antonio dell'acqua | Università degli Studi di Udine / University of Udine (original) (raw)

Books by antonio dell'acqua

Research paper thumbnail of Venere in Cisalpina Evidenze epigrafiche e iconografiche a nord e a sud del Po (Collection Latomus, 370)

Il volume costituisce uno studio approfondito sul culto e sulla diffusione dell’immagine di Vener... more Il volume costituisce uno studio approfondito sul culto e sulla diffusione dell’immagine di Venere in Cisalpina.
Partendo dalla raccolta di fonti epigrafiche, bronzetti, gemme, sculture di piccolo e grande formato, coroplastica e mosaici, si giunge a delineare i limiti temporali della diffusione del culto di Venere in Italia settentrionale, e si analizza anche la pervasività delle immagini della dea nel quotidiano, dagli spazi domestici ai luoghi di culto, dagli edifici pubblici alle sepolture.

Research paper thumbnail of Brixia. Parco archeologico di Brescia romana

Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, a cura di F. Morandini, Milano, 2021

Research paper thumbnail of La decorazione architettonica di Brescia romana. Edilizia pubblica e monumenti funerari dall'età repubblicana alla tarda antichità, (Costruire nel mondo antico 2), Roma.

Il volume esamina l’architettura romana di Brescia attraverso la decorazione architettonica dei m... more Il volume esamina l’architettura romana di Brescia attraverso la decorazione architettonica dei
monumenti pubblici e di quelli funerari in un arco temporale che va dall’Età repubblicana alla
tarda antichità. Vengono inoltre approfonditi aspetti legati all’approvvigionamento dei materiali,
alla loro provenienza e al trasporto; la formazione delle botteghe e i modelli adoperati.
Oltre ai contesti architettonici noti, il lavoro raccoglie anche un corposo nucleo di materiali erratici che, nel complesso, contribuiscono a definire la storia architettonica della città.

Papers by antonio dell'acqua

Research paper thumbnail of I capitelli a foglie lisce di prima e media età imperiale: modello urbano o tradizione locale?

Revue archéologique, 78, 2024

On sait que les chapiteaux à feuilles lisses ont connu un grand succès du iiie au ivesiècle après... more On sait que les chapiteaux à feuilles lisses ont connu un grand succès du iiie au ivesiècle après J.-C. Cependant, on connaît des objets qui peuvent être datés du début de l’ère impériale et dont l’origine mérite plus d’attention. Selon certains chercheurs, ils proviennent de ce que l’on appelle la « blocked-out capital » dans la région du Levant. Cette contribution étudie l’origine et les attestations des chapiteaux à feuilles lisses dans l’architecture romaine du début de l’époque impériale. Sur la base des realia collectés et contextualisés dans le temps et l’espace, il est possible d’avancer l’hypothèse suivante : à partir de l’époque claudienne, un modèle dérivant du chapiteau corinthien canonique privé de sa composante décorative végétale s’est imposé. Ce modèle ne vient pas de traditions locales ou hellénistico-égyptiennes, ni même de dynamiques de chantier. Au contraire, il a pris une valeur entièrement esthétique et s’est répandu principalement dans l’aire levantine, avant de se simplifier et de se schématiser au cours du IIIe et surtout du IVe siècle.

Research paper thumbnail of "Pseudo-Seneca": antico e moderno dalle collezioni di antichità dei Musei Reali di Torino

Quaderni di Archeologia del Piemonte, 7, 2023

Indagine su due ritratti del cd. Pseudo-Seneca dai Musei Reali di antichità di Torino, appartenut... more Indagine su due ritratti del cd. Pseudo-Seneca dai Musei Reali di antichità di Torino, appartenuti alla collezione di sculture dei Savoia.

Research paper thumbnail of Un capitello con Schildbüsten da Aquileia: ricerche d'archivio e contesto architettonico

Dell'Acqua Antonio, 2022

Il contributo analizza un grande capitello in marmo Proconnesio con Schildbüsten (n. inv. 1345) ... more Il contributo analizza un grande capitello in marmo Proconnesio con Schildbüsten (n. inv. 1345) conservato al Museo
archeologico nazionale di Aquileia, con l’obiettivo di rintracciarne la provenienza e di ricostruirne la storia collezionistica,
per giungere ad un possibile inquadramento del manufatto nel contesto architettonico aquileiese. I risultati dell’indagine,
oltre a provarne la provenienza dalla collezione Cassis, indicano che l’esemplare venne realizzato in epoca antonina
probabilmente in seguito agli eventi bellici del 167-170 d.C. e alla diffusione della peste che afflisse anche Aquileia, restituendo un ulteriore elemento per la ricostruzione del paesaggio urbano aquileiese del tardo II sec. d.C.

Research paper thumbnail of Terremoti e tsunami nella Palestina romana: conseguenze e iniziative post-sismiche nei centri urbani tra I sec. a.C. e IV sec. d.C.

Lanx, 2023

l territorio corrispondente alla Palestina romana, attraversato dallacd. Faglia del Mar Morto, è ... more l territorio corrispondente alla Palestina romana, attraversato dallacd. Faglia del Mar Morto, è stato interessato moltevolte da terremoti e tsunami che periodicamente hanno causato danni e distruzioni. Se ne trovano menzioninelle fonti bibliche, letterarie erabbiniche. Anche le indagini archeologiche hanno talvolta individuato i segni lasciati dai terremoti sulle strutture architettoniche. Numerosi sono gli studi che hanno raccolto la sequenza di tali eventi sulla base delle fonti, senza tuttavia un riscontro archeologico né una verifica più ampia sulle conseguenze per le città e la popolazione.Il presente contributo, attraverso un’analisi combinata di fonti e dati archeologici, intende affrontare uno studio su alcune cittàromane (Cesarea, Nysa Schitopolis, Gerusalemme, Ascalona, Sepphoris) per verificare l’impatto che gli eventi sismici hanno avuto sull’urbanistica e sulla vita delle città stesse, gli effetti sugli edifici e le modalità di reazione delle locali comunità.I risultati indicano che solamente il grande terremoto del 363 d.C. ebbe effetti significativi sull’organizzazione civile e sull’urbanistica delle città

Research paper thumbnail of The Urban Renovation of Samaria–Sebaste of the 2nd and 3rd centuries ce: Observations on some architectural artefacts

Palestine Exploration Quarterly

Samaria, renamed Sebaste after the annexation to Herod’s kingdom, was mostly excavated in the fir... more Samaria, renamed Sebaste after the annexation to Herod’s kingdom, was mostly excavated in the first half of the 20th century. Despite its relevant archaeological heritage, the history of the city is scarcely known. During the Middle Imperial period, Samaria–Sebaste flourished, as is suggested by the renovation of several buildings. Under Septimius Severus the city was granted the status of colonia from which is benefited greatly. This paper intends to reappraise data from old excavations, with the aim to frame the local urban renovation of the 2nd and the 3rd centuries ce in a broader regional context. With regard to this objective, marble/stone trade and architectural decoration will be analysed.

Research paper thumbnail of Dell'Acqua A., Domestica decora. Elementi architettonici, mobilio marmoreo e arredi scultorei delle domus romane di Brescia

Babesch, 2021

Houses and private spaces have always reflected the social and cultural status of their owners: l... more Houses and private spaces have always reflected the social and cultural status of their owners: locations, dimensions, paintings and inner decorations - either in wood or marble - help to discover who the residents were and their personality. In this respect, Pompeii and Herculaneum give us the most representative case studies, thanks to the entirety of the archaeological contexts, while for other cities a complete archaeological evidence is hard to find and reliable contexts must be reconstructed through scattered finds and partial documentation. This is precisely the case of Brixia, a Roman colony in northern Italy, where the long life of the settlement caused the dismantling of Roman houses, buried under medieval and modern buildings. Thanks to an accurate study of many architectural elements, marble furniture and sculptures, aim of this paper is trying to understand taste and style of the ancient inhabitants of Brixia, modern Brescia, their aesthetic and decorative choices and also their wealth, often emphasized by precious materials.

Research paper thumbnail of How much? Quantifying costs and materials of public buildings in Roman Cisalpine. Preliminary thoughts on the cities of Brescia and Verona

Quantitative Studies and Production cost of Roman Public Construction

Research paper thumbnail of Dell'Acqua 2018, Extra moenia: le necropoli, l’arco e le domus nell’area extraurbana presso porta Mediolanensis a Brescia

Civiltà Bresciana, 2018

The paper deals with the western area outside the walls of the city of Brescia, in northern Italy... more The paper deals with the western area outside the walls of the city of Brescia, in northern Italy. The aim is to collect evidences to reconstruct the landscape of this part of the territory, close to the colonia but external, with funeral areas, domus and public building

Research paper thumbnail of Il Teatro romano di Cesarea Marittima: nuovi dati sulla fase erodiana dell’edificio

G. Mazzilli (a cura di), In solo provinciali, Sull’architettura delle province, da Augusto ai Severi, tra inerzie locali e romanizzazione, Thiasos 9.2, 2020

In 1959, Antonio Frova, field director of the Italian archaeological expedition, started the exca... more In 1959, Antonio Frova, field director of the Italian archaeological expedition, started the excavation of the Roman Theater in Caesarea
Maritima. Sixty years later, the current paper aims to reconsider its data related to the Herodian building phase, on the base of some
unpublished archival documents and in loco architectural members as well. Thus, the Theater’s both architectural and decorative
features will be outlined, with a view to their connection with the contemporary Roman architecture

Research paper thumbnail of I Kämpferkapitelle con monogrammi dal S. Sepolcro di Gerusalemme, in TRA SERVIZIO CIVILE E MISSIONI ESTERE: IL CONTRIBUTO DELL'ITALIA AI BENI CULTURALI DELLA TERRA SANTA, a cura di F. Ciliberto.

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale e Inter-Ateneo "Tra Servizio Civile e Mi... more Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale e Inter-Ateneo "Tra Servizio Civile e Missioni Estere: il contributo dell'Italia al Beni Culturali della Terra Santa" (Campobasso, 27 ottobre 2014), organizzato dall'Università degli Studi del Molise, in collaborazione con l'Università degli Studi di Bari e lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.

Research paper thumbnail of Il tema del thiasos marino nell'architettura funeraria del nord Italia: modelli, botteghe e committenze

The following paper studies funerary monuments from northern Italy, as well as related evidence, ... more The following paper studies funerary monuments from northern Italy, as well as related evidence, referring to maritime
thiasoi, from the second half of the 1st century BC to the 2nd century AD. A particular focus lies on the period of
the late Republic, when the theme becomes part of Augustan propaganda. By the 2nd century AD, in contrast, the
theme seems to have developed a significant connection with the journeys of a deceased person’s spirit in the afterlife.
The theme is frequently found on sarcophagi, in particular in combination with representations of hunting scenes or
related iconography. Detailed studies of memorial monuments, in particular those in Brescia and Modena, allow for
a reconstruction of cultural, social and economic dynamics tied to the extraction, working and trade of two important
resources and their link to the main communication routes, on land and river, of northern Italy. It is possible to identify
significant connections between these dynamics and processes of transmission of models between monuments in
northern Italy and those in Gaul and Noricum.

Research paper thumbnail of I capitelli con volute figurate nell'architettura romana

The presence of human or animal figures in the decoration of capitals, already common in Egyptian... more The presence of human or animal figures in the decoration of capitals, already common in Egyptian buildings, appears since the middle of the 4th century in the Greek architecture, as, for example, in a capital with Caryatids of the Syphni's treasure in Delphy. In Hellenistic period, the production of this kind of capital, in which the vegetal element blends with the figurative one, intensifies along with the architectural exuberance and the research of new formal solutions. Regularly, the figures can be within the vegetal decoration, in the middle of abaci, replacing the flower, or replace the volutes, according with the order used, ionic or Corinthian. A variant less common is that one with figural elements in the eyes of the volutes in ionic and Corinthian capitals. This is the topic of the paper, analyzed in the sphere of the roman architecture, with the aim of tracing origin, common models and chronological and geographical spread, partiality for the iconography, iconological meaning linked, when known, to the building. La presenza di figure umane o animali nella decorazione dei capitelli, attestata già su edifici egizi, compare almeno dalla seconda metà del VI sec. a.C. nell'ambito della produzione architettonica greca, come su un capitello con Cariatidi dal tesoro dei Siphni a Delfi. In età ellenistica, poi, la produzione di questo tipo di capitelli, in cui l'elemento vegetale si fonde con quello figurato, si intensifica in linea con l'esuberanza dell'architettura di questo periodo e la ricerca di nuove soluzioni formali. Di norma le figure possono essere inserite all'interno della decorazione vegetale, oppure in posizione centrale sull'abaco, al posto del fiore, o ancora in sostituzione delle volute, a seconda dell'ordine impiegato per la realizzazione dei capitelli, ionico o corinzio. Una variante meno diffusa sembra essere quella che prevede l'inserimento di figure nell'occhio delle volute nei capitelli ionici e corinzi/corinzieggianti. Oggetto della presente ricerca è questa specifica variante, indagata nell'ambito della produzione di capitelli romani, con l'obiettivo di rintracciarne l'origine, modelli comuni e ambito cronologico e geografico di diffusione, predilezione dei soggetti raffigurati, significato iconologico in rapporto, qualora noto, all'edificio di appartenenza. Nell'ampia nomenclatura relativa alla classificazione dei capitelli si definiscono " figurati " quelli in cui sono inserite figure umane o animali che arricchiscono la decora-zione, più facilmente su esemplari corinzi in cui la maggiore disponibilità di spazio vuoto ne facilitava l'inserimento. È di questa varietà che parla Vitruvio quando riferisce che " sunt autem… capitulorum genera variis vocabulis nominata, quorum nec proprietates symmetriarum nec columnarum genus aliud nominare possumus, sed ipsorum vocabula traducta et commutata ex corinthiis et pulvinati set doricis videmus… " 1. Per questo tipo di materiali il von Hesberg utilizzava la definizione di Aediku-laarchitektur, intendendo " alle Arten der Architektur mit geringen Abmessungen " 2 , in seguito modificata dalla Schreiter in Zierarchitektur, ovvero " architettura ornamentale " secondo una tendenza che attribuisce all'apparato decorativo una valenza simbolica in chiave propagandistica o comunicativa 3. Essa consiste, quindi, in una decorazione di

Research paper thumbnail of I capitelli corinzi della collezione Károly Pulszky al Museo delle Belle Arti di Budapest, in “LANX” 13 (2012), pp. 82‐116

Presso il Museo di Belle arti di Budapest sono conservati sei capitelli corinzi di lesena acquist... more Presso il Museo di Belle arti di Budapest sono conservati sei capitelli corinzi di lesena acquistati da Károly Pulszky in Italia nel 1895. Essi fuorno furono pubblicati nel 1955 da Ákos Kiss secondo cui provenivano da Brescia. Il presente contributo intende analizzare nuovamente i sei capitelli allo scopo di verificarne la datazione e la provenienza mediante una serie di confronti e un aggiornamento bibliografico. Grazie alle analisi petrografiche di Roberto Bugini, è stato possibile identificare il materiale e un'analisi autoptica dei capitelli ha anche permesso lo studio dei segni di lavorazione ancora leggibili. At the Fine Arts Museum of Budapest there are six Corinthian Capitals bought by Károly Pulszky in Italy in 1985. They were published in 1955 by Ákos Kiss who believed they came from Brescia. This paper aims to reanalyze the six Capitals to verify the chronology and the origin through comparisons and a bibliographic update. Thanks to the petrographic analysis conducted by Roberto Bugini, it has been possible to identify the stone and an autoptic analysis has allowed to identify and to study the design framework signs.

Research paper thumbnail of I mosaici della domus di Vicolo S. Paolo a Brescia

Research paper thumbnail of La geometria in alcuni mosaici di Brescia

Reggio Emilia, 18-21 marzo 2015) a cura di Claudia Angelelli, Daniela Massara e Francesca Sposito... more Reggio Emilia, 18-21 marzo 2015) a cura di Claudia Angelelli, Daniela Massara e Francesca Sposito La riproduzione del testo o brani di esso, in qualsiasi forma presentata e diffusa, è assoggettata alla legge 22 aprile 1941, n. 633 successivamente modificata con la legge 18 agosto 2000, n. 248. ISBN 978-88-909657-2-2 © 2016 -Edizioni Scripta Manent di Tipografia Mancini s.a.s. Via Empolitana, 326 -00019 TIVOLI (Roma) Tel. 0774411526 -Fax 0774411527 tipografiamancini@libero.it Per il contributo finanziario alla stampa degli Atti si ringrazia vivamente la 129 ANTONIO DELL'ACQUA LA GEOMETRIA IN ALCUNI MOSAICI DI BRESCIA

Research paper thumbnail of La 'riscoperta' di un rilievo funerario a Milano

Research paper thumbnail of LA RACCOLTA DI SCULTURE DEL TERRA SANCTA MUSEUM DI GERUSALEMME

Il Terra Sancta Museum di Gerusalemme annovera nella sua ampia collezione un limitato numero di m... more Il Terra Sancta Museum di Gerusalemme annovera nella sua ampia collezione un
limitato numero di materiali scultori riferibili ad epoca romana, per la maggior parte di
provenienza sconosciuta, condizione che complica non poco lo studio dei singoli pezzi.
Solo pochi formano nuclei omogenei, quali i materiali palmireni e le stele funerarie antropomorfe
molto probabilmente provenienti dall’area dell’odierna Beith She’an, l’antica
Nysa-Scythopolis. Si annoverano in questa sede anche alcune sculture che non fanno parte
propriamente della collezione museale ma che sono murate nello scalone d’accesso al
convento della Flagellazione su cui pure mancano i dati relativi alla provenienza, anche se
alcune di essere potrebbero essere state acquisite sul mercato antiquario.

Research paper thumbnail of Venere in Cisalpina Evidenze epigrafiche e iconografiche a nord e a sud del Po (Collection Latomus, 370)

Il volume costituisce uno studio approfondito sul culto e sulla diffusione dell’immagine di Vener... more Il volume costituisce uno studio approfondito sul culto e sulla diffusione dell’immagine di Venere in Cisalpina.
Partendo dalla raccolta di fonti epigrafiche, bronzetti, gemme, sculture di piccolo e grande formato, coroplastica e mosaici, si giunge a delineare i limiti temporali della diffusione del culto di Venere in Italia settentrionale, e si analizza anche la pervasività delle immagini della dea nel quotidiano, dagli spazi domestici ai luoghi di culto, dagli edifici pubblici alle sepolture.

Research paper thumbnail of Brixia. Parco archeologico di Brescia romana

Brixia. Parco archeologico di Brescia romana, a cura di F. Morandini, Milano, 2021

Research paper thumbnail of La decorazione architettonica di Brescia romana. Edilizia pubblica e monumenti funerari dall'età repubblicana alla tarda antichità, (Costruire nel mondo antico 2), Roma.

Il volume esamina l’architettura romana di Brescia attraverso la decorazione architettonica dei m... more Il volume esamina l’architettura romana di Brescia attraverso la decorazione architettonica dei
monumenti pubblici e di quelli funerari in un arco temporale che va dall’Età repubblicana alla
tarda antichità. Vengono inoltre approfonditi aspetti legati all’approvvigionamento dei materiali,
alla loro provenienza e al trasporto; la formazione delle botteghe e i modelli adoperati.
Oltre ai contesti architettonici noti, il lavoro raccoglie anche un corposo nucleo di materiali erratici che, nel complesso, contribuiscono a definire la storia architettonica della città.

Research paper thumbnail of I capitelli a foglie lisce di prima e media età imperiale: modello urbano o tradizione locale?

Revue archéologique, 78, 2024

On sait que les chapiteaux à feuilles lisses ont connu un grand succès du iiie au ivesiècle après... more On sait que les chapiteaux à feuilles lisses ont connu un grand succès du iiie au ivesiècle après J.-C. Cependant, on connaît des objets qui peuvent être datés du début de l’ère impériale et dont l’origine mérite plus d’attention. Selon certains chercheurs, ils proviennent de ce que l’on appelle la « blocked-out capital » dans la région du Levant. Cette contribution étudie l’origine et les attestations des chapiteaux à feuilles lisses dans l’architecture romaine du début de l’époque impériale. Sur la base des realia collectés et contextualisés dans le temps et l’espace, il est possible d’avancer l’hypothèse suivante : à partir de l’époque claudienne, un modèle dérivant du chapiteau corinthien canonique privé de sa composante décorative végétale s’est imposé. Ce modèle ne vient pas de traditions locales ou hellénistico-égyptiennes, ni même de dynamiques de chantier. Au contraire, il a pris une valeur entièrement esthétique et s’est répandu principalement dans l’aire levantine, avant de se simplifier et de se schématiser au cours du IIIe et surtout du IVe siècle.

Research paper thumbnail of "Pseudo-Seneca": antico e moderno dalle collezioni di antichità dei Musei Reali di Torino

Quaderni di Archeologia del Piemonte, 7, 2023

Indagine su due ritratti del cd. Pseudo-Seneca dai Musei Reali di antichità di Torino, appartenut... more Indagine su due ritratti del cd. Pseudo-Seneca dai Musei Reali di antichità di Torino, appartenuti alla collezione di sculture dei Savoia.

Research paper thumbnail of Un capitello con Schildbüsten da Aquileia: ricerche d'archivio e contesto architettonico

Dell'Acqua Antonio, 2022

Il contributo analizza un grande capitello in marmo Proconnesio con Schildbüsten (n. inv. 1345) ... more Il contributo analizza un grande capitello in marmo Proconnesio con Schildbüsten (n. inv. 1345) conservato al Museo
archeologico nazionale di Aquileia, con l’obiettivo di rintracciarne la provenienza e di ricostruirne la storia collezionistica,
per giungere ad un possibile inquadramento del manufatto nel contesto architettonico aquileiese. I risultati dell’indagine,
oltre a provarne la provenienza dalla collezione Cassis, indicano che l’esemplare venne realizzato in epoca antonina
probabilmente in seguito agli eventi bellici del 167-170 d.C. e alla diffusione della peste che afflisse anche Aquileia, restituendo un ulteriore elemento per la ricostruzione del paesaggio urbano aquileiese del tardo II sec. d.C.

Research paper thumbnail of Terremoti e tsunami nella Palestina romana: conseguenze e iniziative post-sismiche nei centri urbani tra I sec. a.C. e IV sec. d.C.

Lanx, 2023

l territorio corrispondente alla Palestina romana, attraversato dallacd. Faglia del Mar Morto, è ... more l territorio corrispondente alla Palestina romana, attraversato dallacd. Faglia del Mar Morto, è stato interessato moltevolte da terremoti e tsunami che periodicamente hanno causato danni e distruzioni. Se ne trovano menzioninelle fonti bibliche, letterarie erabbiniche. Anche le indagini archeologiche hanno talvolta individuato i segni lasciati dai terremoti sulle strutture architettoniche. Numerosi sono gli studi che hanno raccolto la sequenza di tali eventi sulla base delle fonti, senza tuttavia un riscontro archeologico né una verifica più ampia sulle conseguenze per le città e la popolazione.Il presente contributo, attraverso un’analisi combinata di fonti e dati archeologici, intende affrontare uno studio su alcune cittàromane (Cesarea, Nysa Schitopolis, Gerusalemme, Ascalona, Sepphoris) per verificare l’impatto che gli eventi sismici hanno avuto sull’urbanistica e sulla vita delle città stesse, gli effetti sugli edifici e le modalità di reazione delle locali comunità.I risultati indicano che solamente il grande terremoto del 363 d.C. ebbe effetti significativi sull’organizzazione civile e sull’urbanistica delle città

Research paper thumbnail of The Urban Renovation of Samaria–Sebaste of the 2nd and 3rd centuries ce: Observations on some architectural artefacts

Palestine Exploration Quarterly

Samaria, renamed Sebaste after the annexation to Herod’s kingdom, was mostly excavated in the fir... more Samaria, renamed Sebaste after the annexation to Herod’s kingdom, was mostly excavated in the first half of the 20th century. Despite its relevant archaeological heritage, the history of the city is scarcely known. During the Middle Imperial period, Samaria–Sebaste flourished, as is suggested by the renovation of several buildings. Under Septimius Severus the city was granted the status of colonia from which is benefited greatly. This paper intends to reappraise data from old excavations, with the aim to frame the local urban renovation of the 2nd and the 3rd centuries ce in a broader regional context. With regard to this objective, marble/stone trade and architectural decoration will be analysed.

Research paper thumbnail of Dell'Acqua A., Domestica decora. Elementi architettonici, mobilio marmoreo e arredi scultorei delle domus romane di Brescia

Babesch, 2021

Houses and private spaces have always reflected the social and cultural status of their owners: l... more Houses and private spaces have always reflected the social and cultural status of their owners: locations, dimensions, paintings and inner decorations - either in wood or marble - help to discover who the residents were and their personality. In this respect, Pompeii and Herculaneum give us the most representative case studies, thanks to the entirety of the archaeological contexts, while for other cities a complete archaeological evidence is hard to find and reliable contexts must be reconstructed through scattered finds and partial documentation. This is precisely the case of Brixia, a Roman colony in northern Italy, where the long life of the settlement caused the dismantling of Roman houses, buried under medieval and modern buildings. Thanks to an accurate study of many architectural elements, marble furniture and sculptures, aim of this paper is trying to understand taste and style of the ancient inhabitants of Brixia, modern Brescia, their aesthetic and decorative choices and also their wealth, often emphasized by precious materials.

Research paper thumbnail of How much? Quantifying costs and materials of public buildings in Roman Cisalpine. Preliminary thoughts on the cities of Brescia and Verona

Quantitative Studies and Production cost of Roman Public Construction

Research paper thumbnail of Dell'Acqua 2018, Extra moenia: le necropoli, l’arco e le domus nell’area extraurbana presso porta Mediolanensis a Brescia

Civiltà Bresciana, 2018

The paper deals with the western area outside the walls of the city of Brescia, in northern Italy... more The paper deals with the western area outside the walls of the city of Brescia, in northern Italy. The aim is to collect evidences to reconstruct the landscape of this part of the territory, close to the colonia but external, with funeral areas, domus and public building

Research paper thumbnail of Il Teatro romano di Cesarea Marittima: nuovi dati sulla fase erodiana dell’edificio

G. Mazzilli (a cura di), In solo provinciali, Sull’architettura delle province, da Augusto ai Severi, tra inerzie locali e romanizzazione, Thiasos 9.2, 2020

In 1959, Antonio Frova, field director of the Italian archaeological expedition, started the exca... more In 1959, Antonio Frova, field director of the Italian archaeological expedition, started the excavation of the Roman Theater in Caesarea
Maritima. Sixty years later, the current paper aims to reconsider its data related to the Herodian building phase, on the base of some
unpublished archival documents and in loco architectural members as well. Thus, the Theater’s both architectural and decorative
features will be outlined, with a view to their connection with the contemporary Roman architecture

Research paper thumbnail of I Kämpferkapitelle con monogrammi dal S. Sepolcro di Gerusalemme, in TRA SERVIZIO CIVILE E MISSIONI ESTERE: IL CONTRIBUTO DELL'ITALIA AI BENI CULTURALI DELLA TERRA SANTA, a cura di F. Ciliberto.

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale e Inter-Ateneo "Tra Servizio Civile e Mi... more Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale e Inter-Ateneo "Tra Servizio Civile e Missioni Estere: il contributo dell'Italia al Beni Culturali della Terra Santa" (Campobasso, 27 ottobre 2014), organizzato dall'Università degli Studi del Molise, in collaborazione con l'Università degli Studi di Bari e lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.

Research paper thumbnail of Il tema del thiasos marino nell'architettura funeraria del nord Italia: modelli, botteghe e committenze

The following paper studies funerary monuments from northern Italy, as well as related evidence, ... more The following paper studies funerary monuments from northern Italy, as well as related evidence, referring to maritime
thiasoi, from the second half of the 1st century BC to the 2nd century AD. A particular focus lies on the period of
the late Republic, when the theme becomes part of Augustan propaganda. By the 2nd century AD, in contrast, the
theme seems to have developed a significant connection with the journeys of a deceased person’s spirit in the afterlife.
The theme is frequently found on sarcophagi, in particular in combination with representations of hunting scenes or
related iconography. Detailed studies of memorial monuments, in particular those in Brescia and Modena, allow for
a reconstruction of cultural, social and economic dynamics tied to the extraction, working and trade of two important
resources and their link to the main communication routes, on land and river, of northern Italy. It is possible to identify
significant connections between these dynamics and processes of transmission of models between monuments in
northern Italy and those in Gaul and Noricum.

Research paper thumbnail of I capitelli con volute figurate nell'architettura romana

The presence of human or animal figures in the decoration of capitals, already common in Egyptian... more The presence of human or animal figures in the decoration of capitals, already common in Egyptian buildings, appears since the middle of the 4th century in the Greek architecture, as, for example, in a capital with Caryatids of the Syphni's treasure in Delphy. In Hellenistic period, the production of this kind of capital, in which the vegetal element blends with the figurative one, intensifies along with the architectural exuberance and the research of new formal solutions. Regularly, the figures can be within the vegetal decoration, in the middle of abaci, replacing the flower, or replace the volutes, according with the order used, ionic or Corinthian. A variant less common is that one with figural elements in the eyes of the volutes in ionic and Corinthian capitals. This is the topic of the paper, analyzed in the sphere of the roman architecture, with the aim of tracing origin, common models and chronological and geographical spread, partiality for the iconography, iconological meaning linked, when known, to the building. La presenza di figure umane o animali nella decorazione dei capitelli, attestata già su edifici egizi, compare almeno dalla seconda metà del VI sec. a.C. nell'ambito della produzione architettonica greca, come su un capitello con Cariatidi dal tesoro dei Siphni a Delfi. In età ellenistica, poi, la produzione di questo tipo di capitelli, in cui l'elemento vegetale si fonde con quello figurato, si intensifica in linea con l'esuberanza dell'architettura di questo periodo e la ricerca di nuove soluzioni formali. Di norma le figure possono essere inserite all'interno della decorazione vegetale, oppure in posizione centrale sull'abaco, al posto del fiore, o ancora in sostituzione delle volute, a seconda dell'ordine impiegato per la realizzazione dei capitelli, ionico o corinzio. Una variante meno diffusa sembra essere quella che prevede l'inserimento di figure nell'occhio delle volute nei capitelli ionici e corinzi/corinzieggianti. Oggetto della presente ricerca è questa specifica variante, indagata nell'ambito della produzione di capitelli romani, con l'obiettivo di rintracciarne l'origine, modelli comuni e ambito cronologico e geografico di diffusione, predilezione dei soggetti raffigurati, significato iconologico in rapporto, qualora noto, all'edificio di appartenenza. Nell'ampia nomenclatura relativa alla classificazione dei capitelli si definiscono " figurati " quelli in cui sono inserite figure umane o animali che arricchiscono la decora-zione, più facilmente su esemplari corinzi in cui la maggiore disponibilità di spazio vuoto ne facilitava l'inserimento. È di questa varietà che parla Vitruvio quando riferisce che " sunt autem… capitulorum genera variis vocabulis nominata, quorum nec proprietates symmetriarum nec columnarum genus aliud nominare possumus, sed ipsorum vocabula traducta et commutata ex corinthiis et pulvinati set doricis videmus… " 1. Per questo tipo di materiali il von Hesberg utilizzava la definizione di Aediku-laarchitektur, intendendo " alle Arten der Architektur mit geringen Abmessungen " 2 , in seguito modificata dalla Schreiter in Zierarchitektur, ovvero " architettura ornamentale " secondo una tendenza che attribuisce all'apparato decorativo una valenza simbolica in chiave propagandistica o comunicativa 3. Essa consiste, quindi, in una decorazione di

Research paper thumbnail of I capitelli corinzi della collezione Károly Pulszky al Museo delle Belle Arti di Budapest, in “LANX” 13 (2012), pp. 82‐116

Presso il Museo di Belle arti di Budapest sono conservati sei capitelli corinzi di lesena acquist... more Presso il Museo di Belle arti di Budapest sono conservati sei capitelli corinzi di lesena acquistati da Károly Pulszky in Italia nel 1895. Essi fuorno furono pubblicati nel 1955 da Ákos Kiss secondo cui provenivano da Brescia. Il presente contributo intende analizzare nuovamente i sei capitelli allo scopo di verificarne la datazione e la provenienza mediante una serie di confronti e un aggiornamento bibliografico. Grazie alle analisi petrografiche di Roberto Bugini, è stato possibile identificare il materiale e un'analisi autoptica dei capitelli ha anche permesso lo studio dei segni di lavorazione ancora leggibili. At the Fine Arts Museum of Budapest there are six Corinthian Capitals bought by Károly Pulszky in Italy in 1985. They were published in 1955 by Ákos Kiss who believed they came from Brescia. This paper aims to reanalyze the six Capitals to verify the chronology and the origin through comparisons and a bibliographic update. Thanks to the petrographic analysis conducted by Roberto Bugini, it has been possible to identify the stone and an autoptic analysis has allowed to identify and to study the design framework signs.

Research paper thumbnail of I mosaici della domus di Vicolo S. Paolo a Brescia

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Reggio Emilia, 18-21 marzo 2015) a cura di Claudia Angelelli, Daniela Massara e Francesca Sposito... more Reggio Emilia, 18-21 marzo 2015) a cura di Claudia Angelelli, Daniela Massara e Francesca Sposito La riproduzione del testo o brani di esso, in qualsiasi forma presentata e diffusa, è assoggettata alla legge 22 aprile 1941, n. 633 successivamente modificata con la legge 18 agosto 2000, n. 248. ISBN 978-88-909657-2-2 © 2016 -Edizioni Scripta Manent di Tipografia Mancini s.a.s. Via Empolitana, 326 -00019 TIVOLI (Roma) Tel. 0774411526 -Fax 0774411527 tipografiamancini@libero.it Per il contributo finanziario alla stampa degli Atti si ringrazia vivamente la 129 ANTONIO DELL'ACQUA LA GEOMETRIA IN ALCUNI MOSAICI DI BRESCIA

Research paper thumbnail of La 'riscoperta' di un rilievo funerario a Milano

Research paper thumbnail of LA RACCOLTA DI SCULTURE DEL TERRA SANCTA MUSEUM DI GERUSALEMME

Il Terra Sancta Museum di Gerusalemme annovera nella sua ampia collezione un limitato numero di m... more Il Terra Sancta Museum di Gerusalemme annovera nella sua ampia collezione un
limitato numero di materiali scultori riferibili ad epoca romana, per la maggior parte di
provenienza sconosciuta, condizione che complica non poco lo studio dei singoli pezzi.
Solo pochi formano nuclei omogenei, quali i materiali palmireni e le stele funerarie antropomorfe
molto probabilmente provenienti dall’area dell’odierna Beith She’an, l’antica
Nysa-Scythopolis. Si annoverano in questa sede anche alcune sculture che non fanno parte
propriamente della collezione museale ma che sono murate nello scalone d’accesso al
convento della Flagellazione su cui pure mancano i dati relativi alla provenienza, anche se
alcune di essere potrebbero essere state acquisite sul mercato antiquario.

Research paper thumbnail of Mensae e piatti marmorei dal Terra Sancta Museum di Gerusalemme

Research paper thumbnail of Tracce di cantiere dall'area del Capitolium di Brescia

Research paper thumbnail of IL PORTALE DI SANT’AQUILINO IN SAN LORENZO MAGGIORE

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Milano, Museo archeologico, 22 maggio 2024

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La cantera y el monumento 2. El proyecto arquitectónico y la organización de la obra en época antigua

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COSTRUIRE, COSTRUTTORI, COSTRUZIONI IN ETA' ROMANA marzo-aprile 2023 a cura di Jacopo Bonetto e C... more COSTRUIRE, COSTRUTTORI, COSTRUZIONI IN ETA' ROMANA marzo-aprile 2023 a cura di Jacopo Bonetto e Caterina Previato Tra marzo e aprile 2023 presso l'Università di Padova si svolgerà il sesto ciclo di incontri dedicati all'architettura e all'edilizia del mondo classico, in cui studiosi ed esperti italiani e stranieri presenteranno i risultati delle loro più recenti ricerche. Le conferenze sono rivolte agli studenti dei corsi di laurea in Archeologia e Scienze Archeologiche, agli allievi della Scuola di Specializzazione e del Corso di Dottorato, così come a tutti gli interessati.

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istruzione per la partecipazione È possibile la partecipazione al convegno come uditori secondo l... more istruzione per la partecipazione È possibile la partecipazione al convegno come uditori secondo le modalità a distanza attraverso piattaforma digitale. I link verranno indicati sui canali on line degli Istituti proponenti in presenza dandone comunicazione alla mail va-ve.convegni@beniculturali.it, salvo diverse disposizioni dettate dalle norme anti-contagio.

Research paper thumbnail of Earthquakes and tsunami in Roman Palestine. Effects and reactions in urban centers between 1st BCE-4th CE. Poster, "Construire face au risque naturel dans les sociétés anciennes"  Colloque internationelle 6-7 Septembre 2019 Centre Jean Bérard

Research paper thumbnail of A Controversial Iconography: the Capitals with Blattmasken from Hierapolis in Phrygia, People Abroad XVI. International Colloquium on Roman Provincial Art

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Research paper thumbnail of La ricerca archeologica nel contesto delle Marie Skłodowska Curie Actions: PROGETTI ESPERIENZE NETWORKS

Qual è il contributo delle MSCA alla ricerca archeologica? Quali progetti sono in corso ? E con q... more Qual è il contributo delle MSCA alla ricerca archeologica? Quali progetti sono in corso ? E con quali risultati?
Il workshop vuole essere un’occasione di confronto, di presentazione e di riflessione sui vari progetti archeologici finanziati nell’ambito delle MSCA. Inoltre, intede offrire indicazioni e suggerimenti a quanti siano in procinto di presentare una domanda per una EF o GF, o siano interessati ad avere maggiori informazioni sul funzionamento di tali tipologia di
borse.