Flavia Erbosi | Università degli Studi "La Sapienza" di Roma (original) (raw)

Papers by Flavia Erbosi

Research paper thumbnail of La «calda oggettività della poesia». Un percorso nel carteggio Bassani-Bertolucci

Il contributo affronta alcune questioni di poetica che accomunano l’opera di Giorgio Bassani a qu... more Il contributo affronta alcune questioni di poetica che accomunano l’opera di Giorgio Bassani a quella di Attilio Bertolucci, prendendo le mosse dalle dichiarazioni di poetica desumibili dal carteggio tra i due autori. L’origine della vicinanza tra i due scrittori va ricercata nella centralità nel percorso artistico di entrambi dell’insegnamento del comune maestro Roberto Longhi e, di conseguenza, nell’influenza delle teorie estetiche di Benedetto Croce. Soprattutto a partire dal secondo dopoguerra e in reazione alla poetica dell’assenza di matrice ermetica, entrambi i poeti approderanno ad un realismo inteso come intuizione lirica del reale, che per lettera Bertolucci sintetizza felicemente con la formula “calda oggettività della poesia”. Dopo aver messo in luce questo quadro interpretativo, il contributo si concentra su alcuni temi centrali della poesia dei due corrispondenti (il motivo della ferita, della memoria, dell’esilio), analizzando da vicino singoli componimenti e svelando...

Research paper thumbnail of «Caro Bas». Scambi di lettere tra Giorgio Bassani e gli amici

Esposizione tradizionale (Biblioteca "Ezio Raimondi", Dipartimento di Filologia classic... more Esposizione tradizionale (Biblioteca "Ezio Raimondi", Dipartimento di Filologia classica e Italianistica, Università di Bologna, maggio-giugno 2018, e Casa dell'Ariosto, Fondazione Giorgio Bassani, Ferrara, maggio-giugno 2019) ed esposizione virtuale (piattaforma MOVIO, https://www.movio.beniculturali.it/fondazionebassani/carobass/). La mostra è allestita in prevalenza con materiale inedito, lettere scambiate tra Bassani e gli scrittori e amici a lui contemporanei che per la prima volta vengono presentate in pubblico. Il percorso intende descrivere il ruolo avuto dallo scambio e dalla dialettica con altri letterati nell'esperienza artistica e professionale bassaniana. Nella prima sezione si è tracciata la ricostruzione dell'arrivo dell'autore a Roma nel periodo della guerra e, in un secondo momento, si è raccontata la nascita di una comunità di scrittori che condividono progetti e idee. Nella seconda sezione si è descritto in particolare uno dei progetti co...

Research paper thumbnail of La censura teatrale negli anni ’50: Brancati e la «dittatura clericale»

Il contributo si concentra sugli interventi censori che subirono le opere teatrali di Vitaliano B... more Il contributo si concentra sugli interventi censori che subirono le opere teatrali di Vitaliano Brancati nel corso degli anni ’50, testimoniati dai documenti relativi alle opere dello scrittore conservati nell’Archivio Centrale dello Stato, per lo più inediti. L’intervento mira ad approfondire in particolare la documentazione relativa a Una donna di casa, commedia del 1950 sottoposta all’Ufficio di Revisione teatrale dalla compagnia teatrale Villi-Santuccio nel febbraio del 1958 e che venne rappresentata con numerosi tagli al copione

Research paper thumbnail of La carta e la tela. Arti e commento in Giorgio Bassani

Il libro raccoglie gli Atti del convegno Laboratorio Bassani 2. Le arti e il commento, tenutosi a... more Il libro raccoglie gli Atti del convegno Laboratorio Bassani 2. Le arti e il commento, tenutosi a Ferrara il 21 maggio 2019, durante il quale si è tornati a studiare l’autore, dalle prove giovanili fino alle opere della maturità, riflettendo sul dialogo con le arti e sul commento ai testi. Da un lato la letteratura di Bassani viene messa a confronto con altre forme espressive, dall’arte figurativa al cinema, passando per la musica; dall’altro i lavori dello scrittore vengono esaminati a partire da uno studio delle fonti documentarie e letterarie e dalle strategie di autorappresentazione, nella prospettiva di fornirne un commento moderno. Così da far rivivere ai nuovi lettori situazioni, personaggi e vicende perdute nella storia, ma anche per restituire la giusta profondità e molteplicità di significati dei testi dello scrittore ferrarese

Research paper thumbnail of Contro il logorio del romanzo postmoderno

Riflessione sul romanzo storico degli anni Duemila, di come questo si intreccia con la ricerca st... more Riflessione sul romanzo storico degli anni Duemila, di come questo si intreccia con la ricerca storica e di come è andata trasformandosi la narrazione degli eventi storici

Research paper thumbnail of Il carteggio Bassani-Bertolucci : notizie sui testi e prove d'autore

Research paper thumbnail of Il "Ritratto dell'artista da giovane" nei carteggi privati tra Sette e Novecento

Seminario dottorale Sapienza - Sorbonne Nouvelle 7-8 ottobre 2021 meet.google.com/yvb-vyhv-nck

Books by Flavia Erbosi

Research paper thumbnail of Strapparsi di dosso il fascismo»: l’educazione di regime nella «generazione degli anni difficili» , a cura di Rosanna Morace, Biblioteca di Sinestesie, La scuola di Pitagora ed., Napoli, 2023, pp. 568

Strapparsi di dosso il fascismo»: l’educazione di regime nella «generazione degli anni difficili», 2023

Qual è stato il peso della lingua, della retorica e della scolarizzazione fascista nella formazio... more Qual è stato il peso della lingua, della retorica e della scolarizzazione fascista nella formazione della generazione «degli anni difficili»? E come gli scrittori nati a ridosso della Marcia su Roma riuscirono a «strapparsi di dosso» quella pesante eredità?

Sono questi gli interrogativi che percorrono il volume, con cui si intende offrire un primo sondaggio sulla relazione tra l’indiscussa vocazione etico-civile di gran parte degli scrittori nati negli anni Venti e la loro formazione scolastica durante il fascismo. Sciascia, Rigoni Stern, Fenoglio, Pasolini, Meneghello, Calvino (solo per citare alcuni nomi) studiarono sui Testi unici di Stato, lessero Il balilla Vittorio e introiettarono, volenti o nolenti, la retorica di regime. Per alcuni di loro, dialettofoni, quella lingua fu il primo approccio con l’italiano.
Il partecipare alla Resistenza fu, per taluni, una prima catarsi, ma il processo di ri-educazione fu molto più lungo, andò ben oltre la caduta del Regime e coincise con la volontà di ridare alla nascente Italia democratica una lingua (e un dunque un sistema di pensiero e culturale) che non conservasse alcun retaggio totalitario, imperialista, bellicistico: da qui, la scelta espressiva antieroica e antiretorica, o impegnata, o ‘illuminista’, o volta a scavare la parola con tersa esattezza chirurgica. La rieducazione, insomma, si inverò nella scrittura letteraria.

Research paper thumbnail of La «calda oggettività della poesia». Un percorso nel carteggio Bassani-Bertolucci

Il contributo affronta alcune questioni di poetica che accomunano l’opera di Giorgio Bassani a qu... more Il contributo affronta alcune questioni di poetica che accomunano l’opera di Giorgio Bassani a quella di Attilio Bertolucci, prendendo le mosse dalle dichiarazioni di poetica desumibili dal carteggio tra i due autori. L’origine della vicinanza tra i due scrittori va ricercata nella centralità nel percorso artistico di entrambi dell’insegnamento del comune maestro Roberto Longhi e, di conseguenza, nell’influenza delle teorie estetiche di Benedetto Croce. Soprattutto a partire dal secondo dopoguerra e in reazione alla poetica dell’assenza di matrice ermetica, entrambi i poeti approderanno ad un realismo inteso come intuizione lirica del reale, che per lettera Bertolucci sintetizza felicemente con la formula “calda oggettività della poesia”. Dopo aver messo in luce questo quadro interpretativo, il contributo si concentra su alcuni temi centrali della poesia dei due corrispondenti (il motivo della ferita, della memoria, dell’esilio), analizzando da vicino singoli componimenti e svelando...

Research paper thumbnail of «Caro Bas». Scambi di lettere tra Giorgio Bassani e gli amici

Esposizione tradizionale (Biblioteca "Ezio Raimondi", Dipartimento di Filologia classic... more Esposizione tradizionale (Biblioteca "Ezio Raimondi", Dipartimento di Filologia classica e Italianistica, Università di Bologna, maggio-giugno 2018, e Casa dell'Ariosto, Fondazione Giorgio Bassani, Ferrara, maggio-giugno 2019) ed esposizione virtuale (piattaforma MOVIO, https://www.movio.beniculturali.it/fondazionebassani/carobass/). La mostra è allestita in prevalenza con materiale inedito, lettere scambiate tra Bassani e gli scrittori e amici a lui contemporanei che per la prima volta vengono presentate in pubblico. Il percorso intende descrivere il ruolo avuto dallo scambio e dalla dialettica con altri letterati nell'esperienza artistica e professionale bassaniana. Nella prima sezione si è tracciata la ricostruzione dell'arrivo dell'autore a Roma nel periodo della guerra e, in un secondo momento, si è raccontata la nascita di una comunità di scrittori che condividono progetti e idee. Nella seconda sezione si è descritto in particolare uno dei progetti co...

Research paper thumbnail of La censura teatrale negli anni ’50: Brancati e la «dittatura clericale»

Il contributo si concentra sugli interventi censori che subirono le opere teatrali di Vitaliano B... more Il contributo si concentra sugli interventi censori che subirono le opere teatrali di Vitaliano Brancati nel corso degli anni ’50, testimoniati dai documenti relativi alle opere dello scrittore conservati nell’Archivio Centrale dello Stato, per lo più inediti. L’intervento mira ad approfondire in particolare la documentazione relativa a Una donna di casa, commedia del 1950 sottoposta all’Ufficio di Revisione teatrale dalla compagnia teatrale Villi-Santuccio nel febbraio del 1958 e che venne rappresentata con numerosi tagli al copione

Research paper thumbnail of La carta e la tela. Arti e commento in Giorgio Bassani

Il libro raccoglie gli Atti del convegno Laboratorio Bassani 2. Le arti e il commento, tenutosi a... more Il libro raccoglie gli Atti del convegno Laboratorio Bassani 2. Le arti e il commento, tenutosi a Ferrara il 21 maggio 2019, durante il quale si è tornati a studiare l’autore, dalle prove giovanili fino alle opere della maturità, riflettendo sul dialogo con le arti e sul commento ai testi. Da un lato la letteratura di Bassani viene messa a confronto con altre forme espressive, dall’arte figurativa al cinema, passando per la musica; dall’altro i lavori dello scrittore vengono esaminati a partire da uno studio delle fonti documentarie e letterarie e dalle strategie di autorappresentazione, nella prospettiva di fornirne un commento moderno. Così da far rivivere ai nuovi lettori situazioni, personaggi e vicende perdute nella storia, ma anche per restituire la giusta profondità e molteplicità di significati dei testi dello scrittore ferrarese

Research paper thumbnail of Contro il logorio del romanzo postmoderno

Riflessione sul romanzo storico degli anni Duemila, di come questo si intreccia con la ricerca st... more Riflessione sul romanzo storico degli anni Duemila, di come questo si intreccia con la ricerca storica e di come è andata trasformandosi la narrazione degli eventi storici

Research paper thumbnail of Il carteggio Bassani-Bertolucci : notizie sui testi e prove d'autore

Research paper thumbnail of Il "Ritratto dell'artista da giovane" nei carteggi privati tra Sette e Novecento

Seminario dottorale Sapienza - Sorbonne Nouvelle 7-8 ottobre 2021 meet.google.com/yvb-vyhv-nck

Research paper thumbnail of Strapparsi di dosso il fascismo»: l’educazione di regime nella «generazione degli anni difficili» , a cura di Rosanna Morace, Biblioteca di Sinestesie, La scuola di Pitagora ed., Napoli, 2023, pp. 568

Strapparsi di dosso il fascismo»: l’educazione di regime nella «generazione degli anni difficili», 2023

Qual è stato il peso della lingua, della retorica e della scolarizzazione fascista nella formazio... more Qual è stato il peso della lingua, della retorica e della scolarizzazione fascista nella formazione della generazione «degli anni difficili»? E come gli scrittori nati a ridosso della Marcia su Roma riuscirono a «strapparsi di dosso» quella pesante eredità?

Sono questi gli interrogativi che percorrono il volume, con cui si intende offrire un primo sondaggio sulla relazione tra l’indiscussa vocazione etico-civile di gran parte degli scrittori nati negli anni Venti e la loro formazione scolastica durante il fascismo. Sciascia, Rigoni Stern, Fenoglio, Pasolini, Meneghello, Calvino (solo per citare alcuni nomi) studiarono sui Testi unici di Stato, lessero Il balilla Vittorio e introiettarono, volenti o nolenti, la retorica di regime. Per alcuni di loro, dialettofoni, quella lingua fu il primo approccio con l’italiano.
Il partecipare alla Resistenza fu, per taluni, una prima catarsi, ma il processo di ri-educazione fu molto più lungo, andò ben oltre la caduta del Regime e coincise con la volontà di ridare alla nascente Italia democratica una lingua (e un dunque un sistema di pensiero e culturale) che non conservasse alcun retaggio totalitario, imperialista, bellicistico: da qui, la scelta espressiva antieroica e antiretorica, o impegnata, o ‘illuminista’, o volta a scavare la parola con tersa esattezza chirurgica. La rieducazione, insomma, si inverò nella scrittura letteraria.