Arte e Società, diretto dal dr. Caruso, IL 16 aprile 2016
e alla Camera dei Deputati, piazza di Monte Citorio, 1 Roma SEMINARIO NAZIONALE Par condicio Emozionale, il 7 NOVEMBRE 2016
Le Emozioni che proviamo influiscono sulla nostra salute sia a livello psicologico che a livello bio-chimico e biologico ma presentano implicazioni che possono andare ad incidere addirittura sul genoma, e quindi sul futuro dell’umanità...
Books by Mina CAPPUSSI
IL REGIO TRATTURO PESCASSEROLI- CANDELA A BOJANO, L'ANTICA CAPITALE DEI SANNITI: BOVAIANOM, 2016
In base ad un decreto ministeriale del 1976, i tratturi sono considerati beni di interesse storic... more In base ad un decreto ministeriale del 1976, i tratturi sono considerati beni di interesse storico, dal 2006 candidati a Patrimonio dell'umanità presso l'UNESCO. Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela è il terzo tratturo, per ordine di lunghezza, dell'Italia Meridionale. 211 chilometri, da Pescasseroli, in Abruzzo, fino al confine fra Candela ed Ascoli Satriano in Puglia, presenta una larghezza media di 60 metri, per la precisione 55,55 metri (30 passi napoletani; un passo = 185,2 centimetri) Alcuni storici, tra i quali il Wisemann, hanno ipotizzato che ricalcasse il percorso della via Minucia, una via consolare romana, che sarebbe identificata con l'antica strada romana rinvenuta a Bojano, risalente al I secolo a.C, pavimentata a pietre larghe, che attraversa la città attuale di Bojano, la Bovaianom sannita, poi Bovianum romana. Dello stesso parere sono Alessandro Cimmino e Gianfranco De Benedictis. Sembra acclarato, infatti, che il tratturo Pescasseroli-Candela, nell'attraversare la città di Bojano, coincidesse con la via Minucia (dal nome del console romano vissuto intorno al 300 a.C.) e del Decumano Maggiore. Solo in epoca medievale, quando la città capitale si era ridotta considerevolmente rispetto a quella romana, il passaggio delle greggi si spostò lungo corso Umberto, dato che la via consolare a quel punto era rimasta fuori dalle mura cittadine, ricoperta da acquitrini per lo sversamento dei corsi d'acqua non più regimentati. IL PERCORSO Il tratturo Pescasseroli-Candela arte da Campomizzo, a nord di Pescasseroli, e nel suo tratto iniziale attraversa il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. A Ponte Zittola, presso Castel di Sangro, da questo tratturo si distacca il Tratturo Lucera-Castel di Sangro, che andrà a sua volta a confluire a Lucera nel Tratturo Celano-Foggia. Nella provincia di Campobasso questi tre tratturi sono interconnettono al braccio Centocelle-Cortile-Matese presso San Polo Matese1. Nel suo tratto molisano il tratturo Pescasseroli-Candela segue la Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico, toccando Isernia e attraversando i centri maggiori di Bojano e Saepinum. Esso attraversa quattro Regioni (Abruzzo,
Mina Cappussi 2 La Costituzione italiana 3 è entrata in vigore il 1 gennaio 1948, dopo la scelta ... more Mina Cappussi 2 La Costituzione italiana 3 è entrata in vigore il 1 gennaio 1948, dopo la scelta referendaria che ha trasformato l'Italia da Monarchia a Repubblica. L'anno successivo, nel 1949, nasce un oggetto scolastico che diviene icona e totem di ogni studente nella neonata Repubblica. 32 anni per le edizioni AVE (Anonima Veritas Editrice) 4 , in cui è praticamente l'unico diario non spartano e non austero concepito per le scuole, dove poter trascrivere i compiti, annotare pensieri, passare pizzini, con una tiratura impressionante: fino a due, qualcuno dice tre milioni di copie. Come finisce? Vi dice nulla Papa Pio IV 5 ? Nel 1564, un anno dopo il concilio di Trento 6 , Pio IV decise di far dipingere sul Giudizio universale di Michelangelo delle mutande a chi ne fosse stato sprovvisto. La Controriforma, infatti, stabiliva che le nudità dei Santi andavano censurate o addirittura distrutte. L'incarico fu affidato al discepolo del maestro Buonarroti, Daniele da Volterra, da allora soprannominato con il nomignolo di Braghettone. 1 https://www.unmondoditaliani.com/cento-anni-di-jacovitti-da-coccobill-al-diario-vitt-celebrato-a-termoli-il-re-delfumetto/ 2
The Journal of Heart and Lung Transplantation, 2009
Alieni a Bojano, sono dappertutto, 2016
Alieni a Bojano. Sono dappertutto. Le pagelle delle elezioni sotto copertura Notizie Locali 9 Mag... more Alieni a Bojano. Sono dappertutto. Le pagelle delle elezioni sotto copertura Notizie Locali 9 Maggio 2016 Redazione Umdi Alieni A Bojano. Sono Dappertutto. Le Pagelle Delle Elezioni Sotto Copertura Non vengono da un'altra galassia, non hanno una testa enorme e uno scafandro. Sono tra di noi, in tutto simili a noi. Non c'è verso di evitarli. Il tuo nome è nell'elenco e se non esci a fare la spesa, dopo cinque giorni vengono a trovarti a casa, col rischio di riceverli in ciabatte. Il mio nome è Nessuno, L'Elegantone della Politica, Participio Futuro, Ercolino sempre in piedi, Swot analysis: chi sono costoro? ESCLUSIVA UMDI (UMDI-UNMONDODITALIANI) Gli alieni sono tra di noi. Li trovi dappertutto, nelle piazze, lungo le strade maestre e nei vicoli più nascosti, ovunque si vada ne trovi almeno uno, ma non è raro incontrarne tre o quattro in una sola casa, allo stesso evento, nella medesima riunione, partita, festa, compleanno, gara. L'invasione aliena di Bojano non risparmia le borgate, Civita Superiore, Maiella, Castellone, Monteverde, Codacchio, Campi Marzi, Limpiilli, persino Pinceri, improvvisamente assunte all'onore della cronaca e dell'interesse generale, quando per anni tutti, a parte gli abitanti, se ne sono disinteressati. Gli alieni in questione non vengono da un'altra galassia, non hanno una testa enorme e uno scafandro. Due braccia e due gambe per ciascuno, cinque dita per ogni mano, due occhi, un naso e una bocca, compreso un paio di orecchie: apparentemente sono uguali a tutti noi, ma parlano in codice e hanno un nome e un numero inciso sulla nuca, appena sotto l'attaccatura dei capelli: "Amministrative 2016". Una sigla che fa paura, tanto che negli ultimi giorni si è registrata una netta diminuzione della circolazione stradale dei pedoni, preoccupati di fare incontri alieno-elettorali in orari particolari. Eppure non c'è verso di evitarli. Il tuo nome è nell'elenco e se non esci a fare la spesa, dopo cinque giorni vengono a trovarti a casa, col rischio di riceverli in ciabatte. Sono in fibrillazione gli aspiranti inquilini di palazzo San Francesco, per un posticino in giunta, o magari anche solo in consiglio comunale, sono pronti a rispolverare parentele, amicizie, vicini di casa e di banco alle elementari, colleghi di sbornie o di gite con la parrocchia.Eppure, li vedi che si lamentano, e deve essere una sofferenza importante, perché quasi piangono nell'elencare le noie che affronteranno quando saranno eletti (nondum matura est): i trasferimenti statali quasi inesistenti, le rogne legali, gli adempimenti burocratici, le possibili denunce, gli errori da sanare, le casse vuote e i debiti (ma se sono inquilini uscenti la musica cambia: casse fiorenti, città in pieno sviluppo, economia in crescita, opere realizzate, progetti approvati, posti di lavoro in arrivo come risultato della buona amministrazione, necessità di continuare a sedere su quelle poltrone per portare a compimento il miracolo!). La smorfia di dolore gli viene particolarmente bene (devono averla provata e riprovata allo specchio, come Demostene in rivaal mare col sassolino in bocca) perché qualcuno probabilmente ci crederà nella promessa
Elezioni comunali a Bojano, matrimonio Di Biase Spina spacca Villa Esther,, 2016
Elezioni comunali a Bojano: il matrimonio di Marco Di Biase con Virgilio Spina non fa notizia e s... more Elezioni comunali a Bojano: il matrimonio di Marco Di Biase con Virgilio Spina non fa notizia e spacca Villa Esther
Notizie Locali
3 Aprile 2016 Redazione Umdi Leave A CommentOn Elezioni Comunali A Bojano: Il Matrimonio Di Marco Di Biase Con Virgilio Spina Non Fa Notizia E Spacca Villa Esther
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Il matrimonio annunciato spacca di fatto il bacino elettorale della Clinica Villa Esther. Policella candidato sindaco, Alfonso Mainelli conteso, Massimo Romano riempie lo scacchiere. Grillini in attesa dell’autorizzazione a fregiarsi del simbolo.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Cinque posti, la carica di vicesindaco, un incarico alla regione per assicurarsi la vecchiaia: non già un piatto di lenticchie, ma un accordo scritto e definito punto per punto, quello sottoscritto da Marco di Biase con Virgilio Spina (LEGGI L’ARTICOLO). Una primogenitura venduta a suon di promesse, dove l’ambizione alla poltrona di sindaco è servita a veicolare altre e più sottili recriminazioni. Non fa notizia, dunque, il matrimonio tra il patron della Clinica Villa Esther e il censore dell’attuale minoranza in municipio, detentore di uno dei più lunghi periodi di opposizione “giudiziaria” che la storia ricordi, con decine e decine di denunce, esposti, querele, ricorsi contro gli atti del gruppo al potere. Uno scarno comunicato stampa ha ratificato quello che solo poche ore prima UN MONDO D’ITALIANI aveva annunciato in esclusiva assoluta. “Venerdì 29 aprile 2016 – si legge nella nota di un sedicente addetto stampa dibiasesindaco – alle ore 18.30, presso la sede elettorale di Via Fiumicello in Bojano, conferenza stampa congiunta di Marco Di Biase, Liberatore Natale e Virgilio Spina per illustrare il nuovo progetto politico per Bojano”. (LEGGI QUI)
Un comunicato scarno che ha fatto il giro dei cellulari in contemporanea, mentre in via Fiumicello regna la desolazione più completa. Il tutto quasi in contemporanea con la decadenza di un Consiglio Comunale fantoccio, che a 45 giorni dalle consultazioni elettorali, avrebbe dovuto ratificare provvedimenti in grado di favorire ben due consiglieri in carica: l’approvazione di una variante al PRG per un progetto di ampliamento di Rico Felice – torrone del Molise e la sdemanializzazione ed acquisto suolo pubblico da parte di Remo Perrella.
L’assise civica riunita in seconda convocazione risultava illegittima. Lo ha annunciato il vicesegretario, l’ha ribadito Carlo Perrella che si era preparato l’intervento e che ha lasciato l’aula seguito da Doganieri. Sono restati incollati agli scranni i pezzi della minoranza spaccata, Arena e Virgilio Spina, oltre alla maggioranza composta da Silvestri, Policella, Colalillo, Di Biase e Bernardo.
Ad una lettura critica dell’annunciato matrimonio, sembra rinvenire una certa difficoltà della lista voluta dal governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura. Viriglio Spina, infatti, si è portato dietro cinque adepti, in aggiunta ai 7 della coalizione di Marco Di Biase. Accettare 5 ingressi significa o che la lista era in sofferenza, o che si prepara un colpo di mano dell’ultima ora.
In ogni caso il dato certo è che il bacino di voti legato alla Clinica voluta dal papà di Marco, Gino di Biase, si è ridotto di un terzo, mettendo in forse la vittoria. Le annunciate nozze non sono di quelle importanti, che consolidano la messa in comune di patrimoni elettorali: piuttosto rivelano giochetti al rialzo, con l’intento di sgominare le altre liste depauperando la concorrenza. In realtà l’azione tessuta a tavolino dal PD regionale apre il campo alla rimonta di Policella, che quasi sicuramente si presenterà come Sindaco, intatto il suo elettorato Poste & Co.
Va detto, a onor del vero, che anche sul versante Area Matese, Marco Di Biase e Alfonso Mainelli hanno tentato aperture serie di dialogo negli ultimi giorni, ma fino a questo momento non sarebbero ancora giunti ad un accordo. Ciò non esclude matrimoni riparatori nelle prossime ore. Da più parti, infatti, si invoca il nome dell’avvocato che tanto si è battuto per la salvaguardia dell’integrità dell’area matesina, adocchiata da chi intendeva speculare su acqua, aria e suolo della vallata.
E adesso passiamo alle PAGELLE SPECIALI UN MONDO D’ITALIANI.
Lista FRATTURA MATRIMONIALE
Candidato Sindaco: Marco Di Biase
Soprannome: Matrimonio d’interessi
Segni particolari: Comunicato stampa scarno, addetto stampa misterioso, per un matrimonio che mette insieme il figlio dell’ex sindaco più che ventennale di Bojano, Gino Di Biase, con l’attuale rappresentante della minoranza, portavoce di un consigliere regionale, Virgilio Spina. La lista è sponsorizzata dal Presidente della Giunta Regionale, Paolo Di Laura Frattura, e non si esclude un accordo anche con l’Avvocato Alfonso Mainelli che potrebbe portarsi in dote Area Matese. Sarebbe utile a portare una persona di statura morale e di caratura politica nella compagine. Resta da vedere se Mainelli concluderà l’accordo con Di Biase o eventualmente con l’altra lista che sarebbe ben lieta del suo ingresso.
In lista ci sono anche Aurelio Romano, Remo Perrella, Virgilio Spina, Angelo Arena, Antonio Iannetta, Natale Liberatore, Nicola Malatesta, Rita Amatuzio, Lorenza Scinocca e probabilmente Carmen Zuccarino.
VOTO: 5 (Perché il matrimonio è appena stato celebrato e manca il rodaggio dei nubenti)
Lista Poste Pay
Candidato Sindaco: Gaetano Policella
Soprannome: Porta a Porta
Segni particolari: Il matrimonio tra Marco Di Biase e Virgilio Spina spiana la strada a Gaetano Policella, 20 anni di ruoli di rilievo e un passato politico messo alla prova da crisi di governo e ribaltoni. In lista con lui: Antonio Silvestri, Carmine Ruscetta, Angelo Bernardo, Sabrina Scinocca, Gianluca Colalillo e Antonio Di Biase.
Voto 9 (Perché la situazione è stagnante senza novità di rilevo).
LISTA CARLO PERRELLA
Candidato Sindaco: Massimo Romano
Soprannome: Cerco legalità
Segni particolari: Massimo Romano, già consigliere regionale è sostenuto da Carlo Perrella, da pochissimo ex assessore alle Politiche Sociali. Fallita la trattativa per portare nella compagine il consigliere di opposizione Virgilio Spina, che avrebbe scelto in queste ore il matrimonio con Marco Di Biase).
In lista anche Carlo Perrella (LEGGI QUI L’ARTICOLO) Carmine Prioriello, Liberato Gentile, Mariacristina Spina, Tonino Romano, Franca Romano.
VOTO 8,5 (Per via del matrimonio di Marco di Biase con Virgilio Spina, che spacca l’elettorato di Villa Esther.)
Lista AREA MATESE
Candidato Sindaco: Alfonso Mainelli
Soprannome: Verde integrità
Segni particolari: Il punto forte della lista è l’avvocato ambientalista Alfonso Mainelli, che da anni si batte per la tutela della vocazione turistica dell’area e per il rispetto delle sue peculiarità ambientali. Il nome di Mainelli fa convergere il voto impegnato di chi si è distinto per un cuore vere, ma anche di chi si è battuto con lui in campagne sociali al fianco degli ultimi. La speranza è che Mainelli entri in una coalizione forte, in grado di consentirgli di amministrare dalla parte dell’esecutivo.
VOTO: 7 (Perché ancora non ufficializzano una posizione)
Lista Grilli del Matese
Candidato Sindaco: Miss X
Soprannome: Grilli Parlanti
Segni Particolari: Sono i ragazzi più puliti e integri dell’offerta politica matesina. Senza alcuna esperienza, ma mossi dalla volontà di impegnarsi attivamente nell’amministrazione della città. Stanno aspettando l’autorizzazione a fregiarsi del logo del movimento fondato da Beppe Grillo.
In lista ci sarebbero Mariagrazia Tagliaferri, Valerio Di Lazzaro, Adriana Niro, Jenny Romano, Giorgio Rico, Antonio Patullo.
VOTO: 6,5 (Perché da più parti sentiamo il sostegno verso questi giovani volenterosi, e forse l’auspicio che riescano davvero a dare una svolta alla conduzione della città, se non in questa tornata elettorale, sicuramente nella successiva, quando si saranno fatti le ossa, e un po’ di esperienza.).
Armenia invasa da Azerbaijan, 2020
Armenia invasa da Azerbaigian: uno stratagemma per sollecitare la reazione del paese caucasico. L... more Armenia invasa da Azerbaigian: uno stratagemma per sollecitare la reazione del paese caucasico. L'Unione Armeni d'Italia bacchetta giornali e giornalisti, nonché le agenzie di stampa compiacenti e denuncia l'aggressione dell'Azerbaigian contro la Repubblica d'Armenia. La gente muore mentre il mondo è distratto da altro
Armenia invasa da Azerbaigian, secondo una lettura dei fatti del 12 luglio 2020. Di certo vi è che sono ripresi, dopo una breve tregua, gli scontri armati al confine fra Armenia e Azerbaigian. Mentre il ministero della difesa di Yerevan afferma che le forze azere stanno "bombardando villaggi armeni con mortai e cannoni", il ministero della difesa di Baku, passa al contrattacco mediatico dicendo che sono ripresi gli scontri dopo che "gli armeni hanno bersagliato villaggi azeri". Ma l'Unione Armeni d'Italia non ci sta. Armenia invasa da Azerbaigian secondo l'Unione degli Armeni d'Italia "Il 12 luglio 2020 un gruppo di soldati azeri, a bordo di un veicolo militare-precisa il Presidente dell'Unione degli Armeni d'Italia, Baykar Sivazliyan-ha tentato di penetrare nella zona Nord-Est del territorio armeno, nella provincia di Tavush, aiutato da un fuoco di sbarramento delle artiglierie azere, con l'intento di prendere la postazione tenuta dai giovani soldati di leva armeni. In seguito alla risposta della parte armena, il folto gruppo di soldati azeri, appartenente alle truppe speciali del Paese, ha dovuto ritirarsi, lasciando sul campo numerosi morti e feriti gravi, fra i quali un generale e un colonnello delle forze armate. Armenia invasa da Azerbaigian: bombe e carri armati contro i civili "Artiglieria pesante, carri armati, bombardamenti mirati ai villaggi e alla popolazione civile armena. Le forze armate azere, come è loro consuetudine, hanno schierato l'esercito vicino ad un insediamento di civili, circondando la propria popolazione con batterie di artiglieria e mettendola in pericolo. L'obiettivo era quello di provocare le forze armate armene, che in risposta alle provocazioni avrebbero sparato in quella direzione" spiega la nota degli Armeni italiani. Inascoltato il cessate il fuoco dell'ONU "La tregua firmata fra le parti alla fine del conflitto del 1993, con la garanzia del gruppo di Minsk (USA, Russia e Francia), viene costantemente violata dall'Azerbaigian da anni.-si infervora Baykar Sivazliyan-Dopo i tentativi della Turchia, importante alleata dell'Azerbaigian, di provocare instabilità nella regione, l'invocazione da parte degli azeri di una guerra contro l'Armenia rappresenta una grave mossa irresponsabile, oltretutto considerando la richiesta del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco globale per via della pandemia del COVID-19". Giornali e stampa manipolati "All'estero-prosegue-siamo costretti ad assistere a una rozza manipolazione delle notizie da parte di alcuni organi di stampa chiaramente schierati. A proposito della sfera dei media internazionali, abbiamo assistito al lavoro di alcune testate giornalistiche che, cadendo nel tranello azero-turco, hanno cercato di ricostruire l'accaduto come se fossero stati gli Armeni ad attaccare per primi. Gli Armeni non sono interessati a territori azeri.. L'Azerbaigian, Paese che deve la sua ricchezza e il suo esercito ai proventi dei petrodollari, viola sistematicamente la tregua e strumentalizza a fini provocatori la propria popolazione civile" Noi Armeni siamo un Paese pacifico che rifiuta la violenza Armenia invasa da Azerbaigian, mentre il mondo sta a guardare. "Desideriamo ribadire-incalza Sivazliyan-che gli Armeni sono un popolo pacifico, che rifiuta la violenza come arma di soluzione dei conflitti. Da sempre auspichiamo il coinvolgimento delle diplomazie per la salvaguardia della pace e per la soluzione giusta dei problemi del Caucaso. Gli Armeni da anni sono vittime della politica distruttiva del nazionalismo turco ed oggi questa realtà ci viene imposta attraverso l'alleanza e la collaborazione con l'Azerbaigian". Dagli all'untore, per distrarre il popolo
Morlacchi Editore, 2012
Le migrazioni hanno da sempre caratterizzato la specie umana, ne hanno influenzato l’evoluzione e... more Le migrazioni hanno da sempre caratterizzato la specie umana, ne hanno influenzato l’evoluzione e la geografia, ed oggi rappresentano uno degli elementi costituenti dell’essere sul pianeta, delle fughe dagli eventi catastrofici naturali, così come dalle guerre e dalle carestie, ma anche l’elemento di riscatto per vite compresse in società che non offrono opportunità lavorative o sociali. Le motivazioni che hanno spinto e spingono gli esseri umani allo spostamento, alla migrazione in una terra diversa, sono da sempre molteplici e poliedriche. Nei secoli singoli individui, famiglie o interi popoli si sono spostati, hanno attraversato i confini per creare nuovi territori che portano ancora i loro segni nella storia e nel paesaggio. La presente pubblicazione riassume gli atti del convegno “Le parole per dirlo. Migrazioni, Comunicazione e Territorio”, da me organizzato all’Università di Roma La Sapienza nell’ambito del PRIN 2008 “Migrazioni e processi di interazione culturale. Forme d’integrazione e di organizzazione territoriale in alcune realtà italiane”, si prefigge proprio l’obiettivo di ripercorrere le diverse fasi del processo migratorio – da quando gli italiani emigravano in massa sino alla contemporaneità dei flussi degli immigrati in entrata – e di mettere in luce il ruolo della comunicazione, del linguaggio utilizzato nella veicolazione e nei processi di territorializzazione del fenomeno. Dalla fine del XIX secolo, migliaia e migliaia d’italiani hanno varcato la frontiera per creare nuove vite e nuovi territori; hanno disseminato segni del loro passaggio e del loro restare, finendo per “italianizzare” luoghi inospitali e luoghi già caratterizzati dalla presenza di altre popolazioni. Alcuni lemmi utilizzati per indicare i migranti sono entrati nell’immaginario collettivo e ormai disegnano immagini di facile condivisione: basta una valigia di cartone per far lavorare la memoria e ricostruire l’immagine di uomini o famiglie che trascinano i pochi averi in viaggi anche improbabili. Ma la memoria non ricostruisce solo immagini di disfatte, di fatiche, di viaggi della disperazione, perché le migrazioni hanno lasciato segni indelebili nei toponimi dei luoghi, delle baie australiane come dei centri fondati nella foresta amazzonica, di piccole cappelle o grandi chiese o delle intere Little Italy. I lemmi legati alle migrazioni sono stati recentemente raccolti nel Primo Dizionario dell’Emigrazione Italiana, opera curata dalle giornaliste Tiziana Grassi e Mina Cappussi (www.unmondoditaliani.com) ed ancora in corso di stampa, nella quale decine di collaboratori di più discipline hanno fatto confluire passione e professionalità per dare alla luce una pubblicazione che assume anche un valore identitario per la Nazione e per la sua popolazione nel Centocinquantesimo anniversario dell’Italia Unita. I migranti, nei secoli precedenti, si sono distribuiti soprattutto in Europa e nei paesi americani e, in tempi più recenti, seguendo i filamenti invisibili della rete globale, hanno fissato la loro dimora nelle città grandi e piccole e nei villaggi di quasi tutti gli Stati. L’annuale Rapporto Italiani nel Mondo, con le statistiche e le indagini sul campo, permette ormai da alcuni anni di seguire i flussi in uscita e la distribuzione geografica dei nostri connazionali
Le parole per dirlo. Migrazioni, Comunicazione e Territorio
Con il passare dei decenni e con la trasformazione del sistema Italia e del sistema Mondo sono cambiati anche i profili dei migranti. Molti italiani all’estero sono oggi affermati professionisti, personalità di rilievo e ambasciatori della cultura italiana che possono essere riconosciuti e valorizzati. Proprio in tale direzione si muove da qualche anno l’associazione Globo Tricolore, realtà coordinata dalla giornalista Patrizia Angelini, che si prefigge l’obiettivo di costituire un network per le eccellenze italiane nel mondo. Raggiungere individualmente i milioni d’italiani residenti all’estero è impossibile ma i prodotti della stampa italiana e i programmi televisivi in lingua italiana distribuiti all’estero costituiscono un legame con la madre patria ancora molto saldo, legame che può essere reso ancora più saldo attraverso una comunicazione innovativa. Il pericolo di una confusione terminologica, di un etichettamento e di una stereotipizzazione del fenomeno migratorio e degli individui coinvolti viene scientificamente studiato da un gruppo di ricerca della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza con il coordinamento del Prof. Mario Morcellini. In una ricerca pluriennale sono stati presi in esame alcuni programmi televisivi e questi sono stati decostruiti e analizzati negli elementi di base per una maggiore consapevolezza del ruolo che assume il linguaggio utilizzato nella creazione di una coscienza individuale e collettiva (Marco Bruno). L’analisi dimostra come gli organi d’informazione facciano più spesso disinformazione lanciando allarmi che alimentano la paura e rafforzano gli stereotipi negativi. Il problema della comunicazione è un problema fondamentale anche a livello politico. Dal momento che le politiche migratorie sono attuate sia a livello europeo che nazionale, è risultato necessario, attraverso l’European Migration Network, elaborare un glossario (Migrazione e Asilo) al quale fare riferimento senza il rischio di indicare con uno stesso termine situazioni diverse
nei diversi contesti nazionali, finendo per rendere poco chiare e controverse le normative di riferimento (Luca Di Sciullo, Franco Pittau e Antonio Ricci). Dalle politiche internazionali, a quelle nazionali, fino a quelle locali il passaggio di scala non è automatico né automaticamente applicato. In alcune realtà gli stranieri convivono con gli italiani senza particolari tensioni mentre in altri contesti si osservano separazioni spaziali e forme d’esclusione sociale. Le politiche locali cambiano radicalmente nei diversi contesti e, a titolo esemplificativo, data la localizzazione del convegno nella capitale, è stato ritenuto interessante ascoltare direttamente dalle persone coinvolte le loro esperienze concrete. La Fondazione Roma Solidale Onlus, con l’obiettivo di sostenere le persone fragili in situazioni di disagio per il miglioramento della loro qualità di vita (Folco Cimagalli) e il Programma Integra, che realizza attività volte alla promozione dei percorsi di integrazione dei cittadini migranti e rifugiati (Valentina Fabbri) sono solo un esempio dei molteplici interventi che possono essere attuati per una condivisione dello spazio ed una convivenza civile in un’Italia sempre più multietnica. Le politiche attuate, a qualsiasi livello, si avvalgono spesso e dovrebbero farlo in misura crescente, degli studi realizzati dai tecnici e dai ricercatori sulle singole realtà territoriali. In questa direzione si colloca in via privilegiata la scienza geografica, scienza che da più di un secolo rivolge la sua attenzione ai fenomeni migratori, individuandone le peculiarità e le trasformazioni che le caratterizzano nel corso del tempo. La scienza geografica non studia soltanto la distribuzione quantitativa delle persone nello spazio ma, attraverso metodologie qualitative e qualitative sempre più sofisticate, ne evidenzia anche le relazioni, riuscendo a cogliere le sinergie e i condizionamenti che legano i singoli e le collettività etniche ai territori (Carlo Brusa). La presenza multietnica è ormai un elemento strutturale del
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Le parole per dirlo. Migrazioni, Comunicazione e Territorio
sistema Italia e va quindi riconosciuta, studiata e governata affinché nel futuro prossimo, attraverso un processo di educazione e d’istruzione del quale anche questo convegno è un momento costitutivo, tale presenza possa essere trasformata in interculturale.
Flavia Cristaldi
Tra i più grandi fumettisti della storia italiana, famoso in tutto il mondo per i suoi innumerevo... more Tra i più grandi fumettisti della storia italiana, famoso in tutto il mondo per i suoi innumerevoli personaggi, Coccobill, Caio Tizio e Sempronio, i salami che spuntano dal nulla le lische di pesce. Palmiro Togliatti alla Camera dei deputati arrivò a definirlo nemico del popolo, per il solo fatto di aver disegnato un mazzo di carte con i baffi di Stalin al posto delle spade. La voce "raglia, raglia, giovane Itaglia", gli costò la sospensione del fumetto a puntate che gli era stato commissionato da Linus.
The Journal of Heart and Lung Transplantation, 2009
Purpose: Cytomegalovirus (CMV) is a significant cause of morbidity in heart transplantation. Howe... more Purpose: Cytomegalovirus (CMV) is a significant cause of morbidity in heart transplantation. However new diagnostic tools (CMV-PCR) as well as new treatment options (ganciclovir GCV) have been adopted in clinical practice. The aim of this analysis was to evaluate the incidence of CMV infection (Inf)/disease(Dis) between 2002-2008 in comparison with earlier eras. Methods and Materials: We studied 823 heart transplant recipients who received quadruple-immunosuppressive therapy. The study population was categorized into 4 groups according to donor and recipient CMV serology (D-/R-, D-/Rϩ, Dϩ/R-, Dϩ/Rϩ) and 4 eras (92)(93)(94)(95)(96)(2)(3)(4)(5)(6)(7)(8). CMV Inf was monitored by serology , CMV early antigen (EA) (91-02) and quantitative CMV-PCR blood tests (Ն02). CMV Inf was defined as positive IgM serology, positive EA or increase of CMV-PCR Ն600cps/ml. CMV Dis was defined as CMV Inf with clinical symptoms. All patients received CMVIG and CMV-high risk patients (Dϩ/R-) received prophylaxis with GCV for 3 weeks (97-01) and val-GCV for 3 months (Ն02). The incidence of CMV Inf and CMV Dis was analysed between eras and groups.
Ci apprestiamo a festeggiare i 150 anni dall'Unità d'Italia: ebbene, la commemorazione di una tal... more Ci apprestiamo a festeggiare i 150 anni dall'Unità d'Italia: ebbene, la commemorazione di una tale ricorrenza non può prescindere da quelle che sono state le ondate migratorie degli italiani; perché l'Italia non sarebbe tale, senza questa pagina importantissima che è stata l'Emigrazione italiana nel Mondo e che oggi si nutre del rapporto privilegiato con uomini e donne, con le nuove generazioni, curiose di conoscere la terra, la lingua, la cultura, le tradizioni dei propri avi. E' su queste considerazioni che nasce il primo Dizionario dell'Emigrazione Italiana, un Dizionario che mette insieme tasselli di Memoria, parole ed emozioni come "semantica di una Storia tricolore" che si è snodata attraverso un secolo nei cinque continenti, annullando il Tempo e lo Spazio nella dimensione di una Patria che non ha più confini, che si estende ovunque esista una comunità di italiani. E nello stesso tempo un valido strumento di promozione della lingua, della cultura, dell'arte, delle particolarità territoriali e della genialità del Bel Paese attraverso racconti di eccellenze che, in ogni settore, hanno veicolato il "Made in Italy" nel mondo. per coinvolgere, in un unico, appassionato abbraccio, gli italiani dentro e fuori dall'Italia.
Convegno FILITALIA 150 Anni di Unità d'Italia e Fuga dei Cervelli 28 agosto 2011 CAMPOMARINO Inte... more Convegno FILITALIA 150 Anni di Unità d'Italia e Fuga dei Cervelli 28 agosto 2011 CAMPOMARINO Intervento dr. prof. Mina Cappussi
Mina Cappussi, 2017
Comunicazione, musica, arte come veicoli per la cultura. Questo il leit motiv dell'81esima Fiera ... more Comunicazione, musica, arte come veicoli per la cultura. Questo il leit motiv dell'81esima Fiera del Levante, che ha visto la partecipazione di Mina Cappussi, direttore del quotidiano internazionale Umdi-Un Mondo d'Italiani "7 decenni di pace e un'Unione allargata di 500 milioni di cittadini che vivono liberi in una delle economie più prospere del mondo" così l'attacco di Mina Cappussi che ha ripreso il discorso di Juncker nell'81esima Fiera del Levante di Bari, presso lo stand 152 bis del Consiglio Regionale della Puglia, al convegno organizzato dall'AICCRE dal titolo "Europa: le nuove sfide". L'incontro si è incentrato sul Libro bianco, presentato al Parlamento europeo dal Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, che apre una riflessione su come l'Ue a 27 potrà essere entro il 2025, a seconda delle scelte degli europei. I Libri bianchi sono documenti che contengono proposte di azione comunitaria in un settore specifico.
Relazione svolta: al convegno "Psicologia e Giornalismo", Università Sapienza di Roma, Nella Sa... more Relazione svolta:
al convegno "Psicologia e Giornalismo", Università Sapienza di Roma,
Nella Sala Rossa del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale e del Dipartimento di Informatica per il centro Studi Piche Arte e Società, diretto dal dr. Caruso, IL 16 aprile 2016
e alla Camera dei Deputati, piazza di Monte Citorio, 1 Roma SEMINARIO NAZIONALE Par condicio Emozionale, il 7 NOVEMBRE 2016
Le Emozioni che proviamo influiscono sulla nostra salute sia a livello psicologico che a livello bio-chimico e biologico ma presentano implicazioni che possono andare ad incidere addirittura sul genoma, e quindi sul futuro dell’umanità...
IL REGIO TRATTURO PESCASSEROLI- CANDELA A BOJANO, L'ANTICA CAPITALE DEI SANNITI: BOVAIANOM, 2016
In base ad un decreto ministeriale del 1976, i tratturi sono considerati beni di interesse storic... more In base ad un decreto ministeriale del 1976, i tratturi sono considerati beni di interesse storico, dal 2006 candidati a Patrimonio dell'umanità presso l'UNESCO. Il Regio Tratturo Pescasseroli-Candela è il terzo tratturo, per ordine di lunghezza, dell'Italia Meridionale. 211 chilometri, da Pescasseroli, in Abruzzo, fino al confine fra Candela ed Ascoli Satriano in Puglia, presenta una larghezza media di 60 metri, per la precisione 55,55 metri (30 passi napoletani; un passo = 185,2 centimetri) Alcuni storici, tra i quali il Wisemann, hanno ipotizzato che ricalcasse il percorso della via Minucia, una via consolare romana, che sarebbe identificata con l'antica strada romana rinvenuta a Bojano, risalente al I secolo a.C, pavimentata a pietre larghe, che attraversa la città attuale di Bojano, la Bovaianom sannita, poi Bovianum romana. Dello stesso parere sono Alessandro Cimmino e Gianfranco De Benedictis. Sembra acclarato, infatti, che il tratturo Pescasseroli-Candela, nell'attraversare la città di Bojano, coincidesse con la via Minucia (dal nome del console romano vissuto intorno al 300 a.C.) e del Decumano Maggiore. Solo in epoca medievale, quando la città capitale si era ridotta considerevolmente rispetto a quella romana, il passaggio delle greggi si spostò lungo corso Umberto, dato che la via consolare a quel punto era rimasta fuori dalle mura cittadine, ricoperta da acquitrini per lo sversamento dei corsi d'acqua non più regimentati. IL PERCORSO Il tratturo Pescasseroli-Candela arte da Campomizzo, a nord di Pescasseroli, e nel suo tratto iniziale attraversa il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. A Ponte Zittola, presso Castel di Sangro, da questo tratturo si distacca il Tratturo Lucera-Castel di Sangro, che andrà a sua volta a confluire a Lucera nel Tratturo Celano-Foggia. Nella provincia di Campobasso questi tre tratturi sono interconnettono al braccio Centocelle-Cortile-Matese presso San Polo Matese1. Nel suo tratto molisano il tratturo Pescasseroli-Candela segue la Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico, toccando Isernia e attraversando i centri maggiori di Bojano e Saepinum. Esso attraversa quattro Regioni (Abruzzo,