Giovanni Strinna | Università di Sassari (original) (raw)
Romance Philology by Giovanni Strinna
in «Critica del testo» XXIV/1 (2021), pp. 9-26.
The essay examines three formulae of incantation for the prevention of bleeding, two in Latin and... more The essay examines three formulae of incantation for the prevention of bleeding, two in Latin and one in Alemannic, traditionally grouped because of their shared subject matter, but whose interpretation is still controversial. From the comparative reading of the three enchantments emerges that all three are located in Mount Calvary, and that the characters involved were no less than Joseph of Arimatea, the Virgin and Jesus Christ.
in «Il Nome del testo», XXIII (2021), pp. 271-281.
in "Carte Romanze", 9/1 (2021), pp. 93-113, 2021
The essay examines from a diachronic perspective the formulae of incantation addressed to Mother ... more The essay examines from a diachronic perspective the formulae of incantation addressed to Mother Earth, of which there are at least three examples dated between the 9th and 10th centuries, two composed in scripta latina rustica and one in the Occitan language (the most famous “blessings of Clermont-Ferrand”). The three enchantments are aimed at curing diseases of various kinds and in their respective final charm, according to a principle of magical thought, they order the evil to move from the inside to the outside of the body, finally begging Mother Earth to welcome it. The earliest antecedent of this formula is identified in Varrone’s De re rustica, where the poem was part of a healing ceremony.
in "Critica del testo", XXI/1 (2018), pp. 143-159, 2018
La letteratura critica intorno alle benedizioni di Clermont-Ferrand ha generalmente ricollegato q... more La letteratura critica intorno alle benedizioni di Clermont-Ferrand ha generalmente ricollegato questi due incantesimi del X secolo alle formule taumaturgiche precristiane. Nel secondo carme, però, i misteriosi protagonisti evidenziano precisi riferimenti alla Passione: le vicende subite da Cristo sono l’antefatto mitico che viene rievocato per curare verbalmente un male analogo. L’incantesimo deve essere associato ai Longinussegen, gli scongiuri deputati ad arrestare le fuoruscite di sangue, diffusi specialmente nell’area tedesca.
in "Predicatori, mercanti, pellegrini L’Occidente medievale e lo sguardo letterario sull’Altro tra l’Europa e il Levante", a cura di Giuseppe Mascherpa e Giovanni Strinna, Mantova, Universitas Studiorum, 2018
in "Il pellegrinaggio europeo in Terrasanta nel basso Medioevo", in "Nuova Rivista Storica", 100/II (2016) pp. 603-638., 2016
in: "Fate. Madri, amanti, streghe". Atti del XVI Convegno Internazionale (Genova - Rocca Grimalda, 16-18 settembre 2011), a cura di S. M. Barillari, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2012, pp. 273-289.
in "Revue Critique de Philologie Romane", XI (2010), pp. 17-25
in "Romania" 126/3-4 (2008), pp. 43-70, Jan 1, 2008
Italian Philology by Giovanni Strinna
Actes du III Colloque International d’Études Mediterraneénnes, in "Mediterraneo (Tunisi 2017-2019)", a cura di A. Campisi, M. Dhouib, Sotepagrafic, Tunis 2021, pp. 111-134.
Le ciciliane, canzonette d’autore anonimo prodotte nell’Italia meridionale in età angioina, sono... more Le ciciliane, canzonette d’autore anonimo prodotte nell’Italia meridionale in età angioina, sono ritenute, per la loro forza espressiva, l’esito più originale della poesia in volgare del Regno di Napoli. Strettamente affini alle ‘canzoni di donna’ di ascendenza francese e provenzale, esse rientrano tra i generi lirici parafolclorici di origine pretrovatoresca, caratterizzati dal monologo lirico femminile e dal contrasto uomo-donna. Il contributo verte sulla galleria di figure femminili protagoniste di queste tipologie liriche: la fanciulla nubile, la sposa, la monaca. La caratteristica che accomuna queste rappresentazioni è il vissuto di una frustrazione amorosa.
in "La comunicazione letteraria degli Italiani, I percorsi e le evoluzioni del testo. Letture critiche", a cura di D. Manca, Sassari, Edes [Filologia della letteratura degli italiani], 2017
Il contributo prende in esame la fisionomia linguistica delle c.d. “ciciliane”, liriche minori pr... more Il contributo prende in esame la fisionomia linguistica delle c.d. “ciciliane”, liriche minori prodotte nel Mezzogiorno tra XIII e XIV secolo e pervenuteci esclusivamente tramite il filtro dei canzonieri redatti tra Centro e Nord Italia. In definitiva, la questione riguarda il delicato rapporto tra varietà locali e aulicizzazione stilistica. La lettura di Rosa fresca aulentissima e del Contrasto della Zerbitana evidenzia significative analogie tra i due componimenti a livello di impasto linguistico, dove la vivace caratterizzazione alto-meridionale ingloba tratti galloromanzi di livello basso. L’ipotesi proposta è che esse costituiscano le reliquie di una tradizione linguistica, forse un registro proprio dei giullari di origine francese che operavano nel regno di Sicilia tra età sveva e angioina.
in "La comunicazione letteraria degli Italiani, I percorsi e le evoluzioni del testo. Letture critiche", a cura di D. Manca, Sassari, Edes [Filologia della letteratura degli italiani], 2017
I volumi pubblicati sono passati al vaglio da studiosi competenti per la specifica disciplina. La... more I volumi pubblicati sono passati al vaglio da studiosi competenti per la specifica disciplina. La valutazione è fatta sia all'interno che all'esterno del comitato scientifico. Il comitato scientifico si avvale di almeno due revisori per la pubblicazione di ogni testo. Il meccanismo di revisione, tra pari, offre garanzia di terzietà, assicurando il rispetto dei criteri identificanti il carattere scientifico delle pubblicazioni.
in "L’Immagine Riflessa" XIX, n. 1-2 (2010), pp. 247-265
Stampato da DigitalPrint Service s.r.l. in Segrate (Mi) per conto delle Edizioni dell'Orso Realiz... more Stampato da DigitalPrint Service s.r.l. in Segrate (Mi) per conto delle Edizioni dell'Orso Realizzazione informatica a cura di Arun Maltese
in "La Parola del Testo", XII/1 (2006), pp. 119-152
in "L’Immagine Riflessa", 15/1 (2006), pp. 61-81
Book editions by Giovanni Strinna
L'Alguer, Edicions de l'Alguer (Edat Mitjana i Renaixement europeus), 2024
Sant Antoni Abat és una de les figures més interessants i evocadores de tota l’hagiografia cristi... more Sant Antoni Abat és una de les figures més interessants i evocadores de tota l’hagiografia cristiana. Al voltant de l’anacoreta que es va enfrontar a les temptacions del diable al desert egipci al segle IV, van sorgir tradicions hagiogràfiques en les llengües clàssiques i romàniques que van tenir gran ressonància en el folklore europeu. La gran foguera en honor al sant i els ritus festius del 17 de gener, de fet, representen la celebració hivernal més important i marquen l'inici del Carnestoltes. El volum reuneix aportacions d’estudiosos de la literatura i el teatre, antropòlegs i historiadors de l’art experts en el tema.
Nel 1065 i giudici di Torres donavano all’ordine di San Benedetto le chiese di S. Maria di Bubali... more Nel 1065 i giudici di Torres donavano all’ordine di San Benedetto le chiese di S. Maria di Bubalis e S. Elia di Monte Santo con l’intero monte, costituendo così la dotazione del primo cenobio cassinese dell’isola. Quel gesto significava la loro fedeltà al papa e il loro schierarsi dalla parte della riforma ecclesiastica. Il loro diploma di donazione, ancora oggi conservato a Montecassino, costituisce il più antico documento scritto del Medioevo sardo, ma la vicenda ci è testimoniata anche nelle suggestive pagine della Chronica Casinensis di Leone Marsicano. I nomi delle chiese di S. Elia e S. Maria, presso l’attuale Siligo, vennero incisi assieme a quelle degli altri beni posseduti dai Cassinesi sul portone bronzeo del monastero laziale, come ad affermarne l’eterna stabilità. Il presente volume, che raccoglie saggi di specialisti di diverse discipline, descrive il territorio di Monte Santo e le sue chiese dalla fase di età bizantina fino a quella tardo-medievale, con un’incursione nella storia otto-novecentesca relativa alle dispute per la gestione della festa campestre di Sant’Elies.
Nuoro, Istituto Superiore Regionale Etnografico, 2022
I "Canti a ballo del popolo sardo" sono il frutto di un paziente lavoro di ricerca che Enzo Espa... more I "Canti a ballo del popolo sardo" sono il frutto di un paziente lavoro di
ricerca che Enzo Espa (Nuoro 1919 – Sassari 2014), studioso del patrimonio folclorico e linguistico della Sardegna, condusse durante tutta la sua vita indagando fonti orali e scritte. Con i suoi 908 testi e i 144 informatori, la collezione documenta pressoché tutta la parte settentrionale dell’isola, dai paesi del Logudoro fino alle Baronie, con dillos che ebbero una circolazione molto ampia, favorita dalla mobilità di suonatori e cantori semi-professionisti. Nella raccolta si trovano testi in gran parte anonimi che pongono al centro la delicata lirica d’amore e l’erotismo più esplicito e comico, e a volte rifunzionalizzano frammenti di serenate in bonas e in malas, poesie di protesta sociale, satire, indovinelli, proverbi. Ma il repertorio attinge anche alla tradizione colta delle gare poetiche e dei poeti dotti e semidotti dei secoli XVIII-XX, da Cantoni Buttu a Paolo Mossa a Padre Luca Cubeddu, da Sebastiano Satta fino ai versi incisi su vinile da Alessandro Fais nel 1967 e diventati subito ‘popolari’.
Un lavoro postumo che fornisce un fondamentale contributo alla conoscenza di un genere tra i più espressivi e interessanti del canto sardo.
in «Critica del testo» XXIV/1 (2021), pp. 9-26.
The essay examines three formulae of incantation for the prevention of bleeding, two in Latin and... more The essay examines three formulae of incantation for the prevention of bleeding, two in Latin and one in Alemannic, traditionally grouped because of their shared subject matter, but whose interpretation is still controversial. From the comparative reading of the three enchantments emerges that all three are located in Mount Calvary, and that the characters involved were no less than Joseph of Arimatea, the Virgin and Jesus Christ.
in «Il Nome del testo», XXIII (2021), pp. 271-281.
in "Carte Romanze", 9/1 (2021), pp. 93-113, 2021
The essay examines from a diachronic perspective the formulae of incantation addressed to Mother ... more The essay examines from a diachronic perspective the formulae of incantation addressed to Mother Earth, of which there are at least three examples dated between the 9th and 10th centuries, two composed in scripta latina rustica and one in the Occitan language (the most famous “blessings of Clermont-Ferrand”). The three enchantments are aimed at curing diseases of various kinds and in their respective final charm, according to a principle of magical thought, they order the evil to move from the inside to the outside of the body, finally begging Mother Earth to welcome it. The earliest antecedent of this formula is identified in Varrone’s De re rustica, where the poem was part of a healing ceremony.
in "Critica del testo", XXI/1 (2018), pp. 143-159, 2018
La letteratura critica intorno alle benedizioni di Clermont-Ferrand ha generalmente ricollegato q... more La letteratura critica intorno alle benedizioni di Clermont-Ferrand ha generalmente ricollegato questi due incantesimi del X secolo alle formule taumaturgiche precristiane. Nel secondo carme, però, i misteriosi protagonisti evidenziano precisi riferimenti alla Passione: le vicende subite da Cristo sono l’antefatto mitico che viene rievocato per curare verbalmente un male analogo. L’incantesimo deve essere associato ai Longinussegen, gli scongiuri deputati ad arrestare le fuoruscite di sangue, diffusi specialmente nell’area tedesca.
in "Predicatori, mercanti, pellegrini L’Occidente medievale e lo sguardo letterario sull’Altro tra l’Europa e il Levante", a cura di Giuseppe Mascherpa e Giovanni Strinna, Mantova, Universitas Studiorum, 2018
in "Il pellegrinaggio europeo in Terrasanta nel basso Medioevo", in "Nuova Rivista Storica", 100/II (2016) pp. 603-638., 2016
in: "Fate. Madri, amanti, streghe". Atti del XVI Convegno Internazionale (Genova - Rocca Grimalda, 16-18 settembre 2011), a cura di S. M. Barillari, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2012, pp. 273-289.
in "Revue Critique de Philologie Romane", XI (2010), pp. 17-25
in "Romania" 126/3-4 (2008), pp. 43-70, Jan 1, 2008
Actes du III Colloque International d’Études Mediterraneénnes, in "Mediterraneo (Tunisi 2017-2019)", a cura di A. Campisi, M. Dhouib, Sotepagrafic, Tunis 2021, pp. 111-134.
Le ciciliane, canzonette d’autore anonimo prodotte nell’Italia meridionale in età angioina, sono... more Le ciciliane, canzonette d’autore anonimo prodotte nell’Italia meridionale in età angioina, sono ritenute, per la loro forza espressiva, l’esito più originale della poesia in volgare del Regno di Napoli. Strettamente affini alle ‘canzoni di donna’ di ascendenza francese e provenzale, esse rientrano tra i generi lirici parafolclorici di origine pretrovatoresca, caratterizzati dal monologo lirico femminile e dal contrasto uomo-donna. Il contributo verte sulla galleria di figure femminili protagoniste di queste tipologie liriche: la fanciulla nubile, la sposa, la monaca. La caratteristica che accomuna queste rappresentazioni è il vissuto di una frustrazione amorosa.
in "La comunicazione letteraria degli Italiani, I percorsi e le evoluzioni del testo. Letture critiche", a cura di D. Manca, Sassari, Edes [Filologia della letteratura degli italiani], 2017
Il contributo prende in esame la fisionomia linguistica delle c.d. “ciciliane”, liriche minori pr... more Il contributo prende in esame la fisionomia linguistica delle c.d. “ciciliane”, liriche minori prodotte nel Mezzogiorno tra XIII e XIV secolo e pervenuteci esclusivamente tramite il filtro dei canzonieri redatti tra Centro e Nord Italia. In definitiva, la questione riguarda il delicato rapporto tra varietà locali e aulicizzazione stilistica. La lettura di Rosa fresca aulentissima e del Contrasto della Zerbitana evidenzia significative analogie tra i due componimenti a livello di impasto linguistico, dove la vivace caratterizzazione alto-meridionale ingloba tratti galloromanzi di livello basso. L’ipotesi proposta è che esse costituiscano le reliquie di una tradizione linguistica, forse un registro proprio dei giullari di origine francese che operavano nel regno di Sicilia tra età sveva e angioina.
in "La comunicazione letteraria degli Italiani, I percorsi e le evoluzioni del testo. Letture critiche", a cura di D. Manca, Sassari, Edes [Filologia della letteratura degli italiani], 2017
I volumi pubblicati sono passati al vaglio da studiosi competenti per la specifica disciplina. La... more I volumi pubblicati sono passati al vaglio da studiosi competenti per la specifica disciplina. La valutazione è fatta sia all'interno che all'esterno del comitato scientifico. Il comitato scientifico si avvale di almeno due revisori per la pubblicazione di ogni testo. Il meccanismo di revisione, tra pari, offre garanzia di terzietà, assicurando il rispetto dei criteri identificanti il carattere scientifico delle pubblicazioni.
in "L’Immagine Riflessa" XIX, n. 1-2 (2010), pp. 247-265
Stampato da DigitalPrint Service s.r.l. in Segrate (Mi) per conto delle Edizioni dell'Orso Realiz... more Stampato da DigitalPrint Service s.r.l. in Segrate (Mi) per conto delle Edizioni dell'Orso Realizzazione informatica a cura di Arun Maltese
in "La Parola del Testo", XII/1 (2006), pp. 119-152
in "L’Immagine Riflessa", 15/1 (2006), pp. 61-81
L'Alguer, Edicions de l'Alguer (Edat Mitjana i Renaixement europeus), 2024
Sant Antoni Abat és una de les figures més interessants i evocadores de tota l’hagiografia cristi... more Sant Antoni Abat és una de les figures més interessants i evocadores de tota l’hagiografia cristiana. Al voltant de l’anacoreta que es va enfrontar a les temptacions del diable al desert egipci al segle IV, van sorgir tradicions hagiogràfiques en les llengües clàssiques i romàniques que van tenir gran ressonància en el folklore europeu. La gran foguera en honor al sant i els ritus festius del 17 de gener, de fet, representen la celebració hivernal més important i marquen l'inici del Carnestoltes. El volum reuneix aportacions d’estudiosos de la literatura i el teatre, antropòlegs i historiadors de l’art experts en el tema.
Nel 1065 i giudici di Torres donavano all’ordine di San Benedetto le chiese di S. Maria di Bubali... more Nel 1065 i giudici di Torres donavano all’ordine di San Benedetto le chiese di S. Maria di Bubalis e S. Elia di Monte Santo con l’intero monte, costituendo così la dotazione del primo cenobio cassinese dell’isola. Quel gesto significava la loro fedeltà al papa e il loro schierarsi dalla parte della riforma ecclesiastica. Il loro diploma di donazione, ancora oggi conservato a Montecassino, costituisce il più antico documento scritto del Medioevo sardo, ma la vicenda ci è testimoniata anche nelle suggestive pagine della Chronica Casinensis di Leone Marsicano. I nomi delle chiese di S. Elia e S. Maria, presso l’attuale Siligo, vennero incisi assieme a quelle degli altri beni posseduti dai Cassinesi sul portone bronzeo del monastero laziale, come ad affermarne l’eterna stabilità. Il presente volume, che raccoglie saggi di specialisti di diverse discipline, descrive il territorio di Monte Santo e le sue chiese dalla fase di età bizantina fino a quella tardo-medievale, con un’incursione nella storia otto-novecentesca relativa alle dispute per la gestione della festa campestre di Sant’Elies.
Nuoro, Istituto Superiore Regionale Etnografico, 2022
I "Canti a ballo del popolo sardo" sono il frutto di un paziente lavoro di ricerca che Enzo Espa... more I "Canti a ballo del popolo sardo" sono il frutto di un paziente lavoro di
ricerca che Enzo Espa (Nuoro 1919 – Sassari 2014), studioso del patrimonio folclorico e linguistico della Sardegna, condusse durante tutta la sua vita indagando fonti orali e scritte. Con i suoi 908 testi e i 144 informatori, la collezione documenta pressoché tutta la parte settentrionale dell’isola, dai paesi del Logudoro fino alle Baronie, con dillos che ebbero una circolazione molto ampia, favorita dalla mobilità di suonatori e cantori semi-professionisti. Nella raccolta si trovano testi in gran parte anonimi che pongono al centro la delicata lirica d’amore e l’erotismo più esplicito e comico, e a volte rifunzionalizzano frammenti di serenate in bonas e in malas, poesie di protesta sociale, satire, indovinelli, proverbi. Ma il repertorio attinge anche alla tradizione colta delle gare poetiche e dei poeti dotti e semidotti dei secoli XVIII-XX, da Cantoni Buttu a Paolo Mossa a Padre Luca Cubeddu, da Sebastiano Satta fino ai versi incisi su vinile da Alessandro Fais nel 1967 e diventati subito ‘popolari’.
Un lavoro postumo che fornisce un fondamentale contributo alla conoscenza di un genere tra i più espressivi e interessanti del canto sardo.
in Per i Settecento anni del Regno di Sardegna. Una nuova società: un lungo processo di integrazione, a cura di M. Fuertes Broseta, L. J. Guia Marín, M. G. R. Mele, G. Serreli, «RiMe. Rivista dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea», 13/II n.s. (2023), pp. 555-576.
The paper examines a series of inventories from the 16th century written in Sardinian in the Logu... more The paper examines a series of inventories from the 16th century written in Sardinian in the Logudoro area, on which a lexical analysis was conducted. The survey highlights the important contribution of Catalan to the vocabulary of the material culture of the island and allows for an initial reconstruction of the private home of the wealthy classes with its furnishings and household goods.
in «Scripta. Revista Internacional de Literatura i Cultura Medieval i Moderna», 22 (desembre 2023), pp. 388-404
Sardinia, for historical reasons, does not have traditions in the maritime field, but its inhabit... more Sardinia, for historical reasons, does not have traditions in the maritime field, but its inhabitants allowed foreign peoples (first Catalans and Spaniards, then fishermen from Campania, Sicily, and Liguria) to take care of professions related to the sea. As a result, the relevant lexicon in this linguistic sphere is composite and entirely borrowed from other languages. The essay specifically focuses on the contributions of Catalan to the nautical and fishing lexicon, which appear substantial and pervasive, covering various areas ranging from port and fishermen terms, along with their respective equipment, to the humblest names of sea fish, crustaceans, and mollusks.
in «Scripta. Revista Internacional de Literatura i Cultura Medieval i Moderna», 20 (2022), pp. 112-123.
The myth of the Sibyl had a great resonance in Western culture, from Antiquity to the Modern Age... more The myth of the Sibyl had a great resonance in Western culture, from Antiquity to the
Modern Age, and reverberated through the literary, liturgical-musical and artistic traditions, being used for different ideological purposes, sometimes for didactic and religious, at other times for propaganda.
Even the Kingdom of Sardinia, which between the end of the Middle Ages and the Modern Age was part of the Crown of Aragon and then the Kingdom of Spain, incorporated some of these traditions, and this contribution identifies their traces on some levels, in particular those of folklore and art.
in "Archivio Storico Sardo" LVII (2022), pp. 115-194.
Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta in qualsiasi forma senza il permesso dell'Ed... more Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta in qualsiasi forma senza il permesso dell'Editore e/o della DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA SARDEGNA © Cagliari-2022 Il presente volume è stato pubblicato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna 5 I N D I C E SAGGI E MEMORIE SILVIA SERUIS, Documenti inediti sulla Compagnia Canigiani e i suoi traffici mercantili verso la Sardegna nel primo Quattrocento .
in "Donne protagoniste del Medioevo sardo", a cura di R. Martorelli, Sassari, Carlo Delfino, pp. 122-135, 2022.
in "L'Immagine Riflessa" XXX/2 (2021), pp. 43-64.
This article focuses on the figure of Silvana, a witch in Sardinian folk tradition, placing her f... more This article focuses on the figure of Silvana, a witch in Sardinian folk tradition,
placing her for the first time in relation to the mythical archetype of the Latin deity Silvanus
and the salvans, its already known Romance successors in the Alpine and Apennine areas.
The witch’s presence is certified by a series of spells recorded in various parts of the island
during the twentieth century; she was also connected to apotropaic rituals, which are compared
with similar practices in Roman folklore that have come down to us from Varro’s Antiquitates.
in Across the Sea: island and coastal polities. The Making of medieval Sardinia, edd. A. Metcalfe, H. Fernandez-Aceves, M. Muresu, Leiden and Boston, Brill, 2021, pp. 314-342
in "Linguaggi e rappresentazioni del potere nella Sardegna medievale", a cura di A. Soddu, Roma, Carocci, 2020, pp. 13-29
in "Luigi Oggiano. L’autonomia è intelligenza", Centro Studi Luigi Oggiano, Siniscola, 2021, pp. 67-76
in «Archivio Storico Sardo. Rivista della Deputazione di storia patria per la Sardegna» LIV, 2019
Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta in qualsiasi forma senza il permesso dell'Ed... more Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta in qualsiasi forma senza il permesso dell'Editore e/o della DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA SARDEGNA
in "Il monachesimo femminile nel Mezzogiorno peninsulare e insulare (XI-XVI secolo). Fondazioni, ordini, reti, committenza", a cura di G. Colesanti, M.G. Meloni, S. Paone, P. Sardina, Cagliari, ISEM-CNR, 2018
in "S. Elia di Monte Santo. Il primo cenobio benedettino della Sardegna, tra storia, arte e devozione popolare", a cura di G. Strinna, G. Zichi, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2017
Il saggio analizza il racconto del primo stanziamento in Sardegna dei monaci Cassinesi, narrato d... more Il saggio analizza il racconto del primo stanziamento in Sardegna dei monaci Cassinesi, narrato da Leone Marsicano nella Chronica Casinensis (libro III, capitoli 21 e 22) sulla base di testimonianze orali dei suoi confratelli. La prima spedizione del 1063 fu un evento drammatico e il cronista ne descrive dettagliatamente gli sviluppi alla luce di una prospettiva spirituale: la razzia della nave ad opera dei corsari pisani e il tragico naufragio dei monaci nell’isola del Giglio sono interpretati come ostacoli apposti da Satana con il permesso di Dio; il superamento di questi ha rafforzato l’Ordine e ne ha accresciuto la fama di santità.
in "Archivio Storico Sardo. Rivista della Deputazione di Storia Patria per la Sardegna", LII (2017), pp. 9-47, 2017
Il saggio offre un nuovo contributo alla dibattuta questione se sia esistita nella Sardegna bizan... more Il saggio offre un nuovo contributo alla dibattuta questione se sia esistita nella Sardegna bizantina una tradizione cancelleresca grecizzante, come sembrano testimoniare le due c.d. carte sardo-greche di Marsiglia e di Pisa, due diplomi di donazione tardi, risalenti all'età giudicale (fine XI-inizio XII secolo), redatti in volgare sardo e in caratteri greci da scribi al servizio dei giudici di Cagliari. L’A. osserva che un’attestazione indiretta di questa tradizione si rintraccia nel Caralis Panegyricus, orazione pronunciata nel 1551 da Rodrigo Baeza, un umanista valenzano che insegnò a Cagliari: nelle sue pagine egli dava notizia di singolari documenti manoscritti vergati in una lingua ibrida (litteris semigraecis ac barbaris), oggi dispersi.
in "S. Elia di Monte Santo. Il primo cenobio benedettino della Sardegna, tra storia, arte e devozione popolare", a cura di G. Strinna, G. Zichi, Firenze, All’Insegna del Giglio, 2017
in "Ricerca in vetrina. Originalità e impatto della ricerca scientifica di dottorandi e dottori di ricerca", a cura di M. Calaresu et alii, Milano, FrancoAngeli, 2015, pp. 620-627.
in 'Carta de Logu dell’Arborea. Nuova edizione secondo il manoscritto di Cagliari (BUC 211)', a cura di G. Lupinu, con la collaborazione di G. Strinna, Oristano, Istituto Storico Arborense/Cagliari, Centro di Studi Filologici Sardi, 2010, pp. 27-46.
in 'Bollettino Storico Pisano', 80 (2011), pp. 107-126
in "Per Sardiniae insulam constituti". Gli ordini religiosi nel Medioevo sardo, eds. Pierantonio Piatti, Massimiliano Vidili, Berlin-Münster-Wien-Zürich-London, Lit Verlag (Vita regularis, Bd. 62), pp. 105-130.
in 'Historica et Philologica', a cura di M.G. Sanna, Editrice AM&D, Cagliari, 2012, pp. 227-248.
in «Rivista di Storia della Chiesa in Italia», vol. LXXIV/2 (2020), pp. 587-589.
This project aims at building an online database, containing the terms, the themes and the metaph... more This project aims at building an online database, containing the terms, the themes and the metaphors concerning the expression of identity and alterity in Medieval texts in Occitan, French and Italian. Literary genres as lyric and epic poetry, verse romance, travel literature and religious sermons will be considered.
Programma del Convegno internazionale di studi, Sassari, 27-28 ottobre 2015, Dipartimento di Stor... more Programma del Convegno internazionale di studi, Sassari, 27-28 ottobre 2015, Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione, Università di Sassari, via M. Zanfarino 62