Paolo Valerio | University of Naples "Federico II" / Università di Napoli Federico II (original) (raw)

Books by Paolo Valerio

Research paper thumbnail of Lo sviluppo della psicologia a Napoli e in Campania dal 1950 ad oggi

Il presente volume si configura, attualmente, come una delle poche opere a documentare la storia ... more Il presente volume si configura, attualmente, come una
delle poche opere a documentare la storia della psicologia
napoletana e campana a partire dalla seconda metà del
secolo scorso fino ai nostri giorni. Con il suo contributo
questo volume consente di aggiungere, inoltre, un
ulteriore tassello nel quadro della più ampia e complessiva
ricostruzione della storia e dello sviluppo della psicologia
in Italia, ponendone in evidenza la sua rilevanza scientifica,
teorica e metodologica.

Research paper thumbnail of Puberty blocking during developmental years- issues and dilemmas for gender-variant adolescents.pdf

Research paper thumbnail of disorders of sex development- the frontiers in a scientific, bioethical and social debate.pdf

Research paper thumbnail of Sesso e Genere: uno sguardo tra storia e nuove prospettive

sesso e genere: uno sguardo tra storia e nuove prospettive

Research paper thumbnail of GENDER ROLES GENDER CAGES AND SURROUNDINGS

It is the catalogue of an exhibition of my artistic work

Research paper thumbnail of Pluralità identitarie fra bioetica e biodiritto

Research paper thumbnail of STEFANO OLIVERIO LUIGI MARIA SICCA PAOLO VALERIO TRANSFORMARE LE PRATICHE NELLE ORGANIZZAZIONI DI LAVORO E DI PENSIERO

Research paper thumbnail of Affettività, relazioni e sessualità nella persona con disabilità tra barriere familiari e opportunità istituzionali a cura di

Research paper thumbnail of bambini e adolescenti con varianza di genere.docx

Research paper thumbnail of valutazione psicologica di minori in caso di richiesta di rettifica anagrafica del sesso.doc

La perizia psichiatrica e psicologica in ambito civile

Research paper thumbnail of Disturbi Specifici dell Apprendimento e formazione, tra scuola e università. Uno sguardo interdisciplinare

Introduzione Le tre i dell’educazione inclusiva per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento Paolo... more Introduzione
Le tre i dell’educazione inclusiva
per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Paolo Valerio, Alessandro Pepino, Maura Striano, Stefano Oliverio
Con la legge 170/2010 un nuovo passo è stato compiuto sulla strada
dell’educazione inclusiva. L’espressione ‘educazione inclusiva’ può essere addirittura
considerata ridondante, nella misura in cui vi è un circuito virtuoso fra le due nozioni:
si danno pratiche autenticamente educative solo lì dove vi è tensione inclusiva e, per
converso, al fine di promuovere inclusione sociale è strategica la messa in opera di
opportune e adeguate pratiche educative.
Entrambe – educazione e inclusione – sono processi strutturalmente interminabili,
ma non per queste indefiniti quanto alla loro direzionalità: vivono di una crescita
costante e hanno il loro criterio di successo nelle possibilità che dischiudono di
crescita ulteriore.
È in questa prospettiva di crescita che si suggerisce di leggere la portata della
norma che riconosce alle persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
misure di sostegno nei loro percorsi formativi. Crescita sociale, perché si ha
un’estensione dei diritti e, quindi, delle opportunità di partecipazione alla vita
scolastica e universitaria e, di conseguenza, un arricchimento del sistema formativo
formale con talenti e stili conoscitivi che, altrimenti, rischiavano di rimanere ai
margini; crescita individuale, perché – adeguatamente supportati – gli studenti con
DSA hanno la possibilità di sprigionare pienamente il proprio potenziale cognitivo e di
progettare la propria esistenza (anche) come un progetto di formazione continua.
Dal momento in cui fu lanciato come slogan elettorale (fortunato nell’efficacia
evocativa, infelice nell’ideologia che veicolava) l’idea che tre i presiedano a una
Scuola e a una Università all’altezza delle sfide del presente è qualcosa che è
entrato nel dibattito pubblico, con l’incisività di un mantra. In queste brevi
considerazioni introduttive si vogliono proporre tre differenti i, che possono costituire
lo stemma dell’educazione inclusiva e compendiare il significato profondo della legge
e delle Linee guida in favore degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Vi è anzitutto la i di individualizzazione: l’impegno che il sistema formativo nel suo
insieme si trova a dover assolvere è quello di conciliare la promozione di conoscenze
e competenze, quali sono iscritte nei diversi curricoli disciplinari, con la
valorizzazione dei differenti stili cognitivi. È necessario, quindi, mobilitare dispositivi
pedagogici che, senza dismettere lo specifico delle discipline, non sacrifichino ad
esso, però, i talenti e i modi peculiari con cui ciascun soggetto può apprendere e
costruire conoscenza. Nel caso degli studenti con DSA ciò richiede ai docenti di
ripensare la didattica per tener conto delle loro difficoltà, che sono anche, però, nello
stesso tempo apertura su una diversa maniera di conoscere, di cui tutti (docenti e
compagni di classe) possono beneficiare.
Vi è poi la i di interdisciplinarità: le potenti possibilità offerte dagli ausili tecnologici
sono ovviamente cruciali in tutti gli interventi in favore degli studenti con DSA, ma ciò
non dovrebbe condurre a un’esaltazione tecnolatra. La mobilitazione degli strumenti
compensativi – puntualmente censiti in questo volume –, per poter essere realmente
efficace, deve rientrare all’interno del più ampio orizzonte che considera gli aspetti
psicologici e quelli pedagogici. Ogni intervento dev’essere, in altre parole, ‘a misura
9
delle’ persone, delle loro esigenze e delle loro capacità e possibilità, e questo
richiede a tutti i professionisti lo sviluppo di uno sguardo interdisciplinare, che deve
essere vissuto come un rafforzamento della propria expertise e non come un suo
indebolimento.
Le due i summenzionate trovano il loro compimento in quella di inclusione, che
non è il processo con cui chi rischia di rimanere ai margini viene semplicemente
‘immesso’ in un sistema, che resta però invariato, bensì il movimento, innescato dalle
esigenze di chi sarebbe altrimenti escluso, di ristrutturazione del sistema e di riconfigurazione
dei contesti, che alla fine va a vantaggio di tutti gli attori, secondo
quella dinamica di crescita da cui si sono prese le mosse.
Quella che si è qui sommariamente delineata è la filosofia che fa da sfondo ai
saggi che costituiscono questo volumetto. Se il contributo di Elisabetta Genovese e
Giacomo Guaraldi, due riconosciute autorità italiane in materia di DSA, cui siamo
grati per la loro generosa partecipazione, fa il punto – scrupoloso e attento – sulle
misure compensative e dispensative, gli altri saggi costituiscono, nell’ottica
interdisciplinare di cui si è parlato – e che costituisce un marchio del Centro SInAPSi
– la rielaborazione, l’ampliamento e l’integrazione di riflessioni e di materiali prodotti
in occasione di un corso di formazione promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale
della Campania. Una delle cifre del testo, che ha un carattere volutamente praticodivulgativo,
quasi di guida, è proprio l’alleanza fra Scuola e Università, in una logica
di continuità e sinergia, cruciale per garantire ai soggetti un percorso formativo il più
possibile ricco di opportunità di fioritura individuale. In questa prospettiva, l’ultima
parte è interamente focalizzata sul passaggio dalla Scuola Secondaria di Secondo
Grado all’Università e alla ricognizione dei servizi che gli Atenei, e in particolare
l’Università Federico II, offre.
C’è un senso profondo e inaggirabile in cui il volume è solo introduttivo: per la loro
processualità ‘interminabile’ educazione e inclusione sono sempre aperte al futuro,
vivono e crescono dal confronto con le nuove emergenze e con le innovazioni che la
pratica innesca. Per adoperare un’immagine cui siamo legati, si può dire che siamo
sempre in viaggio. E un testo – soprattutto questo, che sorge a ridosso di una legge
recente – è solo un biglietto di ingresso di un itinerario verso nuovi spazi di
inclusione.

Research paper thumbnail of Affettività, relazioni e sessualità nella persona con disabilità tra barriere familiari e opportunità istituzionali a cura di

Introduzione Tiziana Liccardo, Alessandra Ricciardi Serafino de Conciliis, Paolo Valerio L’idea d... more Introduzione
Tiziana Liccardo, Alessandra Ricciardi Serafino de Conciliis, Paolo Valerio
L’idea di questo libro è nata a seguito del convegno scientifico Corpi sessuati:
disabilità, affettività e intimità, tenutosi a Napoli nel mese di maggio 2013. Il
convegno, organizzato dal Centro SInAPSi (Servizi per l’Inclusione Attiva
e Partecipata degli Studenti) dell’Università degli Studi Federico II, ha rappresentato
l’occasione per avviare un dibattito scientifico e bioetico intorno
alle questioni della libertà sessuale delle persone con disabilità. La tematica
è stata affrontata inquadrandola nell’ottica dell’affettività e dell’intimità.
Un’ottica che induce a fare i conti con la parte più complessa di noi stessi,
che attiene contemporaneamente all’origine della vita e alla morte, due
eventi ancora imperscrutabili alla mente umana. Il convegno ha visto la
partecipazione, oltre che di professionisti e studiosi della tematica in oggetto,
anche di persone con disabilità che, partendo dalla propria esperienza
e dai propri interrogativi, hanno contribuito ad arricchire il confronto.
Chi vive l’esperienza della disabilità finisce col trovarsi in una posizione
scomoda, difficile. La persona con disabilità deve fare i conti non solo con
i propri limiti, ma anche e soprattutto con le risposte dell’ambiente che lo
circonda. Risposte spesso connotate da atteggiamenti di rifiuto che pongono
la persona in situazioni di esclusione. La persona viene identificata con
la sua disabilità, e talvolta il rapporto con il disabile fa riaffiorare le parti
fragili mettendoci di fronte a ostacoli emotivi, la disabilità diventa così una
sorta di biglietto da visita e la nostra attenzione è focalizzata sulla parte
mancante, sulla difficoltà dell’altro. Naturalmente si preferisce la negazione
della componente emotiva, che entra in gioco quando ci si relaziona alle
persone con disabilità. Si tratta di una soluzione inconsapevole che corriamo
il rischio di attivare soprattutto quando sentiamo che la relazione
sta diventando complessa con l’accostamento di sentimenti opposti, come
il senso di impotenza e il desiderio di salvare l’altro. Molti pensano che
le persone con disabilità non debbano avere una vita sessuale, tanto che
molti giovani con disabilità possono essere ostacolati nel compiere normali
sperimentazioni nel gruppo dei coetanei e potrebbero non aver ricevuto
alcuna educazione sessuale. Fortunatamente non tutti hanno questi problemi,
cosicchè l’amicizia, l’amore, la comunicazione diretta sono possibili
e avvengono realmente.
La grande partecipazione di persone intervenute al convegno e la vivacità
della giornata ci hanno spinto a continuare la nostra riflessione. È
VIII Introduzione
nata così l’idea di raccogliere i diversi contributi in un libro per condividere
considerazioni e interrogativi con quanti interessati.
Nel testo non si fa riferimento a una specifica disabilità, ma piuttosto
alle condizioni di disabilità che pregiudicano lo sviluppo dell’autonomia
personale. Pensiamo, quindi, a tutte quelle persone che, vivendo una condizione
di necessaria dipendenza fisica o psichica dall’altro, si trovano a essere
pregiudicate nell’acquisizione dell’autonomia personale. Un’autonomia che,
paradossalmente, può esercitarsi solo se mediata da un altro. Un altro che di
volta in volta può essere la famiglia, l’istituzione, la società e da cui non si può
prescindere. Le scelte che riguardano la vita intima, affettiva e sessuale sono
quelle che risultano maggiormente compromesse. La sessualità, per quanto
esibita e disinibita in teoria, suscita nella maggior parte delle persone sentimenti
di imbarazzo e vergogna, e più di ogni altro comportamento umano
è soggetto al giudizio e alla censura da parte di chi educa, delle istituzioni
e della società. I contributi riuniti in questo testo sono molto eterogenei e
affrontano la questione disabilità/sessualità secondo ottiche molto diverse,
e propongono al lettore una serie di interrogativi che restano aperti e che,
riteniamo, possano trovare risposta solo nell’unicità della vita personale.
Il volume è articolato in tre sezioni. Nella prima sezione Disabilità, sessualità
e intimità: coordinate teoriche sono stati raccolti i contributi degli autori
che offrono riflessioni di ampio raggio sulla tematica della sessualità e della
disabilità. Nella seconda sezione Oltre i pregiudizi: il diritto delle persone con disabilità
all’affettività e alla sessualità. Riflessioni interdisciplinari sono stati riuniti i
contributi degli autori di diverse professioni in modo da affrontare la tematica
secondo punti di vista differenti, con l’intento di rompere il silenzio del
pregiudizio che avvolge e soffoca molte persone con disabilità. Nella terza
sezione Appendice è stata data voce a due testimonianze.
Il percorso di lettura inizia con le suggestive parole del Professore Aldo
Masullo, che ci invita a riflettere sulle questioni etiche che riguardano la
nostra vita in generale e la disabilità in particolare. È un’esortazione alla necessità
di sfidare il conformismo per riuscire ad avventurarci liberi nella vita.
Il lavoro di Alain Giami offre una articolata riflessione sull’organizzazione
della sessualità nella società, in particolare fa riferimento alle istituzioni
sociali, dalla vita in coppia al matrimonio, alla vita nei luoghi di coercizione,
indicando l’ipotesi secondo cui le istituzioni organizzano concretamente la
vita sessuale dei loro utenti secondo norme e principî differenti rispetto a
quelle che ricorrono nell’insieme della società.
Il contributo di Elisabetta Ghedin propone una riflessione sulla tematica
della sessualità attraverso tre parole chiave: ben-essere, educazione, e progetto
di vita, per provare a dipanare la complessità che sta alla base della
vita emotiva, che va dalla vita affettiva al desiderio di intimità.
La seconda sezione si apre con il lavoro di Alessandra Ricciardi Serafino
de Conciliis, che partendo dalla pratica clinica quotidiana come psicoterapeuta,
affronta la questione della sessualità e della disabilità. L’autrice propone
una riflessione sul modo in cui la disabilità impatta sulla vita sessuale
Introduzione IX
delle persone, osservando i meccanismi psichici alla base della grandissima
eterogeneità di esperienze personali e di vissuti emotivi legati alla disabilità
e alla sessualità.
Il contributo di Giacomo Viggiani conduce nel pianeta del metadiritto,
ovvero il diritto a esercitare i diritti. L’autore affronta la questione della sessualità
e della disabilità intellettiva sul piano legislativo, e si chiede chi sia
il titolare del diritto a scegliere della vita affettiva e sessuale nel caso delle
persone con disabilità intellettiva.
Il lavoro di Tiziana Liccardo fa rivivere il clima del convegno. L’autrice
ci mostra attraverso la tecnica del Social Dreaming, che offre l’opportunità di
pensare in maniera creativa e libera su aspetti che spesso restano nascosti,
come sia stato possibile attivare vissuti emotivi, connessi alla complessa tematica
della sessualità, e aprire una riflessione sul tema, avendo dato spazio
anche ai protagonisti del convegno, le persone con disabilità.
Nel lavoro di Fabrizio Quattrini e Mario Fulcheri viene presento il progetto
“Love and Sex Ability”. Gli autori affrontano la delicata questione della
formazione degli operatori, che lavorano presso associazioni/cooperative ed
enti di assistenza sociale e anche coi genitori delle persone con disabilità.
Nella terza sezione, infine, è stata data voce alle testimonianze dello
psicologo Eugenio Tomasoni, conduttore di un’esperienza residenziale di un
gruppo di persone con disabilità, e di Piera Costa D’Albora, presidentessa
regionale della Campania e tesoriere nazionale dell’Associazione Nazionale
Genitori Soggetti Autistici, A.N.G.S.A., da sempre impegnata nella tutela
dei diritti delle persone autistiche e con disturbo pervasivo dello sviluppo.

Research paper thumbnail of Lesbiche Gay Bisessuali Transgender. Una guida dei termini politicamente corretti

Quando ci riferiamo a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), è importante presta... more Quando ci riferiamo a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), è importante prestare attenzione alla terminologia che utilizziamo poiché le dimensioni linguistiche, i concetti espressi tramite specifici linguaggi ed i discorsi hanno
un potente impatto sulla costruzione della realtà e, quindi, anche dello stigma e della discriminazione. Ricorrere a termini “politicamente corretti”, infatti, può avere molte ricadute positive sulle persone sia sul piano affettivo che psicologico. Quando ciò non accade c’è il rischio che si venga a creare distanza o confusione. Per esempio, l’acronimo “LGBT” viene solitamente usato all’interno dei movimenti che hanno lo
scopo di sostenere i diritti e l’ottenimento di pari opportunità per le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, ma il suo utilizzo potrebbe confondere e allontanare tutte quelle persone che sono distanti da questa realtà e che, quindi, non riescono a
comprenderne il signifi cato. Questa guida è stata pensata per sostenere le persone LGBT, ma anche tutti coloro che per motivi diversi (genitori, fratelli, amici, insegnanti, educatori, professionisti) si interrogano sulle diverse dimensioni e significati connessi all’orientamento sessuale e all’identità di genere. L’obiettivo è di provare a fare chiarezza, liberando un’ampia serie di termini e vocaboli da stereotipi, pregiudizi
e stigmi, favorendo nei cittadini tutti un’informazione corretta.
Essa offre una visione d’insieme del vocabolario essenziale, dei termini da evitare ed alcuni messaggi chiave per trattare le varie questioni connesse all’orientamento sessuale e all’identità di genere e a tutto ciò che da esse diparte, come ad esempio il
riconoscimento delle relazioni affettive sul piano legale, le leggi anti-discriminazione o l’omogenitorialità.
È importante, però, sottolineare che l’intento degli autori non è stato quello di creare una serie di rigide prescrizioni, ma quello di fornire al lettore una guida agevole, in grado di creare una riflessione sulla terminologia possibilmente più corretta
da utilizzare. I contesti, però, sono molteplici e diversificati. Ci auguriamo, dunque, che il lettore possa utilizzare questa guida come uno strumento di comprensione delle differenti questioni LGBT.
Questa guida rappresenta una traduzione ed un adattamento italiano di un opuscolo pubblicato dal Movement Advancement Project (MAP), un movimento indipendente americano che si occupa di pari opportunità per la popolazione LGBT. La serie Talking About LGBT issues, consultabile online sul sito
www.lgbtmap.org/talking-about-lgbt-issues-series e su www.glad.org/talkingabout,
fornisce raccomandazioni e risorse aggiuntive.

Research paper thumbnail of appunti sul genere. Riflessioni sulle linee guida di intervento e dintorni

Il volume analizza, sulla base dell’ultima versione degli Standards of Care del WPATH (World Prof... more Il volume analizza, sulla base dell’ultima versione degli Standards of Care del WPATH (World Professional Association for Transgender Health), il complesso mondo delle varianze di genere in un’ottica prettamente psicologica e depatologizzante e si propone di rappresentare un booklet fruibile non solo dagli psicologi, ma anche dai non addetti ai lavori e da chiunque voglia, per qualsiasi motivo, conoscere la condizione delle persone transessuali o transgender o impegnarsi a lavorare con esse.. Lungi dal rivolgersi sempre a servizi specialistici, queste persone si ritrovano spesso di fronte a professionisti non adeguatamente preparati che, pure, devono prestare assistenza sanitaria per mandato sociale.

Questo testo, veloce e di facile lettura, si propone dunque di guidare il professionista della salute verso un modello di intervento da anni validato ed utilizzato dall’èquipe di psicologi clinici afferenti all’Unità Operativa Complessa di Psicologia, Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”.

Oltre agli aspetti più prettamente clinici, il volume si propone anche di offrire uno sguardo alle problematiche sociali che, quotidianamente, le persone gender variant vivono. Il testo, dunque, affronta le differenti forme di violenza e stigmatizzazione vissute da queste persone ed i loro effetti sulla salute psicofisica.

Research paper thumbnail of Il transessualismo. saggi Psicoanalitici

Research paper thumbnail of Le parole del Silenzio

Il volume affronta il problema della sordità infantile nella molteplice ottica: del bambino, dei ... more Il volume affronta il problema della sordità infantile nella molteplice ottica: del bambino, dei suoi familiari, degli operatori della riabilitazione e dell'ambiente.
Vengono esaminate le problematiche emozionali e affettive correlate alla sordità infantile, le modalità di formazione - anche psicologica -degli operatori, sottolineando la necessità di un continuo scambio e collaborazione tra i diversi ambiti terapeutici. l'impostazione attenta alla dimensione affettivo-relazionale e l'analisi delle dinamiche familiari, compresi i complessi meccanismi dell'accettazione della privazione uditiva, costituiscono un pregio del volume

Research paper thumbnail of Figure dell'identità di Genere: Uno sguardo tra Psicologia, Clinica e Discorso Sociale

ISBN 978-88-568-4822-9, Jan 1, 2013

Questo volume raccoglie i contributi di alcuni tra i più autorevoli esponenti nel campo della ric... more Questo volume raccoglie i contributi di alcuni tra i più autorevoli esponenti nel campo della ricerca scientifica, nazionale ed internazionale, sul tema dell'identità di genere, nonché di alcuni rappresentanti della comunità transessuale, diversamente impegnati in attività di tipo politico e sociale.
Gli articoli raccolti rappresentano una chiara espressione della nuova sensibilità presente in seno alla comunità scientifica ed al più ampio contesto sociale, relativamente alle complesse questioni connesse alle differenti forme di disagio sperimentate da quanti vengano ad esprimere vissuti e comportamenti posti al di là del binarismo di genere e/o dell'orientamento eterosessuale, divenendo spesso, per tale ragione, oggetto di discriminazione e stigma. Nel suo complesso il volume offre al lettore uno sguardo multidimensionale e pluridisciplinare su questioni di estrema attualità e di notevole rilevanza sul piano clinico, etico e sociale.
"

More Info: Co-autore della "Introduzione" e Editor del contributo del Prof. Kenneth Zucker

Publication Name: Figure dell'identità di genere. Uno sguardo tra psicologia, clinica e discorso sociale

Research paper thumbnail of Sesso e Genere: uno sguardo tra storia e nuove prospettive

Research paper thumbnail of Dilemmi dell'identità: chi sono? Saggi psicoanalitici su genere e dintorni.

Research paper thumbnail of Corpi sull'uscio. Identità possibili. Il fenomeno dei femminielli a Napoli.

Research paper thumbnail of Lo sviluppo della psicologia a Napoli e in Campania dal 1950 ad oggi

Il presente volume si configura, attualmente, come una delle poche opere a documentare la storia ... more Il presente volume si configura, attualmente, come una
delle poche opere a documentare la storia della psicologia
napoletana e campana a partire dalla seconda metà del
secolo scorso fino ai nostri giorni. Con il suo contributo
questo volume consente di aggiungere, inoltre, un
ulteriore tassello nel quadro della più ampia e complessiva
ricostruzione della storia e dello sviluppo della psicologia
in Italia, ponendone in evidenza la sua rilevanza scientifica,
teorica e metodologica.

Research paper thumbnail of Puberty blocking during developmental years- issues and dilemmas for gender-variant adolescents.pdf

Research paper thumbnail of disorders of sex development- the frontiers in a scientific, bioethical and social debate.pdf

Research paper thumbnail of Sesso e Genere: uno sguardo tra storia e nuove prospettive

sesso e genere: uno sguardo tra storia e nuove prospettive

Research paper thumbnail of GENDER ROLES GENDER CAGES AND SURROUNDINGS

It is the catalogue of an exhibition of my artistic work

Research paper thumbnail of Pluralità identitarie fra bioetica e biodiritto

Research paper thumbnail of STEFANO OLIVERIO LUIGI MARIA SICCA PAOLO VALERIO TRANSFORMARE LE PRATICHE NELLE ORGANIZZAZIONI DI LAVORO E DI PENSIERO

Research paper thumbnail of Affettività, relazioni e sessualità nella persona con disabilità tra barriere familiari e opportunità istituzionali a cura di

Research paper thumbnail of bambini e adolescenti con varianza di genere.docx

Research paper thumbnail of valutazione psicologica di minori in caso di richiesta di rettifica anagrafica del sesso.doc

La perizia psichiatrica e psicologica in ambito civile

Research paper thumbnail of Disturbi Specifici dell Apprendimento e formazione, tra scuola e università. Uno sguardo interdisciplinare

Introduzione Le tre i dell’educazione inclusiva per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento Paolo... more Introduzione
Le tre i dell’educazione inclusiva
per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento
Paolo Valerio, Alessandro Pepino, Maura Striano, Stefano Oliverio
Con la legge 170/2010 un nuovo passo è stato compiuto sulla strada
dell’educazione inclusiva. L’espressione ‘educazione inclusiva’ può essere addirittura
considerata ridondante, nella misura in cui vi è un circuito virtuoso fra le due nozioni:
si danno pratiche autenticamente educative solo lì dove vi è tensione inclusiva e, per
converso, al fine di promuovere inclusione sociale è strategica la messa in opera di
opportune e adeguate pratiche educative.
Entrambe – educazione e inclusione – sono processi strutturalmente interminabili,
ma non per queste indefiniti quanto alla loro direzionalità: vivono di una crescita
costante e hanno il loro criterio di successo nelle possibilità che dischiudono di
crescita ulteriore.
È in questa prospettiva di crescita che si suggerisce di leggere la portata della
norma che riconosce alle persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
misure di sostegno nei loro percorsi formativi. Crescita sociale, perché si ha
un’estensione dei diritti e, quindi, delle opportunità di partecipazione alla vita
scolastica e universitaria e, di conseguenza, un arricchimento del sistema formativo
formale con talenti e stili conoscitivi che, altrimenti, rischiavano di rimanere ai
margini; crescita individuale, perché – adeguatamente supportati – gli studenti con
DSA hanno la possibilità di sprigionare pienamente il proprio potenziale cognitivo e di
progettare la propria esistenza (anche) come un progetto di formazione continua.
Dal momento in cui fu lanciato come slogan elettorale (fortunato nell’efficacia
evocativa, infelice nell’ideologia che veicolava) l’idea che tre i presiedano a una
Scuola e a una Università all’altezza delle sfide del presente è qualcosa che è
entrato nel dibattito pubblico, con l’incisività di un mantra. In queste brevi
considerazioni introduttive si vogliono proporre tre differenti i, che possono costituire
lo stemma dell’educazione inclusiva e compendiare il significato profondo della legge
e delle Linee guida in favore degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Vi è anzitutto la i di individualizzazione: l’impegno che il sistema formativo nel suo
insieme si trova a dover assolvere è quello di conciliare la promozione di conoscenze
e competenze, quali sono iscritte nei diversi curricoli disciplinari, con la
valorizzazione dei differenti stili cognitivi. È necessario, quindi, mobilitare dispositivi
pedagogici che, senza dismettere lo specifico delle discipline, non sacrifichino ad
esso, però, i talenti e i modi peculiari con cui ciascun soggetto può apprendere e
costruire conoscenza. Nel caso degli studenti con DSA ciò richiede ai docenti di
ripensare la didattica per tener conto delle loro difficoltà, che sono anche, però, nello
stesso tempo apertura su una diversa maniera di conoscere, di cui tutti (docenti e
compagni di classe) possono beneficiare.
Vi è poi la i di interdisciplinarità: le potenti possibilità offerte dagli ausili tecnologici
sono ovviamente cruciali in tutti gli interventi in favore degli studenti con DSA, ma ciò
non dovrebbe condurre a un’esaltazione tecnolatra. La mobilitazione degli strumenti
compensativi – puntualmente censiti in questo volume –, per poter essere realmente
efficace, deve rientrare all’interno del più ampio orizzonte che considera gli aspetti
psicologici e quelli pedagogici. Ogni intervento dev’essere, in altre parole, ‘a misura
9
delle’ persone, delle loro esigenze e delle loro capacità e possibilità, e questo
richiede a tutti i professionisti lo sviluppo di uno sguardo interdisciplinare, che deve
essere vissuto come un rafforzamento della propria expertise e non come un suo
indebolimento.
Le due i summenzionate trovano il loro compimento in quella di inclusione, che
non è il processo con cui chi rischia di rimanere ai margini viene semplicemente
‘immesso’ in un sistema, che resta però invariato, bensì il movimento, innescato dalle
esigenze di chi sarebbe altrimenti escluso, di ristrutturazione del sistema e di riconfigurazione
dei contesti, che alla fine va a vantaggio di tutti gli attori, secondo
quella dinamica di crescita da cui si sono prese le mosse.
Quella che si è qui sommariamente delineata è la filosofia che fa da sfondo ai
saggi che costituiscono questo volumetto. Se il contributo di Elisabetta Genovese e
Giacomo Guaraldi, due riconosciute autorità italiane in materia di DSA, cui siamo
grati per la loro generosa partecipazione, fa il punto – scrupoloso e attento – sulle
misure compensative e dispensative, gli altri saggi costituiscono, nell’ottica
interdisciplinare di cui si è parlato – e che costituisce un marchio del Centro SInAPSi
– la rielaborazione, l’ampliamento e l’integrazione di riflessioni e di materiali prodotti
in occasione di un corso di formazione promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale
della Campania. Una delle cifre del testo, che ha un carattere volutamente praticodivulgativo,
quasi di guida, è proprio l’alleanza fra Scuola e Università, in una logica
di continuità e sinergia, cruciale per garantire ai soggetti un percorso formativo il più
possibile ricco di opportunità di fioritura individuale. In questa prospettiva, l’ultima
parte è interamente focalizzata sul passaggio dalla Scuola Secondaria di Secondo
Grado all’Università e alla ricognizione dei servizi che gli Atenei, e in particolare
l’Università Federico II, offre.
C’è un senso profondo e inaggirabile in cui il volume è solo introduttivo: per la loro
processualità ‘interminabile’ educazione e inclusione sono sempre aperte al futuro,
vivono e crescono dal confronto con le nuove emergenze e con le innovazioni che la
pratica innesca. Per adoperare un’immagine cui siamo legati, si può dire che siamo
sempre in viaggio. E un testo – soprattutto questo, che sorge a ridosso di una legge
recente – è solo un biglietto di ingresso di un itinerario verso nuovi spazi di
inclusione.

Research paper thumbnail of Affettività, relazioni e sessualità nella persona con disabilità tra barriere familiari e opportunità istituzionali a cura di

Introduzione Tiziana Liccardo, Alessandra Ricciardi Serafino de Conciliis, Paolo Valerio L’idea d... more Introduzione
Tiziana Liccardo, Alessandra Ricciardi Serafino de Conciliis, Paolo Valerio
L’idea di questo libro è nata a seguito del convegno scientifico Corpi sessuati:
disabilità, affettività e intimità, tenutosi a Napoli nel mese di maggio 2013. Il
convegno, organizzato dal Centro SInAPSi (Servizi per l’Inclusione Attiva
e Partecipata degli Studenti) dell’Università degli Studi Federico II, ha rappresentato
l’occasione per avviare un dibattito scientifico e bioetico intorno
alle questioni della libertà sessuale delle persone con disabilità. La tematica
è stata affrontata inquadrandola nell’ottica dell’affettività e dell’intimità.
Un’ottica che induce a fare i conti con la parte più complessa di noi stessi,
che attiene contemporaneamente all’origine della vita e alla morte, due
eventi ancora imperscrutabili alla mente umana. Il convegno ha visto la
partecipazione, oltre che di professionisti e studiosi della tematica in oggetto,
anche di persone con disabilità che, partendo dalla propria esperienza
e dai propri interrogativi, hanno contribuito ad arricchire il confronto.
Chi vive l’esperienza della disabilità finisce col trovarsi in una posizione
scomoda, difficile. La persona con disabilità deve fare i conti non solo con
i propri limiti, ma anche e soprattutto con le risposte dell’ambiente che lo
circonda. Risposte spesso connotate da atteggiamenti di rifiuto che pongono
la persona in situazioni di esclusione. La persona viene identificata con
la sua disabilità, e talvolta il rapporto con il disabile fa riaffiorare le parti
fragili mettendoci di fronte a ostacoli emotivi, la disabilità diventa così una
sorta di biglietto da visita e la nostra attenzione è focalizzata sulla parte
mancante, sulla difficoltà dell’altro. Naturalmente si preferisce la negazione
della componente emotiva, che entra in gioco quando ci si relaziona alle
persone con disabilità. Si tratta di una soluzione inconsapevole che corriamo
il rischio di attivare soprattutto quando sentiamo che la relazione
sta diventando complessa con l’accostamento di sentimenti opposti, come
il senso di impotenza e il desiderio di salvare l’altro. Molti pensano che
le persone con disabilità non debbano avere una vita sessuale, tanto che
molti giovani con disabilità possono essere ostacolati nel compiere normali
sperimentazioni nel gruppo dei coetanei e potrebbero non aver ricevuto
alcuna educazione sessuale. Fortunatamente non tutti hanno questi problemi,
cosicchè l’amicizia, l’amore, la comunicazione diretta sono possibili
e avvengono realmente.
La grande partecipazione di persone intervenute al convegno e la vivacità
della giornata ci hanno spinto a continuare la nostra riflessione. È
VIII Introduzione
nata così l’idea di raccogliere i diversi contributi in un libro per condividere
considerazioni e interrogativi con quanti interessati.
Nel testo non si fa riferimento a una specifica disabilità, ma piuttosto
alle condizioni di disabilità che pregiudicano lo sviluppo dell’autonomia
personale. Pensiamo, quindi, a tutte quelle persone che, vivendo una condizione
di necessaria dipendenza fisica o psichica dall’altro, si trovano a essere
pregiudicate nell’acquisizione dell’autonomia personale. Un’autonomia che,
paradossalmente, può esercitarsi solo se mediata da un altro. Un altro che di
volta in volta può essere la famiglia, l’istituzione, la società e da cui non si può
prescindere. Le scelte che riguardano la vita intima, affettiva e sessuale sono
quelle che risultano maggiormente compromesse. La sessualità, per quanto
esibita e disinibita in teoria, suscita nella maggior parte delle persone sentimenti
di imbarazzo e vergogna, e più di ogni altro comportamento umano
è soggetto al giudizio e alla censura da parte di chi educa, delle istituzioni
e della società. I contributi riuniti in questo testo sono molto eterogenei e
affrontano la questione disabilità/sessualità secondo ottiche molto diverse,
e propongono al lettore una serie di interrogativi che restano aperti e che,
riteniamo, possano trovare risposta solo nell’unicità della vita personale.
Il volume è articolato in tre sezioni. Nella prima sezione Disabilità, sessualità
e intimità: coordinate teoriche sono stati raccolti i contributi degli autori
che offrono riflessioni di ampio raggio sulla tematica della sessualità e della
disabilità. Nella seconda sezione Oltre i pregiudizi: il diritto delle persone con disabilità
all’affettività e alla sessualità. Riflessioni interdisciplinari sono stati riuniti i
contributi degli autori di diverse professioni in modo da affrontare la tematica
secondo punti di vista differenti, con l’intento di rompere il silenzio del
pregiudizio che avvolge e soffoca molte persone con disabilità. Nella terza
sezione Appendice è stata data voce a due testimonianze.
Il percorso di lettura inizia con le suggestive parole del Professore Aldo
Masullo, che ci invita a riflettere sulle questioni etiche che riguardano la
nostra vita in generale e la disabilità in particolare. È un’esortazione alla necessità
di sfidare il conformismo per riuscire ad avventurarci liberi nella vita.
Il lavoro di Alain Giami offre una articolata riflessione sull’organizzazione
della sessualità nella società, in particolare fa riferimento alle istituzioni
sociali, dalla vita in coppia al matrimonio, alla vita nei luoghi di coercizione,
indicando l’ipotesi secondo cui le istituzioni organizzano concretamente la
vita sessuale dei loro utenti secondo norme e principî differenti rispetto a
quelle che ricorrono nell’insieme della società.
Il contributo di Elisabetta Ghedin propone una riflessione sulla tematica
della sessualità attraverso tre parole chiave: ben-essere, educazione, e progetto
di vita, per provare a dipanare la complessità che sta alla base della
vita emotiva, che va dalla vita affettiva al desiderio di intimità.
La seconda sezione si apre con il lavoro di Alessandra Ricciardi Serafino
de Conciliis, che partendo dalla pratica clinica quotidiana come psicoterapeuta,
affronta la questione della sessualità e della disabilità. L’autrice propone
una riflessione sul modo in cui la disabilità impatta sulla vita sessuale
Introduzione IX
delle persone, osservando i meccanismi psichici alla base della grandissima
eterogeneità di esperienze personali e di vissuti emotivi legati alla disabilità
e alla sessualità.
Il contributo di Giacomo Viggiani conduce nel pianeta del metadiritto,
ovvero il diritto a esercitare i diritti. L’autore affronta la questione della sessualità
e della disabilità intellettiva sul piano legislativo, e si chiede chi sia
il titolare del diritto a scegliere della vita affettiva e sessuale nel caso delle
persone con disabilità intellettiva.
Il lavoro di Tiziana Liccardo fa rivivere il clima del convegno. L’autrice
ci mostra attraverso la tecnica del Social Dreaming, che offre l’opportunità di
pensare in maniera creativa e libera su aspetti che spesso restano nascosti,
come sia stato possibile attivare vissuti emotivi, connessi alla complessa tematica
della sessualità, e aprire una riflessione sul tema, avendo dato spazio
anche ai protagonisti del convegno, le persone con disabilità.
Nel lavoro di Fabrizio Quattrini e Mario Fulcheri viene presento il progetto
“Love and Sex Ability”. Gli autori affrontano la delicata questione della
formazione degli operatori, che lavorano presso associazioni/cooperative ed
enti di assistenza sociale e anche coi genitori delle persone con disabilità.
Nella terza sezione, infine, è stata data voce alle testimonianze dello
psicologo Eugenio Tomasoni, conduttore di un’esperienza residenziale di un
gruppo di persone con disabilità, e di Piera Costa D’Albora, presidentessa
regionale della Campania e tesoriere nazionale dell’Associazione Nazionale
Genitori Soggetti Autistici, A.N.G.S.A., da sempre impegnata nella tutela
dei diritti delle persone autistiche e con disturbo pervasivo dello sviluppo.

Research paper thumbnail of Lesbiche Gay Bisessuali Transgender. Una guida dei termini politicamente corretti

Quando ci riferiamo a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), è importante presta... more Quando ci riferiamo a persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), è importante prestare attenzione alla terminologia che utilizziamo poiché le dimensioni linguistiche, i concetti espressi tramite specifici linguaggi ed i discorsi hanno
un potente impatto sulla costruzione della realtà e, quindi, anche dello stigma e della discriminazione. Ricorrere a termini “politicamente corretti”, infatti, può avere molte ricadute positive sulle persone sia sul piano affettivo che psicologico. Quando ciò non accade c’è il rischio che si venga a creare distanza o confusione. Per esempio, l’acronimo “LGBT” viene solitamente usato all’interno dei movimenti che hanno lo
scopo di sostenere i diritti e l’ottenimento di pari opportunità per le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, ma il suo utilizzo potrebbe confondere e allontanare tutte quelle persone che sono distanti da questa realtà e che, quindi, non riescono a
comprenderne il signifi cato. Questa guida è stata pensata per sostenere le persone LGBT, ma anche tutti coloro che per motivi diversi (genitori, fratelli, amici, insegnanti, educatori, professionisti) si interrogano sulle diverse dimensioni e significati connessi all’orientamento sessuale e all’identità di genere. L’obiettivo è di provare a fare chiarezza, liberando un’ampia serie di termini e vocaboli da stereotipi, pregiudizi
e stigmi, favorendo nei cittadini tutti un’informazione corretta.
Essa offre una visione d’insieme del vocabolario essenziale, dei termini da evitare ed alcuni messaggi chiave per trattare le varie questioni connesse all’orientamento sessuale e all’identità di genere e a tutto ciò che da esse diparte, come ad esempio il
riconoscimento delle relazioni affettive sul piano legale, le leggi anti-discriminazione o l’omogenitorialità.
È importante, però, sottolineare che l’intento degli autori non è stato quello di creare una serie di rigide prescrizioni, ma quello di fornire al lettore una guida agevole, in grado di creare una riflessione sulla terminologia possibilmente più corretta
da utilizzare. I contesti, però, sono molteplici e diversificati. Ci auguriamo, dunque, che il lettore possa utilizzare questa guida come uno strumento di comprensione delle differenti questioni LGBT.
Questa guida rappresenta una traduzione ed un adattamento italiano di un opuscolo pubblicato dal Movement Advancement Project (MAP), un movimento indipendente americano che si occupa di pari opportunità per la popolazione LGBT. La serie Talking About LGBT issues, consultabile online sul sito
www.lgbtmap.org/talking-about-lgbt-issues-series e su www.glad.org/talkingabout,
fornisce raccomandazioni e risorse aggiuntive.

Research paper thumbnail of appunti sul genere. Riflessioni sulle linee guida di intervento e dintorni

Il volume analizza, sulla base dell’ultima versione degli Standards of Care del WPATH (World Prof... more Il volume analizza, sulla base dell’ultima versione degli Standards of Care del WPATH (World Professional Association for Transgender Health), il complesso mondo delle varianze di genere in un’ottica prettamente psicologica e depatologizzante e si propone di rappresentare un booklet fruibile non solo dagli psicologi, ma anche dai non addetti ai lavori e da chiunque voglia, per qualsiasi motivo, conoscere la condizione delle persone transessuali o transgender o impegnarsi a lavorare con esse.. Lungi dal rivolgersi sempre a servizi specialistici, queste persone si ritrovano spesso di fronte a professionisti non adeguatamente preparati che, pure, devono prestare assistenza sanitaria per mandato sociale.

Questo testo, veloce e di facile lettura, si propone dunque di guidare il professionista della salute verso un modello di intervento da anni validato ed utilizzato dall’èquipe di psicologi clinici afferenti all’Unità Operativa Complessa di Psicologia, Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”.

Oltre agli aspetti più prettamente clinici, il volume si propone anche di offrire uno sguardo alle problematiche sociali che, quotidianamente, le persone gender variant vivono. Il testo, dunque, affronta le differenti forme di violenza e stigmatizzazione vissute da queste persone ed i loro effetti sulla salute psicofisica.

Research paper thumbnail of Il transessualismo. saggi Psicoanalitici

Research paper thumbnail of Le parole del Silenzio

Il volume affronta il problema della sordità infantile nella molteplice ottica: del bambino, dei ... more Il volume affronta il problema della sordità infantile nella molteplice ottica: del bambino, dei suoi familiari, degli operatori della riabilitazione e dell'ambiente.
Vengono esaminate le problematiche emozionali e affettive correlate alla sordità infantile, le modalità di formazione - anche psicologica -degli operatori, sottolineando la necessità di un continuo scambio e collaborazione tra i diversi ambiti terapeutici. l'impostazione attenta alla dimensione affettivo-relazionale e l'analisi delle dinamiche familiari, compresi i complessi meccanismi dell'accettazione della privazione uditiva, costituiscono un pregio del volume

Research paper thumbnail of Figure dell'identità di Genere: Uno sguardo tra Psicologia, Clinica e Discorso Sociale

ISBN 978-88-568-4822-9, Jan 1, 2013

Questo volume raccoglie i contributi di alcuni tra i più autorevoli esponenti nel campo della ric... more Questo volume raccoglie i contributi di alcuni tra i più autorevoli esponenti nel campo della ricerca scientifica, nazionale ed internazionale, sul tema dell'identità di genere, nonché di alcuni rappresentanti della comunità transessuale, diversamente impegnati in attività di tipo politico e sociale.
Gli articoli raccolti rappresentano una chiara espressione della nuova sensibilità presente in seno alla comunità scientifica ed al più ampio contesto sociale, relativamente alle complesse questioni connesse alle differenti forme di disagio sperimentate da quanti vengano ad esprimere vissuti e comportamenti posti al di là del binarismo di genere e/o dell'orientamento eterosessuale, divenendo spesso, per tale ragione, oggetto di discriminazione e stigma. Nel suo complesso il volume offre al lettore uno sguardo multidimensionale e pluridisciplinare su questioni di estrema attualità e di notevole rilevanza sul piano clinico, etico e sociale.
"

More Info: Co-autore della "Introduzione" e Editor del contributo del Prof. Kenneth Zucker

Publication Name: Figure dell'identità di genere. Uno sguardo tra psicologia, clinica e discorso sociale

Research paper thumbnail of Sesso e Genere: uno sguardo tra storia e nuove prospettive

Research paper thumbnail of Dilemmi dell'identità: chi sono? Saggi psicoanalitici su genere e dintorni.

Research paper thumbnail of Corpi sull'uscio. Identità possibili. Il fenomeno dei femminielli a Napoli.

Research paper thumbnail of Evidence for the involvement of GD3 ganglioside in autophagosome formation and maturation

Research paper thumbnail of Per non sottovalutare l’uso delle parole

Terzo tempo, fair play, 2017

Per la maggior parte delle persone lo sport è un’attività ricreativa, da vivere in prima persona ... more Per la maggior parte delle persone lo sport è un’attività ricreativa, da vivere in prima persona nel tempo libero o come spettatori, mentre per un gruppo più ristretto è una professione e fonte di reddito. Le tematiche relative all’omofobia e alla transfobia nello sport rivestono un particolare interesse per la forte influenza mediatica che lo sport esercita nella nostra società. Per milioni di persone molti atleti rappresentano dei modelli di vita da imitare e, quando atleti famosi o allenat..

Research paper thumbnail of Abstracts for the 24th Congress of the World Association for Sexual Health (WAS)

International Journal of Sexual Health, 2019

Research paper thumbnail of Conoscere l’altro: tra pluralità identitarie, identità di genere, orientamenti sessuali

Terzo tempo, fair play, 2017

È piuttosto recente la diatriba avvenuta attorno all’episodio che ha riguardato in prima persona ... more È piuttosto recente la diatriba avvenuta attorno all’episodio che ha riguardato in prima persona l’allenatore del Napoli, Maurizio Sarri (19 Gennaio 2016). L’insulto omofobico lanciato nei confronti di Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, ha avuto una vastissima eco nelle testate giornalistiche italiane. A questo insulto ( «frocio», «finocchio») sono seguite delle scuse. Probabilmente, l’intento (cosciente) non era quello di ricorrere all’omofobia quale arma di difesa. Eppure, salta all’oc..

Research paper thumbnail of La riassegnazione chirurgica del sesso: i focus group come mezzo di esplorazione della qualità della vita di persone transessuali

Rivista Di Psicologia Clinica, Nov 4, 2013

Research paper thumbnail of La riassegnazione chirurgica del sesso: i focus group come mezzo di esplorazione della qualità della vita di persone transessuali

Rivista Di Psicologia Clinica, Nov 4, 2013

Research paper thumbnail of La riassegnazione chirurgica del sesso: i focus group come mezzo di esplorazione della qualità della vita di persone transessuali

Rivista Di Psicologia Clinica, Nov 4, 2013

Research paper thumbnail of La riassegnazione chirurgica del sesso: i focus group come mezzo di esplorazione della qualità della vita di persone transessuali

Rivista Di Psicologia Clinica, Nov 4, 2013

Research paper thumbnail of Direzione scientifica

Research paper thumbnail of Bambini e adolescenti intersessuali quali dilemmi

Il contributo presenta alcune rilevanti questioni relative ai Disordini della Differenziazione Se... more Il contributo presenta alcune rilevanti questioni relative ai Disordini della Differenziazione Sessuale; questioni rispetto alle quali attualmente è molto vivace un dibattito internazionale scientifico e sociale che investe non solo il bambino o l'adolescente intersessuale e la sua famiglia, ma anche tutti gli operatori che entrano in contatto con questi nuclei familiari. Con il termine Disordini della differenziazione sessuale si indica un insieme di condizioni congenite nelle quali lo sviluppo del sesso cromosomico, gonadico o anatomico è atipico. La terminologia utilizzata per indicare queste condizioni è uno degli attuali temi sui quali la comunità scientifica e sociale dibatte. Altra rilevante questione è quella relativa agli interventi chirurgici effettuati durante l'infanzia. Le condizioni intersessuali, infatti, rappresentano un'emergenza medica in quanto metterebbero in dubbio la nitidezza dei confini morfologici che distinguono i due generi e il medico sarebbe colui che è chiamato ad intervenire per ripristinare, attraverso la correzione dei genitali ambigui o atipici, l'assetto dicotomico dei due sessi. In questo caso, quindi, le persone intersessuali sarebbero medicalizzate e patologizzate a causa di un'atipia genitale che non rientrerebbe appieno nella dicotomia maschio-femmina che la società si attenderebbe, portando, in alcuni casi, a precoci interventi chirurgici nei primi anni di vita del bambino tesi alla "normalizzazione" dei genitali, ovvero all'adeguare il genitale del bambino o della bambina a quello femminile o a quello maschile. Il contributo presenta la questione da più punti di vista, pur consapevole che l'identità di psicologi clinici dei due autori prevarrà nella lettura delle questioni presentate.

Research paper thumbnail of Nessuno escluso : formazione, inclusione sociale e cittadinanza attiva

Research paper thumbnail of Il Centro per i Disordini della Differenziazione Sessuale (DSD)

Research paper thumbnail of Homophobia and transphobia in a sample of Movement Sciences students: Implications for physical education teachers and coaches

I contesti sportivi sono permeati da stereotipi sessuali e di genere che vengono utilizzati per p... more I contesti sportivi sono permeati da stereotipi sessuali e di genere che vengono utilizzati per preservare la superiorita maschile e relegare cio che non lo e ad uno status inferiore. Questi stereotipi sono profondamente radicati nello sport anche perche vengono costantemente rinforzati dagli allenatori che, nelle pratiche sportive, spesso trasmettono valori eteronormativi. Il presente studio e finalizzato ad esplorare la conoscenza, le opinioni e gli atteggiamenti sulle questioni sessuali e di genere di 181 studenti di Scienze Motorie, comparati con quelli di 169 studenti di Psicologia, Medicina e Sociologia. Tutti i partecipanti hanno risposto a delle domande relative all’omofobia e alla transfobia e i dati sono stati analizzati attraverso il Test di Student e dei modelli di regressione lineare. I risultati indicano che gli studenti di Scienze Motorie presentano livelli inferiori di conoscenza sulle questioni sessuali e di genere e cio e risultato associato a piu alti livelli di a...

Research paper thumbnail of Che Cos'È L'Identità DI Genere

Research paper thumbnail of Direttore responsabile: Donatella Trotta

Research paper thumbnail of ORAL PRESENTATION Open Access Hereditary angiooedema and psychological stress: an exploratory study

Hereditary Angiooedema (HAE) is characterized by a def-icit or by a malfunctioning of C1- 1nh; it... more Hereditary Angiooedema (HAE) is characterized by a def-icit or by a malfunctioning of C1- 1nh; its symptoms vary greatly from one individual to another. Some studies sug-gest that some of the attacks of HAE may be triggered or affected by stress and emotional states (Zotter et al., 2014), however this link has never been examined in depth. Moreover, recent research has highlighted the influence of the neurological correlatives of stress in the activation of the compliment cascade, a system already compromised in those suffering from HAE [1] [2]. Aims With this pilot study we intend to explore the connection between stress, emotional states and the variability of the attacks, in a sample of 11 individuals aged between 4 and 17 with HAE, together with their parents. It is a prelimin-

Research paper thumbnail of Pluralità identitarie tra bioetica e biodiritto

Research paper thumbnail of A Review on the Effects of Digital Play on Children’s Cognitive and Socio-Emotional Development

2018 9th IEEE International Conference on Cognitive Infocommunications (CogInfoCom), 2018

This paper aims at presenting a systematic review of research assessing the effects of digital pl... more This paper aims at presenting a systematic review of research assessing the effects of digital play on cognitive and socio-emotional development in 2- to 11-year-old children. After a careful assessment of articles potentially relevant for the topic, the full text screening identified 5 studies matching the criteria to be included in the review. Findings revealed a strong complexity in the role of digital game for the children’s development, as both positive (e.g., pro-social behaviors and social anxiety) and negative (e.g., anti-social behaviors and isolation) effects have been detected. Furthermore, as regards the promotion of a children’s healthy development, results shed light on the need of considering the complex interaction between intrinsic aspects of the digital play, individual characteristics, and contextual factors. Recommendations for future research are reported.

Research paper thumbnail of Terzo tempo, fair play

Research paper thumbnail of Alcune note sul “fenomeno transessuale” oggi: un disturbo da depatologizzare?

Bioetica pratica e cause di esclusione sociale, 2012

Research paper thumbnail of Che cos'è l'identita di genere?

Research paper thumbnail of Stigma Protective factors and Mental Health in Italian Transgender People An application of the minority sress model

Research paper thumbnail of I femminielli napoletani: ieri,oggi e domani

it is about neapolitan femminielli and their history

Research paper thumbnail of Gender binarism as an apparatus of resistance to organizational inclusion

This paper explores from a theoretical perspective the possibility that gender binarism may work ... more This paper explores from a theoretical perspective the possibility that gender binarism may work as an apparatus of resistance to inclusion in organization. We connect the concept of gender binarism to those of organizational identity, resistance, and inclusion. In order to do this, by focusing on the LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender) community, we specifically concentrate on transgender and gender non-conforming people (TGNC). These are considered the "cutting edge of the bleeding edge of the LGBT community" (Davis, 2009). We focus on TGNC individuals with the aim to investigate the topic from a liminal position, in order to enlighten some aspects about resistance to inclusion, which were not manifest if considered only through the observation of the phenomenon per se.

Research paper thumbnail of Die Femminielli von Neapel