Giuseppe Candela | Università degli Studi di Palermo (original) (raw)

Books by Giuseppe Candela

Research paper thumbnail of G. Candela, Recensione a Paolo Chiesa, La trasmissione dei testi latini. Storia e metodo critico, Roma, Carocci, 2019, pp. 276 (Studi Superiori, 1151 – Civiltà Classiche), in «Schede Medievali» 58 (2020), pp. 202-209.

Research paper thumbnail of G. CANDELA, L'offerta letteraria del «De nugis curialium» di Walter Map

ISBN: 9788894506839 - L'offerta letteraria del «De nugis curialium» di Walter Map. L’anatomia dell’opera e la sua proposta estetica di "varietas" e "brevitas" nel contesto culturale latino, romanzo e celtico del XII secolo, Palermo, 2019

Il presente studio, che ha per oggetto l’opera superstite di Walter Map, scrittore e poeta ingles... more Il presente studio, che ha per oggetto l’opera superstite di Walter Map, scrittore e poeta inglese del XII secolo nell’orbita della corte di Enrico II Plantageneto, si articola in quattro parti che focalizzano aspetti salienti, sia generali che particolari, della figura dell’autore nel contesto in cui operò e del De Nugis Curialium, l’unico testo superstite e incompiuto, tanto che è stato definito in vari modi, ora una serie di frammenti sparsi e disordinati (è l’interpretazione di Brooke e Mynors), ora uno zibaldone di opere da rielaborare successivamente (Fortunata Latella), ora una serie di opere autonome e quasi del tutto compiute (la recente tesi di Joshua Byron Smith). Tuttavia l’obbiettivo di queste pagine sarà anche quello di sostenere una indimostrabile, come tutte le tesi precedenti, unità dell’opera nella quale infatti emergono i riflessi di uno scheletro che poteva costituire una struttura portante di quello che avrebbe costituito un libro composito ma unitario, anche in accordo alle svariate dichiarazioni di poetica che l’autore dissemina nel corso delle scedulae della sua opera.
In particolare, il capitolo 1 consiste in un affresco, per sommi capi, del contesto storico e culturale in cui Map operò. In esso si illustra, oltre alla storia politico-istituzionale dell’aera britannica, anche la letteratura in latino (Giovanni di Salisbury, Pietro di Blois, Giraldo di Barri, Stefano di Rouen, Gautier de Châtillon, Gervasio di Tilbury, Goffredo di Monmouth) e in volgare romanzo, medio inglese e gallese (Benoît de Sainte Maure, Wace, Thomas d’Angleterre, Marie de France, Chrétien de Troyes, Laʒamon, I Mabinogion) composta negli ambienti della corte inglese o comunque nell’aera britannica intorno alla seconda metà del XII secolo.
Nel capitolo 2 l’attenzione è posta sulla figura dell’autore e sulla sua opera, sia quella a lui ascrivibile con certezza (il solo De nugis e pochi versi), sia quella di dubbia attribuzione (i romanzi in prosa di materia bretone del Ciclo Vulgato). Si sintetizza il processo di trasmissione del testo in una nota filologica (§2.2) e si procede con una anatomia dell’opera (§2.3) nella quale si analizzano brevemente tutte le 92 decisiones del testo tramandatoci disposte a loro volta in cinque sezioni (o distinctiones) delle quali si offre uno specchietto dei titoli in appendice.
Il capitolo 3 si concentra nell’analisi dei proemi, degli interventi d’autore e nelle dichiarazioni di poetica col fine di comprendere il messaggio estetico del libro e coglierne la sua unitarietà dal punto di vista dell’offerta letteraria.
Il capitolo 4, in fine, consiste in un esempio di analisi di una fra le più celebri e discusse storie del De nugis curialium, quella di Re Herla/ Herlethingo/ Hellequin e della sua masnada, presente nell’opera in due versioni e spesso richiamata dagli autori coevi e posteriori quasi sempre in brevi accenni a questa misteriosa figura che poi si ripresenta in svariate tradizioni folcloriche attraverso l’archetipo della caccia selvaggia (wild hunt).

Research paper thumbnail of G. CANDELA, «Come un essenziale alfabeto». L'influenza della musica nell'opera di Eugenio Montale

ISBN: 9788894506860 - «Come un essenziale alfabeto». L'influenza della musica nell'opera di Eugenio Montale, Palermo, 2017

Questo scritto si articola in due momenti fondamentali che si concentrano in altrettanti aspett... more Questo scritto si articola in due momenti fondamentali che si concentrano in altrettanti aspetti del percorso poetico e critico dell'opera di un poeta centrale nella storia della letteratura non solo italiana, ma anche europea del secolo scorso, Eugenio Montale.
Montale e la sua opera sono infatti al centro della riflessione novecentesca sulla poesia e sarà intenzione di questo scritto mettere in risalto quegli aspetti che legano il poeta italiano alle tradizioni letterarie e culturali esterne all'ambito puramente nazionale, come nel caso dell'interesse per la storia della musica e l'attenzione agli sviluppi contemporanei di questa o la ripresa di tematiche e forme poetiche della letteratura straniera, soprattutto anglosassone.
La prima parte di questo scritto riguarderà principalemente la prima
produzione poetica di Eugenio Montale, dalle poesie giovanili fino ad Ossi di Seppia, tenendo conto del lavoro di eminenti critici sullo stesso argomento. Qui si cercherà di dimostrare le affinità che legano il nostro poeta alle molteplici espressioni della cultura europea fin de siècle e in particolar modo alla musica di Claude Debussy, nei temi, nei motivi e nelle soluzioni espressive del reciproco linguaggio artistico.
La seconda parte invece tenterà brevemente un confronto con altre voci della tradizione musicale del Novecento, alla luce delle profonde conoscenze e degli interessi teorici di Montale che emergono nei suoi scritti di critica culturale e musicale.

Research paper thumbnail of G. Candela, Recensione a Paolo Chiesa, La trasmissione dei testi latini. Storia e metodo critico, Roma, Carocci, 2019, pp. 276 (Studi Superiori, 1151 – Civiltà Classiche), in «Schede Medievali» 58 (2020), pp. 202-209.

Research paper thumbnail of G. CANDELA, L'offerta letteraria del «De nugis curialium» di Walter Map

ISBN: 9788894506839 - L'offerta letteraria del «De nugis curialium» di Walter Map. L’anatomia dell’opera e la sua proposta estetica di "varietas" e "brevitas" nel contesto culturale latino, romanzo e celtico del XII secolo, Palermo, 2019

Il presente studio, che ha per oggetto l’opera superstite di Walter Map, scrittore e poeta ingles... more Il presente studio, che ha per oggetto l’opera superstite di Walter Map, scrittore e poeta inglese del XII secolo nell’orbita della corte di Enrico II Plantageneto, si articola in quattro parti che focalizzano aspetti salienti, sia generali che particolari, della figura dell’autore nel contesto in cui operò e del De Nugis Curialium, l’unico testo superstite e incompiuto, tanto che è stato definito in vari modi, ora una serie di frammenti sparsi e disordinati (è l’interpretazione di Brooke e Mynors), ora uno zibaldone di opere da rielaborare successivamente (Fortunata Latella), ora una serie di opere autonome e quasi del tutto compiute (la recente tesi di Joshua Byron Smith). Tuttavia l’obbiettivo di queste pagine sarà anche quello di sostenere una indimostrabile, come tutte le tesi precedenti, unità dell’opera nella quale infatti emergono i riflessi di uno scheletro che poteva costituire una struttura portante di quello che avrebbe costituito un libro composito ma unitario, anche in accordo alle svariate dichiarazioni di poetica che l’autore dissemina nel corso delle scedulae della sua opera.
In particolare, il capitolo 1 consiste in un affresco, per sommi capi, del contesto storico e culturale in cui Map operò. In esso si illustra, oltre alla storia politico-istituzionale dell’aera britannica, anche la letteratura in latino (Giovanni di Salisbury, Pietro di Blois, Giraldo di Barri, Stefano di Rouen, Gautier de Châtillon, Gervasio di Tilbury, Goffredo di Monmouth) e in volgare romanzo, medio inglese e gallese (Benoît de Sainte Maure, Wace, Thomas d’Angleterre, Marie de France, Chrétien de Troyes, Laʒamon, I Mabinogion) composta negli ambienti della corte inglese o comunque nell’aera britannica intorno alla seconda metà del XII secolo.
Nel capitolo 2 l’attenzione è posta sulla figura dell’autore e sulla sua opera, sia quella a lui ascrivibile con certezza (il solo De nugis e pochi versi), sia quella di dubbia attribuzione (i romanzi in prosa di materia bretone del Ciclo Vulgato). Si sintetizza il processo di trasmissione del testo in una nota filologica (§2.2) e si procede con una anatomia dell’opera (§2.3) nella quale si analizzano brevemente tutte le 92 decisiones del testo tramandatoci disposte a loro volta in cinque sezioni (o distinctiones) delle quali si offre uno specchietto dei titoli in appendice.
Il capitolo 3 si concentra nell’analisi dei proemi, degli interventi d’autore e nelle dichiarazioni di poetica col fine di comprendere il messaggio estetico del libro e coglierne la sua unitarietà dal punto di vista dell’offerta letteraria.
Il capitolo 4, in fine, consiste in un esempio di analisi di una fra le più celebri e discusse storie del De nugis curialium, quella di Re Herla/ Herlethingo/ Hellequin e della sua masnada, presente nell’opera in due versioni e spesso richiamata dagli autori coevi e posteriori quasi sempre in brevi accenni a questa misteriosa figura che poi si ripresenta in svariate tradizioni folcloriche attraverso l’archetipo della caccia selvaggia (wild hunt).

Research paper thumbnail of G. CANDELA, «Come un essenziale alfabeto». L'influenza della musica nell'opera di Eugenio Montale

ISBN: 9788894506860 - «Come un essenziale alfabeto». L'influenza della musica nell'opera di Eugenio Montale, Palermo, 2017

Questo scritto si articola in due momenti fondamentali che si concentrano in altrettanti aspett... more Questo scritto si articola in due momenti fondamentali che si concentrano in altrettanti aspetti del percorso poetico e critico dell'opera di un poeta centrale nella storia della letteratura non solo italiana, ma anche europea del secolo scorso, Eugenio Montale.
Montale e la sua opera sono infatti al centro della riflessione novecentesca sulla poesia e sarà intenzione di questo scritto mettere in risalto quegli aspetti che legano il poeta italiano alle tradizioni letterarie e culturali esterne all'ambito puramente nazionale, come nel caso dell'interesse per la storia della musica e l'attenzione agli sviluppi contemporanei di questa o la ripresa di tematiche e forme poetiche della letteratura straniera, soprattutto anglosassone.
La prima parte di questo scritto riguarderà principalemente la prima
produzione poetica di Eugenio Montale, dalle poesie giovanili fino ad Ossi di Seppia, tenendo conto del lavoro di eminenti critici sullo stesso argomento. Qui si cercherà di dimostrare le affinità che legano il nostro poeta alle molteplici espressioni della cultura europea fin de siècle e in particolar modo alla musica di Claude Debussy, nei temi, nei motivi e nelle soluzioni espressive del reciproco linguaggio artistico.
La seconda parte invece tenterà brevemente un confronto con altre voci della tradizione musicale del Novecento, alla luce delle profonde conoscenze e degli interessi teorici di Montale che emergono nei suoi scritti di critica culturale e musicale.