Federica Timeto | Università Ca' Foscari Venezia (original) (raw)

Books by Federica Timeto

Research paper thumbnail of Introduction

Art for Radical Ecologies (manifesto), 2024

Research paper thumbnail of Animali si diventa

estratto, introduzione e conclusioni Tamu edizioni Napoli

Research paper thumbnail of Nicole Shukin, lo sfruttamento dei corpi non umani (estratto dalla prefazione di Capitale Animale di Nicole Shukin, ed. italiana)

Il Manifesto, 2023

a cura di Federica Timeto e Massimo Filippi

Research paper thumbnail of Making Kin. Fare Parentele non popolazioni (a cura di Adele Clarke e Donna Haraway)

Traduzione e cura dell’edizione italiana di Angela Balzano, Antonia Anna Ferrante, Federica Timet... more Traduzione e cura dell’edizione italiana di Angela Balzano, Antonia Anna Ferrante, Federica Timeto

Con l’aumento della pressione umana sul pianeta e la diffusione di una maggiore coscienza ecologica, è con rinnovato interesse che scienze, economia e politica formulano vecchi e nuovi interrogativi inerenti famiglie e parentele.
Dai programmi governativi progettati per contrastare il calo dei tassi di natalità in Europa e Asia orientale, passando per le controverse politiche di contenimento della popolazione nei paesi in cui i tassi di natalità rimangono elevati, fino all’aumento delle disuguaglianze di reddito a livello transnazionale, le questioni relative alla riproduzione sono foriere di nuovi e complessi dilemmi etici e politici.
Making Kin. Fare parentele, non popolazioni prende parola sul tema con saggi di eminenti studiose femministe antirazziste ed ecologiste. Da prospettive molteplici, questi contributi indagano con coraggio materie complesse quali nuove pratiche di intimità e parentela, giustizia riproduttiva, giustizia ambientale e multispecie.

Con saggi di: Adele E. Clarke, Ruha Benjamin, Donna Haraway, Michelle Murphy, Yu-Ling Huang, Chia-Ling Wu, Kim TallBear

Research paper thumbnail of BESTIARIO HARAWAY. Per un femminismo multispecie.

Mimesis, Milano, 2020

I saggi di Donna Haraway, autrice tra gli altri di Manifesto cyborg, brulicano da sempre di folle... more I saggi di Donna Haraway, autrice tra gli altri di Manifesto cyborg, brulicano da sempre di folle non umane. Questo libro approfondisce i concetti chiave della filosofa americana ed elabora una teoria femminista multispecie, seguendo le tracce delle molte vite che la animano, dai primati ai cani, dagli organismi transgenici ai simbionti dello Chthulucene. Per Haraway, gli animali umani e non umani sono specie compagne, che divengono insieme in una ininterrotta storia di coevoluzione. In questo bestiario contemporaneo, gli animali-che sono stati modelli, strumenti e figure dell'umano-sono agenti sociali, si muovono, agiscono e resistono. Ogni capitolo traccia delle piccole storie naturalculturali, ibridando filosofia, mitologia, scienze e arti.

Research paper thumbnail of Introduzione all'edizione italiana di "Sociologia Digitale", Deborah Lupton, Pearson, 2018.

Le informazioni contenute in questo libro sono state verificate e documentate con la massima cura... more Le informazioni contenute in questo libro sono state verificate e documentate con la massima cura possibile. Nessuna responsabilità derivante dal loro utilizzo potrà venire imputata agli Autori, a Pearson Italia S.p.A. o a ogni persona e società coinvolta nella creazione, produzione e distribuzione di questo libro. Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest'opera, l'editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti.

Research paper thumbnail of Diffractive Technospaces. A Feminist Approach to the Mediations of Space and Representation

The entanglements of information and materiality in our media environment, that new information a... more The entanglements of information and materiality in our media environment, that new information and communication technologies make increasingly mobile and locative, changes the mediations between space and society. The fluidity and continual reworking of the boundaries of contemporary technospaces - the sociotechnical environments in which humans and machines relate and intersect - is key to the production and consumption of contemporary technologies. Theoretical analyses of communication and space have tended to engage in the representation of such changes without interrogating the representational instruments used at a broader methodological level.

Articulating a non-representational perspective on knowledge production and artistic practices, combined with an analysis of space, this book offers a new performative and relational re-turn to representation in contemporary technospaces. The radically materialist, posthumanist and performative position from which this situated aesthetics of technospaces is elaborated, aligns this book not only with non-representational theory, but also with the theories of material feminism, feminist geography, situated epistemologies, science and technology studies, actor-network theory, performance studies and new media studies.

Research paper thumbnail of Culture della differenza. Femminismo, visualità e studi postcoloniali

I movimenti legati al superamento dei confini nazionali ci spingono a considerare le nuove forme ... more I movimenti legati al superamento dei confini nazionali ci spingono a considerare le nuove forme di relazione culturale globale nelle loro dinamiche di trasformazione e creazione di nuove identità personali e collettive, e contemporaneamente a riflettere sull’eredità, le persistenze e le influenze delle diverse storie e tradizioni. I saggi raccolti in questo volume intendono esplorare le figurazioni dell’identità di genere nella cultura visuale contemporanea, spaziando dalla pubblicità al video, dalla pittura alla performance, dal cinema alle nuove tecnologie multimediali.
Il filo rosso che collega questi testi è la riflessione sulle rappresentazioni del femminile nell’attuale scenario postcoloniale e transculturale.
Il genere rappresentato dal linguaggio e dalle immagini della cultura postmoderna e postcoloniale non è una categoria astratta e universalmente valida, stabile nel tempo e nello spazio, ma una realtà materiale localizzabile e in divenire, che disegna cartografie mobili le quali richiedono una nuova attitudine interpretativa profondamente politica.
Attraverso il percorso proposto da Federica Timeto, si indaga così il legame fra visualità e alterità, ovvero la funzione che le immagini rivestono nella produzione delle differenze: differenze non solo sessuali, ma legate alle diverse coordinate socio-culturali riguardanti anche l’etnia, il colore della pelle, l’appartenenza sociale, le divisioni territoriali ed economiche dei soggetti coinvolti.

Papers by Federica Timeto

Research paper thumbnail of LE QUESTIONI VITALI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA TECNOSCIENZA FEMMINISTA

DWF n. 142, 2024

numero speciale "Femministe col Bot. Tecnologie e intelligenze artificiali"

Research paper thumbnail of I margini porosi del femminismo antispecista

Leggendaria, 2024

speciale Rivoluzione antispecista

Research paper thumbnail of Haraway contro Haraway

Aut Aut n. 401, 2024

speciale "La filosofia davanti al massacro degli animali", a cura di Giovanni Leghissa e Massimo ... more speciale "La filosofia davanti al massacro degli animali", a cura di Giovanni Leghissa e Massimo Filippi

Research paper thumbnail of Cyberzoa: Refiguring the Ecology of the Cyborg (Crossing Boundaries, special section on Cyborg Figurations)

Tecnoscienza, 2023

This cross-disciplinary exploration delves into the multifaceted intersections of technology, emb... more This cross-disciplinary exploration delves into the multifaceted intersections of technology, embodiment, identity, and ecology through the lens of cyborg knowing. The first contribution focuses on the vulnerabilities faced by individuals with implantable cardiac defibrillators (ICDs), emphasizing the crucial need for acclimatization strategies and agency in navigating their cybernetic embodiment as "everyday cyborg". The second contribution critically examines cultural technologies revealing their role in perpetuating biases and advocates for interdisciplinary approaches, drawing on feminist STS and cyborg theory, to adaptively reshape societal constructs. Lastly, the third contribution envisions a comprehensive theory of cyberzoa that extends the cyborg figuration to encompass nonhuman animals, fostering a post-anthropocentric perspective and an ecologically attuned examination of power relations, exploitation, and symmetrical relationships. By engaging with the concept of the cyborg, these contributions shed light on the complex dynamics and transformative potentials inherent in the realm of technology for both human and nonhuman lives. Keywords everyday cyborgs; techno-organic hybridity; cyberzoa; embodiment; ecology.

Research paper thumbnail of Deadly contagions, vital contagions: Interspecies relationships  in the new pandemic age

Feminist Animal Studies. Theories, Practices, Politics Edited by Erika Cudworth, Ruth E. McKie and Di Turgoose, 2023

In Chapter 6, Federica Timeto considers how people living with companion animals perceived and r... more In Chapter 6, Federica Timeto considers how people living with companion
animals perceived and represented their interspecies relationships during lockdown due to the COVID- 19 pandemic. She draws on semi-structured interviews undertaken online during the full Italian lockdown (March–
May 2020) in order to examine whether emergency risks and new spatiotemporal constraints change our representation and social relations with nonhuman animals. Focused on household respondents and the ways their families deal with different daily routines, Timeto then enlarges the picture to discuss how respondents link non-human animals to the current pandemic, their knowledges, affects and (mediated)
imaginaries, and finally, the ways post-pandemic expectations include non-human animals. The author intends to carry out an engaged sociological analysis for the animals (Peggs, 2012; Wilkie, 2015; Cudworth, 2016; Taylor and Sutton, 2018). Timeto argues for ‘the cultivation of viral response- abilities’ (Haraway, 2016) capable of contrasting the dominant speciesist, deadly narratives of the
virus. We require a different understanding of contagion which accounts for a multispecies society, which foregrounds our vital connections with companion species (Haraway, 2003), and relocates contagion in the care and cultivation of multispecies worlds.

Research paper thumbnail of Una cassetta di nodi per gli studi culturali, introduzione a Un gioco della matassa di Donna Haraway

Studi Culturali XIX, 3, 2022

In this essay written in 1994, Donna Haraway first employs the figuration of the cat’s cradle ga... more In this essay written in 1994, Donna Haraway first employs the figuration of the cat’s cradle game, which she will return to many years later in her latest book, Staying with the Trouble (2016). This text has a strongly methodological intent: the purpose is to offer those positioned in the field of Feminist Studies, Technoscience Studies, Cultural Studies,
a box of knots rather than tools. The cat’s cradle game becomes the figuration of a tangle of knowledges and practices that Haraway proposes to make difference differently, an epistemological detour but also a political and transformative intervention in the world-
ing of the world.

Research paper thumbnail of Il culturale è politico: gli studi culturali e il femminismo a modo suo. Una conversazione con Angela McRobbie

Studi Culturali n. 2, 2022

This conversation follows the theoretical path of Angela McRobbie, a leading exponent of British ... more This conversation follows the theoretical path of Angela McRobbie, a leading exponent of British feminist cultural studies. In her research, which spans almost fifty years, McRobbie has analyzed representations of popular culture, from magazines to the music scene,
from dance to fashion, from film to television, investigating the contradictions of the performance of femininity in the media landscape and the limits and possibilities of the different forms of identification for female and feminist subjects. Since the mid-1990s, she has focused on postfeminism in neoliberal culture, at a time when feminism found itself
simultaneously assimilated into common sense and emptied of its political efficacy. In her latest book, Feminism and the Politics of Resilience (2020), McRobbie deepens her analysis of contemporary representations of the feminine by showing their continuities
and ruptures with postfeminism, and the polarization of meritocracy cult and poverty-shaming regulated by the governmentality of visual media.

Research paper thumbnail of Infraumano, postumano, a-umano, humus.  Il femminismo del compost è multispecie

Etnografie del contemporaneo Anno 4, Vol. 4, 2021

In this article I elaborate a partial genealogy that goes back to the theoretical roots of the an... more In this article I elaborate a partial genealogy that goes back to the theoretical roots of the animal question in relation to the crisis of Western Humanism and the boundary breakdowns separating the human from the non human. In order to show how it is possible to imagine and practice in very different ways what comes after the human, I reconnect the threads of Donna Haraway's thought to highlight a continuity and a thickening of the animal question in her writings. I also intend to push it towards unexpected directions for a more radical politics that I propose here as multispecies feminism.

Research paper thumbnail of Elogio della vita tentacolare

Manifesto, 2021

Fondali abitati /8. Riflessioni intorno alla turbolenza vischiosa e simbolica dei polpi. «I lavor... more Fondali abitati /8. Riflessioni intorno alla turbolenza vischiosa e simbolica dei polpi. «I lavoratori del mare» di Victor Hugo scatenerà una moda, con caricature della «pieuvre parisienne», spingendo un immaginario attraente-repulsivo. L'acqua oceanica e le sue creature liminari e mostruose sono sempre state ampiamente sessualizzate e razzializzate Viviamo nell'epoca del tentacolo, scrive Dagmar Van Engen, nel saggio incluso in Divenire invertebrato (a cura di M. Filippi ed E. Monacelli, 2020) parlando degli ebook erotici che oggi riprendono il filone già esplorato, per esempio, negli shunga giapponesi del periodo Edo, di cui la xilografia di Hokusai Il sogno della moglie del pescatore (1814) è un noto esempio. L'epoca che Donna Haraway chiama Chthulucene, caratterizzata da quella turbolenza viscosa e densa di cui gli esseri tentacolati, di terra e di mare, incarnano «le precarietà seducenti, attraenti, bellissime, limitate e pericolose».

Research paper thumbnail of Introduzione a Brigid Brophy, "I diritti degli animali" e "La felicità degli animali"

Research paper thumbnail of Discutere «Genere e capitale» Come potrebbe essere diversamente: produzione, riproduzione e tecnologie

Machina, 2021

L’obiettivo è quello di portare l’analisi di Genere e capitale oltre se stessa, proprio come Fede... more L’obiettivo è quello di portare l’analisi di Genere e capitale oltre se stessa, proprio come Federici ha fatto con Marx. A inaugurare questo spazio di discussione e approfondimento, Federica Timeto propone una riflessione che interroga il rapporto tra produzione, riproduzione e tecnologie, ripercorrendo, a partire dal libro, il «percorso dal quale emerge la posizione critica di Silvia Federici riguardo alla celebrazione della tecnologia e alla strumentalizzazione della natura».

Research paper thumbnail of L'artivismo. Forme, esperienze, pratiche e teorie. Il numero 2 della rivista UniMi CONNESSIONI REMOTE

Connessioni remote, 2021

L’Artivismo è un termine che indica il connubio tra arte e attivismo politico, un binomio che af... more L’Artivismo è un termine che indica il connubio tra arte e attivismo politico, un binomio che affonda le sue radici in epoche lontane ma che si è specificato in tempi più recenti in relazione alla comparsa delle prime reti telematiche negli anni Ottanta per poi diffondersi con lo sviluppo di internet e della cultura digitale. Questo secondo numero di Connessioni Remote intende fornire una mappatura delle diverse pratiche che dalla fine degli anni Novanta a oggi nutrono i sentieri dell’artivismo nell’intento di ricostruirne le storie e sondarne le forme per indagare le esperienze più recenti con particolare attenzione alle pratiche digitali e web based, intese come luoghi di osservazione privilegiati non solo delle estetiche contemporanee ma dei processi di connessione e condivisione fra gli artisti e i pubblici che permettono di cogliere e analizzare il portato politico delle forme odierne dell’artivismo digitale. https://riviste.unimi.it/index.php/connessioniremote/issue/view/1643

Research paper thumbnail of Introduction

Art for Radical Ecologies (manifesto), 2024

Research paper thumbnail of Animali si diventa

estratto, introduzione e conclusioni Tamu edizioni Napoli

Research paper thumbnail of Nicole Shukin, lo sfruttamento dei corpi non umani (estratto dalla prefazione di Capitale Animale di Nicole Shukin, ed. italiana)

Il Manifesto, 2023

a cura di Federica Timeto e Massimo Filippi

Research paper thumbnail of Making Kin. Fare Parentele non popolazioni (a cura di Adele Clarke e Donna Haraway)

Traduzione e cura dell’edizione italiana di Angela Balzano, Antonia Anna Ferrante, Federica Timet... more Traduzione e cura dell’edizione italiana di Angela Balzano, Antonia Anna Ferrante, Federica Timeto

Con l’aumento della pressione umana sul pianeta e la diffusione di una maggiore coscienza ecologica, è con rinnovato interesse che scienze, economia e politica formulano vecchi e nuovi interrogativi inerenti famiglie e parentele.
Dai programmi governativi progettati per contrastare il calo dei tassi di natalità in Europa e Asia orientale, passando per le controverse politiche di contenimento della popolazione nei paesi in cui i tassi di natalità rimangono elevati, fino all’aumento delle disuguaglianze di reddito a livello transnazionale, le questioni relative alla riproduzione sono foriere di nuovi e complessi dilemmi etici e politici.
Making Kin. Fare parentele, non popolazioni prende parola sul tema con saggi di eminenti studiose femministe antirazziste ed ecologiste. Da prospettive molteplici, questi contributi indagano con coraggio materie complesse quali nuove pratiche di intimità e parentela, giustizia riproduttiva, giustizia ambientale e multispecie.

Con saggi di: Adele E. Clarke, Ruha Benjamin, Donna Haraway, Michelle Murphy, Yu-Ling Huang, Chia-Ling Wu, Kim TallBear

Research paper thumbnail of BESTIARIO HARAWAY. Per un femminismo multispecie.

Mimesis, Milano, 2020

I saggi di Donna Haraway, autrice tra gli altri di Manifesto cyborg, brulicano da sempre di folle... more I saggi di Donna Haraway, autrice tra gli altri di Manifesto cyborg, brulicano da sempre di folle non umane. Questo libro approfondisce i concetti chiave della filosofa americana ed elabora una teoria femminista multispecie, seguendo le tracce delle molte vite che la animano, dai primati ai cani, dagli organismi transgenici ai simbionti dello Chthulucene. Per Haraway, gli animali umani e non umani sono specie compagne, che divengono insieme in una ininterrotta storia di coevoluzione. In questo bestiario contemporaneo, gli animali-che sono stati modelli, strumenti e figure dell'umano-sono agenti sociali, si muovono, agiscono e resistono. Ogni capitolo traccia delle piccole storie naturalculturali, ibridando filosofia, mitologia, scienze e arti.

Research paper thumbnail of Introduzione all'edizione italiana di "Sociologia Digitale", Deborah Lupton, Pearson, 2018.

Le informazioni contenute in questo libro sono state verificate e documentate con la massima cura... more Le informazioni contenute in questo libro sono state verificate e documentate con la massima cura possibile. Nessuna responsabilità derivante dal loro utilizzo potrà venire imputata agli Autori, a Pearson Italia S.p.A. o a ogni persona e società coinvolta nella creazione, produzione e distribuzione di questo libro. Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest'opera, l'editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti.

Research paper thumbnail of Diffractive Technospaces. A Feminist Approach to the Mediations of Space and Representation

The entanglements of information and materiality in our media environment, that new information a... more The entanglements of information and materiality in our media environment, that new information and communication technologies make increasingly mobile and locative, changes the mediations between space and society. The fluidity and continual reworking of the boundaries of contemporary technospaces - the sociotechnical environments in which humans and machines relate and intersect - is key to the production and consumption of contemporary technologies. Theoretical analyses of communication and space have tended to engage in the representation of such changes without interrogating the representational instruments used at a broader methodological level.

Articulating a non-representational perspective on knowledge production and artistic practices, combined with an analysis of space, this book offers a new performative and relational re-turn to representation in contemporary technospaces. The radically materialist, posthumanist and performative position from which this situated aesthetics of technospaces is elaborated, aligns this book not only with non-representational theory, but also with the theories of material feminism, feminist geography, situated epistemologies, science and technology studies, actor-network theory, performance studies and new media studies.

Research paper thumbnail of Culture della differenza. Femminismo, visualità e studi postcoloniali

I movimenti legati al superamento dei confini nazionali ci spingono a considerare le nuove forme ... more I movimenti legati al superamento dei confini nazionali ci spingono a considerare le nuove forme di relazione culturale globale nelle loro dinamiche di trasformazione e creazione di nuove identità personali e collettive, e contemporaneamente a riflettere sull’eredità, le persistenze e le influenze delle diverse storie e tradizioni. I saggi raccolti in questo volume intendono esplorare le figurazioni dell’identità di genere nella cultura visuale contemporanea, spaziando dalla pubblicità al video, dalla pittura alla performance, dal cinema alle nuove tecnologie multimediali.
Il filo rosso che collega questi testi è la riflessione sulle rappresentazioni del femminile nell’attuale scenario postcoloniale e transculturale.
Il genere rappresentato dal linguaggio e dalle immagini della cultura postmoderna e postcoloniale non è una categoria astratta e universalmente valida, stabile nel tempo e nello spazio, ma una realtà materiale localizzabile e in divenire, che disegna cartografie mobili le quali richiedono una nuova attitudine interpretativa profondamente politica.
Attraverso il percorso proposto da Federica Timeto, si indaga così il legame fra visualità e alterità, ovvero la funzione che le immagini rivestono nella produzione delle differenze: differenze non solo sessuali, ma legate alle diverse coordinate socio-culturali riguardanti anche l’etnia, il colore della pelle, l’appartenenza sociale, le divisioni territoriali ed economiche dei soggetti coinvolti.

Research paper thumbnail of LE QUESTIONI VITALI DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA TECNOSCIENZA FEMMINISTA

DWF n. 142, 2024

numero speciale "Femministe col Bot. Tecnologie e intelligenze artificiali"

Research paper thumbnail of I margini porosi del femminismo antispecista

Leggendaria, 2024

speciale Rivoluzione antispecista

Research paper thumbnail of Haraway contro Haraway

Aut Aut n. 401, 2024

speciale "La filosofia davanti al massacro degli animali", a cura di Giovanni Leghissa e Massimo ... more speciale "La filosofia davanti al massacro degli animali", a cura di Giovanni Leghissa e Massimo Filippi

Research paper thumbnail of Cyberzoa: Refiguring the Ecology of the Cyborg (Crossing Boundaries, special section on Cyborg Figurations)

Tecnoscienza, 2023

This cross-disciplinary exploration delves into the multifaceted intersections of technology, emb... more This cross-disciplinary exploration delves into the multifaceted intersections of technology, embodiment, identity, and ecology through the lens of cyborg knowing. The first contribution focuses on the vulnerabilities faced by individuals with implantable cardiac defibrillators (ICDs), emphasizing the crucial need for acclimatization strategies and agency in navigating their cybernetic embodiment as "everyday cyborg". The second contribution critically examines cultural technologies revealing their role in perpetuating biases and advocates for interdisciplinary approaches, drawing on feminist STS and cyborg theory, to adaptively reshape societal constructs. Lastly, the third contribution envisions a comprehensive theory of cyberzoa that extends the cyborg figuration to encompass nonhuman animals, fostering a post-anthropocentric perspective and an ecologically attuned examination of power relations, exploitation, and symmetrical relationships. By engaging with the concept of the cyborg, these contributions shed light on the complex dynamics and transformative potentials inherent in the realm of technology for both human and nonhuman lives. Keywords everyday cyborgs; techno-organic hybridity; cyberzoa; embodiment; ecology.

Research paper thumbnail of Deadly contagions, vital contagions: Interspecies relationships  in the new pandemic age

Feminist Animal Studies. Theories, Practices, Politics Edited by Erika Cudworth, Ruth E. McKie and Di Turgoose, 2023

In Chapter 6, Federica Timeto considers how people living with companion animals perceived and r... more In Chapter 6, Federica Timeto considers how people living with companion
animals perceived and represented their interspecies relationships during lockdown due to the COVID- 19 pandemic. She draws on semi-structured interviews undertaken online during the full Italian lockdown (March–
May 2020) in order to examine whether emergency risks and new spatiotemporal constraints change our representation and social relations with nonhuman animals. Focused on household respondents and the ways their families deal with different daily routines, Timeto then enlarges the picture to discuss how respondents link non-human animals to the current pandemic, their knowledges, affects and (mediated)
imaginaries, and finally, the ways post-pandemic expectations include non-human animals. The author intends to carry out an engaged sociological analysis for the animals (Peggs, 2012; Wilkie, 2015; Cudworth, 2016; Taylor and Sutton, 2018). Timeto argues for ‘the cultivation of viral response- abilities’ (Haraway, 2016) capable of contrasting the dominant speciesist, deadly narratives of the
virus. We require a different understanding of contagion which accounts for a multispecies society, which foregrounds our vital connections with companion species (Haraway, 2003), and relocates contagion in the care and cultivation of multispecies worlds.

Research paper thumbnail of Una cassetta di nodi per gli studi culturali, introduzione a Un gioco della matassa di Donna Haraway

Studi Culturali XIX, 3, 2022

In this essay written in 1994, Donna Haraway first employs the figuration of the cat’s cradle ga... more In this essay written in 1994, Donna Haraway first employs the figuration of the cat’s cradle game, which she will return to many years later in her latest book, Staying with the Trouble (2016). This text has a strongly methodological intent: the purpose is to offer those positioned in the field of Feminist Studies, Technoscience Studies, Cultural Studies,
a box of knots rather than tools. The cat’s cradle game becomes the figuration of a tangle of knowledges and practices that Haraway proposes to make difference differently, an epistemological detour but also a political and transformative intervention in the world-
ing of the world.

Research paper thumbnail of Il culturale è politico: gli studi culturali e il femminismo a modo suo. Una conversazione con Angela McRobbie

Studi Culturali n. 2, 2022

This conversation follows the theoretical path of Angela McRobbie, a leading exponent of British ... more This conversation follows the theoretical path of Angela McRobbie, a leading exponent of British feminist cultural studies. In her research, which spans almost fifty years, McRobbie has analyzed representations of popular culture, from magazines to the music scene,
from dance to fashion, from film to television, investigating the contradictions of the performance of femininity in the media landscape and the limits and possibilities of the different forms of identification for female and feminist subjects. Since the mid-1990s, she has focused on postfeminism in neoliberal culture, at a time when feminism found itself
simultaneously assimilated into common sense and emptied of its political efficacy. In her latest book, Feminism and the Politics of Resilience (2020), McRobbie deepens her analysis of contemporary representations of the feminine by showing their continuities
and ruptures with postfeminism, and the polarization of meritocracy cult and poverty-shaming regulated by the governmentality of visual media.

Research paper thumbnail of Infraumano, postumano, a-umano, humus.  Il femminismo del compost è multispecie

Etnografie del contemporaneo Anno 4, Vol. 4, 2021

In this article I elaborate a partial genealogy that goes back to the theoretical roots of the an... more In this article I elaborate a partial genealogy that goes back to the theoretical roots of the animal question in relation to the crisis of Western Humanism and the boundary breakdowns separating the human from the non human. In order to show how it is possible to imagine and practice in very different ways what comes after the human, I reconnect the threads of Donna Haraway's thought to highlight a continuity and a thickening of the animal question in her writings. I also intend to push it towards unexpected directions for a more radical politics that I propose here as multispecies feminism.

Research paper thumbnail of Elogio della vita tentacolare

Manifesto, 2021

Fondali abitati /8. Riflessioni intorno alla turbolenza vischiosa e simbolica dei polpi. «I lavor... more Fondali abitati /8. Riflessioni intorno alla turbolenza vischiosa e simbolica dei polpi. «I lavoratori del mare» di Victor Hugo scatenerà una moda, con caricature della «pieuvre parisienne», spingendo un immaginario attraente-repulsivo. L'acqua oceanica e le sue creature liminari e mostruose sono sempre state ampiamente sessualizzate e razzializzate Viviamo nell'epoca del tentacolo, scrive Dagmar Van Engen, nel saggio incluso in Divenire invertebrato (a cura di M. Filippi ed E. Monacelli, 2020) parlando degli ebook erotici che oggi riprendono il filone già esplorato, per esempio, negli shunga giapponesi del periodo Edo, di cui la xilografia di Hokusai Il sogno della moglie del pescatore (1814) è un noto esempio. L'epoca che Donna Haraway chiama Chthulucene, caratterizzata da quella turbolenza viscosa e densa di cui gli esseri tentacolati, di terra e di mare, incarnano «le precarietà seducenti, attraenti, bellissime, limitate e pericolose».

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Research paper thumbnail of Discutere «Genere e capitale» Come potrebbe essere diversamente: produzione, riproduzione e tecnologie

Machina, 2021

L’obiettivo è quello di portare l’analisi di Genere e capitale oltre se stessa, proprio come Fede... more L’obiettivo è quello di portare l’analisi di Genere e capitale oltre se stessa, proprio come Federici ha fatto con Marx. A inaugurare questo spazio di discussione e approfondimento, Federica Timeto propone una riflessione che interroga il rapporto tra produzione, riproduzione e tecnologie, ripercorrendo, a partire dal libro, il «percorso dal quale emerge la posizione critica di Silvia Federici riguardo alla celebrazione della tecnologia e alla strumentalizzazione della natura».

Research paper thumbnail of L'artivismo. Forme, esperienze, pratiche e teorie. Il numero 2 della rivista UniMi CONNESSIONI REMOTE

Connessioni remote, 2021

L’Artivismo è un termine che indica il connubio tra arte e attivismo politico, un binomio che af... more L’Artivismo è un termine che indica il connubio tra arte e attivismo politico, un binomio che affonda le sue radici in epoche lontane ma che si è specificato in tempi più recenti in relazione alla comparsa delle prime reti telematiche negli anni Ottanta per poi diffondersi con lo sviluppo di internet e della cultura digitale. Questo secondo numero di Connessioni Remote intende fornire una mappatura delle diverse pratiche che dalla fine degli anni Novanta a oggi nutrono i sentieri dell’artivismo nell’intento di ricostruirne le storie e sondarne le forme per indagare le esperienze più recenti con particolare attenzione alle pratiche digitali e web based, intese come luoghi di osservazione privilegiati non solo delle estetiche contemporanee ma dei processi di connessione e condivisione fra gli artisti e i pubblici che permettono di cogliere e analizzare il portato politico delle forme odierne dell’artivismo digitale. https://riviste.unimi.it/index.php/connessioniremote/issue/view/1643

Research paper thumbnail of Corpografie multispecie: artivismo femminista e animali non umani

Connessioni Remote, 2021

In questo testo mi soffermo sulle corpografie artiviste delle artiste femministe che impiegano i ... more In questo testo mi soffermo sulle corpografie artiviste delle artiste femministe che impiegano i corpi in modo costitutivo, cioè performativo, per scardinare i presupposti della rappresentazione tradizio-nale a partire da una critica della categoria di specie. Le loro azioni interferiscono con il feticismo del-la rappresentazione, basato sulla distanza del soggetto guardante dall'oggetto guardato, e inaugura-no uno spazio di implicazione nel quale nessuno dei soggetti coinvolti, inclusi gli animali nonumani, occupa una posizione data prima dell'evento performativo. Queste artiste si muovono su un piano insieme estetico e sociale, facendo volutamente appello all'indeterminazione come risorsa politica, perché ogni soggettività emergente nelle intra-azioni performative eserciti la propria capacità di azione e di risposta.

In this text I focus on the artivist corpographies of feminist artists who use bodies in a constitutive, that is, performative way, to undermine the presuppositions of traditional representation starting from a critique of the notion of species. Their actions interfere with the fetishism of representation, based on the distance of the beholder from the object of observation, and inaugurate a space of implication in which none of the subjects involved, including nonhuman animals, occupy a given position before the performative event. These artists move on both an aesthetic and social level, deliberately appealing to indeterminacy as a political resource, so that every emerging subjectivity in per-formative actions exercises its own capacity for action and response.

Research paper thumbnail of Anche i cani muoiono: visualità, attivismo e resistenza intorno alla statua di un cane

Roots Routes Anno XI, n°35, gennaio - aprile 2021 § ANCHE LE STATUE MUOIONO, 2021

Le immagini non sono mai soltanto una questione estetica, ma sempre anche una questione sociale. ... more Le immagini non sono mai soltanto una questione estetica, ma sempre anche una questione sociale. Le azioni, narrazioni, interpretazioni, cancellazioni strategiche o tattiche che circondano le immagini dimostrano come fenomeni quali totemismo, iconoclastia e vandalismo reagiscano a ciò che le immagini fanno, piuttosto a quello che esse sono (Rogowski, 2012). L’oggettivazione critica è sempre stata considerata sacrilega rispetto al campo dell’arte, e d’altra parte la pretesa di profanare (letteralmente) l’arte si rivela essa stessa una fede senza alcun fondamento oggettivo. È dunque più utile adottare quella che Bourdieu (2005, p. 256), ha definito una “epoché metodica”: non tanto uno smascheramento o un rovesciamento dei valori culturali, né un “culto dell’incultura”, ma l’attenzione a quella sospensione della “credenza nel disinteresse quale proprietà delle opere d’arte” che emerge nella tensione fra gli atti di cancellazione e il loro contrario.

Research paper thumbnail of Femminismo nero e antispecismo

Liberazioni – Rivista di critica antispecista XI, 43 , 2020

Ma un bel giorno il mulo morì. Lo trovò Lum sotto il grande leccio, coricato sul dorso pelle e os... more Ma un bel giorno il mulo morì. Lo trovò Lum sotto il grande leccio, coricato sul dorso pelle e ossa, con tutte e quattro le zampe ritte in aria. Era una posizione innaturale e insolita, ma Sam disse che per un animale come quello sarebbe stato più innaturale sdraiarsi su un fianco e morire come qualsiasi altra bestia. Doveva aver visto la Morte arrivare ed essersi difeso da vero uomo. Aveva combattuto fino all'ultimo respiro. Naturalmente non gli era rimasto il tempo di mettersi composto, e la Morte se l'era dovuto prendere così come l'aveva trovato. Zora Neal Hurston, I loro occhi guardavano Dio

Research paper thumbnail of Species: The Neglected Axis of Privilege and Oppression. A conversation with Carol J. Adams

Studi Culturali n. 2 anno XVII, 2020

We interviewed Carol J. Adams on the occasion of the imminent publication of the Italian translat... more We interviewed Carol J. Adams on the occasion of the imminent publication of the Italian translation of The Sexual Politics of Meat, a book that since its first appearance (1990) became a classic read of ecofeminism. Adopting the notion of the absent referent, the book analyses how animals become absent referents in images of animalized
women/sexualized animals, and in the very acts of meat-eating as well, through which animal metaphors, representations, and «processed» bodies forbid both an extensive understanding of the ideology of speciation and an intersectional analysis of the actual experiences of oppressed animals, human and not. Adams also recontextualizes
ecofeminism and considers, among other issues, how the heteronormative ideologies of meat inscribe onto bodies by means of the «texts of meat»; what «a vegetarian body» actually means; the politics and ethics of veganism; animal resistance and the current US anti-immigrant politics.

Keywords: Carol J. Adams, Ecofeminism, Intersectional Feminism, Antispeciesism, Criti-
cal Animal Studies.

Research paper thumbnail of Becoming-with in a Compost Society - Haraway beyond posthumanism

International Journal of Sociology and Social Policy, 2020

This paper considers the role of nonhuman animals in the thought of Donna Haraway, going from her... more This paper considers the role of nonhuman animals in the thought of Donna Haraway, going from her critique of the animal as model/mirror for the evolution of the human body politic to her proposal for a “compost” society. It demonstrates her changing positions in relation to the social role of animals and the deepening of her critique of intersectional relations that subordinate nonhuman animals and animalized people.
The paper shows how the progressive abandonment of a posthuman approach in favor of a compostist one brings Haraway nearer to intersectional ecofeminism and to a fuller consideration of nonhuman agency at a material level, as well as to a deeper critique of instrumental relations of domination and issue that had been problematic in critiques of her earlier work.

Research paper thumbnail of TechnoCare: relazioni di cura interspecie e mediazioni tecnologiche  nell’arte contemporanea. Intervista a Friederike Zenker

Liberazioni vol. X, n. 38, 2019

Research paper thumbnail of Donna Haraway e la teratotropìa degli altri in/appropriati

Aut Aut n. 380, 2018

Cosa promettono i mostri? Per capirlo, scrive Donna Haraway, non dobbiamo temere di affrontare u... more Cosa promettono i mostri? Per capirlo, scrive Donna Haraway,
non dobbiamo temere di affrontare un “giro mostruoso” dentro il ventre del mostro, dimenticando da dove veniamo, attraversando frontiere, deviando dalle strade segnate, accudendo strane creature, ma soprattutto non avendo paura di restare aggrovigliati in mezzo ai nodi che i mostri disseminano ovunque in modi in/appropriati.

Research paper thumbnail of L'arto mancante. Una breve storia socio-culturale dei piccioni e dei loro umani

Liberazioni, n. 35, 2018

Il volo dei piccioni, fra i primi animali a essere stati addomesticati dagli umani, si è intrecc... more Il volo dei piccioni, fra i primi animali a essere stati addomesticati dagli
umani, si è intrecciato con il loro movimento e le loro azioni in numerosi
nodi, eppure nel tempo questi uccelli si sono trasformati in una versione
aviaria del mostro di Frankenstein, «creature formate dagli umani per i
loro scopi, e che diventano la nostra nemesi quando vi si sottraggono».
I piccioni hanno finito per incarnare quasi emblematicamente molte delle
contraddizioni in cui gli animali sono ingabbiati quando diventano oggetto di discorso, la natura (animale) di cui parla la cultura (umana):
"Valorizzati come simili e disprezzati come invasivi, soggetti da salvare o vituperare, portatori di diritti e parti componenti dell’animale-macchina, cibo e vicini di casa, bersagli da sterminare o allevare e moltiplicare biotecnologicamente, compagni di gioco e lavoro e portatori di malattie, soggetti contestati e oggetti del 'progresso moderno' e della 'vecchia tradizione'" (Donna Haraway)

Research paper thumbnail of Ada amava i microbi. Rileggere Zeros+Ones di Sadie Plant oggi

TRU, 2021

La TRU accoglie con entusiasmo la traduzione italiana di un classico del pensiero cyberfemminista... more La TRU accoglie con entusiasmo la traduzione italiana di un classico del pensiero cyberfemminista, nonché precursore dello studio delle tecnoculture, Zeros + Ones: Digital Women and the New Technocultures (1998), (Zero, uno. Donne digitali e tecnocultura, trad. it. di A. Martinese, con saggi di Ippolita e S. Reynolds, LUISS, 2021), recensito qui sotto da Federica Timeto. Cogliamo l’occasione anche per montare una parziale contro-offensiva al processo di sistematica cancellazione del ruolo delle donne (nonché ovviamente di soggettività non conformi alla norma di genere) nella storia del pensiero. In questo caso, lo statuto quasi-mitico assunto dalla Cybernetic Culture Research Unit, una unità di ricerca informale, ripresa anche dal nome della TRU, formata negli anni 90 presso l’università di Warwick in Inghilterra, e sempre più esclusivamente identificata con figure maschili quali il controverso Nick Land e il compianto Mark Fisher. Ricordiamo dunque che Sadie Plant, origini nella classe operaia dell’Inghilterra del Nord, è stata la fondatrice della CCRU, a cui si aggregarono poi sia il collega filosofo Nick Land, che studentesse e studenti post-laurea quali Anna Greenspan, Mark Fisher, Steve Goodman, Luciana Parisi, e Suzanne Livingstone, nonché figure non affiliate ufficialmente all’ateneo inglese ma comunque parte del gruppo quali le/i Black British Kodwo Eshun e Jessica Edwards. Dispiace in particolar modo di vedere anche nella presentazione del libro sul sito della LUISS inclusi solo uomini, anche alcuni non propriamente parte della CCRU, e esclusa Luciana Parisi il cui Abstract Sex, è sicuramente testo fondamentale cyberfemminista che è maturato dalla partecipazione dell’autrice all’unità di ricerca inglese. Lungi dall’essere caratterizzato da un dominio maschile, gli eventi organizzati dal CCRU specialmente nel periodo di Warwick, prima delle dimissioni dal centro di Sadie Plant e del suo abbandono della carriera universitaria, avevano una forte componente cyberfemminista – includendo le frequenti presenze della scrittrice cyberpunk Pat Cadigan o lo spazio dato al collettivo cyberfemminista VNS Matrix.

Research paper thumbnail of Non siamo mai stat_ sol_ (dell’inseparabilità ai tempi del contagio)

TRU blog, 2020

Ecologie politiche della cura e del contagio

Research paper thumbnail of Speculum. Le altre storie

TRU (Technoculture Research Unit) blog, 2019

È di qualche settimana fa la notizia della vincitrice del concorso indetto per rimpiazzare il mon... more È di qualche settimana fa la notizia della vincitrice del concorso indetto per rimpiazzare il monumento dedicato a Marion Sims, noto come “il padre della ginecologia”, che fino all’anno scorso si trovava nel Central Park di New York, in corrispondenza della New York Academy of Medicine, e che è stato rimosso dopo le proteste dell’estate 2017

Research paper thumbnail of Dizionario per lo Chthulucene

Not blog, 2019

"Chthulucene" è il titolo dell’edizione italiana di "Staying with the Trouble", l’ultimo libro de... more "Chthulucene" è il titolo dell’edizione italiana di "Staying with the Trouble", l’ultimo libro della filosofa statunitense Donna Haraway. In occasione della sua pubblicazione all’interno della collana Not di NERO, ecco a voi un piccolo prontuario di lessico harawayiano per generare parentele simpoietiche e respons-abili!

Research paper thumbnail of Vite diseguali: forza lavoro animale e capitale di specie (Social Reproduction Feminism parte III)

blog TRU, 2019

Se, come riconosciuto dal femminismo socialista, la lotta di classe non può non essere anche di g... more Se, come riconosciuto dal femminismo socialista, la lotta di classe non può non essere anche di genere, una prospettiva femminista intersezionale di liberazione dai rapporti di forza del capitalismo non può non prendere in considerazione anche il capitale della specie accumulato sfruttando il lavoro produttivo-riproduttivo dei corpi “da reddito”. Nel complesso animal-industriale il corpo degli animali, totalmente alienati da se stessi, dal loro socius e dall’ambiente, prodotti (per altri) oltre che mezzi del loro asservimento, consente una disponibilità di capitale economico totalizzante che non solo “assicura chance di vita ineguali”, ma prima ancora è reso possibile dal presupposto – specista e sessista – delle vite disuguali di uomini e animali.

Research paper thumbnail of Corpi al lavoro (o della Social Reproduction Theory ai tempi dello sciopero femminista)

il blog della Technoculture Research Unit dedica alla teoria femminista della riproduzione social... more il blog della Technoculture Research Unit dedica alla teoria femminista della riproduzione sociale (Social Reproduction Feminism) un piccolo speciale con una introduzione (qa cura di Federica Timeto e Tiziana Terranova).

Research paper thumbnail of Leggendo "Zapping di una femminista seriale"

Esiste, dunque, uno sguardo femminile? No, se come tale si intende un modo di guardare riconducib... more Esiste, dunque, uno sguardo femminile? No, se come tale si intende un modo di guardare riconducibile al sesso biologico. Esiste uno sguardo di genere? Sì, nella misura in cui lo si intenda come la prospettiva dei corpi diversamente posizionati rispetto alle norme che ne producono e regolano l’identità. Esiste uno sguardo femminista? Sì, se questa prospettiva si trasforma in assunzione consapevole di un posizionamento resistente, che interferisce con la rappresentazione e la complica, piuttosto che rivelarne un senso unico.

Research paper thumbnail of “Io sono le altre”: note (trans)femministe su Il racconto dell’ancella e I Love Dick (parte II)

Research paper thumbnail of “Io sono le altre”: note (trans)femministe su Il Racconto dell’Ancella e I Love Dick (parte I)

Research paper thumbnail of A Different Theory of Mediation for Technospaces

Excerpt from the Introduction of "Diffractive Technospaces. A Feminist Approach to the Mediations... more Excerpt from the Introduction of "Diffractive Technospaces. A Feminist Approach to the Mediations of Space and Representation", Ashgate, UK, 2015

Research paper thumbnail of Di cosa parlano i chatbot quando parlano fra loro? (22.5.17)

Research paper thumbnail of La rivoluzione è femmina e cyborg. Ma non solo. (13.3.17)

Research paper thumbnail of La rappresentazione degli animali non umani in Donna Haraway (12.12.16)

Research paper thumbnail of Allargare il fronte del respiro: disancoraggio ed ecologia popolare

Le parole e le cose, 2024

Recensione a Fatima Ouassak, Per un'ecologia pirata

Research paper thumbnail of Stacy Alaimo, se l'esposizione è praticabile

Il Manifesto, 2024

«Allo scoperto», recensione del libro di Alaimo, Mimesis

Research paper thumbnail of La grammatica della vita e il «dna nucleare

Il Manifesto, 2024

recensione a «Eva virale», Angela Balzano Meltemi

Research paper thumbnail of Contraddizioni interspecie

Il Manifesto, 2024

recensione a «Amare gli animali. Bestialità, zoofilia e amore postumano», di Joanna Bourke, Melte... more recensione a «Amare gli animali. Bestialità, zoofilia e amore postumano», di Joanna Bourke, Meltemi.

Research paper thumbnail of Cospirazioni abissali, mammiferi marini e femminismo nero

Il Manifesto, 2023

recensione al libro di Pauline Gumbs Undrowned, TImeo 2023

Research paper thumbnail of Rosi Braidotti, Posthuman feminism,  Cambridge UK, Polity Press, 2022,  328 pp

Rassegna Italiana di Sociologia LXIII, n. 3, luglio-settembre 2022, 2022

recensione

Research paper thumbnail of Un mondo da rammendare

Il Manifesto, 2022

Recensione a Cosa può un compost Di A. A. Ferrante e Dove Sono di B, Latour

Research paper thumbnail of Per farla finita con la famiglia - review

Tecnoscienza vol. 12 n. 2, 2021

Research paper thumbnail of Praticare la vita dopo la crescita: l'arte di fare attenzione con Gaia

Manifesto, 2021

SCAFFALE. «Nel tempo delle catastrofi», per Rosenberg & Sellier l'ultimo libro della filosofa bel... more SCAFFALE. «Nel tempo delle catastrofi», per Rosenberg & Sellier l'ultimo libro della filosofa belga Isabelle Stengers.

Research paper thumbnail of Oltre i limiti del dualismo, fare alleanze come bene comune

Manifesto, 2021

Recensione a «Lo spazio e la norma. Per una ecologia politica del diritto» di Nicola Capone, Ombr... more Recensione a «Lo spazio e la norma. Per una ecologia politica del diritto» di Nicola Capone, Ombre Corte 2020

Research paper thumbnail of Virtual Menageries. Animals as Mediators in Network Cultures di Jody Berland

Studi Culturali, 2020

Università degli studi di Pisa (Unipi) Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti ... more Università degli studi di Pisa (Unipi) Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati.

Research paper thumbnail of La vita messa a nudo dai suoi virus, anche

effimera.org, 2020

Recensione a "Il virus e la specie", di Massimo Filippi, Mimesis 2020

Research paper thumbnail of Rammendare il tempo per renderlo vivente

Il Manifesto, 2020

Le intersezioni fra visualità e visionarietà annodano i fili dei saggi raccolti in Femminismi Fut... more Le intersezioni fra visualità e visionarietà annodano i fili dei saggi raccolti in Femminismi Futuri, a cura di Lidia Curti, con Marina Vitale e Antonia Anna Ferrante (Iacobelli Editore, pp. 215, euro 18). In un’ottica femminista, prima ancora di cosa aspettare, che visione adoperare adesso diventa fondamentale. I futuri si costruiscono a partire da come scegliamo di vedere ciò che vediamo.

Research paper thumbnail of Le promesse dei mostri. Per un'ecologia politica contro natura.

Dinamo Press, 2019

Ne “Le promesse dei mostri” (traduzione di Angela Balzano, DeriveApprodi 2019), Haraway si propon... more Ne “Le promesse dei mostri” (traduzione di Angela Balzano, DeriveApprodi 2019), Haraway si propone di immaginare nuove forme di rappresentazione tecno-scientifica che siano immediatamente produttrici di mondi compost(i), fatti di assemblaggi di natura e cultura, ecologia e tecnologia

Research paper thumbnail of Review of the book "Infrahumanisms. Science, Culture and the Making of  Modern Non/Personhood" by Megan Glick, Duke UNiversity Press, 2018

Studi Culturali n. 2, 2019

Research paper thumbnail of Review of the book "The Visual Culture of Women’s Activism in London, Paris and  Beyond An Analytical Art History, 1860 to  the Present" by Colleen Denney, Jefferson NC, Mc Farland & C.,  2018

Studi Culturali, n. 3, 2018

E. Gargiulo, M. Russo Spena, V. Carbone (a cura di), I confini dell'inclusione. La civic integrat... more E. Gargiulo, M. Russo Spena, V. Carbone (a cura di), I confini dell'inclusione. La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti, Roma, DeriveApprodi, 2018 [Marina Brancato]; C. Denney, The Visual Culture of Women's Activism Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati. -467 -STUDI CULTURALI -ANNO XV, N. 3, DICEMBRE 2018

Research paper thumbnail of Quando brucia il tetto di una cattedrale

Not

Di antispecismo soprattutto come prassi politica, e della sua urgenza di fronte a un crescente «a... more Di antispecismo soprattutto come prassi politica, e della sua urgenza di fronte a un crescente «annacquamento» della questione animale, parlano i testi raccolti nel volume a cura di Marco Reggio e Niccolò Bertuzzi Smontare la gabbia. Anticapitalismo e movimento di liberazione animale. A collegare questi saggi, organizzati in tre sezioni che analizzano i movimenti, i temi-chiave e le pratiche antispeciste –sezioni che per la verità si richiamano felicemente l’una con l’altra proprio in virtù della non facile separabilità fra teoria e prassi nella politica antispecista –, è un invito alla mobilitazione, intesa sia come azione diretta sia come riconoscimento e incontro dei corpi in movimento, antidoto ai sistemi di ingabbiamento materiale in cui sono detenuti i corpi nelle batterie degli allevamenti intensivi, degli zoo, degli stabulari, degli hotspot, dei CPR, ma anche simbolico (dagli effetti altrettanto materiali) in base al quale gli animali non umani e gli umani animalizzati sono inseriti in tassonomie le cui definizioni insistono le une sulle altre ampliando l’esercizio e l’efficacia dell’oppressione.

Research paper thumbnail of L'oscenità della morte animale.

La zoopolitica, intesa come gestione sistematica e pervasiva della vita animale nel suo ciclo di ... more La zoopolitica, intesa come gestione sistematica e pervasiva della vita animale nel suo ciclo di produzione, riproduzione e morte, è ciò intorno a cui Massimo Filippi e Antonio Volpe discutono con il sociologo Alessandro Dal Lago in Genocidi animali (Mimesis, 2018), un piccolo ma densissimo libro che riprende una conversazione pubblicata sulla rivista di critica antispecista Liberazioni corredandola di una introduzione e di una postfazione dei curatori. In particolare, gli autori scelgono di soffermarsi sulla portata e sulle tecnologie – materiali e discorsive – che rendono possibile il massacro quotidiano degli animali per i più diversi scopi, dall’alimentazione alla ricerca, come già si comprende a partire da un titolo che, senza silenziatore, si serve di una delle parole più scomode per parlare della questione animale.

Research paper thumbnail of Duchamp meets Turing. Arte, Modernismo, Postumano

recensione al libro di Gabriela Galati, Postmedia Books, 2017.

Research paper thumbnail of I molti modi del vivente

L’ultimo libro di Massimo Filippi, Questioni di specie (elèuthera, 2017) riflette sulla politica ... more L’ultimo libro di Massimo Filippi, Questioni di specie (elèuthera, 2017) riflette sulla politica animale delle pratiche antispeciste a partire da quello che Foucault definirebbe il ventaglio di rapporti della questione animale, in cui l’oggetto in questione, piuttosto che tendere verso le parole che lo fanno parlare, riconduce le parole alle situazioni che lo rendono possibile: la dimensione, l’intensità, la moltiplicazione e la pervasività delle pratiche di dominio, e la rimozione sistematica del loro materiale da costruzione – i corpi animali e animalizzati – dalla società.

Research paper thumbnail of Femminista si diventa 2x04 Erodiamo il capitalismo

Podcast Spotify, 2022

Se è vero che ormai viviamo nell'era del biotutto, in cui tutta la materia vivente, che sia il co... more Se è vero che ormai viviamo nell'era del biotutto, in cui tutta la materia vivente, che sia il corpo di un animale non umano o una singola cellula umana, è trasformata in merce e risorsa da sfruttare, diventa sempre più difficile immaginare di erodere i meccanismi di produzione del capitale. Può forse venirci in soccorso la filosofa femminista Donna Haraway e quello che emerge dalla sua opera come un femminismo multispecie.

Research paper thumbnail of Fare e disfare l'amicizia

Machina, 2022

Il testo che segue è la trascrizione e in parte la rielaborazione della tavolta rotonda L'amicizi... more Il testo che segue è la trascrizione e in parte la rielaborazione della tavolta rotonda L'amicizia come modo di vita tenutasi a Bologna, presso il Centro sociale della pace, il 5 marzo 2022, nel contesto del seminario Latenze: Seminario disperso sui modi di nascondersi organizzato dal gruppo di ricerca Dalla Ridda. La presente versione è a cura di Carolina Gervasi.

Research paper thumbnail of FASE 25 IL GOVERNO NECESSARIO, 5 Maggio 2020

Il Manifesto, 2020

a cura di Her She Loves Data (Salvatore Iaconesi e Oriana Persico) per Il Manifesto

Research paper thumbnail of Le promesse dei mostri

Presentazione del libro, Libreria delle Donne, Bologna, 1.2.2020 con Angela Balzano e Antonia Ann... more Presentazione del libro, Libreria delle Donne, Bologna, 1.2.2020
con Angela Balzano e Antonia Anna Ferrante

Research paper thumbnail of Gli animali sono densi

Femminismi e antispecismi, MACAO, FestAntispecista 2017: Silene Gambino, Marco Reggio, Chiara Ste... more Femminismi e antispecismi, MACAO, FestAntispecista 2017:
Silene Gambino, Marco Reggio, Chiara Stefanoni e Federica Timeto dibattono delle tematiche intersezionali tra femminismo e antispecismo.

Research paper thumbnail of Gli animali sono densi - MACAO, FestAntispecista, 16 Sett. 20177

«Gli animali resistono, permettono, rovinano, si prestano, limitano e mostrano. Agiscono e sign... more «Gli animali resistono, permettono,
rovinano, si prestano, limitano e
mostrano. Agiscono e significano [...]
non sono trasparenti, sono densi»
Donna Haraway,
Primate Visions

Research paper thumbnail of Intervista per "Il territorio nella rete", forum e tavola rotonda sulla cartografia partecipata e la piattaforma reter.org - Roma il 21/06/2016. Quarta e ultima parte

Quarta ed ultima parte dell'intervista a Federica Timeto sui locative media e la pervasività degl... more Quarta ed ultima parte dell'intervista a Federica Timeto sui locative media e la pervasività degli ambienti virtuali che anche senza la nostra consapevolezza agiscono sulle relazioni, quindi in maniera più incisiva delle grandi rappresentazioni simboliche territoriali. Ma anche su un uso alternativo, come fa benissimo in Italia Salvatore Iaconesi, anche in modo un po' piratesco.

Research paper thumbnail of Intervista per "Il territorio nella rete", forum e tavola rotonda sulla cartografia partecipata e la piattaforma reter.org - Roma 21/06/2016. Terza parte.

Sulla cartografia e le sue evoluzioni. Un bisogno quello di mappare in realtà secolare perché la ... more Sulla cartografia e le sue evoluzioni. Un bisogno quello di mappare in realtà secolare perché la mappatura è sempre stata il modo per orientarsi e dare significato allo spazio.

Research paper thumbnail of Intervista per "Il territorio nella rete", forum e tavola rotonda sulla cartografia partecipata e la piattaforma reter.org - Roma il 21/06/2016. Seconda parte

In un momento storico in cui le dimensioni individuali vengono sempre più studiate e, di consegue... more In un momento storico in cui le dimensioni individuali vengono sempre più studiate e, di conseguenza, controllate come si collocano le relazioni e le connessioni interpersonali nello spazio socio-digitale? Se lo spazio digitale è definito come conosciuto nel momento in cui è totalmente decifrato la trasparenza rientra in una forma di illusione?

Research paper thumbnail of Intervista per "Il territorio nella rete", forum e tavola rotonda sulla cartografia partecipata e la piattaforma reter.org - Roma il 21/06/2016.  Prima parte

partendo dall'evoluzione del cyberspace. Ciò che definiamo oggi come rete, web, internet, che non... more partendo dall'evoluzione del cyberspace. Ciò che definiamo oggi come rete, web, internet, che non è più lo stesso spazio che conoscevamo qualche tempo fa. Il cyberspazio, a cui far riferimento come ambiente mediale più che parlare di nuove tecnologie, è sempre più locativo ma anche sempre più mobile. È cambiato il paradigma di interpretazione di quello che ci circonda, in cui siamo immersi, un tecnospazio condiviso tra umani e macchine, in cui facciamo esperienza di mediazione e ibridazione. Questo ci porta a ridefinire il modo di pensare al rapporto tra tecnologia e società, di interpretare e vivere una socialità aumentata in termini di tecnosocialità in un agire congiunto macchina-essere umano. Un concatenamento tra la materia e l'informazione, tra realtà e virtualità. Definizione del geografo Nigel Thrift, fondatore della teoria non rappresentazionale: viviamo immersi in una etologia informazionale continua. Ovvero, l'informazione, la virtualità, il digitale, il code/space non sta più fuori dalla realtà ma è lo stesso farsi della realtà. Secondo una lettura distopica la pervasività schiacciante, ineludibile di codice, algoritmo, dati numerici, una matematizzazione della società, è funzionale alla sorveglianza, ma soprattutto al controllo, al governo degli effetti che non guarda all'aspetto cause. Cause sociali, devianze o possibili alternative rispetto al modello maggioritario. D'altra parte l'ambiente mediale immersivo apre un putiferio di nuove possibilità, anche tattiche nello spazio sociale. Il punto sta nel come si guarda. Bisogna totalmente abbandonare sia la prospettiva utopica (pensiamo alla teoria femminista) che dominava in molte letture del cyberspazio, che quella distopica che è l'esatto speculare, assumendo invece una prospettiva situata. Quindi collocarsi per rendersi conto che lo spazio, qualsiasi esso sia, cyberspazio o codespace, non esiste in sé, in astratto, ma è sempre un reticolo di relazioni.

Research paper thumbnail of Genere e tecnologia: fra arte e nuovi media

Research paper thumbnail of Donne, Scimmie e tecnologie. Per un'epistemologia del cyberfemminismo

Sulla base dei testi letti e discussi durante il corso (vedi programma e presentazioni power poin... more Sulla base dei testi letti e discussi durante il corso (vedi programma e presentazioni power point), e delle suggestioni provenienti dalle opere analizzate e viste, commenta/ elabora su/ espandi a scelta una delle seguenti frasi (due cartelle= 4000/5000 battute): 1) "Quando l'io è considerato risiedere nella presenza, e si identifica con garanzie originarie e traiettorie teleologiche, quando è associato a fondazioni solide e coerenza logica, il postumano viene visto molto probabilmente come anti-umano […]. Ma il postumano non significa la fine dell'umanità. Segnala invece la fine di una certa concezione dell'umano, una concezione che apparteneva, nella migliore delle ipotesi, alla fetta di umanità che aveva la ricchezza, il potere e il tempo di concettualizzare i propri individui come esseri autonomi in grado di esercitare la loro volontà attraverso l'agire individuale e la libertà di scelta. Quello che è letale non è il postumano come tale, ma il suo attaccarsi a una visione umanista liberale dell'io." [Katherine Hayles, How We Became Posthuman].

Research paper thumbnail of ZOOPOLITICS OF LIFE AND DEATH /// CALL FOR ABSTRACTS deadline April 30th 2023

Critical Animal Studies Graduate conference, October 17th and 18th 2023 THE NEW INSTITUTE Centre... more Critical Animal Studies Graduate conference,
October 17th and 18th 2023
THE NEW INSTITUTE Centre for Environmental Humanities (NICHE) at Ca’ Foscari University of Venice & Institute of Philosophy, Kulturwissenschaften Faculty at Leuphana University, Lüneburg

Research paper thumbnail of Other Senses of Place: Sociospatial Practices in the Contemporary Media Environment - special issue of SOCIOLOGICA deadline for abstracts 30 Sept. 2014

SOCIOLOGICA- online peer reviewed journal - Il Mulino, Italy

This issue of Sociologica will explore the numerous ways in which the contemporary diffusion of l... more This issue of Sociologica will explore the numerous ways in which the contemporary diffusion of locative and mobile media puts into relief the spatialization of communication events, as well as the communicative quality of places, in a condition of diffuse addressability (Mitchell). This underlines a co-emergence of information and sociospatial formations, pointing to the performativity of both (Mackenzie; Thrift). The issue also foregrounds the way in which the relation between the subjects and objects of communication also changes in such contexts of distributed agency and pervasive mediation, in which new sociotechnical formations emerge.

Contributions focusing on empirical case studies as well as methodological and theoretical reflections on (but not limited to) the following topics are welcomed:

Communication, space and mobility (location and mobility, theoretical and practical redefinitions of space and place, mobile methodologies, material and virtual mobilities, net localities, mobile devices);

The creativity and performativity of space (the social sciences after the non-representational turn, embodiment and situated aesthetics, materiality and mediation in space, locative arts);

Sociotechnical formations in mediaspaces (sociotechnical assemblages, hybrid spaces, mobile interfaces, The Internet of Things, smart objects);

The reshaping of the urban sphere (augmented environments, urban games, urban screens, open source urbanism, community and participative practices in digital localities, citizenship and civic engagement, the redefinition of the public and the private);

Mapping practices (geomedia environments, new visualization systems, surveillance, Location Based Social Networks, code/spaces, the aesthetics of mapping, grassroots mapping, emergency mapping, media-flânerie and navigational platforms).

Abstracts of 450-500 words, together with a short bio (100-200 words) describing the author’s background, current affiliation and research interests, should be submitted by e-mail before 30 September 2014 to the symposium editor at the following address: ftimeto@gmail.com

Upon abstract acceptance, papers of no more than 8,000 words (including references and notes) in Word format must be submitted by 31 December 2014. Papers will go through a double blind peer review process. Notification of acceptance will be given to authors, along with the reviewers’ comments, by February 2015. Final papers after revision will be due by March 2015.

Research paper thumbnail of Che Gossett, Il nero, l'animale, il non sovrano

L’originale inglese è stato pubblicato con il titolo Blackness, Animality, and the Unsovereign ... more L’originale inglese è stato pubblicato con il titolo Blackness, Animality, and the Unsovereign
sul blog della casa editrice Verso l’8 Settembre 2015, https://www.versobooks.com/blogs/2228-
che-gossett-blackness-animality-and-the-unsovereign.

Research paper thumbnail of Il gioco finale della biotecnologia: il collasso ontologico ed etico  nel “secolo biotech”

Research paper thumbnail of Tranimalità (Eva Hayward & Jami Weinstein)

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Studi Culturali anno XVII 2, 2020

In copertina: Cole Swanson, Specimen Hide #1, 2015, acquerello opaco su carta wasli, lino, spilli... more In copertina: Cole Swanson, Specimen Hide #1, 2015, acquerello opaco su carta wasli, lino, spilli entomologici, 5,1 cm x 7,6 cm x 2,5 cm. Courtesy of the artist.