Stefano Dall'Aglio | Università Ca' Foscari Venezia (original) (raw)
Books by Stefano Dall'Aglio
Stefano Dall’Aglio sheds new light on the notorious Florentine Lorenzino de’ Medici (also known a... more Stefano Dall’Aglio sheds new light on the notorious Florentine Lorenzino de’ Medici (also known as Lorenzaccio) and on two of the most infamous assassinations of Italian Renaissance history. In 1537 Lorenzino changed the course of history by murdering Alessandro de’ Medici, first Duke of Florence, and paving the way for the accession of the new duke, Cosimo I. In 1548 Lorenzino was killed in Venice in revenge for the assassination he had committed. Basing his work on extensive research in the historical archives of Florence and Simancas, Dall’Aglio reconstructs the events surrounding these murders and involving the Medici, their loyalists, the Florentine republican exiles, and some of the most powerful sovereigns of the time. The first publication in a century and the first work in English to examine the life of Lorenzino de’ Medici, this fascinating revisionist history is as gripping as a detective novel, as Dall’Aglio unravels a 500-year-old mystery, revealing that behind the bloody death of the duke’s assassin there was the Emperor Charles V.
La figura di Lorenzino de’ Medici (1514-1548) – assassino del primo duca di Firenze Alessandro de... more La figura di Lorenzino de’ Medici (1514-1548) – assassino del primo duca di Firenze Alessandro de’ Medici – è stata per secoli prigioniera di una storiografia divisa tra due letture diametralmente opposte: quella del volgare criminale e quella dell’eroico tirannicida. Forte di un’approfondita ricerca d’archivio – svolta nel corso di una fellowship quadriennale del Medici Archive Project presso l’Archivio di Stato di Firenze – il volume ricostruisce le vicende dell’assassino del duca nell’arco di tempo compreso tra la morte di Alessandro (1537) e quella dello stesso Lorenzino (1548), facendo ordine per quanto possibile tra realtà e leggenda. Se ne ricava un ritratto molto lontano dagli stereotipi della storiografia del passato, dal quale emergono, tra le altre cose, il ruolo politico di primo piano rivestito dal Medici nell’ambito delle manovre dei fuoriusciti fiorentini e importanti novità sulla redazione della sua Apologia e sulla morte del duca. Inoltre viene fatta luce sul complesso intrigo internazionale che portò all’omicidio di cui Lorenzino stesso rimase vittima, capovolgendone completamente l’interpretazione tradizionale. Completa il volume una ricca appendice di documenti, che comprende anche molte lettere inedite del Medici.
The Dominican friar Girolamo Savonarola (1452–98) attracted great attention for his passionate pr... more The Dominican friar Girolamo Savonarola (1452–98) attracted great attention for his passionate preaching and his determined advocacy of religious, political, and social reform. Until he was arrested and executed on charges of alleged heresy and schism, he played a leading role in the intense political season that both marked the end of the fifteenth century and coloured the entire century that followed. Although civil and ecclesiastical authorities issued fierce condemnations and strong prohibitions aimed at eradicating his memory and the elements of dissent linked to it, Savonarola’s many followers continued to venerate him as a prophet and martyr and worked assiduously to spread his teachings. His opponents, on the other hand, continued their attacks. Savonarola and Savonarolism retraces the history of the reformer’s controversial Florentine period and examines his political, religious, and cultural legacy throughout the sixteenth century in Florence and beyond.
"Il volume offre un’analisi della circolazione della fortuna dell’immagine di Girolamo Savonarola... more "Il volume offre un’analisi della circolazione della fortuna dell’immagine di Girolamo Savonarola, frate domenicano arso sul rogo a Firenze alla fine Quattrocento, nella Francia del secolo XVI. La figura di Savonarola venne fatta circolare dai numerosissimi fuoriusciti fiorentini di stanza in Francia – nella ‘nazione fiorentina’ di Lione e presso la corte – e forse dai domenicani ‘lionesi’ del convento di Notre-Dame de Confort, profondamente legati alla sua eredità per ragioni rispettivamente politiche filorepubblicane e religiose. Nel frattempo diversi stampatori francesi – primi fra tutti Josse Bade e Sébastien Gryphe – misero in stampa molte delle sue opere, che vennero anche tradotte in francese e ristampate, a dimostrazione di un indiscutibile successo editoriale. Infine moltissimi uomini di cultura francesi si occuparono del frate italiano nei loro scritti, da Teodoro di Beza a Michel Nostradamus, da Jean Bodin a François de la Noue, da Philippe du Plessis Mornay a Gabriel Naudé. Recuperando un filone storiografico già sviluppatosi negli stati tedeschi, i protestanti videro in Savonarola un loro precursore, mentre molti cattolici continuavano a dipingerlo come un campione di ortodossia, ma va detto che il panorama della ricezione francese dell'eredità di fra Girolamo è molto più complesso e molto più variegato di quanto non si potrebbe pensare. Completa il volume un’appendice con la bibliografia delle edizioni savonaroliane apparse in Francia nel Cinquecento.
Review on Renaissance Quarterly: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/10.1353/ren.2007.0344.pdf"
"In occasione del sinodo fiorentino del 1516-1517, le autorità si proposero di ottenere una conda... more "In occasione del sinodo fiorentino del 1516-1517, le autorità si proposero di ottenere una condanna postuma di Girolamo Savonarola, per ridimensionare i molti pseudoprofeti che si ispiravano al retaggio del frate. Il noto umanista veneziano Paolo Giustiniani, all'epoca eremita camaldolese, venne incaricato dell'accusa e produsse numerosi appunti sulla figura e sulla dottrina di Savonarola, fortemente critici nei confronti del domenicano. Il volume ripercorre quella polemica sulla base dei manoscritti inediti di Giustiniani, attualmente custoditi nell'Archivio del Sacro Eremo Tuscolano di Frascati, fornendone ampie trascrizioni. Grande attenzione è dedicata alla ricostruzione del contesto storico e culturale in cui maturò la controversia, anche alla luce della polemica savonaroliana in ambito camaldolese e delle istanze riformatrici che Giustiniani aveva ereditato dal progetto di renovatio Ecclesiae di fra Girolamo.
Review on Renaissance Quarterly: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/10.1353/ren.2007.0135.pdf"
"Nel 1490 arrivò nel convento di San Marco di Firenze il frate domenicano Girolamo Savonarola, ch... more "Nel 1490 arrivò nel convento di San Marco di Firenze il frate domenicano Girolamo Savonarola, che in breve tempo si fece notare per la sua appassionata predicazione e per la sua azione di riforma religiosa, politica e sociale. Fino al 1498, quando fu impiccato e arso sul rogo, Savonarola fu il grande protagonista di una stagione intensa e controversa, e nel bene e nel male polarizzò su di sé l’attenzione dei fiorentini. Il suo impatto sulla vita cittadina fu talmente forte che attorno a lui si formò un vero e proprio movimento savonaroliano, e che la sua morte non bastò a cancellare la sua eredità religiosa, politica e culturale. Le autorità civili ed ecclesiastiche misero in atto divieti e condanne per sopprimere la memoria del domenicano e tutte le istanze di dissenso ad essa riconducibili, ma nonostante ciò i numerosi seguaci di fra Girolamo continuarono a venerare il loro maestro scomparso, e a diffondere le sue opere, i suoi insegnamenti, e i suoi progetti di riforma. Naturalmente il movimento savonaroliano e il retaggio del frate dovettero confrontarsi con tutti gli sviluppi storici che caratterizzarono il Cinquecento, dalla Riforma alla Controriforma, dalla crisi del repubblicanesimo fiorentino alla definitiva affermazione dell’assolutismo mediceo, e anche l’immagine di fra Girolamo uscì profondamente trasformata dalle congiunture di questo complesso periodo storico.
Review on Renaissance Quarterly: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/10.1353/ren.2007.0039.pdf"
"Tra le tante opere che nel corso del Cinquecento vengono redatte in difesa di Savonarola, i Vuln... more "Tra le tante opere che nel corso del Cinquecento vengono redatte in difesa di Savonarola, i Vulnera diligentis costituiscono uno dei documenti più significativi. L'autore è un frate di San Marco che proprio nel convento fiorentino ha trascorso due anni e mezzo a stretto contatto col predicatore di Ferrara. Quando nel 1518 mette mano ai Vulnera diligentis, Luschino si trova nella prigione di San Marco, dove sconta una condanna al carcere a vita per un omicidio preterintenzionale di una decina di anni prima. I Vulnera diligentis, di impianto agiografico, si propongono di difendere la memoria di Savonarola a vent'anni dalla sua morte, scandagliando i trascorsi del domenicano nei suoi aspetti biografici, dottrinali e miracolistici. La forma dialogica dello scritto contribuisce ad assicurare una costante tensione dialettica tra le argomentazioni del piagnone e quelle dei suoi agguerriti interlocutori antisavonaroliani.
Review on Renaissance Quarterly: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/1261996.pdf"
Edited Volumes by Stefano Dall'Aglio
This book studies the uses of orality in Italian society, across all classes, from the fifteenth ... more This book studies the uses of orality in Italian society, across all classes, from the fifteenth to the seventeenth century, with an emphasis on the interrelationships between oral communication and the written word. The Introduction provides an overview of the topic as a whole and links the chapters together. Part 1 concerns public life in the states of northern, central, and southern Italy. The chapters examine a range of performances that used the spoken word or song: concerted shouts that expressed the feelings of the lower classes and were then recorded in writing; the proclamation of state policy by town criers; songs that gave news of executions; the exercise of power relations in society as recorded in trial records; and diplomatic orations and interactions. Part 2 centres on private entertainments. It considers the practices of the performance of poetry sung in social gatherings and on stage with and without improvisation; the extent to which lyric poets anticipated the singing of their verse and collaborated with composers; performances of comedies given as dinner entertainments for the governing body of republican Florence; and a reading of a prose work in a house in Venice, subsequently made famous through a printed account. Part 3 concerns collective religious practices. Its chapters study sermons in their own right and in relation to written texts, the battle to control spaces for public performance by civic and religious authorities, and singing texts in sacred spaces.
The articles in this issue study the uses and importance of orality in a range of contexts: the s... more The articles in this issue study the uses and importance of orality in a range of contexts: the sung performance of poems in the piazza, language varieties on stage, the presentation of women’s speech in literary works, spoken and sung devotions, and preaching in the age of the Counter-Reformation.
The essays derive from a project, funded by the European Research Council, on Oral Culture, Manuscript and Print in Early Modern Italy.
Articles by Stefano Dall'Aglio
This essay analyses the domestic cult of the Dominican friar Girolamo Savonarola from his death a... more This essay analyses the domestic cult of the Dominican friar Girolamo Savonarola from his death at the stake (1498) to the end of the sixteenth century. Numerous accounts exist of people praying to Savonarola in their households and receiving miracles of every kind through him. Accounts aside, the many measures issued by the religious authorities from 1499 to 1585 demonstrate that a domestic cult of Savonarola was alive and well during all these years. In spite of the repeated bans prohibiting the possession of relics and the spread of Savonarola’s doctrine and miracles, as late as 1583 the archbishop of Florence expressed his concern about the lay people who used to gather in private homes to worship the late Friar. The essay ends by showing how in the late sixteenth century Savonarolan followers claimed the right to venerate the Friar in private in spite of his condemnation, while Counter-Reformation authorities surrendered the control of private prayers, paving the way to a double practice of devotion.
Early modern Italian preachers who had been condemned by the Holy Office of the Inquisition for w... more Early modern Italian preachers who had been condemned by the Holy Office of the Inquisition for words uttered from the pulpit were often forced to abjure the doctrinal errors contained in their sermons. In some cases the abjuration was made in public in the same venue where the heretical statements had been pronounced, supposedly so as to be heard by the same people who had already listened to the incriminated sermons. The text of the abjuration put into writing by the inquisitors was a different version of the spoken words previously uttered by the preacher in church; the defendant had to read it aloud word by word before the same people. This article considers public abjurations as an attempt to substitute the ‘wrong’ orality of the preachers with the ‘right’ orality written by religious authorities, a replacement of the original performance with a new one that would erase from the audience’s mind the memory of the heretical propositions. The aim is to analyse the reasons, the nature, the consequences, and the implications of this process.
Free Download: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/rest.12181/abstract
a cura del CENTRO STORICO BENEDETTINO ITALIANO 39 CENTRO STORICO BENEDETTINO ITALIANO CAMALDOLI E... more a cura del CENTRO STORICO BENEDETTINO ITALIANO 39 CENTRO STORICO BENEDETTINO ITALIANO CAMALDOLI E L'ORDINE CAMALDOLESE DALLE ORIGINI ALLA FINE DEL XV SECOLO Atti del I Convegno internazionale di studi in occasione del millenario di Camaldoli (1012-2012) Monastero di Camaldoli, 31 maggio -2 giugno 2012 a cura di CÉCILE CABY e PIERLUIGI LICCIARDELLO CESENA BADIA DI SANTA MARIA DEL MONTE 2014 Tutti i diritti riservati -All rights reserved Copyright © 2014 by Centro Storico Benedettino Italiano, Cesena. Sono rigorosamente vietati la riproduzione, la traduzione, l'adattamento, anche parziale o per estratti, per
Many Italian early modern sermons have come down to us in the form of handwritten transcriptions ... more Many Italian early modern sermons have come down to us in the form of handwritten transcriptions or printed books. Many preachers, reportatores, or editors of sermons stress that their written texts correspond verbatim to their oral versions pronounced from the pulpit. Usually there are no specific reasons to doubt the fidelity of those texts to their originals, but this raises a more general question: to what extent can we rely on a reportatio written during the sermon or on a printed version, often revised and amended even by the preacher himself? The paper examines the passage from the spoken word of a preacher to its written version and raises some doubts on the alleged fidelity of the latter. In addition, it tries to explain why the perfect correspondence between the two versions was so frequently claimed even if it did not exist.
L’articolo prende lo spunto dal recente ritrovamento di diciassette nuove lettere di Lorenzino de... more L’articolo prende lo spunto dal recente ritrovamento di diciassette nuove lettere di Lorenzino de’ Medici (1514-1548), assassino del primo duca di Firenze Alessandro de’ Medici. Quasi tutti i nuovi documenti, rinvenuti per lo più nell’Archivio di Stato di Firenze, risalgono al periodo dell’esilio di Lorenzino, fuggito da Firenze immediatamente dopo il ‘tirannicidio’ da lui commesso nel gennaio del 1537. Le missive ci offrono uno spaccato del mondo dell’assassino del duca negli anni da lui trascorsi tra Mirandola, la Francia e Venezia, aprendo una finestra su di una realtà che ci era rimasta in gran parte sconosciuta. Da una parte i molti legami politici e le trame per riconquistare Firenze ordite al fianco dei fuoriusciti repubblicani; dall’altra gli affetti familiari e i problemi pratici legati alla quotidianità della sua difficile vita da esule.
L a storia dell'eresia e dell'Inquisizione a Siena nel corso del Cinquecento è stata oggetto di d... more L a storia dell'eresia e dell'Inquisizione a Siena nel corso del Cinquecento è stata oggetto di diversi studi. In particolare, i fondamentali lavori di Valerio Marchetti hanno fatto luce sulla circolazione delle idee eterodosse nella città toscana e sulla relativa repressione, avvenuta intorno al 1560. 1 In quell'occasione, un devastante processo inquisitoriale portò ad arresti, delazioni e fughe dall'Italia e segnò la fine dell'esperienza del gruppo ereticale che si era andato formando attorno ad alcuni membri della famiglia Sozzini. 2 Dopo anni di apparente quiete, l'arrivo a Siena nel settembre del 1578 dell'inquisitore Prospero Urbani da Urbino (1533-1609), frate minore conventuale, portò ad una nuova offensiva antiereticale. Il primo a finire nel mirino del nuovo venuto fu il poeta Marcantonio Cinuzzi (1503?-post 1591), ultimo superstite del gruppo che era stato sgominato quasi vent'anni prima. Il Cinuzzi aveva all'epoca almeno settant'anni e probabilmente Si presentano qui, in modo estremamente sintetico, i primi risultati di una ricerca che mi riprometto di approfondire in seguito. Questo articolo nasce dal lavoro svolto presso il Medici Archive Project di Firenze grazie ad una Fellowship finanziata dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. La mia gratitudine va a queste due istituzioni e a Michaela Valente, che ha riletto accuratamente il testo.
JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, a... more JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact support@jstor.org. This content downloaded from 129.215.17.190 on Wed, 22 Apr 2015 11:06:57 UTC All use subject to JSTOR Terms and Conditions
Stefano Dall’Aglio sheds new light on the notorious Florentine Lorenzino de’ Medici (also known a... more Stefano Dall’Aglio sheds new light on the notorious Florentine Lorenzino de’ Medici (also known as Lorenzaccio) and on two of the most infamous assassinations of Italian Renaissance history. In 1537 Lorenzino changed the course of history by murdering Alessandro de’ Medici, first Duke of Florence, and paving the way for the accession of the new duke, Cosimo I. In 1548 Lorenzino was killed in Venice in revenge for the assassination he had committed. Basing his work on extensive research in the historical archives of Florence and Simancas, Dall’Aglio reconstructs the events surrounding these murders and involving the Medici, their loyalists, the Florentine republican exiles, and some of the most powerful sovereigns of the time. The first publication in a century and the first work in English to examine the life of Lorenzino de’ Medici, this fascinating revisionist history is as gripping as a detective novel, as Dall’Aglio unravels a 500-year-old mystery, revealing that behind the bloody death of the duke’s assassin there was the Emperor Charles V.
La figura di Lorenzino de’ Medici (1514-1548) – assassino del primo duca di Firenze Alessandro de... more La figura di Lorenzino de’ Medici (1514-1548) – assassino del primo duca di Firenze Alessandro de’ Medici – è stata per secoli prigioniera di una storiografia divisa tra due letture diametralmente opposte: quella del volgare criminale e quella dell’eroico tirannicida. Forte di un’approfondita ricerca d’archivio – svolta nel corso di una fellowship quadriennale del Medici Archive Project presso l’Archivio di Stato di Firenze – il volume ricostruisce le vicende dell’assassino del duca nell’arco di tempo compreso tra la morte di Alessandro (1537) e quella dello stesso Lorenzino (1548), facendo ordine per quanto possibile tra realtà e leggenda. Se ne ricava un ritratto molto lontano dagli stereotipi della storiografia del passato, dal quale emergono, tra le altre cose, il ruolo politico di primo piano rivestito dal Medici nell’ambito delle manovre dei fuoriusciti fiorentini e importanti novità sulla redazione della sua Apologia e sulla morte del duca. Inoltre viene fatta luce sul complesso intrigo internazionale che portò all’omicidio di cui Lorenzino stesso rimase vittima, capovolgendone completamente l’interpretazione tradizionale. Completa il volume una ricca appendice di documenti, che comprende anche molte lettere inedite del Medici.
The Dominican friar Girolamo Savonarola (1452–98) attracted great attention for his passionate pr... more The Dominican friar Girolamo Savonarola (1452–98) attracted great attention for his passionate preaching and his determined advocacy of religious, political, and social reform. Until he was arrested and executed on charges of alleged heresy and schism, he played a leading role in the intense political season that both marked the end of the fifteenth century and coloured the entire century that followed. Although civil and ecclesiastical authorities issued fierce condemnations and strong prohibitions aimed at eradicating his memory and the elements of dissent linked to it, Savonarola’s many followers continued to venerate him as a prophet and martyr and worked assiduously to spread his teachings. His opponents, on the other hand, continued their attacks. Savonarola and Savonarolism retraces the history of the reformer’s controversial Florentine period and examines his political, religious, and cultural legacy throughout the sixteenth century in Florence and beyond.
"Il volume offre un’analisi della circolazione della fortuna dell’immagine di Girolamo Savonarola... more "Il volume offre un’analisi della circolazione della fortuna dell’immagine di Girolamo Savonarola, frate domenicano arso sul rogo a Firenze alla fine Quattrocento, nella Francia del secolo XVI. La figura di Savonarola venne fatta circolare dai numerosissimi fuoriusciti fiorentini di stanza in Francia – nella ‘nazione fiorentina’ di Lione e presso la corte – e forse dai domenicani ‘lionesi’ del convento di Notre-Dame de Confort, profondamente legati alla sua eredità per ragioni rispettivamente politiche filorepubblicane e religiose. Nel frattempo diversi stampatori francesi – primi fra tutti Josse Bade e Sébastien Gryphe – misero in stampa molte delle sue opere, che vennero anche tradotte in francese e ristampate, a dimostrazione di un indiscutibile successo editoriale. Infine moltissimi uomini di cultura francesi si occuparono del frate italiano nei loro scritti, da Teodoro di Beza a Michel Nostradamus, da Jean Bodin a François de la Noue, da Philippe du Plessis Mornay a Gabriel Naudé. Recuperando un filone storiografico già sviluppatosi negli stati tedeschi, i protestanti videro in Savonarola un loro precursore, mentre molti cattolici continuavano a dipingerlo come un campione di ortodossia, ma va detto che il panorama della ricezione francese dell'eredità di fra Girolamo è molto più complesso e molto più variegato di quanto non si potrebbe pensare. Completa il volume un’appendice con la bibliografia delle edizioni savonaroliane apparse in Francia nel Cinquecento.
Review on Renaissance Quarterly: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/10.1353/ren.2007.0344.pdf"
"In occasione del sinodo fiorentino del 1516-1517, le autorità si proposero di ottenere una conda... more "In occasione del sinodo fiorentino del 1516-1517, le autorità si proposero di ottenere una condanna postuma di Girolamo Savonarola, per ridimensionare i molti pseudoprofeti che si ispiravano al retaggio del frate. Il noto umanista veneziano Paolo Giustiniani, all'epoca eremita camaldolese, venne incaricato dell'accusa e produsse numerosi appunti sulla figura e sulla dottrina di Savonarola, fortemente critici nei confronti del domenicano. Il volume ripercorre quella polemica sulla base dei manoscritti inediti di Giustiniani, attualmente custoditi nell'Archivio del Sacro Eremo Tuscolano di Frascati, fornendone ampie trascrizioni. Grande attenzione è dedicata alla ricostruzione del contesto storico e culturale in cui maturò la controversia, anche alla luce della polemica savonaroliana in ambito camaldolese e delle istanze riformatrici che Giustiniani aveva ereditato dal progetto di renovatio Ecclesiae di fra Girolamo.
Review on Renaissance Quarterly: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/10.1353/ren.2007.0135.pdf"
"Nel 1490 arrivò nel convento di San Marco di Firenze il frate domenicano Girolamo Savonarola, ch... more "Nel 1490 arrivò nel convento di San Marco di Firenze il frate domenicano Girolamo Savonarola, che in breve tempo si fece notare per la sua appassionata predicazione e per la sua azione di riforma religiosa, politica e sociale. Fino al 1498, quando fu impiccato e arso sul rogo, Savonarola fu il grande protagonista di una stagione intensa e controversa, e nel bene e nel male polarizzò su di sé l’attenzione dei fiorentini. Il suo impatto sulla vita cittadina fu talmente forte che attorno a lui si formò un vero e proprio movimento savonaroliano, e che la sua morte non bastò a cancellare la sua eredità religiosa, politica e culturale. Le autorità civili ed ecclesiastiche misero in atto divieti e condanne per sopprimere la memoria del domenicano e tutte le istanze di dissenso ad essa riconducibili, ma nonostante ciò i numerosi seguaci di fra Girolamo continuarono a venerare il loro maestro scomparso, e a diffondere le sue opere, i suoi insegnamenti, e i suoi progetti di riforma. Naturalmente il movimento savonaroliano e il retaggio del frate dovettero confrontarsi con tutti gli sviluppi storici che caratterizzarono il Cinquecento, dalla Riforma alla Controriforma, dalla crisi del repubblicanesimo fiorentino alla definitiva affermazione dell’assolutismo mediceo, e anche l’immagine di fra Girolamo uscì profondamente trasformata dalle congiunture di questo complesso periodo storico.
Review on Renaissance Quarterly: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/10.1353/ren.2007.0039.pdf"
"Tra le tante opere che nel corso del Cinquecento vengono redatte in difesa di Savonarola, i Vuln... more "Tra le tante opere che nel corso del Cinquecento vengono redatte in difesa di Savonarola, i Vulnera diligentis costituiscono uno dei documenti più significativi. L'autore è un frate di San Marco che proprio nel convento fiorentino ha trascorso due anni e mezzo a stretto contatto col predicatore di Ferrara. Quando nel 1518 mette mano ai Vulnera diligentis, Luschino si trova nella prigione di San Marco, dove sconta una condanna al carcere a vita per un omicidio preterintenzionale di una decina di anni prima. I Vulnera diligentis, di impianto agiografico, si propongono di difendere la memoria di Savonarola a vent'anni dalla sua morte, scandagliando i trascorsi del domenicano nei suoi aspetti biografici, dottrinali e miracolistici. La forma dialogica dello scritto contribuisce ad assicurare una costante tensione dialettica tra le argomentazioni del piagnone e quelle dei suoi agguerriti interlocutori antisavonaroliani.
Review on Renaissance Quarterly: http://www.jstor.org/stable/pdfplus/1261996.pdf"
This book studies the uses of orality in Italian society, across all classes, from the fifteenth ... more This book studies the uses of orality in Italian society, across all classes, from the fifteenth to the seventeenth century, with an emphasis on the interrelationships between oral communication and the written word. The Introduction provides an overview of the topic as a whole and links the chapters together. Part 1 concerns public life in the states of northern, central, and southern Italy. The chapters examine a range of performances that used the spoken word or song: concerted shouts that expressed the feelings of the lower classes and were then recorded in writing; the proclamation of state policy by town criers; songs that gave news of executions; the exercise of power relations in society as recorded in trial records; and diplomatic orations and interactions. Part 2 centres on private entertainments. It considers the practices of the performance of poetry sung in social gatherings and on stage with and without improvisation; the extent to which lyric poets anticipated the singing of their verse and collaborated with composers; performances of comedies given as dinner entertainments for the governing body of republican Florence; and a reading of a prose work in a house in Venice, subsequently made famous through a printed account. Part 3 concerns collective religious practices. Its chapters study sermons in their own right and in relation to written texts, the battle to control spaces for public performance by civic and religious authorities, and singing texts in sacred spaces.
The articles in this issue study the uses and importance of orality in a range of contexts: the s... more The articles in this issue study the uses and importance of orality in a range of contexts: the sung performance of poems in the piazza, language varieties on stage, the presentation of women’s speech in literary works, spoken and sung devotions, and preaching in the age of the Counter-Reformation.
The essays derive from a project, funded by the European Research Council, on Oral Culture, Manuscript and Print in Early Modern Italy.
This essay analyses the domestic cult of the Dominican friar Girolamo Savonarola from his death a... more This essay analyses the domestic cult of the Dominican friar Girolamo Savonarola from his death at the stake (1498) to the end of the sixteenth century. Numerous accounts exist of people praying to Savonarola in their households and receiving miracles of every kind through him. Accounts aside, the many measures issued by the religious authorities from 1499 to 1585 demonstrate that a domestic cult of Savonarola was alive and well during all these years. In spite of the repeated bans prohibiting the possession of relics and the spread of Savonarola’s doctrine and miracles, as late as 1583 the archbishop of Florence expressed his concern about the lay people who used to gather in private homes to worship the late Friar. The essay ends by showing how in the late sixteenth century Savonarolan followers claimed the right to venerate the Friar in private in spite of his condemnation, while Counter-Reformation authorities surrendered the control of private prayers, paving the way to a double practice of devotion.
Early modern Italian preachers who had been condemned by the Holy Office of the Inquisition for w... more Early modern Italian preachers who had been condemned by the Holy Office of the Inquisition for words uttered from the pulpit were often forced to abjure the doctrinal errors contained in their sermons. In some cases the abjuration was made in public in the same venue where the heretical statements had been pronounced, supposedly so as to be heard by the same people who had already listened to the incriminated sermons. The text of the abjuration put into writing by the inquisitors was a different version of the spoken words previously uttered by the preacher in church; the defendant had to read it aloud word by word before the same people. This article considers public abjurations as an attempt to substitute the ‘wrong’ orality of the preachers with the ‘right’ orality written by religious authorities, a replacement of the original performance with a new one that would erase from the audience’s mind the memory of the heretical propositions. The aim is to analyse the reasons, the nature, the consequences, and the implications of this process.
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a cura del CENTRO STORICO BENEDETTINO ITALIANO 39 CENTRO STORICO BENEDETTINO ITALIANO CAMALDOLI E... more a cura del CENTRO STORICO BENEDETTINO ITALIANO 39 CENTRO STORICO BENEDETTINO ITALIANO CAMALDOLI E L'ORDINE CAMALDOLESE DALLE ORIGINI ALLA FINE DEL XV SECOLO Atti del I Convegno internazionale di studi in occasione del millenario di Camaldoli (1012-2012) Monastero di Camaldoli, 31 maggio -2 giugno 2012 a cura di CÉCILE CABY e PIERLUIGI LICCIARDELLO CESENA BADIA DI SANTA MARIA DEL MONTE 2014 Tutti i diritti riservati -All rights reserved Copyright © 2014 by Centro Storico Benedettino Italiano, Cesena. Sono rigorosamente vietati la riproduzione, la traduzione, l'adattamento, anche parziale o per estratti, per
Many Italian early modern sermons have come down to us in the form of handwritten transcriptions ... more Many Italian early modern sermons have come down to us in the form of handwritten transcriptions or printed books. Many preachers, reportatores, or editors of sermons stress that their written texts correspond verbatim to their oral versions pronounced from the pulpit. Usually there are no specific reasons to doubt the fidelity of those texts to their originals, but this raises a more general question: to what extent can we rely on a reportatio written during the sermon or on a printed version, often revised and amended even by the preacher himself? The paper examines the passage from the spoken word of a preacher to its written version and raises some doubts on the alleged fidelity of the latter. In addition, it tries to explain why the perfect correspondence between the two versions was so frequently claimed even if it did not exist.
L’articolo prende lo spunto dal recente ritrovamento di diciassette nuove lettere di Lorenzino de... more L’articolo prende lo spunto dal recente ritrovamento di diciassette nuove lettere di Lorenzino de’ Medici (1514-1548), assassino del primo duca di Firenze Alessandro de’ Medici. Quasi tutti i nuovi documenti, rinvenuti per lo più nell’Archivio di Stato di Firenze, risalgono al periodo dell’esilio di Lorenzino, fuggito da Firenze immediatamente dopo il ‘tirannicidio’ da lui commesso nel gennaio del 1537. Le missive ci offrono uno spaccato del mondo dell’assassino del duca negli anni da lui trascorsi tra Mirandola, la Francia e Venezia, aprendo una finestra su di una realtà che ci era rimasta in gran parte sconosciuta. Da una parte i molti legami politici e le trame per riconquistare Firenze ordite al fianco dei fuoriusciti repubblicani; dall’altra gli affetti familiari e i problemi pratici legati alla quotidianità della sua difficile vita da esule.
L a storia dell'eresia e dell'Inquisizione a Siena nel corso del Cinquecento è stata oggetto di d... more L a storia dell'eresia e dell'Inquisizione a Siena nel corso del Cinquecento è stata oggetto di diversi studi. In particolare, i fondamentali lavori di Valerio Marchetti hanno fatto luce sulla circolazione delle idee eterodosse nella città toscana e sulla relativa repressione, avvenuta intorno al 1560. 1 In quell'occasione, un devastante processo inquisitoriale portò ad arresti, delazioni e fughe dall'Italia e segnò la fine dell'esperienza del gruppo ereticale che si era andato formando attorno ad alcuni membri della famiglia Sozzini. 2 Dopo anni di apparente quiete, l'arrivo a Siena nel settembre del 1578 dell'inquisitore Prospero Urbani da Urbino (1533-1609), frate minore conventuale, portò ad una nuova offensiva antiereticale. Il primo a finire nel mirino del nuovo venuto fu il poeta Marcantonio Cinuzzi (1503?-post 1591), ultimo superstite del gruppo che era stato sgominato quasi vent'anni prima. Il Cinuzzi aveva all'epoca almeno settant'anni e probabilmente Si presentano qui, in modo estremamente sintetico, i primi risultati di una ricerca che mi riprometto di approfondire in seguito. Questo articolo nasce dal lavoro svolto presso il Medici Archive Project di Firenze grazie ad una Fellowship finanziata dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. La mia gratitudine va a queste due istituzioni e a Michaela Valente, che ha riletto accuratamente il testo.
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Il Wlo rosso che unisce i diversi aspetti della fortuna di Savonarola nella Francia del Cinquecen... more Il Wlo rosso che unisce i diversi aspetti della fortuna di Savonarola nella Francia del Cinquecento 1 passa anche per Michel Nostradamus. La fama del medicoastrologo di Saint-Rémy de Provence (1503-1566) sembra essere inversamente proporzionale all'attenzione scientiWca riservatagli dagli storici. Non a caso quando dieci anni fa Pierre Brind'Amour ha aVrontato il personaggio con piglio dichiaratamente Wlologico e critico ha sostenuto di essere il primo ad adottare un criterio così rigoroso. 2 Come per Savonarola, i contemporanei di Nostradamus si dividevano tra chi vedeva in lui un vero profeta e chi lo tacciava di impostura. Tuttavia nelle alte sfere non dovettero mancargli gli estimatori, dal momento che fu medico di Wducia di Carlo ix e astrologo di Caterina de' Medici.
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"the italianist", Volume 34, Issue 3, 2014, Sep 15, 2014
The articles in this issue study the uses and importance of orality in a range of contexts: the s... more The articles in this issue study the uses and importance of orality in a range of contexts: the sung performance of poems in the piazza, language varieties on stage, the presentation of women’s speech in literary works, spoken and sung devotions, and preaching in the age of the Counter-Reformation.
The essays derive from a project, funded by the European Research Council, on "Oral Culture, Manuscript and Print in Early Modern Italy".
Tuesday, November 1, 2016, Washington, DC—Stefano Dall’Aglio has been selected as the winner of t... more Tuesday, November 1, 2016, Washington, DC—Stefano Dall’Aglio has been selected as the winner of the 2016 Helen & Howard R. Marraro Prize for his book The Duke’s Assassin: Exile and Death of Lorenzino de’ Medici (Yale Univ. Press, 2015).
The Marraro Prize is awarded annually by the American Historical Association (AHA) to honor the best book in Italian history or Italian-American relations. The prize will be awarded during a ceremony at the Association’s 131st Annual Meeting in Denver, CO, January 5–8, 2017. “Plumbing archives from Florence to Venice to Simancas,” commented the Marraro Prize committee, “Dall’Aglio has dug up a trove of new documents and substantially revises a long accepted narrative regarding the murders by and of Lorenzino de’ Medici, ultimately switching responsibility for the latter from Duke Cosimo to Emperor Charles V. More than a careful correction of long held misconceptions, this is a gripping story of spies, international intrigue, and politics. The story is elegantly rendered in Weinstein’s fine translation.”
Bibliotheque d'humanisme et renaissance, 2003
... | Ayuda. Une "Dominicae precationis explanatio" datée de 1537: première édition d É... more ... | Ayuda. Une "Dominicae precationis explanatio" datée de 1537: première édition d Étienne Dolet? Autores: Stefano Dall'Aglio; Localización: Bibliotheque d' humanisme et renaissance: travaux et documents, ISSN 0006-1999, Vol. 65, Nº 3, 2003 , pags. 631-640. ...