Nicoletta volante | University of Siena / Università di Siena (original) (raw)

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Papers by Nicoletta volante

Research paper thumbnail of Il campaniforme di via della Sassaiola (Sesto Fiorentino, Firenze)

Rassegna Di Archeologia, 1999

Research paper thumbnail of Neto - Via Verga (Sesto Fiorentino): la produzione vascolare dell'area 1

Rivista Di Scienze Preistoriche, 2003

... | Ayuda. Neto - Via Verga (Sesto Fiorentino): la produzione vascolare dell'area 1. A... more ... | Ayuda. Neto - Via Verga (Sesto Fiorentino): la produzione vascolare dell'area 1. Autores:Nicoletta Volante; Localización: Rivista di scienze preistoriche, ISSN 0035-6514, Nº. 53, 2003 , pags. 375-504. © 2001-2010 Universidad de La Rioja · Todos los derechos reservados. ...

Research paper thumbnail of Adriatico e Tirreno a confronto: analisi dell'occupazione territoriale tra il Neolitico finale e l'età del Rame in alcune aree campione dell'Italia centrale

Rivista di scienze …, 2009

SOME SAMPLE AREAS OF CENTRAL ITALY - This paper reports the results of a one-year IIPP project &a... more SOME SAMPLE AREAS OF CENTRAL ITALY - This paper reports the results of a one-year IIPP project "Adriatico e Tirreno a confronto". The project aimed to compare the settlement strategies during Final Neolithic and Copper Age in four sample areas of Toscana, Latium and ...

Research paper thumbnail of Materiali e tecniche di fabbricazione

archeo.unisi.it

Scrivere alcune decine di cartelle a carattere didattico e didascalico su Materiali e tecniche di... more Scrivere alcune decine di cartelle a carattere didattico e didascalico su Materiali e tecniche di fabbricazione della ceramica è un'operazione tanto importante per orientare il futuro lavoro di quegli studenti che si apprestano a divenire archeologi e storici della cultura materiale quanto è, al tempo stesso, un'incitazione al "copia e incolla" informatico da precedenti lavori o al plagio più o meno raffinato. Sulla ceramica e sulla sua tecnologia è difatti già stato scritto moltissimo e ovviamente con inevitabili ripetizioni tanto più frequenti quanto più l'argomento è affrontato in chiave generale e introduttiva. Essendo il "copia e incolla" operazione piuttosto avvilente e il plagio rimanendo un reato, si è deciso di procedere in questa operazione nel modo più didascalico possibile che, se non esclude totalmente quanto sopra, perlomeno dovrebbe consentire un risultato diverso sia dal punto di vista espositivo sia per il tipo di fruizione a cui si presta. Questo nella speranza che il mezzo informatico renda possibile l'intervento del lettore se non sul testo, che in questa fase è redatto in forma tradizionale, perlomeno su una tabella (tab. 1) che si ipotizza poter funzionare da guida (e che per questo d'ora innanzi sarà detta Tabella-Guida) che nulla esclude divenga, con il tempo e l'aiuto di esperti informatici, una sorta di ipertesto in cui ogni studente possa costruire un percorso consono ai propri obiettivi. Percorso eventualmente allargabile all'intero mondo della produzione ceramica (dalle statuine paleolitiche alle ceramiche industriali) ma, più ragionevolmente, limitabile a determinati periodi storici, a specifici problemi di ricerca, agli usi e consumi dei singoli studenti. Prima di entrare nel vivo del tema Materiali e tecniche di fabbricazione della ceramica e di discutere della Tabella-Guida di cui si è detto, si ritiene in questa sede utile fornire alcune indicazioni più generali che spieghino i motivi per cui si ritiene importante lo studio archeologico delle ceramiche, la storia dei diversi modi di guardare a tali reperti, il nostro privilegiare una certa impostazione di questo lavoro. Anche questo viene fatto in forma estremamente breve, mirando ad evidenziare i nessi logici di quanto si propone e a favorire una rapida leggibilità del tutto, così che anche affermazioni note ai più possano essere scorse senza eccessiva noia e ragionate per quel che valgono (forse non tutte sono note e non tutte sono ovvie). Ricordiamoci che secondo un noto studioso americano, frequentemente citato al riguardo, gli archeologi dedicano il 90% del proprio tempo allo studio della ceramica (CHANG 1967) e, se anche così non è, è chiaro che l'impegno profuso sul tema resta tale da giustificare un'approfondita conoscenza del perché ciò va fatto. Solo in tal modo si eviterà di autogiustificare il proprio impegno con spiegazioni del tipo "così fan tutti" e scadere poi, inevitabilmente, nel perseguire senza fantasia e originalità in percorsi di ricerca segnati da una tradizione di studi ormai secolare (che non va dimenticata, ma che non deve necessariamente divenire una camicia di forza).

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Rassegna Di Archeologia, 1999

Research paper thumbnail of Neto - Via Verga (Sesto Fiorentino): la produzione vascolare dell'area 1

Rivista Di Scienze Preistoriche, 2003

... | Ayuda. Neto - Via Verga (Sesto Fiorentino): la produzione vascolare dell'area 1. A... more ... | Ayuda. Neto - Via Verga (Sesto Fiorentino): la produzione vascolare dell'area 1. Autores:Nicoletta Volante; Localización: Rivista di scienze preistoriche, ISSN 0035-6514, Nº. 53, 2003 , pags. 375-504. © 2001-2010 Universidad de La Rioja · Todos los derechos reservados. ...

Research paper thumbnail of Adriatico e Tirreno a confronto: analisi dell'occupazione territoriale tra il Neolitico finale e l'età del Rame in alcune aree campione dell'Italia centrale

Rivista di scienze …, 2009

SOME SAMPLE AREAS OF CENTRAL ITALY - This paper reports the results of a one-year IIPP project &a... more SOME SAMPLE AREAS OF CENTRAL ITALY - This paper reports the results of a one-year IIPP project "Adriatico e Tirreno a confronto". The project aimed to compare the settlement strategies during Final Neolithic and Copper Age in four sample areas of Toscana, Latium and ...

Research paper thumbnail of Materiali e tecniche di fabbricazione

archeo.unisi.it

Scrivere alcune decine di cartelle a carattere didattico e didascalico su Materiali e tecniche di... more Scrivere alcune decine di cartelle a carattere didattico e didascalico su Materiali e tecniche di fabbricazione della ceramica è un'operazione tanto importante per orientare il futuro lavoro di quegli studenti che si apprestano a divenire archeologi e storici della cultura materiale quanto è, al tempo stesso, un'incitazione al "copia e incolla" informatico da precedenti lavori o al plagio più o meno raffinato. Sulla ceramica e sulla sua tecnologia è difatti già stato scritto moltissimo e ovviamente con inevitabili ripetizioni tanto più frequenti quanto più l'argomento è affrontato in chiave generale e introduttiva. Essendo il "copia e incolla" operazione piuttosto avvilente e il plagio rimanendo un reato, si è deciso di procedere in questa operazione nel modo più didascalico possibile che, se non esclude totalmente quanto sopra, perlomeno dovrebbe consentire un risultato diverso sia dal punto di vista espositivo sia per il tipo di fruizione a cui si presta. Questo nella speranza che il mezzo informatico renda possibile l'intervento del lettore se non sul testo, che in questa fase è redatto in forma tradizionale, perlomeno su una tabella (tab. 1) che si ipotizza poter funzionare da guida (e che per questo d'ora innanzi sarà detta Tabella-Guida) che nulla esclude divenga, con il tempo e l'aiuto di esperti informatici, una sorta di ipertesto in cui ogni studente possa costruire un percorso consono ai propri obiettivi. Percorso eventualmente allargabile all'intero mondo della produzione ceramica (dalle statuine paleolitiche alle ceramiche industriali) ma, più ragionevolmente, limitabile a determinati periodi storici, a specifici problemi di ricerca, agli usi e consumi dei singoli studenti. Prima di entrare nel vivo del tema Materiali e tecniche di fabbricazione della ceramica e di discutere della Tabella-Guida di cui si è detto, si ritiene in questa sede utile fornire alcune indicazioni più generali che spieghino i motivi per cui si ritiene importante lo studio archeologico delle ceramiche, la storia dei diversi modi di guardare a tali reperti, il nostro privilegiare una certa impostazione di questo lavoro. Anche questo viene fatto in forma estremamente breve, mirando ad evidenziare i nessi logici di quanto si propone e a favorire una rapida leggibilità del tutto, così che anche affermazioni note ai più possano essere scorse senza eccessiva noia e ragionate per quel che valgono (forse non tutte sono note e non tutte sono ovvie). Ricordiamoci che secondo un noto studioso americano, frequentemente citato al riguardo, gli archeologi dedicano il 90% del proprio tempo allo studio della ceramica (CHANG 1967) e, se anche così non è, è chiaro che l'impegno profuso sul tema resta tale da giustificare un'approfondita conoscenza del perché ciò va fatto. Solo in tal modo si eviterà di autogiustificare il proprio impegno con spiegazioni del tipo "così fan tutti" e scadere poi, inevitabilmente, nel perseguire senza fantasia e originalità in percorsi di ricerca segnati da una tradizione di studi ormai secolare (che non va dimenticata, ma che non deve necessariamente divenire una camicia di forza).