Laura Sciascia | Università degli Studi di Palermo (original) (raw)
Papers by Laura Sciascia
Grazie ad alcuni documenti provenienti da archivi spagnoli viene qui ricostruita la storia della ... more Grazie ad alcuni documenti provenienti da archivi spagnoli viene qui ricostruita la storia della Commenda dei Cavalieri di Santiago di Lentini, fondata da Riccardo Passaneto all’inizio del ‘300, verosimilmente per creare un legame con la penisola iberica fuori dalla Corona d’Aragona.
testamenti in volgare sono molto rari, e ancora più rari sono quelli in volgare siciliano: un so... more testamenti in volgare sono molto rari, e ancora più rari sono quelli in volgare siciliano: un solo testamento completo e uno stralcio di un altro, dettato a Catania nell’anno della peste nera. A questo magro bottino si aggiunge ora questo qui edito, ancora parte di un testamento catanese del tempo della peste nera.
Testamentary dispositions in vernacular are very rare, and even rarest are the ones in sicilian vulgar: only a complete testament and the excerpt from another, dictated in Catania in the year of the black death. To this poor haul we can now add the one published here, also excerpt from a catanese testament from the times of the black plague.
Il Mediterraneo del ‘300: saperi, economia, società, “Schede medievali”, n. 49 (gennaio-dicembre 2011), pp. 396-400, 2011
Un piccolo gruppo di lettere di nobili siciliani a Giacomo II d’Aragona, alcune delle quali sicur... more Un piccolo gruppo di lettere di nobili siciliani a Giacomo II d’Aragona, alcune delle quali sicuramente autografe danno una visione dall’interno di personaggi e famiglie ben noti per altri versi.
La documentazione cittadina palermitana del secolo XIV, completamente edita nella serie degli Act... more La documentazione cittadina palermitana del secolo XIV, completamente edita nella serie degli Acta Curie Felicis Urbis Panormi, permette di conoscere i provvedimenti presi dalle autorità cittadine per assicurare il benessere e la salute dei palermitani, controllando la preparazione dei medici che esercitavano in città o assumendo celebri medici al servizio dei cittadini. Sono scarse, invece, le notizie sull’impatto della peste del 1348 in città, che si può delineare solo grazie ad un attento confronto tra fonti di vario tipo, che lasciano vedere, tra l’altro, come l’epidemia abbia provocato un drastico cambiamento nella vita cittadina, favorendo indirettamente l’ascesa dei Chiaromonte.
Il resoconto notarile di un atto di pirateria commesso nel porto di Trapani da un pirata catalano... more Il resoconto notarile di un atto di pirateria commesso nel porto di Trapani da un pirata catalano su una nave della compagnia dei Peruzzi consente una rapida visione di merci, rotte e interessi che si muovono e si scontrano nel Mediterraneo a metà Trecento.
Kalòs, 1999
Vie de chateau nella Sicilia medievale* Fare una vie de chateau, una vita da castello, in frances... more Vie de chateau nella Sicilia medievale* Fare una vie de chateau, una vita da castello, in francese significa fare una vita comoda e divertente, da gran signore, la dolce vita, insomma; mentre in italiano diciamo fare castelli in aria per indicare il fare sogni ad occhi aperti, meravigliosi e in genere irrealizzabili. Ma un castello è innanzi tutto un edificio militare, uno strumento di guerra, ben lontano da ogni dolcezza e da ogni romantico sogno. Nella Sicilia medievale, poi, i castelli sono strumento di una guerra che è guerra di conquista nella età normanna, guerra di resistenza contro un nemico esterno dopo il Vespro, e più tardi guerra intestina, di parte e di clan. Questo non significa, ovviamente, che la vita che si svolgeva nei castelli, pur essendo prevalentemente una vita militare, non desse spazio ad altri modi e forme di vita: una densa presenza femminile, per esempio, largamente attestata dalle cronache, indica una vita familiare intensa, e a volte esasperata, dentro le mura delle fortezze siciliane.
Studi in onore di Salvatore Tramontana, a cura di E. Cuozzo, 2003
Un documento del 1289, anno in cui Giacomo d’Aragona, re di Sicilia da quattro anni, lanciava un’... more Un documento del 1289, anno in cui Giacomo d’Aragona, re di Sicilia da quattro anni, lanciava un’offensiva verso la Calabria, mostra come nell’isola, dopo sette anni di guerra, si cominciassero ad avvertire segni di logoramento, ma anche come il rigido apparato burocratico del regno, ereditato dalla monarchia degli Altavilla e degli Svevi e conservato dagli Angioini si confrontasse, di fatto, con la rete dei poteri locali, antichi e solidi.
XVII congresso di Storia della Corona d’Aragona, 2003
La sanguinosa insurrezione della Sicilia contro i francesi del 31 marzo 1282 ha una spiccata matr... more La sanguinosa insurrezione della Sicilia contro i francesi del 31 marzo 1282 ha una spiccata matrice cittadina, poco considerata dalla ricerca storica ma ben chiara ai contemporanei, a cominciare da Dante Alighieri. Ma qualche decennio dopo il Vespro la memoria storica cittadina sembra aver cancellato l’evento, e le rivolte cittadine che scoppiano intorno alla metà del XIV secolo sembrano ignorare il drammatico evento di più di mezzo secolo prima, mentre diventa sempre più netto l’influsso delle grandi famiglie. Il crollo del grande campanile della Cattedrale nel 1350 segna anche la data della definitiva affermazione del potere dei Chiaromonte.
quaderni medievali 53 , 2002
Un’inchiesta su un omicidio dei tempi del Vespro. Vittima un notaio al servizio di Alaimo da Lent... more Un’inchiesta su un omicidio dei tempi del Vespro. Vittima un notaio al servizio di Alaimo da Lentini, sospettati un gruppo di nobili siciliani, investigatore Pietro il grande re d’Aragona, indizio chiave: la scrittura.
De l’esclavitut a la llibertat: esclaus i lliberts a l’edat mitjana, a c. di M. T. Ferrer i Mallol et J. Mutgé i Vives, Barcelona, 2000
L’articolo fa il punto su alcuni particolari aspetti della schiavitù in Sicilia, a cominciare dal... more L’articolo fa il punto su alcuni particolari aspetti della schiavitù in Sicilia, a cominciare dalla cosiddetta schiavitù di corte, caratteristica della monarchia degli Altavilla, ereditata dall’antichità classica attraverso il mondo musulmano, e di cui si scorgono le ultime tracce alla fine del XIII secolo. Si esamina in seguito l’evoluzione della schiavitù sulla scorta degli studi di Charles Verlinden ed Henri Bresc, nell’ambito di una città portuale, Trapani, e di una grande famiglia, gli Abbate, attraverso alcuni testamenti e una novella del Decameron. Infine, sempre a Trapani, si profila, nel XV secolo, il prevalere degli schiavi neri, a cui era legata la particolare consuetudine del «re degli schiavi», eletto il primo dell’anno, che per tre giorni ascoltava le proteste dei suoi compagni di sventura e le presentava ai padroni.
Le vicende matrimoniali delle figlie dei sovrani di Sicilia tra XII e XIV secolo tracciano in fil... more Le vicende matrimoniali delle figlie dei sovrani di Sicilia tra XII e XIV secolo tracciano in filigrana il disegno della storia della monarchia creata dagli Altavilla che sarà assorbita dalla Corona d’Aragona all’inizio del XV secolo. Si passa così dalla rete costituita dai matrimoni delle figlie di Roberto il Guiscardo e del conte Ruggero, che va dalla Catalogna all’Ungheria e dall’Impero di Enrico IV a quello di Costantinopoli, attraverso i cambiamenti dell’età degli Hohenstaufen, al lungo isolamento dovuto alla guerra del Vespro abilmente gestito da Federico III in difficile equilibrio tra eredità sveva e aragonese, fino alla gravissima crisi che segue la sua morte e alla pandemia della peste che vede la monarchia siciliana soffocata dai grandi feudatari e assediata da quella aragonese. Le vicende di Maximilla e Olimpiade d’Altavilla, Costanza di Svevia, Violante d’Aragona, Costanza di Sicilia e delle altre segnano altrettanti momenti cruciali della storia del Regno.
The marriage events of the daughters of the sovereigns of Sicily between the twelfth and fourteenth centuries trace in filigree the design of the history of the monarchy created by the Altavilla that at the beginning of the fifteenth century will be absorbed by the Crown of Aragon. Thus we pass from the network constituted by the marriages of the daughters of Robert Guiscard and Count Roger, which goes from Catalonia to Hungary and from the Empire of Henry IV to that of Constantinople, through the changes of the age of the Hohenstaufen, to the long isolation due to the war of the Vespers skillfully managed by Frederick III in difficult balance between Swabian and Aragonese heritage, until the very serious crisis that follows his death and the pandemic of the plague that sees the Sicilian monarchy suffocated by the great feudal lords and besieged by the Aragonese one. The events of Maximilla and Olimpiade d’Altavilla, Costanza di Svevia, Violante d’Aragona, Costanza di Sicilia and others mark as many crucial moments in the history of the kingdom
Nascita, vita e avventure di Melyadus d'Aragona, figlio siciliano di Pietro il Grande Leonato: In... more Nascita, vita e avventure di Melyadus d'Aragona, figlio siciliano di Pietro il Grande Leonato: In casa mia Vossignoria non ha mai portato dei guai: difatti quando un guaio se ne va resta il sollievo, ma quando se ne va Vossignoria, la gioia parte e resta il dispiacere. Don Pedro: Il vostro è proprio un eccesso di zelo. Questa è vostra figlia o mi sbaglio? W. Shakespeare, Molto rumore per nulla, atto primo 1) « Questo messaggio annuncia che Don Pedro sarà a Messina questa sera stessa». Con queste parole si apre la deliziosa commedia femminista di William Shakespeare, Molto rumore per nulla. Il re, in realtà, entrò a Messina il 2 ottobre del 1282. Solo, a cavallo, circondato da una folla festante di uomini e donne, si recò alla cattedrale, e poi al palazzo reale, con tanta allegria, dice il cronista catalano Bernat Desclot, che sembrava che Dio fosse sceso in terra. L'imprevista
I resti di un hammam arabo ritrovati tra le rovine di Entella, luogo dell’estrema resistenza dei ... more I resti di un hammam arabo ritrovati tra le rovine di Entella, luogo dell’estrema resistenza dei musulmani di Sicilia a Federico II, il raffinato bagno palermitano evocato in una novella del Decameron e il processo per eresia intentato a Mazara del Vallo contro un’ebrea sospettata di continuare le pratiche della religione ebraica, tra cui quella del bagno rituale sono metafora di tre momenti cruciali della storia del Medioevo siciliano; la realtà dell’uso dei bagni in Sicilia durante il Medioevo risulta invece poco attestata dalle fonti scritte.
Un gruppo di lettere degli Ufficiali dell’abbondanza del Comune di Firenze dirette nel 1411, in u... more Un gruppo di lettere degli Ufficiali dell’abbondanza del Comune di Firenze dirette nel 1411, in un momento di grave crisi granaria e incertezza politica, ai rappresentanti in Sicilia della Compagnia di Agnolo di ser Pino, incaricati di procurare grano per la città affamata, oltre a fornire ampie e dettagliate notizie sul mercato del grano e sul traffico marittimo, danno anche la misura della distanza fisica e mentale tra le due Italie all’inizio del nuovo secolo.
Grazie ad alcuni documenti provenienti da archivi spagnoli viene qui ricostruita la storia della ... more Grazie ad alcuni documenti provenienti da archivi spagnoli viene qui ricostruita la storia della Commenda dei Cavalieri di Santiago di Lentini, fondata da Riccardo Passaneto all’inizio del ‘300, verosimilmente per creare un legame con la penisola iberica fuori dalla Corona d’Aragona.
testamenti in volgare sono molto rari, e ancora più rari sono quelli in volgare siciliano: un so... more testamenti in volgare sono molto rari, e ancora più rari sono quelli in volgare siciliano: un solo testamento completo e uno stralcio di un altro, dettato a Catania nell’anno della peste nera. A questo magro bottino si aggiunge ora questo qui edito, ancora parte di un testamento catanese del tempo della peste nera.
Testamentary dispositions in vernacular are very rare, and even rarest are the ones in sicilian vulgar: only a complete testament and the excerpt from another, dictated in Catania in the year of the black death. To this poor haul we can now add the one published here, also excerpt from a catanese testament from the times of the black plague.
Il Mediterraneo del ‘300: saperi, economia, società, “Schede medievali”, n. 49 (gennaio-dicembre 2011), pp. 396-400, 2011
Un piccolo gruppo di lettere di nobili siciliani a Giacomo II d’Aragona, alcune delle quali sicur... more Un piccolo gruppo di lettere di nobili siciliani a Giacomo II d’Aragona, alcune delle quali sicuramente autografe danno una visione dall’interno di personaggi e famiglie ben noti per altri versi.
La documentazione cittadina palermitana del secolo XIV, completamente edita nella serie degli Act... more La documentazione cittadina palermitana del secolo XIV, completamente edita nella serie degli Acta Curie Felicis Urbis Panormi, permette di conoscere i provvedimenti presi dalle autorità cittadine per assicurare il benessere e la salute dei palermitani, controllando la preparazione dei medici che esercitavano in città o assumendo celebri medici al servizio dei cittadini. Sono scarse, invece, le notizie sull’impatto della peste del 1348 in città, che si può delineare solo grazie ad un attento confronto tra fonti di vario tipo, che lasciano vedere, tra l’altro, come l’epidemia abbia provocato un drastico cambiamento nella vita cittadina, favorendo indirettamente l’ascesa dei Chiaromonte.
Il resoconto notarile di un atto di pirateria commesso nel porto di Trapani da un pirata catalano... more Il resoconto notarile di un atto di pirateria commesso nel porto di Trapani da un pirata catalano su una nave della compagnia dei Peruzzi consente una rapida visione di merci, rotte e interessi che si muovono e si scontrano nel Mediterraneo a metà Trecento.
Kalòs, 1999
Vie de chateau nella Sicilia medievale* Fare una vie de chateau, una vita da castello, in frances... more Vie de chateau nella Sicilia medievale* Fare una vie de chateau, una vita da castello, in francese significa fare una vita comoda e divertente, da gran signore, la dolce vita, insomma; mentre in italiano diciamo fare castelli in aria per indicare il fare sogni ad occhi aperti, meravigliosi e in genere irrealizzabili. Ma un castello è innanzi tutto un edificio militare, uno strumento di guerra, ben lontano da ogni dolcezza e da ogni romantico sogno. Nella Sicilia medievale, poi, i castelli sono strumento di una guerra che è guerra di conquista nella età normanna, guerra di resistenza contro un nemico esterno dopo il Vespro, e più tardi guerra intestina, di parte e di clan. Questo non significa, ovviamente, che la vita che si svolgeva nei castelli, pur essendo prevalentemente una vita militare, non desse spazio ad altri modi e forme di vita: una densa presenza femminile, per esempio, largamente attestata dalle cronache, indica una vita familiare intensa, e a volte esasperata, dentro le mura delle fortezze siciliane.
Studi in onore di Salvatore Tramontana, a cura di E. Cuozzo, 2003
Un documento del 1289, anno in cui Giacomo d’Aragona, re di Sicilia da quattro anni, lanciava un’... more Un documento del 1289, anno in cui Giacomo d’Aragona, re di Sicilia da quattro anni, lanciava un’offensiva verso la Calabria, mostra come nell’isola, dopo sette anni di guerra, si cominciassero ad avvertire segni di logoramento, ma anche come il rigido apparato burocratico del regno, ereditato dalla monarchia degli Altavilla e degli Svevi e conservato dagli Angioini si confrontasse, di fatto, con la rete dei poteri locali, antichi e solidi.
XVII congresso di Storia della Corona d’Aragona, 2003
La sanguinosa insurrezione della Sicilia contro i francesi del 31 marzo 1282 ha una spiccata matr... more La sanguinosa insurrezione della Sicilia contro i francesi del 31 marzo 1282 ha una spiccata matrice cittadina, poco considerata dalla ricerca storica ma ben chiara ai contemporanei, a cominciare da Dante Alighieri. Ma qualche decennio dopo il Vespro la memoria storica cittadina sembra aver cancellato l’evento, e le rivolte cittadine che scoppiano intorno alla metà del XIV secolo sembrano ignorare il drammatico evento di più di mezzo secolo prima, mentre diventa sempre più netto l’influsso delle grandi famiglie. Il crollo del grande campanile della Cattedrale nel 1350 segna anche la data della definitiva affermazione del potere dei Chiaromonte.
quaderni medievali 53 , 2002
Un’inchiesta su un omicidio dei tempi del Vespro. Vittima un notaio al servizio di Alaimo da Lent... more Un’inchiesta su un omicidio dei tempi del Vespro. Vittima un notaio al servizio di Alaimo da Lentini, sospettati un gruppo di nobili siciliani, investigatore Pietro il grande re d’Aragona, indizio chiave: la scrittura.
De l’esclavitut a la llibertat: esclaus i lliberts a l’edat mitjana, a c. di M. T. Ferrer i Mallol et J. Mutgé i Vives, Barcelona, 2000
L’articolo fa il punto su alcuni particolari aspetti della schiavitù in Sicilia, a cominciare dal... more L’articolo fa il punto su alcuni particolari aspetti della schiavitù in Sicilia, a cominciare dalla cosiddetta schiavitù di corte, caratteristica della monarchia degli Altavilla, ereditata dall’antichità classica attraverso il mondo musulmano, e di cui si scorgono le ultime tracce alla fine del XIII secolo. Si esamina in seguito l’evoluzione della schiavitù sulla scorta degli studi di Charles Verlinden ed Henri Bresc, nell’ambito di una città portuale, Trapani, e di una grande famiglia, gli Abbate, attraverso alcuni testamenti e una novella del Decameron. Infine, sempre a Trapani, si profila, nel XV secolo, il prevalere degli schiavi neri, a cui era legata la particolare consuetudine del «re degli schiavi», eletto il primo dell’anno, che per tre giorni ascoltava le proteste dei suoi compagni di sventura e le presentava ai padroni.
Le vicende matrimoniali delle figlie dei sovrani di Sicilia tra XII e XIV secolo tracciano in fil... more Le vicende matrimoniali delle figlie dei sovrani di Sicilia tra XII e XIV secolo tracciano in filigrana il disegno della storia della monarchia creata dagli Altavilla che sarà assorbita dalla Corona d’Aragona all’inizio del XV secolo. Si passa così dalla rete costituita dai matrimoni delle figlie di Roberto il Guiscardo e del conte Ruggero, che va dalla Catalogna all’Ungheria e dall’Impero di Enrico IV a quello di Costantinopoli, attraverso i cambiamenti dell’età degli Hohenstaufen, al lungo isolamento dovuto alla guerra del Vespro abilmente gestito da Federico III in difficile equilibrio tra eredità sveva e aragonese, fino alla gravissima crisi che segue la sua morte e alla pandemia della peste che vede la monarchia siciliana soffocata dai grandi feudatari e assediata da quella aragonese. Le vicende di Maximilla e Olimpiade d’Altavilla, Costanza di Svevia, Violante d’Aragona, Costanza di Sicilia e delle altre segnano altrettanti momenti cruciali della storia del Regno.
The marriage events of the daughters of the sovereigns of Sicily between the twelfth and fourteenth centuries trace in filigree the design of the history of the monarchy created by the Altavilla that at the beginning of the fifteenth century will be absorbed by the Crown of Aragon. Thus we pass from the network constituted by the marriages of the daughters of Robert Guiscard and Count Roger, which goes from Catalonia to Hungary and from the Empire of Henry IV to that of Constantinople, through the changes of the age of the Hohenstaufen, to the long isolation due to the war of the Vespers skillfully managed by Frederick III in difficult balance between Swabian and Aragonese heritage, until the very serious crisis that follows his death and the pandemic of the plague that sees the Sicilian monarchy suffocated by the great feudal lords and besieged by the Aragonese one. The events of Maximilla and Olimpiade d’Altavilla, Costanza di Svevia, Violante d’Aragona, Costanza di Sicilia and others mark as many crucial moments in the history of the kingdom
Nascita, vita e avventure di Melyadus d'Aragona, figlio siciliano di Pietro il Grande Leonato: In... more Nascita, vita e avventure di Melyadus d'Aragona, figlio siciliano di Pietro il Grande Leonato: In casa mia Vossignoria non ha mai portato dei guai: difatti quando un guaio se ne va resta il sollievo, ma quando se ne va Vossignoria, la gioia parte e resta il dispiacere. Don Pedro: Il vostro è proprio un eccesso di zelo. Questa è vostra figlia o mi sbaglio? W. Shakespeare, Molto rumore per nulla, atto primo 1) « Questo messaggio annuncia che Don Pedro sarà a Messina questa sera stessa». Con queste parole si apre la deliziosa commedia femminista di William Shakespeare, Molto rumore per nulla. Il re, in realtà, entrò a Messina il 2 ottobre del 1282. Solo, a cavallo, circondato da una folla festante di uomini e donne, si recò alla cattedrale, e poi al palazzo reale, con tanta allegria, dice il cronista catalano Bernat Desclot, che sembrava che Dio fosse sceso in terra. L'imprevista
I resti di un hammam arabo ritrovati tra le rovine di Entella, luogo dell’estrema resistenza dei ... more I resti di un hammam arabo ritrovati tra le rovine di Entella, luogo dell’estrema resistenza dei musulmani di Sicilia a Federico II, il raffinato bagno palermitano evocato in una novella del Decameron e il processo per eresia intentato a Mazara del Vallo contro un’ebrea sospettata di continuare le pratiche della religione ebraica, tra cui quella del bagno rituale sono metafora di tre momenti cruciali della storia del Medioevo siciliano; la realtà dell’uso dei bagni in Sicilia durante il Medioevo risulta invece poco attestata dalle fonti scritte.
Un gruppo di lettere degli Ufficiali dell’abbondanza del Comune di Firenze dirette nel 1411, in u... more Un gruppo di lettere degli Ufficiali dell’abbondanza del Comune di Firenze dirette nel 1411, in un momento di grave crisi granaria e incertezza politica, ai rappresentanti in Sicilia della Compagnia di Agnolo di ser Pino, incaricati di procurare grano per la città affamata, oltre a fornire ampie e dettagliate notizie sul mercato del grano e sul traffico marittimo, danno anche la misura della distanza fisica e mentale tra le due Italie all’inizio del nuovo secolo.