Sandra Chistolini | Università degli studi Roma Tre (original) (raw)
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The “Fondo Pizzigoni” realised by Sandra Chistolini at the Department of Education of the Univers... more The “Fondo Pizzigoni” realised by Sandra Chistolini at the Department of Education of the University of Rome Three is the unique archive about the experimental method conceived by the Italian educator Giuseppina Pizzigoni (1870-1947) and continued with innovative impulse from 1954 to 2021 in infant school and University.
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Papers by Sandra Chistolini
TELLUS folio , 2020
Il Coronavirus visto dai bambini della scuola dell'infanzia all'aperto. Il nuovo stile di vita pe... more Il Coronavirus visto dai bambini della scuola dell'infanzia all'aperto. Il nuovo stile di vita per esorcizzare la paura. Il riposo forzato delle scuole ha aperto scenari nuovi nell'universo dell'infanzia. I bambini si sono improvvisamente ricongiunti con i genitori, in ore straordinarie di affetto infinito.
Tellusfolio.it, 2020
Il Giornalone della Scuola, 1977-1978 Obiettivo educazione Sandra Chistolini. Il Fondo Pizzigoni ... more Il Giornalone della Scuola, 1977-1978 Obiettivo educazione Sandra Chistolini. Il Fondo Pizzigoni e il metodo sperimentale nella scuola dell'infanzia "È necessario allargare il nostro concetto di scuola fino a sentire che scuola è il mondo" (Giuseppina Pizzigoni, 1931) 11 Febbraio 2020 Fu per puro caso che nel 2004, di passaggio a Milano, in attesa del treno per Roma, mi fermai a leggere la pubblicazione dal titolo Conoscere Milano: il Passante Ferroviario ed all'interno trovai la notizia sulla Scuola elementare "La Rinnovata" con scritto: "Di fronte al quartiere Mac Mahon si trova la scuola elementare 'La Rinnovata', un interessante edificio del 1927 (ing. Belloni) in cui si sperimentavano i principi educativi e didattici innovativi di Giuseppina Pizzigoni". Mi recai immediatamente all'ufficio informazioni della Stazione Centrale per chiedere quanto tempo ci volesse per andare e tornare da quella scuola. Certamente avevo il tempo per prendere il prossimo treno e, senza esitazione, corsi al tram e raggiunsi la scuola. Quello fu l'inizio del mio studio e della mia ricerca sul metodo sperimentale di Giuseppina Pizzigoni. Una specie di illuminazione sull'opera di una maestra tanto rilevante per la cultura pedagogica italiana, eppure trascurata, soprattutto per il contributo che ha dato al rinnovamento di quello che all'epoca si chiamava "asilo infantile". La ricerca negli anni successivi ha confermato la mia intuizione iniziale. Mi trovavo davanti ad un pensiero che era opportuno far conoscere ad insegnanti ed educatori affinché trovassero il bandolo della matassa del loro fare scuola. Pur non essendo stata io allieva della Pizzigoni (1870-1947) capivo, mentre leggevo le sue opere e vedevo a che cosa gli insegnanti avevano dato vita nei decenni successivi all'ideazione originaria, che c'era qualcosa che mi univa a quello spirito aperto, indagatore e curioso, interamente orientato al bene dell'infanzia. La vicenda pedagogica di Giuseppina Pizzigoni è stata parallela a quella di Maria Montessori (1870-1952). Ambedue dialogarono con il Ministero, con l'Università, con il mondo ma le strade del metodo non furono esattamente le stesse. Nei miei viaggi alla Rinnovata, cominciai a scoprire che cosa era accaduto dal 1947 del metodo sperimentale. Emergeva chiaramente che la scuola dell'infanzia rimaneva in penombra. Una sola maestra, poi direttrice, era considerata esperta del metodo alla scuola materna. Si trattava di Sara Bertuzzi (1922-2016) degna discepola della Pizzigoni sin dal 1954. Con Sara iniziarono anni di lavoro affinché nulla andasse perduto di quello che diligentemente aveva raccolto durante la sua vita scolastica. Si unirono a noi altre insegnanti ed educatrici che avevano seguito Sara e potevano testimoniarne l'opera pedagogica. Nacque il Fondo Pizzigoni, ufficialmente riconosciuto con delibera della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre il 17/07/2012. Come responsabile del Fondo sento l'obbligo morale di far vivere quanto ricevuto da Sara come dono per formare gli insegnanti. Si tratta di
Sommario Nell'estate del 2018, giovani tra i 16 e i 35 anni di età, provenienti da tutto il mondo... more Sommario Nell'estate del 2018, giovani tra i 16 e i 35 anni di età, provenienti da tutto il mondo, hanno partecipato alla seconda edizione del Global Youth Congress. L'evento internazionale è stato organizzato dalla Liverpool Hope University (Inghilterra) e ha seguito un protocollo ecumenico e interreligioso, multiculturale e umanistico, coniugando il senso del globale secondo concetti fondanti l'incontro delle culture. La visione di The Big Hope 2 ha inteso far emergere i valori della pace e dell'amore e ha sottolineato come l'educazione sia l'unica via possibile per poter vivere insieme nel rispetto di tutti gli esseri umani, superando le discriminazioni, il conflitto, la disuguaglian-za, l'ingiustizia sociale. I punti nevralgici della formazione al bene sono stati presentati attraverso un'ampia pluralità di linguaggi, senza trascurare nulla dell'universo giovanile. Centinai di delegati convenuti nell'Università sono stati ascoltatori e protagonisti, a un tempo, sintonizzando culture, concezioni, credenze. Nella filosofia della Hope University, raccogliere la sfida al cambiamento significa dare ai giovani l'opportunità di comprendere come le loro energie e le loro idee potranno disegnare e orientare il futuro del mondo. I giovani leader si stanno preparando per sedere ai tavoli della politica dei grandi forti di un'esperienze tra le più significative. L'auspicio è che questi giovani influenzeranno le scelte globali più importanti e sapranno guidare il cambiamento, con coraggio, passione e sag-gezza, senza farsi abbattere dalle difficoltà, convinti di far parte di un progetto di vaste dimensioni appena cominciato a Liverpool.
Giornata della Ricerca , 2019
Quest'opera è assoggettata alla disciplina Creative Commons attribution 4.0 International Licence... more Quest'opera è assoggettata alla disciplina Creative Commons attribution 4.0 International Licence (CC BY-NC-ND 4.0) che impone l'attribuzione della paternità dell'opera, proibisce di alterarla, trasformarla o usarla per produrre un'altra opera, e ne esclude l'uso per ricavarne un profitto commerciale.
The “Fondo Pizzigoni” realised by Sandra Chistolini at the Department of Education of the Univers... more The “Fondo Pizzigoni” realised by Sandra Chistolini at the Department of Education of the University of Rome Three is the unique archive about the experimental method conceived by the Italian educator Giuseppina Pizzigoni (1870-1947) and continued with innovative impulse from 1954 to 2021 in infant school and University.
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TELLUS folio , 2020
Il Coronavirus visto dai bambini della scuola dell'infanzia all'aperto. Il nuovo stile di vita pe... more Il Coronavirus visto dai bambini della scuola dell'infanzia all'aperto. Il nuovo stile di vita per esorcizzare la paura. Il riposo forzato delle scuole ha aperto scenari nuovi nell'universo dell'infanzia. I bambini si sono improvvisamente ricongiunti con i genitori, in ore straordinarie di affetto infinito.
Tellusfolio.it, 2020
Il Giornalone della Scuola, 1977-1978 Obiettivo educazione Sandra Chistolini. Il Fondo Pizzigoni ... more Il Giornalone della Scuola, 1977-1978 Obiettivo educazione Sandra Chistolini. Il Fondo Pizzigoni e il metodo sperimentale nella scuola dell'infanzia "È necessario allargare il nostro concetto di scuola fino a sentire che scuola è il mondo" (Giuseppina Pizzigoni, 1931) 11 Febbraio 2020 Fu per puro caso che nel 2004, di passaggio a Milano, in attesa del treno per Roma, mi fermai a leggere la pubblicazione dal titolo Conoscere Milano: il Passante Ferroviario ed all'interno trovai la notizia sulla Scuola elementare "La Rinnovata" con scritto: "Di fronte al quartiere Mac Mahon si trova la scuola elementare 'La Rinnovata', un interessante edificio del 1927 (ing. Belloni) in cui si sperimentavano i principi educativi e didattici innovativi di Giuseppina Pizzigoni". Mi recai immediatamente all'ufficio informazioni della Stazione Centrale per chiedere quanto tempo ci volesse per andare e tornare da quella scuola. Certamente avevo il tempo per prendere il prossimo treno e, senza esitazione, corsi al tram e raggiunsi la scuola. Quello fu l'inizio del mio studio e della mia ricerca sul metodo sperimentale di Giuseppina Pizzigoni. Una specie di illuminazione sull'opera di una maestra tanto rilevante per la cultura pedagogica italiana, eppure trascurata, soprattutto per il contributo che ha dato al rinnovamento di quello che all'epoca si chiamava "asilo infantile". La ricerca negli anni successivi ha confermato la mia intuizione iniziale. Mi trovavo davanti ad un pensiero che era opportuno far conoscere ad insegnanti ed educatori affinché trovassero il bandolo della matassa del loro fare scuola. Pur non essendo stata io allieva della Pizzigoni (1870-1947) capivo, mentre leggevo le sue opere e vedevo a che cosa gli insegnanti avevano dato vita nei decenni successivi all'ideazione originaria, che c'era qualcosa che mi univa a quello spirito aperto, indagatore e curioso, interamente orientato al bene dell'infanzia. La vicenda pedagogica di Giuseppina Pizzigoni è stata parallela a quella di Maria Montessori (1870-1952). Ambedue dialogarono con il Ministero, con l'Università, con il mondo ma le strade del metodo non furono esattamente le stesse. Nei miei viaggi alla Rinnovata, cominciai a scoprire che cosa era accaduto dal 1947 del metodo sperimentale. Emergeva chiaramente che la scuola dell'infanzia rimaneva in penombra. Una sola maestra, poi direttrice, era considerata esperta del metodo alla scuola materna. Si trattava di Sara Bertuzzi (1922-2016) degna discepola della Pizzigoni sin dal 1954. Con Sara iniziarono anni di lavoro affinché nulla andasse perduto di quello che diligentemente aveva raccolto durante la sua vita scolastica. Si unirono a noi altre insegnanti ed educatrici che avevano seguito Sara e potevano testimoniarne l'opera pedagogica. Nacque il Fondo Pizzigoni, ufficialmente riconosciuto con delibera della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre il 17/07/2012. Come responsabile del Fondo sento l'obbligo morale di far vivere quanto ricevuto da Sara come dono per formare gli insegnanti. Si tratta di
Sommario Nell'estate del 2018, giovani tra i 16 e i 35 anni di età, provenienti da tutto il mondo... more Sommario Nell'estate del 2018, giovani tra i 16 e i 35 anni di età, provenienti da tutto il mondo, hanno partecipato alla seconda edizione del Global Youth Congress. L'evento internazionale è stato organizzato dalla Liverpool Hope University (Inghilterra) e ha seguito un protocollo ecumenico e interreligioso, multiculturale e umanistico, coniugando il senso del globale secondo concetti fondanti l'incontro delle culture. La visione di The Big Hope 2 ha inteso far emergere i valori della pace e dell'amore e ha sottolineato come l'educazione sia l'unica via possibile per poter vivere insieme nel rispetto di tutti gli esseri umani, superando le discriminazioni, il conflitto, la disuguaglian-za, l'ingiustizia sociale. I punti nevralgici della formazione al bene sono stati presentati attraverso un'ampia pluralità di linguaggi, senza trascurare nulla dell'universo giovanile. Centinai di delegati convenuti nell'Università sono stati ascoltatori e protagonisti, a un tempo, sintonizzando culture, concezioni, credenze. Nella filosofia della Hope University, raccogliere la sfida al cambiamento significa dare ai giovani l'opportunità di comprendere come le loro energie e le loro idee potranno disegnare e orientare il futuro del mondo. I giovani leader si stanno preparando per sedere ai tavoli della politica dei grandi forti di un'esperienze tra le più significative. L'auspicio è che questi giovani influenzeranno le scelte globali più importanti e sapranno guidare il cambiamento, con coraggio, passione e sag-gezza, senza farsi abbattere dalle difficoltà, convinti di far parte di un progetto di vaste dimensioni appena cominciato a Liverpool.
Giornata della Ricerca , 2019
Quest'opera è assoggettata alla disciplina Creative Commons attribution 4.0 International Licence... more Quest'opera è assoggettata alla disciplina Creative Commons attribution 4.0 International Licence (CC BY-NC-ND 4.0) che impone l'attribuzione della paternità dell'opera, proibisce di alterarla, trasformarla o usarla per produrre un'altra opera, e ne esclude l'uso per ricavarne un profitto commerciale.
Gli articoli pubblicati in questo periodico sono sottoposti preventivamente ad una doppia procedu... more Gli articoli pubblicati in questo periodico sono sottoposti preventivamente ad una doppia procedura di peer review.
Il presente volume è pubblicato in open access, ossia il file dell'intero lavoro è liberamente sc... more Il presente volume è pubblicato in open access, ossia il file dell'intero lavoro è liberamente scaricabile dalla piattaforma FrancoAngeli Open Access (http://bit.ly/francoangeli-oa). FrancoAngeli Open Access è la piattaforma per pubblicare articoli e monografie, rispettando gli standard etici e qualitativi e la messa a disposizione dei contenuti ad accesso aperto. Oltre a garantire il deposito nei maggiori archivi e repository internazionali OA, la sua integrazione con tutto il ricco catalogo di riviste e collane FrancoAngeli massimizza la visibilità, favorisce facilità di ricerca per l'utente e possibilità di impatto per l'autore. Per saperne di più: http://www.francoangeli.it/come_pubblicare/pubblicare_19.asp I lettori che desiderano informarsi sui libri e le riviste da noi pubblicati possono consultare il nostro sito Internet: www.francoangeli.it e iscriversi nella home page al servizio "Informatemi" per ricevere via e-mail le segnalazioni delle novità.
Gli articoli pubblicati in questo periodico sono sottoposti preventivamente ad una doppia procedu... more Gli articoli pubblicati in questo periodico sono sottoposti preventivamente ad una doppia procedura di peer review.
L'opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d'autore ed è pubblicata... more L'opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d'autore ed è pubblicata in versione digitale con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 4.0 Internazionale (CC-BY-NC-ND 4.0) L'Utente nel momento in cui effettua il download dell'opera accetta tutte le condizioni della licenza d'uso dell'opera previste e comunicate sul sito https:
Il presente volume è pubblicato in open access, ossia il file dell'intero lavoro è liberamente sc... more Il presente volume è pubblicato in open access, ossia il file dell'intero lavoro è liberamente scaricabile dalla piattaforma FrancoAngeli Open Access (http://bit.ly/francoangeli-oa). FrancoAngeli Open Access è la piattaforma per pubblicare articoli e monografie, rispettando gli standard etici e qualitativi e la messa a disposizione dei contenuti ad accesso aperto. Oltre a garantire il deposito nei maggiori archivi e repository internazionali OA, la sua integrazione con tutto il ricco catalogo di riviste e collane FrancoAngeli massimizza la visibilità, favorisce facilità di ricerca per l'utente e possibilità di impatto per l'autore. Per saperne di più: http://www.francoangeli.it/come_pubblicare/pubblicare_19.asp I lettori che desiderano informarsi sui libri e le riviste da noi pubblicati possono consultare il nostro sito Internet: www.francoangeli.it e iscriversi nella home page al servizio "Informatemi" per ricevere via e-mail le segnalazioni delle novità.
Il Fondo Pizzigoni. Metodo sperimentale e scuola dell'infanzia nei Diari di Sara Bertuzzi, 2020
The Pizzigoni Fund, “Fondo Pizzigoni” contains 389 books and 471 objects on the experimental meth... more The Pizzigoni Fund, “Fondo Pizzigoni” contains 389 books and 471 objects on the experimental method, and is accessible online from the University of Rome Three Library System. The documents are both Pizzigoni's original work and Bertuzzi's production, such as the seven autograph Diaries presented in this volume. Each Diary introduces the meaning of education and specifies the mission of the educator; it deals with themes and topics of the school, examines, with several details, the development of boys and girls, describes the pedagogical phases of the school year, shows the preferential paths to accompany the children to scientific knowledge and human and social maturation. The book opens a window to the knowledge of the Italian educator Giuseppina Pizzigoni and the followers of her method.
L’Asilo nel Bosco. La scuola aperta alla comunicazione sul territorio tra arte e comunità, 2021
The study on kindergarten in the woods, outdoor schooling, outdoor education reaches its fullest ... more The study on kindergarten in the woods, outdoor schooling, outdoor education reaches its fullest expression in the ARTIS Project Accessibility Roma Tre, Technological Innovation, Sustainability. Shortly before lockdown, teachers were asked to venture out with five-year-old children, prepared with outdoor education, into the paleontological paths of the museum site of Polledrara di Cecanibbio on the Aurelia and Boccea roads. The remains of ancient elephants, and other local fauna, speak of the crossing of the sleeping river in the Roman countryside. The millenary datum is depicted in the present. The archaeological find is now unveiled before the curious eyes of those who learn the appropriate words and immediately process them, according to a phraseology that has gradually become a pre-scientific language.
Sandra Chistolini, 2019
The main aims is to provide the "Erasmus Plus" project participants with a solid knowledge of the... more The main aims is to provide the "Erasmus Plus" project participants with a solid knowledge of the Decoding the Disciplines (DD) methodology, as well as to acquaint all other participants with a common understanding of this innovative teaching and learning approach.