Maria Panadés | Università degli Studi "La Sapienza" di Roma (original) (raw)

Papers by Maria Panadés

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Gili definisce la società di massa come un <<società in cui le istituzioni relative ai diversi so... more Gili definisce la società di massa come un <<società in cui le istituzioni relative ai diversi sottosistemi sociali sono organizzate in modo tale da trattare con vasti insiemi di persone viste come unità indifferenziate di un aggregato o "massa">>. I tratti tipici della società di massa si rintracciano nelle << società differenziate funzionalmente, cioè composte "atomisticamente" di individui che non appartengono più integralmente ad un certo segmento o status sociale, ma dispongono dell'accesso ai diversi sistemi differenziati, rilevanti nella loro vita>> . Questa differenziazione funzionale di Gili è propria delle società moderne, dell'organizzazione sociale nata con le trasformazioni di fine XIX. Proprio da quel periodo si parte per capire la natura della società di massa e delle comunicazioni di massa. Di fronte alle trasformazioni conseguenti l'industrializzazione, gli strumenti interpretativi sembrano inadeguati. In realtà, è la società che sta cambiando e che necessita di un approccio nuovo per cogliere la complessità delle relazioni. Tra i primi che si interrogano sulla natura della società nuova c'è Claude-Henri Saint Simon (1760-1825), che offre una nuova chiave di lettura, ed è visto come il fondatore del socialismo moderno e della sociologia positivista. Egli elabora il concetto di "società organica", una società equiparata ad un organismo in cui tutti i soggetti sono parti. In questo organismo regna l'armonia, frutto di uno sviluppo di tutti i suoi elementi: se ci fosse un mutamento solo in uno, ci sarebbe uno squilibrio. Perché si affermi questo modello, la riorganizzazione della società deve avvenire su basi scientifiche e su lavori industriali. Nella sua "fisiologia sociale" la differenziazione delle parti nell'organismo sociale è inevitabile controllabile e organizzabile su basi scientifiche. La società deve basarsi sul lavoro e l'unico potere legittimo e giustificabile è quello economico i Mattelart sostengono che il saintsimonismo esprime lo spirito imprenditoriale della secondo mondiale XIX secolo. Nonostante il loro ottimismo, Saint Simon apporta un contributo significativo allo sviluppo della sociologia elaborando una società composta da parti separate, che si ricompongono e trovano armonia sviluppandosi. Proprio l'accentuazione della differenziazione tra parti sarà la base per l'elaborazione di una teoria di una società di massa. Seguiremo il legame tra Saint Simon e Comte, padre della sociologia. Nel suo Corso di filosofia positiva, Comte propone una concezione organica della società, che vede la società come un particolare organismo collettivo. In questo organismo c'è una molteplicità di parti che opera in modo coordinato. Questo comporta l'esistenza di una divisione dei compiti tra i soggetti per mantenere un armonia complessiva; quindi, l'introduzione del concetto di specializzazione. La nostra semplice vita domestica,che, contiene il germe essenziale della vita sociale, ha sempre dovuto manifestare lo sviluppo di una certa specializzazione individuale delle funzioni, senza cui la famiglia non potrebbe realizzare il suo scopo. La specializzazione nell'organismo sociale, tuttavia, comporta il rischio di un eccesso di specializzazione tale da indebolire lo spirito di insieme.

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Gili definisce la società di massa come un <<società in cui le istituzioni relative ai diversi so... more Gili definisce la società di massa come un <<società in cui le istituzioni relative ai diversi sottosistemi sociali sono organizzate in modo tale da trattare con vasti insiemi di persone viste come unità indifferenziate di un aggregato o "massa">>. I tratti tipici della società di massa si rintracciano nelle << società differenziate funzionalmente, cioè composte "atomisticamente" di individui che non appartengono più integralmente ad un certo segmento o status sociale, ma dispongono dell'accesso ai diversi sistemi differenziati, rilevanti nella loro vita>> . Questa differenziazione funzionale di Gili è propria delle società moderne, dell'organizzazione sociale nata con le trasformazioni di fine XIX. Proprio da quel periodo si parte per capire la natura della società di massa e delle comunicazioni di massa. Di fronte alle trasformazioni conseguenti l'industrializzazione, gli strumenti interpretativi sembrano inadeguati. In realtà, è la società che sta cambiando e che necessita di un approccio nuovo per cogliere la complessità delle relazioni. Tra i primi che si interrogano sulla natura della società nuova c'è Claude-Henri Saint Simon (1760-1825), che offre una nuova chiave di lettura, ed è visto come il fondatore del socialismo moderno e della sociologia positivista. Egli elabora il concetto di "società organica", una società equiparata ad un organismo in cui tutti i soggetti sono parti. In questo organismo regna l'armonia, frutto di uno sviluppo di tutti i suoi elementi: se ci fosse un mutamento solo in uno, ci sarebbe uno squilibrio. Perché si affermi questo modello, la riorganizzazione della società deve avvenire su basi scientifiche e su lavori industriali. Nella sua "fisiologia sociale" la differenziazione delle parti nell'organismo sociale è inevitabile controllabile e organizzabile su basi scientifiche. La società deve basarsi sul lavoro e l'unico potere legittimo e giustificabile è quello economico i Mattelart sostengono che il saintsimonismo esprime lo spirito imprenditoriale della secondo mondiale XIX secolo. Nonostante il loro ottimismo, Saint Simon apporta un contributo significativo allo sviluppo della sociologia elaborando una società composta da parti separate, che si ricompongono e trovano armonia sviluppandosi. Proprio l'accentuazione della differenziazione tra parti sarà la base per l'elaborazione di una teoria di una società di massa. Seguiremo il legame tra Saint Simon e Comte, padre della sociologia. Nel suo Corso di filosofia positiva, Comte propone una concezione organica della società, che vede la società come un particolare organismo collettivo. In questo organismo c'è una molteplicità di parti che opera in modo coordinato. Questo comporta l'esistenza di una divisione dei compiti tra i soggetti per mantenere un armonia complessiva; quindi, l'introduzione del concetto di specializzazione. La nostra semplice vita domestica,che, contiene il germe essenziale della vita sociale, ha sempre dovuto manifestare lo sviluppo di una certa specializzazione individuale delle funzioni, senza cui la famiglia non potrebbe realizzare il suo scopo. La specializzazione nell'organismo sociale, tuttavia, comporta il rischio di un eccesso di specializzazione tale da indebolire lo spirito di insieme.