Andrea Dessardo | Università Europea di Roma (original) (raw)

Books by Andrea Dessardo

Research paper thumbnail of Sulle tracce dell'ipermoderno nella recente narrativa italiana per ragazzi

Research paper thumbnail of Educazione e scuola nel pensiero di don Sturzo e nel programma del Partito popolare italiano.

In ogni congresso del Partito popolare italiano fu sempre riservato spazio alla questione scolast... more In ogni congresso del Partito popolare italiano fu sempre riservato spazio alla questione scolastica, divenuta nei primi anni Venti uno dei principali temi di scontro politico.
In essa – in particolare nell’istruzione professionale, campo in cui i cattolici furono all’avanguardia - don Luigi Sturzo vedeva uno strumento privilegiato per l’elevazione delle classi subalterne e uno spazio di libertà da difendere dall’invadenza dello Stato. Nella scuola insomma andavano a incontrarsi le principali battaglie del popolarismo: l’autonomia municipale, il sostegno alle classi più povere, la difesa della libertà religiosa.
Questo libro mette in luce il maturare di tale consapevolezza nella vicenda biografica e negli scritti di don Luigi Sturzo, dagli anni in cui fu prima studente e poi insegnante di seminario, fino a quando, ormai anziano, intervenne a proposito del dibattito in corso all’Assemblea costituente, passando per il periodo della segreteria del PPI e per il lungo tempo trascorso in esilio.
Pochi tra i suoi biografi hanno ricordato che tra il 1912 e il 1917 era stato presidente regionale della “Nicolò Tommaseo” siciliana, l’associazione dei maestri cattolici, e che fu a capo del Segretariato “Pro Schola” dell’Unione popolare e membro del Consiglio provinciale scolastico di Catania, maturando così una diretta conoscenza dei problemi della scuola italiana.

Research paper thumbnail of Farestoria 1/2020 LA STORIA NELLA SCUOLA, LA SCUOLA NELLA STORIA

FARESTORIA 1/2020 (a cura di C.Martinelli e A. Vannucchi) Riscoprire le radici storiche e le post... more FARESTORIA 1/2020 (a cura di C.Martinelli e A. Vannucchi) Riscoprire le radici storiche e le poste in gioco della scuola risulta tanto più importante in un periodo come questo, in cui la questione scolastica è drammaticamente salita alla ribalta e i suoi problemi, volente e nolente, sono diventati argomento di riflessione e dibattito collettivo. Il fascicolo affronta, in un'ottica interdisciplinare, alcuni nodi fondanti della storia della scuola e della didattica della storia: l'annosa questione tra accentramento e decentramento, la disoccupazione intellettuale, la posizione degli insegnanti nei confronti dello stato, le riforme degli anni Settanta e le loro ricadute sulla scuola d'oggi. La sezione di didattica della storia tematizza contenuti, strumenti e modalità d'applicazione, evidenziando le potenzialità della disciplina per la crescita dell'individuo e della collettività.

Research paper thumbnail of A. Dessardo, L'associazione magistrale "Nicolò Tommaseo". Storia di maestri cattolici, 1906-1930, AVE, Roma 2018

La Federazione mutò presto nome e forma e divenne vera e propria Associazione Magistrale Italiana... more La Federazione mutò presto nome e forma e divenne vera e propria Associazione Magistrale Italiana. Si volle intitolarla al grande educatore e filosofo dalmata, Nicolò Tommaseo, per met-tere in piena luce i due grandi amori che informarono la vita spirituale e tutta l'opera di Nicolò Tommaseo e che dovevano animare la nuova asso-ciazione: "Religione e Patria" [...]. Finalità della nuova associazione, era raccogliere in stretta collaborazione i maestri credenti veramente italiani per difendere, con gli interessi economici e professionali della categoria, i principi che soli possono portare a vero efficace progresso la scuola: "Religione e Patria", e avere così una scuola informata allo spirito cattolico e schiettamente italiana. Si cominciò un attivissimo lavoro di propaganda per scuotere coloro che pensavano possibile uno sdoppiamento di coscienza: essere cioè [...] per gli inte-ressi di carriera, pur mantenendo fede ai propri principi di Religione e di Patria. (da Storia dell'Associazione magistrale italiana "Nicolò Tommaseo", a cura della sua ultima presidente, Maria Magnocavallo) Nata nel 1906 dalla secessione dall'Umn (Unione magistrale nazionale), l'Associazione magistrale italiana "Nicolò Tommaseo" raccolse e guidò per ventiquattro anni i maestri elementari cattolici, giungendo a toccare i venticinquemila soci. La storia costituisce un tassello importante nel più vasto campo degli studi sul movimento cattolico, sulla sua partecipazione al dibattito socio-politico del primo Novecento, sui suoi rapporti con lo Stato e le gerarchie ecclesiastiche, con l'Azione cattolica, il Partito popolare e con il fascismo, delineando un percorso tutt'altro che univoco, e anzi problematico e contraddittorio, segnato da crisi periodiche, rivelatrici della difficoltà di dare ai cattolici italiani una rappresentanza politica unitaria. Alla sua presidenza si avvicendarono infatti uomini politici importanti, come Giuseppe Micheli e Cesare Nava, e semplici maestri che tale controllo politico mal sopportavano, spostando gli equilibri ora nel senso del collateralismo con il Ppi, ora verso l'indipendenza politica e l'aconfessionalità, in alcuni momenti mostrando sorprendente maturità democratica, in altri accettando di scendere a patti con il fascismo fino a sciogliersi nel 1930. È, quella dell'Associazione magistrale italiana "Nicolò Tommaseo", una storia ancora poco nota proprio perché atipica nel grande mosaico del mo-vimento cattolico italiano, ma è, ovviamente, anche una storia impor-tante per lo sviluppo della scuola e della professionalità dei maestri italiani, di cui quelli cattolici furono una componente fondamentale e spesso culturalmente più consapevole.

Research paper thumbnail of Scuola trentina e Grande Guerra.pdf

Sulla base di una ricca documentazione inedita cinque specialisti ricostruiscono per la prima vol... more Sulla base di una ricca documentazione inedita cinque specialisti ricostruiscono per la prima volta in modo completo il passaggio epocale della scuola trentina dall'Impero austro-ungarico al Regno d'Italia avvenuto durante e dopo la Grande Guerra.

Research paper thumbnail of Lo spirito nazionale nella scuola. Lettere dalla Venezia Giulia a Giuseppe Lombardo-Radice.

Giuseppe Lombardo-Radice (1879-1938) è uno dei massimi protagonisti della pedagogia italiana del ... more Giuseppe Lombardo-Radice (1879-1938) è uno dei massimi protagonisti della pedagogia italiana del Novecento, al rinnovamento della quale contribuì con opere di larga diffusione come le Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale (1913) e con riviste battagliere quali furono «Nuovi doveri», «Rassegna di pedagogia e politica scolastica», «L'Educazione nazionale». Giovanni Gentile lo volle a capo della direzione generale dell'istruzione elementare negli anni della riforma scolastica.
Questo volume, presentando un'ampia raccolta di documenti inediti custoditi presso l'archivio del Museo della Scuola e dell'Educazione «Mauro Laeng» di Roma, si concentra sull'impegno di Lombardo-Radice per far conoscere le sue proposte pedagogiche anche nelle province di lingua italiana soggette all'Austria, coltivando una fitta rete di corrispondenze con i docenti di Trieste e dell'Istria, i quali influenzarono alcune sue posizioni a proposito della necessità d'infondere alla scuola uno spirito più decisamente nazionale, poi confermate durante la partecipazione diretta alla Grande Guerra.
Particolare spazio è riservato alle lettere che gli scrisse il poeta Biagio Marin (1891-1985), tra il 1919 e il 1921 professore di letteratura italiana e pedagogia all'istituto magistrale di Gorizia.

Research paper thumbnail of Le ultime trincee. Politica e vita scolastica a Trento e Trieste (1918-1923)

Le “ultime trincee” del primo conflitto mondiale furono le scuole, nelle quali lo Stato italiano ... more Le “ultime trincee” del primo conflitto mondiale furono le scuole, nelle quali lo Stato italiano si impegnò, con alterni risultati, per controllare la cultura, le opinioni, la vita materiale delle famiglie e delle comunità nei territori acquisiti.
Questa ricerca sull’istruzione nelle nuove provincie nazionali all’indomani della Grande Guerra fornisce elementi di comprensione su passaggi storici fondamentali, tra la fine dell’Italia liberale e l’avvento del fascismo: la prima guerra
mondiale come “prova di maturità” per l’Italia; la questione dei confini; l’organizzazione delle scuole in Trentino e nella Venezia Giulia; l’eredità della scuola austriaca; l’educazione degli insegnanti; il rapporto tra scuola, religione e cultura popolare. Nella terza parte, molto più di un’appendice, si presentano episodi della vita politica e sociale della Venezia Tridentina e della Venezia Giulia ricostruiti da fondi d’archivio: vicende emblematiche vissute dai protagonisti di ogni decisione politica: i cittadini, il popolo, i maestri, anche i più umili.

Research paper thumbnail of San Luigi Scrosoppi nel Duemila. Una rilettura critica della vita e del pensiero pedagogico.

Research paper thumbnail of "Vita Nuova" 1945-1965. Trieste nelle pagine del settimanale diocesano

Dalla lotta politica in difesa dell'italianità a una proposta di normalizzazione e di allargament... more Dalla lotta politica in difesa dell'italianità a una proposta di normalizzazione e di allargamento della base democratica alle sinistre ed alla minoranza slovena. Questi, in sintesi, i compiti che si assunse la Democrazia cristiana nel corso dei primi vent'anni della sua azione di governo a Trieste, dal 1945 al 1965: si trattò di un'evoluzione culturale netta, ma che non avvenne d'improvviso, maturando invece progressivamente, e non senza contraddizioni. Tale dibattito trovò ampio spazio sul settimanale diocesano “Vita Nuova”, cui il presente lavoro ricorre per la prima volta quale fonte primaria per ricostruire le tappe del travagliato percorso politico e generazionale interno non solo al partito, ma al più complesso mondo cattolico triestino. Prendono forma attraverso le pagine del giornale, i profili dei protagonisti e dei comprimari di quell'epoca, gli scontri, le opposizioni interne, il ruolo dell'ordinariato diocesano, il complesso sistema del collateralismo.

Dall'introduzione dell'autore:

[…] Fin dall’inizio della sua esperienza, nel 1920, per ragioni peculiari legate alla natura del territorio di diffusione, «Vita Nuova» si propose ai lettori non come la voce ufficiale della Curia, come semplice bollettino diocesano, ma come una particolare espressione della Chiesa triestina e istriana. «È il foglio di una parte della popolazione cattolica» ha scritto al riguardo Liliana Ferrari: «Non è (e non aspira ad essere) il giornale “della” diocesi, ufficialmente plurilingue e con una curia che continua a essere capeggiata da vescovi non italiani. Possiamo definirlo un giornale di partito o di movimento». La situazione naturalmente mutò assai nei decenni successivi, soprattutto in virtù dell’evoluzione del contesto politico, ma si può con buona sicurezza affermare che «Vita Nuova» godette sempre di una certa autonomia. Solo per fare un esempio, anche un vescovo tradizionalmente definito – a torto o a ragione – accentratore e autoritario come mons. Antonio Santin, permise a don Edoardo Marzari, direttore nel 1938-39, di criticare apertamente alcune iniziative del regime fascista o consentì – come andremo a raccontare – negli anni Cinquanta a due giovani dossettiani di condurre il giornale su posizioni di inedita apertura a sinistra.

Papers by Andrea Dessardo

Research paper thumbnail of Incontri con la natura, incontri con la vita. Alberto Manzi collaboratore de "Il Vittorioso".

Pagine giovani, 2024

Alberto Manzi, nei primi anni della sua carriera di scrittore per ragazzi e prima di ottenere la ... more Alberto Manzi, nei primi anni della sua carriera di scrittore per ragazzi e prima di ottenere la notorietà televisiva, fu anche collaboratore, negli anni Cinquanta, de «Il Vittorioso», fortunata rivista per ragazzi promossa dalla Gioventù italiana di Azione cattolica. Il suo contributo fu perlopiù limitato alla divulgazione scientifica, ma offrì anche prove di giornalismo d'inchiesta e di letteratura in alcuni reportage. Tale sua collaborazione, tuttavia, risulta poco nota e appare, rileggendola oggi, non pienamente approfondita. Parole chiave: «Il Vittorioso»; riviste per ragazzi; divulgazione scientifica; America Latina; anni Cinquanta. ENCOUNTERS WITH NATURE, ENCOUNTERS WITH LIFE. ALBERTO MANZI COLLABORATOR OF «IL VITTORIOSO» In the first years of his career as author for the young and before achieving the celebrity on television, Alberto Manzi was also, in the Fifties, freelance of «Il Vittorioso» ["The Victorious"], a successful magazine promoted by the Italian Youth of Catholic Action. His contribution was mostly limited to scientific divulgation, but he offered also essays of journalistic inquiry and literature in some reports. This collaboration, however, is unacknowledged and seems, read today, not completely developed.

Research paper thumbnail of Il mondo cattolico di fronte ai decreti delegati The catholic society facing the delegated decrees

The law 477/1973 was approved in a moment in which the Italian catholic society was facing a hard... more The law 477/1973 was approved in a moment in which the Italian catholic society was facing a hard inner crisis, emerged in the post-Council season: the Catholic Action, the Italian catholic laity biggest aggregation, suffered a drastic drop in affiliations and its choice to give up the political side mobilisation was subject of incomprehensions and conflicts, that divided catholic people into tendencies, both expressions of different ways to live their faith witness and of different political positions. The collegial boards elections made evident these cleavages also in school.

Research paper thumbnail of Il sistema scolastico tedesco al "semaforo"

Scholé, 2022

In questa stessa rubrica, sul secondo numero di «Scholé» del 2019 2 , commentammo le mosse del qu... more In questa stessa rubrica, sul secondo numero di «Scholé» del 2019 2 , commentammo le mosse del quarto governo Merkel e della sua ministra della Formazione e della Ricerca Anja Karliczek, concentrandoci sul punto critico per cui la scuola, in Germania, rimane, per dettato costituzionale, materia d'esclusiva competenza regionale, mentre il governo federale-come infatti si evince dal nome stesso del Ministero-s'occupa direttamente solo d'istruzione superiore e di formazione professionale 3. Tuttavia sottolineavamo già allora l'obiettivo di aumentare la collaborazione tra i due livelli di governo, soprattutto per via amministrativa, al fine di garantire un percorso formativo-e quindi

Research paper thumbnail of THE PANDEMIC IN CHILDREN'S BOOKS: TOWARD A HYPER-MODERN SOCIETY? THE ITALIAN CASE* 1

Lubelski Rocznik Pedagogiczny, 2022

Introduction: The paper analyses some children's books printed in Italy in the last two years in ... more Introduction: The paper analyses some children's books printed in Italy in the last two years in order to tell and explain to children the COVID-19 pandemic, assuming that the national case could be compared or generalized to the publishing markets of other countries. The starting hypothesis was that our time is characterized by a deep change in grounding values. Research Aim: The research aims to identify the recurrent themes offered to the attention of children during the pandemic, trying to understand on which ideas of society and human coexistence they are conceived. Method: The research has been carried out by reading the main children's books published on the pandemic issue and considering the national simultaneous political and cultural debate on the measures adopted to contain the virus spreading. Results: With some remarkable exceptions, children's books were strictly focused on health aspects and on the contagion prevention, rather than on more educational matters, often ignoring the youngsters' sufferance of the two last years, when children were not allowed to go to school, to meet friends and to have a normal social life. Conclusions: The analysis seems to confirm the starting hypothesis of a deep change in common sense and in the main values. The pandemic is maybe the turning point of a historical process which started on September 11, 2001, that I suggest to connect to the concept of "hyper-modern", introduced in the early hyper 2000s to signaling the running out of the post-modernist point of view.

Research paper thumbnail of Some Observations on St Luigi Scrosoppi d.O. and the Sisters of Providence of St Cajetan Thiene: From Hagiography to History

Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne

With a more attentive and more laical reinterpretation of biographies of St Louis Scrosoppi, a Fr... more With a more attentive and more laical reinterpretation of biographies of St Louis Scrosoppi, a Friulian priest who lived in the 19th century and was canonized by Pope John Paul II, the paper explains how the development of the congregation of St Cajetan Thiene’s Sisters of Providence – which he established – was due more to geopolitical reasons and the efforts of Udine archbishop Andrea Casasola than to St Louis’ activism, as has so far been attested. Moreover, St Louis Scrosoppi’s peculiar concern for troubled girls is most likely connected to this part of his life that has barely been examined by historiographers.

Research paper thumbnail of Gli Argonauti. Rivista di Studi Storico-Educativi e Pedagogici, Anno II, n. 1 gennaio 2022

Gli Argonauti. Rivista di Studi Storico-Educativi e Pedagogici, 2022

li Argonauti è una rivista semestrale pubblicata dall'Università degli Studi di Messina, in forma... more li Argonauti è una rivista semestrale pubblicata dall'Università degli Studi di Messina, in formato elettronico open access, peer-reviewed, che accoglie contributi su tematiche di interesse storico-educativo e pedagogico. Le ricerche, gli studi ed i saggi critici che la rivista ospita riguardano prevalentemente la storia della scuola, delle istituzioni e delle pratiche educative nonché lo sviluppo storico della riflessione e della ricerca pedagogica nell'età moderna e contemporanea, con particolare attenzione ai mezzogiorni, alle aree di confine ed a quelle periferiche, anche in ottica comparata.

Research paper thumbnail of Alle origini dell’attenzione di don Luigi Sturzo per la scuola: la presidenza della Federazione siciliana dell’Associazione magistrale italiana “Nicolò Tommaseo” (1912-1917)

Gli Argonauti. Rivista di studi storico-educativi e pedagogici, 2022

Don Luigi Sturzo fu per quasi cinque anni, tra il 1912 e il 1917, presidente della Federazione si... more Don Luigi Sturzo fu per quasi cinque anni, tra il 1912 e il 1917, presidente della Federazione siciliana dell’Associazione magistrale “Nicolò Tommaseo”,
che riuniva i maestri cattolici italiani.
Quest’esperienza, finora pressoché ignorata dalla storiografia, si rivela assai interessante non solo perché permise al sacerdote di prendere
consapevolezza delle necessità della scuola italiana, ma anche per il carattere fortemente politico che all’associazione magistrale aveva dato il suo presidente nazionale Giuseppe Micheli, in anni in cui i cattolici italiani non erano ancora riuniti in un partito, poi fondato da don Luigi Sturzo nel 1919.

Father Luigi Sturzo has been, from 1912 to 1917, the president of the Association “Nicolò Tommaseo” Sicilian Federation, which used to connect Italian catholic teachers. This experience, as yet almost ignored in historiography, reveals itself very interesting not only because it permitted the priest to become aware of Italian school system needs, but also beacuse of the strongly political disposition the teachers’ association was given by its national president Giuseppe Micheli, in a time when Italian Catholics were not yet united in a party, then established by Father Luigi Sturzo in 1919.

Research paper thumbnail of Antistatalismo e libertà della scuola nel pensiero di don Luigi Sturzo

Research paper thumbnail of Una vicenda dimenticata, ma riemersa dagli archivi: le dimissioni del commissario generale civile per la Venezia Giulia Augusto Ciuffelli

Qualestoria n. 1, 2021

A forgotten event re-emerged from the archives: The resignation of the Civilian General Commissio... more A forgotten event re-emerged from the archives: The resignation of the Civilian General Commissioner for the Julian March Augusto Ciuffelli The historiography has for long time ignored the resignation of the Civilian General Commissioner for the Julian March Augusto Ciuffelli, who left his office after four months only at the beginning of December 1919. The archival research proves that the reason of his resignation was his decision to cancel the religious teaching in public schools, breaking the Austrian law still in force. The reaction of the population shows its loyalty to the Habsburg heritage, even when supporting the union to Italy.

Research paper thumbnail of Postmoderno e ipermoderno nei romanzi di Donatella Di Pietrantonio

In S. Polenghi, F. Cereda, P. Zini (a cura di), La responsabilità della pedagogia nelle trasforma... more In S. Polenghi, F. Cereda, P. Zini (a cura di), La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive, Pensa Multimedia, Lecce-Rovato (BS) 2021, pp. 946-953.

Research paper thumbnail of La politica scolastica

Research paper thumbnail of Sulle tracce dell'ipermoderno nella recente narrativa italiana per ragazzi

Research paper thumbnail of Educazione e scuola nel pensiero di don Sturzo e nel programma del Partito popolare italiano.

In ogni congresso del Partito popolare italiano fu sempre riservato spazio alla questione scolast... more In ogni congresso del Partito popolare italiano fu sempre riservato spazio alla questione scolastica, divenuta nei primi anni Venti uno dei principali temi di scontro politico.
In essa – in particolare nell’istruzione professionale, campo in cui i cattolici furono all’avanguardia - don Luigi Sturzo vedeva uno strumento privilegiato per l’elevazione delle classi subalterne e uno spazio di libertà da difendere dall’invadenza dello Stato. Nella scuola insomma andavano a incontrarsi le principali battaglie del popolarismo: l’autonomia municipale, il sostegno alle classi più povere, la difesa della libertà religiosa.
Questo libro mette in luce il maturare di tale consapevolezza nella vicenda biografica e negli scritti di don Luigi Sturzo, dagli anni in cui fu prima studente e poi insegnante di seminario, fino a quando, ormai anziano, intervenne a proposito del dibattito in corso all’Assemblea costituente, passando per il periodo della segreteria del PPI e per il lungo tempo trascorso in esilio.
Pochi tra i suoi biografi hanno ricordato che tra il 1912 e il 1917 era stato presidente regionale della “Nicolò Tommaseo” siciliana, l’associazione dei maestri cattolici, e che fu a capo del Segretariato “Pro Schola” dell’Unione popolare e membro del Consiglio provinciale scolastico di Catania, maturando così una diretta conoscenza dei problemi della scuola italiana.

Research paper thumbnail of Farestoria 1/2020 LA STORIA NELLA SCUOLA, LA SCUOLA NELLA STORIA

FARESTORIA 1/2020 (a cura di C.Martinelli e A. Vannucchi) Riscoprire le radici storiche e le post... more FARESTORIA 1/2020 (a cura di C.Martinelli e A. Vannucchi) Riscoprire le radici storiche e le poste in gioco della scuola risulta tanto più importante in un periodo come questo, in cui la questione scolastica è drammaticamente salita alla ribalta e i suoi problemi, volente e nolente, sono diventati argomento di riflessione e dibattito collettivo. Il fascicolo affronta, in un'ottica interdisciplinare, alcuni nodi fondanti della storia della scuola e della didattica della storia: l'annosa questione tra accentramento e decentramento, la disoccupazione intellettuale, la posizione degli insegnanti nei confronti dello stato, le riforme degli anni Settanta e le loro ricadute sulla scuola d'oggi. La sezione di didattica della storia tematizza contenuti, strumenti e modalità d'applicazione, evidenziando le potenzialità della disciplina per la crescita dell'individuo e della collettività.

Research paper thumbnail of A. Dessardo, L'associazione magistrale "Nicolò Tommaseo". Storia di maestri cattolici, 1906-1930, AVE, Roma 2018

La Federazione mutò presto nome e forma e divenne vera e propria Associazione Magistrale Italiana... more La Federazione mutò presto nome e forma e divenne vera e propria Associazione Magistrale Italiana. Si volle intitolarla al grande educatore e filosofo dalmata, Nicolò Tommaseo, per met-tere in piena luce i due grandi amori che informarono la vita spirituale e tutta l'opera di Nicolò Tommaseo e che dovevano animare la nuova asso-ciazione: "Religione e Patria" [...]. Finalità della nuova associazione, era raccogliere in stretta collaborazione i maestri credenti veramente italiani per difendere, con gli interessi economici e professionali della categoria, i principi che soli possono portare a vero efficace progresso la scuola: "Religione e Patria", e avere così una scuola informata allo spirito cattolico e schiettamente italiana. Si cominciò un attivissimo lavoro di propaganda per scuotere coloro che pensavano possibile uno sdoppiamento di coscienza: essere cioè [...] per gli inte-ressi di carriera, pur mantenendo fede ai propri principi di Religione e di Patria. (da Storia dell'Associazione magistrale italiana "Nicolò Tommaseo", a cura della sua ultima presidente, Maria Magnocavallo) Nata nel 1906 dalla secessione dall'Umn (Unione magistrale nazionale), l'Associazione magistrale italiana "Nicolò Tommaseo" raccolse e guidò per ventiquattro anni i maestri elementari cattolici, giungendo a toccare i venticinquemila soci. La storia costituisce un tassello importante nel più vasto campo degli studi sul movimento cattolico, sulla sua partecipazione al dibattito socio-politico del primo Novecento, sui suoi rapporti con lo Stato e le gerarchie ecclesiastiche, con l'Azione cattolica, il Partito popolare e con il fascismo, delineando un percorso tutt'altro che univoco, e anzi problematico e contraddittorio, segnato da crisi periodiche, rivelatrici della difficoltà di dare ai cattolici italiani una rappresentanza politica unitaria. Alla sua presidenza si avvicendarono infatti uomini politici importanti, come Giuseppe Micheli e Cesare Nava, e semplici maestri che tale controllo politico mal sopportavano, spostando gli equilibri ora nel senso del collateralismo con il Ppi, ora verso l'indipendenza politica e l'aconfessionalità, in alcuni momenti mostrando sorprendente maturità democratica, in altri accettando di scendere a patti con il fascismo fino a sciogliersi nel 1930. È, quella dell'Associazione magistrale italiana "Nicolò Tommaseo", una storia ancora poco nota proprio perché atipica nel grande mosaico del mo-vimento cattolico italiano, ma è, ovviamente, anche una storia impor-tante per lo sviluppo della scuola e della professionalità dei maestri italiani, di cui quelli cattolici furono una componente fondamentale e spesso culturalmente più consapevole.

Research paper thumbnail of Scuola trentina e Grande Guerra.pdf

Sulla base di una ricca documentazione inedita cinque specialisti ricostruiscono per la prima vol... more Sulla base di una ricca documentazione inedita cinque specialisti ricostruiscono per la prima volta in modo completo il passaggio epocale della scuola trentina dall'Impero austro-ungarico al Regno d'Italia avvenuto durante e dopo la Grande Guerra.

Research paper thumbnail of Lo spirito nazionale nella scuola. Lettere dalla Venezia Giulia a Giuseppe Lombardo-Radice.

Giuseppe Lombardo-Radice (1879-1938) è uno dei massimi protagonisti della pedagogia italiana del ... more Giuseppe Lombardo-Radice (1879-1938) è uno dei massimi protagonisti della pedagogia italiana del Novecento, al rinnovamento della quale contribuì con opere di larga diffusione come le Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale (1913) e con riviste battagliere quali furono «Nuovi doveri», «Rassegna di pedagogia e politica scolastica», «L'Educazione nazionale». Giovanni Gentile lo volle a capo della direzione generale dell'istruzione elementare negli anni della riforma scolastica.
Questo volume, presentando un'ampia raccolta di documenti inediti custoditi presso l'archivio del Museo della Scuola e dell'Educazione «Mauro Laeng» di Roma, si concentra sull'impegno di Lombardo-Radice per far conoscere le sue proposte pedagogiche anche nelle province di lingua italiana soggette all'Austria, coltivando una fitta rete di corrispondenze con i docenti di Trieste e dell'Istria, i quali influenzarono alcune sue posizioni a proposito della necessità d'infondere alla scuola uno spirito più decisamente nazionale, poi confermate durante la partecipazione diretta alla Grande Guerra.
Particolare spazio è riservato alle lettere che gli scrisse il poeta Biagio Marin (1891-1985), tra il 1919 e il 1921 professore di letteratura italiana e pedagogia all'istituto magistrale di Gorizia.

Research paper thumbnail of Le ultime trincee. Politica e vita scolastica a Trento e Trieste (1918-1923)

Le “ultime trincee” del primo conflitto mondiale furono le scuole, nelle quali lo Stato italiano ... more Le “ultime trincee” del primo conflitto mondiale furono le scuole, nelle quali lo Stato italiano si impegnò, con alterni risultati, per controllare la cultura, le opinioni, la vita materiale delle famiglie e delle comunità nei territori acquisiti.
Questa ricerca sull’istruzione nelle nuove provincie nazionali all’indomani della Grande Guerra fornisce elementi di comprensione su passaggi storici fondamentali, tra la fine dell’Italia liberale e l’avvento del fascismo: la prima guerra
mondiale come “prova di maturità” per l’Italia; la questione dei confini; l’organizzazione delle scuole in Trentino e nella Venezia Giulia; l’eredità della scuola austriaca; l’educazione degli insegnanti; il rapporto tra scuola, religione e cultura popolare. Nella terza parte, molto più di un’appendice, si presentano episodi della vita politica e sociale della Venezia Tridentina e della Venezia Giulia ricostruiti da fondi d’archivio: vicende emblematiche vissute dai protagonisti di ogni decisione politica: i cittadini, il popolo, i maestri, anche i più umili.

Research paper thumbnail of San Luigi Scrosoppi nel Duemila. Una rilettura critica della vita e del pensiero pedagogico.

Research paper thumbnail of "Vita Nuova" 1945-1965. Trieste nelle pagine del settimanale diocesano

Dalla lotta politica in difesa dell'italianità a una proposta di normalizzazione e di allargament... more Dalla lotta politica in difesa dell'italianità a una proposta di normalizzazione e di allargamento della base democratica alle sinistre ed alla minoranza slovena. Questi, in sintesi, i compiti che si assunse la Democrazia cristiana nel corso dei primi vent'anni della sua azione di governo a Trieste, dal 1945 al 1965: si trattò di un'evoluzione culturale netta, ma che non avvenne d'improvviso, maturando invece progressivamente, e non senza contraddizioni. Tale dibattito trovò ampio spazio sul settimanale diocesano “Vita Nuova”, cui il presente lavoro ricorre per la prima volta quale fonte primaria per ricostruire le tappe del travagliato percorso politico e generazionale interno non solo al partito, ma al più complesso mondo cattolico triestino. Prendono forma attraverso le pagine del giornale, i profili dei protagonisti e dei comprimari di quell'epoca, gli scontri, le opposizioni interne, il ruolo dell'ordinariato diocesano, il complesso sistema del collateralismo.

Dall'introduzione dell'autore:

[…] Fin dall’inizio della sua esperienza, nel 1920, per ragioni peculiari legate alla natura del territorio di diffusione, «Vita Nuova» si propose ai lettori non come la voce ufficiale della Curia, come semplice bollettino diocesano, ma come una particolare espressione della Chiesa triestina e istriana. «È il foglio di una parte della popolazione cattolica» ha scritto al riguardo Liliana Ferrari: «Non è (e non aspira ad essere) il giornale “della” diocesi, ufficialmente plurilingue e con una curia che continua a essere capeggiata da vescovi non italiani. Possiamo definirlo un giornale di partito o di movimento». La situazione naturalmente mutò assai nei decenni successivi, soprattutto in virtù dell’evoluzione del contesto politico, ma si può con buona sicurezza affermare che «Vita Nuova» godette sempre di una certa autonomia. Solo per fare un esempio, anche un vescovo tradizionalmente definito – a torto o a ragione – accentratore e autoritario come mons. Antonio Santin, permise a don Edoardo Marzari, direttore nel 1938-39, di criticare apertamente alcune iniziative del regime fascista o consentì – come andremo a raccontare – negli anni Cinquanta a due giovani dossettiani di condurre il giornale su posizioni di inedita apertura a sinistra.

Research paper thumbnail of Incontri con la natura, incontri con la vita. Alberto Manzi collaboratore de "Il Vittorioso".

Pagine giovani, 2024

Alberto Manzi, nei primi anni della sua carriera di scrittore per ragazzi e prima di ottenere la ... more Alberto Manzi, nei primi anni della sua carriera di scrittore per ragazzi e prima di ottenere la notorietà televisiva, fu anche collaboratore, negli anni Cinquanta, de «Il Vittorioso», fortunata rivista per ragazzi promossa dalla Gioventù italiana di Azione cattolica. Il suo contributo fu perlopiù limitato alla divulgazione scientifica, ma offrì anche prove di giornalismo d'inchiesta e di letteratura in alcuni reportage. Tale sua collaborazione, tuttavia, risulta poco nota e appare, rileggendola oggi, non pienamente approfondita. Parole chiave: «Il Vittorioso»; riviste per ragazzi; divulgazione scientifica; America Latina; anni Cinquanta. ENCOUNTERS WITH NATURE, ENCOUNTERS WITH LIFE. ALBERTO MANZI COLLABORATOR OF «IL VITTORIOSO» In the first years of his career as author for the young and before achieving the celebrity on television, Alberto Manzi was also, in the Fifties, freelance of «Il Vittorioso» ["The Victorious"], a successful magazine promoted by the Italian Youth of Catholic Action. His contribution was mostly limited to scientific divulgation, but he offered also essays of journalistic inquiry and literature in some reports. This collaboration, however, is unacknowledged and seems, read today, not completely developed.

Research paper thumbnail of Il mondo cattolico di fronte ai decreti delegati The catholic society facing the delegated decrees

The law 477/1973 was approved in a moment in which the Italian catholic society was facing a hard... more The law 477/1973 was approved in a moment in which the Italian catholic society was facing a hard inner crisis, emerged in the post-Council season: the Catholic Action, the Italian catholic laity biggest aggregation, suffered a drastic drop in affiliations and its choice to give up the political side mobilisation was subject of incomprehensions and conflicts, that divided catholic people into tendencies, both expressions of different ways to live their faith witness and of different political positions. The collegial boards elections made evident these cleavages also in school.

Research paper thumbnail of Il sistema scolastico tedesco al "semaforo"

Scholé, 2022

In questa stessa rubrica, sul secondo numero di «Scholé» del 2019 2 , commentammo le mosse del qu... more In questa stessa rubrica, sul secondo numero di «Scholé» del 2019 2 , commentammo le mosse del quarto governo Merkel e della sua ministra della Formazione e della Ricerca Anja Karliczek, concentrandoci sul punto critico per cui la scuola, in Germania, rimane, per dettato costituzionale, materia d'esclusiva competenza regionale, mentre il governo federale-come infatti si evince dal nome stesso del Ministero-s'occupa direttamente solo d'istruzione superiore e di formazione professionale 3. Tuttavia sottolineavamo già allora l'obiettivo di aumentare la collaborazione tra i due livelli di governo, soprattutto per via amministrativa, al fine di garantire un percorso formativo-e quindi

Research paper thumbnail of THE PANDEMIC IN CHILDREN'S BOOKS: TOWARD A HYPER-MODERN SOCIETY? THE ITALIAN CASE* 1

Lubelski Rocznik Pedagogiczny, 2022

Introduction: The paper analyses some children's books printed in Italy in the last two years in ... more Introduction: The paper analyses some children's books printed in Italy in the last two years in order to tell and explain to children the COVID-19 pandemic, assuming that the national case could be compared or generalized to the publishing markets of other countries. The starting hypothesis was that our time is characterized by a deep change in grounding values. Research Aim: The research aims to identify the recurrent themes offered to the attention of children during the pandemic, trying to understand on which ideas of society and human coexistence they are conceived. Method: The research has been carried out by reading the main children's books published on the pandemic issue and considering the national simultaneous political and cultural debate on the measures adopted to contain the virus spreading. Results: With some remarkable exceptions, children's books were strictly focused on health aspects and on the contagion prevention, rather than on more educational matters, often ignoring the youngsters' sufferance of the two last years, when children were not allowed to go to school, to meet friends and to have a normal social life. Conclusions: The analysis seems to confirm the starting hypothesis of a deep change in common sense and in the main values. The pandemic is maybe the turning point of a historical process which started on September 11, 2001, that I suggest to connect to the concept of "hyper-modern", introduced in the early hyper 2000s to signaling the running out of the post-modernist point of view.

Research paper thumbnail of Some Observations on St Luigi Scrosoppi d.O. and the Sisters of Providence of St Cajetan Thiene: From Hagiography to History

Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne

With a more attentive and more laical reinterpretation of biographies of St Louis Scrosoppi, a Fr... more With a more attentive and more laical reinterpretation of biographies of St Louis Scrosoppi, a Friulian priest who lived in the 19th century and was canonized by Pope John Paul II, the paper explains how the development of the congregation of St Cajetan Thiene’s Sisters of Providence – which he established – was due more to geopolitical reasons and the efforts of Udine archbishop Andrea Casasola than to St Louis’ activism, as has so far been attested. Moreover, St Louis Scrosoppi’s peculiar concern for troubled girls is most likely connected to this part of his life that has barely been examined by historiographers.

Research paper thumbnail of Gli Argonauti. Rivista di Studi Storico-Educativi e Pedagogici, Anno II, n. 1 gennaio 2022

Gli Argonauti. Rivista di Studi Storico-Educativi e Pedagogici, 2022

li Argonauti è una rivista semestrale pubblicata dall'Università degli Studi di Messina, in forma... more li Argonauti è una rivista semestrale pubblicata dall'Università degli Studi di Messina, in formato elettronico open access, peer-reviewed, che accoglie contributi su tematiche di interesse storico-educativo e pedagogico. Le ricerche, gli studi ed i saggi critici che la rivista ospita riguardano prevalentemente la storia della scuola, delle istituzioni e delle pratiche educative nonché lo sviluppo storico della riflessione e della ricerca pedagogica nell'età moderna e contemporanea, con particolare attenzione ai mezzogiorni, alle aree di confine ed a quelle periferiche, anche in ottica comparata.

Research paper thumbnail of Alle origini dell’attenzione di don Luigi Sturzo per la scuola: la presidenza della Federazione siciliana dell’Associazione magistrale italiana “Nicolò Tommaseo” (1912-1917)

Gli Argonauti. Rivista di studi storico-educativi e pedagogici, 2022

Don Luigi Sturzo fu per quasi cinque anni, tra il 1912 e il 1917, presidente della Federazione si... more Don Luigi Sturzo fu per quasi cinque anni, tra il 1912 e il 1917, presidente della Federazione siciliana dell’Associazione magistrale “Nicolò Tommaseo”,
che riuniva i maestri cattolici italiani.
Quest’esperienza, finora pressoché ignorata dalla storiografia, si rivela assai interessante non solo perché permise al sacerdote di prendere
consapevolezza delle necessità della scuola italiana, ma anche per il carattere fortemente politico che all’associazione magistrale aveva dato il suo presidente nazionale Giuseppe Micheli, in anni in cui i cattolici italiani non erano ancora riuniti in un partito, poi fondato da don Luigi Sturzo nel 1919.

Father Luigi Sturzo has been, from 1912 to 1917, the president of the Association “Nicolò Tommaseo” Sicilian Federation, which used to connect Italian catholic teachers. This experience, as yet almost ignored in historiography, reveals itself very interesting not only because it permitted the priest to become aware of Italian school system needs, but also beacuse of the strongly political disposition the teachers’ association was given by its national president Giuseppe Micheli, in a time when Italian Catholics were not yet united in a party, then established by Father Luigi Sturzo in 1919.

Research paper thumbnail of Antistatalismo e libertà della scuola nel pensiero di don Luigi Sturzo

Research paper thumbnail of Una vicenda dimenticata, ma riemersa dagli archivi: le dimissioni del commissario generale civile per la Venezia Giulia Augusto Ciuffelli

Qualestoria n. 1, 2021

A forgotten event re-emerged from the archives: The resignation of the Civilian General Commissio... more A forgotten event re-emerged from the archives: The resignation of the Civilian General Commissioner for the Julian March Augusto Ciuffelli The historiography has for long time ignored the resignation of the Civilian General Commissioner for the Julian March Augusto Ciuffelli, who left his office after four months only at the beginning of December 1919. The archival research proves that the reason of his resignation was his decision to cancel the religious teaching in public schools, breaking the Austrian law still in force. The reaction of the population shows its loyalty to the Habsburg heritage, even when supporting the union to Italy.

Research paper thumbnail of Postmoderno e ipermoderno nei romanzi di Donatella Di Pietrantonio

In S. Polenghi, F. Cereda, P. Zini (a cura di), La responsabilità della pedagogia nelle trasforma... more In S. Polenghi, F. Cereda, P. Zini (a cura di), La responsabilità della pedagogia nelle trasformazioni dei rapporti sociali. Storia, linee di ricerca e prospettive, Pensa Multimedia, Lecce-Rovato (BS) 2021, pp. 946-953.

Research paper thumbnail of La politica scolastica

Research paper thumbnail of Pesci, acqua e ghiaccio. Riflessioni sulla poesia per l'infanzia negli ultimi decenni

Rivista di storia dell'educazione, 2020

At the beginning of the 2000s Einaudi Ragazzi started the publication of «Pesci d'argento» (Silve... more At the beginning of the 2000s Einaudi Ragazzi started the publication of «Pesci d'argento» (Silver Fishes), a poetry series for children with innovative traits, open to authorial poetry experimentation and politically aware. Nevertheless, the series changed soon its line, going back to propose, before ceasing, the classics of the national poetry, with the outstanding exception of the work by Vivian Lamarque. The essay considers also the different weight reserved to poetry in the textbooks for the elementary school after the launch of the new programmes in 1985.

Research paper thumbnail of I maestri cattolici e lo Stato (1900-1909)

Farestoria, 2020

Through the debate that led in 1906 to the establishment of the Teachers’ Association “Nicolò Tom... more Through the debate that led in 1906 to the establishment of the Teachers’ Association
“Nicolò Tommaseo” and analysing the different opinions emerged inside of it facing up the
law proposal to transfer the administration of elementary schools to the State, the paper
observes the gradual acceptance by the Italian catholic of the structures of the State, point-
ing out the gap between the elite and the popular base of teachers’ catholic associationism.

Research paper thumbnail of Riflessi dell’autonomismo, del socialismo e del nazionalismo adriatici nell’esperienza e nella proposta educativa di Giuseppe Lombardo-Radice

Formazione Lavoro Persona, 2020

Giuseppe Lombardo-Radice’s idea of ‘national education’, focused in 1916 in his Lectures of Ge... more Giuseppe Lombardo-Radice’s idea of ‘national education’, focused in 1916 in his Lectures of General Pedagogy and then presented through the homonym journal («L’Educazione nazionale»), conveys having regularly frequented teachers and intellectuals from the Julian March, beginning from his wife Gemma Harasim and his lyceum professor Albino Zenatti.

Research paper thumbnail of Maestri fuori dall'aula, in A. Dessardo (a cura di), Idee e buone pratiche per la scuola primaria oggi.

Nuova Secondaria Ricerca, 2020

The crisis of teachers’ associationism and trade unionism, also conceived as places for the inner... more The crisis of teachers’ associationism and trade unionism, also conceived as places for the inner discussion
among primary school teachers and for the pedagogic and didactic focalisation, sets some questions about
the development of that civic and political skills, which, because of their nature, cannot be considered by the
studies curriculum in Primary Education Sciences, even if they are ever more requested to teachers,
considered as the connection among school, families and the society.

Research paper thumbnail of Competenze trasversali e interdisciplinarità come contenuti core per la formazione dei professionisti dell'educazione

Form@are. Open Journal per la formazione in rete, 2020

It is hard to discern among hard and soft skills as far as the competencies of professional educa... more It is hard to discern among hard and soft skills as far as the competencies of professional educators are concerned, especially the socio-pedagogic ones, since these are people-oriented professions This assumption is confirmed by the analysis of the study plans and the Year Unique Forms (SUA) of the L-19 BA courses activated by Italian universities.

Research paper thumbnail of L'adolescenza restituita di Donatella Di Pietrantonio

Nuova Secondaria Ricerca, 2020

The imagine of adolescence emerging from the novel by D. Di Pietrantonio, L'Arminuta (2017) count... more The imagine of adolescence emerging from the novel by D. Di Pietrantonio, L'Arminuta (2017) countertends the one predominant in the last years. The plot actually takes place in the 70s rural Abruzzo and the language, mixing Italian and dialect, avoids mimetical and slang forms. The description of peers' group and the political dimension are almost missed at all, while the protagonist finds herself in an isolated condition. These features allow to apply to this novel the categories of hypermodernism.

Research paper thumbnail of Il popolarismo cattolico di lingua italiana

Qualestoria n. 1, 2020

Il saggio è un'analisi ragionata della bibliografia e degli studi sul movimento cattolico e sul P... more Il saggio è un'analisi ragionata della bibliografia e degli studi sul movimento cattolico e sul Partito popolare italiano a Trieste e nella Venezia Giulia della prima metà del Novecento.

Research paper thumbnail of Maestri, fascismo e antifascismo

Research paper thumbnail of La svolta a destra dei maestri cattolici. L'ingloriosa fine dell'Associazione magistrale italiana "Nicolò Tommaseo"

Formazione Lavoro Persona n. 28, 2019

Despite the excellent results achieved by the Italian Teachers' Association "Nicolò Tommaseo" dur... more Despite the excellent results achieved by the Italian Teachers' Association "Nicolò Tommaseo" during the First World War as for activities, number of members and public presence, the association of catholic teachers went towards a sudden break up. The crisis preconditions, as the paper proves, are previous to the power seizure of the fascism and lie in the different opinions expressed about the minister Gentile's school reform by the catholic teachers and by their political representatives of the Popular Party. In 1924 the "Nicolò Tommaseo" definitively lined up on the fascist side, remaining isolated in the catholic movement.

Research paper thumbnail of La pandemia da Covid-19 frontiera del postmoderno? Qualche ipotesi a partire da alcuni recenti libri per bambini

Passaggi di frontiera. La storia dell'educazione: confini, identità, esplorazioni, 2024

The paper, analysing the main Italian published works for children, tries to describe how the Cov... more The paper, analysing the main Italian published works for children, tries to describe how the Covid-19 pandemic has been presented to the childhood, particularly the hygienic rules to hold. From that, the hypothesis that we are passing through a transitional epoch, during which also the main educative paradigms, that seem distancing themselves from the ones followed in the last decades, are been redefining. This discontinuity can be interpretd under the category of “hyper-modernity”.

Research paper thumbnail of I legami con gli italiani della Venezia Giulia, in E. Scaglia (a cura di), Una pedagogia dell'ascesa. Giuseppe Lombardo Radice e il suo tempo, Studium, Roma 2021, pp. 123-145.

I lEGamI cON GlI ITalIaNI DElla vENEZIa GIUlIa di andrea deSSardo Bello immaginare ciò che se ne ... more I lEGamI cON GlI ITalIaNI DElla vENEZIa GIUlIa di andrea deSSardo Bello immaginare ciò che se ne sarebbe potuto fare dopo la liberazione! Integrandola con la tradizione liberale dell'insegnamento italiano, infondendole quella completa spiritualità educativa per cui ha sempre lottato il nostro idealismo, essa [la scuola giuliana] sarebbe divenuta il modello della scuola nazionale. E ciò intesero i migliori uomini di scuola che vennero nella v[enezia] G[iulia] e conobbero più davvicino il suo ordinamento scolastico 1. 108 andrea deSSardo Bernardino varisco 4 e Giuseppe Tarozzi, come fece lo stesso Stuparich nelle sue memorie 5. la lettera citata, che attaccava duramente le inefficienze dell'amministrazione italiana («nostra santa madre Burocrazia», «vecchio e obeso serpente», che «succhia[va] [...] con le sue spire [...] anche la volontà degli uomini migliori») e lo stesso ministro croce 6 , fu pubblicata proprio su un supplemento a «l'Educazione nazionale» 7 , il foglio di collegamento dei Gruppi d'azione per la scuola, il cui direttore, com'è noto, era il pedagogista catanese. Non era la prima volta che la rivista di lombardo-Radice dava spazio a voci giuliane. anzi, essa ebbe per la scuola, triestina in particolare ma anche istriana, un occhio di riguardo (furono invece pressoché assenti gli insegnanti trentini) 8 , al punto che si può dire-ed è questa la tesi che si

Research paper thumbnail of L'Azione cattolica e la formazione all'impegno civile

in P. Triani, P. Trionfini (a cura di), Formare coscienze mature. L'impegno educativo dell'Azione cattolica in centocinquant'anni di storia, 2020

L'Azione cattolica e la formazione all'impegno civile «Capiremo», disse Vittorio Bachelet spiegan... more L'Azione cattolica e la formazione all'impegno civile «Capiremo», disse Vittorio Bachelet spiegando la "scelta religiosa" abbracciata dall'Azione cattolica dopo il Concilio Vaticano II, «che cosa vuol dire essere nel mondo senza essere del mondo, amare il mondo non per accomodarsi al mondo, ma per trasfigurarlo» 1 . P. Nepi, venticinque anni più tardi, dopo la fine della Dc, ha semplificato dicendo ironicamente che «essa permise di capire la differenza tra l'essere cristiani e l'essere democristiani» 2 . Nei centocinquant'anni di storia dell'Azione cattolica possiamo riconoscere le ragioni di un impegno formativo che, pur nel profondo mutare delle stagioni politiche del paese, è rimasto fedele a se stesso, contribuendo alla costruzione di un ethos che, impregnato di fede religiosa, ha plasmato generazioni di italiani, educandole a essere buoni cristiani e, perciò, anche buoni cittadini. «In tutti questi anni», ha recentemente ricordato il suo presidente, «l'Azione cattolica ha inciso ancor più a fondo nella vita del paese attraverso la costante azione che essa ha svolto lavorando sul fondale, per così dire, della società, della cultura profonda della nazione, della vita concreta delle persone, delle famiglie, delle comunità» 3 .

Research paper thumbnail of Ridurre l'autonomia scolastica dei Laender. Una questione costituzionale.

Scholé, 2019

Ha sorpreso tanti, a cominciare dalla diretta interessata, per sua stessa ammissione, la nomina, ... more Ha sorpreso tanti, a cominciare dalla diretta interessata, per sua stessa ammissione, la nomina, annunciata il 14 marzo 2018, di Anja Kerssen, più nota con il cognome del marito, il pilota Lothar Karliczek, a ministro della Formazione e della Ricerca del quarto governo Merkel. Originaria del Land della Renania settentrionale-Vestfalia, madre di tre figli, cattolica praticante (è stata anche catechista), la Karliczek non ha in effetti un curriculum esattamente in linea con la carica che è stata chiamata a ricoprire. Prima di essere eletta al Bundestag nel 2013, infatti, aveva sempre e solo diretto, insieme coi suoi due fratelli, l'albergo nella Selva di Teutoburgo che la famiglia gestisce fin dal 1902. Quanto alla politica, alle spalle ha una militanza nella Cdu che dura fin dal 1998 (è nata nel 1971), ma che l'aveva portata al più a essere consigliera e assessora alle politiche sociali nel piccolo comune di Tecklenburg, neanche diecimila abitanti. Poi nel 2013, come ricordato, l'elezione al Parlamento federale, e nel 2017 la promozione a capogruppo della Christlich-demokratische Union.

Research paper thumbnail of Il futuro: tra promesse e illusioni

Dialoghi, 2019

Dialoghi è il trimestrale culturale promosso dall'Azione cattolica italiana, in collaborazione co... more Dialoghi è il trimestrale culturale promosso dall'Azione cattolica italiana, in collaborazione con l'Istituto "Vittorio Bachelet" per lo studio dei problemi sociali e politici, con l'Istituto per la storia dell'Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia "Paolo VI" e con l'Istituto di diritto internazionale della pace "Giuseppe Toniolo". Dialoghi è uno strumento per leggere la società contemporanea in maniera non impulsiva e per cogliere le sfide dell'oggi. Nello stile di una fede, intellettualmente curiosa, che non si preclude alcun campo di riflessione e non teme il confronto. Dialoghi nasce dal lavoro del Comitato di direzione che porta avanti insieme un esercizio di discernimento ed elaborazione culturale, nel coinvolgimento di un'ampia rete di intellettuali e nel dialogo tra discipline diverse. Dialoghi è un aiuto a riscoprire la ricchezza di senso e di valore che è dentro la concretezza del tempo che viviamo. Una "provocazione" a guardare al futuro con speranza.

Research paper thumbnail of I giovani cattolici attraverso il Sessantotto

in "Nuova Secondaria" n. 3 (novembre 2018), pp. 12-14

Research paper thumbnail of Choosing your son’s school. The bourgeoisie of Trieste from 1890 to 1910

« Everything necessary to trades is a violation against Italian character » wrote Scipio Slataper... more « Everything necessary to trades is a violation against Italian character
» wrote Scipio Slataper, one of the most interesting and shrewd
writers from Trieste at the beginning of 20th century, reflecting
about some deep contradictions of its town politics and economics.
Nationality and economics seemed to be in opposition in that multicultural
town: its bourgeoisie was mostly linked culturally to Italy,
but the development and the wealth of Trieste depended on the
integrity of the Austrian–Hungarian empire, of whom it was the
biggest harbour and the fourth city by inhabitants. This contradiction
was mirrored also in middle schools. Family had to choose
for their children between “national” schools (the Italian language
communal gymnasiums and technical institutes) and the schools
that permitted a more probable access to the State administration:
the German Staatsgymnasium and the Realschule. The Italian gymnasium
was founded in 1856 by the Municipality of Trieste as a
challenge against the Government, which did not provide so far for
the higher education in the mother tongue. From the beginning
it was characterized by fervid nationalism, that intensified in the
first years of 20th century, when in the city, due to the rapidly increasing
industrialization, the national struggle between Italians and
Slovenes, involving Germans too, got even worse and harsher. This
accentuation of Italian characterization of bourgeoisie is evident in
school attendance. In 1890 the 39,2% of students attending the first
class at the Staatsgymnasium were Italians (the remaining ones were
not only Germans, but especially Slovenians and students from all
the empire provinces), 113 boys. Twenty years later, in 1910, they were only 70, the 21,9%. But in the same time, Slovenian students
grew up from 20% to about 50%. In that years Italians preferred
always more to give their children a national education instead to
offer them the possibility to have a career in Hapsburg bureaucracy.
This is, at the moment, a hypothesis, which need to be confirmed,
but it seems to be fruitful in studying the educational strategies of
the elites in a contrasting multicultural contest.

Research paper thumbnail of "Le minoranze e la nuova scuola dello Stato", in F. Bonini, T. Di Maio, G. Tognon (a cura di), L'Italia europea. Dall'Unificazione all'Unione, Studium, Roma 2017, pp. 289-309

le miNoraNze e la NuoVa scuola dello stato andrea dessardo 1. «la politica linguistica italiana n... more le miNoraNze e la NuoVa scuola dello stato andrea dessardo 1. «la politica linguistica italiana nei confronti delle minoranze è stata segnata da ritardi, omissioni e persino da atti di esplicita avversione» sostiene lapidario V. orioles 1 . fino all'approvazione della costituzione repubblicana il tema delle lingue minoritarie, nella scuola e nella vita pubblica, fu infatti tenuto consapevolmente sotto traccia, benché noto alle autorità sin dagli inizi della storia unitaria. anche in seguito la questione venne per quanto possibile limitata e compressa, al punto che una legge organica, che desse compimento ai princìpi che la costituzione afferma all'art. 6 2 («la repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche»), fu promulgata soltanto il 15 dicembre 1999 (legge 482/1999) e resa operativa appena con il regolamento attuativo del 2 maggio 2001 (d.P.r. n. 345/2001). tale legge presenta all'art. 2 un catalogo delle lingue minoritarie meritevoli di tutela formulato in maniera ambigua, quasi disegnando tra le minoranze una gerarchia, distinguendo tra «popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate» e «quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo» 3 . d. Bonamore fa notare come la stessa costituzione sia arrivata tardi sull'argomento, quasi costretta a riconoscere alcune situazioni di fatto: prima che la carta fondamentale del nostro ordinamento fosse scritta, erano

Research paper thumbnail of La scuola nella Venezia Tridentina (1915-1922). La prospettiva "romana".

In P. Marangon (a cura di), La scuola trentina tra guerra e dopoguerra (1914-1924), Università de... more In P. Marangon (a cura di), La scuola trentina tra guerra e dopoguerra (1914-1924), Università degli Studi di Trento - Dipartimento di Lettere e Filosofia, Trento 2017, pp. 17-40

Research paper thumbnail of Democratic education and boys' self-government. Monsignor John Patrick Carroll-Abbing and Father Edoardo Marzari of "Boys' Republics".

Joaquim Azevedo (ed.), Justice et miséricorde dans l’éducation et l’école contemporaines. XXVIIIe Colloque de l’Association Catholique Internationale des Institutions de Sciences de l’Éducation (ACISE-FIUC)

pp. 164-177.

Research paper thumbnail of Atlante-dizionario del 1915 in Friuli Venezia Giulia

Research paper thumbnail of Cattolici di frontiera: una storia da scrivere

"Quaderni del Centro Studi Economico-Politici Ezio Vanoni”, Dec 2010

Research paper thumbnail of P. Alfieri, recensione a A. Dessardo, Educazione e scuola. Nel pensiero di don Sturzo e nel programma del Partito popolare italiano

Research paper thumbnail of Recensione a A. Dessardo, Educazione e scuola nel pensiero di don Sturzo e nel programma del Partito popolare italiano, Studium, Roma 2021

Research paper thumbnail of A. Di Michele, Recensione a P. Marangon (a cura di), La scuola trentina tra guerra e dopoguerra (1914-1924), Trento 2017

in "Studi trentini" a. 97 (2018), n. 2, pp. 588-590

Research paper thumbnail of Recensione a A. Dessardo, Lo spirito nazionale nella scuola, Meudon, Trieste 2018, a c. di H.A. Cavallera, in RSE 1/2018

RECENSIONI 463 volume rappresenta uno strumento prezioso sia per lo studioso che potrà trarre dat... more RECENSIONI 463 volume rappresenta uno strumento prezioso sia per lo studioso che potrà trarre dati, informazioni o spunti per approfondimenti scientifici, sia per lo studente, essendo di facile e veloce lettura, nonostante la sua corposità.

Research paper thumbnail of M. Odorizzi, Recensione a A. Dessardo, "Le ultime trincee. Politica e vita scolastica a Trento e Trieste, 1918-1923", La Scuola, Brescia 2015

in "Studi trentini", 96 (2017), n. 1, pp. 307-310.

Research paper thumbnail of Recensione a A. Dessardo, "Le ultime trincee", La Scuola, Brescia 2015, a c. di V. Schirripa, in RSE n. 1/2016, pp. 263-264

PIETRO CAUSARANO (COORDINATORE), WILLIAM GRANDI, LUCA MONTECCHI, ROSSELLA RAIMONDO, GIACOMO SPAMP... more PIETRO CAUSARANO (COORDINATORE), WILLIAM GRANDI, LUCA MONTECCHI, ROSSELLA RAIMONDO, GIACOMO SPAMPANI Rivista di storia dell'educazione is a peer reviewed journal. I contributi in questa rivista sono preventivamente valutati anonimamente da esperti interni ed esterni, italiani e stranieri. Il comitato dei referees è coordinato dal Prof. G. Trebisacce e dalla Prof.ssa C. Betti.

Research paper thumbnail of Intervista, "Corriere del Trentino", 19 febbraio 2016

Research paper thumbnail of L’università e la didattica telematica: più distanti e più vicini

Quaderni di Dialoghi, 2020

Piangere la peste di Piero Pisarra Gli sconfitti del patto globale di Marco Iasevoli Pandemia e i... more Piangere la peste di Piero Pisarra Gli sconfitti del patto globale di Marco Iasevoli Pandemia e informazione, oltre la retorica bellica di Gianni Borsa Una prossimità coatta di Donatella Pagliacci Un medico in prima linea: dalla solitudine alla condivisione di Elisa Da Re Infermieri: il coraggio non si perde d'animo di Maurizio Mercuri Generazioni e pandemia. Tempi diversi bussano alla porta di Ivo Lizzola La solitudine degli anziani ricoverati ai tempi del Covid di Francesco Guidi Il buio della paura e la scintilla della fede di Enzo Romeo Una Chiesa all'altezza dei tempi di Giuseppe Dalla Torre La sfida per la pastorale tra digitale e prossimità di Gualtiero Sigismondi La vita sacramentale in tempo di pandemia di Cesare Giraudo s.j. La liturgia alla prova del "digiuno eucaristico" di Giovanni Grandi indice

Research paper thumbnail of "Chiamo brutti i libri che mi annoiano". Collodi tra parodia e intento educativo.

Research paper thumbnail of Continuare e contestare: 1968, cent'anni di Azione cattolica.

Autorità in crisi. Scuola, famiglia, società prima e dopo il '68., 2020

Research paper thumbnail of Presentazione del libro di Marco Bartoli "Santa Innocenza" (ed. San Paolo), 24 novembre 2021 ore 16 - Università Europea di Roma - Aula D103