Giuseppe Carlo Ricciardi | University of Pavia (original) (raw)
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Papers by Giuseppe Carlo Ricciardi
Il dibattito sull'attuazione del regionalismo differenziato si è caratterizzato per il ricorrere ... more Il dibattito sull'attuazione del regionalismo differenziato si è caratterizzato per il ricorrere di alcuni argomenti, sia sostanziali che procedurali. Il contributo prova a valorizzarne altri, nella prospettiva di offrire il giusto risalto alla dimensione amministrativo-funzionale sottesa al percorso di differenziazione. La riflessione incentrata sulle funzioni porta con sé conseguenze teorico-applicative sia rispetto ai soggetti pubblici che operano nel tessuto del governo locale, sia in ordine al trasferimento delle risorse umane e finanziarie correlate all'esercizio delle funzioni. Anche il rilievo dei profili finanziari necessita un ripensamento alla luce dell'argomento decisivo, ai fini di un'attuazione desiderabile della clausola di asimmetria, legato alla co-essenzialità tra i concetti di autonomia e differenziazione, avente riflessi diretti anche sull'organizzazione delle pubbliche amministrazioni accolta in Costituzione. La Costituzione, infatti, costituisce un limite insuperabile rispetto a qualsiasi applicazione dell'art. 116, comma 3, Cost. non conforme ai principi in essa accolti.
Il Politico
Nell’ultimo decennio il sistema delle autonomie di molti Stati nazionali aderenti all’Unione Euro... more Nell’ultimo decennio il sistema delle autonomie di molti Stati nazionali aderenti all’Unione Europea ha conosciuto una stagione informata alla razionalizzazione. Si tratta di una reazione ai rilievi formulati da alcune Istituzioni europee1, che hanno ravvisato nella dimensione multilivello dei governi locali degli Stati membri maggiormente in difficoltà dal punto di vista finanziario una fonte di spesa da rivedere in chiave riduttiva, alla luce della crisi economica che ha colpito l’Europa.
il 23 gennaio 2015 si è svolto a milano-presso la sede di Éupolis lombardia, istituto superiore p... more il 23 gennaio 2015 si è svolto a milano-presso la sede di Éupolis lombardia, istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazio-ne di Regione lombardia-il Seminario di presentazione del Rapporto 2014 concernente la finanza territoriale in Italia. Si tratta di uno studio annualmente curato da ires Piemonte, irpeT, srM-studi e Ricerche per il mezzogiorno, Éupolis lombardia, ipres-istituto Pugliese di Ricerche economiche e sociali nonché da liguria Ricerche e raccolto in apposito volume 1. la particolarità di questa edizione del Rapporto consiste nel fatto che, accanto alla tradizionale trattazione sulla finanza degli Enti territoriali italiani, è stato dedicato un approfondimento monografico al nuovo livello istituzionale costituito dalla città metropolitana. il seminario è stato presieduto da giancarlo Pola (università degli studi di Ferrara), nella veste di Presidente di Éupolis lombardia, il quale ha rammentato come il Rapporto venga da due anni presentato in modo itinerante al fine di diffonderne i contenuti, mentre in prece-denza i risultati venivano esposti presso la sede del cinsedo. in seconda battuta, alessandro colombo (Éupolis lombardia) si è interrogato sulle responsabilità che incombono attualmente su studiosi e analisti. Riesce evidente, infatti, la generalizzata contrazione della sfera pubblica nel contesto politico-istituzionale: se inizialmente tale contrazione ha interessato le risorse, in seguito si tradurrà in una re-visione dello spazio fisico entro cui verranno erogati i servizi da parte dell'Amministrazione, sicché occorre sin d'ora riflettere sull'eventuale ridefinizione della funzione dei policy makers. Università degli Studi di Ferrara AA.VV., La finanza territoriale. Rapporto 2014, Milano, Francoangeli, 2014.
Cosa malinconica la fusione di due corpi estranei, o quasi. Piacere sommario, misto d'inquietudin... more Cosa malinconica la fusione di due corpi estranei, o quasi. Piacere sommario, misto d'inquietudine e di sospetti." (A. Soffici) "Non possiamo risolvere i problemi se non abbandoniamo il modo di pensare che li ha creati." (A. Einstein) Sommario: 1. Premessa: l'attuale legislazione nazionale di contrasto alla frammentazione. 2.
Books by Giuseppe Carlo Ricciardi
Unioni e fusioni di Comuni. Elementi teorici e prassi operative, 2020
Volume II. La fusione di Comuni come procedimento complesso
Unioni e fusioni di Comuni. Elementi teorici e prassi operative, 2020
Volume I. L'Unione di Comuni come progetto multidimensionale
Nel dibattito sulla gestione dei territori montani appaiono insufficienti le energie finora desti... more Nel dibattito sulla gestione dei territori montani appaiono insufficienti le energie finora destinate ad approfondire il contributo fornito dalle Comunità montane alle esperienze di esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali. Eppure tali enti spiccano, nel panorama delle autonomie, sia per il ruolo di presidio e di sviluppo del territorio montano, sia per le modalità originali con cui possono corrispondere alle esigenze dei Comuni che vi aderiscono. In attesa che il dibattito istituzionale offra un indirizzo più coerente al ruolo dell'intercomunalità nel quadro dell'area vasta, Fondazione Romagnosi-Scuola di Governo Locale e Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell'Università di Pavia hanno promosso una ricerca volta a conoscere la declinazione delle Comunità montane come forme associative, muovendo dal laboratorio costituito dai ventitré enti montani della Lombardia. Il lavoro coglie sostanza, potenzialità e limiti delle sinergie collaborative delle Comunità montane, sottolineando un'evidenza: le dinamiche associative richiedono condizioni di struttura, organizzazione e concezione sistemica che più sono conosciute, tanto più permettono di accedere a processi avanzati di condivisione inter-istituzionale. Da tale conoscenza possono promanare consapevolezze e benefici di valore esponenziale per le amministrazioni, specialmente dinanzi alla sfida di governare la montagna e i suoi territori. Alberto Ceriani è ricercatore a contratto di Scienze regionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell'Università degli Studi di Pavia e Coordinatore dell'Osservatorio sulle Autonomie e i Territori ivi istituito. Giuseppe Carlo Ricciardi è assegnista di ricerca in Diritto amministrativo italiano e comparato presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell'Università degli Studi di Pavia, nonché Coordinatore dell'Osservatorio sulle Autonomie e i Territori e membro del Comitato Scientifico di Fondazione Romagnosi-Scuola di Governo Locale.
Lo studio del governo locale attraversa diritto pubblico, storia e scienza politica, della pubbli... more Lo studio del governo locale attraversa diritto pubblico, storia e scienza politica, della pubblica amministrazione e delle finanze, scienze regionali ed urbanistica. Il volume collettaneo "La riorganizzazione territoriale e funzionale dell'Area vasta" scompone e ricompone le determinanti del dibattito pubblico e dottrinale relativo a Province e Città metropolitane, introducendone ulteriori e prponendo (all'indomani delle recenti riforme territoriali e del referendum costituzionale del dicembre 2016) una trama logico-argomentativa che muove da un approccio giurispubblicistico per ampliare l'analisi lungo una direttrice tale da ricondurre ad unità le molte discipline citate.
"La riorganizzazione territoriale e funzionale dell'Area vasta" trae spunto dal laboratorio territoriale della Lombardia per offrire uno sguardo di ampio respiro su tutto il Paese. Lo studio, in particolare, propone un percorso nel quale le dinamiche del rapporto intercorrente tra Province e Città metrolitane rispetto a Comuni, Regioni e Stato vengono verificate alla luce delle esigenze dei territori ed osservate nel prisma delle interconnessioni tra Enti pubblici ed autonomia (in senso lato) con la finalità di proporre nuove soluzioni funzionali, territoriali e di governance propedeutiche all'efficiente ri-articolazione dell'assetto originario.
Il dibattito sull'attuazione del regionalismo differenziato si è caratterizzato per il ricorrere ... more Il dibattito sull'attuazione del regionalismo differenziato si è caratterizzato per il ricorrere di alcuni argomenti, sia sostanziali che procedurali. Il contributo prova a valorizzarne altri, nella prospettiva di offrire il giusto risalto alla dimensione amministrativo-funzionale sottesa al percorso di differenziazione. La riflessione incentrata sulle funzioni porta con sé conseguenze teorico-applicative sia rispetto ai soggetti pubblici che operano nel tessuto del governo locale, sia in ordine al trasferimento delle risorse umane e finanziarie correlate all'esercizio delle funzioni. Anche il rilievo dei profili finanziari necessita un ripensamento alla luce dell'argomento decisivo, ai fini di un'attuazione desiderabile della clausola di asimmetria, legato alla co-essenzialità tra i concetti di autonomia e differenziazione, avente riflessi diretti anche sull'organizzazione delle pubbliche amministrazioni accolta in Costituzione. La Costituzione, infatti, costituisce un limite insuperabile rispetto a qualsiasi applicazione dell'art. 116, comma 3, Cost. non conforme ai principi in essa accolti.
Il Politico
Nell’ultimo decennio il sistema delle autonomie di molti Stati nazionali aderenti all’Unione Euro... more Nell’ultimo decennio il sistema delle autonomie di molti Stati nazionali aderenti all’Unione Europea ha conosciuto una stagione informata alla razionalizzazione. Si tratta di una reazione ai rilievi formulati da alcune Istituzioni europee1, che hanno ravvisato nella dimensione multilivello dei governi locali degli Stati membri maggiormente in difficoltà dal punto di vista finanziario una fonte di spesa da rivedere in chiave riduttiva, alla luce della crisi economica che ha colpito l’Europa.
il 23 gennaio 2015 si è svolto a milano-presso la sede di Éupolis lombardia, istituto superiore p... more il 23 gennaio 2015 si è svolto a milano-presso la sede di Éupolis lombardia, istituto superiore per la ricerca, la statistica e la formazio-ne di Regione lombardia-il Seminario di presentazione del Rapporto 2014 concernente la finanza territoriale in Italia. Si tratta di uno studio annualmente curato da ires Piemonte, irpeT, srM-studi e Ricerche per il mezzogiorno, Éupolis lombardia, ipres-istituto Pugliese di Ricerche economiche e sociali nonché da liguria Ricerche e raccolto in apposito volume 1. la particolarità di questa edizione del Rapporto consiste nel fatto che, accanto alla tradizionale trattazione sulla finanza degli Enti territoriali italiani, è stato dedicato un approfondimento monografico al nuovo livello istituzionale costituito dalla città metropolitana. il seminario è stato presieduto da giancarlo Pola (università degli studi di Ferrara), nella veste di Presidente di Éupolis lombardia, il quale ha rammentato come il Rapporto venga da due anni presentato in modo itinerante al fine di diffonderne i contenuti, mentre in prece-denza i risultati venivano esposti presso la sede del cinsedo. in seconda battuta, alessandro colombo (Éupolis lombardia) si è interrogato sulle responsabilità che incombono attualmente su studiosi e analisti. Riesce evidente, infatti, la generalizzata contrazione della sfera pubblica nel contesto politico-istituzionale: se inizialmente tale contrazione ha interessato le risorse, in seguito si tradurrà in una re-visione dello spazio fisico entro cui verranno erogati i servizi da parte dell'Amministrazione, sicché occorre sin d'ora riflettere sull'eventuale ridefinizione della funzione dei policy makers. Università degli Studi di Ferrara AA.VV., La finanza territoriale. Rapporto 2014, Milano, Francoangeli, 2014.
Cosa malinconica la fusione di due corpi estranei, o quasi. Piacere sommario, misto d'inquietudin... more Cosa malinconica la fusione di due corpi estranei, o quasi. Piacere sommario, misto d'inquietudine e di sospetti." (A. Soffici) "Non possiamo risolvere i problemi se non abbandoniamo il modo di pensare che li ha creati." (A. Einstein) Sommario: 1. Premessa: l'attuale legislazione nazionale di contrasto alla frammentazione. 2.
Unioni e fusioni di Comuni. Elementi teorici e prassi operative, 2020
Volume II. La fusione di Comuni come procedimento complesso
Unioni e fusioni di Comuni. Elementi teorici e prassi operative, 2020
Volume I. L'Unione di Comuni come progetto multidimensionale
Nel dibattito sulla gestione dei territori montani appaiono insufficienti le energie finora desti... more Nel dibattito sulla gestione dei territori montani appaiono insufficienti le energie finora destinate ad approfondire il contributo fornito dalle Comunità montane alle esperienze di esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali. Eppure tali enti spiccano, nel panorama delle autonomie, sia per il ruolo di presidio e di sviluppo del territorio montano, sia per le modalità originali con cui possono corrispondere alle esigenze dei Comuni che vi aderiscono. In attesa che il dibattito istituzionale offra un indirizzo più coerente al ruolo dell'intercomunalità nel quadro dell'area vasta, Fondazione Romagnosi-Scuola di Governo Locale e Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell'Università di Pavia hanno promosso una ricerca volta a conoscere la declinazione delle Comunità montane come forme associative, muovendo dal laboratorio costituito dai ventitré enti montani della Lombardia. Il lavoro coglie sostanza, potenzialità e limiti delle sinergie collaborative delle Comunità montane, sottolineando un'evidenza: le dinamiche associative richiedono condizioni di struttura, organizzazione e concezione sistemica che più sono conosciute, tanto più permettono di accedere a processi avanzati di condivisione inter-istituzionale. Da tale conoscenza possono promanare consapevolezze e benefici di valore esponenziale per le amministrazioni, specialmente dinanzi alla sfida di governare la montagna e i suoi territori. Alberto Ceriani è ricercatore a contratto di Scienze regionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell'Università degli Studi di Pavia e Coordinatore dell'Osservatorio sulle Autonomie e i Territori ivi istituito. Giuseppe Carlo Ricciardi è assegnista di ricerca in Diritto amministrativo italiano e comparato presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DSPS) dell'Università degli Studi di Pavia, nonché Coordinatore dell'Osservatorio sulle Autonomie e i Territori e membro del Comitato Scientifico di Fondazione Romagnosi-Scuola di Governo Locale.
Lo studio del governo locale attraversa diritto pubblico, storia e scienza politica, della pubbli... more Lo studio del governo locale attraversa diritto pubblico, storia e scienza politica, della pubblica amministrazione e delle finanze, scienze regionali ed urbanistica. Il volume collettaneo "La riorganizzazione territoriale e funzionale dell'Area vasta" scompone e ricompone le determinanti del dibattito pubblico e dottrinale relativo a Province e Città metropolitane, introducendone ulteriori e prponendo (all'indomani delle recenti riforme territoriali e del referendum costituzionale del dicembre 2016) una trama logico-argomentativa che muove da un approccio giurispubblicistico per ampliare l'analisi lungo una direttrice tale da ricondurre ad unità le molte discipline citate.
"La riorganizzazione territoriale e funzionale dell'Area vasta" trae spunto dal laboratorio territoriale della Lombardia per offrire uno sguardo di ampio respiro su tutto il Paese. Lo studio, in particolare, propone un percorso nel quale le dinamiche del rapporto intercorrente tra Province e Città metrolitane rispetto a Comuni, Regioni e Stato vengono verificate alla luce delle esigenze dei territori ed osservate nel prisma delle interconnessioni tra Enti pubblici ed autonomia (in senso lato) con la finalità di proporre nuove soluzioni funzionali, territoriali e di governance propedeutiche all'efficiente ri-articolazione dell'assetto originario.