Gaetano Carlizzi | Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (original) (raw)
Books by Gaetano Carlizzi
Dike giuridica, 2022
L’Opera · analizza, in modo approfondito e con immediata operatività, la riforma del process... more L’Opera
· analizza, in modo approfondito e con immediata operatività, la riforma del processo e dell’ordinamento tributario, introdotta dalla L. 31 agosto 2022, n. 130.
· esamina la nuova disciplina, attraverso la necessaria analisi comparativa tra vecchie e nuove regole
· contiene un utilissimo quadro di confronto, a chiusura di ciascun paragrafo, che favorisce la fruibilità dei contenuti da parte del lettore
· offre un corposo sistema ricostruttivo delle molteplici innovazioni di questa ampia riforma, dando conto del paradigma sistematico degli istituti e delle conseguenze applicative di ciascuna disposizione.
Vandenhoeck & Ruprecht, 2018
Die Juristische Hermeneutik tritt mit dem 20. Jahrhundert in eine entscheidende Phase: Es handelt... more Die Juristische Hermeneutik tritt mit dem 20. Jahrhundert in eine entscheidende Phase: Es handelt sich einerseits um den Abschluss einer langen Tradition der juristischen Interpretation, die den Akzent vornehmlich auf den schöpferischen Charakter der Rechtsanwendung gelegt hat. Andererseits ist das 20. Jahrhundert aber auch ein paradigmatischer Neuanfang. Denn gegen die in jener Zeit zunehmend an Einfluss gewinnende analytische Rechtstheorie formiert sich ein »hermeneutischer Widerstand« durch Gustav Radbruch, Arthur Kaufmann und Winfried Hassemer. Der vorliegende, in Italien bereits erschienene Quellenband versammelt hierzu die wichtigsten Texte mit kurzen Einführungen.
Bonomo , 2018
8 Sulla possibilità di classificare i sistemi probatori a seconda che siano caratterizzati dalla ... more 8 Sulla possibilità di classificare i sistemi probatori a seconda che siano caratterizzati dalla «presenza [o] mancanza di vincoli legislativi al convincimento giudiziale» (questi ultimi, a loro volta, suddistinguibili in sistemi «contemplanti il convincimento intimo» e «caratterizzati dal libero convincimento»), G. Ubertis, Profili di epistemologia giudiziaria, Giuffrè, Milano, 2015, p. 162 s. (corsivi nell'orig.). 9 Sul punto, nella dottrina processualpenalistica: M. Daniele, Regole di esclusione e regole di valutazione della prova, Giappichelli, Torino, 2009, pp. 66-90 (per le «regole di valutazione positiva»-espressione preferita a «prova legale»: ivi, p. 66), pp. 119-123 (per le «regole di valutazione negativa»); in quella processualcivilistica:
Nomos, 2013
"Juristische Hermeneutik ist einerseits regelgeleitete Praxis der Interpretation zur Erklärung vo... more "Juristische Hermeneutik ist einerseits regelgeleitete Praxis der Interpretation zur Erklärung von Rechtssätzen, andererseits Theorie über die Herkunft, Legitimation und Funktion von Interpretationsmethoden. Die theoretische Einsicht, dass juristische Interpretation niemals auf ihre erklärende Funktion beschränkt bleibt, sondern durch den Interpreten einen unvermeidlich schöpferischen Charakter annimmt, geht erst auf die Erneuerung der Hermeneutik zu Beginn des 19. Jahrhunderts zurück.
In diesem Band untersuchen sieben Beiträge ausgewählte Konzeptionen juristischer Hermeneutik vom 19. Jahrhundert bis zur Gegenwart im Schnittfeld von Recht, Philosophie, Theologie und Rhetorik."
La Scuola di Pitagora , 2012
Papers by Gaetano Carlizzi
Estudios sociales sobre derecho y pena, 2024
Resumen Se ha hablado de "hermenéutica jurídica" durante mucho tiempo en muchos, quizás demasiado... more Resumen Se ha hablado de "hermenéutica jurídica" durante mucho tiempo en muchos, quizás demasiados, sentidos, que comparten la idea general del esfuerzo de comprensión de los textos normativos. Esta proliferación ha contribuido ciertamente a la popularidad del concepto, pero también a su inflación y, en última instancia, al debilitamiento de su capacidad informativa. Para remediar este estado de cosas, es necesario realizar un paciente trabajo de reconstrucción histórica, que revise las principales maneras en que el pensamiento jurídico ha abordado el problema de la comprensión a lo largo de los siglos. En este artículo, después de exponer en el §2 las tres primeras maneras (hermenéutica como mera práctica, como metodología y como teoría), nos enfocaremos en la cuarta (hermenéutica como filosofía), que ha tomado forma en un movimiento aquí denominado "hermenéutica nomofactual”. Más precisamente, el propósito de las siguientes reflexiones es esbozar la génesis y el desarrollo de la hermenéutica nomofactual en Alemania entre los años 20 y 80 del siglo pasado (§3), para luego proporcionar una summa a través del análisis de las que pueden considerarse sus 11 tesis fundamentales (§4).
Atti di terrorismo internazionale in situazioni di conflitto armato, 2024
Giurisdizione universale sui crimini di guerra Prof.ssa Mariavaleria del Tufo p. 3 Crimini in mar... more Giurisdizione universale sui crimini di guerra Prof.ssa Mariavaleria del Tufo p. 3 Crimini in mare e giurisdizione penale Amm. Isp. Ca. Fabio Caffio p. 16 Elementi del crimine di genocidio e quadro evolutivo della giurisprudenza internazionale Prof. Salvatore Zappalà p. 22 Violazioni del D.I.U. nella condotta delle operazioni militari Col. Francesco Elia p. 28 Conclusioni della PRIMA SESSIONE Prof.ssa Valeria Eboli p. 33 Il progetto di Manuale di diritto internazionale applicabile alle operazioni militari Prof. Giulio Bartolini p. 36 Atti di terrorismo internazionale in situazioni di conflitto armato Dott. Gaetano Carlizzi p. 43 Violenza di genere nella giurisprudenza penale internazionale Avv. Cristina Perozzi p.
Lo Stato, 2024
Abstract The essay starts from a recent, packed pamphlet by Enrico Diciotti on the judicial creat... more Abstract
The essay starts from a recent, packed pamphlet by Enrico Diciotti on the judicial creativity. It is divided into two main parts, the first reconstructive, the second critical. In the first part (§ 2.), the main thesis of the work is analyzed: the legal interpretation has sometimes a cognitive character, sometimes a creative one. It is based on the assumption that the bulk of provisions expresses, yes, a single rule, but can also express further, alternative ones. In the second part (§ 3.), this conception is subjected to criticism of method and substance. The latter can be summarized as follows: a positive-textualist conception of the pre-existing law does not necessarily lead to identifying it with the literal content of the legal provisions; the ambiguity of the latter is not exceptional, but is widespread in the legal system; the vagueness of the rules is not so much a semantic phenomenon, but above all an empirical one; interpretation must be kept clearly distinct from application, also to understand that the creativity of the one is realized in quite different ways from that of the other.
Diritto & questioni pubbliche , 2024
ABSTRACT L’articolo prende spunto dall’ultima fatica di Vito Velluzzi, una raccolta di saggi a ca... more ABSTRACT L’articolo prende spunto dall’ultima fatica di Vito Velluzzi, una raccolta di saggi a cavallo tra filosofia del diritto e dogmatica civilistica. Essa è improntata da una visione della prima tra le più proficue per la seconda e, in generale, per ogni dogmatica giuridica. Mi riferisco alla concezione della filosofia del diritto come analisi critica del diritto positivo, ossia, da un lato, come ricognizione delle operazioni argomentative e dei prodotti concettuali in cui questo si incarna; dall’altro, come controllo della loro chiarezza, coerenza interna e reciproca, adeguatezza teorica e fondatezza. La ricostruzione del pensiero di Velluzzi consente di mettere in luce la proteiformità di tale modo di fare filosofia del diritto, ossia la molteplicità degli orientamenti critici che esso può assumere (critico-demolitivo, critico-esplicativo, critico-argomentativo o critico-dogmatico). This paper is inspired by Vito Velluzzi's latest work, a collection of essays between philosophy of law and civil dogmatics. It is based on a vision of the first that is among the most profitable for the second and, in general, for any legal dogmatics. I am referring to the conception of philosophy of law as a critical analysis of positive law, that is, on the one hand, as recognition of the argumentative operations and conceptual products in which this is embodied; on the other hand, as control of their clarity, internal and mutual coherence, theoretical usefulness and foundation. The reconstruction of Velluzzi's thought allows us to highlight the protean nature of this way of doing philosophy of law, that is, the multiplicity of critical orientations that it can take on (critical-demolitive, critical-explanatory, critical-argumentative or critical-dogmatic).
Diritto & questioni pubbliche, 2023
ABSTRACT In questo articolo mi concentro sulle quattro tesi centrali dell’ultimo libro di Giovann... more ABSTRACT
In questo articolo mi concentro sulle quattro tesi centrali dell’ultimo libro di Giovanni Tuzet, riassumibili nei termini seguenti: la prova giudiziaria forma oggetto sia di un’ostensione sia di un’inferenza; il giudizio probatorio è un macroragionamento originato da un’abduzione; l’inferenza alla migliore spiegazione possibile è il metodo preferibile della valutazione e della decisione probatoria; il ragionamento probatorio è tipicamente probabilistico. La mia opinione è che queste tesi, che mettono finalmente in piena luce aspetti della prova giudiziaria in genere trascurati o confusi, sono per molti versi condivisibili, ma anche meritevoli di discussione, specie con riguardo all’attività giudiziale. Così: accanto all’inferenza, più che l’ostensione delle parti, sembra occorrere la percezione e il ricordo del giudice; il giudizio probatorio di quest’ultimo, oltre a contenere una fase abduttiva in via soltanto eventuale, non si esaurisce in un’inferenza, ma ha anche una marcata impronta narratologica; lo schema dell’inferenza alla migliore spiegazione possibile non pare offrire al giudice direttive sufficientemente chiare per la valutazione e la decisione probatoria, a differenza del modello dell’induzione critica; il riconoscimento del carattere probabilistico del giudizio probatorio è un passo fondamentale, ma va completato con l’elaborazione di una metodologia adeguata.
In this paper I focus on the four main theses of Giovanni Tuzet’s latest book, which can be summarized as follows: judicial evidence is the object of both an ostension and an inference; the evidentiary judgment is a macro-reasoning originating from an abduction; inference to the best explanation is the preferable method of evidentiary evaluation and decision; evidential reasoning is typically probabilistic. In my opinion these theses, which finally bring to light aspects of judicial evidence that are generally overlooked or confused, are in many ways acceptable, but also worthy of discussion, especially with regard to judicial activity. Thus: alongside the inference, rather than the ostension of the parties, the perception and memory of the judge seems to be needed; the evidentiary judgment of the latter, in addition to containing an abductive phase only if necessary, does not end in an inference, but also has a marked narratological imprint; the scheme of inference to the best explanation does not appear to offer the judge sufficiently clear directives for the evaluation and evidentiary decision, unlike the model of critical induction; the recognition of the probabilistic character of the evidentiary judgment is a fundamental step, but it must be completed through the development of an adequate methodology.
Archivio penale, 2023
Il seguente saggio si propone di approfondire le ragioni per le quali i confini stabiliti nel nos... more Il seguente saggio si propone di approfondire le ragioni per le quali i confini stabiliti nel nostro ordinamento tra giurisdizione militare e giurisdizione ordinaria in tempo di pace sono incerti, nonché di prospettare soluzioni utili al riguardo. Sotto il primo profilo, esso individua due ordini di ipotesi problematiche. Da un lato, quelle in cui non è chiaro se il fatto commesso da un militare e corrispondente sia auna norma incriminatrice comune sia a una militare violi contemporaneamente entrambe le norme o solo una delle due; qui l’incertezza dipende dalla mancata condivisione di un chiaro modello di soluzione dell’alternativa tra concorso di norme e concorso di reati. Dall’altro lato stanno le ipotesi in cui non è chiaro se il fatto commesso da un militare corrisponde solo a una norma incriminatrice, comune o militare, oppure a entrambe; qui l’incertezza dipende da divergenze interpretative relative agli elementi che distinguono le fattispecie criminose militari da quelle comuni. Le soluzioni praticabili per superare questa situazione di incertezza sono illustrate passando in rassegna un’ampia serie di casi giudiziari. A tal fine, il saggio propone di risolvere i problemi del primo ordine attraverso un modello monista complesso, ispirato all’opera di Ferrando Mantovani, e i problemi del secondo ordine attraverso una più approfondita riflessione sui suddetti elementi discretivi.
Materiali per una storia della cultura giuridica, 2022
Gustav Radbruch has been the greatest German legal philosopher of the XX century. His system of t... more Gustav Radbruch has been the greatest German legal philosopher of the XX century. His system of thought has developed between the first and the second postwar. Its intentionally antinomic mark has provoked many questions among his scholars. The most important one may be named the "question of continuity or discontinuity" and can be formulated as follows: has Radbruch's philosophy of law remained substantially unchanged after the end of the Second world war and the fall of Nazism? In this paper I address the question by analyzing and comparing the main work of the first phase of his research, the Philosophy of law of 1932, and the most important works of the second phase. On this basis I argue that Radbruch's philosophy of law was neither a pure legal positivism nor a pure natural law theory, but a synthesis of these fundamental traditions, which in German terms I propose to name "hermeneutischer Naturrechtspositivismus".
Revista Direito Público, 2022
Nos atuais discursos dos filósofos e cientistas do Direito, se fala cada vez mais de “hermenêutic... more Nos atuais discursos dos filósofos e cientistas do Direito, se fala cada vez mais de “hermenêutica jurídica”. Todavia, quando se tenta entender o que eles querem dizer com essa expressão, muitas vezes percebe-se que estão se referindo a coisas bem diferentes. Assim, repercorrendo a história do pensamento jurídico, resulta que a hermenêutica jurídica consistia ou apenas na prática da interpretação (Direitos romano e medieval), ou também em sua metodologia (desde a Baixa Idade Média até o final do século XVIII), ou, ademais, na sua teoria (graças ao trabalho de F. C. Von Savigny no século XIX), ou, sempre para além das outras formas, em uma verdadeira filosofia do Direito. Este artigo concentra-se nesta última forma, em particular no que se propõe chamar “hermenêutica jurídica nomofactual”, movimento de pensamento inaugurado a partir da década de 20 do século passado por G. Radbruch, fortalecido nas décadas seguintes, até o início dos anos 1980, por outros pensadores alemães, e, finalmente, recepcionado em vários países (incluindo Itália e Espanha). Mais precisamente, a ideia lançada pela primeira vez por esse movimento, segundo a qual o direito deriva sempre da dialética entre um elemento normativo e um elemento factual, será aqui explorada ilustrando as onze teses principais em que se caracterizou.
Sistema penale, 2022
L’obbligo di motivazione rafforzata costituisce una delle principali garanzie epistemologiche del... more L’obbligo di motivazione rafforzata costituisce una delle principali garanzie epistemologiche del giudizio penale di appello, gravando sul giudice di seconde cure che riformi la sentenza di primo grado per dissenso probatorio, in particolare trasformando l’assoluzione in condanna o viceversa. Esso è di origine pretoria e consiste nel dovere di non limitarsi a sostituire gli argomenti della sentenza impugnata con quelli proposti dalla parte vittoriosa in secondo grado, bensì di criticarli previamente, tanto da soddisfare lo standard probatorio valevole nel processo penale. D’altro canto, sebbene non sempre in maniena appropriata, di “obbligo di motivazione rafforzata” si è parlato anche in riferimento a ulteriori momenti o contesti, alcuni interni, altri esterni al processo penale. Nel seguente studio ci si propone di esaminare l’istituto da molteplici punti di vista. Innanzitutto, svolgendo un’analisi concettuale, per mostrare la diversità esistente tra gli autentici obblighi di motivazione rafforzata e obblighi consimili, qui chiamati “obblighi di motivazione vincolata”. In secondo luogo, individuando i diversi valori e fini che gli obblighi di motivazione rafforzata mirano a realizzare. Inoltre, mostrando che tali obblighi non hanno un unico contenuto, bensì due, uno di mezzi e uno di risultato, da approfondire confrontando i modelli della valutazione probatoria (sempre narratologico-inferenziale) del giudice di primo grado e, rispettivamente, del giudice di appello. Infine, chiedendosi se e come questi due diversi contenuti impongono di sanzionare nel giudizio di Cassazione il loro inadempimento.
Teoria e Storia del Diritto Privato, 2022
Diacronia, 2022
The paper aims to clarify the various forms of Legal Hermeneutics. It argues that Legal Hermeneut... more The paper aims to clarify the various forms of Legal Hermeneutics. It argues that Legal Hermeneutics can be a practice, a methodology, a theory or, possibly, a philosophy of legal interpretation. These possibilities are confirmed by the following historical survey, which is divided into three parts. The first part concerns the “age of the invention (of law)”: in the Ancient Rome the legal interpretation was merely practiced and had above all, for a long time, a marked creative and normative force. The second part concerns the “age of reception (of roman law)”: on the one hand, between the late Middle Ages and the end of the 18th century, numerous jurists elaborated increasingly refined methodologies of legal interpretation; on the other hand, in the first half of the 19th century, F.C. von Savigny also established an original theory of this activity. The last part concerns the “age of the codification”: after that objectivist and subjectivist theories debated at the turn of the 20th century the purpose of legal interpretation, some German thinkers formed a legal-philosophical movement, which is here called “Nomofactual Legal Hermeneutics”, since they argued for the first time that law arises from the interpretive mediation between norms and facts.
Dike giuridica, 2022
L’Opera · analizza, in modo approfondito e con immediata operatività, la riforma del process... more L’Opera
· analizza, in modo approfondito e con immediata operatività, la riforma del processo e dell’ordinamento tributario, introdotta dalla L. 31 agosto 2022, n. 130.
· esamina la nuova disciplina, attraverso la necessaria analisi comparativa tra vecchie e nuove regole
· contiene un utilissimo quadro di confronto, a chiusura di ciascun paragrafo, che favorisce la fruibilità dei contenuti da parte del lettore
· offre un corposo sistema ricostruttivo delle molteplici innovazioni di questa ampia riforma, dando conto del paradigma sistematico degli istituti e delle conseguenze applicative di ciascuna disposizione.
Vandenhoeck & Ruprecht, 2018
Die Juristische Hermeneutik tritt mit dem 20. Jahrhundert in eine entscheidende Phase: Es handelt... more Die Juristische Hermeneutik tritt mit dem 20. Jahrhundert in eine entscheidende Phase: Es handelt sich einerseits um den Abschluss einer langen Tradition der juristischen Interpretation, die den Akzent vornehmlich auf den schöpferischen Charakter der Rechtsanwendung gelegt hat. Andererseits ist das 20. Jahrhundert aber auch ein paradigmatischer Neuanfang. Denn gegen die in jener Zeit zunehmend an Einfluss gewinnende analytische Rechtstheorie formiert sich ein »hermeneutischer Widerstand« durch Gustav Radbruch, Arthur Kaufmann und Winfried Hassemer. Der vorliegende, in Italien bereits erschienene Quellenband versammelt hierzu die wichtigsten Texte mit kurzen Einführungen.
Bonomo , 2018
8 Sulla possibilità di classificare i sistemi probatori a seconda che siano caratterizzati dalla ... more 8 Sulla possibilità di classificare i sistemi probatori a seconda che siano caratterizzati dalla «presenza [o] mancanza di vincoli legislativi al convincimento giudiziale» (questi ultimi, a loro volta, suddistinguibili in sistemi «contemplanti il convincimento intimo» e «caratterizzati dal libero convincimento»), G. Ubertis, Profili di epistemologia giudiziaria, Giuffrè, Milano, 2015, p. 162 s. (corsivi nell'orig.). 9 Sul punto, nella dottrina processualpenalistica: M. Daniele, Regole di esclusione e regole di valutazione della prova, Giappichelli, Torino, 2009, pp. 66-90 (per le «regole di valutazione positiva»-espressione preferita a «prova legale»: ivi, p. 66), pp. 119-123 (per le «regole di valutazione negativa»); in quella processualcivilistica:
Nomos, 2013
"Juristische Hermeneutik ist einerseits regelgeleitete Praxis der Interpretation zur Erklärung vo... more "Juristische Hermeneutik ist einerseits regelgeleitete Praxis der Interpretation zur Erklärung von Rechtssätzen, andererseits Theorie über die Herkunft, Legitimation und Funktion von Interpretationsmethoden. Die theoretische Einsicht, dass juristische Interpretation niemals auf ihre erklärende Funktion beschränkt bleibt, sondern durch den Interpreten einen unvermeidlich schöpferischen Charakter annimmt, geht erst auf die Erneuerung der Hermeneutik zu Beginn des 19. Jahrhunderts zurück.
In diesem Band untersuchen sieben Beiträge ausgewählte Konzeptionen juristischer Hermeneutik vom 19. Jahrhundert bis zur Gegenwart im Schnittfeld von Recht, Philosophie, Theologie und Rhetorik."
La Scuola di Pitagora , 2012
Estudios sociales sobre derecho y pena, 2024
Resumen Se ha hablado de "hermenéutica jurídica" durante mucho tiempo en muchos, quizás demasiado... more Resumen Se ha hablado de "hermenéutica jurídica" durante mucho tiempo en muchos, quizás demasiados, sentidos, que comparten la idea general del esfuerzo de comprensión de los textos normativos. Esta proliferación ha contribuido ciertamente a la popularidad del concepto, pero también a su inflación y, en última instancia, al debilitamiento de su capacidad informativa. Para remediar este estado de cosas, es necesario realizar un paciente trabajo de reconstrucción histórica, que revise las principales maneras en que el pensamiento jurídico ha abordado el problema de la comprensión a lo largo de los siglos. En este artículo, después de exponer en el §2 las tres primeras maneras (hermenéutica como mera práctica, como metodología y como teoría), nos enfocaremos en la cuarta (hermenéutica como filosofía), que ha tomado forma en un movimiento aquí denominado "hermenéutica nomofactual”. Más precisamente, el propósito de las siguientes reflexiones es esbozar la génesis y el desarrollo de la hermenéutica nomofactual en Alemania entre los años 20 y 80 del siglo pasado (§3), para luego proporcionar una summa a través del análisis de las que pueden considerarse sus 11 tesis fundamentales (§4).
Atti di terrorismo internazionale in situazioni di conflitto armato, 2024
Giurisdizione universale sui crimini di guerra Prof.ssa Mariavaleria del Tufo p. 3 Crimini in mar... more Giurisdizione universale sui crimini di guerra Prof.ssa Mariavaleria del Tufo p. 3 Crimini in mare e giurisdizione penale Amm. Isp. Ca. Fabio Caffio p. 16 Elementi del crimine di genocidio e quadro evolutivo della giurisprudenza internazionale Prof. Salvatore Zappalà p. 22 Violazioni del D.I.U. nella condotta delle operazioni militari Col. Francesco Elia p. 28 Conclusioni della PRIMA SESSIONE Prof.ssa Valeria Eboli p. 33 Il progetto di Manuale di diritto internazionale applicabile alle operazioni militari Prof. Giulio Bartolini p. 36 Atti di terrorismo internazionale in situazioni di conflitto armato Dott. Gaetano Carlizzi p. 43 Violenza di genere nella giurisprudenza penale internazionale Avv. Cristina Perozzi p.
Lo Stato, 2024
Abstract The essay starts from a recent, packed pamphlet by Enrico Diciotti on the judicial creat... more Abstract
The essay starts from a recent, packed pamphlet by Enrico Diciotti on the judicial creativity. It is divided into two main parts, the first reconstructive, the second critical. In the first part (§ 2.), the main thesis of the work is analyzed: the legal interpretation has sometimes a cognitive character, sometimes a creative one. It is based on the assumption that the bulk of provisions expresses, yes, a single rule, but can also express further, alternative ones. In the second part (§ 3.), this conception is subjected to criticism of method and substance. The latter can be summarized as follows: a positive-textualist conception of the pre-existing law does not necessarily lead to identifying it with the literal content of the legal provisions; the ambiguity of the latter is not exceptional, but is widespread in the legal system; the vagueness of the rules is not so much a semantic phenomenon, but above all an empirical one; interpretation must be kept clearly distinct from application, also to understand that the creativity of the one is realized in quite different ways from that of the other.
Diritto & questioni pubbliche , 2024
ABSTRACT L’articolo prende spunto dall’ultima fatica di Vito Velluzzi, una raccolta di saggi a ca... more ABSTRACT L’articolo prende spunto dall’ultima fatica di Vito Velluzzi, una raccolta di saggi a cavallo tra filosofia del diritto e dogmatica civilistica. Essa è improntata da una visione della prima tra le più proficue per la seconda e, in generale, per ogni dogmatica giuridica. Mi riferisco alla concezione della filosofia del diritto come analisi critica del diritto positivo, ossia, da un lato, come ricognizione delle operazioni argomentative e dei prodotti concettuali in cui questo si incarna; dall’altro, come controllo della loro chiarezza, coerenza interna e reciproca, adeguatezza teorica e fondatezza. La ricostruzione del pensiero di Velluzzi consente di mettere in luce la proteiformità di tale modo di fare filosofia del diritto, ossia la molteplicità degli orientamenti critici che esso può assumere (critico-demolitivo, critico-esplicativo, critico-argomentativo o critico-dogmatico). This paper is inspired by Vito Velluzzi's latest work, a collection of essays between philosophy of law and civil dogmatics. It is based on a vision of the first that is among the most profitable for the second and, in general, for any legal dogmatics. I am referring to the conception of philosophy of law as a critical analysis of positive law, that is, on the one hand, as recognition of the argumentative operations and conceptual products in which this is embodied; on the other hand, as control of their clarity, internal and mutual coherence, theoretical usefulness and foundation. The reconstruction of Velluzzi's thought allows us to highlight the protean nature of this way of doing philosophy of law, that is, the multiplicity of critical orientations that it can take on (critical-demolitive, critical-explanatory, critical-argumentative or critical-dogmatic).
Diritto & questioni pubbliche, 2023
ABSTRACT In questo articolo mi concentro sulle quattro tesi centrali dell’ultimo libro di Giovann... more ABSTRACT
In questo articolo mi concentro sulle quattro tesi centrali dell’ultimo libro di Giovanni Tuzet, riassumibili nei termini seguenti: la prova giudiziaria forma oggetto sia di un’ostensione sia di un’inferenza; il giudizio probatorio è un macroragionamento originato da un’abduzione; l’inferenza alla migliore spiegazione possibile è il metodo preferibile della valutazione e della decisione probatoria; il ragionamento probatorio è tipicamente probabilistico. La mia opinione è che queste tesi, che mettono finalmente in piena luce aspetti della prova giudiziaria in genere trascurati o confusi, sono per molti versi condivisibili, ma anche meritevoli di discussione, specie con riguardo all’attività giudiziale. Così: accanto all’inferenza, più che l’ostensione delle parti, sembra occorrere la percezione e il ricordo del giudice; il giudizio probatorio di quest’ultimo, oltre a contenere una fase abduttiva in via soltanto eventuale, non si esaurisce in un’inferenza, ma ha anche una marcata impronta narratologica; lo schema dell’inferenza alla migliore spiegazione possibile non pare offrire al giudice direttive sufficientemente chiare per la valutazione e la decisione probatoria, a differenza del modello dell’induzione critica; il riconoscimento del carattere probabilistico del giudizio probatorio è un passo fondamentale, ma va completato con l’elaborazione di una metodologia adeguata.
In this paper I focus on the four main theses of Giovanni Tuzet’s latest book, which can be summarized as follows: judicial evidence is the object of both an ostension and an inference; the evidentiary judgment is a macro-reasoning originating from an abduction; inference to the best explanation is the preferable method of evidentiary evaluation and decision; evidential reasoning is typically probabilistic. In my opinion these theses, which finally bring to light aspects of judicial evidence that are generally overlooked or confused, are in many ways acceptable, but also worthy of discussion, especially with regard to judicial activity. Thus: alongside the inference, rather than the ostension of the parties, the perception and memory of the judge seems to be needed; the evidentiary judgment of the latter, in addition to containing an abductive phase only if necessary, does not end in an inference, but also has a marked narratological imprint; the scheme of inference to the best explanation does not appear to offer the judge sufficiently clear directives for the evaluation and evidentiary decision, unlike the model of critical induction; the recognition of the probabilistic character of the evidentiary judgment is a fundamental step, but it must be completed through the development of an adequate methodology.
Archivio penale, 2023
Il seguente saggio si propone di approfondire le ragioni per le quali i confini stabiliti nel nos... more Il seguente saggio si propone di approfondire le ragioni per le quali i confini stabiliti nel nostro ordinamento tra giurisdizione militare e giurisdizione ordinaria in tempo di pace sono incerti, nonché di prospettare soluzioni utili al riguardo. Sotto il primo profilo, esso individua due ordini di ipotesi problematiche. Da un lato, quelle in cui non è chiaro se il fatto commesso da un militare e corrispondente sia auna norma incriminatrice comune sia a una militare violi contemporaneamente entrambe le norme o solo una delle due; qui l’incertezza dipende dalla mancata condivisione di un chiaro modello di soluzione dell’alternativa tra concorso di norme e concorso di reati. Dall’altro lato stanno le ipotesi in cui non è chiaro se il fatto commesso da un militare corrisponde solo a una norma incriminatrice, comune o militare, oppure a entrambe; qui l’incertezza dipende da divergenze interpretative relative agli elementi che distinguono le fattispecie criminose militari da quelle comuni. Le soluzioni praticabili per superare questa situazione di incertezza sono illustrate passando in rassegna un’ampia serie di casi giudiziari. A tal fine, il saggio propone di risolvere i problemi del primo ordine attraverso un modello monista complesso, ispirato all’opera di Ferrando Mantovani, e i problemi del secondo ordine attraverso una più approfondita riflessione sui suddetti elementi discretivi.
Materiali per una storia della cultura giuridica, 2022
Gustav Radbruch has been the greatest German legal philosopher of the XX century. His system of t... more Gustav Radbruch has been the greatest German legal philosopher of the XX century. His system of thought has developed between the first and the second postwar. Its intentionally antinomic mark has provoked many questions among his scholars. The most important one may be named the "question of continuity or discontinuity" and can be formulated as follows: has Radbruch's philosophy of law remained substantially unchanged after the end of the Second world war and the fall of Nazism? In this paper I address the question by analyzing and comparing the main work of the first phase of his research, the Philosophy of law of 1932, and the most important works of the second phase. On this basis I argue that Radbruch's philosophy of law was neither a pure legal positivism nor a pure natural law theory, but a synthesis of these fundamental traditions, which in German terms I propose to name "hermeneutischer Naturrechtspositivismus".
Revista Direito Público, 2022
Nos atuais discursos dos filósofos e cientistas do Direito, se fala cada vez mais de “hermenêutic... more Nos atuais discursos dos filósofos e cientistas do Direito, se fala cada vez mais de “hermenêutica jurídica”. Todavia, quando se tenta entender o que eles querem dizer com essa expressão, muitas vezes percebe-se que estão se referindo a coisas bem diferentes. Assim, repercorrendo a história do pensamento jurídico, resulta que a hermenêutica jurídica consistia ou apenas na prática da interpretação (Direitos romano e medieval), ou também em sua metodologia (desde a Baixa Idade Média até o final do século XVIII), ou, ademais, na sua teoria (graças ao trabalho de F. C. Von Savigny no século XIX), ou, sempre para além das outras formas, em uma verdadeira filosofia do Direito. Este artigo concentra-se nesta última forma, em particular no que se propõe chamar “hermenêutica jurídica nomofactual”, movimento de pensamento inaugurado a partir da década de 20 do século passado por G. Radbruch, fortalecido nas décadas seguintes, até o início dos anos 1980, por outros pensadores alemães, e, finalmente, recepcionado em vários países (incluindo Itália e Espanha). Mais precisamente, a ideia lançada pela primeira vez por esse movimento, segundo a qual o direito deriva sempre da dialética entre um elemento normativo e um elemento factual, será aqui explorada ilustrando as onze teses principais em que se caracterizou.
Sistema penale, 2022
L’obbligo di motivazione rafforzata costituisce una delle principali garanzie epistemologiche del... more L’obbligo di motivazione rafforzata costituisce una delle principali garanzie epistemologiche del giudizio penale di appello, gravando sul giudice di seconde cure che riformi la sentenza di primo grado per dissenso probatorio, in particolare trasformando l’assoluzione in condanna o viceversa. Esso è di origine pretoria e consiste nel dovere di non limitarsi a sostituire gli argomenti della sentenza impugnata con quelli proposti dalla parte vittoriosa in secondo grado, bensì di criticarli previamente, tanto da soddisfare lo standard probatorio valevole nel processo penale. D’altro canto, sebbene non sempre in maniena appropriata, di “obbligo di motivazione rafforzata” si è parlato anche in riferimento a ulteriori momenti o contesti, alcuni interni, altri esterni al processo penale. Nel seguente studio ci si propone di esaminare l’istituto da molteplici punti di vista. Innanzitutto, svolgendo un’analisi concettuale, per mostrare la diversità esistente tra gli autentici obblighi di motivazione rafforzata e obblighi consimili, qui chiamati “obblighi di motivazione vincolata”. In secondo luogo, individuando i diversi valori e fini che gli obblighi di motivazione rafforzata mirano a realizzare. Inoltre, mostrando che tali obblighi non hanno un unico contenuto, bensì due, uno di mezzi e uno di risultato, da approfondire confrontando i modelli della valutazione probatoria (sempre narratologico-inferenziale) del giudice di primo grado e, rispettivamente, del giudice di appello. Infine, chiedendosi se e come questi due diversi contenuti impongono di sanzionare nel giudizio di Cassazione il loro inadempimento.
Teoria e Storia del Diritto Privato, 2022
Diacronia, 2022
The paper aims to clarify the various forms of Legal Hermeneutics. It argues that Legal Hermeneut... more The paper aims to clarify the various forms of Legal Hermeneutics. It argues that Legal Hermeneutics can be a practice, a methodology, a theory or, possibly, a philosophy of legal interpretation. These possibilities are confirmed by the following historical survey, which is divided into three parts. The first part concerns the “age of the invention (of law)”: in the Ancient Rome the legal interpretation was merely practiced and had above all, for a long time, a marked creative and normative force. The second part concerns the “age of reception (of roman law)”: on the one hand, between the late Middle Ages and the end of the 18th century, numerous jurists elaborated increasingly refined methodologies of legal interpretation; on the other hand, in the first half of the 19th century, F.C. von Savigny also established an original theory of this activity. The last part concerns the “age of the codification”: after that objectivist and subjectivist theories debated at the turn of the 20th century the purpose of legal interpretation, some German thinkers formed a legal-philosophical movement, which is here called “Nomofactual Legal Hermeneutics”, since they argued for the first time that law arises from the interpretive mediation between norms and facts.
Diacronia, 2022
Il presente fascicolo verte principalmente su quella che si propone di chiamare “koinè ermeneutic... more Il presente fascicolo verte principalmente su quella che si propone di chiamare “koinè ermeneutica italiana”. Esso intende mostrare fin dove i cultori dei suoi dialetti si incontrano tra loro, e da dove procedono per conto proprio. Per quanto rassicurante, l’idea di un irenismo ermeneutico in Italia, sempre che sia stata davvero condivisa, va abbandonata per la sua carica di equivocità, che rischia di penalizzare tutti gli approcci in esame. Per orientarsi in questo mare magnum è necessario ricostruire gli itinerari che hanno condotto alla nostra koinè ermeneutica e i profili salienti sotto i quali essa ha finito per distinguersi da altre forme di riflessione sulla comprensione giuridica.
in A. Carratta-M. De Caro-G. Pino (a cura di), Dentro il giudizio, Roma Tre Univ. Press, 2022
Quale fenomeno trasversale all’intera esperienza umana, la prova può presentarsi nelle forme più ... more Quale fenomeno trasversale all’intera esperienza umana, la prova può presentarsi nelle forme più disparate. Nel prosieguo mi propongo di fissare gli aspetti di identità e di differenza delle varie figure probatorie, al fine di selezionare le caratteristiche che compongono la morfologia della prova giudiziaria prevista nell’ordinamento italiano (d’ora in poi: PGOI), in particolare penale, e in ordinamenti analoghi.
Più precisamente, mi concentrerò sulla prova del giudice di primo grado, dato che quella del giudice del gravame di merito presenta caratteristiche
che la rendono irriducibile al modello qui delineato, e dato che il giudice di legittimità non ha il compito di provare, bensì di controllare la correttezza
del ragionamento probatorio esposto nel provvedimento impugnato.
Sul piano metodologico, sebbene nell’epoca del “pensiero liquido” l’idea di sistema sia considerata un’anticaglia, e le tassonomie in cui si traduce siano considerate superflue, a mio avviso entrambe conservano una funzione ordinatrice essenziale. Procederò dunque alla stesura di una tassonomia ad albero delle forme di prova. Più precisamente, dopo aver tratteggiato la nozione generale di “prova” (§ 2), fisserò la summa divisio tra prove singolari e prove collettive (§ 3). Nel regno delle prime, distinguerò la classe delle prove ricostruttive da quella delle prove constatative (§ 4). Nella classe delle prove ricostruttive, distinguerò l’ordine delle prove lato sensu storiche da quello delle prove attuali (§ 5). Nell’ordine delle prove lato sensu storiche, distinguerò la famiglia delle prove istituzionali da quella delleprove stricto sensu storiche (§ 6). Nella famiglia delle prove istituzionali, distinguerò il genere delle prove empiriche da quello delle prove mistiche (§ 7). Nel genere delle prove empiriche, distinguerò la specie delle prove autonome da quella delle prove eteronome (§ 8). Nella specie delle prove autonome, distinguerò la sottospecie delle prove pubbliche da quella delle prove intime (§ 9).
Diritto & questioni pubbliche , 2021
ABSTRACT Attraverso un saggio diviso in varie parti, si intende teorizzare e praticare l’analisi ... more ABSTRACT
Attraverso un saggio diviso in varie parti, si intende teorizzare e praticare l’analisi argomentativa della motivazione del giudice comune, in particolare penale. In questa prima parte, dopo aver
stabilito i principi fondamentali dell’analisi argomentativa, essa verrà confrontata con l’analisi
giuridica. Il confronto verrà condotto analizzando da entrambi i punti di vista sia una immaginaria motivazione qualificatoria, sia una reale motivazione censoria di una motivazione relativa
alla forza probatoria della testimonianza, contenuta nella sentenza Cass., Sez. VI, n. 3041/2018.
The work, which will be divided in many parts, aims both to give a theory of the argumentative
analysis of the justification of the common judgment, particulary of the criminal one, as well as
some examples of such analysis. In this first part, after explaining the fundamental principles of
the argumentative analysis, it will be compared to the legal analysis. The comparison will be
made by analysing from both points of view, on the one hand, a fictional qualificatory justification, on the other hand, a real justification of the legitimacy check on the justification of the trial judge concerning the probative value of the common testimony. The latter justification has
been extracted from the judgment of the Corte di Cassazione, Sez. VI, n. 3041/2018.
Reato colposo - Enciclopedia del Diritto. I tematici, 2021
M. Manzin, F. Puppo, S. Tomasi (eds.), STUDIES ON ARGUMENTATION & LEGAL PHILOSOPHY / 4 RAGIONI ED EMOZIONI NELLA DECISIONE GIUDIZIALE, Università di Trento, 2021
Application of law and proof of case are the basic activities performed by the judge. Because of ... more Application of law and proof of case are the basic activities performed by the judge. Because of its “nomocentric” mark, the legal philosophy has always focused on the former activity, leaving the latter to other legal disciplines, in particular the civil and the criminal procedure. However, the scholars of both disciplines have more analyzed specific aspects (e.g.: rules of admissibility) than the fundamental prin-ciples and methods of judicial proof. This paper aim to go into the fundamental principles of proof in the contemporary criminal trial: free evaluation of evidence and proof beyond any reasonable doubt. More specifically, it sketches historical origins and evolution of both principles and shows normative bases and consequences (for the legislator and judge) of their constitutional rank.
Notizie di Politeia, 140, pp. 106-112, 2020
Abstract: The principle of free evaluation of evidence is one of the fundamental principles of th... more Abstract: The principle of free evaluation of evidence is one of the fundamental
principles of the law of evidence. It is also analyzed in an important book of Nicolò
Zanon and Francesca Biondi about the constitutional system of the judicial power,
which focuses on the most significant exception to the above mentioned principle: the
concept of statutory automatism. Starting from the thesis of both scholars, I will try to
clarify two aspects of the principle of free evaluation of evidence: on the one hand, its
legal nature and rank; on the other hand, its relationship with the statutory automatisms,
in particular with the concept of evidentiary presumption.
Keywords: Judicial power, Judicial independence, Free evaluation of evidence, Statutory
automatisms, Evidentiary presumptions.
L’errore giudiziario è una manchevolezza che può derivare, e non di rado deriva, da un uso inadeg... more L’errore giudiziario è una manchevolezza che può derivare, e non di rado deriva, da un uso inadeguato degli strumenti lato sensu logici che il giudice ha a disposizione.
La presente indagine si propone di approfondire proprio il rapporto tra logica del giudice ed errore giudiziario, seguendo un percorso tanto lineare quanto impegnativo.
Innanzitutto, illustrerò le caratteristiche generali dell’errore umano, le peculiarità dell’errore giudiziario e le varie accezioni di “errore giudiziario” che queste consentono di definire (in senso latissimo, lato, stretto e strettissimo) (§ 2).
Inoltre, ponendomi nella prospettiva delle due grandi concezioni della conoscenza giudiziale (intellettualismo e razionalismo), tratterò le cause salienti delle due componenti dell’errore giudiziario (errore qualificatorio ed errore probatorio), in particolare le cause razionali (suddistinte in cause ineluttabili e cause contrastabili dal giudice) (§ 3).
Sistema penale, Jun 4, 2020
L’indagine seguente mira a raccogliere l'occasione di riflessione offerta dai recenti decreti ema... more L’indagine seguente mira a raccogliere l'occasione di riflessione offerta dai recenti decreti emanati per far fronte alla fase 1 dell'emergenza Covid-19, in particolare a fornire un inquadramento rigoroso degli avvicendamenti di diritto punitivo da essi prodotti (d.l. 23 febbraio 2020, n. 6, convertito con modificazioni dalla l. 5 marzo 2020, n. 13, e d.l. 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla l. 22 maggio 2020, n. 35). In questo senso, innanzitutto, definirò il concetto di “successione di norme” e individuerò le funzioni peculiari dei due livelli (legislativo e fondamentale) in cui si articola ogni disciplina di tale istituto (§ 2). Inoltre, raffronterò le due principali discipline legislative generali della materia, quella della successione di norme penali e quella della successione di norme amministrative sanzionatorie (§ 3). In terzo luogo, affronterò il problema della legittimità costituzionale di tali discipline, dando conto, in particolare, dell’individuazione, nell’alveo della seconda, del sottoinsieme composto dalle norme amministrative punitive (cioè contemplanti sanzioni amministrative di carattere punitivo) (§ 4). In quarto luogo, raccoglierò e sistematizzerò i dati così emersi, elaborando una classificazione delle varie forme di successione coinvolgenti almeno una norma amministrativa punitiva e individuando il regime valevole per ciascuna di esse (§ 5). Infine, applicherò i concetti teorico-normativi così enucleati agli avvicendamenti di diritto punitivo prodotti dai dd.ll. 6/2020 e 19/2020 (§ 6).
Quaestio facti. International Journal on Evidential Legal Reasoning, 2020
In contemporary legal epistemology it is common to talk about the «paradox of expert testimony», ... more In contemporary legal epistemology it is common to talk about the «paradox of expert testimony», which can be formulated as follows: «how can the judge assess information provided by an expert witness if he needs him precisely because of his own lack of adequate specialist knowledge?». The goal of the paper is to show that this paradox is only apparent. To pursue it I first of all review the history of the ideas of free evaluation of evidence and proof beyond any reasonable doubt in the civil law and common law traditions, in order to address the theoretical problem of their nature in contemporary law systems. Then I propose a taxonomy of the judicial approaches to the role of experts at trial, concluding that none of these approaches, except one («the gatekeeper judge»), is consistent with both above-mentioned principles. Lastly, I look in depth at the gatekeeper judge approach, showing that a real assessment of expert information is possible, so that the paradox of expert testimony depends only on a faulty understanding of both activities.
Giuffrè, 2021
La Filosofia del diritto di Gustav Radbruch è l’opera maggiore del filosofo del diritto tedesco p... more La Filosofia del diritto di Gustav Radbruch è l’opera maggiore del filosofo del diritto tedesco più noto e influente del secolo scorso. Si può senz’altro affermare che essa, qui presentata per la prima volta in lingua italiana, nell’edizione del 1932, l’ultima da lui curata, costituisce insieme alla Dottrina pura del diritto di Kelsen e a Il concetto di diritto di Hart il trittico dei grandi classici della disciplina. Nella sua poliedricità, l’opera è peraltro in grado di suscitare interesse non solo nei filosofi del diritto, ma anche nei giuristi e negli uomini di cultura in generale. Innanzitutto, per lo stile elegante e icastico, esaltato dalla non comune inclinazione a riflettere sui problemi del diritto in costante dialogo con i giganti della filosofia (Seneca, Pascal, Kant, Hegel, Marx, Nietzsche, Windelband, Rickert, Weber), del pensiero religioso (Silesio, Lutero) e della letteratura (Dante, Shakespeare, Goethe¸ Schiller, Dostoevskij, Tolstoj). In secondo luogo, perché costituisce la base necessaria per comprendere la celeberrima “Formula di Radbruch”, che identifica nella giustizia la ratio essendi del diritto ed è stata utilizzata dai Tribunali tedeschi nel secondo dopoguerra e dopo la caduta del Muro di Berlino per giudicare le atrocità commesse sotto i regimi abbattuti. Infine, perché il relativismo virtuoso che ispira la Filosofia del diritto rivela una spiccata affinità con l’impronta neocostituzionalistica di numerosi ordinamenti contemporanei, tanto da conservare intatta ancora oggi la propria attualità.
ETS, 2016
L’antologia è volta alla rivalutazione dell’Ermeneutica Giuridica Tedesca Contemporanea (EGTC), m... more L’antologia è volta alla rivalutazione dell’Ermeneutica Giuridica Tedesca Contemporanea (EGTC), movimento di pensiero sorto in Germania tra la prima e la seconda metà del secolo scorso, in seguito penetrato nella filosofia e nella scienza del diritto di vari Paesi, tra cui l’Italia, a partire dagli anni ’70. Alla base vi è la convinzione che il pensiero ermeneutico-giuridico, se non ridotto a mera discussione sulla centralità dell’interpretazione nel diritto contemporaneo, potrà continuare a fornire un contributo determinante ai principali ambiti della cultura giuridica: alla filosofia del diritto, alla teoria e alla scienza giuridica, nonché alla stessa prassi giudiziaria. Necessaria a tal fine è la messa a fuoco dell’identità dell’EGTC, la quale passa per il recupero dei suoi testi fondativi, ancora poco conosciuti, perché mai tradotti oppure pubblicati in volumi ormai esauriti. La selezione qui proposta offre il quadro di un movimento caratterizzato da un’idea fondamentale e da alcune tesi e categorie originali ruotanti attorno ad essa. A tale articolazione logica si uniforma l’organizzazione dell’antologia, suddivisa in quattro parti, ciascuna preceduta da un’introduzione dei curatori. Così, l’idea fondamentale dell’EGTC è che l’esperienza giuridica, lungi dall’essere riducibile a un insieme di norme, si realizzi nella dialettica incessante tra norme e fatti. Ad essa si collegano tre tesi principali: della precomprensione della norma e della costruzione del fatto quali poli di questa dialettica; della conformazione tipologica delle fattispecie normative e del funzionamento analogico della loro applicazione; della decisione giuridica come agire pratico che sollecita richieste di correttezza, e dunque direttive adatte a tal fine.
Sussunzione come decisione di un caso orientata a una regola * abstract The paper investigates th... more Sussunzione come decisione di un caso orientata a una regola * abstract The paper investigates the concept of «legal subsumption» and is divided in four parts. After pointing out the ambiguity of such expression (1), it criticizes its traditional meanings since they start from the premise, which is not grounded on the experience, that in the legal decision rules and facts are pre-built (2). The paper argues for a minimalist conception of «legal subsumption», understood as legal rule-oriented decision of a fact; indeed, according to such conception, legal rules and facts are dialectically interrelated in decision-making (3). Nevertheless, a genuine legal subsumption can occur only in the application of typical legal rules; in the other cases (legal principles, undetermined legal concepts) one can speak of «subsumption» only in the broad sense of the word (4).
parlava di "garanzia". Cfr. Alexy, Recht und Richtigkeit, cit., p. 6.
L'ermeneutica giuridica è strettamente collegata ai problemi fondamentali delle varie scienze del... more L'ermeneutica giuridica è strettamente collegata ai problemi fondamentali delle varie scienze del diritto. Tra questi problemi rientrano, ad esempio, quelli relativi alla distinzione tra legge e diritto, alla scientificità della giurisprudenza e alla formazione o alla nascita del diritto. Per quanto riguarda l'origine o la nascita del diritto, esistono due concezioni, che finora sono rimaste contrapposte. Sotto questo profilo, bisogna distinguere tra norme provenienti dall'alto, le quali sono statuite da un'autorità sovrastante la società, e norme che crescono -per così dire -spontaneamente, dal basso della società, indipendentemente da qualunque volontà dominante. Sin dall'antichità i giuristi sono soliti illustrare queste differenti rappresentazioni della nascita del diritto con la bipartizione tra diritto scritto (scriptum) e diritto non scritto (non scriptum), là dove lo ius scriptum serve a esprimere la volontà di un legislatore statale, e lo ius non scriptum le forze sociali. Come esempi di un diritto siffatto, non prodotto dallo Stato, bensì dalla sfera sociale, dovrebbero essere menzionati: il diritto consuetudinario, il diritto autonomamente posto dalle associazioni e dalle società negli statuti o nelle delibere, il diritto dei giuristi nonché il diritto giudiziale, dunque soprattutto il diritto prodotto in via di interpretazione e sulla base del procedimento ermeneutico 1 .
Una delle convinzioni centrali dell'ermeneutica contemporanea è che il "significato" di un testo ... more Una delle convinzioni centrali dell'ermeneutica contemporanea è che il "significato" di un testo che esige di essere compreso non sia predato all'interprete, bensì si costituisca attraverso l'interpretazione, sulla base di una precomprensione codeterminata dalla tradizione 1 . In questo senso, l'ermeneutica contemporanea è un'ermeneutica soggettivamente orientata. Il passaggio da una visione puramente orientata al testo a una prospettiva che concepisce l'interpretazione come accadimento interattivo è legato alla svolta ontologica che l'ermeneutica ha subito ad opera di Heidegger e di Gadamer, che si è collegato a quest'ultimo. Ora non si tratta più della questione delle abilità che permettono di carpire a un testo il suo "reale" significato, bensì della comprensione come processo antropologico. La pretesa normativa dell'ermeneutica antica, la quale intendeva essere una tecnica della comprensione, scivola così sullo sfondo. Gadamer lo ha espresso nella premessa alla seconda edizione di Wahrheit und Methode: «In questione non è cosa facciamo, né cosa dovremmo fare, bensì cosa accade con noi, oltre il nostro volere e il nostro fare» 2 .
SOMMARIO: 0. Premessa. -1. La questione morfologica. -2. La questione teleologica. -3. La questio... more SOMMARIO: 0. Premessa. -1. La questione morfologica. -2. La questione teleologica. -3. La questione metodologica.
Massimo Vogliotti, Dove passa il confine? Sul divieto di analogia nel diritto penale, Giappichell... more Massimo Vogliotti, Dove passa il confine? Sul divieto di analogia nel diritto penale, Giappichelli, 2011 Il divieto di applicazione analogica delle norme incriminatrici, operante in diversi ordinamenti contemporanei, non solo nazionali, costituisce da tempo uno dei capisaldi della cultura penale, tanto da aver spinto Arthur Kaufmann a paragonarlo a un autentico tabù. La sua ampia diffusione non deve però indurre a ritenere che la relativa ispirazione politica, validità giuridica e portata applicativa siano uniformi in tutti i sistemi che lo accolgono. Ad esempio, le ragioni e le modalità della sua vigenza nell'area di common law, caratterizzata da un'intensa osmosi tra potere politico e società civile, non trovano piena corrispondenza nell'area di civil law, dove il rapporto tra autorità e cittadinanza presenta una rigida impronta gerarchica. Con ciò si spiega, in particolare, lo stretto legame esistente tra ispirazione liberaldemocratica del pensiero illuminista e divieto di analogia penale. Le scelte di criminalizzazione, coinvolgendo la libertà personale dei cittadini, restano riservate al potere rappresentativo del popolo, mentre sui giudici incombe il dovere di accertare in astratto i significati letterali delle leggi incriminatrici e di applicarli ai soli casi concreti in essi sussumibili.