Carmen Donia | Università degli Studi di Padova (original) (raw)

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Conference Presentations by Carmen Donia

Research paper thumbnail of The Language of Images. Literature and Iconography in Giuseppe Betussi’s Work

Papers by Carmen Donia

Research paper thumbnail of Ut Pictura Lingua". Ecfrasi e Memoria Nelle Pagine DI Vincenzio Borghini

I Tatti Studies in the Italian Renaissance, 2011

1580), 1 pervenendo a un'approfondita conoscenza settoriale dei suoi studi. Il convegno del 2... more 1580), 1 pervenendo a un'approfondita conoscenza settoriale dei suoi studi. Il convegno del 2002, 2 strutturato intorno ai due poli indivisibili della filologia e dell'invenzione artistica, ha rappresentato uno spartiacque nella fortuna critica destinata all'autore.3 Il ruolo di prim'ordine svolto dal filologo e iconografo fiorentino, attivo alla corte di Cosimo I de' Medici tra gli anni '50 e '70 del sedicesimo secolo, ha sollecitato, infatti, l'urgenza di una rilettura unitaria della sua vicenda, importante per gli storici della lingua, i filologi e gli storici dell'arte. Vincenzio Borghini si forma come monaco benedettino nella Badia Fiorentina e, negli anni del discepolato, presso Pier Vettori si avvicina alla tradizione dei testi e alle ricerche antiquarie. Condotta la carriera religiosa tra Arezzo, Mantova e Firenze, stringe i primi legami con il circolo accademico ducale. Sono tuttavia le cariche, prima di "Spedalingo"

Research paper thumbnail of Il "linguaggio delle immagini". Ecfrasi e letteratura figurativa in Giuseppe Betussi

The extensive inspiration of Boccaccio in the work of the scholar Giuseppe Betussi is a fecund so... more The extensive inspiration of Boccaccio in the work of the scholar Giuseppe Betussi is a fecund source of research. This study reconsiders it in some respects: the attendance in the Paduan Academy of Infiammati (1542); the narrative device of ekphrasis; the concept of poetry as fabula-historia. Already in his translations of Boccaccio’s Latin works (1545-1547) Betussi is interested in visual arts; in mythological repertories and “theatres of memory” (common places, threes of knowledge, illustrated cycles), produced by encyclopaedia in the sixteenth century (Imagini del tempio, Ragionamento sopra il Cataio). His works, founded on the praise and exemplum, according to Boccaccio (genealogy and homines illustres), reflect the contribution of Infiammati to the issue of “paragone”, even after the dissolution of the Academy. In the modern age the celebration of historical origins is a topos for the aristocracy. The iconographic program, or “invention” in Ragionamento sopra il Cathaio, an em...

Research paper thumbnail of Immagini di memoria da Boccaccio a Vincenzio Borghini: una casistica

Il Medioevo dopo il Medioevo. Iconografie, tipologie e modelli, Atti del Convegno Internazionale di studi organizzato nell'ambito del Dottorato di Ricerca in "Arti, Storia e territorio dell'Italia nei rapporti con l'Europa e i paesi del Mediterraneo"

Research paper thumbnail of “Momenti del ‘paragone’. Giuseppe Betussi e la trattatistica figurativa”

This article explores the rhetoric and narratological issues raised by the Renaissance aesthetic ... more This article explores the rhetoric and narratological issues raised by the Renaissance aesthetic theorists of ut pictura poësis and ekphrasis. It focuses on the relationship between language and visual memory in the paduan Accademia degli Infiammati (1540-45) through an analysis of the work by the venetian polygraph Giuseppe Betussi (1512-around 1573).
Not only could Betussi take inspiration by the paduan antiquarian milieu but he also played an important role in spreading the ideas of the Accademia even after it was dissolved. He contributed to promote a visual vocabulary in the sixteenth century narrative, as well as enlarging the symbolic and rhetorical boundaries of literature.
Most of Betussi’s work is related to biographies and heroic deeds inspired by the venetian tradition of the famous men and the fashion of the female portraits in words and images as a means of self-promotion. Betussi’s work was concerned with the visual narrativity of ekphrasis as well as many Renaissance treatises, such as the Benedetto Varchi’s lecture on the comparison of arts (Lezzione sopra la maggioranza delle arti, 1547) and the Dialogue on painting (1557) by Lodovico Dolce.
We also can find in Aretino’s and Speroni’s writings principles and models of the portraiture referring to real effigies in medals and paintings. They considered Titian as an example of persuasive composition for orators, and both used visual metaphors to explain the effect of figures of speech in epideictic.
Starting from the early writings (Raverta, 1545 and translations of Boccaccio’s latin works, 1545-47), the article takes into account all the work of Betussi (Imagini del tempio, 1556; Leonora, 1557; Ragionamento sopra il Cathaio, 1573). Especially some passages from the Ragionamento will be analysed. Here literary genres and subgenres (dialogue and panegyric), discursive modes and devices (ekphrasis, allegories and imprese) overlap and interweave. A blend of both verbal and iconic matter, typical of the epic, enlarges the narrative with moral speeches on the patron’s life.

Research paper thumbnail of "Boccaccio e Betussi: l'ecfrasi e l'artificio delle immagini", Seminario internazionale "Boccaccio veneto. 700 anni di incroci mediterranei a Venezia"

"""This study concerns in some respects the wide influence of Boccaccio's work on Giuseppe Betuss... more """This study concerns in some respects the wide influence of Boccaccio's work on Giuseppe Betussi, a polygraph from 16th century : relationship with the Paduan Accademia degli Infiammati (1542); narrative device of ekphrasis; aristotelian concept of poetry as "fabula-historia".
Already in his translations of Boccaccio’s latin works (1545-1547) and later on, Betussi is interested in visual arts, mythological and biographical repertories, produced by encyclopaedic culture. His work is based on the topic of genealogy and reflect the contribution of Infiammati to the issue of “paragone”, even after the Academy was dissolved.
In the early modern age the celebration of historical origins is a topos for the aristocracy. The "Ragionamento sopra il Cathaio", a description (ekphrasis) of a sumptuous palace, represents, for instance, a perfect tribute for a glorious family, the Obizzi.
Therefore ekphrasis not only is visualization of memorable events and knowledge, but it especially is a venue of the text for the aesthetic discussion about visual arts.
"""

Research paper thumbnail of “Mappe visuali della conoscenza. Quiccheberg nella Tribuna del Principe. Modelli retorici e logiche espositive", Colloquio internazionale "La Tribuna del Principe: storia, contesti, restauri"

Il contributo mira a riconsiderare l’allestimento della Tribuna degli Uffizi attraverso la lettur... more Il contributo mira a riconsiderare l’allestimento della Tribuna degli Uffizi attraverso la lettura del manuale museografico "Inscriptiones vel tituli theatri amplissimi" (1565), scritto dal medico belga Samuel Quiccheberg (1529-1567), contestualizzandolo nel più vasto orizzonte letterario dei teatri e delle enciclopedie. L’enciclopedia è un deposito del sapere e il teatro il luogo della sua esposizione. Le "Inscriptiones", ascrivibili alla cultura sistemista tedesca, descrivono l’impianto di una collezione immaginaria di artefatti e "naturalia", analiticamente organizzata in classi di luoghi comuni, che riproduce in una visione sinottica tutti gli elementi conoscibili della realtà. La collezione, definita "theatrum", in relazione alla portata enciclopedica del progetto, è concepita come strumento di apprendimento universale, destinato alla formazione del suo “fondatore” - probabilmente un principe - come suggerisce lo spazio dedicato da Quiccheberg alle immagini genealogiche. Nell’invenzione della Tribuna, il monumentale allestimento commissionato al Buontalenti da Francesco I nel 1582, confluiscono i requisiti epistemologici stessi delle "Inscriptiones". L’invenzione combina all’interno della griglia cosmologica le tipologie del teatro del mondo e del tempio profano. L’orizzonte semantico del teatro, in particolare, basato sulla visione e sulla contemplazione delle immagini di memoria, appare infatti nella Tribuna il più adatto ad accogliere il culto della personalità del Principe. La Tribuna si configura perciò, al contempo, come una raccolta di luoghi comuni (gli "exempla" dell’arte e della natura) e uno spettacolo permanente delle arti. Particolarmente interessanti appaiono le funzioni svolte dagli arredi per la conservazione degli oggetti e l’adozione di alcuni espedienti classificatori in relazione alle logiche espositive individuate da Quiccheberg.

Research paper thumbnail of "Ut pictura lingua": ecfrasi e memoria nelle pagine di Vincenzio Borghini

I Tatti Studies: Essays in the Renaissance, vol. 14-15, 2011-2012, 307-355, Mar 2013

Non sarà opera perduta, né come io spero ingrata, a quei discreti e amorevoli ingegni se si andrà... more Non sarà opera perduta, né come io spero ingrata, a quei discreti e amorevoli ingegni se si andrà raccogliendo insieme e rassettando le reliquie d'ogni maniera e da ogni banda, e come dire tavole avanzate dallo sventurato naufragio delle memorie nostre. VINCENZIO BORGHINI, Storia della nobiltà fiorentina 4 Cfr. LEUZZI FUBINI 2005, 37-64. 5 Sulle relazioni con la corte medicea e l'attività accademica cfr. -157. Sul ''pensiero linguistico'' di Vincenzio Borghini cfr. POZZI 1975, 91-222. 15 Biblioteca Nazionale Centrale Firenze (da qui in poi solo BNCF), II X 123, fol. 29v, in BORGHINI 2009, 323. Il rimario è già pubblicato in BORGHINI 1898. Si è scelto di citare dalle edizioni a stampa moderne e critiche per ragioni di uniformità, fornendo sempre l'indicazione della fonte manoscritta, secondo la numerazione di MAZZATINTI e PINTOR 12, 1902-03, 51-62. I criteri di trascrizione, adottati per tutti i testi, sono i seguenti: è stata distinta ''v'' da ''u'' e resa ''j'' con ''i''. Accenti, apostrofi e punteggiatura sono stati adeguati all'uso moderno, come le maiuscole e la divisione delle parole. Le abbreviazioni sono state sciolte senza alcuna indicazione; le grafie di stampo latineggiante (x, ti-seguito da vocale, h etimologica e non etimologica) sono state invece conservate. È stata introdotta la ''i'' dopo il gruppo palatale ''gl''. Eventuali interventi editoriali sono stati segnalati da opportuni segni grafici. ECFRASI E MEMORIA NELLE PAGINE DI VINCENZIO BORGHINI 309 che biasimava le opere degli dei dissimulando le virtù . Attingendo agli Adagia 16 di Erasmo e ai repertori d'immagini, Borghini individua nella favola tramandata da Luciano 17 il simbolo delle dispute linguistiche e degli errori dei poligrafi. 18

Affiliation to Research Center by Carmen Donia

Research paper thumbnail of Junior Visiting Scholarschip IMLR  - University of London

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I Tatti Studies in the Italian Renaissance, 2011

1580), 1 pervenendo a un'approfondita conoscenza settoriale dei suoi studi. Il convegno del 2... more 1580), 1 pervenendo a un'approfondita conoscenza settoriale dei suoi studi. Il convegno del 2002, 2 strutturato intorno ai due poli indivisibili della filologia e dell'invenzione artistica, ha rappresentato uno spartiacque nella fortuna critica destinata all'autore.3 Il ruolo di prim'ordine svolto dal filologo e iconografo fiorentino, attivo alla corte di Cosimo I de' Medici tra gli anni '50 e '70 del sedicesimo secolo, ha sollecitato, infatti, l'urgenza di una rilettura unitaria della sua vicenda, importante per gli storici della lingua, i filologi e gli storici dell'arte. Vincenzio Borghini si forma come monaco benedettino nella Badia Fiorentina e, negli anni del discepolato, presso Pier Vettori si avvicina alla tradizione dei testi e alle ricerche antiquarie. Condotta la carriera religiosa tra Arezzo, Mantova e Firenze, stringe i primi legami con il circolo accademico ducale. Sono tuttavia le cariche, prima di "Spedalingo"

Research paper thumbnail of Il "linguaggio delle immagini". Ecfrasi e letteratura figurativa in Giuseppe Betussi

The extensive inspiration of Boccaccio in the work of the scholar Giuseppe Betussi is a fecund so... more The extensive inspiration of Boccaccio in the work of the scholar Giuseppe Betussi is a fecund source of research. This study reconsiders it in some respects: the attendance in the Paduan Academy of Infiammati (1542); the narrative device of ekphrasis; the concept of poetry as fabula-historia. Already in his translations of Boccaccio’s Latin works (1545-1547) Betussi is interested in visual arts; in mythological repertories and “theatres of memory” (common places, threes of knowledge, illustrated cycles), produced by encyclopaedia in the sixteenth century (Imagini del tempio, Ragionamento sopra il Cataio). His works, founded on the praise and exemplum, according to Boccaccio (genealogy and homines illustres), reflect the contribution of Infiammati to the issue of “paragone”, even after the dissolution of the Academy. In the modern age the celebration of historical origins is a topos for the aristocracy. The iconographic program, or “invention” in Ragionamento sopra il Cathaio, an em...

Research paper thumbnail of Immagini di memoria da Boccaccio a Vincenzio Borghini: una casistica

Il Medioevo dopo il Medioevo. Iconografie, tipologie e modelli, Atti del Convegno Internazionale di studi organizzato nell'ambito del Dottorato di Ricerca in "Arti, Storia e territorio dell'Italia nei rapporti con l'Europa e i paesi del Mediterraneo"

Research paper thumbnail of “Momenti del ‘paragone’. Giuseppe Betussi e la trattatistica figurativa”

This article explores the rhetoric and narratological issues raised by the Renaissance aesthetic ... more This article explores the rhetoric and narratological issues raised by the Renaissance aesthetic theorists of ut pictura poësis and ekphrasis. It focuses on the relationship between language and visual memory in the paduan Accademia degli Infiammati (1540-45) through an analysis of the work by the venetian polygraph Giuseppe Betussi (1512-around 1573).
Not only could Betussi take inspiration by the paduan antiquarian milieu but he also played an important role in spreading the ideas of the Accademia even after it was dissolved. He contributed to promote a visual vocabulary in the sixteenth century narrative, as well as enlarging the symbolic and rhetorical boundaries of literature.
Most of Betussi’s work is related to biographies and heroic deeds inspired by the venetian tradition of the famous men and the fashion of the female portraits in words and images as a means of self-promotion. Betussi’s work was concerned with the visual narrativity of ekphrasis as well as many Renaissance treatises, such as the Benedetto Varchi’s lecture on the comparison of arts (Lezzione sopra la maggioranza delle arti, 1547) and the Dialogue on painting (1557) by Lodovico Dolce.
We also can find in Aretino’s and Speroni’s writings principles and models of the portraiture referring to real effigies in medals and paintings. They considered Titian as an example of persuasive composition for orators, and both used visual metaphors to explain the effect of figures of speech in epideictic.
Starting from the early writings (Raverta, 1545 and translations of Boccaccio’s latin works, 1545-47), the article takes into account all the work of Betussi (Imagini del tempio, 1556; Leonora, 1557; Ragionamento sopra il Cathaio, 1573). Especially some passages from the Ragionamento will be analysed. Here literary genres and subgenres (dialogue and panegyric), discursive modes and devices (ekphrasis, allegories and imprese) overlap and interweave. A blend of both verbal and iconic matter, typical of the epic, enlarges the narrative with moral speeches on the patron’s life.

Research paper thumbnail of "Boccaccio e Betussi: l'ecfrasi e l'artificio delle immagini", Seminario internazionale "Boccaccio veneto. 700 anni di incroci mediterranei a Venezia"

"""This study concerns in some respects the wide influence of Boccaccio's work on Giuseppe Betuss... more """This study concerns in some respects the wide influence of Boccaccio's work on Giuseppe Betussi, a polygraph from 16th century : relationship with the Paduan Accademia degli Infiammati (1542); narrative device of ekphrasis; aristotelian concept of poetry as "fabula-historia".
Already in his translations of Boccaccio’s latin works (1545-1547) and later on, Betussi is interested in visual arts, mythological and biographical repertories, produced by encyclopaedic culture. His work is based on the topic of genealogy and reflect the contribution of Infiammati to the issue of “paragone”, even after the Academy was dissolved.
In the early modern age the celebration of historical origins is a topos for the aristocracy. The "Ragionamento sopra il Cathaio", a description (ekphrasis) of a sumptuous palace, represents, for instance, a perfect tribute for a glorious family, the Obizzi.
Therefore ekphrasis not only is visualization of memorable events and knowledge, but it especially is a venue of the text for the aesthetic discussion about visual arts.
"""

Research paper thumbnail of “Mappe visuali della conoscenza. Quiccheberg nella Tribuna del Principe. Modelli retorici e logiche espositive", Colloquio internazionale "La Tribuna del Principe: storia, contesti, restauri"

Il contributo mira a riconsiderare l’allestimento della Tribuna degli Uffizi attraverso la lettur... more Il contributo mira a riconsiderare l’allestimento della Tribuna degli Uffizi attraverso la lettura del manuale museografico "Inscriptiones vel tituli theatri amplissimi" (1565), scritto dal medico belga Samuel Quiccheberg (1529-1567), contestualizzandolo nel più vasto orizzonte letterario dei teatri e delle enciclopedie. L’enciclopedia è un deposito del sapere e il teatro il luogo della sua esposizione. Le "Inscriptiones", ascrivibili alla cultura sistemista tedesca, descrivono l’impianto di una collezione immaginaria di artefatti e "naturalia", analiticamente organizzata in classi di luoghi comuni, che riproduce in una visione sinottica tutti gli elementi conoscibili della realtà. La collezione, definita "theatrum", in relazione alla portata enciclopedica del progetto, è concepita come strumento di apprendimento universale, destinato alla formazione del suo “fondatore” - probabilmente un principe - come suggerisce lo spazio dedicato da Quiccheberg alle immagini genealogiche. Nell’invenzione della Tribuna, il monumentale allestimento commissionato al Buontalenti da Francesco I nel 1582, confluiscono i requisiti epistemologici stessi delle "Inscriptiones". L’invenzione combina all’interno della griglia cosmologica le tipologie del teatro del mondo e del tempio profano. L’orizzonte semantico del teatro, in particolare, basato sulla visione e sulla contemplazione delle immagini di memoria, appare infatti nella Tribuna il più adatto ad accogliere il culto della personalità del Principe. La Tribuna si configura perciò, al contempo, come una raccolta di luoghi comuni (gli "exempla" dell’arte e della natura) e uno spettacolo permanente delle arti. Particolarmente interessanti appaiono le funzioni svolte dagli arredi per la conservazione degli oggetti e l’adozione di alcuni espedienti classificatori in relazione alle logiche espositive individuate da Quiccheberg.

Research paper thumbnail of "Ut pictura lingua": ecfrasi e memoria nelle pagine di Vincenzio Borghini

I Tatti Studies: Essays in the Renaissance, vol. 14-15, 2011-2012, 307-355, Mar 2013

Non sarà opera perduta, né come io spero ingrata, a quei discreti e amorevoli ingegni se si andrà... more Non sarà opera perduta, né come io spero ingrata, a quei discreti e amorevoli ingegni se si andrà raccogliendo insieme e rassettando le reliquie d'ogni maniera e da ogni banda, e come dire tavole avanzate dallo sventurato naufragio delle memorie nostre. VINCENZIO BORGHINI, Storia della nobiltà fiorentina 4 Cfr. LEUZZI FUBINI 2005, 37-64. 5 Sulle relazioni con la corte medicea e l'attività accademica cfr. -157. Sul ''pensiero linguistico'' di Vincenzio Borghini cfr. POZZI 1975, 91-222. 15 Biblioteca Nazionale Centrale Firenze (da qui in poi solo BNCF), II X 123, fol. 29v, in BORGHINI 2009, 323. Il rimario è già pubblicato in BORGHINI 1898. Si è scelto di citare dalle edizioni a stampa moderne e critiche per ragioni di uniformità, fornendo sempre l'indicazione della fonte manoscritta, secondo la numerazione di MAZZATINTI e PINTOR 12, 1902-03, 51-62. I criteri di trascrizione, adottati per tutti i testi, sono i seguenti: è stata distinta ''v'' da ''u'' e resa ''j'' con ''i''. Accenti, apostrofi e punteggiatura sono stati adeguati all'uso moderno, come le maiuscole e la divisione delle parole. Le abbreviazioni sono state sciolte senza alcuna indicazione; le grafie di stampo latineggiante (x, ti-seguito da vocale, h etimologica e non etimologica) sono state invece conservate. È stata introdotta la ''i'' dopo il gruppo palatale ''gl''. Eventuali interventi editoriali sono stati segnalati da opportuni segni grafici. ECFRASI E MEMORIA NELLE PAGINE DI VINCENZIO BORGHINI 309 che biasimava le opere degli dei dissimulando le virtù . Attingendo agli Adagia 16 di Erasmo e ai repertori d'immagini, Borghini individua nella favola tramandata da Luciano 17 il simbolo delle dispute linguistiche e degli errori dei poligrafi. 18

Research paper thumbnail of Junior Visiting Scholarschip IMLR  - University of London