Annalisa Biagianti - Profile on Academia.edu (original) (raw)
Papers by Annalisa Biagianti
À partir d’une perspective générale sur l’évolution de la fonction consulaire au tournant des XVI... more À partir d’une perspective générale sur l’évolution de la fonction consulaire au tournant des XVIIIe et XIXe siècles, cet article aborde différents aspects du fonctionnement de la chancellerie consulaire française à Ancône et dans les vice-consulats satellites. À travers la reconstruction de l’activité de chancellerie de son début, dans la première moitié du XVIIIe siècle, jusqu’à la période révolutionnaire et impériale, on analysera le milieu social et les parcours de recrutement des chanceliers et autres employés subalternes. L’étude des pratiques chancelières permettra, en outre, d’envisager l’organisation et la division de tâches dans la production et l’enregistrement des actes et des dépêches, et de découvrir des exemples de formulaires et autres instruments de travail que les consulats pouvaient s’échanger. Cette analyse contribuera aussi à retracer une évolution de la typologie des actes et des usagers de l’Ancien Régime aux guerres napoléoniennes.
In a broader prospective on the evolution of the consular function between the eighteenth and the nineteenth centuries, this article discusses various aspects of the functioning of the French consular chancery in Ancona and in the subordinate vice-consulates. Through the reconstruction of the chancery activity from its beginning, in the first half of the eighteenth century, until the revolutionary and imperial period, it will be possible to show social origins et recruitment paths of chancellors and other subordinate employees. The study of chancery practices will further consider the organization and division of tasks in the production and recording of acts and dispatches, and show examples of formularies and other working instruments exchanged between consulates. The analysis will also contribute to trace an evolution of the typology of acts and users from the ancien régime to the Napoleonic wars.
La domanda principale attorno a cui è nato ed è stato costruito questo dossier può essere in sint... more La domanda principale attorno a cui è nato ed è stato costruito questo dossier può essere in sintesi così formulata: come è strutturata e come funziona una rete consolare? Le relazioni costruite dai consoli, e all'interno delle quali essi si trovano ad operare, sono infatti indagabili alla luce di un paradigma, quello della rete, che negli ultimi decenni è risultato una proficua chiave di lettura di relazioni intellettuali, mercantili, diplomatiche, diasporiche. Il termine “funzionamento” può, a un primo sguardo, apparire meccanicistico. Non ha però qui l'intento di presentare la rete come un meccanismo a sé, avulso dalle relazioni che lo compongono, quanto piuttosto di focalizzare l'attenzione sulle dinamiche sociali e sulle interazioni tra realtà locale, autorità centrale e ulteriori intermediari nello spazio marittimo in cui si muove l'azione consolare.
Accanto a questa prima domanda emerge però un interrogativo di metodo, ovvero: come studiare una rete consolare? Considerata la natura ambivalente di una figura entre-deux come quella consolare, non è semplice delimitare l’oggetto dell’analisi. Più che di rete consolare, si parlerà frequentemente di “reti” al plurale. Andando infatti ad analizzare nella pratica – e quelli qui riuniti sono tre studi sulla prassi consolare – le relazioni che ruotano intorno alla figura del console, le reti si rivelano molteplici: includono sia i collegamenti istituzionali che mettono in relazione il consolato con i viceconsolati sottoposti, con i propri omologhi nel Mediterraneo e con l’amministrazione centrale di riferimento – la rete dei consolati, la “rete consolare istituzionale” – sia i corrispondenti personali – “la rete del console”. A queste si intrecciano altre reti, quali quelle mercantili, clientelari, diplomatiche, militari e di intelligence. Nell’intento di proporre un confronto di approcci e di metodologie, oltre che di risultati, i contributi qui riuniti hanno cercato di analizzare il funzionamento di differenti reti consolari, lavorando con fonti e prospettive diverse.
Dossier
Reti consolari nel Mediterraneo. Percorsi e metodologie a confronto (secc. XVII‐XIX), a cura di Annalisa Biagianti, RiMe, n. 17/2, dicembre 2016
Annalisa Biagianti, Introduzione, pp. 115‐125
Umberto Signori, Informare e proteggere. La rete consolare veneziana nel mediterraneo orientale (1670‐1715), pp. 127‐152
Emiliano Beri, I consoli genovesi del Tirreno, agenti d’informazione (1640‐1797), pp. 153‐188
Annalisa Biagianti, La rete consolare francese nell’Adriatico dal Settecento alle guerre napoleoniche (1754‐1814), pp. 189‐220
This essay aims to reconstruct the network of the French consuls in the Adriatic Sea in two diffe... more This essay aims to reconstruct the network of the French consuls in the Adriatic Sea in two different periods: the second half of the eighteenth century and the Napoleonic era. Starting from the perspective outlined by recent studies of the subject, which emphasized the role played by personal ties in the activity of the consuls, the analysis attempts to reconstruct the map of the consular network, to investigate its composition and the geographical location of the contacts, both institutional and private. Using as sources both official correspondence and personal letter-books, the essay also analyzes social interactions to understand how the network works.
Il presente saggio si propone di ricostruire la rete dei consoli francesi nell’Adriatico in due diversi momenti, la seconda metà del Settecento e il periodo napoleonico. Partendo dalla prospettiva delineata dai recenti studi in materia, che hanno sottolineato il ruolo giocato dai legami personali nell’operato dei consoli, e utilizzando come fonti tanto la corrispondenza ufficiale che i copialettere personali, lo studio tenta di ricostruire la mappa della rete consolare, di indagare la composizione e la dislocazione geografica dei contatti, sia istituzionali che privati, e di analizzare le interazioni e le dinamiche di “funzionamento” della rete.
Dalla biblioteca di Palazzo della Repubblica alla Biblioteca pubblica del Ducato: il destino del fondo librario dell'Offizio sopra le differenze
La biblioteca dell'Offizio sopra le differenze
Renzo Sabbatini, Le Mura e l'Europa. Aspetti della politica estera della Repubblica di Lucca (1500-1799), Milano, FrancoAngeli, 2012, pp. 89-118
Book Reviews by Annalisa Biagianti
Conference Presentations by Annalisa Biagianti
Tra gli Stati dell’Italia spagnola della prima metà del Seicento, Genova e Lucca presentano una p... more Tra gli Stati dell’Italia spagnola della prima metà del Seicento, Genova e Lucca presentano una particolare affinità. La comune forma di governo repubblicana determina una vicinanza, alla quale concorrono rapporti di amicizia e parentela tra le famiglie dei rispettivi patriziati, e soprattutto la collocazione di entrambi gli Stati nell’orbita d’influenza spagnola. Tra le due Repubbliche s’instaura così un’alleanza che si rinnova e si consolida nei vari momenti di crisi e conflitto in cui si trovano impegnate nei primi decenni del XVII secolo. Il presente paper si propone di approfondire i rapporti tra Genova e Lucca, concentrandosi su due aspetti: le forme della rappresentanza diplomatica e i motivi della fortuna di questa alleanza. In primo luogo, l’analisi si concentrerà sulla prassi dei contatti diplomatici tra i due governi. In assenza di ambasciatori residenti, i rapporti sono gestiti principalmente attraverso due modalità: il diretto scambio epistolare tra i due governi, favorito dalla vicinanza geografica; l’utilizzo di «gentiluomini senza carattere», rappresentanti formalmente incaricati dal governo ma non ufficialmente accreditati. In secondo luogo, sarà possibile evidenziare le ragioni di questo sodalizio repubblicano, analizzando alcuni momenti in cui è chiamato in causa: le preoccupazioni di Lucca di fronte alle mire espansionistiche del Granducato di Toscana, le guerre di Modena (1603, 1613), le richieste di aiuto militare di Genova durante la guerra savoina (1625) e la successiva congiura di Vachero (1628). Ricostruire i processi decisionali dei due governi in tali frangenti consentirà di mostrare quali motivazioni – l’identità repubblicana, i contatti diretti, la devozione alla Monarchia cattolica – abbiano influito maggiormente nella decisione di Lucca di ricorrere alla protezione genovese, e di Genova nel richiedere l’aiuto militare lucchese.
Panel: Il Granducato di Toscana e le Repubbliche di Genova e Lucca: equilibri e rapporti di potere nella prima metà del Seicento
Coordinatore: Diego Pizzorno (Università di Genova)
Seminario SISEM «Attraverso la Storia - IV edizione» (Bologna, 24-26 novembre 2016)
Seminario «I servizi consolari italiani nel lungo Risorgimento (fine XVIII sec. – XX sec.)» École... more Seminario «I servizi consolari italiani nel lungo Risorgimento (fine XVIII sec. – XX sec.)» École Française de Rome (Roma, 29-30 settembre 2016)
"GENDER AND DIPLOMACY: Women and Men in European and Ottoman Embassies from the 15th to the 18th ... more "GENDER AND DIPLOMACY: Women and Men in European and Ottoman Embassies from the 15th to the 18th Century" Symposium by Don Juan Archiv Wien, University of Vienna – Institute of History, Stvdivm fæsvlanvm (Vienna, 11th – 12th March 2016)
Panel: Reti consolari nel Mediterraneo. Percorsi e metodologie a confronto (secc. XVII-XIX), coor... more Panel: Reti consolari nel Mediterraneo. Percorsi e metodologie a confronto (secc. XVII-XIX), coordinato da Annalisa Biagianti
Relazioni: Umberto Signori, Informare e proteggere: la rete consolare veneta nel Mediterraneo orientale (1670-1715) – Emiliano Beri, I consoli genovesi del Tirreno (1640-1797) – Annalisa Biagianti, La rete consolare francese nell’Adriatico durante le guerre napoleoniche (1797-1814).
Seminario «Migrazioni e Mediterraneo. Due linee di ricerca per la Storia moderna. Incontro di studio rivolto a giovani studiose e studiosi» (Catania, 22-23 gennaio 2016)
During the Seventeenth century, the Republic of Lucca, as a small state, needed to seek protecti... more During the Seventeenth century, the Republic of Lucca, as a small state, needed to seek protection especially from Spain, which was the actual ruler of the Italian peninsula; for this reason it was important to have a resident ambassador in Madrid. Connections and friendships were essential for the ambassador to obtain precious information on what was happening around Europe and to negotiate matters in the interest of his Republic (and even in his own) at the court of His Catholic Majesty.
The case study, which I present, is the embassy of Lorenzo Cenami in Madrid in the second half of the 17th century (1662-1674) and is based on both public sources and private ones, the latter held in the Cenami family archives. This paper has two aims. Firstly, it intends to reconstruct the network of people with whom the diplomat interacts: other diplomats, members of Consejos and Junta de gobierno, people connected with king Philip IV, and then with the queen Gobernadora Mariana of Austria and with the child king Charles II. Secondly, it will focus on how the ambassador constructs this large network of relationships: making his moves, in the various shifts of balance within the court during twelve years, requires not only a good knowledge of who are the prominent people, but also recurrent interactions through frequent visits, formal and informal meetings, and a vast use of the practice of gift giving.
Giovedì 28 maggio ore 14.30 -Sessione plenaria Sala 1 -Beatrice Alfonzetti, presidente SISSD: ape... more Giovedì 28 maggio ore 14.30 -Sessione plenaria Sala 1 -Beatrice Alfonzetti, presidente SISSD: aperura dei lavori ore 15.00 -Sessioni parallele Sala 1 -Rappresentazioni e pubblico (coordinano Beatrice Alfonzetti e Lucio Tufano) Epifanio AJELLO, Le "robbe di scena" che appaiono sui palcoscenici e nei dialoghi delle commedie di Goldoni. Come sono usate e quali ruoli assumono ~ Andrea BENEDETTI, "Scrittura geroglifica", "occhio pittoresco" e "paesaggio culturale" nei «Reiseberichte» di Wilhelm Heinrich Wackenroder (1773-1798). Un'indagine sul rapporto tra "lettera e spirito" e arti figurative nel primo romanticismo tedesco alla luce dei «visual studies» ~ Michele BERTOLINI, La cultura visuale nel Settecento francese: ricerche e nuove prospettive ~ Maria Serena CADONI, La danza teatrale maschile del XVIII secolo (il caso di Gaetano e Auguste Vestris) ~ Tatiana KORNEEVA, La drammaturgia dello spettatore. Il pubblico teatrale in Italia tra il medio Seicento e il Settecento ~ Matteo MARCHESCHI, «Ut pictura philosophia»: immagine, immaginazione ed ekphrasis in Diderot e nel '700 francese ~ Valeria MEROLA, Nei dintorni del «Filippo» di Vittorio Alfieri ~ Francesco S. MINERVINI, Dal fingere per vincere al fingere per vivere ~ Carlo SANTOLI, Il «Giustino» di Carlo Goldoni ~ Barbara TETTI -Silvia CRIALESI, I luoghi delle rappresentazioni teatrali e musicali nella Roma del XVIII secolo. Un percorso di conoscenza delle architetture per lo spettacolo. Sala 2 -Politica, diritto, sovranità (coordinano Marina Formica e Giuseppe Ricuperati) Giuseppe AMBROSINO, Lumières de la loi o Lumières du droit? Politica, istituzioni e diritto nel Settecento francese ~ Marco BARBIERI, Dalle armi cesaree alle virtù civiche: "maestà" e "autorità" nelle lettere pastorali dei vescovi lombardi tra antico regime e repubbliche giacobine ~ Dino CARPANETTO -Tazio MORANDINI, Come si diventa repubblicani. Microstoria comparata del Piemonte tra crisi dell'antico regime e rivoluzione ~ Salvatore DRAGO, Cuius religio, eius oeconomia. Religioni e Cristianesimo nei principi di economia civile nella Sicilia del riformismo settecentesco ~ Lavinia GAZZÈ, Rivoluzione o riforma nella Sicilia del tardo '700. Saverio Landolina e J. H. Bartels ~ Mauro SIMONAZZI, Cultura giuridica e pensiero politico nel Settecento inglese: Matthew Hale e Bernard Mandeville ~ Natalia G. TEREKHOVA, Tra macro e micro: le lettere inedite da Parma e Guastalla trovate negli archivi di Mosca e le nuove prospettive nella storia delle relazioni italo-russe nel XVIII secolo ~ Roberto TUFANO, L'epistolario di Bernardo Tanucci (anni 1774, 1775 e 1776) ~ Massimiliano VAGHI, Una modernizzazione esogena. Il ruolo dei mercenari francesi in India nella seconda metà del XVIII secolo.
Lunedì 26 maggio ore 14.30 -Sessione plenaria Sala B Saluti delle autorità Beatrice Alfonzetti, p... more Lunedì 26 maggio ore 14.30 -Sessione plenaria Sala B Saluti delle autorità Beatrice Alfonzetti, presidente SISSD: apertura dei lavori ore 15.00 -Sessioni parallele Sala A: Lettura e lettori (presiede Lodovica Braida) Rosamaria LORETELLI, Forme materiali del testo e costruzione dei significati: i segni grafici nelle prime edizioni dell'Ortis ~ Stefania BUCCINI, Giacomo Casanova: lettore libero o libertino? ~ Roberto DE ROMANIS, Addison, lo Spectator e la costruzione del 'common reader' ~ Daniela MANGIONE, Trasgressione o irrilevanza? La lettura dei romanzi italiani in Italia ~ Gianluca PAOLUCCI, Illuminismo, editoria e media del Settecento: la "Deutsche Union" di C. F. Bahrdt ~ Massimo GALTAROSSA, Carriere universitarie e mondo del libro. Giovanni Battista Morgagni fra libri, lettori ed editori ~ Giuseppe RICUPERATI, Collezionisti aristocratici e lettori borghesi Sala B: Libri e immagini (presiede Silvia Tatti)
Giovedì 16 maggio ore 15,30 Anna Maria Rao, Napoli e il Mediterraneo Annastella Carrino, Traffici... more Giovedì 16 maggio ore 15,30 Anna Maria Rao, Napoli e il Mediterraneo Annastella Carrino, Traffici del Levante e Mediterraneo europeo nel Settecento: la corrispondenza consolare da Napoli, Genova e Marsiglia Christopher Denis-Delacour, Interculturalité marchande et donnée consulaire: le cas des navigations napolitaines en Méditerranée orientale (XVIIIe-XIXe siècle) Brigitte Marin, Politiche e trasformazioni portuali a Napoli nel Settecento Venerdì 17 maggio ore 9,30 Paolo Militello, Un Mediterraneo visto da Napoli: immagini e descrizioni tra XVIII e XIX secolo Silvia Marzagalli, Napoli vista da Marsiglia : sguardi consolari e realtà portuali nel Settecento Andrea Addobbati, Capitani e marinai a Livorno: controversie giurisdizionali tra le autorità toscane e i Consoli delle «nazioni» (XVII-XVIII sec.) Marcella Aglietti, Nuove prerogative di Stato e conflitti giurisdizionali dalle carte di Giuseppe Bonechi, console toscano a Napoli (1765-1795) Biagio Salvemini, Il Regno di Napoli 'frontiera d'Europa' contro la peste mediterranea? Consoli, ufficiali e mercanti nelle corrispondenze sanitarie settecentesche Venerdì 17 maggio ore 14,30 Marco Meriggi, "Custodire il littorale dal contrabbando e dal contagio": la peste del 1778 e la vigilanza costiera nel regno di Napoli Gennaro Varriale, I luoghi della schiavitù nella Napoli moderna Alessandro Tuccillo, Europa del Sud e Mediterraneo: Napoli nel progetto riformatore settecentesco Alida Clemente, Tra Europa e Mediterraneo: nuovi consumi e circuiti commerciali nella Napoli del Settecento Annalisa Biagianti, Napoli nel periodo napoleonico nella corrispondenza del console francese ad Ancona Sabato 18 maggio ore 9,30 Diego Carnevale, Il corpo dell'altro. Sepolture ebraiche e musulmane nella Napoli del Settecento Pasquale Palmieri, Devozioni anti-islamiche e anti-ebraiche a Napoli nel Settecento Alice Sobrero, Le carte private di un mercante tra la fine del '700 e gli inizi dell'800, dai piccoli circuiti commerciali ai successi delle grandi rotte: Domenico Scotto, un procidano self-made-man nel Granducato di Toscana Ore 12 Conclusioni Con il patrocinio della Società Italiana di studi sul secolo XVIII Con il contributo dell'unità locale (responsabile Marco Meriggi) del Prin 2009 "Il disciplinamento del territorio nel Regno di Napoli dalla metà del Seicento all'unificazione nazionale"
Events by Annalisa Biagianti
À partir d’une perspective générale sur l’évolution de la fonction consulaire au tournant des XVI... more À partir d’une perspective générale sur l’évolution de la fonction consulaire au tournant des XVIIIe et XIXe siècles, cet article aborde différents aspects du fonctionnement de la chancellerie consulaire française à Ancône et dans les vice-consulats satellites. À travers la reconstruction de l’activité de chancellerie de son début, dans la première moitié du XVIIIe siècle, jusqu’à la période révolutionnaire et impériale, on analysera le milieu social et les parcours de recrutement des chanceliers et autres employés subalternes. L’étude des pratiques chancelières permettra, en outre, d’envisager l’organisation et la division de tâches dans la production et l’enregistrement des actes et des dépêches, et de découvrir des exemples de formulaires et autres instruments de travail que les consulats pouvaient s’échanger. Cette analyse contribuera aussi à retracer une évolution de la typologie des actes et des usagers de l’Ancien Régime aux guerres napoléoniennes.
In a broader prospective on the evolution of the consular function between the eighteenth and the nineteenth centuries, this article discusses various aspects of the functioning of the French consular chancery in Ancona and in the subordinate vice-consulates. Through the reconstruction of the chancery activity from its beginning, in the first half of the eighteenth century, until the revolutionary and imperial period, it will be possible to show social origins et recruitment paths of chancellors and other subordinate employees. The study of chancery practices will further consider the organization and division of tasks in the production and recording of acts and dispatches, and show examples of formularies and other working instruments exchanged between consulates. The analysis will also contribute to trace an evolution of the typology of acts and users from the ancien régime to the Napoleonic wars.
La domanda principale attorno a cui è nato ed è stato costruito questo dossier può essere in sint... more La domanda principale attorno a cui è nato ed è stato costruito questo dossier può essere in sintesi così formulata: come è strutturata e come funziona una rete consolare? Le relazioni costruite dai consoli, e all'interno delle quali essi si trovano ad operare, sono infatti indagabili alla luce di un paradigma, quello della rete, che negli ultimi decenni è risultato una proficua chiave di lettura di relazioni intellettuali, mercantili, diplomatiche, diasporiche. Il termine “funzionamento” può, a un primo sguardo, apparire meccanicistico. Non ha però qui l'intento di presentare la rete come un meccanismo a sé, avulso dalle relazioni che lo compongono, quanto piuttosto di focalizzare l'attenzione sulle dinamiche sociali e sulle interazioni tra realtà locale, autorità centrale e ulteriori intermediari nello spazio marittimo in cui si muove l'azione consolare.
Accanto a questa prima domanda emerge però un interrogativo di metodo, ovvero: come studiare una rete consolare? Considerata la natura ambivalente di una figura entre-deux come quella consolare, non è semplice delimitare l’oggetto dell’analisi. Più che di rete consolare, si parlerà frequentemente di “reti” al plurale. Andando infatti ad analizzare nella pratica – e quelli qui riuniti sono tre studi sulla prassi consolare – le relazioni che ruotano intorno alla figura del console, le reti si rivelano molteplici: includono sia i collegamenti istituzionali che mettono in relazione il consolato con i viceconsolati sottoposti, con i propri omologhi nel Mediterraneo e con l’amministrazione centrale di riferimento – la rete dei consolati, la “rete consolare istituzionale” – sia i corrispondenti personali – “la rete del console”. A queste si intrecciano altre reti, quali quelle mercantili, clientelari, diplomatiche, militari e di intelligence. Nell’intento di proporre un confronto di approcci e di metodologie, oltre che di risultati, i contributi qui riuniti hanno cercato di analizzare il funzionamento di differenti reti consolari, lavorando con fonti e prospettive diverse.
Dossier
Reti consolari nel Mediterraneo. Percorsi e metodologie a confronto (secc. XVII‐XIX), a cura di Annalisa Biagianti, RiMe, n. 17/2, dicembre 2016
Annalisa Biagianti, Introduzione, pp. 115‐125
Umberto Signori, Informare e proteggere. La rete consolare veneziana nel mediterraneo orientale (1670‐1715), pp. 127‐152
Emiliano Beri, I consoli genovesi del Tirreno, agenti d’informazione (1640‐1797), pp. 153‐188
Annalisa Biagianti, La rete consolare francese nell’Adriatico dal Settecento alle guerre napoleoniche (1754‐1814), pp. 189‐220
This essay aims to reconstruct the network of the French consuls in the Adriatic Sea in two diffe... more This essay aims to reconstruct the network of the French consuls in the Adriatic Sea in two different periods: the second half of the eighteenth century and the Napoleonic era. Starting from the perspective outlined by recent studies of the subject, which emphasized the role played by personal ties in the activity of the consuls, the analysis attempts to reconstruct the map of the consular network, to investigate its composition and the geographical location of the contacts, both institutional and private. Using as sources both official correspondence and personal letter-books, the essay also analyzes social interactions to understand how the network works.
Il presente saggio si propone di ricostruire la rete dei consoli francesi nell’Adriatico in due diversi momenti, la seconda metà del Settecento e il periodo napoleonico. Partendo dalla prospettiva delineata dai recenti studi in materia, che hanno sottolineato il ruolo giocato dai legami personali nell’operato dei consoli, e utilizzando come fonti tanto la corrispondenza ufficiale che i copialettere personali, lo studio tenta di ricostruire la mappa della rete consolare, di indagare la composizione e la dislocazione geografica dei contatti, sia istituzionali che privati, e di analizzare le interazioni e le dinamiche di “funzionamento” della rete.
Dalla biblioteca di Palazzo della Repubblica alla Biblioteca pubblica del Ducato: il destino del fondo librario dell'Offizio sopra le differenze
La biblioteca dell'Offizio sopra le differenze
Renzo Sabbatini, Le Mura e l'Europa. Aspetti della politica estera della Repubblica di Lucca (1500-1799), Milano, FrancoAngeli, 2012, pp. 89-118
Tra gli Stati dell’Italia spagnola della prima metà del Seicento, Genova e Lucca presentano una p... more Tra gli Stati dell’Italia spagnola della prima metà del Seicento, Genova e Lucca presentano una particolare affinità. La comune forma di governo repubblicana determina una vicinanza, alla quale concorrono rapporti di amicizia e parentela tra le famiglie dei rispettivi patriziati, e soprattutto la collocazione di entrambi gli Stati nell’orbita d’influenza spagnola. Tra le due Repubbliche s’instaura così un’alleanza che si rinnova e si consolida nei vari momenti di crisi e conflitto in cui si trovano impegnate nei primi decenni del XVII secolo. Il presente paper si propone di approfondire i rapporti tra Genova e Lucca, concentrandosi su due aspetti: le forme della rappresentanza diplomatica e i motivi della fortuna di questa alleanza. In primo luogo, l’analisi si concentrerà sulla prassi dei contatti diplomatici tra i due governi. In assenza di ambasciatori residenti, i rapporti sono gestiti principalmente attraverso due modalità: il diretto scambio epistolare tra i due governi, favorito dalla vicinanza geografica; l’utilizzo di «gentiluomini senza carattere», rappresentanti formalmente incaricati dal governo ma non ufficialmente accreditati. In secondo luogo, sarà possibile evidenziare le ragioni di questo sodalizio repubblicano, analizzando alcuni momenti in cui è chiamato in causa: le preoccupazioni di Lucca di fronte alle mire espansionistiche del Granducato di Toscana, le guerre di Modena (1603, 1613), le richieste di aiuto militare di Genova durante la guerra savoina (1625) e la successiva congiura di Vachero (1628). Ricostruire i processi decisionali dei due governi in tali frangenti consentirà di mostrare quali motivazioni – l’identità repubblicana, i contatti diretti, la devozione alla Monarchia cattolica – abbiano influito maggiormente nella decisione di Lucca di ricorrere alla protezione genovese, e di Genova nel richiedere l’aiuto militare lucchese.
Panel: Il Granducato di Toscana e le Repubbliche di Genova e Lucca: equilibri e rapporti di potere nella prima metà del Seicento
Coordinatore: Diego Pizzorno (Università di Genova)
Seminario SISEM «Attraverso la Storia - IV edizione» (Bologna, 24-26 novembre 2016)
Seminario «I servizi consolari italiani nel lungo Risorgimento (fine XVIII sec. – XX sec.)» École... more Seminario «I servizi consolari italiani nel lungo Risorgimento (fine XVIII sec. – XX sec.)» École Française de Rome (Roma, 29-30 settembre 2016)
"GENDER AND DIPLOMACY: Women and Men in European and Ottoman Embassies from the 15th to the 18th ... more "GENDER AND DIPLOMACY: Women and Men in European and Ottoman Embassies from the 15th to the 18th Century" Symposium by Don Juan Archiv Wien, University of Vienna – Institute of History, Stvdivm fæsvlanvm (Vienna, 11th – 12th March 2016)
Panel: Reti consolari nel Mediterraneo. Percorsi e metodologie a confronto (secc. XVII-XIX), coor... more Panel: Reti consolari nel Mediterraneo. Percorsi e metodologie a confronto (secc. XVII-XIX), coordinato da Annalisa Biagianti
Relazioni: Umberto Signori, Informare e proteggere: la rete consolare veneta nel Mediterraneo orientale (1670-1715) – Emiliano Beri, I consoli genovesi del Tirreno (1640-1797) – Annalisa Biagianti, La rete consolare francese nell’Adriatico durante le guerre napoleoniche (1797-1814).
Seminario «Migrazioni e Mediterraneo. Due linee di ricerca per la Storia moderna. Incontro di studio rivolto a giovani studiose e studiosi» (Catania, 22-23 gennaio 2016)
During the Seventeenth century, the Republic of Lucca, as a small state, needed to seek protecti... more During the Seventeenth century, the Republic of Lucca, as a small state, needed to seek protection especially from Spain, which was the actual ruler of the Italian peninsula; for this reason it was important to have a resident ambassador in Madrid. Connections and friendships were essential for the ambassador to obtain precious information on what was happening around Europe and to negotiate matters in the interest of his Republic (and even in his own) at the court of His Catholic Majesty.
The case study, which I present, is the embassy of Lorenzo Cenami in Madrid in the second half of the 17th century (1662-1674) and is based on both public sources and private ones, the latter held in the Cenami family archives. This paper has two aims. Firstly, it intends to reconstruct the network of people with whom the diplomat interacts: other diplomats, members of Consejos and Junta de gobierno, people connected with king Philip IV, and then with the queen Gobernadora Mariana of Austria and with the child king Charles II. Secondly, it will focus on how the ambassador constructs this large network of relationships: making his moves, in the various shifts of balance within the court during twelve years, requires not only a good knowledge of who are the prominent people, but also recurrent interactions through frequent visits, formal and informal meetings, and a vast use of the practice of gift giving.
Giovedì 28 maggio ore 14.30 -Sessione plenaria Sala 1 -Beatrice Alfonzetti, presidente SISSD: ape... more Giovedì 28 maggio ore 14.30 -Sessione plenaria Sala 1 -Beatrice Alfonzetti, presidente SISSD: aperura dei lavori ore 15.00 -Sessioni parallele Sala 1 -Rappresentazioni e pubblico (coordinano Beatrice Alfonzetti e Lucio Tufano) Epifanio AJELLO, Le "robbe di scena" che appaiono sui palcoscenici e nei dialoghi delle commedie di Goldoni. Come sono usate e quali ruoli assumono ~ Andrea BENEDETTI, "Scrittura geroglifica", "occhio pittoresco" e "paesaggio culturale" nei «Reiseberichte» di Wilhelm Heinrich Wackenroder (1773-1798). Un'indagine sul rapporto tra "lettera e spirito" e arti figurative nel primo romanticismo tedesco alla luce dei «visual studies» ~ Michele BERTOLINI, La cultura visuale nel Settecento francese: ricerche e nuove prospettive ~ Maria Serena CADONI, La danza teatrale maschile del XVIII secolo (il caso di Gaetano e Auguste Vestris) ~ Tatiana KORNEEVA, La drammaturgia dello spettatore. Il pubblico teatrale in Italia tra il medio Seicento e il Settecento ~ Matteo MARCHESCHI, «Ut pictura philosophia»: immagine, immaginazione ed ekphrasis in Diderot e nel '700 francese ~ Valeria MEROLA, Nei dintorni del «Filippo» di Vittorio Alfieri ~ Francesco S. MINERVINI, Dal fingere per vincere al fingere per vivere ~ Carlo SANTOLI, Il «Giustino» di Carlo Goldoni ~ Barbara TETTI -Silvia CRIALESI, I luoghi delle rappresentazioni teatrali e musicali nella Roma del XVIII secolo. Un percorso di conoscenza delle architetture per lo spettacolo. Sala 2 -Politica, diritto, sovranità (coordinano Marina Formica e Giuseppe Ricuperati) Giuseppe AMBROSINO, Lumières de la loi o Lumières du droit? Politica, istituzioni e diritto nel Settecento francese ~ Marco BARBIERI, Dalle armi cesaree alle virtù civiche: "maestà" e "autorità" nelle lettere pastorali dei vescovi lombardi tra antico regime e repubbliche giacobine ~ Dino CARPANETTO -Tazio MORANDINI, Come si diventa repubblicani. Microstoria comparata del Piemonte tra crisi dell'antico regime e rivoluzione ~ Salvatore DRAGO, Cuius religio, eius oeconomia. Religioni e Cristianesimo nei principi di economia civile nella Sicilia del riformismo settecentesco ~ Lavinia GAZZÈ, Rivoluzione o riforma nella Sicilia del tardo '700. Saverio Landolina e J. H. Bartels ~ Mauro SIMONAZZI, Cultura giuridica e pensiero politico nel Settecento inglese: Matthew Hale e Bernard Mandeville ~ Natalia G. TEREKHOVA, Tra macro e micro: le lettere inedite da Parma e Guastalla trovate negli archivi di Mosca e le nuove prospettive nella storia delle relazioni italo-russe nel XVIII secolo ~ Roberto TUFANO, L'epistolario di Bernardo Tanucci (anni 1774, 1775 e 1776) ~ Massimiliano VAGHI, Una modernizzazione esogena. Il ruolo dei mercenari francesi in India nella seconda metà del XVIII secolo.
Lunedì 26 maggio ore 14.30 -Sessione plenaria Sala B Saluti delle autorità Beatrice Alfonzetti, p... more Lunedì 26 maggio ore 14.30 -Sessione plenaria Sala B Saluti delle autorità Beatrice Alfonzetti, presidente SISSD: apertura dei lavori ore 15.00 -Sessioni parallele Sala A: Lettura e lettori (presiede Lodovica Braida) Rosamaria LORETELLI, Forme materiali del testo e costruzione dei significati: i segni grafici nelle prime edizioni dell'Ortis ~ Stefania BUCCINI, Giacomo Casanova: lettore libero o libertino? ~ Roberto DE ROMANIS, Addison, lo Spectator e la costruzione del 'common reader' ~ Daniela MANGIONE, Trasgressione o irrilevanza? La lettura dei romanzi italiani in Italia ~ Gianluca PAOLUCCI, Illuminismo, editoria e media del Settecento: la "Deutsche Union" di C. F. Bahrdt ~ Massimo GALTAROSSA, Carriere universitarie e mondo del libro. Giovanni Battista Morgagni fra libri, lettori ed editori ~ Giuseppe RICUPERATI, Collezionisti aristocratici e lettori borghesi Sala B: Libri e immagini (presiede Silvia Tatti)
Giovedì 16 maggio ore 15,30 Anna Maria Rao, Napoli e il Mediterraneo Annastella Carrino, Traffici... more Giovedì 16 maggio ore 15,30 Anna Maria Rao, Napoli e il Mediterraneo Annastella Carrino, Traffici del Levante e Mediterraneo europeo nel Settecento: la corrispondenza consolare da Napoli, Genova e Marsiglia Christopher Denis-Delacour, Interculturalité marchande et donnée consulaire: le cas des navigations napolitaines en Méditerranée orientale (XVIIIe-XIXe siècle) Brigitte Marin, Politiche e trasformazioni portuali a Napoli nel Settecento Venerdì 17 maggio ore 9,30 Paolo Militello, Un Mediterraneo visto da Napoli: immagini e descrizioni tra XVIII e XIX secolo Silvia Marzagalli, Napoli vista da Marsiglia : sguardi consolari e realtà portuali nel Settecento Andrea Addobbati, Capitani e marinai a Livorno: controversie giurisdizionali tra le autorità toscane e i Consoli delle «nazioni» (XVII-XVIII sec.) Marcella Aglietti, Nuove prerogative di Stato e conflitti giurisdizionali dalle carte di Giuseppe Bonechi, console toscano a Napoli (1765-1795) Biagio Salvemini, Il Regno di Napoli 'frontiera d'Europa' contro la peste mediterranea? Consoli, ufficiali e mercanti nelle corrispondenze sanitarie settecentesche Venerdì 17 maggio ore 14,30 Marco Meriggi, "Custodire il littorale dal contrabbando e dal contagio": la peste del 1778 e la vigilanza costiera nel regno di Napoli Gennaro Varriale, I luoghi della schiavitù nella Napoli moderna Alessandro Tuccillo, Europa del Sud e Mediterraneo: Napoli nel progetto riformatore settecentesco Alida Clemente, Tra Europa e Mediterraneo: nuovi consumi e circuiti commerciali nella Napoli del Settecento Annalisa Biagianti, Napoli nel periodo napoleonico nella corrispondenza del console francese ad Ancona Sabato 18 maggio ore 9,30 Diego Carnevale, Il corpo dell'altro. Sepolture ebraiche e musulmane nella Napoli del Settecento Pasquale Palmieri, Devozioni anti-islamiche e anti-ebraiche a Napoli nel Settecento Alice Sobrero, Le carte private di un mercante tra la fine del '700 e gli inizi dell'800, dai piccoli circuiti commerciali ai successi delle grandi rotte: Domenico Scotto, un procidano self-made-man nel Granducato di Toscana Ore 12 Conclusioni Con il patrocinio della Società Italiana di studi sul secolo XVIII Con il contributo dell'unità locale (responsabile Marco Meriggi) del Prin 2009 "Il disciplinamento del territorio nel Regno di Napoli dalla metà del Seicento all'unificazione nazionale"