Francesca Fenaroli | University of Trento (original) (raw)
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Papers by Francesca Fenaroli
Moglie di Teseo, matrigna di Ippolito, donna travolta da un amore sbagliato, prigioniera di un de... more Moglie di Teseo, matrigna di Ippolito, donna travolta da un amore sbagliato, prigioniera di un destino già segnato dalla sua stirpe: Fedra può essere considerata una donna cattiva della drammaturgia occidentale? Fedra in Ippolito di Euripide: È normale che l'uomo sbagli se gli dei lo vogliono. 1 La figura di Fedra affonda le sue radici nel mito: figlia di Pasifae, sorella di Arianna e del Minotauro, nipote del Sole. Sposa di Teseo, si innamora del suo figliastro Ippolito. Dopo aver saputo che la sua nutrice aveva riferito ad Ippolito i suoi sentimenti, si impicca per il disonore. La vicenda mitica viene ripresa da Euripide nella sua tragedia Ippolito. Fedra qui appare come una pedina dei piani distruttivi di Afrodite, che, desiderosa di rivalersi nei confronti di Ippolito, dichiaratosi totalmente devoto a Artemide, la fa innamorare del figliastro. Fedra si suicida alla fine del II atto, lasciando una lettera in cui accusa ingiustamente Ippolito di stupro. Artemide e Afrodite hanno un ruolo attivo nella tragedia: la prima entra in scena all'inizio della tragedia come narratrice dell'antefatto e moto dell'azione tragica, la seconda alla fine nel ruolo di deus ex machina. Nonostante Fedra subisca il suo destino, legato anche alla sua stirpe, Euripide crea una psicologia complessa del personaggio, che appare sì succube del suo destino, ma che non rinuncia al suo orgoglio e che cerca in tutti i modi di contrastare il mal d'amore che la dea Afrodite la costringe crudelmente a subire nel suo piano di vendetta. Con Euripide, però, siamo nel contesto della Grecia antica, dove le azioni di Fedra, seppur lanciando accuse ingiuste contro il figliastro, vanno ricondotte a delle diverse categorie di bene e male, in quanto siamo ancora lontani dall'avvento del cristianesimo. La Fedra della tragedia euripidea è quindi vittima da un lato di conflitti divini al di sopra di lei e dall'altro della sua infausta stirpe, ma non ancora carnefice, perché non è ancora libera di agire in modo totalmente consapevole.
Drafts by Francesca Fenaroli
Analisi di "L'aur'amara" di Arnaut Daniel a partire da un confronto delle sue edizioni critiche m... more Analisi di "L'aur'amara" di Arnaut Daniel a partire da un confronto delle sue edizioni critiche maggiori.
Moglie di Teseo, matrigna di Ippolito, donna travolta da un amore sbagliato, prigioniera di un de... more Moglie di Teseo, matrigna di Ippolito, donna travolta da un amore sbagliato, prigioniera di un destino già segnato dalla sua stirpe: Fedra può essere considerata una donna cattiva della drammaturgia occidentale? Fedra in Ippolito di Euripide: È normale che l'uomo sbagli se gli dei lo vogliono. 1 La figura di Fedra affonda le sue radici nel mito: figlia di Pasifae, sorella di Arianna e del Minotauro, nipote del Sole. Sposa di Teseo, si innamora del suo figliastro Ippolito. Dopo aver saputo che la sua nutrice aveva riferito ad Ippolito i suoi sentimenti, si impicca per il disonore. La vicenda mitica viene ripresa da Euripide nella sua tragedia Ippolito. Fedra qui appare come una pedina dei piani distruttivi di Afrodite, che, desiderosa di rivalersi nei confronti di Ippolito, dichiaratosi totalmente devoto a Artemide, la fa innamorare del figliastro. Fedra si suicida alla fine del II atto, lasciando una lettera in cui accusa ingiustamente Ippolito di stupro. Artemide e Afrodite hanno un ruolo attivo nella tragedia: la prima entra in scena all'inizio della tragedia come narratrice dell'antefatto e moto dell'azione tragica, la seconda alla fine nel ruolo di deus ex machina. Nonostante Fedra subisca il suo destino, legato anche alla sua stirpe, Euripide crea una psicologia complessa del personaggio, che appare sì succube del suo destino, ma che non rinuncia al suo orgoglio e che cerca in tutti i modi di contrastare il mal d'amore che la dea Afrodite la costringe crudelmente a subire nel suo piano di vendetta. Con Euripide, però, siamo nel contesto della Grecia antica, dove le azioni di Fedra, seppur lanciando accuse ingiuste contro il figliastro, vanno ricondotte a delle diverse categorie di bene e male, in quanto siamo ancora lontani dall'avvento del cristianesimo. La Fedra della tragedia euripidea è quindi vittima da un lato di conflitti divini al di sopra di lei e dall'altro della sua infausta stirpe, ma non ancora carnefice, perché non è ancora libera di agire in modo totalmente consapevole.
Analisi di "L'aur'amara" di Arnaut Daniel a partire da un confronto delle sue edizioni critiche m... more Analisi di "L'aur'amara" di Arnaut Daniel a partire da un confronto delle sue edizioni critiche maggiori.