Arturo Gallia | Università degli studi Roma Tre (original) (raw)
Monografie by Arturo Gallia
Lo storico greco Erodoto definiva l’Egitto dono del Nilo, senza il quale non ci sarebbe potuto es... more Lo storico greco Erodoto definiva l’Egitto dono del Nilo, senza il quale non ci sarebbe potuto essere lo sviluppo di una delle più importanti civiltà potamiche della storia. Ancora oggi, l’acqua del Nilo è l’unica fonte di approvvigionamento idrico per le popolazioni egiziane, etiopi e sudanesi. L’incremento demografico e le innovazioni tecnologiche hanno spinto nel corso del tempo le società ripuarie a sfruttare la risorsa in maniera sempre più ingente, portandole a entrare in conflitto alla ricerca di una garanzia idrica duratura. Accordi internazionali, conflitti geopolitici e tavoli di concertazione tra gli Stati nilotici garantiscono un equilibrio sempre fragile. Attraverso la ricostruzione geostorica e politica di un territorio complesso, il libro esplora le modalità di gestione di una risorsa scarsa ma fondamentale per la vita umana e lo sviluppo di tutto il Nord-Est africano. Dopo aver delineato le dinamiche più remote per quanto riguarda la gestione dell’acqua in Egitto, il testo mette in luce le politiche coloniali alla base dei megaprogetti realizzati e previsti su tutto il bacino e come oggi questi incidano fortemente negli equilibri geopolitici e sociali della zona.
Nel corso del tempo l’uomo ha imparato a sfruttare le risorse idriche – seppur modeste – di cui d... more Nel corso del tempo l’uomo ha imparato a sfruttare le risorse idriche – seppur modeste – di cui disponeva, studiando efficienti sistemi di raccolta e, nel caso delle piccole isole del Mediterraneo, ottimizzando il territorio ristretto e i tetti di quelle case multicolori e bianche che puntinano le coste. In alcuni contesti insulari, le soluzioni tradizionali di raccolta dell’acqua non sono oggi sufficienti a soddisfare le richieste del periodo estivo sia per la scarsità delle precipitazioni durante il corso dell’anno, sia per la perdita di metodi e conoscenze del passato. Nelle isole, come in molte località turistiche, il fabbisogno idrico individuale è significativamente aumentato in termini quantitativi e qualitativi dal secondo dopoguerra in poi: nel complesso è cresciuta la percentuale di acqua impiegata in usi domestici, soprattutto a causa del turismo stagionale, portando gli attori locali a dover risolvere una serie di questioni di governance. L’acqua nelle piccole isole del Mediterraneo e, nello specifico, nell’isola di Ponza è al centro del libro, che permette di profilare un panorama della situazione idrica mediterranea e, al tempo stesso, di compiere una lettura di lungo periodo in un territorio insulare dalla consistente sedimentazione storica, divenuto oggi a forte vocazione turistica.
Saggi / Essays by Arturo Gallia
Valentina Albanese, Valentina Greco, Matteo Proto (eds.), Geography and the ICT. New Technologies & Geographical Research, Bologna, Bononia Universityt Press, 2018, pp. 69-84. ISBN: 978-88-6923-327-2, 2018
MARIA LUISA CHIRICO, SIMONETTA CONTI (a cura di), La Grande Guerra, Luoghi, eventi, testimonianze, voci, Canterano, Aracne, 2018, pp. 311-328. ISBN 978-88-255-1259-5, 2018
In the construction of the national memory, an important role as “agent of history” is assigned t... more In the construction of the national memory, an important role as “agent of history” is assigned to odonomastic. The celebration of winning events, illustrious persons and symbolic places also happens through the entitling of streets and squares. The urban act is preceded by a political moment, full of patriotic and propagandistic symbology. The Great War was already celebrated after few years from its conclusion, entitling streets, squares and neighborhoods. Heroes were celebrated and emulated, as well as great victories, while the enemies of the nation had to be forgotten.
In Italy, the 1920s, and especially the 1930s, witnessed the proliferation of remembrance odonyms from the Great War; this process was never random or arbitrary, but followed planned dynamics. One of the most evident examples is the neighborhood of “Della Vittoria” in Rome. During the 1930s, this neighborhood represented the urbanistic realization of the political and ideological project that the Fascist regime realized to celebrate the Great War and the nation.
SARA CARALLO, GIORGIA DE PASQUALE (a cura di), AgriCulture. Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale nel Lazio, Roma, Roma TrE-press, 2018
Le Isole Ponziane oggi, al pari degli altri territori microinsulari italiani, rientrano tra le co... more Le Isole Ponziane oggi, al pari degli altri territori microinsulari italiani, rientrano tra le cosiddette aree interne, per le quali è posta una particolare attenzione per lo sviluppo locale. In particolare, le recenti politiche (locali, regionali, nazionali) promuovono azioni che favoriscano la diversificazione delle attività economiche e la destagionalizzazione del turismo, legato quasi esclusivamente a quello di tipo marino, e disincentivino le emigrazioni residenziali stagionali. Non solo come elemento fondante della fruizione
turistica, il paesaggio rurale può svolgere un ruolo importante nel raggiungimento di queste finalità. Attraverso una rapida lettura geostorica, l’intervento vuole evidenziare l’evoluzione del paesaggio rurale nell’isola di Ponza nel corso del XVIII secolo, mettendo in luce come gli attori, locali ed esterni, lo abbiano percepito e “usato”. Se è vero che nella prima età moderna la sua rigogliosità era usata con finalità strumentali per promuovere politiche di controllo del territorio, in epoca borbonica il paesaggio rurale, “fotografato” a più riprese in relazioni e riproduzioni cartografiche, rappresenta l’elemento nodale per favorire il popolamento permanente.
Nel corso del XVIII e XIX secolo la consistente popolazione portò ad un innovativo, per l’epoca, modellamento dei rilievi collinari in terrazzamenti, oggi indicato come “paesaggio tipico”. Questa trasformazione è stata vista solo nell’ottica dell’aumento dell’estensione dei terreni coltivati per sopperire alle sempre maggiori esigenze alimentari. Tuttavia, è recente convinzione
che questo modellamento favoriva il controllo dei terreni e mitigava le azioni erosive degli agenti atmosferici, tanto che era applicato anche nelle aree più costiere. L’assenza di manutenzione delle “catene” e delle “parracine” di
contenimento e la loro sostituzione con muri pesanti in cemento armato hanno provocato azioni franose del terreno anche in prossimità delle aree abitate.
Il recupero del paesaggio rurale permetterebbe, da una parte, di mitigare il rischio idrogeologico e, dall’altra, di favorire attività ecoturistiche di fruizione del paesaggio insulare e lo sviluppo locale.
[ESP] Durante la época romana una gran población vivía en la isla de Ponza y para satisfacer las ... more [ESP] Durante la época romana una gran población vivía en la isla de Ponza y para satisfacer las
necesidades de agua se construyeron varias obras hidráulicas. Entre ellas, destacan algunas
cisternas, un acueducto y un dique. Desde el siglo V con la decadencia de los romanos, la
isla fue despoblada hasta que en 1734 Carlos de Borbón promovió la repoblación de la isla a
través del envío de varias familias de Ischia. A su llegada, los nuevos habitantes recuperaron y
reutilizaron las estructuras hidráulicas de la época romana
Hoy estas obras se encuentran en sus mayoria en mal estado porque el agua llega en la isla a
través de las naves. La actividad económica primaria es el turismo marino, que sin embargo,
en los últimos años se ha visto afectado por la crissi mundial. Como en otras localidades
turisticas, una solucion podria ser promover la desestacionalización del turismo, a través de la
recuperación y valorización del patrimonio cultural y historico de Ponza.
[ENG] During the Roman Era there was a big population in the Island of Ponza and to satisfy its water
necessity there were built several hydraulic structures, as cisterns, an aqueduct and a dam.
From the V century with the roman decadence the island was abandoned until the 1734, when
Charles the Bourbon promoted a new population process sending there some families from
Ischia. At their arrive they reused the hydraulic structures from Roma Era.
Today these structures are all almost in bad conditions because water is shipped to the island via
water tank. The primary economical activity is the tourism, affected during last years by the world
economic crisis. As in other touristic localities, a solution could be to promote the de-seasonality of
tourism, through the recovery and enhancement of the cultural and historical heritage of Ponza.
Articoli / Articles by Arturo Gallia
Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia, 2017
The study aims to analyse the territorialisation process carried out over the centuries by the F... more The study aims to analyse the territorialisation process carried out
over the centuries by the Franciscan Friars, focusing on those specific
historical periods, which mainly influenced the political, social and
economic Italian history. The research has been developed taking into
account a unique Franciscan source, the Provinciale Ordinis Fratrum
Minorum S. Francisci Conventualium by Antonio Francesco Righini.
The volume is kept in the Archive and Library of the General Curia of
the Twelve Holy Apostles of the Order of Friars Minor Conventual, in
Rome. This volume, although being a statistical series, can be compared
to the atlases of the other religious orders created during the
seventeenth and eighteenth centuries. It can be also analysed from
other different points of view, in order to Know its author and cartographical
references used by him; to illustrate the different historical
periods which represented the evolution of territorialisation process
realised by the Friars Minor Conventual from 14th to 18th century.
Finally, a GIS method has been applied to create some tools that show
this process considering the Italian Peninsula and especially a particular
case study: the Province of the Marchiae Anconitanae.
Solving the water supply in small islands has always been the primary target of the populations t... more Solving the water supply in small islands has always been the primary target of the populations that would settle there on a temporary or permanent basis. Over the years, thanks to the circulation of people and knowledge in the Mediterranean and to the changing demands, there has been a diffusion and sedimentation of water knowledge, which allowed the permanent allocation of the populations even in the smaller islands. Through a long-term analysis, we want to highlight the broader evolution of territorialisation process involving the island of Ponza in all its history, highlighting how the water knowledge itself was structured and sedimented from the Roman era to the eighteenth-century population process and has persisted until today. Similarly, it emerges how in small island territories such as Ponza the success or, on the contrary, the failure of territorialisation process has depended on the ability of the actors to catch the opportunities offered by persistent water knowledge conjugated with the new and evolved knowledge.
Lo storico greco Erodoto definiva l’Egitto dono del Nilo, senza il quale non ci sarebbe potuto es... more Lo storico greco Erodoto definiva l’Egitto dono del Nilo, senza il quale non ci sarebbe potuto essere lo sviluppo di una delle più importanti civiltà potamiche della storia. Ancora oggi, l’acqua del Nilo è l’unica fonte di approvvigionamento idrico per le popolazioni egiziane, etiopi e sudanesi. L’incremento demografico e le innovazioni tecnologiche hanno spinto nel corso del tempo le società ripuarie a sfruttare la risorsa in maniera sempre più ingente, portandole a entrare in conflitto alla ricerca di una garanzia idrica duratura. Accordi internazionali, conflitti geopolitici e tavoli di concertazione tra gli Stati nilotici garantiscono un equilibrio sempre fragile. Attraverso la ricostruzione geostorica e politica di un territorio complesso, il libro esplora le modalità di gestione di una risorsa scarsa ma fondamentale per la vita umana e lo sviluppo di tutto il Nord-Est africano. Dopo aver delineato le dinamiche più remote per quanto riguarda la gestione dell’acqua in Egitto, il testo mette in luce le politiche coloniali alla base dei megaprogetti realizzati e previsti su tutto il bacino e come oggi questi incidano fortemente negli equilibri geopolitici e sociali della zona.
Nel corso del tempo l’uomo ha imparato a sfruttare le risorse idriche – seppur modeste – di cui d... more Nel corso del tempo l’uomo ha imparato a sfruttare le risorse idriche – seppur modeste – di cui disponeva, studiando efficienti sistemi di raccolta e, nel caso delle piccole isole del Mediterraneo, ottimizzando il territorio ristretto e i tetti di quelle case multicolori e bianche che puntinano le coste. In alcuni contesti insulari, le soluzioni tradizionali di raccolta dell’acqua non sono oggi sufficienti a soddisfare le richieste del periodo estivo sia per la scarsità delle precipitazioni durante il corso dell’anno, sia per la perdita di metodi e conoscenze del passato. Nelle isole, come in molte località turistiche, il fabbisogno idrico individuale è significativamente aumentato in termini quantitativi e qualitativi dal secondo dopoguerra in poi: nel complesso è cresciuta la percentuale di acqua impiegata in usi domestici, soprattutto a causa del turismo stagionale, portando gli attori locali a dover risolvere una serie di questioni di governance. L’acqua nelle piccole isole del Mediterraneo e, nello specifico, nell’isola di Ponza è al centro del libro, che permette di profilare un panorama della situazione idrica mediterranea e, al tempo stesso, di compiere una lettura di lungo periodo in un territorio insulare dalla consistente sedimentazione storica, divenuto oggi a forte vocazione turistica.
Valentina Albanese, Valentina Greco, Matteo Proto (eds.), Geography and the ICT. New Technologies & Geographical Research, Bologna, Bononia Universityt Press, 2018, pp. 69-84. ISBN: 978-88-6923-327-2, 2018
MARIA LUISA CHIRICO, SIMONETTA CONTI (a cura di), La Grande Guerra, Luoghi, eventi, testimonianze, voci, Canterano, Aracne, 2018, pp. 311-328. ISBN 978-88-255-1259-5, 2018
In the construction of the national memory, an important role as “agent of history” is assigned t... more In the construction of the national memory, an important role as “agent of history” is assigned to odonomastic. The celebration of winning events, illustrious persons and symbolic places also happens through the entitling of streets and squares. The urban act is preceded by a political moment, full of patriotic and propagandistic symbology. The Great War was already celebrated after few years from its conclusion, entitling streets, squares and neighborhoods. Heroes were celebrated and emulated, as well as great victories, while the enemies of the nation had to be forgotten.
In Italy, the 1920s, and especially the 1930s, witnessed the proliferation of remembrance odonyms from the Great War; this process was never random or arbitrary, but followed planned dynamics. One of the most evident examples is the neighborhood of “Della Vittoria” in Rome. During the 1930s, this neighborhood represented the urbanistic realization of the political and ideological project that the Fascist regime realized to celebrate the Great War and the nation.
SARA CARALLO, GIORGIA DE PASQUALE (a cura di), AgriCulture. Tutela e valorizzazione del patrimonio rurale nel Lazio, Roma, Roma TrE-press, 2018
Le Isole Ponziane oggi, al pari degli altri territori microinsulari italiani, rientrano tra le co... more Le Isole Ponziane oggi, al pari degli altri territori microinsulari italiani, rientrano tra le cosiddette aree interne, per le quali è posta una particolare attenzione per lo sviluppo locale. In particolare, le recenti politiche (locali, regionali, nazionali) promuovono azioni che favoriscano la diversificazione delle attività economiche e la destagionalizzazione del turismo, legato quasi esclusivamente a quello di tipo marino, e disincentivino le emigrazioni residenziali stagionali. Non solo come elemento fondante della fruizione
turistica, il paesaggio rurale può svolgere un ruolo importante nel raggiungimento di queste finalità. Attraverso una rapida lettura geostorica, l’intervento vuole evidenziare l’evoluzione del paesaggio rurale nell’isola di Ponza nel corso del XVIII secolo, mettendo in luce come gli attori, locali ed esterni, lo abbiano percepito e “usato”. Se è vero che nella prima età moderna la sua rigogliosità era usata con finalità strumentali per promuovere politiche di controllo del territorio, in epoca borbonica il paesaggio rurale, “fotografato” a più riprese in relazioni e riproduzioni cartografiche, rappresenta l’elemento nodale per favorire il popolamento permanente.
Nel corso del XVIII e XIX secolo la consistente popolazione portò ad un innovativo, per l’epoca, modellamento dei rilievi collinari in terrazzamenti, oggi indicato come “paesaggio tipico”. Questa trasformazione è stata vista solo nell’ottica dell’aumento dell’estensione dei terreni coltivati per sopperire alle sempre maggiori esigenze alimentari. Tuttavia, è recente convinzione
che questo modellamento favoriva il controllo dei terreni e mitigava le azioni erosive degli agenti atmosferici, tanto che era applicato anche nelle aree più costiere. L’assenza di manutenzione delle “catene” e delle “parracine” di
contenimento e la loro sostituzione con muri pesanti in cemento armato hanno provocato azioni franose del terreno anche in prossimità delle aree abitate.
Il recupero del paesaggio rurale permetterebbe, da una parte, di mitigare il rischio idrogeologico e, dall’altra, di favorire attività ecoturistiche di fruizione del paesaggio insulare e lo sviluppo locale.
[ESP] Durante la época romana una gran población vivía en la isla de Ponza y para satisfacer las ... more [ESP] Durante la época romana una gran población vivía en la isla de Ponza y para satisfacer las
necesidades de agua se construyeron varias obras hidráulicas. Entre ellas, destacan algunas
cisternas, un acueducto y un dique. Desde el siglo V con la decadencia de los romanos, la
isla fue despoblada hasta que en 1734 Carlos de Borbón promovió la repoblación de la isla a
través del envío de varias familias de Ischia. A su llegada, los nuevos habitantes recuperaron y
reutilizaron las estructuras hidráulicas de la época romana
Hoy estas obras se encuentran en sus mayoria en mal estado porque el agua llega en la isla a
través de las naves. La actividad económica primaria es el turismo marino, que sin embargo,
en los últimos años se ha visto afectado por la crissi mundial. Como en otras localidades
turisticas, una solucion podria ser promover la desestacionalización del turismo, a través de la
recuperación y valorización del patrimonio cultural y historico de Ponza.
[ENG] During the Roman Era there was a big population in the Island of Ponza and to satisfy its water
necessity there were built several hydraulic structures, as cisterns, an aqueduct and a dam.
From the V century with the roman decadence the island was abandoned until the 1734, when
Charles the Bourbon promoted a new population process sending there some families from
Ischia. At their arrive they reused the hydraulic structures from Roma Era.
Today these structures are all almost in bad conditions because water is shipped to the island via
water tank. The primary economical activity is the tourism, affected during last years by the world
economic crisis. As in other touristic localities, a solution could be to promote the de-seasonality of
tourism, through the recovery and enhancement of the cultural and historical heritage of Ponza.
Bollettino dell'Associazione Italiana di Cartografia, 2017
The study aims to analyse the territorialisation process carried out over the centuries by the F... more The study aims to analyse the territorialisation process carried out
over the centuries by the Franciscan Friars, focusing on those specific
historical periods, which mainly influenced the political, social and
economic Italian history. The research has been developed taking into
account a unique Franciscan source, the Provinciale Ordinis Fratrum
Minorum S. Francisci Conventualium by Antonio Francesco Righini.
The volume is kept in the Archive and Library of the General Curia of
the Twelve Holy Apostles of the Order of Friars Minor Conventual, in
Rome. This volume, although being a statistical series, can be compared
to the atlases of the other religious orders created during the
seventeenth and eighteenth centuries. It can be also analysed from
other different points of view, in order to Know its author and cartographical
references used by him; to illustrate the different historical
periods which represented the evolution of territorialisation process
realised by the Friars Minor Conventual from 14th to 18th century.
Finally, a GIS method has been applied to create some tools that show
this process considering the Italian Peninsula and especially a particular
case study: the Province of the Marchiae Anconitanae.
Solving the water supply in small islands has always been the primary target of the populations t... more Solving the water supply in small islands has always been the primary target of the populations that would settle there on a temporary or permanent basis. Over the years, thanks to the circulation of people and knowledge in the Mediterranean and to the changing demands, there has been a diffusion and sedimentation of water knowledge, which allowed the permanent allocation of the populations even in the smaller islands. Through a long-term analysis, we want to highlight the broader evolution of territorialisation process involving the island of Ponza in all its history, highlighting how the water knowledge itself was structured and sedimented from the Roman era to the eighteenth-century population process and has persisted until today. Similarly, it emerges how in small island territories such as Ponza the success or, on the contrary, the failure of territorialisation process has depended on the ability of the actors to catch the opportunities offered by persistent water knowledge conjugated with the new and evolved knowledge.
The Grand Tour in Italy had in Rome one of the best destinations for the mid-european travellers,... more The Grand Tour in Italy had in Rome one of the best destinations for
the mid-european travellers, attracted by the important historicalartistical
and archeological heritage. The appeal of the Urbs puts in
second floor the great presence of the heritage in his sorroundings.
To cense and to show that to the travellers, William Gell and Antonio
Nibby got some knowing expedition in the Campagna romana,
producing a map and a text where they highligthed and described
the places and their heritage. By those scanned documents has been
realized a geoportal and a webgis to spread all the information kept
into the historical-cartographical source by a textual and a spatial
reading.
CIRCOLAZIONE E PERSISTENZA DEI SAPERI GEOGRAFICI IN ETÀ MODERNA. LA DESCRIZIONE DEL NILO NELLA LE... more CIRCOLAZIONE E PERSISTENZA DEI SAPERI GEOGRAFICI IN ETÀ MODERNA. LA DESCRIZIONE DEL NILO NELLA LETTERATURA SCIENTIFICA E ODEPORICA – Attraverso la lettura di tre descrizioni del corso del Nilo in età moderna, si vuole mettere in luce la diffusione dei saperi geografici d’epoca classica negli ambienti culturali e scientifici europei e arabi. L’opera di Erodoto, com’è noto, era ben conosciuta sia sulla sponda settentrionale che su quella meridionale del Mediterraneo, ma l’analisi delle descrizioni del fiume compiute da Ibn Battuta, Filippo Pigafetta e Girolamo Borro evidenzia quanto il testo dello storico greco influisse anche nella struttura narrativa oltre ad essere un costante punto di riferimento. Le questioni sollevate e descritte dai tre narratori ricalcano quanto emerge nella descrizione del Nilo compiuta da Erodoto, sebbene si possa notare un netto discostamento quando ci si sofferma su considerazioni legate agli usi e costumi delle popolazioni incontrate.
CIRCULATION AND PERSISTENCE OF GEOGRAPHIC KNOWLEDGE IN MODERN ERA. THE DESCRIPTION OF THE NILE RIVER IN SCIENTIFIC AND TRAVELS’ LITERATURE – Through the reading of three descriptions of the course of the Nile in the modern age, we want to highlight the diffusion of geographical knowledge of the classical era in the cultural and scientific European and Arab contexts. The work of Herodotus, of course, was well known both on the northern and on the southern shore of the Mediterranean, but the analysis of the descriptions of the river made by Ibn Battuta, Filippo Pigafetta and Girolamo Borro highlights how the text of the historical greek affected also the narrative structure as well as being a constant point of reference. The questions raised and described by the three narrators are modeled on what emerges in the description of the Nile made by Herodotus, although we can see a significant diverge when they focus on considerations relating to the uses and traditions of the people encountered.
IL PORTO E LA FERROVIA NEI PROCESSI DI TERRITORIALIZZAZIONE DELL’AREA DI CIVITAVECCHIA (XIX-XXI S... more IL PORTO E LA FERROVIA NEI PROCESSI DI TERRITORIALIZZAZIONE DELL’AREA DI CIVITAVECCHIA (XIX-XXI SECOLO) – Attraverso un’analisi geostorica e sistemica si vuole ripercorrere l’evoluzione del porto e della ferrovia e, soprattutto, del loro ruolo giocato nei processi di sviluppo della città di Civitavecchia e dell’area litoranea a nord di Roma. La lettura delle dinamiche evolutive permette di mettere in luce la duplice funzione della città e dell’area quale nodo all’interno del Mediterraneo e, al tempo stesso, periferia del polo urbano romano. La lettura diacronica evidenzia come siano stati i mutamenti ottocenteschi a inquadrare in maniera decisiva Civitavecchia in questo doppio ruolo con una forte propensione, tuttavia, alla funzione periferica nei confronti di Roma. Emerge, inoltre, come gli attori locali siano stati determinanti nell’attivazione delle dinamiche territorializzanti e come l’assenza delle loro azioni abbia pesato, e pesi tutt’oggi, nel mancato sviluppo dell’area.
PORT AND RAILWAY INTO THE TERRITORIALIsATION PROCESSES OF THE CIVITAVECCHIA AREA (XIX-XXI CENTURIES) – With a geohistorical and systemic analysis, it would be track the evolution of the port and the railway and its role into the development processes of the city of Civitavecchia and the surroundings on the North of Rome. Reading the evolution dinamics it could highlight the double function of the town and its surroundings as a node in the Mediterranean and, at same time, as periphery of the roman urban pole. The diachronical analysis shows that the changes of XIX century indicate Civitavecchia in this double role with a strong part as periphery of Rome. It’s clearly how the local actors are decisive in the activation of territorialisation processes and how their absence is heavy in the failed development.
PAROLE CHIAVE: Civitavecchia, Porto, Ferrovia, Alessandro Cialdi, Sviluppo economico
KEYWORDS: Civitavecchia, Port, Railway, Alessandro Cialdi, Economic development
"Il territorio insulare italiano è circa un sesto del territorio nazionale totale , di cui quasi ... more "Il territorio insulare italiano è circa un sesto del territorio nazionale totale , di cui quasi la totalità compete a Sicilia e· Sardegna. Oltre a queste due, 1'Italia può contare su una sessantina di isole minori, che si sommano alle centinaia di isole sparse per tutto il Mediterraneo, le quali, al pari di pochi altri casi nel mondo, come le isole caraibiche e le isole pacifiche, sono ritenute «uno dei più importanti insiemi insulari del pianeta e giocano un importante ruolo ecologico, economico, sociale, politico e culturale che le loro ridotte dimensioni non lasciano presagire» (Batisse 1991, p. XIV). Le economie delle isole minori italiane si basano oggi sulle attività legate al turismo, che negli ultimi decenni si sono affiancate e sostituite alle attività tradizionali dell' agricoltura e della pesca. La correlazione tra turismo e ambiente insulare è evidente: da una parte, le attività turistiche hanno un forte impatto, oltre che sulle società locali, soprattutto sull' ambiente; dall' altra, l'ambiente e il paesaggio sono gli elementi ricercati dai turisti nelle isole. La tutela dell' ambiente e del paesaggio delle piccole isole italiane, pertanto, garantisce il benessere dei loro abitanti e la prosperità delle attività economiche. All'interno dell'insularità minore italiana è possibile riscontrare una grande varietà dovuta alla presenza di aspetti peculiari, che hanno dato vita a contesti insulari, seppur prossimi, molto diversi tra loro, per cui non è possibile generalizzare la questione, ma bisogna tener presente ciascuno di essi e analizzarli singolarmente. Tuttavia, attraverso l'analisi dei fattori che hanno portato alla formazione di queste diverse realtà, è possibile delineare delle prospettive sul loro possibile sviluppo futuro, a partire proprio dalle peculiarità locali. Pertanto, al fine di introdurre quest'analisi e cercare di delineare un quadro generale dell'insularità minore italiana, in questa sede si analizzeranno le caratteristiche geografiche e socio-economiche e politiche proprie dell'insularità, il rapporto tra turismo e ambiente e le possibili prospettive di sviluppo economico delle isole derivanti dalla valorizzazione dei beni culturali e ambientali di cui, a volte inconsapevolmente, dispongono."
Rivista giuridica del Mezzogiorno, Jan 1, 2010
Rivista giuridica del Mezzogiorno, Jan 1, 2009
The speech would to present the first results of the Carta de’ dintorni di Roma project, that aim... more The speech would to present the first results of the Carta de’ dintorni di Roma project, that aims to have several target using Antonio Nibby and William Gell’s works (XIX century) as source and tool of analysis. First of all, there was the digitalization of the opera, to collect and preserve maps and books and manuscript notebooks. Then there was the study and analysis of the documents to collect informations about named places. The third phase would to use those information to promote development actions targeted on Roman countryside, as economic factor and as cultural heritage.
in Atti della 18a Conferenza ASITA (Firenze, 14-16 ottobre 2014), pp. 591-596. [ITA] Attraverso ... more in Atti della 18a Conferenza ASITA (Firenze, 14-16 ottobre 2014), pp. 591-596.
[ITA] Attraverso un’analisi cartografica, ma anche sistemica e diacronica, si vuole ripercorrere l’evoluzione del porto e, soprattutto, del suo ruolo nello sviluppo della città e dell’area litoranea a nord di Roma e delineare le prospettive, anche turistiche, future sottolineandone la duplice funzione
di nodo all’interno del Mediterraneo e di periferia del polo urbano romano.
[ENG] Through a cartographic and also a systemic and diachronic analysis we would to trace the evolution of the port and, most importantly, its role in the development of the city and the coast north of Rome and outline the future perspectives, even touristical, underscoring the dual function as node into the Mediterranean and as periphery of the urban center of Rome.
A metà del Settecento, prima di procedere con il popolamento e l’urbanizzazione dell’isola di Pon... more A metà del Settecento, prima di procedere con il popolamento e l’urbanizzazione dell’isola di Ponza, il Re di Napoli, Ferdinando IV, promosse diverse indagini al fine di comprendere lo stato effettivo dell’isola. L’agrimensore Agostino Grasso ricevette il compito di censire i terreni coltivati e la popolazione presente. Egli produsse una relazione (17 dicembre 1766), alla quale seguirono (1768) due edizioni della “Pianta dell’isola di Ponza”, una in bianco e nero e corredata da numerose correzioni, ed una a colori. Questi due prodotti cartografici furono accompagnati da un terzo, molto interessante: il volume “Isola di Ponza. Pianta dei territori cacciati sistenti nell’isola di Ponza”, nel quale sono raccolte 24 tavole di natura “catastale”. Sebbene non fosse indicata esplicitamente la natura catastale dell’indagine – Ponza non rientrò nel Catasto onciario del Regno – si tratta di un documento in cui è possibile riscontrare dettagli simili alle mappe catastali. Nelle tavole, infatti, sono riportate numerose informazioni sui terreni coltivati e abitati dell’isola, tra cui l’orientamento, le delimitazioni, il tipo di vegetazione presente, le risorse naturali disponibili e le colture praticate, nonché il nome della famiglia che vi risiedeva.
Allora, la relazione e le carte di Grasso, oggi conservate presso l’Archivio di Stato di Napoli, svolsero un’importante funzione come strumenti per la pianificazione del popolamento e dell’insediamento urbano, nonché per favorire il governo dell’isola. Oggi, l’importanza di questi documenti è quella di mettere in luce alcuni aspetti di Ponza e dell’interesse reale per essa. In primo luogo, la produzione di un così importante apparato documentale e cartografico a seguito dell’indagine, e non una semplice relazione, dimostra la forte volontà da parte del Re, del governo centrale, di favorire il controllo, il governo e lo sviluppo – demografico, sociale, economico – di una periferia del Regno, Ponza, nonché le grandi aspettative che il Re aveva su questo progetto. In secondo luogo, la relazione e, soprattutto, le carte rappresentano un “fotogramma” dello stato dell’isola in quegli anni, evidenziando, da una parte, la presenza stabile di alcune delle famiglie inviate dal re Carlo nella colonizzazione precedente (1734) e, dall’altra, lo stato dell’insediamento urbano, ovvero la presenza degli unici edifici costruiti fino ad allora: una torre, alcune abitazioni per i militari e una piccola chiesa, oltre ad alcuni piccoli magazzini. Questa esigua presenza edilizia mette in luce lo scarso interesse che i sovrani napoletani ebbero per Ponza fino al XVIII secolo, causato anche dalle difficoltà incontrate nel governare e controllare quel piccolo territorio, tra cui le continue incursioni dei pirati e le dispute sulla sua sovranità con lo Stato pontificio. Infine, da un punto di vista realizzativo, si tratta di interessanti documenti cartografici, prodotti immediatamente prima all’avvento dell’uso dei rilevamenti scientifici e degli strumenti di precisione nel processo di produzione cartografica, sia di natura marina che terrestre, di cui, a fine secolo, fu un grande esponente Rizzi Zannoni.
[ITA] La posizione dell’isola di Ponza, strategica per il controllo delle rotte marittime da e pe... more [ITA] La posizione dell’isola di Ponza, strategica per il controllo delle rotte marittime da e per il porto di Napoli, ha fatto sì che l’interesse Reale si spingesse oltre il semplice controllo del territorio con un presidio militare, ma che si realizzasse con la promozione di numerose indagini e di diversi tentativi di popolamento. Nel corso dei secoli è stata prodotta una copiosa cartografia che, di fatto, rappresenta una serie di istantanee dello stato dell’isola relative ai diversi momenti di interesse. Attraverso la lettura diacronica della produzione cartografica, che tra il XVI e il XIX secolo ha avuto come oggetto Ponza, è possibile compiere un’analisi di lungo periodo sugli usi del suolo che hanno interessato quest’isola, al termine della quale è possibile affermare che si può riscontrare una maturazione e un consolidamento di questo processo a seguito allo stanziamento della popolazione voluto dai Borbone tra il 1734 e il 1779, evento che ha caratterizzato intensamente il tessuto urbano e sociale.
[ENG] The localization of the Island of Ponza, strategic to control maritime routes to and from the port of Naples, has meant that the Royal interest on it was alway over the simple military control of the territory and a lot of surveys and popultation processes were promotend along the Modern era. During several centuries a great cartographic production was made: this rapresents the Island condition over the years. Through the analisys of this production, especially that of XVI-XIX centuries, it’s possible to have a long-period view on soil usage on Ponza. In the end, it’s possible affirm that after Borbonic population policies (1734-1779) the usage of soil became intensive and efficient as the environment was changed by new urban settlements.
"[ESP] Las islas de Formentera y Ponza son dos casos muy diferentes para los contextos geográfico... more "[ESP] Las islas de Formentera y Ponza son dos casos muy diferentes para los contextos geográficos, pero muy similares para las dinámicas histórica y de desarrollo. A través del análisis de los procesos de construcción de los saberes hídricos que se han desarrollado en los dos casos en cuestión, se trata de argumentar, para estas dos islas, que en los siglos XVIII y XIX de la intensidad de estos procesos ha dependido la reacción de los actores locales a las acciones importantes exógenas que se llevaron a cabo después de varias décadas, como el turismo en la segunda mitad del siglo XX.
[ENG] (Hydric knowledge construction on the small islands of Mediterranean. Two case studies: Formentera (Spain) and Ponza (Italy) during the XVIII and XIX centuries) The Islands of Formentera and Ponza are two case studies very different by the geographical context, but they are also similar because the historical evolutions and the development. Analyzing the processes of hydric knowledge construction it‘s possible to claim that during 18th and 19th centuries by the intensity of these processes depends the reaction of the local actor against the important exogenous actions also several decades after, as the tourism impact in the middle of 20th century."
"[ITALIANO] Il porto di Ponza fu costruito dai Borbone (1768-1779) per facilitare l’insediamento ... more "[ITALIANO] Il porto di Ponza fu costruito dai Borbone (1768-1779) per facilitare l’insediamento dei nuovi abitanti e per meglio governare l’isola. Il molo, la nuova chiesa, il Palazzo del Governatore e il “foro pensile” modificarono in maniera decisiva il paesaggio insulare, determinando gli sviluppi urbanistici futuri, tanto da persistere fino ai giorni nostri. Nonostante l’avvicendarsi di trasformazioni istituzionali, nei decenni successivi ben poco mutò nell’aspetto e nelle funzioni del tessuto urbano di Ponza. Nemmeno il confino politico fascista e l’avvento del turismo di massa hanno intaccato il nucleo insediativo originale, che oggi si trova a dover conciliare le spinte esogene del turismo con le necessità endogene degli abitanti.
[ENGLISH] The port of Ponza was built by the Borbone (1768-1779) not only to facilitate the settlement of new residents in the island, but also to be able to govern it better. The pier, the new church, the Governor’s Palace and the “roof forum” remarkably changed the island landscape and determined its subsequent urban expansions, until today. Despite the several institutional transformations undergone by the island of Ponza, very little has changed in both the appearance and functions of the its urban fabric over the course of the decades. Not even the Fascist political confinement or the advent of mass tourism have damaged the original nucleus of settlement, which has now to combine exogenous forces by tourism with endogenous needs of inhabitants."
Este libro recoge treinta y una aportaciones relativas a la Historia Moderna y Contemporánea y la... more Este libro recoge treinta y una aportaciones relativas a la Historia Moderna y Contemporánea y la Geografía, que desde la historiografía española e italiana pretenden reflexionar sobre temas en la actualidad sometidos a revisión, caso de la frontera, las minorías, el ascenso social, la relación entre política e Iglesia, la historia de género o las relaciones diplomáticas y políticas tras la configuración de un nuevo orden político resultado de la II Guerra Mundial, poniéndonos, igualmente, en valor cómo la aplicación de incipientes metodologías, como el uso de los SIG, la infografía, el empleo de la cartografía histórica, los estudios de larga duración o la utilización de fuentes, hasta ahora consideradas secundarias, como las aportaciones cinematográficas, nos permiten afrontar viejos y nuevos temas de debate desde innovadoras ópticas y perspectivas de estudio.
A. Gallia, L. Pinzarrone, G. Scaglione (a cura di), Palermo, InFieri, 2017
M.A. Lopez Arandia, A. Gallia (eds.), Caceres, Universidad de Extremadura, 2017
a cura di Arturo Gallia Roma, LabGeo Caraci, 2016
a cura di Arturo Gallia, Genova, Brigati, 2014
in Seminario "La quotidiana emergenza: i molteplici impieghi delle istituzioni sanitarie del Medi... more in Seminario "La quotidiana emergenza: i molteplici impieghi delle istituzioni sanitarie del Mediterraneo dell’età moderna (XVI-XIX)" – Palermo, 17 settembre 2015
Agli inizi dell’Ottocento le isole minori siciliane ricoprivano il ruolo di nodi consolidati all’interno delle reti commerciali mediterranee. Sia le isole più distanti dalla costa o “isolate”, come Pantelleria e Ustica, sia quelle raggruppate in arcipelaghi, come le Egadi e le Eolie, erano uno scalo frequente lungo le principali rotte mercantili che mettevano in comunicazione i porti del Mediterraneo.
Il commercio, in Sicilia come in altri porti mediterranei, risentì delle severe norme che regolavano il controllo sanitario marittimo. Il dibattito storiografico che ha recentemente avuto quale oggetto l’analisi delle istituzioni sanitarie marittime in Sicilia, ha principalmente messo in evidenza casi di studio legati alla “terraferma” o ad una delle deputazioni di salute pubblica, osservando i contesti insulari minori in maniera quasi sempre marginale.
Tuttavia, le società insulari, a causa della ridotta estensione del territorio e della scarsa capacità produttiva dei terreni, dipendevano quasi del tutto dal commercio e dall’importazione di beni di ogni genere, soprattutto di prima necessità. Pertanto, obiettivo principale di questo intervento è soffermarsi sulle isole minori siciliane e cercare di analizzare il fenomeno del commercio, valutando le modalità e le intensità con cui la disciplina del controllo sanitario lo influenzò e condizionò, evidenziando in particolar modo le ricadute sugli attori locali e come essi cercarono di contrastarle.
Fonti storiche diverse, tra cui un consistente corpus documentale conservato nel fondo Soprintendenza Generale di Salute Pubblica dell’Archivio di Stato di Palermo, ci permettono di far luce su una serie di aspetti legati al controllo sanitario in queste isole, con un’attenzione particolare al quinquennio compreso tra il 1814 e il 1818, nodo cruciale nelle trasformazioni dell’assetto politico amministrativo del Regno di Sicilia.
I dati e le informazioni raccolti nei documenti consultati, congiuntamente alla letteratura edita, sono stati integrati in un sistema GIS che ha permesso, da una parte, di gestire e analizzare una consistente mole di dati, organizzati in un database relazionale e georiferito; dall’altra, di restituire i risultati delle analisi in una serie di carte tematiche, grazie alle quali si possono sintetizzare e visualizzare anche graficamente alcune delle dinamiche riscontrate.
Dall’analisi emergono alcuni aspetti che meritano una particolare attenzione: oltre alle questioni legate sotto diversi punti di vista al commercio, che comunque rimangono le più frequenti e – forse – le più interessanti, appaiono rilevanti anche le questioni legate alle carriere politiche e all’uso strumentale che diversi attori istituzionali fanno dell’emergenza sanitaria. Infine, emerge quasi sempre la peculiarità del contesto spaziale ristretto, delimitato e isolato quali possono essere per l’appunto le isole minori siciliane e in alcuni documenti si ha una descrizione, a volte sommaria, altre volte più precisa, della morfologia di questi territori e delle caratteristiche pedologiche e agronomiche dei loro terreni.
Le Isole Ponziane, ubicate nel mar Tirreno approssimativamente al confine tra lo Stato Pontificio... more Le Isole Ponziane, ubicate nel mar Tirreno approssimativamente al confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli, hanno svolto per tutta l’Età moderna funzioni di controllo e difesa dello spazio marino e del territorio insulare e costiero. La loro sovranità è stata una delle questioni politiche per le quali esse sono state al centro degli interessi della Corona spagnola, prima, e dei Borbone, poi.
Già nel XV secolo le isole furono oggetto di disputa e teatro di scontri navali tra gli Angioni e gli Aragona (1453), mentre un secolo dopo se ne interessò papa Paolo III, che le diede in feudo al nipote Alessandro Farnese (1542), suscitando la reazione de viceré di Napoli e di Filippo II, che ne rivendicò il possesso ma ne mantenne il feudo ai Farnese (1571-1588). La risoluzione di questa disputa diplomatica fu fondamentale per il passaggio delle isole al Regno di Napoli quando Carlo di Borbone, in quanto ultimo erede Farnese, ne rivendicò la sovranità, impedendone l’acquisizione pontificia.
Nei secoli XVI e XVII e nonostante la pertinenza delle isole ai Farnese, gli interessi di Napoli furono costanti, nel tentativo di garantire il controllo di uno spazio marino di frontiera e di un territorio insulare altrimenti usato come rifugio dai pirati e, dunque, per garantire una prima difesa della Capitale. Durante l’Età borbonica, l’interesse per le Isole Ponziane crebbe tanto che furono promosse politiche di popolamento e di insediamento urbano, che hanno dato luogo ai nuclei degli attuali centri abitati di Ponza e Ventotene.
Attraverso l’analisi delle evoluzioni dei rapporti tra Napoli e le isole si cerca di mettere in luce quanto il controllo e governo delle periferie insulari fosse per il Regno un interesse non sporadico, bensì costante, intensificato sotto i Borbone. In questo processo si possono mettere in evidenza alcune dinamiche e, soprattutto, il ruolo svolto dai diversi attori: nella prima fase, (XVI-XVII secc.) gli impulsi sono di origine esogena e gli interessi sono legati esclusivamente al controllo del territorio, mentre sono molto ridotti quelli economici legati alla pesca e al commercio del corallo; nella seconda fase (XVIII secolo) gli impulsi hanno sempre origini esogene, ma è possibile mettere in luce l’avvento di nuovi attori, locali e non istituzionali, che concretizza gli impulsi esterni.
[ITA] Attraverso un’analisi cartografica, ma anche sistemica e diacronica, si vuole ripercorrere ... more [ITA] Attraverso un’analisi cartografica, ma anche sistemica e diacronica, si vuole ripercorrere l’evoluzione del porto e, soprattutto, del suo ruolo nello sviluppo della città e dell’area litoranea a nord di Roma e delineare le prospettive, anche turistiche, future sottolineandone la duplice funzione di nodo all’interno del Mediterraneo e di periferia del polo urbano romano.
[ENG] Through a cartographic and also a systemic and diachronic analysis we would to trace the evolution of the port and, most importantly, its role in the development of the city and the coast north of Rome and outline the future perspectives, even touristical, underscoring the dual function as node into the Mediterranean and as periphery of the urban center of Rome.
[Ita] Nelle piccole isole il paesaggio costiero rappresenta oggi una delle risorse più importanti... more [Ita] Nelle piccole isole il paesaggio costiero rappresenta oggi una delle risorse più importanti dell’attività economica principale, il turismo, ed è lungo la frangia litoranea che oggi sono insediati i principali nuclei urbani e le attività commerciali. Tuttavia, tradizionalmente, in molte isole del Mediterraneo gli insediamenti abitativi principali erano posti non sulla costa, bensì nell’entroterra, principalmente per ragioni difensive. Il paesaggio circostante era caratterizzato da terreni intensamente ed estensivamente coltivati, poiché l’agricoltura, insieme alla pesca, doveva provvedere alle esigenze alimentari della popolazione locale. Con l’avvento del turismo, specialmente negli anni ’60 e ’70 del Novecento, si è assistito ad un mutamento della distribuzione demografica all’interno delle isole e ad una conseguente ridistribuzione degli insediamenti abitativi e delle attività economiche principali, nonché delle loro funzioni. Il turismo, insieme a tutte le attività ad esso legate, è divenuto l’attività economica preponderante, facendo sì che vi fosse una forte riduzione dell’agricoltura e della pesca e che si producesse una polarizzazione delle attività e degli insediamenti umani verso la costa. In seguito a questi processi, si è avuta una nuova percezione del paesaggio e del suo valore. Se precedentemente, infatti, i terreni posti in prossimità della costa avevano una rendita e un valore molto bassi perché inadatti alle colture, in seguito all’avvento del turismo il loro valore ha subito un incremento molto elevato. Al contrario, i terreni più fertili, posti nelle aree centrali dell’isola hanno perso il loro valore economico perché poco adatti all’insediamento di attività turistiche, in quanto distanti dalle risorse principali del turismo, il mare e le spiagge. Obiettivo di questo intervento, dunque, è delineare queste dinamiche secondo un approccio teorico-metodologico generale ed evidenziarne il riscontro in alcuni casi di studio all’interno del bacino mediterraneo, per ciascuno dei quali si sottolineeranno gli aspetti salienti e particolari (Formentera e Ponza).
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[Eng] In small islands today not only the coastal landscape is the most important resource for tourism: the coastal shores is where most urban settlements and human activities are located. In the past, the original settlements of the majority of the islands of the Mediterranean were usually located in the highest and most inner parts of the land for reasons related to defense. The surrounding landscape was marked by an intensely and extensively cultivated land because agriculture, along with fishing could cover the needs of the whole population. With the advent of tourism (in the 60’s and 70’s of the XX century) there has been a significant change in the demographic scenario of the islands and a consequent redistribution of human settlements, economic activities, and of their relative functions. Tourism and all activities related to it gradually gained importance, at the expense of fishing and agriculture, which became, with time, ever less relevant. Indeed, human activities were being polarized towards the coastal settlements, which resulted in a new perception of the landscape and its values. Previous to the advent of tourism, coastal lands had a pour economic value because they could not been cultivated, but later their value has increased remarkable. On the contrary, the most fertile soils, located inland and therefore far from the sea shores, lost most of their value, as they were not suitable for tourism. The main purpose of this presentation is to better describe these processes with an evidence-based methodological approach based on concrete case studies (Formentera and Ponza).
[ENG] Ph.D Thesys in HIstory (Politics, Societies, Cultures, Environment) - Section of Geography,... more [ENG] Ph.D Thesys in HIstory (Politics, Societies, Cultures, Environment) - Section of Geography, Dep. of Humanities, University of Roma Tre.
Water resources in the small islands of Mediterranean. ...
tesionline.com
Le politiche di sviluppo economico egiziane legate allo sfruttamento delle risorse idriche del Ni... more Le politiche di sviluppo economico egiziane legate allo sfruttamento delle risorse idriche del Nilo. Analisi del Progetto Toshka, inserito tra i Mega Progetti governativi, nel contesto geopolitico del bacino del Nilo e del bacino mediterraneo. ... Tendenze evolutive nella gestione ...
Rivista giuridica del Mezzogiorno, Jan 1, 2008
Rivista giuridica del Mezzogiorno, Jan 1, 2008
Rivista giuridica del Mezzogiorno, Jan 1, 2008
Rivista giuridica del Mezzogiorno, Jan 1, 2008
Rivista giuridica del Mezzogiorno, Jan 1, 2007
InsuLab, prospettive insulari. Questioni storico-geografiche e sfide del digitale Seminari on l... more InsuLab, prospettive insulari. Questioni storico-geografiche e sfide del digitale
Seminari on line su TEAMS, ore 15-17
Il gruppo di lavoro AGEI "Geografia degli stati arcipelagici e delle piccole isole", in collaborazione con l'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, organizza il corso di formazione "InsuLab, prospettive insulari. Questioni storico-geografiche e sfide del digitale".
Il corso è strutturato in otto incontri da due ore, nei quali due relatori provenienti da diversi ambiti si confronteranno su diversi temi relativi alle isole.
Com'è noto, le isole sono "laboratori di ricerca" particolarmente efficaci per lo studio delle dinamiche sociali e geografiche, nonché per mettere in risalto le criticità territoriali.
Attraverso punti di vista differenti, si cercherà di affrontare diverse "questioni insulari", nell'ambito dell'educazione al territorio e con un approccio storico-geografico. Il corso si propone di offrire un panorama di casi interpretativi diversi, sia dal punto di vista metodologico, che spaziale, che temporale, in merito ai territori insulari, cercando di evidenziare la poliedricità, ma anche l'attualità del tema.
In particolar modo si osserverà come le isole oggi possano essere degli exempla da seguire per proporre lo sviluppo sociale, ambientale, culturale ed economico del paese, come dimostra anche la nomina dell'isola di Procida a Capitale della cultura italiana per il 2022.
The paper would present the first results of the Nibby project, that aims to have several targets... more The paper would present the first results of the Nibby project, that aims to have several targets using Antonio Nibby and William Gell’s works (XIX century) as source and tool of analysis. First of all, there was the digitalization of the opera to collect and preserve maps and books and manuscript notebooks. Then, there was the study and analysis of the documents to collect information about named places. The third phase would use that information to promote development actions targeted on Roman countryside, as economic factor and as cultural heritage.
Geostorie. Bollettino e Notiziario del Centro Italiano per gli Studi Storico-Geografici, Dec 31, 2015
CIRCOLAZIONE E PERSISTENZA DEI SAPERI GEOGRAFICI IN ETÀ MODERNA. LA DESCRIZIONE DEL NILO NELLA LE... more CIRCOLAZIONE E PERSISTENZA DEI SAPERI GEOGRAFICI IN ETÀ MODERNA. LA DESCRIZIONE DEL NILO NELLA LETTERATURA SCIENTIFICA E ODEPORICA – Attraverso la lettura di tre descrizioni del corso del Nilo in età moderna, si vuole mettere in luce la diffusione dei saperi geografici d’epoca classica negli ambienti culturali e scientifici europei e arabi. L’opera di Erodoto, com’è noto, era ben conosciuta sia sulla sponda settentrionale che su quella meridionale del Mediterraneo, ma l’analisi delle descrizioni del fiume compiute da Ibn Battuta, Filippo Pigafetta e Girolamo Borro evidenzia quanto il testo dello storico greco influisse anche nella struttura narrativa oltre ad essere un costante punto di riferimento. Le questioni sollevate e descritte dai tre narratori ricalcano quanto emerge nella descrizione del Nilo compiuta da Erodoto, sebbene si possa notare un netto discostamento quando ci si sofferma su considerazioni legate agli usi e costumi delle popolazioni incontrate. CIRCULATION AND PERSISTENCE OF GEOGRAPHIC KNOWLEDGE IN MODERN ERA. THE DESCRIPTION OF THE NILE RIVER IN SCIENTIFIC AND TRAVELS’ LITERATURE – Through the reading of three descriptions of the course of the Nile in the modern age, we want to highlight the diffusion of geographical knowledge of the classical era in the cultural and scientific European and Arab contexts. The work of Herodotus, of course, was well known both on the northern and on the southern shore of the Mediterranean, but the analysis of the descriptions of the river made by Ibn Battuta, Filippo Pigafetta and Girolamo Borro highlights how the text of the historical greek affected also the narrative structure as well as being a constant point of reference. The questions raised and described by the three narrators are modeled on what emerges in the description of the Nile made by Herodotus, although we can see a significant diverge when they focus on considerations relating to the uses and traditions of the people encountered.
Espacios insulares y de frontera, una visión geográfica: Palma (Mallorca), Universitat de les Illes Balears 23 a 25 de octubre de 2013, 2013, ISBN 978-84-616-6533-4, págs. 113-123, 2013
""[ESP] Las islas de Formentera y Ponza son dos casos muy difer... more ""[ESP] Las islas de Formentera y Ponza son dos casos muy diferentes para los contextos geográficos, pero muy similares para las dinámicas histórica y de desarrollo. A través del análisis de los procesos de construcción de los saberes hídricos que se han desarrollado en los dos casos en cuestión, se trata de argumentar, para estas dos islas, que en los siglos XVIII y XIX de la intensidad de estos procesos ha dependido la reacción de los actores locales a las acciones importantes exógenas que se llevaron a cabo después de varias décadas, como el turismo en la segunda mitad del siglo XX. [ENG] (Hydric knowledge construction on the small islands of Mediterranean. Two case studies: Formentera (Spain) and Ponza (Italy) during the XVIII and XIX centuries) The Islands of Formentera and Ponza are two case studies very different by the geographical context, but they are also similar because the historical evolutions and the development. Analyzing the processes of hydric knowledge construction it‘s possible to claim that during 18th and 19th centuries by the intensity of these processes depends the reaction of the local actor against the important exogenous actions also several decades after, as the tourism impact in the middle of 20th century.""
At present there is no census of the geographic distribution of the entitling of streets in the I... more At present there is no census of the geographic distribution of the entitling of streets in the Italian municipalities, with reference to the names that recall the places, events, dates or the people of the Great War. The authors propose a first attempt to examine the spatial distribution of this particular form of collective memory, doubly geographical because it refers to place names or toponyms (some river, some mountain) through street names or odonyms, setting the basis for the realization of a Great War odonyms geodatabase.
Nel corso del tempo l’uomo ha imparato a sfruttare le risorse idriche – seppur modeste – di cui d... more Nel corso del tempo l’uomo ha imparato a sfruttare le risorse idriche – seppur modeste – di cui disponeva, studiando efficienti sistemi di raccolta e, nel caso delle piccole isole del Mediterraneo, ottimizzando il territorio ristretto e i tetti di quelle case multicolori e bianche che puntinano le coste. In alcuni contesti insulari, le soluzioni tradizionali di raccolta dell’acqua non sono oggi sufficienti a soddisfare le richieste del periodo estivo sia per la scarsità delle precipitazioni durante il corso dell’anno, sia per la perdita di metodi e conoscenze del passato. Nelle isole, come in molte località turistiche, il fabbisogno idrico individuale è significativamente aumentato in termini quantitativi e qualitativi dal secondo dopoguerra in poi: nel complesso è cresciuta la percentuale di acqua impiegata in usi domestici, soprattutto a causa del turismo stagionale, portando gli attori locali a dover risolvere una serie di questioni di governance. L’acqua nelle piccole isole del Mediterraneo e, nello specifico, nell’isola di Ponza è al centro del libro, che permette di profilare un panorama della situazione idrica mediterranea e, al tempo stesso, di compiere una lettura di lungo periodo in un territorio insulare dalla consistente sedimentazione storica, divenuto oggi a forte vocazione turistica.
The research sought to reconstruct, through the rereading of the sources and the retrieval of unp... more The research sought to reconstruct, through the rereading of the sources and the retrieval of unpublished documentation, the diplomatic relations between the papal Curia and the Sultanate of Egypt in the second half of the fifteenth century.
In the construction of the national memory, an important role as “agent of history” is assigned t... more In the construction of the national memory, an important role as “agent of history” is assigned to odonomastic. The celebration of winning events, illustrious persons and symbolic places also happens through the entitling of streets and squares. The urban act is preceded by a political moment, full of patriotic and propagandistic symbology. The Great War was already celebrated after few years from its conclusion, entitling streets, squares and neighborhoods. Heroes were celebrated and emulated, as well as great victories, while the enemies of the nation had to be forgotten. In Italy, the 1920s, and especially the 1930s, witnessed the proliferation of remembrance odonyms from the Great War; this process was never random or arbitrary, but followed planned dynamics. One of the most evident examples is the neighborhood of “Della Vittoria” in Rome. During the 1930s, this neighborhood represented the urbanistic realization of the political and ideological project that the Fascist regime realized to celebrate the Great War and the nation.
[ESP] Durante la época romana una gran población vivía en la isla de Ponza y para satisfacer las ... more [ESP] Durante la época romana una gran población vivía en la isla de Ponza y para satisfacer las necesidades de agua se construyeron varias obras hidráulicas. Entre ellas, destacan algunas cisternas, un acueducto y un dique. Desde el siglo V con la decadencia de los romanos, la isla fue despoblada hasta que en 1734 Carlos de Borbón promovió la repoblación de la isla a través del envío de varias familias de Ischia. A su llegada, los nuevos habitantes recuperaron y reutilizaron las estructuras hidráulicas de la época romana Hoy estas obras se encuentran en sus mayoria en mal estado porque el agua llega en la isla a través de las naves. La actividad económica primaria es el turismo marino, que sin embargo, en los últimos años se ha visto afectado por la crissi mundial. Como en otras localidades turisticas, una solucion podria ser promover la desestacionalización del turismo, a través de la recuperación y valorización del patrimonio cultural y historico de Ponza. [ENG] During the Roman Era there was a big population in the Island of Ponza and to satisfy its water necessity there were built several hydraulic structures, as cisterns, an aqueduct and a dam. From the V century with the roman decadence the island was abandoned until the 1734, when Charles the Bourbon promoted a new population process sending there some families from Ischia. At their arrive they reused the hydraulic structures from Roma Era. Today these structures are all almost in bad conditions because water is shipped to the island via water tank. The primary economical activity is the tourism, affected during last years by the world economic crisis. As in other touristic localities, a solution could be to promote the de-seasonality of tourism, through the recovery and enhancement of the cultural and historical heritage of Ponza.
A metà del Settecento, prima di procedere con il popolamento e l’urbanizzazione dell’isola di Pon... more A metà del Settecento, prima di procedere con il popolamento e l’urbanizzazione dell’isola di Ponza, il Re di Napoli, Ferdinando IV, promosse diverse indagini al fine di comprendere lo stato effettivo dell’isola. L’agrimensore Agostino Grasso ricevette il compito di censire i terreni coltivati e la popolazione presente. Egli produsse una relazione (17 dicembre 1766), alla quale seguirono (1768) due edizioni della “Pianta dell’isola di Ponza”, una in bianco e nero e corredata da numerose correzioni, ed una a colori. Questi due prodotti cartografici furono accompagnati da un terzo, molto interessante: il volume “Isola di Ponza. Pianta dei territori cacciati sistenti nell’isola di Ponza”, nel quale sono raccolte 24 tavole di natura “catastale”. Sebbene non fosse indicata esplicitamente la natura catastale dell’indagine – Ponza non rientrò nel Catasto onciario del Regno – si tratta di un documento in cui è possibile riscontrare dettagli simili alle mappe catastali. Nelle tavole, infatti, sono riportate numerose informazioni sui terreni coltivati e abitati dell’isola, tra cui l’orientamento, le delimitazioni, il tipo di vegetazione presente, le risorse naturali disponibili e le colture praticate, nonché il nome della famiglia che vi risiedeva. Allora, la relazione e le carte di Grasso, oggi conservate presso l’Archivio di Stato di Napoli, svolsero un’importante funzione come strumenti per la pianificazione del popolamento e dell’insediamento urbano, nonché per favorire il governo dell’isola. Oggi, l’importanza di questi documenti è quella di mettere in luce alcuni aspetti di Ponza e dell’interesse reale per essa. In primo luogo, la produzione di un così importante apparato documentale e cartografico a seguito dell’indagine, e non una semplice relazione, dimostra la forte volontà da parte del Re, del governo centrale, di favorire il controllo, il governo e lo sviluppo – demografico, sociale, economico – di una periferia del Regno, Ponza, nonché le grandi aspettative che il Re aveva su questo progetto. In secondo luogo, la relazione e, soprattutto, le carte rappresentano un “fotogramma” dello stato dell’isola in quegli anni, evidenziando, da una parte, la presenza stabile di alcune delle famiglie inviate dal re Carlo nella colonizzazione precedente (1734) e, dall’altra, lo stato dell’insediamento urbano, ovvero la presenza degli unici edifici costruiti fino ad allora: una torre, alcune abitazioni per i militari e una piccola chiesa, oltre ad alcuni piccoli magazzini. Questa esigua presenza edilizia mette in luce lo scarso interesse che i sovrani napoletani ebbero per Ponza fino al XVIII secolo, causato anche dalle difficoltà incontrate nel governare e controllare quel piccolo territorio, tra cui le continue incursioni dei pirati e le dispute sulla sua sovranità con lo Stato pontificio. Infine, da un punto di vista realizzativo, si tratta di interessanti documenti cartografici, prodotti immediatamente prima all’avvento dell’uso dei rilevamenti scientifici e degli strumenti di precisione nel processo di produzione cartografica, sia di natura marina che terrestre, di cui, a fine secolo, fu un grande esponente Rizzi Zannoni.
Grazie alla guida interattiva ai Luoghi di Roma Tre puoi trovare con facilità l'ubicazione delle ... more Grazie alla guida interattiva ai Luoghi di Roma Tre puoi trovare con facilità l'ubicazione delle diverse sedi dell'ateneo, il modo migliore per raggiungerle e i contatti principali. Attraverso il menu orizzontale puoi accedere ai LUOGHI di Roma Tre o alla versione navigabile della CARTA stampata. Puoi inoltre segnalare i PUNTI DI INTERESSE (POI) che secondo te andrebbero citati in questa guida. Infine, se stai navigando su uno smartphone o un tablet, puoi APRIRE LA CARTA SU GOOGLE MAPS e utilizzare gli strumenti di localizzazione e navigazione messi a disposizione dalla piattaforma.