Silvia Omenetto | Università degli Studi "La Sapienza" di Roma (original) (raw)

Books by Silvia Omenetto

Research paper thumbnail of Itinera. Uomini, oggetti e idee in movimento (a cura di F. Carta, S. Omenetto, G. Spoltore), Roma, Edizioni Efesto, 2023

ITA: Dall'antichità fino all'alba del XXI secolo la circolazione di uomini, oggetti e idee fu uno... more ITA: Dall'antichità fino all'alba del XXI secolo la circolazione di uomini, oggetti e idee fu uno dei motori trainanti della storia culturale delle civiltà che si susseguirono nel corso dei secoli. La raccolta di saggi qui proposta - frutto delle ricerche di giovani studiosi del dottorato in Storia, territorio e patrimonio culturale del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi Roma Tre - offre alcune esemplificazioni degli esiti, delle modalità e delle dinamiche della circolazione di artisti, opere d'arte e stili pittorici, di idee religiose, tecnologie e prassi di governo, di informazioni e di stili letterari. Il volume vuole portare il lettore a riflettere sull'uso delle categorie legate alla circolazione dalle diverse prospettive disciplinari (storica, geografica, storicoartistica e letteraria), testandone limiti e sfumature e proponendo alcune indicazioni metodologiche sulla lettura delle fonti.

ENG: From antiquity to the dawn of the 21st century, the circulation of men, objects and ideas was one of the driving forces behind the cultural history of the civilisations that followed one another over the centuries. The collection of essays proposed here - fruit of the research of young scholars of the PhD in History, Territory and Cultural Heritage of the Department of Humanistic Studies of the University of Roma Tre - offers some exemplifications of the outcomes, modalities and dynamics of the circulation of artists, works of art and pictorial styles, religious ideas, technologies and governmental practices, informations and literary styles. The volume aims to lead the reader to reflect on the use of categories related to circulation from different disciplinary perspectives (historical, geographical, art-historical and literary), testing their limits and nuances and proposing some methodological indications on the reading of the sources.

Research paper thumbnail of Omenetto S., Migrazioni e (dis)continuità spaziale nella morte. La gestione delle salme tra vecchie e nuove territorialità.

Tau Editrice, Todi., 2020

Research paper thumbnail of Omenetto S., "Io sono la vite, voi i tralci. I missionari italiani e la vitivinicoltura.

Tau Editrice, Todi., 2017

Il presente studio prende avvio dal gruppo di ricerca interdisciplinare sorto dalla collaborazion... more Il presente studio prende avvio dal gruppo di ricerca interdisciplinare sorto dalla collaborazione tra la Fondazione Migrantes e la Società Geografica Italiana. La centralità attribuita alla valorizzazione delle tradizioni alimentari nell'anno di Expo 2015 ha creato l'occasione per ripercorrere il passato e il presente dell'emigrazione italiana attraverso la pratica vinicola. A partire da questa indagine è stato, quindi, possibile approfondire il ruolo non secondario di sacerdoti e missionari appartenenti a vari ordini che a fianco degli emigranti italiani, concorsero a diffondere la viticoltura oltre i confini nazionali. Spinti, inizialmente, dalla necessità di disporre di una certa quantità di vino per le funzioni liturgiche, i religiosi attraverso la vitivinicoltura hanno partecipato alla colonizzazione delle terre vergini in America, fornendo un'istruzione agraria e valorizzando il territorio nel quale operarono. Inserita all'interno della più ampia prospettiva geografica della territorializzazione, questa ricerca affronta, dunque, le vicende di quei religiosi che tra Settecento e Novecento contribuirono alla diffusione della pratica vinicola oltreoceano, riportando, inoltre, le testimonianze di quei missionari che più recentemente si sono resi protagonisti di "esperimenti" vitivinicoli in alcune aree del continente africano e della Palestina.

Articles by Silvia Omenetto

Research paper thumbnail of Omenetto S., Il ruolo delle scuole agricole salesiane nello sviluppo del territorio argentino a cavallo tra Ottocento e Novecento

Ambiente Società Territorio, 3, 2019

Research paper thumbnail of Omenetto S., Geographic Information Systems and Geography of Religions: an International Review of Research

HISTORIA RELIGIONUM AN INTERNATIONAL JOURNAL, 11, 2019

Research paper thumbnail of Cristaldi F., Omenetto S., Anche gli immigrati muoiono. Una prima analisi geografica dei luoghi di sepoltura attraverso il caso del cimitero Flaminio di Roma

Bollettino della Società Geografica italiana, 2018

espite the phenomenon of immigration is now a thriving field of study within the geographic scien... more espite the phenomenon of immigration is now a thriving field of study within the geographic sciences, the theme of the death of the migrant and the fate of his body after his death has almost unexplored. The aim of this contribution, throu- gh the analysis of the case of the Flaminio cemetery of Rome, is to highlight the links between immigration, religious faith and space starting from the assumption that the social practices implemented by different ethnic and religious groups created different territorial forms. From the emergency burial of migrants who died at sea to the plan- ning of burial spaces for resident citizens of foreign origin and of non-Catholic faith, the public administrations are gradually involved in new spatial processes that need attention and study in order to elaborate solutions of civil coexistence also post mortem for a plural city.

Research paper thumbnail of SMSR 81-2/2015. Theme section: The Icelandic sagas in the medieval European historigraphy

Special issue edited by Prof. Carla Del Zotto, University of Rome La Sapienza

Research paper thumbnail of Omenetto S., Geografia e spazio sacro. Il processo di costruzione sociale dei gurdwara

Semestrale di Studi e Ricerche in Geografia, 2017

Research paper thumbnail of Omenetto S., I GIS nello studio spaziale delle religioni. Orientamenti e questioni aperte

Bollettino del'Associazione italiana di Cartografia, 2018

Riassunto Abstract Il saggio affronta l'uso dei Geographic Information Systems (GIS) nello studio... more Riassunto Abstract Il saggio affronta l'uso dei Geographic Information Systems (GIS) nello studio delle religioni attraverso un'analisi dei contributi pubbli-cati in alcune delle più importanti riviste geografiche internazionali e nazionali in un periodo compreso tra il 2008 e il 2018. L'esame del contenuto degli 11 articoli individuati ha permesso di delineare i principali temi sviluppati e le questioni aperte. La tecnologia GIS fornisce un valido supporto per tracciare nuovi campi nell'indagine geografica sulle religioni, integrando l'analisi spaziale con dati so-cio-economici, politici ed emozionali che restituiscono complessità al fenomeno migliorandone la comprensione. Allo stesso tempo, la disamina ha evidenziato come la diversa natura dei dati georefe-renziati (stime o rilevazioni censuarie/statistiche sulle appartenenze religiose) incida sulla elaborazione delle carte e sull'analisi che ne deriva, ponendo alcune questioni metodologiche. The essay addresses the use of Geographic Information Systems (GIS) in the study of religions through an analysis of the contributions published in some of the most important international and national geographic journals in a period between 2008 and 2018. Examination of the 11 articles identified it allowed to outline the main themes developed and the open questions. GIS technology provides valuable support for tracing new fields in the geographical survey of religions, integrating spatial analysis with socioeconomic , political and emotional data that returns complexity to the phenomenon, improving its understanding. At the same time, the deepening has shown that the different nature of the geo-referenced data (estimates or census surveys/statistics on religious affiliations) affects the elaboration of the maps and the resulting analysis, posing some methodological questions. Parole chiave

Research paper thumbnail of Omenetto S., La rete SPRAR/SIPROIMI nelle strategie di valorizzazione del territorio. Il caso delle Comunità Montane e delle Unioni Montane titolari di pro- getti di seconda accoglienza

Chapter in volume by Silvia Omenetto

Research paper thumbnail of Cristaldi F., Omenetto S., Il diritto alla sepoltura ai tempi del corona-virus nell’Italia plurireligiosa

In XXIX Rapporto Immigrazione 2020, Caritas e Migrantes, Tau Editore, Todi (PG), pp. 215-221., 2020

APPROFONDIMENTO Il contrasto all'immigrazione irregolare Manuela De Marco 45 Minori stranieri non... more APPROFONDIMENTO Il contrasto all'immigrazione irregolare Manuela De Marco 45 Minori stranieri non accompagnati Oliviero Forti 51 • La partecipazione dei cittadini stranieri al mercato del lavoro in Italia Manuela De Marco 58 VIII APPROFONDIMENTO Lo sfruttamento lavorativo in agricoltura e l'emersione del lavoro irregolare Caterina Boca 84 • La scuola di tutti Emanuela Varinetti 90 APPROFONDIMENTO Le paure delle famiglie italiane per le scuole con "troppi stranieri". Alcune attenzioni e proposte Vinicio Ongini 99 • Il potenziale economico dell'immigrazione Daniele Albanese 104 APPROFONDIMENTO La povertà degli stranieri prima e dopo il Covid-19 Walter Nanni 114 Il circolo virtuoso risparmio-credito-investimento Daniele Frigeri 122 • Immigrazione e Covid-19 Salvatore Geraci, Mario Affronti 125 APPROFONDIMENTO La salute dei migranti è la salute di tutti Mario Affronti, Salvatore Geraci 135 • Giustizia e immigrazione Caterina Boca 140 APPROFONDIMENTO Criminalità straniera in Italia Luca G. Insalaco 151 La tratta e lo sfruttamento: fenomeni sottostimati in attesa di risposte globali e strutturali Manuela De Marco 158 • Raccontare di migranti, raccontare con le persone Simone M. Varisco 165

Research paper thumbnail of Omenetto S., Italian missionaries and the spread of viticulture.

In Cristaldi F., Licata D. (eds.), “In the footsteps of migrants. The Italian grapes that conquered the world”, Mondadori Bruno, Milano, pp. 49-57, 2015

Research paper thumbnail of Omenetto S., Tutte le strade portano a Roma: le conoscenze geografiche di un gruppo di donne di nazionalità indiana.

in Centro Studi Idos, XV Osservatorio Romano sulle migrazioni, Centro Studi Idos e Istituto Studi Politici “S. Pio V”, Roma, pp. 241-246., 2020

Research paper thumbnail of Omenetto S., Oltre le barriere: dal mimetismo alla riqualificazione architettonica e urbana delle musalla di Roma, in Fuschi M. (a cura di), Barriere/Barriers, Società di studi geografici. Memorie geografiche n.16, pp. 295-304.

MEMORIE GEOGRAFICHE nuova serie / n. 16 / 2018, 2018

Certificazione scientifica delle Opere Le proposte dei contributi pubblicati in questo volume son... more Certificazione scientifica delle Opere Le proposte dei contributi pubblicati in questo volume sono state oggetto di un processo di valutazione e di selezione a cura del Comitato scientifico e degli organizzatori delle sessioni della Giornata di studio della Società di Studi Geografici

Research paper thumbnail of Omenetto S., Il paesaggio agricolo alla luce del fenomeno migratorio nel Lazio. Nuove trasformazioni culturali.

In Carallo S., De Pasquale G. (a cura di), “AgriCulture. Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale nel Lazio”, n. 4, Dipartimento di Architettura “Patrimonio culturale e territorio”, Roma TrE-Press, Roma, pp. 209-219. , 2018

Gruppo di lavoro Edizioni © Roma, marzo 2018 ISBN 9788894885941 http://romatrepress.uniroma3.it Q... more Gruppo di lavoro Edizioni © Roma, marzo 2018 ISBN 9788894885941 http://romatrepress.uniroma3.it Quest'opera è assoggettata alla disciplina Creative Commons attribution 4.0 International Licence (CC BY-NC-ND 4.0) che impone l'attribuzione della paternità dell'opera, proibisce di alterarla, trasformarla o usarla per produrre un'altra opera, e ne esclude l'uso per ricavarne un profitto commerciale. This work is licensed under the license Creative Commons Attribution-NonCommercial NoDerivatives 4.0 International License. To view a copy of this license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 collana Patrimonio culturale e territorio Comitato scientifico

Research paper thumbnail of Omenetto S., Il nuovo Cultural Center & Mosque di Centocelle. Un progetto di recupero architettonico e di rigenerazione sociale, in Centro Studi Idos, XIV Osservatorio Romano sulle migrazioni, Centro Studi Idos e Istituto Studi Politici “S. Pio V”, Roma, pp. 229-232.

Osservatorio romano sulle migrazioni, 2019

I n Italia, la realizzazione di edifici destinati al culto è materia sospesa tra la tutela della ... more I n Italia, la realizzazione di edifici destinati al culto è materia sospesa tra la tutela della libertà religiosa e la normativa urbanistica regolata dagli enti locali 1 , con una proliferazione di normative, "soluzioni empiriche" 2 o "stratagemmi giuridici" 3 che fanno del paesaggio sacro nazionale uno scenario profondamente differenziato. Accanto a monumentali luoghi di culto delle collettività che hanno stipulato un'Intesa con lo Stato italiano, la ritualità delle più numerose minoranze religiose si svolge ancora all'interno di ambienti non progettati a tale scopo, in zone poco visibili del contesto cittadino. Si tratta spesso di scantinati, magazzini, negozi e garage, cioè spazi urbani interstiziali che assumono connotati sacri, assolvendo a diverse funzioni sociali e culturali. Essi esprimono una elevata capacità di adattamento e una rilevante potenzialità urbanistica 4 , spesso sottovalutata, sulla quale il presente contributo intende riflettere a partire dal progetto che la comunità musulmana frequentante la moschea Al-Huda, nel quartiere romano di Centocelle, ha in cantiere da qualche anno.

Research paper thumbnail of Omenetto S., La comunità punjabi sikh e i gurdwara nel Lazio: monitoraggio di una presenza in evoluzione, in Centro Studi Idos, XIII Osservatorio Romano sulle migrazioni, Centro Studi Idos e Istituto Studi Politici “S. Pio V”, Roma, pp. 91-97.

Osservatorio romano sulle migrazioni, XII Rapporto., 2018

È oramai attestato da molte ricerche che la città di Roma costituisca "a Religious Global City" 1... more È oramai attestato da molte ricerche che la città di Roma costituisca "a Religious Global City" 1 , trasformata profondamente dalla popolazione straniera che trova nei suoi quartieri molte opportunità lavorative, un network di sostegno e la possibilità di esprimere la propria appartenenza religiosa grazie alla molteplicità di luoghi di culto esistenti. Tuttavia, in determinate condizioni questi stessi fattori possono indurre alcune collettività a spostarsi in aree periferiche della regione. Sembra questo il caso della comunità punjabi di religione sikh 2 e dei propri luoghi di culto, i gurdwara 3 , secondo quanto rilevato dall'indagine condotta dall'antropologa Ester Gallo tra il 1996 e il 2006. Nel suo contributo dal titolo "Creating Gurdwaras, Narrating Histories: * Dottore di ricerca in Storia, Territorio e Patrimonio culturale presso il Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Roma Tre 1 V. Fabretti, P. Vereni, "When Homogeneity Calls for Superdiversity: Rome as a Religious Global City", in New Diversities, 18(1), 2016, pp. 73-89. 2 Il sikhismo si colloca tra le religioni monoteiste più recenti, originatasi nella seconda metà del XV secolo dall'insegnamento di Guru Nanak Dev Ji e dai successivi nove guru che guidarono la comunità radicatasi nell'attuale Punjab indiano. Il termine sikhismo, sikkhi in lingua punjabi, introdotto dagli inglesi durante il periodo coloniale, deriva dalla parola "sikh", a sua volta legata al sanscrito, traducibile con i termini "discepolo" e "allievo". Sikh è, dunque, colui che crede in un solo Dio e che segue la dottrina dei dieci guru raccolta nel testo sacro, lo Sri Uno dei massimi studiosi del sikhismo, William McLeod, definisce il gurdwara come uno spazio polifunzionale che custodisce il testo sacro. Pertanto, è un luogo di formazione religiosa, uno spazio di incontro e di sostegno per i membri. A partire da questa definizione nell'analisi sono stati considerati solo quei luoghi frequentati da persone di nazionalità indiana che si presentano come spazi accessibili, caratterizzati da: presenza del testo sacro all'interno della sala adibita alla preghiera; un'altra stanza dove il volume viene riposto la notte; un ambiente per il langar; una cucina; la presenza, all'esterno dell'edificio, della bandiera color giallo zafferano su cui è impresso il simbolo del khanda.

Research paper thumbnail of Omenetto S., Padre Stefenelli e l’irrigazione dell’Alta Valle del Rio Negro a partire dalle fonti dell’Archivio Centrale Salesiano di Roma.

In Carallo S. ( a cura di) Dalla mappa al Gis. Il progetto del territorio nelle fonti d’archivio, Labgeo “Giuseppe Caraci”, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre, pp. 229-244. , 2017

già nei primi tempi della sua attività nell'Oratorio San Francesco di Sales di Torino-Valdocco, a... more già nei primi tempi della sua attività nell'Oratorio San Francesco di Sales di Torino-Valdocco, avesse l'abitudine di scrivere e conservare memorie e appunti (LE-MOYNE, 1904, p. 547), dando disposizione nell'aprile del 1874 di adibire, nello stesso oratorio, una stanza dove raccogliere le carte più importanti della Pia Società Salesiana. Erano quelli gli anni in cui Don Bosco riferiva, inoltre, di alcuni sogni di carattere geografico 3 quali previsioni di una realtà che da lì a due anni si sarebbe concretizzata oltreoceano. In particolare, il primo sogno geografico del 1872 mostrava un territorio ignoto: «Mi parve trovarmi -racconta Don Bosco -in una regione selvaggia e totalmente sconosciuta. Era un'immensa pianura incolta, nella quale non si scorgevano né colline né monti. Nelle estremità lontanissime, però, si stagliavano aspre montagne. Vidi numerosi uomini che la percorrevano. Erano quasi nudi, di statura straordinaria. Avevano capelli ispidi e lunghi, colore abbronzato e nerognolo. Erano vestiti soltanto di larghi mantelli di pelli di animali, che loro scendevano dalle spalle. Per armi usavano una lunga lancia e la fionda. Alcuni uomini erano occupati nella caccia, altri combattevano fra loro o con soldati vestiti all'europea. Io fremevo a quello spettacolo. Ed ecco spuntare all'estremità della pianura molte persone: dal vestito e dal modo di agire capii che erano missionari di vari Ordini. Li fissai ben bene, ma non conobbi nessuno. Andarono in mezzo a quei popoli per far conoscere Gesù, ma questi, appena li videro, si avventarono contro e li uccidevano. Intanto vidi in lontananza un drappello di altri missionari. Erano chierici e preti. Li fissai con attenzione, e li riconobbi per nostri salesiani. Mi aspettavo che da un momento all'altro toccasse loro la stessa sorte dei primi missionari, quando vidi che il loro comparire metteva allegria in tutte quelle 1 Università degli Studi Roma Tre; silvia.omenetto@uniroma3.it 2 Per una ricostruzione della figura del fondatore dei Salesiani cfr. . 3 I sogni di Don Bosco furono in totale duecento di cui sei riguardanti la Patagonia (1872, 1881, 1883, 1885, 1886). Per una ricostruzione dei sogni missionari di Don Bosco si veda: JUAN

Research paper thumbnail of Omenetto S., Cremisan, il vino che unisce oltre il muro israeliano.

In Gallia A., Pinzarrone L., Scaglione G. (eds.), “Isole e frontiere nel Mediterraneo moderno e contemporaneo”, Palermo, InFieri, pp. 269-280. , 2017

Research paper thumbnail of Omenetto S., Missionari italiani e la diffusione della viticoltura.

In Cristaldi F., Licata D. (eds.), “Nel solco degli emigranti. I vitigni italiani alla conquista del mondo”, Mondadori Bruno, Milano, pp. 49-57., 2015

Indagare la storia del vino e dei vitigni italiani nel mondo attraverso i tanti religiosi nostri ... more Indagare la storia del vino e dei vitigni italiani nel mondo attraverso i tanti religiosi nostri connazionali che hanno avuto e hanno tutt'ora un ruolo diretto nella diffusione e nella coltivazione della vite fuori dal nostro Paese è una prospetitva inedita, Accanto alla ricostruzione delle attività dei missionari che hanno agito tra il 1850 e il 1900, si è pensato di dar voce, infatti, a esperienze attuali riportando la testimonianza di iniziative vitivinicole che vedono protagonisti religiosi italiani, Ne sono l'esempio la cantina Cremisan in Palestina e la vinha Maria Chaves nell'Isola di Fogo a Capo Verde, due progetti molto diversi tra loro per contesto ed epoca storica, ma che condividono il medesimo uso della vite quale strumento di valorizzazione del territorio, di aiuto alla comunità locale e di autofinanziamento di progetti di valore sociale e culturale, Con la scoperta del Nuovo Mondo la presenza cattolica si modificò in seguito all'espansione coloniale, contribuendo, in questo modo, a trasformare la distribuzione della coltivazione della vite e della produzione del vino, A sancire questo legame, a un primo sguardo non evidente, fu la figura del missionario e delle missioni religiose che nacquero nelle nuove terre dal momento in cui, con il Trattato di Tordesillas nel 1494, il mondo venne diviso fra le potenze iberiche, affidando loro la cristianizzazione dei selvaggi, Se si intende, infatti, l'opera del missionario strettamente connessa all'apostolato del Vangelo, prima, o all'assistenza religiosa dei connazionali poi, senza prendere in considerazione le molteplici attività che i religiosi svolsero e svolgono tutt'ora all'estero, non potremmo comprendere il ruolo prezioso che essi hanno assunto nella diffusione della viticoltura, NEL SOLCO DEGLI EMIGRANTII vitigni italiani alla conquista del mondo

Research paper thumbnail of Itinera. Uomini, oggetti e idee in movimento (a cura di F. Carta, S. Omenetto, G. Spoltore), Roma, Edizioni Efesto, 2023

ITA: Dall'antichità fino all'alba del XXI secolo la circolazione di uomini, oggetti e idee fu uno... more ITA: Dall'antichità fino all'alba del XXI secolo la circolazione di uomini, oggetti e idee fu uno dei motori trainanti della storia culturale delle civiltà che si susseguirono nel corso dei secoli. La raccolta di saggi qui proposta - frutto delle ricerche di giovani studiosi del dottorato in Storia, territorio e patrimonio culturale del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi Roma Tre - offre alcune esemplificazioni degli esiti, delle modalità e delle dinamiche della circolazione di artisti, opere d'arte e stili pittorici, di idee religiose, tecnologie e prassi di governo, di informazioni e di stili letterari. Il volume vuole portare il lettore a riflettere sull'uso delle categorie legate alla circolazione dalle diverse prospettive disciplinari (storica, geografica, storicoartistica e letteraria), testandone limiti e sfumature e proponendo alcune indicazioni metodologiche sulla lettura delle fonti.

ENG: From antiquity to the dawn of the 21st century, the circulation of men, objects and ideas was one of the driving forces behind the cultural history of the civilisations that followed one another over the centuries. The collection of essays proposed here - fruit of the research of young scholars of the PhD in History, Territory and Cultural Heritage of the Department of Humanistic Studies of the University of Roma Tre - offers some exemplifications of the outcomes, modalities and dynamics of the circulation of artists, works of art and pictorial styles, religious ideas, technologies and governmental practices, informations and literary styles. The volume aims to lead the reader to reflect on the use of categories related to circulation from different disciplinary perspectives (historical, geographical, art-historical and literary), testing their limits and nuances and proposing some methodological indications on the reading of the sources.

Research paper thumbnail of Omenetto S., Migrazioni e (dis)continuità spaziale nella morte. La gestione delle salme tra vecchie e nuove territorialità.

Tau Editrice, Todi., 2020

Research paper thumbnail of Omenetto S., "Io sono la vite, voi i tralci. I missionari italiani e la vitivinicoltura.

Tau Editrice, Todi., 2017

Il presente studio prende avvio dal gruppo di ricerca interdisciplinare sorto dalla collaborazion... more Il presente studio prende avvio dal gruppo di ricerca interdisciplinare sorto dalla collaborazione tra la Fondazione Migrantes e la Società Geografica Italiana. La centralità attribuita alla valorizzazione delle tradizioni alimentari nell'anno di Expo 2015 ha creato l'occasione per ripercorrere il passato e il presente dell'emigrazione italiana attraverso la pratica vinicola. A partire da questa indagine è stato, quindi, possibile approfondire il ruolo non secondario di sacerdoti e missionari appartenenti a vari ordini che a fianco degli emigranti italiani, concorsero a diffondere la viticoltura oltre i confini nazionali. Spinti, inizialmente, dalla necessità di disporre di una certa quantità di vino per le funzioni liturgiche, i religiosi attraverso la vitivinicoltura hanno partecipato alla colonizzazione delle terre vergini in America, fornendo un'istruzione agraria e valorizzando il territorio nel quale operarono. Inserita all'interno della più ampia prospettiva geografica della territorializzazione, questa ricerca affronta, dunque, le vicende di quei religiosi che tra Settecento e Novecento contribuirono alla diffusione della pratica vinicola oltreoceano, riportando, inoltre, le testimonianze di quei missionari che più recentemente si sono resi protagonisti di "esperimenti" vitivinicoli in alcune aree del continente africano e della Palestina.

Research paper thumbnail of Omenetto S., Il ruolo delle scuole agricole salesiane nello sviluppo del territorio argentino a cavallo tra Ottocento e Novecento

Ambiente Società Territorio, 3, 2019

Research paper thumbnail of Omenetto S., Geographic Information Systems and Geography of Religions: an International Review of Research

HISTORIA RELIGIONUM AN INTERNATIONAL JOURNAL, 11, 2019

Research paper thumbnail of Cristaldi F., Omenetto S., Anche gli immigrati muoiono. Una prima analisi geografica dei luoghi di sepoltura attraverso il caso del cimitero Flaminio di Roma

Bollettino della Società Geografica italiana, 2018

espite the phenomenon of immigration is now a thriving field of study within the geographic scien... more espite the phenomenon of immigration is now a thriving field of study within the geographic sciences, the theme of the death of the migrant and the fate of his body after his death has almost unexplored. The aim of this contribution, throu- gh the analysis of the case of the Flaminio cemetery of Rome, is to highlight the links between immigration, religious faith and space starting from the assumption that the social practices implemented by different ethnic and religious groups created different territorial forms. From the emergency burial of migrants who died at sea to the plan- ning of burial spaces for resident citizens of foreign origin and of non-Catholic faith, the public administrations are gradually involved in new spatial processes that need attention and study in order to elaborate solutions of civil coexistence also post mortem for a plural city.

Research paper thumbnail of SMSR 81-2/2015. Theme section: The Icelandic sagas in the medieval European historigraphy

Special issue edited by Prof. Carla Del Zotto, University of Rome La Sapienza

Research paper thumbnail of Omenetto S., Geografia e spazio sacro. Il processo di costruzione sociale dei gurdwara

Semestrale di Studi e Ricerche in Geografia, 2017

Research paper thumbnail of Omenetto S., I GIS nello studio spaziale delle religioni. Orientamenti e questioni aperte

Bollettino del'Associazione italiana di Cartografia, 2018

Riassunto Abstract Il saggio affronta l'uso dei Geographic Information Systems (GIS) nello studio... more Riassunto Abstract Il saggio affronta l'uso dei Geographic Information Systems (GIS) nello studio delle religioni attraverso un'analisi dei contributi pubbli-cati in alcune delle più importanti riviste geografiche internazionali e nazionali in un periodo compreso tra il 2008 e il 2018. L'esame del contenuto degli 11 articoli individuati ha permesso di delineare i principali temi sviluppati e le questioni aperte. La tecnologia GIS fornisce un valido supporto per tracciare nuovi campi nell'indagine geografica sulle religioni, integrando l'analisi spaziale con dati so-cio-economici, politici ed emozionali che restituiscono complessità al fenomeno migliorandone la comprensione. Allo stesso tempo, la disamina ha evidenziato come la diversa natura dei dati georefe-renziati (stime o rilevazioni censuarie/statistiche sulle appartenenze religiose) incida sulla elaborazione delle carte e sull'analisi che ne deriva, ponendo alcune questioni metodologiche. The essay addresses the use of Geographic Information Systems (GIS) in the study of religions through an analysis of the contributions published in some of the most important international and national geographic journals in a period between 2008 and 2018. Examination of the 11 articles identified it allowed to outline the main themes developed and the open questions. GIS technology provides valuable support for tracing new fields in the geographical survey of religions, integrating spatial analysis with socioeconomic , political and emotional data that returns complexity to the phenomenon, improving its understanding. At the same time, the deepening has shown that the different nature of the geo-referenced data (estimates or census surveys/statistics on religious affiliations) affects the elaboration of the maps and the resulting analysis, posing some methodological questions. Parole chiave

Research paper thumbnail of Omenetto S., La rete SPRAR/SIPROIMI nelle strategie di valorizzazione del territorio. Il caso delle Comunità Montane e delle Unioni Montane titolari di pro- getti di seconda accoglienza

Research paper thumbnail of Cristaldi F., Omenetto S., Il diritto alla sepoltura ai tempi del corona-virus nell’Italia plurireligiosa

In XXIX Rapporto Immigrazione 2020, Caritas e Migrantes, Tau Editore, Todi (PG), pp. 215-221., 2020

APPROFONDIMENTO Il contrasto all'immigrazione irregolare Manuela De Marco 45 Minori stranieri non... more APPROFONDIMENTO Il contrasto all'immigrazione irregolare Manuela De Marco 45 Minori stranieri non accompagnati Oliviero Forti 51 • La partecipazione dei cittadini stranieri al mercato del lavoro in Italia Manuela De Marco 58 VIII APPROFONDIMENTO Lo sfruttamento lavorativo in agricoltura e l'emersione del lavoro irregolare Caterina Boca 84 • La scuola di tutti Emanuela Varinetti 90 APPROFONDIMENTO Le paure delle famiglie italiane per le scuole con "troppi stranieri". Alcune attenzioni e proposte Vinicio Ongini 99 • Il potenziale economico dell'immigrazione Daniele Albanese 104 APPROFONDIMENTO La povertà degli stranieri prima e dopo il Covid-19 Walter Nanni 114 Il circolo virtuoso risparmio-credito-investimento Daniele Frigeri 122 • Immigrazione e Covid-19 Salvatore Geraci, Mario Affronti 125 APPROFONDIMENTO La salute dei migranti è la salute di tutti Mario Affronti, Salvatore Geraci 135 • Giustizia e immigrazione Caterina Boca 140 APPROFONDIMENTO Criminalità straniera in Italia Luca G. Insalaco 151 La tratta e lo sfruttamento: fenomeni sottostimati in attesa di risposte globali e strutturali Manuela De Marco 158 • Raccontare di migranti, raccontare con le persone Simone M. Varisco 165

Research paper thumbnail of Omenetto S., Italian missionaries and the spread of viticulture.

In Cristaldi F., Licata D. (eds.), “In the footsteps of migrants. The Italian grapes that conquered the world”, Mondadori Bruno, Milano, pp. 49-57, 2015

Research paper thumbnail of Omenetto S., Tutte le strade portano a Roma: le conoscenze geografiche di un gruppo di donne di nazionalità indiana.

in Centro Studi Idos, XV Osservatorio Romano sulle migrazioni, Centro Studi Idos e Istituto Studi Politici “S. Pio V”, Roma, pp. 241-246., 2020

Research paper thumbnail of Omenetto S., Oltre le barriere: dal mimetismo alla riqualificazione architettonica e urbana delle musalla di Roma, in Fuschi M. (a cura di), Barriere/Barriers, Società di studi geografici. Memorie geografiche n.16, pp. 295-304.

MEMORIE GEOGRAFICHE nuova serie / n. 16 / 2018, 2018

Certificazione scientifica delle Opere Le proposte dei contributi pubblicati in questo volume son... more Certificazione scientifica delle Opere Le proposte dei contributi pubblicati in questo volume sono state oggetto di un processo di valutazione e di selezione a cura del Comitato scientifico e degli organizzatori delle sessioni della Giornata di studio della Società di Studi Geografici

Research paper thumbnail of Omenetto S., Il paesaggio agricolo alla luce del fenomeno migratorio nel Lazio. Nuove trasformazioni culturali.

In Carallo S., De Pasquale G. (a cura di), “AgriCulture. Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale nel Lazio”, n. 4, Dipartimento di Architettura “Patrimonio culturale e territorio”, Roma TrE-Press, Roma, pp. 209-219. , 2018

Gruppo di lavoro Edizioni © Roma, marzo 2018 ISBN 9788894885941 http://romatrepress.uniroma3.it Q... more Gruppo di lavoro Edizioni © Roma, marzo 2018 ISBN 9788894885941 http://romatrepress.uniroma3.it Quest'opera è assoggettata alla disciplina Creative Commons attribution 4.0 International Licence (CC BY-NC-ND 4.0) che impone l'attribuzione della paternità dell'opera, proibisce di alterarla, trasformarla o usarla per produrre un'altra opera, e ne esclude l'uso per ricavarne un profitto commerciale. This work is licensed under the license Creative Commons Attribution-NonCommercial NoDerivatives 4.0 International License. To view a copy of this license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 collana Patrimonio culturale e territorio Comitato scientifico

Research paper thumbnail of Omenetto S., Il nuovo Cultural Center & Mosque di Centocelle. Un progetto di recupero architettonico e di rigenerazione sociale, in Centro Studi Idos, XIV Osservatorio Romano sulle migrazioni, Centro Studi Idos e Istituto Studi Politici “S. Pio V”, Roma, pp. 229-232.

Osservatorio romano sulle migrazioni, 2019

I n Italia, la realizzazione di edifici destinati al culto è materia sospesa tra la tutela della ... more I n Italia, la realizzazione di edifici destinati al culto è materia sospesa tra la tutela della libertà religiosa e la normativa urbanistica regolata dagli enti locali 1 , con una proliferazione di normative, "soluzioni empiriche" 2 o "stratagemmi giuridici" 3 che fanno del paesaggio sacro nazionale uno scenario profondamente differenziato. Accanto a monumentali luoghi di culto delle collettività che hanno stipulato un'Intesa con lo Stato italiano, la ritualità delle più numerose minoranze religiose si svolge ancora all'interno di ambienti non progettati a tale scopo, in zone poco visibili del contesto cittadino. Si tratta spesso di scantinati, magazzini, negozi e garage, cioè spazi urbani interstiziali che assumono connotati sacri, assolvendo a diverse funzioni sociali e culturali. Essi esprimono una elevata capacità di adattamento e una rilevante potenzialità urbanistica 4 , spesso sottovalutata, sulla quale il presente contributo intende riflettere a partire dal progetto che la comunità musulmana frequentante la moschea Al-Huda, nel quartiere romano di Centocelle, ha in cantiere da qualche anno.

Research paper thumbnail of Omenetto S., La comunità punjabi sikh e i gurdwara nel Lazio: monitoraggio di una presenza in evoluzione, in Centro Studi Idos, XIII Osservatorio Romano sulle migrazioni, Centro Studi Idos e Istituto Studi Politici “S. Pio V”, Roma, pp. 91-97.

Osservatorio romano sulle migrazioni, XII Rapporto., 2018

È oramai attestato da molte ricerche che la città di Roma costituisca "a Religious Global City" 1... more È oramai attestato da molte ricerche che la città di Roma costituisca "a Religious Global City" 1 , trasformata profondamente dalla popolazione straniera che trova nei suoi quartieri molte opportunità lavorative, un network di sostegno e la possibilità di esprimere la propria appartenenza religiosa grazie alla molteplicità di luoghi di culto esistenti. Tuttavia, in determinate condizioni questi stessi fattori possono indurre alcune collettività a spostarsi in aree periferiche della regione. Sembra questo il caso della comunità punjabi di religione sikh 2 e dei propri luoghi di culto, i gurdwara 3 , secondo quanto rilevato dall'indagine condotta dall'antropologa Ester Gallo tra il 1996 e il 2006. Nel suo contributo dal titolo "Creating Gurdwaras, Narrating Histories: * Dottore di ricerca in Storia, Territorio e Patrimonio culturale presso il Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Roma Tre 1 V. Fabretti, P. Vereni, "When Homogeneity Calls for Superdiversity: Rome as a Religious Global City", in New Diversities, 18(1), 2016, pp. 73-89. 2 Il sikhismo si colloca tra le religioni monoteiste più recenti, originatasi nella seconda metà del XV secolo dall'insegnamento di Guru Nanak Dev Ji e dai successivi nove guru che guidarono la comunità radicatasi nell'attuale Punjab indiano. Il termine sikhismo, sikkhi in lingua punjabi, introdotto dagli inglesi durante il periodo coloniale, deriva dalla parola "sikh", a sua volta legata al sanscrito, traducibile con i termini "discepolo" e "allievo". Sikh è, dunque, colui che crede in un solo Dio e che segue la dottrina dei dieci guru raccolta nel testo sacro, lo Sri Uno dei massimi studiosi del sikhismo, William McLeod, definisce il gurdwara come uno spazio polifunzionale che custodisce il testo sacro. Pertanto, è un luogo di formazione religiosa, uno spazio di incontro e di sostegno per i membri. A partire da questa definizione nell'analisi sono stati considerati solo quei luoghi frequentati da persone di nazionalità indiana che si presentano come spazi accessibili, caratterizzati da: presenza del testo sacro all'interno della sala adibita alla preghiera; un'altra stanza dove il volume viene riposto la notte; un ambiente per il langar; una cucina; la presenza, all'esterno dell'edificio, della bandiera color giallo zafferano su cui è impresso il simbolo del khanda.

Research paper thumbnail of Omenetto S., Padre Stefenelli e l’irrigazione dell’Alta Valle del Rio Negro a partire dalle fonti dell’Archivio Centrale Salesiano di Roma.

In Carallo S. ( a cura di) Dalla mappa al Gis. Il progetto del territorio nelle fonti d’archivio, Labgeo “Giuseppe Caraci”, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre, pp. 229-244. , 2017

già nei primi tempi della sua attività nell'Oratorio San Francesco di Sales di Torino-Valdocco, a... more già nei primi tempi della sua attività nell'Oratorio San Francesco di Sales di Torino-Valdocco, avesse l'abitudine di scrivere e conservare memorie e appunti (LE-MOYNE, 1904, p. 547), dando disposizione nell'aprile del 1874 di adibire, nello stesso oratorio, una stanza dove raccogliere le carte più importanti della Pia Società Salesiana. Erano quelli gli anni in cui Don Bosco riferiva, inoltre, di alcuni sogni di carattere geografico 3 quali previsioni di una realtà che da lì a due anni si sarebbe concretizzata oltreoceano. In particolare, il primo sogno geografico del 1872 mostrava un territorio ignoto: «Mi parve trovarmi -racconta Don Bosco -in una regione selvaggia e totalmente sconosciuta. Era un'immensa pianura incolta, nella quale non si scorgevano né colline né monti. Nelle estremità lontanissime, però, si stagliavano aspre montagne. Vidi numerosi uomini che la percorrevano. Erano quasi nudi, di statura straordinaria. Avevano capelli ispidi e lunghi, colore abbronzato e nerognolo. Erano vestiti soltanto di larghi mantelli di pelli di animali, che loro scendevano dalle spalle. Per armi usavano una lunga lancia e la fionda. Alcuni uomini erano occupati nella caccia, altri combattevano fra loro o con soldati vestiti all'europea. Io fremevo a quello spettacolo. Ed ecco spuntare all'estremità della pianura molte persone: dal vestito e dal modo di agire capii che erano missionari di vari Ordini. Li fissai ben bene, ma non conobbi nessuno. Andarono in mezzo a quei popoli per far conoscere Gesù, ma questi, appena li videro, si avventarono contro e li uccidevano. Intanto vidi in lontananza un drappello di altri missionari. Erano chierici e preti. Li fissai con attenzione, e li riconobbi per nostri salesiani. Mi aspettavo che da un momento all'altro toccasse loro la stessa sorte dei primi missionari, quando vidi che il loro comparire metteva allegria in tutte quelle 1 Università degli Studi Roma Tre; silvia.omenetto@uniroma3.it 2 Per una ricostruzione della figura del fondatore dei Salesiani cfr. . 3 I sogni di Don Bosco furono in totale duecento di cui sei riguardanti la Patagonia (1872, 1881, 1883, 1885, 1886). Per una ricostruzione dei sogni missionari di Don Bosco si veda: JUAN

Research paper thumbnail of Omenetto S., Cremisan, il vino che unisce oltre il muro israeliano.

In Gallia A., Pinzarrone L., Scaglione G. (eds.), “Isole e frontiere nel Mediterraneo moderno e contemporaneo”, Palermo, InFieri, pp. 269-280. , 2017

Research paper thumbnail of Omenetto S., Missionari italiani e la diffusione della viticoltura.

In Cristaldi F., Licata D. (eds.), “Nel solco degli emigranti. I vitigni italiani alla conquista del mondo”, Mondadori Bruno, Milano, pp. 49-57., 2015

Indagare la storia del vino e dei vitigni italiani nel mondo attraverso i tanti religiosi nostri ... more Indagare la storia del vino e dei vitigni italiani nel mondo attraverso i tanti religiosi nostri connazionali che hanno avuto e hanno tutt'ora un ruolo diretto nella diffusione e nella coltivazione della vite fuori dal nostro Paese è una prospetitva inedita, Accanto alla ricostruzione delle attività dei missionari che hanno agito tra il 1850 e il 1900, si è pensato di dar voce, infatti, a esperienze attuali riportando la testimonianza di iniziative vitivinicole che vedono protagonisti religiosi italiani, Ne sono l'esempio la cantina Cremisan in Palestina e la vinha Maria Chaves nell'Isola di Fogo a Capo Verde, due progetti molto diversi tra loro per contesto ed epoca storica, ma che condividono il medesimo uso della vite quale strumento di valorizzazione del territorio, di aiuto alla comunità locale e di autofinanziamento di progetti di valore sociale e culturale, Con la scoperta del Nuovo Mondo la presenza cattolica si modificò in seguito all'espansione coloniale, contribuendo, in questo modo, a trasformare la distribuzione della coltivazione della vite e della produzione del vino, A sancire questo legame, a un primo sguardo non evidente, fu la figura del missionario e delle missioni religiose che nacquero nelle nuove terre dal momento in cui, con il Trattato di Tordesillas nel 1494, il mondo venne diviso fra le potenze iberiche, affidando loro la cristianizzazione dei selvaggi, Se si intende, infatti, l'opera del missionario strettamente connessa all'apostolato del Vangelo, prima, o all'assistenza religiosa dei connazionali poi, senza prendere in considerazione le molteplici attività che i religiosi svolsero e svolgono tutt'ora all'estero, non potremmo comprendere il ruolo prezioso che essi hanno assunto nella diffusione della viticoltura, NEL SOLCO DEGLI EMIGRANTII vitigni italiani alla conquista del mondo

Research paper thumbnail of Seminario Itinera 2017

Seminario internazionale sul tema della circolazione di uomini e idee studiato da una prospettiva... more Seminario internazionale sul tema della circolazione di uomini e idee studiato da una prospettiva storica, storico-artistica e geografica.

Research paper thumbnail of Omenetto S., Recensione. Un paese nel paese. Il senso dei luoghi nell’esperienza di migrazione Luca G.A. Abbruzzetti Todi, Tau Editrice, 2016, pp. 117

Recensioni 207 struzione di una trama connettiva sociale transcalare «[…] l'eclissi dell'idea di ... more Recensioni 207 struzione di una trama connettiva sociale transcalare «[…] l'eclissi dell'idea di una Terza Italia sancisce l'interruzione di un processo di identificazione nazionale fondato su un originale modello di sviluppo. Nello scenario della nuova globalizzazione, il paese non è apparso più capace di produrre luoghi e figure sociali altrettanto esemplari, delegittimando i propositi di perseguire un autonomo percorso di rinnovamento. Che questa ambizione sia però definitivamente tramontata, è difficile dirlo. Se l'idea di nazione avrà un futuro, non potrà non continuare a costruire la propria specificità attraverso una ridefinizione dei propri spazi e dei propri tempi» (p. 132-133).

Research paper thumbnail of Tracing threads of the past - Between Immigration and Historical Amnesia, Diaspore italiane: Italy in Movement_BETWEEN IMMIGRATION AND HISTORICAL AMNESIA DIASPORE ITALIANE ITALY IN MOVEMENT CONFERENCE PROCEEDINGS OF THE THIRD INTERNATIONAL SYMPOSIUM OD DIASPORE ITALIANE

Research paper thumbnail of DIARIO - Sei volumi per le migrazioni. Voci d’Autore (Roma, 26 febbraio 2015), in “Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia”, Roma - XXVII, n. 1, pp. 153-155

Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, 2016

iovedì 26 febbraio 2015 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università La Sapienza si è... more iovedì 26 febbraio 2015 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università La Sapienza si è svolto un convegno dal titolo "Sei volumi per le migrazioni. Voci d'autore" ideato da Flavia Cristaldi, docente di Geografia Umana e di Geografia delle migrazioni presso il Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche, e Stefano Pelaggi dottore di ricerca in Storia dell'Europa e vice direttore del quotidiano L'Italiano. L'intento degli organizzatori è stato quello di presentare sei testi di recente pubblicazione che trattano in vario modo del fenomeno migratorio. I volumi presentati sono stati: Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo a cura di Tiziana Grassi, Enzo Caffarelli, Mina Cappussi, Delfina Licata e Giancarlo Perego; Rapporto Italiani nel Mondo a cura di Delfina Licata; E andarono per mar a piantar vigneti. Gli italiani nel Rio Grande do Sul scritto da Flavia Cristaldi; Andarsene sognando scritto da Eugenio Marino; Emigrazione e colonialismo in America Latina scritto da Stefano Pelaggi; Percorsi migratori della contemporaneità. Forme, pratiche, territori a cura di Silvia Aru, Andrea Corsale e Marcello Tanca.

Research paper thumbnail of DIARIO - East Forum 2016.
La Nuova Europa: Migrazioni, Integrazione e Sicurezza (Roma, 14 luglio 2016), in “Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia”, Roma - XXVIII, n. 2, pp. 191-194

Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, 2017

aranno le migrazioni a decidere il destino dell'Europa? Il focus sui migranti, infatti, domina og... more aranno le migrazioni a decidere il destino dell'Europa? Il focus sui migranti, infatti, domina oggi il dibattito politico e costituisce la principale sfida che il Vecchio Continente si trova ad affrontare. Sfida che innesca una serie di ulteriori e complesse conseguenze relative all'integrazione sociale dei nuovi arrivati, alla sicurezza da garantire sul territorio, soprattutto a fronte della minaccia terroristica. Nel contempo, la situazione in corso sembra mettere a rischio il futuro del processo di integrazione europea. Il referendum sulla Brexit è stato in gran parte giocato sulla questione delle attuali migrazioni e, così, anche la campagna elettorale per le elezioni presidenziali austriache. Due consultazioni che hanno spaccato a metà Inghilterra e Austria, rivelando la precarietà dell'assetto istituzionale e comunitario.

Research paper thumbnail of DIARIO - GEOGRAFIE che hanno fatto STORIA. Grandi libri nella geografia italiana contemporanea
III – I lunghi anni 1980 (Roma, 3 novembre 2016), in “Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia” Roma - XXVIII, n. 2, pp. 197-201

Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, 2017

Research paper thumbnail of DIARIO Una moschea per Roma? (Roma, 6-13-20 maggio 2017), in “Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia”, Roma – XXX, n. 1, pp. 153-156.

Semestrale di Studi e Ricerche di Geografia, 2018

A ridosso di un periodo in cui la comunità musulmana di Roma ha affrontato la chiusura di cinque ... more A ridosso di un periodo in cui la comunità musulmana di Roma ha affrontato la chiusura di cinque luoghi di preghiera per alcune irregolarità 1 , si sono svolti presso la Galleria Nazionale tre incontri per discutere sulle politiche urbane volte a favorire il pluralismo religioso. Il laboratorio "Una moschea per Roma?", organizzato dal geografo Giuseppe Carta dell'Università di Bristol con la collaborazione di Bath SPA, dell'Università di Tor Vergata e del Gran Sasso Science Institute, nonché patrocinato dal Tavolo Interreligioso di Roma come parte integrante del progetto NEW2US, si è posto l'obiettivo di coinvolgere la cittadinanza nella discussione della presenza islamica nel contesto romano. Il laboratorio è stato articolato in una serie di incontri di vario contenuto. Oltre a un corso pratico e teorico di arabeschi come introduzione alla teologia dell'Islam e a una passeggiata poetica a Torpignattara, quartiere multiculturale di Roma, il fulcro dell'evento è stato un ciclo di assemblee pubbliche intitolate "Moschea e città". Questi spazi di confronto orizzontale sono stati organizzati su tre appuntamenti volti a individuare le politiche possibili per l'Islam romano, a conoscere il ruolo di una moschea nel contesto urbano e, quindi, a comprendere le dimensioni del pluralismo religioso cittadino. Ciascuno degli incontri è stato, poi, strutturato in due momenti specifici: in una prima fase attraverso un'esposizione di foto, video e mappe è stato spiegato ai partecipanti cosa sia una moschea nella tradizione islamica, la loro presenza nelle città italiane e in quelle europee; in un secondo momento, queste informazioni sono state discusse mediante tavole rotonde e focus group con l'obiettivo di elaborare proposte concrete per rispondere alla domanda di spazi per la collettività musulmana romana.

Research paper thumbnail of RDIUH 2023 Official Calendar

NYU-Roma Tre Permanent Global Seminar ... more NYU-Roma Tre Permanent Global Seminar
Religious Diversity in Italian Urban History

2023 CALENDAR

All meetings will be held on Zoom at 12.00 pm (New York) / 6.00 pm (Rome). Registration is required and can be done via email at: rdiuhs@gmail.com. The Zoom invitation will be sent out the day before the seminar to the email address used for the registration. For more
information, please visit: https://as.nyu.edu/departments/italian/Initiatives.html

For inquiries please email: Massimo Di Gioacchino (Chair, massimo.digioacchino@nyu.edu) or Angelica Federici (Secretary, angelica.federici@uniroma3.it). Organizing Committee: Massimo Di Gioacchino (Chair, New York University); Angelica Federici (Secretary, University of Roma Tre); Maria Chiara Giorda University of Rome Tre); Brice Gruet (Université Paris Est Créteil); Nicholas Harney (Western University); Silvia Omenetto (Sapienza University of Rome); Glauco Schettini (Yale University); Victoria Szabo (Duke University); Joseph Williams (University of Maryland).

Research paper thumbnail of Food and Geography: some thoughts about migratory experience

The Summer School Eating Walking Thinking (EWT) is hosted by the Department of Sociology and Soci... more The Summer School Eating Walking Thinking (EWT) is hosted by the Department of
Sociology and Social Research of the University of Milano-Bicocca (Unimib) and is organised in collaboration with 13 renowned external partners (15th - 21st June 2015).
EWT is focused on the cultural “construction” of food as a dynamic construct. The way we eat is the result of a complex and multifaceted cultural process, entangling different traditions, places and cultures as well as new attitudes towards nutrition, heal and sustainability. The prismatic and mobile dimension of food needs thus to be considered from different angles, disciplines and spaces, in order to understand (starting from daily practices) those radical changes, which are nowadays affecting lifestyles and collective identities at the both local and global levels.
Communities develop their preferences towards specific kinds of food and cooking. Cultural inclinations are determined by a changing interaction between food supplies, customs, consumerism, social environments and global transformations. Rules concerning feeding are also due to taboos and practices related to convictions about the values for a “good life”. Indeed, food behaviours are influenced by socio-economic and cultural factors as well as by religious and ethical conceptions. Food is not only a physiological instrument but also a cultural need.
Lectures based on philosophical, historical, anthropological, economic, social, geographic and cultural analyses in the morning will be followed in the afternoon by guided tours and visits to the Expo site, museums, botanic gardens, farm productions, religious sites, exhibitions, art cities, centres of excellence, which support a new culture towards feeding/ healing. A cultural, gastronomic and artistic tour in the region Piedmont will be organised in the weekend.
Rethinking food means to consider the multifaceted components, which determine the “final product” we eat, walking and meeting different social actors, who are interested in the improvement of the quality of life and the development of human capabilities, feeding and respecting the planet.

Research paper thumbnail of Risorse identitarie in viaggio: le due comunità religiose bengalesi di Roma

FLIGHT, JOURNEY and TERRITORIES Analysing the life paths of migrants”, Università di Trento, 16 s... more FLIGHT, JOURNEY and TERRITORIES Analysing the life paths of migrants”, Università di Trento, 16 settembre 2016.

Research paper thumbnail of Presenza della comunità indiana-Sikh sul territorio di Roma, 2012

Presentazione della mappatura delle principali comunità religiose di iniziativa immgrata sorte su... more Presentazione della mappatura delle principali comunità religiose di iniziativa immgrata sorte sul territorio di Roma il 12 dicembre 2012 presso il Dipartimento di Storia, Culture e Religioni, Università Sapienza di Roma.

Research paper thumbnail of I Gurdwara dal Punjab all’Italia

2^ Conferenza nazionale "Cosmocity – Migrazioni, religioni e città interculturali", Aula Magna d... more 2^ Conferenza nazionale "Cosmocity – Migrazioni, religioni e città interculturali", Aula Magna dell'Università Sapienza di Roma, 10 novembre 2015.

Research paper thumbnail of I Salesiani e la fondazione delle scuole agricole in Argentina (1875-1910)

IV SEMINARIO INTERNAZIONALE ITINERA 2017, Seminario del dottorato in Storia, territorio, patrimon... more IV SEMINARIO INTERNAZIONALE ITINERA 2017, Seminario del dottorato in Storia, territorio, patrimonio culturale, “Prospettive di analisi sulle dinamiche della circolazione. Temi di ricerca storica, storico-artistica, geografica”, Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Studi Umanistici, 14-15 marzo 2017.

Research paper thumbnail of «Non berrò d’ora in poi di questo succo di vite». La cantina Cremisan a Betlemme e la Vigna Maria Chaves a Capo Verde

III SEMINARIO INTERNAZIONALE ITINERA. Nuove prospettive della ricerca storica e geografica”, Pale... more III SEMINARIO INTERNAZIONALE ITINERA. Nuove prospettive della ricerca storica e geografica”, Palermo, 14 e 15 maggio 2015.

Research paper thumbnail of Padre Stefenelli e l’irrigazione dell’alta valle del Rio Negro a partire dalle fonti dell’Archivio Centrale Salesiano di Roma

X SEMINARIO di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS Laboratorio “Giuseppe Caraci”, Roma ... more X SEMINARIO di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS Laboratorio “Giuseppe Caraci”, Roma Tre, 7-8 aprile 2016.

Research paper thumbnail of Il Gurdwara dal Punjab a Sabaudia

VIII SEMINARIO INTERNAZIONALE DI GEOGRAFIA SOCIALE ITALO-FRANCESE, Torino, 21-22 maggio 2015.

Research paper thumbnail of Territori Divini. Storie di missionari italiani e di viticoltura.

IV Con la scoperta del Nuovo Mondo la presenza cattolica si modificò in seguito all'espansione co... more IV Con la scoperta del Nuovo Mondo la presenza cattolica si modificò in seguito all'espansione coloniale, contribuendo, in questo modo, a trasformare la diffusione della coltivazione della vite e la produzione del vino. A sancire questo legame, a primo sguardo non evidente, fu la figura del missionario e delle missioni religiose

Research paper thumbnail of I luoghi di culto delle religioni "immigrate" nel processo di territorializzazione. Il Gurudwara dal Punjab all'Italia.

Quando un giorno sul territorio italiano, accanto alle chiese, cominceranno ad essere visibili, e... more Quando un giorno sul territorio italiano, accanto alle chiese, cominceranno ad essere visibili, e non più rilegate in luoghi poco consoni, nuovi edifici di culto come le moschee con i loro minareti o i templi hindù, caratterizzati dalle ricche decorazioni iconografiche, la già debole identità nazionale degli italiani, subirà delle trasformazioni, diventando "un muro portante delle pareti domestiche della vita degli individui", e l'idea di uno spazio familiare dato per scontato, in cui la maggioranza si era abituata a vivere ed orientarsi inizierà a cambiare» (Pace, 2004, X-XI).

Research paper thumbnail of Il flusso inverso. Un primo inquadramento geografico degli italiani di ritorno

Geography Notebooks

The Reverse Flow: A First Geographical Overview of Returning Italians. By historical tradition, t... more The Reverse Flow: A First Geographical Overview of Returning Italians. By historical tradition, the emigration of compatriots is a structural phenomenon. However, as the number of expatriates increases over the last fifteen years, an objectively new fact becomes increasingly evident: a progressive growth of repatriations. Starting from an examination of the geographical literature on the subject, this contribution presents an initial geographical reflection on the areas of origin and the places of new residence of Italians who have returned in recent years, disaggregating the available statistical data (registry entries from abroad of Italian citizens made available by ISTAT and AIRE data provided by the Ministry of the Interior) at a provincial level.

Research paper thumbnail of From Secular Spaces to Religious Places: The Case of the Romanian Orthodox Place of Worship of Lunghezza (Rome, Italy)

Religions

The purpose of this article is to study the Romanian Orthodox place of worship of Lunghezza in Ro... more The purpose of this article is to study the Romanian Orthodox place of worship of Lunghezza in Rome, utilizing the expression ‘shared religious place’ and thus referring to the shift from secular to religious and asserting that it is now a camouflaged religious place. Using GIS mapping and Digital Humanities methods and tools, the paper analyses the geographical presence of Orthodox Romanians in the Metropolitan City of Rome territory and the architectural typologies of their places of worship. The history and geography of the church in Lunghezza, a former stable converted into a house of worship, reveals the form of the resilience of the Romanian Orthodox parishes, forced to find various and compelling solutions in order to survive as places of worship.

Research paper thumbnail of GIS in the spatial study of religions. Orientations and open questions

Il saggio affronta l’uso dei Geographic Information Systems (GIS) nello studio delle religioni at... more Il saggio affronta l’uso dei Geographic Information Systems (GIS) nello studio delle religioni attraverso un’analisi dei contributi pubblicati in alcune delle più importanti riviste geografiche internazionali e nazionali in un periodo compreso tra il 2008 e il 2018. L’esame del contenuto degli 11 articoli individuati ha permesso di delineare i principali temi sviluppati e le questioni aperte. La tecnologia GIS fornisce un valido supporto per tracciare nuovi campi nell’indagine geografica sulle religioni, integrando l’analisi spaziale con dati socio- economici, politici ed emozionali che restituiscono complessità al fenomeno migliorandone la comprensione. Allo stesso tempo, la disamina ha evidenziato come la diversa natura dei dati georeferenziati (stime o rilevazioni censuarie/statistiche sulle appartenenze religiose) incida sulla elaborazione delle carte e sull’analisi che ne deriva, ponendo alcune questioni metodologiche.The essay addresses the use of Geographic Information System...

Research paper thumbnail of Il nuovo Cultural Center & Mosque di Centocelle. Un progetto di recupero architettonico e di rigenerazione sociale

Research paper thumbnail of La comunità punjabi sikh e i gurdwara nel Lazio: monitoraggio di una presenza in evoluzione

Research paper thumbnail of I GIS nello studio spaziale delle religioni. Orientamenti e questioni aperte

Il saggio affronta l'uso dei Geographic Information Systems (GIS) nello studio delle religioni at... more Il saggio affronta l'uso dei Geographic Information Systems (GIS) nello studio delle religioni attraverso un'analisi dei contributi pubblicati in alcune delle più importanti riviste geografiche internazionali e nazionali in un periodo compreso tra il 2008 e il 2018. L'esame del contenuto degli 11 articoli individuati ha permesso di delineare i principali temi sviluppati e le questioni aperte. La tecnologia GIS fornisce un valido supporto per tracciare nuovi campi nell'indagine geografica sulle religioni, integrando l'analisi spaziale con dati socio-economici, politici ed emozionali che restituiscono complessità al fenomeno migliorandone la comprensione. Allo stesso tempo, la disamina ha evidenziato come la diversa natura dei dati georeferenziati (stime o rilevazioni censuarie/statistiche sulle appartenenze religiose) incida sulla elaborazione delle carte e sull'analisi che ne deriva, ponendo alcune questioni metodologiche.

Research paper thumbnail of Un paese nel paese. Il senso dei luoghi nell'esperienza di migrazione" di Luca G.A. Abbruzzetti

Research paper thumbnail of Seppur informali: l'invisibilità urbana dei gruppi religiosi. Un'ipotesi esplorativa per un centro culturale Sikh a Roma

ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, 2021

A partire dall'"informalita" e dall'"invisibilita" urbana che connota... more A partire dall'"informalita" e dall'"invisibilita" urbana che connotano la condizione di alcuni gruppi religiosi in Italia, l'articolo presenta una possibile soluzione architettonica e urbanistica: la conversione di un cinema romano nel primo centro culturale Sikh in Italia attraverso l'adozione di un approccio interdisciplinare basato sui metodi della geografia delle religioni.

Research paper thumbnail of Anche gli immigrati muoiono. Una prima analisi geografica dei luoghi di sepoltura attraverso il caso del cimitero Flaminio di Roma

Despite the phenomenon of immigration is now a thriving field of study within the geographic scie... more Despite the phenomenon of immigration is now a thriving field of study within the geographic sciences, the theme of the death of the migrant and the fate of his body after his death has almost unexplored. The aim of this contribution, through the analysis of the case of the Flaminio cemetery of Rome, is to highlight the links between immigration, religious faith and space starting from the assumption that the social practices implemented by different ethnic and religious groups created different territorial forms. From the emergency burial of migrants who died at sea to the planning of burial spaces for resident citizens of foreign origin and of non-Catholic faith, the public administrations are gradually involved in new spatial processes that need attention and study in order to elaborate solutions of civil coexistence also post mortem for a plural city.

Research paper thumbnail of Una moschea per Roma? (Roma, 6-13-20 maggio 2017)

A ridosso di un periodo in cui la comunita musulmana di Roma ha affrontato la chiusura di cinque ... more A ridosso di un periodo in cui la comunita musulmana di Roma ha affrontato la chiusura di cinque luoghi di preghiera per alcune irregolarita, si sono svolti presso la Galleria Nazionale tre incontri per discutere sulle politiche urbane volte a favorire il pluralismo religioso. Il laboratorio “Una moschea per Roma?”, organizzato dal geografo Giuseppe Carta dell’Universita di Bristol con la collaborazione di Bath SPA, dell’Universita di Tor Vergata e del Gran Sasso Science Institute, nonche patrocinato dal Tavolo Interreligioso di Roma come parte integrante del progetto NEW2US, si e posto l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza nella discussione della presenza islamica nel contesto romano.

Research paper thumbnail of Geografia e spazio sacro. Il processo di costruzione sociale dei gurdwara

Geography and sacred space. The process of social construction of gurdwara Discussing sacred spac... more Geography and sacred space. The process of social construction of gurdwara Discussing sacred space means addressing issues of geographical discipline. The adoption of a definition of sacred space as social space is the point of this article starting. With the description of the elements that make up the construction of a sacred space, aims to reflect on the dynamics of relations and the power involved in the process; in particular, the article focuses on the socio-cultural process by which space is presented as sacred in the context of immigration, and how social actors interact. Reconstruct the events related to the construction of the Gurdwara of Sabaudia in the province of Latina and San Bonifacio near Verona as possible examples to analyze the conflicts that arise in the appropriation of space between the different social components, offering An opportunity for reflection on the contribution of social geography in a field of research so important to today’s reality as the study ...

Research paper thumbnail of East Forum 2016. La Nuova Europa: Migrazioni, Integrazione e Sicurezza (Roma, 14 luglio 2016)

Saranno le migrazioni a decidere il destino dell’Europa? Il focus sui migranti, infatti, domina o... more Saranno le migrazioni a decidere il destino dell’Europa? Il focus sui migranti, infatti, domina oggi il dibattito politico e costituisce la principale sfida che il Vecchio Continente si trova ad affrontare. Sfida che innesca una serie di ulteriori e complesse conseguenze relative all’integrazione sociale dei nuovi arrivati, alla sicurezza da garantire sul territorio, soprattutto a fronte della minaccia terroristica. Nel contempo, la situazione in corso sembra mettere a rischio il futuro del processo di integrazione europea. Il referendum sulla Brexit e stato in gran parte giocato sulla questione delle attuali migrazioni e, cosi, anche la campagna elettorale per le elezioni presidenziali austriache. Due consultazioni che hanno spaccato a meta Inghilterra e Austria, rivelando la precarieta dell’assetto istituzionale e comunitario. E stato, quindi, di grande attualita il convegno “La nuova Europa: migrazioni, integrazione, sicurezza” che il 14 luglio 2016 ha portato a Roma, durante l’E...

Research paper thumbnail of GEOGRAFIE che hanno fatto STORIA. Grandi libri nella geografia italiana contemporanea III – I lunghi anni 1980 (Roma, 3 novembre 2016)

Giovedi 3 novembre 2016 presso l’Aula Verra della Scuola di Lettere, Filosofia, Lingue dell’Unive... more Giovedi 3 novembre 2016 presso l’Aula Verra della Scuola di Lettere, Filosofia, Lingue dell’Universita degli Studi Roma Tre si e svolto il terzo appuntamento annuale di “GEOGRAFIE che hanno fatto STORIA. Grandi libri nella geografia italiana contemporanea. I lunghi anni ’80” ideato da Claudio Cerreti, docente di Geografia umana e sociale presso il Dipartimento di Studi Umanistici della stessa universita e da Claudio Minca, docente di Geografia culturale presso la Wageningen University. L’intento principale degli organizzatori e stato quello di analizzare quei volumi che costituiscono oggi i classici della geografia italiana con il pregio di proporre tale presentazione in modo originale e stimolante. I libri sono stati, infatti, commentati e discussi da due geografi di diversa generazione che hanno raccontato il testo e il contesto dei volumi loro assegnati, esprimendo un parere come lettori oppure come testimoni diretti degli anni di pubblicazione. Altrettanto interessante e stata l...

Research paper thumbnail of From Secular Spaces to Religious Places: The Case of the Romanian Orthodox Place of Worship of Lunghezza (Rome, Italy)

Religions

The purpose of this article is to study the Romanian Orthodox place of worship of Lunghezza in Ro... more The purpose of this article is to study the Romanian Orthodox place of worship of Lunghezza in Rome, utilizing the expression ‘shared religious place’ and thus referring to the shift from secular to religious and asserting that it is now a camouflaged religious place. Using GIS mapping and Digital Humanities methods and tools, the paper analyses the geographical presence of Orthodox Romanians in the Metropolitan City of Rome territory and the architectural typologies of their places of worship. The history and geography of the church in Lunghezza, a former stable converted into a house of worship, reveals the form of the resilience of the Romanian Orthodox parishes, forced to find various and compelling solutions in order to survive as places of worship.

Research paper thumbnail of Padre Stefenelli e l’irrigazione dell’Alta Valle del Rio Negro a partire dalle fonti dell’Archivio Centrale Salesiano di Roma

Don Giovanni Bosco, fondatore della Congregazione salesiana, diede un notevole apporto alle conos... more Don Giovanni Bosco, fondatore della Congregazione salesiana, diede un notevole apporto alle conoscenze geografiche dell’America Meridionale a partire dai sogni con i quali percorse il continente e con i quali diede impulso nel 1875 alla pene- trazione salesiana in Argentina. Tali ricognizioni consentirono l’elaborazione di un’ampia documentazione attualmente custodita nell’Archivio Centrale della Congrega- zione con sede a Roma, dalla quale è emersa la figura di Padre Alessandro Stefenelli (1864-1952). Egli operò nel territorio della Patagonia dove fu missionario, pioniere agricolo, fotografo, architetto, medico, farmacista, meteorologo e creatore di una scuola agronomica sperimentale. Della complessa attività svolta da questa figura si intende ripercorrere le vicende legate alla realizzazione del canale idraulico che egli creò nel 1897 con l’obiettivo di portare le acque dei quattro fiumi che scorrono nell’Alta Valle del Rio Negro a General Roca. È stato possibile, poi, ricostruire...

Research paper thumbnail of Sei volumi per le migrazioni. Voci d’Autore (Roma, 26 febbraio 2015)

Giovedi 26 febbraio 2015 presso la Facolta di Lettere e Filosofia dell’Universita La Sapienza si ... more Giovedi 26 febbraio 2015 presso la Facolta di Lettere e Filosofia dell’Universita La Sapienza si e svolto un convegno dal titolo “Sei volumi per le migrazioni. Voci d’autore” ideato da Flavia Cristaldi, docente di Geografia Umana e di Geografia delle migrazioni presso il Dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e geografiche, e Stefano Pelaggi dottore di ricerca in Storia dell’Europa e vice direttore del quotidiano L’Italiano. L’intento degli organizzatori e stato quello di presentare sei testi di recente pubblicazione che trattano in vario modo del fenomeno migratorio. I volumi presentati sono stati: Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo a cura di Tiziana Grassi, Enzo Caffarelli, Mina Cappussi, Delfina Licata e Giancarlo Perego; Rapporto Italiani nel Mondo a cura di Delfina Licata; E andarono per mar a piantar vigneti. Gli italiani nel Rio Grande do Sul scritto da Flavia Cristaldi; Andarsene sognando scritto da Eugenio Marino; Emigrazione...

Research paper thumbnail of GEOGRAFIE che hanno fatto STORIA. Grandi libri nella geografia italiana contemporanea III – I lunghi anni 1980 (Roma, 3 novembre 2016)

Giovedi 3 novembre 2016 presso l’Aula Verra della Scuola di Lettere, Filosofia, Lingue dell’Unive... more Giovedi 3 novembre 2016 presso l’Aula Verra della Scuola di Lettere, Filosofia, Lingue dell’Universita degli Studi Roma Tre si e svolto il terzo appuntamento annuale di “GEOGRAFIE che hanno fatto STORIA. Grandi libri nella geografia italiana contemporanea. I lunghi anni ’80” ideato da Claudio Cerreti, docente di Geografia umana e sociale presso il Dipartimento di Studi Umanistici della stessa universita e da Claudio Minca, docente di Geografia culturale presso la Wageningen University. L’intento principale degli organizzatori e stato quello di analizzare quei volumi che costituiscono oggi i classici della geografia italiana con il pregio di proporre tale presentazione in modo originale e stimolante. I libri sono stati, infatti, commentati e discussi da due geografi di diversa generazione che hanno raccontato il testo e il contesto dei volumi loro assegnati, esprimendo un parere come lettori oppure come testimoni diretti degli anni di pubblicazione. Altrettanto interessante e stata la scelta di invitare alla giornata di studio anche gli stessi autori dei libri che a distanza di anni hanno potuto esprimere una personale valutazione sul loro lavoro.