Sabrina Meneghello | Università Ca' Foscari Venezia (original) (raw)
Papers by Sabrina Meneghello
Edward Elgar Publishing eBooks, Mar 21, 2024
Humanities
This article aims to illuminate the overlooked entanglement of space, material practices, affects... more This article aims to illuminate the overlooked entanglement of space, material practices, affects, and cognitive work emplaced in walking tourism. Walking as a tourism activity is generally practised in the open air away from crowded locations; therefore, it is being encouraged even more in this (post)pandemic era than prior to the pandemic. While walking is often represented as a relatively easy activity in common promotional discourse, this article argues that it is much more complex. It revises the notion of tourist place performance, focusing on walking both as a tourist practice and as a research method that questions multi-sensory and emotional walker engagement. While extensively revisiting literature on walking tourism and the most novel methodological innovations, the article draws from a walking tourism experience undertaken as part of a student trip to demonstrate that the emotions that arise from walkers’ embodied encounters with living, as well as inanimate elements, ex...
International Tourism Research and Concepts
Environmental, social and economic sustainability is an important topic of today’s decision maker... more Environmental, social and economic sustainability is an important topic of today’s decision makers in tourism. This book, Harald Pechlaner, Peter Keller, Sabine Pichler and Klaus Weiermair, provides profound insights into current concepts and challenges of sustainable tourism development – with particular regard to mountain destinations worldwide.
Tourism Geographies, 2023
The landscape–tourism nexus has been the subject of many scientific contributions that differ in ... more The landscape–tourism nexus has been the subject of many scientific contributions that differ in nature and methodological approach. Beyond sectorial planning assessments and impact evaluations, which often fail to grasp this complex relationship, this paper draws on conceptual frameworks in the social sciences and humanities that define the nexus through the productive potential of mobilities, bodily presences and interactions to investigate tourist landscapes in pandemic times. More precisely, the blended concept of dwelling-in-motion is adopted to explore tourist landscapes as evolving constellations of intertwined places and practices of people engaging with empty spaces, redescribing their functions and values and defining new forms of proximity tourism. This study focuses on the Brenta Riviera in northeastern Italy between Padua and Venice—an extremely dense area in terms of landscape stratifications and an exemplary local case where the effects of COVID-19 restrictions have been reshaping physical orderings, social relations and cultural meanings. During the third wave of the pandemic in Italy, a mapping process based on an online survey collected significant georeferenced landscapes among visitors, residents and operators, unveiling multiple and often unexpected Riviera landscapes as expressions of changing attitudes and behaviours towards neighbouring places. Calling for intimate well-being or collective involvement, ‘newcomers-on-the-move’ have been blurring the lines between daily, recreational and tourist landscapes, leading to a reconsideration of who can be a tourist and what can be a tourist landscape in a (post-)COVID-19 world. From a tourism policy perspective, tracing these trajectories is one of the starting points for rethinking destination recovery and addressing sustainable goals.
Trasporti e Cultura. Rivista di Architettura delle Infrastrutture nel Paesaggio - Nuove forme di Turismo - 61, 2022
Il tema del pellegrinaggio religioso e la relazione con le moderne forme di turismo in cammino so... more Il tema del pellegrinaggio religioso e la relazione con le moderne forme di turismo in cammino sono ampiamente studiati in letteratura tra scienze sociali e studi economici con approcci diversi. In una prospettiva interdisciplinare, che fa riferimento ai Tourism Studies e agli aspetti di sviluppo turistico dei territori, e sulla base di fonti e materiali storico-geografici, l’articolo illustra la più recente progettualità del Cammino di Sant’Antonio di Padova a livello nazionale. In particolare, viene osservato il ruolo di tre Comuni -Milazzo in Sicilia, Polla in Campania e Gemona del Friuli- nel progetto di ampliamento dell’itinerario dalla Sicilia verso Assisi e dal Friuli a Padova. Rispetto alle tratte esistenti, La Verna-Padova e l’Ultimo Cammino nel padovano, la valorizzazione di questi territori nel progetto permette di mettere in luce la rilevanza di aspetti di tradizione e documentazione storica poco noti, le esigenze di sviluppo territoriale e turistico di aree marginali che decidono di puntare verso nuove forme di turismo esperienziali, il possibile ruolo propulsore delle amministrazioni locali nell’implementazione del percorso anche a livello sovracomunale.
Rapporto sul Turismo Italiano.XXIV Edizione- 2019-2020, 2020
Per la capacità di generare il 10% del PIL a livello internazionale e 1 posto di lavoro ogni 10 i... more Per la capacità di generare il 10% del PIL a livello internazionale e 1 posto di lavoro ogni 10 il turismo veniva definito fino a pochi mesi fa l’industria più importante a livello internazionale (WTTC, 2020). Oggi è uno dei settori maggiormente penalizzati dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Nella prima metà del 2020 il movimento internazionale ha registrato un decremento del 65% (UNWTO, 2020). Nel dibattito accademico (Gössling S. at al. 2020; Romagosa F., 2020; Burini F., 2020) e a livello pratico-operativo si è giunti a mettere in discussione definizioni, concetti e modalità descrittive e interpretative di manifestazioni e impatti del turismo finora usate. Ibridazione di status, tempi e luoghi rendono più fluidi schemi consolidati, spesso dicotomici . Ad esempio la classica distinzione tra turisti ed escursionisti non è più sufficiente per descrivere alcuni fenomeni in crescita come il nomadismo digitale (Hermann, I., Paris, C. M. 2020) favorito da smart working e didattica a distanza. Nel contempo, il cosiddetto fenomeno dello staycation, fare vacanza a casa o in un luogo di prossimità, sta cambiando totalmente la percezione del concetto di mobilità turistica (Rosu, A, 2020).
Componenti, relazioni e dinamiche del sistema sono mutate a seguito dell’emergenza sanitaria e le restrizioni alla mobilità e ai contatti sociali. La ripresa degli spostamenti leisure nell’estate 2020 dopo il lockdown imposto in molti stati ha fatto registrare fenomeni completamente nuovi nelle destinazioni turistiche. Si sono registrate variazioni consistenti nella domanda, sia nella composizione che nel comportamento, con quote dominanti di turismo domestico e spostamenti a breve raggio. Le località hanno manifestato reazioni diversificate da parte degli operatori del settore pubblico e privato: dal radicale ripensamento del modello di business aziendale alla messa a punto di nuovi processi per un’accoglienza sicura, dall’attivazione di procedure informatizzate per controllo di accessi e gestione di prenotazioni al tracciamento delle diverse mobilità. In particolare, destinazioni caratterizzate da alta concentrazione di flussi in determinati periodi dell’anno come le spiagge d’estate o le città d’arte in occasione di eventi, prima considerate a rischio overtourism (Doods R., Butler R, 2019), hanno evidenziato più di altre la necessità di affrontare l’emergenza sanitaria in modo serrato. Il presente articolo intende illustrare la reazione del litorale veneziano all’emergenza sanitaria descrivendo comportamenti, percezioni e opinioni di operatori e turisti/visitatori di quattro località balneari: Bibione, Cavallino, Caorle e Jesolo. In particolare, vengono evidenziati i risultati preliminari di un’indagine realizzata tra maggio e ottobre 2020 dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con il Master in Economia e Gestione del Turismo dello stesso ateneo coordinato da Ciset. L’approfondimento è stato realizzato nell’ambito del progetto comunitario Interreg Italia-Croazia “ECOSS” (ECOlogical observing System in the Adriatic Sea: oceanographic observations for biodiversity) finalizzato al conservation management dei contesti costieri e marini adriatici. Il focus dell’indagine ha evidenziato, attraverso interviste in profondità effettuate a un gruppo di operatori turistici opinioni e percezioni circa il ruolo di specifiche caratteristiche delle destinazioni, loro servizi e procedure adottate contro i rischi dell’emergenza sanitaria. Parallelamente è stata realizzata un’indagine quantitativa tramite un questionario somministrato online e in presenza a 300 turisti di diversa provenienza. Le risposte hanno permesso di comprendere quali motivazioni hanno orientato la scelta della meta per la vacanza nell’estate dell’emergenza sanitaria, percezioni su elementi quali vicinanza al luogo di residenza, presenza di specifici elementi di attrattiva tra cui quelli naturalistici, possibilità di effettuare pratiche outdoor.
Changing Paradigms in Sustainable Mountain Tourism Research Problems and Perspectives, 2017
This article aims to provide an overview of the Italian and European mountain tourism sector in o... more This article aims to provide an overview of the Italian and European mountain tourism sector in order to reflect on possible strategies for competitiveness within a sustainable framework. Given the heterogeneity that characterizes the landscape of mountain resorts in terms of geography, products and targets, it seems appropriate to identify models of mountain destinations characterized by structural and strategic aspects and performances in order to describe main phenomena and provide insights for decision-makers.
The comparison between models brought out both considerations regarding effectiveness of strategic levers as price or product specialization/differentiation for seasonality both indications about performances detected, in terms of tourists flow trends, rates in different periods of the year, etc. These insights, like the identification of good practices as the case of Cortina, have been summarized in the last part of the article in order to point out opportunities-threats for single resort and for organized systems of resorts in order to face the challenge of both competitiveness and sustainability.
LAND, 2021
Over the last two decades, the awareness about landscape as a common good and the definition of t... more Over the last two decades, the awareness about landscape as a common good and the definition of tourism as a relevant driver of territorial development have both increased contributions to contemporary reflections on places and mobilities. From a scientific point of view, the need for structured contributions on the “landscape–tourism” nexus has been stressed. In fact, tourism and landscape studies are fed by many disciplines, often returning sectorial articles, sometimes lacking in organicity. Considering recent literary reviews carried out through bibliometric and content analyses, the present paper intends to map different ways of defining and understanding this complex interrelation as it emerges from the main research areas. From geographical contributions to managerial perspectives addressing destination planning and development, and from sociological non-representational to actor network theories applied to tourism, among others, the nexus is faced by approaches and concepts that are both specific and recurrent. Expressions such as “tourist landscape”, “tourism landscape”, “touristscape” with their different meanings orient this literary investigation informing a tentative conceptual framework where interrelated spatial, social, and symbolic dimensions emerge with a key definitional role. The general aim was to possibly enrich the reflection on this relationship, providing new definitional contributions and conceptual frameworks able to coherently influence both theory and practice
XX Edizione Rapporto sul Turismo Italiano, 2017
Rapporto Economico 2019 Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, 2019
XXIII ed. Rapporto sul turismo italiano 2018-19, 2019
XXIII ed. Rapporto sul turismo italiano 2018-19 , 2019
La cultura per un nuovo modello di sviluppo. Quarto rapporto annuale Federculture 2007, 2007
Rapporto sul Turismo Italiano – XXI edizione 2016-2017, 2018
La dimora storica nelle sue diverse accezioni territoriali di villa, palazzo, castello, maniero e... more La dimora storica nelle sue diverse accezioni territoriali di villa, palazzo, castello, maniero e simili ribadisce anche in epoca contemporanea il suo ruolo di centro d'interesse culturale-economico-produttivo capace di attivare idee, relazioni e processi innovativi e strategici per le aree in cui si colloca. Di fatto, ancora oggi spesso la dimora storica rappresenta un sistema produttivo locale di eccellenza in grado di generare impatti socio-economici rilevanti da un punto di vista occupazionale e in termini di ricadute. Anche da un punto di vista turistico, il sistema delle dimore storiche ha registrato negli anni un crescente interesse, sia da parte della domanda che da parte dell'offerta, quale strumento capace di portare differenziazione e innovazione nelle singole destinazioni, anche in località al di fuori dei classici circuiti turistici. A livello europeo già da diversi anni si discute sulle potenzialità, tra cui quelle turistiche, che un sistema di dimore storiche può offrire per un dato territorio. Morrison et al. (1996), ad esempio, sottolineano il ruolo importante che le residenze d'epoca, insieme a b&b, case di campagna e agriturismi, rivestono per lo sviluppo dei territori rurali, quali forme di ricettività alternativa a quella alberghiera particolarmente apprezzate dai turisti che visitano tali luoghi in quanto maggiormente coerenti con il contesto e in grado di trasmetterne l'autenticità. Le dimore storiche possono essere inoltre di rilevante interesse per il settore congressuale nel quale, come riconosciuto da Callan e Hoyes (2000) si è visto negli anni un numero crescente di sedi non convenzionali per ospitare conferenze, meeting aziendali e altri eventi aggregativi, dato che è aumentata la richiesta di location alternative ai classici hotel e conference center e per certi aspetti più esclusive, come musei, castelli e per l'appunto residenze d'epoca. Indagato in letteratura è inoltre il legame tra cinema e dimore storiche, dato che queste spesso sono state scelte da registi e sceneggiatori per girare film e serie tv che hanno riscosso poi grande successo presso il pubblico nazionale e in certi casi addirittura internazionale. Come evidenziato ad esempio da Tooke e Baker già negli anni '90 (1996) o da Busby e Clug (2001), se da una parte le dimore storiche possono costituire un'ottima location cinematografica, dall'altra lo stesso film può divenire un ottimo volano di promozione turistica della residenza che può così accrescere la sua visibilità e riconoscibilità e divenire meta di visitatori, trasformandosi in un'attrazione turistica della cui popolarità può beneficiare anche il territorio circostante. L'interesse che riscuotono le dimore storiche, sia per il valore culturale che rappresentano per il
Le Pagine di Risposte Turismo, 2005
Il cicloturismo si sta affermando sempre più scelta alternativa di fruizione del territorio, per ... more Il cicloturismo si sta affermando sempre più scelta alternativa di fruizione del territorio, per una domanda attenta all’ambiente e desiderosa di vacanze “attive”, che può trovare in alcune destinazioni delle risposte, e dunque dei prodotti, strutturate ed adeguate. I
greenways - o corridoi verdi nascono dalla riconversione di linee ferroviarie abbandonate, argini e alzaie di fiumi e canali e in generale di vie di comunicazione storiche, e costituiscono, oltre che una modalità innovativa di fruizione del
territorio, anche una nuova modalità di conservazione, valorizzazione e promozione delle risorse territoriali. In alcuni studi di fattibilità effettuati all’estero emerge che la progettazione di greenways genera impatti positivi sulle economie
locali, in particolar modo quelle legate alla produzione di beni e servizi realizzate da imprese collocate in contesti rurali. Alcune esperienze significative sono state realizzate negli anni novanta negli Stati Uniti (ad esempio i Virginia Civil War Trails o il Mineral Belt Trail in Colorado) ma anche in Europa, a partire dal 2000, con il
recupero di ferrovie dismesse in Spagna e Belgio.
In Veneto la progettazione di greenways sta riscuotendo l’interesse degli enti pubblici e degli esperti perché, in un mercato turistico tradizionale in stasi, le migliori prospettive sono rappresentate dai segmenti emergenti, fra i quali quello “attivo” e quello “verde”. È importante rilevare come proprio i turisti stranieri, soprattutto di paesi di lingua tedesca, che hanno totalizzato in Veneto nel 2004 il 56,8% delle presenze, prestano grande attenzione al rispetto per l’ambiente, alla pratica di attività all’aria aperta, al cicloturismo. Si registra, quindi, un aumento esponenziale
dell’interesse verso questo tipo di interventi al livello delle Amministrazioni Provinciali.
Alcuni esempi di progettazione di greenways sono gli itinerari ciclo-pedonali lungo il Po
e l’Adige, tra il lago di Garda e Verona, il “Percorso della Memoria” nel Comune di
Quarto d’Altino che ripercorre l’antica via Claudia Augusta, i percorsi dei Colli Euganei: interessa notare come in alcuni casi questi progetti abbiano origine e si sviluppino
da bisogni espressi direttamente dai cittadini.
International Journal of Sustainable Development and Planning, 2016
Fisheries-related tourism is developing in several European coastal regions as a product that, by... more Fisheries-related tourism is developing in several European coastal regions as a product that, by linking fisheries to tourism, can be an answer both to the need to develop innovative tourism products and to the priority to find new sources of income for profitable and more sustainable fisheries. The paper discusses the main findings of a research project carried out by the authors about the potentials of pesca-tourism along Venetian coasts in Italy. It focusses on the opportunities coming from pesca-tourism in terms of additional income for fishermen, economic benefits on the destination due to new tourists' spending, improvement in the quality of life and awareness about ecosystems' fragility and sustainable development. In particular, the paper shows pesca-tourism potential for the area in the medium-long term, provided that a win-win cooperation is established among local stakeholders, tourism operators and fishermen. According to the findings, fisheries-related tourism represents a way of differentiating tourism products, by promoting a broader territorial experience with a positive economic return on various public and private players, together with a more sustainable approach towards tourism and fisheries development.
International Journal of Sustainable Development and Planning, 2018
This paper aims to demonstrate the role of networks of historic houses as a possible strategic as... more This paper aims to demonstrate the role of networks of historic houses as a possible strategic asset for territorial and tourism development, both for the diversification and innovation of the offer of mature destinations as well as for the development of minor ones. In particular, a specific case study will be presented, namely the system of over 4,000 Venetian Villas located in Northern Italy (specifically in the Veneto Region) around which an increasingly organized tourist offer is taking shape, based on experiential proposals that see the Villas as a base for the discovery of the landscape and the typical features of the surrounding area. This case has been studied in terms of the prevailing business conducted within the Venetian Villas and the reference market and has been related to other good practices in Italy and in Europe. The study has made it possible to highlight that the success of the development of a system of historic houses, besides the value of the residences from a network perspective, lies in the harmonious integration with the other local resources, e.g. the wine product in the case of the Venetian Villas, in order to achieve immersive experiences which are rich in meaning for tourists and create widespread effects in the area. The study has recognized that, given the specific tourism demand interested in this attraction and considering that such dwellings are generally inserted in a prestigious landscape, the only reasonable path to follow is sustainable development with the aim to safeguard authenticity.
WIT Transactions on Ecology and the Environment, 2020
Over the last decade, Cultural Routes (CR) of the Council of Europe (CoE) have flourished as an i... more Over the last decade, Cultural Routes (CR) of the Council of Europe (CoE) have flourished as an interesting example of cultural tourism, proposing thematic a mix of natural and cultural heritage and facilitating outdoor ways to experience sustainable tourism practices. The European programme states the importance of partnering among private and public stakeholders in defining and managing the Route as a sustainable tourism product; in fact, most of the studies on CR examine their state of development and future strategies, starting from these partnerships and their ability to reach this goal. Recently, some scholars have been investigating CR capability in creating new models of participation in heritage with shifting interest in different players, i.e. local communities and tourists turning from passive recipients to engaged actors. The paper aims to further investigate the specific role of these actors in CR tourism processes and resulting social impacts. It represents a preliminary investigation originating from the findings of a pilot study commissioned in 2016 by the European Institute of Cultural Routes (EICR), aimed at developing a measurement and quality control tool to ensure sustainability of CR, starting from a group of seven selected CR. In particular, this study investigates those findings, focusing mainly on the contribution of communities and tourists in tourism processes. Additional surveys and semi-structured interviews with CR managers have been conducted to better identify forms of participation in decisions, product design, and tourism practices. Considerations about engagement effectiveness in relation to typology of actors, interactions, and specific phases of the management process, as well as observed social benefits, are among the key findings.
Books by Sabrina Meneghello
Il marketing dei prodotti turistici-Volume 2, 2012
Edward Elgar Publishing eBooks, Mar 21, 2024
Humanities
This article aims to illuminate the overlooked entanglement of space, material practices, affects... more This article aims to illuminate the overlooked entanglement of space, material practices, affects, and cognitive work emplaced in walking tourism. Walking as a tourism activity is generally practised in the open air away from crowded locations; therefore, it is being encouraged even more in this (post)pandemic era than prior to the pandemic. While walking is often represented as a relatively easy activity in common promotional discourse, this article argues that it is much more complex. It revises the notion of tourist place performance, focusing on walking both as a tourist practice and as a research method that questions multi-sensory and emotional walker engagement. While extensively revisiting literature on walking tourism and the most novel methodological innovations, the article draws from a walking tourism experience undertaken as part of a student trip to demonstrate that the emotions that arise from walkers’ embodied encounters with living, as well as inanimate elements, ex...
International Tourism Research and Concepts
Environmental, social and economic sustainability is an important topic of today’s decision maker... more Environmental, social and economic sustainability is an important topic of today’s decision makers in tourism. This book, Harald Pechlaner, Peter Keller, Sabine Pichler and Klaus Weiermair, provides profound insights into current concepts and challenges of sustainable tourism development – with particular regard to mountain destinations worldwide.
Tourism Geographies, 2023
The landscape–tourism nexus has been the subject of many scientific contributions that differ in ... more The landscape–tourism nexus has been the subject of many scientific contributions that differ in nature and methodological approach. Beyond sectorial planning assessments and impact evaluations, which often fail to grasp this complex relationship, this paper draws on conceptual frameworks in the social sciences and humanities that define the nexus through the productive potential of mobilities, bodily presences and interactions to investigate tourist landscapes in pandemic times. More precisely, the blended concept of dwelling-in-motion is adopted to explore tourist landscapes as evolving constellations of intertwined places and practices of people engaging with empty spaces, redescribing their functions and values and defining new forms of proximity tourism. This study focuses on the Brenta Riviera in northeastern Italy between Padua and Venice—an extremely dense area in terms of landscape stratifications and an exemplary local case where the effects of COVID-19 restrictions have been reshaping physical orderings, social relations and cultural meanings. During the third wave of the pandemic in Italy, a mapping process based on an online survey collected significant georeferenced landscapes among visitors, residents and operators, unveiling multiple and often unexpected Riviera landscapes as expressions of changing attitudes and behaviours towards neighbouring places. Calling for intimate well-being or collective involvement, ‘newcomers-on-the-move’ have been blurring the lines between daily, recreational and tourist landscapes, leading to a reconsideration of who can be a tourist and what can be a tourist landscape in a (post-)COVID-19 world. From a tourism policy perspective, tracing these trajectories is one of the starting points for rethinking destination recovery and addressing sustainable goals.
Trasporti e Cultura. Rivista di Architettura delle Infrastrutture nel Paesaggio - Nuove forme di Turismo - 61, 2022
Il tema del pellegrinaggio religioso e la relazione con le moderne forme di turismo in cammino so... more Il tema del pellegrinaggio religioso e la relazione con le moderne forme di turismo in cammino sono ampiamente studiati in letteratura tra scienze sociali e studi economici con approcci diversi. In una prospettiva interdisciplinare, che fa riferimento ai Tourism Studies e agli aspetti di sviluppo turistico dei territori, e sulla base di fonti e materiali storico-geografici, l’articolo illustra la più recente progettualità del Cammino di Sant’Antonio di Padova a livello nazionale. In particolare, viene osservato il ruolo di tre Comuni -Milazzo in Sicilia, Polla in Campania e Gemona del Friuli- nel progetto di ampliamento dell’itinerario dalla Sicilia verso Assisi e dal Friuli a Padova. Rispetto alle tratte esistenti, La Verna-Padova e l’Ultimo Cammino nel padovano, la valorizzazione di questi territori nel progetto permette di mettere in luce la rilevanza di aspetti di tradizione e documentazione storica poco noti, le esigenze di sviluppo territoriale e turistico di aree marginali che decidono di puntare verso nuove forme di turismo esperienziali, il possibile ruolo propulsore delle amministrazioni locali nell’implementazione del percorso anche a livello sovracomunale.
Rapporto sul Turismo Italiano.XXIV Edizione- 2019-2020, 2020
Per la capacità di generare il 10% del PIL a livello internazionale e 1 posto di lavoro ogni 10 i... more Per la capacità di generare il 10% del PIL a livello internazionale e 1 posto di lavoro ogni 10 il turismo veniva definito fino a pochi mesi fa l’industria più importante a livello internazionale (WTTC, 2020). Oggi è uno dei settori maggiormente penalizzati dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Nella prima metà del 2020 il movimento internazionale ha registrato un decremento del 65% (UNWTO, 2020). Nel dibattito accademico (Gössling S. at al. 2020; Romagosa F., 2020; Burini F., 2020) e a livello pratico-operativo si è giunti a mettere in discussione definizioni, concetti e modalità descrittive e interpretative di manifestazioni e impatti del turismo finora usate. Ibridazione di status, tempi e luoghi rendono più fluidi schemi consolidati, spesso dicotomici . Ad esempio la classica distinzione tra turisti ed escursionisti non è più sufficiente per descrivere alcuni fenomeni in crescita come il nomadismo digitale (Hermann, I., Paris, C. M. 2020) favorito da smart working e didattica a distanza. Nel contempo, il cosiddetto fenomeno dello staycation, fare vacanza a casa o in un luogo di prossimità, sta cambiando totalmente la percezione del concetto di mobilità turistica (Rosu, A, 2020).
Componenti, relazioni e dinamiche del sistema sono mutate a seguito dell’emergenza sanitaria e le restrizioni alla mobilità e ai contatti sociali. La ripresa degli spostamenti leisure nell’estate 2020 dopo il lockdown imposto in molti stati ha fatto registrare fenomeni completamente nuovi nelle destinazioni turistiche. Si sono registrate variazioni consistenti nella domanda, sia nella composizione che nel comportamento, con quote dominanti di turismo domestico e spostamenti a breve raggio. Le località hanno manifestato reazioni diversificate da parte degli operatori del settore pubblico e privato: dal radicale ripensamento del modello di business aziendale alla messa a punto di nuovi processi per un’accoglienza sicura, dall’attivazione di procedure informatizzate per controllo di accessi e gestione di prenotazioni al tracciamento delle diverse mobilità. In particolare, destinazioni caratterizzate da alta concentrazione di flussi in determinati periodi dell’anno come le spiagge d’estate o le città d’arte in occasione di eventi, prima considerate a rischio overtourism (Doods R., Butler R, 2019), hanno evidenziato più di altre la necessità di affrontare l’emergenza sanitaria in modo serrato. Il presente articolo intende illustrare la reazione del litorale veneziano all’emergenza sanitaria descrivendo comportamenti, percezioni e opinioni di operatori e turisti/visitatori di quattro località balneari: Bibione, Cavallino, Caorle e Jesolo. In particolare, vengono evidenziati i risultati preliminari di un’indagine realizzata tra maggio e ottobre 2020 dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in collaborazione con il Master in Economia e Gestione del Turismo dello stesso ateneo coordinato da Ciset. L’approfondimento è stato realizzato nell’ambito del progetto comunitario Interreg Italia-Croazia “ECOSS” (ECOlogical observing System in the Adriatic Sea: oceanographic observations for biodiversity) finalizzato al conservation management dei contesti costieri e marini adriatici. Il focus dell’indagine ha evidenziato, attraverso interviste in profondità effettuate a un gruppo di operatori turistici opinioni e percezioni circa il ruolo di specifiche caratteristiche delle destinazioni, loro servizi e procedure adottate contro i rischi dell’emergenza sanitaria. Parallelamente è stata realizzata un’indagine quantitativa tramite un questionario somministrato online e in presenza a 300 turisti di diversa provenienza. Le risposte hanno permesso di comprendere quali motivazioni hanno orientato la scelta della meta per la vacanza nell’estate dell’emergenza sanitaria, percezioni su elementi quali vicinanza al luogo di residenza, presenza di specifici elementi di attrattiva tra cui quelli naturalistici, possibilità di effettuare pratiche outdoor.
Changing Paradigms in Sustainable Mountain Tourism Research Problems and Perspectives, 2017
This article aims to provide an overview of the Italian and European mountain tourism sector in o... more This article aims to provide an overview of the Italian and European mountain tourism sector in order to reflect on possible strategies for competitiveness within a sustainable framework. Given the heterogeneity that characterizes the landscape of mountain resorts in terms of geography, products and targets, it seems appropriate to identify models of mountain destinations characterized by structural and strategic aspects and performances in order to describe main phenomena and provide insights for decision-makers.
The comparison between models brought out both considerations regarding effectiveness of strategic levers as price or product specialization/differentiation for seasonality both indications about performances detected, in terms of tourists flow trends, rates in different periods of the year, etc. These insights, like the identification of good practices as the case of Cortina, have been summarized in the last part of the article in order to point out opportunities-threats for single resort and for organized systems of resorts in order to face the challenge of both competitiveness and sustainability.
LAND, 2021
Over the last two decades, the awareness about landscape as a common good and the definition of t... more Over the last two decades, the awareness about landscape as a common good and the definition of tourism as a relevant driver of territorial development have both increased contributions to contemporary reflections on places and mobilities. From a scientific point of view, the need for structured contributions on the “landscape–tourism” nexus has been stressed. In fact, tourism and landscape studies are fed by many disciplines, often returning sectorial articles, sometimes lacking in organicity. Considering recent literary reviews carried out through bibliometric and content analyses, the present paper intends to map different ways of defining and understanding this complex interrelation as it emerges from the main research areas. From geographical contributions to managerial perspectives addressing destination planning and development, and from sociological non-representational to actor network theories applied to tourism, among others, the nexus is faced by approaches and concepts that are both specific and recurrent. Expressions such as “tourist landscape”, “tourism landscape”, “touristscape” with their different meanings orient this literary investigation informing a tentative conceptual framework where interrelated spatial, social, and symbolic dimensions emerge with a key definitional role. The general aim was to possibly enrich the reflection on this relationship, providing new definitional contributions and conceptual frameworks able to coherently influence both theory and practice
XX Edizione Rapporto sul Turismo Italiano, 2017
Rapporto Economico 2019 Distretto del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, 2019
XXIII ed. Rapporto sul turismo italiano 2018-19, 2019
XXIII ed. Rapporto sul turismo italiano 2018-19 , 2019
La cultura per un nuovo modello di sviluppo. Quarto rapporto annuale Federculture 2007, 2007
Rapporto sul Turismo Italiano – XXI edizione 2016-2017, 2018
La dimora storica nelle sue diverse accezioni territoriali di villa, palazzo, castello, maniero e... more La dimora storica nelle sue diverse accezioni territoriali di villa, palazzo, castello, maniero e simili ribadisce anche in epoca contemporanea il suo ruolo di centro d'interesse culturale-economico-produttivo capace di attivare idee, relazioni e processi innovativi e strategici per le aree in cui si colloca. Di fatto, ancora oggi spesso la dimora storica rappresenta un sistema produttivo locale di eccellenza in grado di generare impatti socio-economici rilevanti da un punto di vista occupazionale e in termini di ricadute. Anche da un punto di vista turistico, il sistema delle dimore storiche ha registrato negli anni un crescente interesse, sia da parte della domanda che da parte dell'offerta, quale strumento capace di portare differenziazione e innovazione nelle singole destinazioni, anche in località al di fuori dei classici circuiti turistici. A livello europeo già da diversi anni si discute sulle potenzialità, tra cui quelle turistiche, che un sistema di dimore storiche può offrire per un dato territorio. Morrison et al. (1996), ad esempio, sottolineano il ruolo importante che le residenze d'epoca, insieme a b&b, case di campagna e agriturismi, rivestono per lo sviluppo dei territori rurali, quali forme di ricettività alternativa a quella alberghiera particolarmente apprezzate dai turisti che visitano tali luoghi in quanto maggiormente coerenti con il contesto e in grado di trasmetterne l'autenticità. Le dimore storiche possono essere inoltre di rilevante interesse per il settore congressuale nel quale, come riconosciuto da Callan e Hoyes (2000) si è visto negli anni un numero crescente di sedi non convenzionali per ospitare conferenze, meeting aziendali e altri eventi aggregativi, dato che è aumentata la richiesta di location alternative ai classici hotel e conference center e per certi aspetti più esclusive, come musei, castelli e per l'appunto residenze d'epoca. Indagato in letteratura è inoltre il legame tra cinema e dimore storiche, dato che queste spesso sono state scelte da registi e sceneggiatori per girare film e serie tv che hanno riscosso poi grande successo presso il pubblico nazionale e in certi casi addirittura internazionale. Come evidenziato ad esempio da Tooke e Baker già negli anni '90 (1996) o da Busby e Clug (2001), se da una parte le dimore storiche possono costituire un'ottima location cinematografica, dall'altra lo stesso film può divenire un ottimo volano di promozione turistica della residenza che può così accrescere la sua visibilità e riconoscibilità e divenire meta di visitatori, trasformandosi in un'attrazione turistica della cui popolarità può beneficiare anche il territorio circostante. L'interesse che riscuotono le dimore storiche, sia per il valore culturale che rappresentano per il
Le Pagine di Risposte Turismo, 2005
Il cicloturismo si sta affermando sempre più scelta alternativa di fruizione del territorio, per ... more Il cicloturismo si sta affermando sempre più scelta alternativa di fruizione del territorio, per una domanda attenta all’ambiente e desiderosa di vacanze “attive”, che può trovare in alcune destinazioni delle risposte, e dunque dei prodotti, strutturate ed adeguate. I
greenways - o corridoi verdi nascono dalla riconversione di linee ferroviarie abbandonate, argini e alzaie di fiumi e canali e in generale di vie di comunicazione storiche, e costituiscono, oltre che una modalità innovativa di fruizione del
territorio, anche una nuova modalità di conservazione, valorizzazione e promozione delle risorse territoriali. In alcuni studi di fattibilità effettuati all’estero emerge che la progettazione di greenways genera impatti positivi sulle economie
locali, in particolar modo quelle legate alla produzione di beni e servizi realizzate da imprese collocate in contesti rurali. Alcune esperienze significative sono state realizzate negli anni novanta negli Stati Uniti (ad esempio i Virginia Civil War Trails o il Mineral Belt Trail in Colorado) ma anche in Europa, a partire dal 2000, con il
recupero di ferrovie dismesse in Spagna e Belgio.
In Veneto la progettazione di greenways sta riscuotendo l’interesse degli enti pubblici e degli esperti perché, in un mercato turistico tradizionale in stasi, le migliori prospettive sono rappresentate dai segmenti emergenti, fra i quali quello “attivo” e quello “verde”. È importante rilevare come proprio i turisti stranieri, soprattutto di paesi di lingua tedesca, che hanno totalizzato in Veneto nel 2004 il 56,8% delle presenze, prestano grande attenzione al rispetto per l’ambiente, alla pratica di attività all’aria aperta, al cicloturismo. Si registra, quindi, un aumento esponenziale
dell’interesse verso questo tipo di interventi al livello delle Amministrazioni Provinciali.
Alcuni esempi di progettazione di greenways sono gli itinerari ciclo-pedonali lungo il Po
e l’Adige, tra il lago di Garda e Verona, il “Percorso della Memoria” nel Comune di
Quarto d’Altino che ripercorre l’antica via Claudia Augusta, i percorsi dei Colli Euganei: interessa notare come in alcuni casi questi progetti abbiano origine e si sviluppino
da bisogni espressi direttamente dai cittadini.
International Journal of Sustainable Development and Planning, 2016
Fisheries-related tourism is developing in several European coastal regions as a product that, by... more Fisheries-related tourism is developing in several European coastal regions as a product that, by linking fisheries to tourism, can be an answer both to the need to develop innovative tourism products and to the priority to find new sources of income for profitable and more sustainable fisheries. The paper discusses the main findings of a research project carried out by the authors about the potentials of pesca-tourism along Venetian coasts in Italy. It focusses on the opportunities coming from pesca-tourism in terms of additional income for fishermen, economic benefits on the destination due to new tourists' spending, improvement in the quality of life and awareness about ecosystems' fragility and sustainable development. In particular, the paper shows pesca-tourism potential for the area in the medium-long term, provided that a win-win cooperation is established among local stakeholders, tourism operators and fishermen. According to the findings, fisheries-related tourism represents a way of differentiating tourism products, by promoting a broader territorial experience with a positive economic return on various public and private players, together with a more sustainable approach towards tourism and fisheries development.
International Journal of Sustainable Development and Planning, 2018
This paper aims to demonstrate the role of networks of historic houses as a possible strategic as... more This paper aims to demonstrate the role of networks of historic houses as a possible strategic asset for territorial and tourism development, both for the diversification and innovation of the offer of mature destinations as well as for the development of minor ones. In particular, a specific case study will be presented, namely the system of over 4,000 Venetian Villas located in Northern Italy (specifically in the Veneto Region) around which an increasingly organized tourist offer is taking shape, based on experiential proposals that see the Villas as a base for the discovery of the landscape and the typical features of the surrounding area. This case has been studied in terms of the prevailing business conducted within the Venetian Villas and the reference market and has been related to other good practices in Italy and in Europe. The study has made it possible to highlight that the success of the development of a system of historic houses, besides the value of the residences from a network perspective, lies in the harmonious integration with the other local resources, e.g. the wine product in the case of the Venetian Villas, in order to achieve immersive experiences which are rich in meaning for tourists and create widespread effects in the area. The study has recognized that, given the specific tourism demand interested in this attraction and considering that such dwellings are generally inserted in a prestigious landscape, the only reasonable path to follow is sustainable development with the aim to safeguard authenticity.
WIT Transactions on Ecology and the Environment, 2020
Over the last decade, Cultural Routes (CR) of the Council of Europe (CoE) have flourished as an i... more Over the last decade, Cultural Routes (CR) of the Council of Europe (CoE) have flourished as an interesting example of cultural tourism, proposing thematic a mix of natural and cultural heritage and facilitating outdoor ways to experience sustainable tourism practices. The European programme states the importance of partnering among private and public stakeholders in defining and managing the Route as a sustainable tourism product; in fact, most of the studies on CR examine their state of development and future strategies, starting from these partnerships and their ability to reach this goal. Recently, some scholars have been investigating CR capability in creating new models of participation in heritage with shifting interest in different players, i.e. local communities and tourists turning from passive recipients to engaged actors. The paper aims to further investigate the specific role of these actors in CR tourism processes and resulting social impacts. It represents a preliminary investigation originating from the findings of a pilot study commissioned in 2016 by the European Institute of Cultural Routes (EICR), aimed at developing a measurement and quality control tool to ensure sustainability of CR, starting from a group of seven selected CR. In particular, this study investigates those findings, focusing mainly on the contribution of communities and tourists in tourism processes. Additional surveys and semi-structured interviews with CR managers have been conducted to better identify forms of participation in decisions, product design, and tourism practices. Considerations about engagement effectiveness in relation to typology of actors, interactions, and specific phases of the management process, as well as observed social benefits, are among the key findings.
Il marketing dei prodotti turistici-Volume 2, 2012
Management per la sostenibilità dello sviluppo turistico e la competitività delle destinazioni, 2013
The tourism and leisure industry: shaping the future , 2004
This chapter focuses on how greenways in rural areas can benefit from the trend toward green tour... more This chapter focuses on how greenways in rural areas can benefit from the trend toward green tourism. The chapter describes the Lemene Greenway project in Italy, which can be easily adapted to other rural areas that share the same physical characteristic and features. The potential tourist demand for the greenway is estimated, as well as its potential economic impact.