Simona Novaretti | Università di Torino (original) (raw)

Papers by Simona Novaretti

Research paper thumbnail of Diritto con “caratteristiche cinesi” e società civile: la riforma della “Legge di Procedura civile della RPC” costituisce davvero un “grande balzo in avanti” per le “azioni nel pubblico interesse”?

Suggested citation: Novaretti, Simona «Diritto con "caratteristiche cinesi" e società civile: la ... more Suggested citation: Novaretti, Simona «Diritto con "caratteristiche cinesi" e società civile: la riforma della "Legge di Procedura civile della RPC" costituisce davvero un "grande balzo in avanti" per le "azioni nel pubblico interesse"?», CDCT working paper 9-2012/ Comparative and Transnational Law 2, available at http://www.cdct.it/Pubblicazioni.aspx Diritto con "caratteristiche cinesi" e società civile: la riforma della "Legge di Procedura civile della RPC" costituisce davvero un "grande balzo in avanti" per le "azioni nel pubblico interesse"? 2 brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk

Research paper thumbnail of Le clausole generali nel diritto cinese : la clausola di buona fede e la giurisprudenza

Le clausole generali nel diritto cinese. La nozione di buona fede e la giurisprudenza" 1. Introdu... more Le clausole generali nel diritto cinese. La nozione di buona fede e la giurisprudenza" 1. Introduzione Tra le clausole generali attualmente presenti nella legislazione cinese, la buona fede contrattuale occupa un ruolo di primo piano: essa, (re) introdotta nell'ordinamento della Repubblica Popolare Cinese dall'articolo 4 dei Principi Generali del Diritto Civile nel 1986, dopo una prima fase di scarsa utilizzazione-dovuta alla visione strettamente positivistica del diritto che ha caratterizzato i primi anni delle riforme post-maoiste-ha conosciuto, a partire dagli anni '90, un successo sempre crescente sia in giurisprudenza, sia in dottrina, tanto da essere, oggi, considerata dalla dottrina cinese come la "regina delle clausole" (帝王 条款, diwang tiaokuan) 1. L'importanza di tale principio, a livello declamatorio, è nota: non esiste ormai, in Cina, praticamente alcuna legge in materia civile o commerciale che non faccia riferimento alla cosiddetta "buona fede oggettiva" 2 , mentre il dovere di "onestà e correttezza" è divenuto

Research paper thumbnail of China’s Sustainability Challanges: Confucianization of Chinese Law from Intra-generational, Inter-generational, and Gender-equity perspectives

Research paper thumbnail of Non è vero ma ci credo. Le controversie riguardanti case infestate in Cina

Il processo di "riforma e apertura" inaugurato da Deng Xiaoping nel 1978, e l'impegno, assunto da... more Il processo di "riforma e apertura" inaugurato da Deng Xiaoping nel 1978, e l'impegno, assunto dal PCC nel 1997, per trasformare la Cina in uno "Stato di Diritto" non hanno solo portato all'edificazione di un "sistema socialista di leggi con caratteristiche cinesi" completo, come dichiarato, nel marzo 2011, dagli stessi leader della Repubblica Popolare. La trasformazione della RPC in un'economia di mercato, e il parallelo sviluppo del mercato immobiliare hanno anche fatto emergere una tipologia di casi nuovi, legati alla vendita delle case cosiddette "di seconda mano", ed espressione di diritti per la tutela dei quali, fino a qualche anno fa, sarebbe stato impensabile per un cittadino cinese rivolgersi a una corte: le controversie per il trasferimento di "casa maledetta" (xiongzhai maimai jiufen). Se, infatti, è certo che acquistare una casa in cui è avvenuta una morte "contro natura" può non essere, in Cina, un buon affare, meno scontato è come debba comportarsi il giudice della Corte del popolo di fronte, ad esempio, all'acquirente che lamenta che il venditore ha taciuto, al momento dell'accordo, che l'immobile ha fama di "casa maledetta". Può il diritto dell'attore, riconosciuto dalla tradizione ma non dal diritto positivo, trovare ristoro presso le corti di un Paese socialista, materialista per definizione? Su quali basi giuridiche si possono fondare le sue pretese? Questo articolo si propone, attraverso l'analisi di alcuni casi decisi dalle Corti del Popolo Cinesi a partire dal 2004, di mettere il luce il complesso rapporto esistente tra tradizione, diritto ed economia nel Paese che offre il più grande esempio di recezione del diritto della storia dell'Umanità. 2. La "seconda infestazione" e il diritto "Qual è il problema più grande al mondo? La fame è il problema più grande. Qual è la forza più grande? L'unione delle masse è la più grande. Di che cosa non dobbiamo avere paura? Del Cielo, non dobbiamo aver paura; dei fantasmi, non dobbiamo aver paura; dei morti, non dobbiamo aver paura; dei burocrati, non dobbiamo aver paura; dei Signori della Guerra, non dobbiamo aver paura; dei capitalisti, non dobbiamo aver paura" 1 .

Research paper thumbnail of General Clauses and Practice: The Use of the Principle of Good Faith in the Decisions of Chinese Courts

European Review of Private Law

The term 'good faith' or rather 'objective good faith' is the 'king clause' of People's Republic ... more The term 'good faith' or rather 'objective good faith' is the 'king clause' of People's Republic of China (PRC) law. This is also tied to the value system implied by the Chinese term chengshi xinyong (诚实信用). This article offers an analysis of the Chinese term and how the PRC courts utilize the principle, which is a neologism from the 1931 Republican Civil Code, much infl uenced by German and Japanese laws. The introduction of the term in 1931 was meant to strike a balance between modernity and traditional Chinese values (中学为体,西学为用) and 'good faith's' collective quality was considered instrumental to social justice. Socialist interpretation does not necessarily lead to particularly original solutions: The use of the notion of 'good faith' in a judicial context is consistent with the judicial practice in several countries belonging to a Western legal tradition. However, 'good faith' is often placed alongside traditional Chinese criteria such as 'reasonableness' (合理) and 'fairness' (公平), and as such 'good faith' is frequently used to achieve the end of 'justice' in specifi c cases, leading the author to conclude that the application of rules borrowed from Western legal cultures, in several cases, seemingly mirrored solutions developed within the Chinese tradition. Résumé: La notion de 'bonne foi', ou plutôt de 'bonne foi objective', est une notion clé du droit de la République Populaire de Chine (RPC). Cette notion s'inscrit dans le système de valeurs que recouvre le terme chinois 'chengshi xinyong' (诚实信用). Le présent article offre une analyse de cette notion de droit chinois et de la manière dont les cours de la RPC utilisent ce principe, un néologisme introduit en 1931 par le Code civil républicain et fortement infl uencé par les droits allemand et japonais.

Research paper thumbnail of In Between - Gender, Solidarity and Legality - a Comment on China’Slegal System

IN BETWEEN - GENDER, SOLIDARITY AND LEGALITY - A COMMENT ON CHINA’S LEGAL SYSTEM, 2019

Research paper thumbnail of Comparative and Transnational Law Social Governance vs. Social Management: Towards a New Regulatory Role for Social Organizations in China?

Il 12 Novembre 2013 il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha emanato la "Decisio... more Il 12 Novembre 2013 il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha emanato la "Decisione del CCPCC su alcuni temi fondamentali riguardanti il complessivo approfondimento delle riforme". Il documento, che rappresenta la prima importante dichiarazione politica della nuova dirigenza cinese, è stato particolarmente apprezzato per i suoi richiami a una maggiore liberalizzazione dell'economia, e per le sue aperture verso un maggior coinvolgimento del mercato, del settore privato e dei soggetti non statali, incluse le organizzazioni non governative, nei processi decisionali. Il più importante segnale di questo mutato (e più positivo) atteggiamento nei confronti delle ONG pare, tuttavia, essere di tipo lessicale: nei discorsi ufficiali, l'espressione "shehui guanli" (社会管理,social management) è stato sostituita da "shehui zhili" (社会治理, social governance) un concetto che attribuisce agli attori sociali un ruolo di governance analogo a quello assegnat...

Research paper thumbnail of FABRIZIO PANZA e HU JUNHONG, Il nuovo diritto dei consumatori in Cina

Research paper thumbnail of Non è vero ma ci credo. Le controversie riguardanti case infestate in Cina

Research paper thumbnail of La protezione della proprietà intellettuale in Cina: l'evoluzione e le prospettive di sviluppo

Research paper thumbnail of “Urbanizzazione sostenibile: governance sociale, ambiente e partecipazione pubblica nella Repubblica Popolare Cinese”

Research paper thumbnail of Collect gold in times of trouble, collect jade in good times": private market, public engagement and the protection of cultural property in the People's Republic of China

Ente di afferenza: () Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono ri... more Ente di afferenza: () Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati. Aedon 2/2017, Novaretti, "Collect gold in times of trouble, collect jade in good times"

Research paper thumbnail of In Between – Gender, Solidarity and Legality? Part II (of II): China’s Legal System

Research paper thumbnail of Neither God, nor Law». Law, punishment and religion in Mainland China’s legal experience

Research paper thumbnail of «Senza Dio né Legge». Diritto, sanzioni e religione nell’esperienza giuridica della Cina continentale

«Neither God, nor law»: with this formula, in 1934 Marcel Granet described to the Western public ... more «Neither God, nor law»: with this formula, in 1934 Marcel Granet described to the Western public the essence of Chinese customs. According to him, in China «Religion is not a differentiate function of the social activity». Therefore, he called on refraining from inserting a chapter on religion in any work dedicated to Chinese thought in order to avoid the risk of “cagingµ the Chinese civilization in patterns typical of other cultures (Granet 1934). However nowadays, more than forty years after the beginning of the legal reforms inaugurated by Deng Xiaoping in 1978, no one could seriously claim that China is «a country without law». The same goes for religion: as many scholars pointed out, only by freeing ourselves from any kind of «Orientalism we can grasp the deepest sense of Chinese religiosity, understanding that it is mainly a cultural expression, rooted in the social and family fabric to the point of being almost indistinguishable from it» (Said 1978; Ruskola 2002). How has the relationship between religion and law been shaped in Mainland China’s legal history? To what extent have the ethical principles underlying Chinese civilization had an impact on the Chinese traditional legal system? Have the ancient Chinese ever taken into consideration the existence of «other» forms of justice, aside from the earthly one? And, if so, what do they look like? These are some of the questions to which the present work aims to answer. With all due respect to Granet, we will start from the analysis of the Chinese characters that translate the concepts of religion, crime and punishment, to understand what are the (religious?) principles at the basis of traditional Chinese law, and if and to what extent they still can be found in the current legal system of the People’s Republic of China.

Research paper thumbnail of Social Governance vs. Social Management: Towards a New Regulatory Role for Social Organizations in China?

On November 12, 2013 the Central Committee of the Communist Party of the People’s Republic of Chi... more On November 12, 2013 the Central Committee of the Communist Party of the People’s Republic of China approved the “Decision of the CCCP on Some Major Issues Concerning Comprehensively Deepening the Reform”. The document – the first major policy statement of President Xi Jinping’s new administration – was well received for its calls for greater liberalization of the economy and a greater governance role for the market, private sector, and non-state players, including social organizations. The most important signal of this new (and more positive) attitude towards NGOs seemed to be a lexical one: since then, the expression “shehui guanli ” ( 社会管理, social management) has been replaced in official discourse by “shehui zhili ” ( 社会治理 , social governance) a notion that recognizes social players’ role in governance, alongside government and businesses. Concretely, what has this change meant for NGOs and their participation in the regulatory process? And how have the role and responsibility o...

Research paper thumbnail of Trust(s) ‘with Chinese Characteristics’ and Cultural Heritage Protection in the People’s Republic of China

The Asian Yearbook of Human Rights and Humanitarian Law, 2021

Research paper thumbnail of La riforma della procedura civile della RPC e le "azioni nel pubblico interesse": un balzo in avanti? Diritto con "caratteristiche cinesi" e società civile

Rivista Di Diritto Civile, 2013

Research paper thumbnail of Law and Tradition in a Socialist Market Economy: Haunted House Litigation in China

Asian Journal of Comparative Law, 2015

The transition of the People’s Republic of China into a market economy and the ensuing developmen... more The transition of the People’s Republic of China into a market economy and the ensuing development of its real estate market have seen the rise of a new type of case, related to the sale of “second hand properties” (er shou fang) (二手房,): the “disputes in transactions for haunted houses” (xiong zhai maimai jiufen) (凶宅买卖纠纷). Can the plaintiff’s rights, which are not regulated by express provisions of statutory law but are rooted in traditional beliefs, be claimed in the courts of a socialist country? What are the legal grounds of these claims, if any? My aim is to highlight, through the analysis of several cases decided by the People’s Courts since 2004, the complex relationship between tradition, law, and economy in a country that provides one of the greatest examples of “legal transplants” in the history of mankind.

Research paper thumbnail of “You were an Embryonic Dragon, Temporarily Nurtured in the Belly of a Bitch”. Surrogacy in China: Tradition, Ideology, Gender, and the Law

On 27th December 2015 the Standing Committee of the National People's Congress of the People's Re... more On 27th December 2015 the Standing Committee of the National People's Congress of the People's Republic of China passed the amendments to the "Law of the People's Republic of China on Population and Family Planning", removing the prohibition of "any form of surrogacy" contained, instead, in previous NPC's drafts. The national legislator's decision reflects the tendency recently showed by some People's courts and shows the growing attention dedicated by the Chinese leadership to this reproductive technology that may potentially increase satisfaction "within the people" and improve social stability. In this paper, I will analyse Chinese legislation, jurisprudence and Courts' decisions on the matter using the comparative method to better understand the complex relationship among legal transplants, tradition, ideology and gender issues in a socialist market economy.

Research paper thumbnail of Diritto con “caratteristiche cinesi” e società civile: la riforma della “Legge di Procedura civile della RPC” costituisce davvero un “grande balzo in avanti” per le “azioni nel pubblico interesse”?

Suggested citation: Novaretti, Simona «Diritto con "caratteristiche cinesi" e società civile: la ... more Suggested citation: Novaretti, Simona «Diritto con "caratteristiche cinesi" e società civile: la riforma della "Legge di Procedura civile della RPC" costituisce davvero un "grande balzo in avanti" per le "azioni nel pubblico interesse"?», CDCT working paper 9-2012/ Comparative and Transnational Law 2, available at http://www.cdct.it/Pubblicazioni.aspx Diritto con "caratteristiche cinesi" e società civile: la riforma della "Legge di Procedura civile della RPC" costituisce davvero un "grande balzo in avanti" per le "azioni nel pubblico interesse"? 2 brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk

Research paper thumbnail of Le clausole generali nel diritto cinese : la clausola di buona fede e la giurisprudenza

Le clausole generali nel diritto cinese. La nozione di buona fede e la giurisprudenza" 1. Introdu... more Le clausole generali nel diritto cinese. La nozione di buona fede e la giurisprudenza" 1. Introduzione Tra le clausole generali attualmente presenti nella legislazione cinese, la buona fede contrattuale occupa un ruolo di primo piano: essa, (re) introdotta nell'ordinamento della Repubblica Popolare Cinese dall'articolo 4 dei Principi Generali del Diritto Civile nel 1986, dopo una prima fase di scarsa utilizzazione-dovuta alla visione strettamente positivistica del diritto che ha caratterizzato i primi anni delle riforme post-maoiste-ha conosciuto, a partire dagli anni '90, un successo sempre crescente sia in giurisprudenza, sia in dottrina, tanto da essere, oggi, considerata dalla dottrina cinese come la "regina delle clausole" (帝王 条款, diwang tiaokuan) 1. L'importanza di tale principio, a livello declamatorio, è nota: non esiste ormai, in Cina, praticamente alcuna legge in materia civile o commerciale che non faccia riferimento alla cosiddetta "buona fede oggettiva" 2 , mentre il dovere di "onestà e correttezza" è divenuto

Research paper thumbnail of China’s Sustainability Challanges: Confucianization of Chinese Law from Intra-generational, Inter-generational, and Gender-equity perspectives

Research paper thumbnail of Non è vero ma ci credo. Le controversie riguardanti case infestate in Cina

Il processo di "riforma e apertura" inaugurato da Deng Xiaoping nel 1978, e l'impegno, assunto da... more Il processo di "riforma e apertura" inaugurato da Deng Xiaoping nel 1978, e l'impegno, assunto dal PCC nel 1997, per trasformare la Cina in uno "Stato di Diritto" non hanno solo portato all'edificazione di un "sistema socialista di leggi con caratteristiche cinesi" completo, come dichiarato, nel marzo 2011, dagli stessi leader della Repubblica Popolare. La trasformazione della RPC in un'economia di mercato, e il parallelo sviluppo del mercato immobiliare hanno anche fatto emergere una tipologia di casi nuovi, legati alla vendita delle case cosiddette "di seconda mano", ed espressione di diritti per la tutela dei quali, fino a qualche anno fa, sarebbe stato impensabile per un cittadino cinese rivolgersi a una corte: le controversie per il trasferimento di "casa maledetta" (xiongzhai maimai jiufen). Se, infatti, è certo che acquistare una casa in cui è avvenuta una morte "contro natura" può non essere, in Cina, un buon affare, meno scontato è come debba comportarsi il giudice della Corte del popolo di fronte, ad esempio, all'acquirente che lamenta che il venditore ha taciuto, al momento dell'accordo, che l'immobile ha fama di "casa maledetta". Può il diritto dell'attore, riconosciuto dalla tradizione ma non dal diritto positivo, trovare ristoro presso le corti di un Paese socialista, materialista per definizione? Su quali basi giuridiche si possono fondare le sue pretese? Questo articolo si propone, attraverso l'analisi di alcuni casi decisi dalle Corti del Popolo Cinesi a partire dal 2004, di mettere il luce il complesso rapporto esistente tra tradizione, diritto ed economia nel Paese che offre il più grande esempio di recezione del diritto della storia dell'Umanità. 2. La "seconda infestazione" e il diritto "Qual è il problema più grande al mondo? La fame è il problema più grande. Qual è la forza più grande? L'unione delle masse è la più grande. Di che cosa non dobbiamo avere paura? Del Cielo, non dobbiamo aver paura; dei fantasmi, non dobbiamo aver paura; dei morti, non dobbiamo aver paura; dei burocrati, non dobbiamo aver paura; dei Signori della Guerra, non dobbiamo aver paura; dei capitalisti, non dobbiamo aver paura" 1 .

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European Review of Private Law

The term 'good faith' or rather 'objective good faith' is the 'king clause' of People's Republic ... more The term 'good faith' or rather 'objective good faith' is the 'king clause' of People's Republic of China (PRC) law. This is also tied to the value system implied by the Chinese term chengshi xinyong (诚实信用). This article offers an analysis of the Chinese term and how the PRC courts utilize the principle, which is a neologism from the 1931 Republican Civil Code, much infl uenced by German and Japanese laws. The introduction of the term in 1931 was meant to strike a balance between modernity and traditional Chinese values (中学为体,西学为用) and 'good faith's' collective quality was considered instrumental to social justice. Socialist interpretation does not necessarily lead to particularly original solutions: The use of the notion of 'good faith' in a judicial context is consistent with the judicial practice in several countries belonging to a Western legal tradition. However, 'good faith' is often placed alongside traditional Chinese criteria such as 'reasonableness' (合理) and 'fairness' (公平), and as such 'good faith' is frequently used to achieve the end of 'justice' in specifi c cases, leading the author to conclude that the application of rules borrowed from Western legal cultures, in several cases, seemingly mirrored solutions developed within the Chinese tradition. Résumé: La notion de 'bonne foi', ou plutôt de 'bonne foi objective', est une notion clé du droit de la République Populaire de Chine (RPC). Cette notion s'inscrit dans le système de valeurs que recouvre le terme chinois 'chengshi xinyong' (诚实信用). Le présent article offre une analyse de cette notion de droit chinois et de la manière dont les cours de la RPC utilisent ce principe, un néologisme introduit en 1931 par le Code civil républicain et fortement infl uencé par les droits allemand et japonais.

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IN BETWEEN - GENDER, SOLIDARITY AND LEGALITY - A COMMENT ON CHINA’S LEGAL SYSTEM, 2019

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Il 12 Novembre 2013 il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha emanato la "Decisio... more Il 12 Novembre 2013 il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha emanato la "Decisione del CCPCC su alcuni temi fondamentali riguardanti il complessivo approfondimento delle riforme". Il documento, che rappresenta la prima importante dichiarazione politica della nuova dirigenza cinese, è stato particolarmente apprezzato per i suoi richiami a una maggiore liberalizzazione dell'economia, e per le sue aperture verso un maggior coinvolgimento del mercato, del settore privato e dei soggetti non statali, incluse le organizzazioni non governative, nei processi decisionali. Il più importante segnale di questo mutato (e più positivo) atteggiamento nei confronti delle ONG pare, tuttavia, essere di tipo lessicale: nei discorsi ufficiali, l'espressione "shehui guanli" (社会管理,social management) è stato sostituita da "shehui zhili" (社会治理, social governance) un concetto che attribuisce agli attori sociali un ruolo di governance analogo a quello assegnat...

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Ente di afferenza: () Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono ri... more Ente di afferenza: () Copyright c by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Per altre informazioni si veda https://www.rivisteweb.it Licenza d'uso L'articoloè messo a disposizione dell'utente in licenza per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. Salvo quanto espressamente previsto dalla licenza d'uso Rivisteweb,è fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'articolo, per qualsiasi scopo o fine. Tutti i diritti sono riservati. Aedon 2/2017, Novaretti, "Collect gold in times of trouble, collect jade in good times"

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«Neither God, nor law»: with this formula, in 1934 Marcel Granet described to the Western public ... more «Neither God, nor law»: with this formula, in 1934 Marcel Granet described to the Western public the essence of Chinese customs. According to him, in China «Religion is not a differentiate function of the social activity». Therefore, he called on refraining from inserting a chapter on religion in any work dedicated to Chinese thought in order to avoid the risk of “cagingµ the Chinese civilization in patterns typical of other cultures (Granet 1934). However nowadays, more than forty years after the beginning of the legal reforms inaugurated by Deng Xiaoping in 1978, no one could seriously claim that China is «a country without law». The same goes for religion: as many scholars pointed out, only by freeing ourselves from any kind of «Orientalism we can grasp the deepest sense of Chinese religiosity, understanding that it is mainly a cultural expression, rooted in the social and family fabric to the point of being almost indistinguishable from it» (Said 1978; Ruskola 2002). How has the relationship between religion and law been shaped in Mainland China’s legal history? To what extent have the ethical principles underlying Chinese civilization had an impact on the Chinese traditional legal system? Have the ancient Chinese ever taken into consideration the existence of «other» forms of justice, aside from the earthly one? And, if so, what do they look like? These are some of the questions to which the present work aims to answer. With all due respect to Granet, we will start from the analysis of the Chinese characters that translate the concepts of religion, crime and punishment, to understand what are the (religious?) principles at the basis of traditional Chinese law, and if and to what extent they still can be found in the current legal system of the People’s Republic of China.

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On November 12, 2013 the Central Committee of the Communist Party of the People’s Republic of Chi... more On November 12, 2013 the Central Committee of the Communist Party of the People’s Republic of China approved the “Decision of the CCCP on Some Major Issues Concerning Comprehensively Deepening the Reform”. The document – the first major policy statement of President Xi Jinping’s new administration – was well received for its calls for greater liberalization of the economy and a greater governance role for the market, private sector, and non-state players, including social organizations. The most important signal of this new (and more positive) attitude towards NGOs seemed to be a lexical one: since then, the expression “shehui guanli ” ( 社会管理, social management) has been replaced in official discourse by “shehui zhili ” ( 社会治理 , social governance) a notion that recognizes social players’ role in governance, alongside government and businesses. Concretely, what has this change meant for NGOs and their participation in the regulatory process? And how have the role and responsibility o...

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The Asian Yearbook of Human Rights and Humanitarian Law, 2021

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Rivista Di Diritto Civile, 2013

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Asian Journal of Comparative Law, 2015

The transition of the People’s Republic of China into a market economy and the ensuing developmen... more The transition of the People’s Republic of China into a market economy and the ensuing development of its real estate market have seen the rise of a new type of case, related to the sale of “second hand properties” (er shou fang) (二手房,): the “disputes in transactions for haunted houses” (xiong zhai maimai jiufen) (凶宅买卖纠纷). Can the plaintiff’s rights, which are not regulated by express provisions of statutory law but are rooted in traditional beliefs, be claimed in the courts of a socialist country? What are the legal grounds of these claims, if any? My aim is to highlight, through the analysis of several cases decided by the People’s Courts since 2004, the complex relationship between tradition, law, and economy in a country that provides one of the greatest examples of “legal transplants” in the history of mankind.

Research paper thumbnail of “You were an Embryonic Dragon, Temporarily Nurtured in the Belly of a Bitch”. Surrogacy in China: Tradition, Ideology, Gender, and the Law

On 27th December 2015 the Standing Committee of the National People's Congress of the People's Re... more On 27th December 2015 the Standing Committee of the National People's Congress of the People's Republic of China passed the amendments to the "Law of the People's Republic of China on Population and Family Planning", removing the prohibition of "any form of surrogacy" contained, instead, in previous NPC's drafts. The national legislator's decision reflects the tendency recently showed by some People's courts and shows the growing attention dedicated by the Chinese leadership to this reproductive technology that may potentially increase satisfaction "within the people" and improve social stability. In this paper, I will analyse Chinese legislation, jurisprudence and Courts' decisions on the matter using the comparative method to better understand the complex relationship among legal transplants, tradition, ideology and gender issues in a socialist market economy.