Chiara Davoli | Università di Urbino "Carlo Bo" (original) (raw)
Books by Chiara Davoli
Castelvecchi , 2023
Valeria Tarditi, Chiara Davoli Prefazione di Maura Cossutta Postfazione di Giulia Rodano Qual è ... more Valeria Tarditi, Chiara Davoli
Prefazione di Maura Cossutta
Postfazione di Giulia Rodano
Qual è la concezione che le donne hanno del lavoro e che ruolo ha questo nella loro vita? Quali sono le soddisfazioni e le frustrazioni che comporta? Quale impatto ha avuto la pandemia sulla loro situazione professionale? Lavoro diseguale riflette sulla condizione lavorativa femminile nella società contemporanea partendo dalle voci delle donne intervistate, che raccontano le proprie esperienze nel mercato del lavoro, le discriminazioni subite, ma anche la loro quotidianità, gli impegni relativi al lavoro non retribuito così come le attività partecipative in ambito sociale e politico. Ne risulta un quadro articolato da cui emerge, ancora vivida, tutta la complessità dei grandi temi affrontati dalla letteratura femminista e delle rivendicazioni dei movimenti per le donne.
Lo sfruttamento del lavoro immigrato in agricoltura non solo ha radici storiche pro-fonde ma è di... more Lo sfruttamento del lavoro immigrato in agricoltura non solo ha radici storiche pro-fonde ma è divenuto un fenomeno strutturale da cui ancora troppe imprese traggono profitti e vantaggi indebiti grazie a forme di concorrenza sleale. Da alcuni anni si è diffuso anche in Toscana assumendo tuttavia modalità peculiari che lo differenziano da quanto riscontrato in altre regioni: non tanto i tratti violenti ed eclatanti del caporalato «classico» quanto una molteplicità di forme meno visibili, spesso micro-territoriali e talvolta istituzionalizzate che, in ogni caso, producono conseguenze altrettanto inaccettabili, compromettendo la dignità dei lavoratori e mettendo in discussione la credibilità di una parte del settore agricolo. Il volume propone i risultati di una importante ricerca realizzata in Toscana all’interno di un progetto Fami con l’obiettivo di far emergere le specificità dello sfruttamento del lavoro immigrato e offrire indicazioni per rafforzare le politiche e le strategie di contrasto.
Chiara Davoli è l’autrice dei parr. 5.2, 6.1, 7.1, 7.2, 7.3 e, con Caterina F. Guidi, del par. 7.4
Report della ricerca svolta con il Laboratorio sulle disuguaglianze dell'Università di Siena sull... more Report della ricerca svolta con il Laboratorio sulle disuguaglianze dell'Università di Siena sulle forme di sfruttamento della manodopera straniera nell'agricoltura toscana.
Il Progetto Demetra Lavoro in agricoltura: le strategie per il reinserimento ha operato dal 2019 al 2021, grazie alle risorse F.A.M.I. (PROG-3076 Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo specifico 2 Integrazione/Migrazione legale – ON2 Integrazione – e con le ricorse del Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Nazionale “Inclusione” 2014-2020, Asse 3 – Priorità di Investimento 9i – Obiettivo Specifico 9.2.3., Sotto Azione III – Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo). Il progetto ha riguardato l’ambito territoriale della Regione Toscana e ha inteso sviluppare un’azione di sistema regionale per il contrasto al caporalato, per dare supporto alle categorie fragili e per sviluppare azioni di Agricoltura Sociale.
Demetra è coordinato da Coldiretti Toscana ed è partecipato e promosso da diversi enti privati e pubblici: Ass. Arcobaleno, Coop. CAT, Ass. D.O.G., Coop. Arnera, Coop Giovani e Comunità, Coop. Arnera, Diocesi di Pistoia, ARCI Siena, Comune di Firenze, Pontassieve e Prato, S.D.S. Grosseto, Provincia di Pisa, Istituto superiore Sant’Anna, Provincia di Siena, Università degli Studi di Siena.
In particolare, l’unità di ricerca dell’Università di Siena – responsabile del WP 1 Ricerca sociale su caporalato e sfruttamento lavorativo in Toscana – è composta da Fabio Berti, Andrea Valzania, Chiara Davoli, Riccardo Franchini, Caterina F. Guidi. Project manager: Iacopo Benini.
CIRCO. Un immaginario ospitale di città, 2021
Un contributo all'interno di un volume collettaneo dal titolo "CIRCO, un immaginario ospitale di ... more Un contributo all'interno di un volume collettaneo dal titolo "CIRCO, un immaginario ospitale di città" del laboratorio CIRCO - Casa Irrinunciabile per la Ricreazione Civica e le Ospitalità. ISBN 979-12-59630-87-2 CIRCO. © Bordeaux 2021
I diritti umani. Tra teoria e prassi., 2014
Capitolo in volume collettaneo edito da Bordeaux. pp. 77-123
Non solo Balotelli. Le Seconde Generazioni in Italia, 2013
Capitoli in volume collettaneo (a cura di Simonetta Bisi e Eva Pföstl) sulle seconde generazioni ... more Capitoli in volume collettaneo (a cura di Simonetta Bisi e Eva Pföstl) sulle seconde generazioni di immigrazione
ACTAS OFICIALES DEL V CONGRESO DE LA RED ESPAÑOLA DE POLÍTICA SOCIAL (REPS) “Desigualdad y democracia: políticas públicas e innovación social” V Congreso REPS Barcelona , 2015
Este artículo analiza los movimientos de ocupación de dos ciudades italianas: Roma y Nápoles. A t... more Este artículo analiza los movimientos de ocupación de dos ciudades italianas: Roma y Nápoles. A través de una metodología de tipo cualitativo, en él se describen la historia, principios, prácticas, strategias, organización formal e informal y la relación con las instituciones de los movimientos de la lucha por la vivienda romanos y de la Campaña napolitana de fin habitacional "Magnammece 'o pesone" (Comámonos el alquiler). Tras una breve consideración sobre el contexto eocioeconómico italiano y una reconstrucción histórica de las luchas por la vivienda, se describen y comparan las prácticas de ocupación para reflexionar sobre el significado que éstas adoptan en la actualidad neoliberal. El estudio de los movimientos urbanos activos en dos ciudades del área mediterránea europea intenta enriquecer las perspectivas teóricas y el conocimiento hacia una adecuada comprensión de las formas de activación y de participación desde la base de la colectividad.
Papers by Chiara Davoli
Tutti i diritti sono riservati, compresi la traduzione, l'adattamento totale o parziale, la ripro... more Tutti i diritti sono riservati, compresi la traduzione, l'adattamento totale o parziale, la riproduzione, la comunicazione al pubblico e la messa a disposizione con qualsiasi mezzo e/o su qualunque supporto (ivi compresi i microfilm, i film, le fotocopie, i supporti elettronici o digitali), nonché la memorizzazione elettronica e qualsiasi sistema di immagazzinamento e recupero di informazioni. Per altre informazioni o richieste di riproduzione si veda il sito www.egeaeditore.it. Date le caratteristiche di Internet, l'Editore non è responsabile per eventuali variazioni di indirizzi e contenuti dei siti Internet menzionati.
Sfruttamento del lavoro, diritti e salute nella società contemporanea, 1/2024, Welfare & Ergonomia, 2024
Negli ultimi decenni, le politiche di deregolamentazione del mercato del lavoro hanno risposto al... more Negli ultimi decenni, le politiche di deregolamentazione del mercato del lavoro hanno risposto alle trasformazioni economiche e alla crescente competitività globale con misure di flessibilità che hanno portato a precarietà occupazionale, sottoccupazione e lavoro povero. Il consolidarsi di forme contrattuali atipiche ha indebolito il diritto del lavoro e il sistema di garanzie stabilite dallo Statuto dei lavoratori e dalla contrattazione collettiva. Come afferma il Rapporto Oxfam del 2023, “la disuguaglianza non conosce crisi” ed è il risultato di scelte di politica pubblica che hanno prodotto profondi divari e una distribuzione iniqua delle risorse.
Le esternalizzazioni sono una forma di flessibilità organizzativa volta a ottimizzare la spesa e ridurre i costi del lavoro e della gestione del personale. Negli ultimi decenni, la normativa italiana ha favorito l'uso di lavoratori esternalizzati, riducendo tutele e diritti. L'articolo esamina l’evoluzione normativa delle esternalizzazioni sia nel comparto privato che pubblico. Attraverso due ricerche empiriche, si mettono a confronto i settori dell'agricoltura e dei servizi socio-educativi per evidenziare gli impatti delle esternalizzazioni sulle condizioni lavorative, in termini di precarietà, disuguaglianze salariali, dinamiche di potere e ricattabilità.
Nel settore dell'agricoltura toscana, l'articolo analizza le condizioni di sfruttamento dei lavoratori immigrati, spesso assunti da cooperative spurie e ditte contoterziste. Pratiche di caporalato e intermediazione illecita di manodopera, apparentemente legali, nascondono forme di sfruttamento brutale. Testimonianze dei lavoratori rivelano pagamenti irregolari, lunghe giornate lavorative e pressioni costanti per aumentare la produttività.
Nel settore dei servizi socio-educativi a Roma, si esaminano le condizioni lavorative degli operatori esternalizzati assunti da cooperative sociali. Questi lavoratori affrontano salari bassi, contratti precari e mancanza di tutele. L'introduzione della legge n. 328/2000 e l'adozione di modelli manageriali neoliberisti nella pubblica amministrazione hanno portato alla mercificazione dei servizi pubblici e alla precarizzazione del lavoro. Gli educatori socio-assistenziali operanti nelle scuole ma assunti da cooperative sociali, per esempio, sono spesso costretti a svolgere più lavori per raggiungere un reddito sufficiente, con una retribuzione netta tra 6 e 8 euro l'ora e senza continuità lavorativa durante le chiusure scolastiche.
Il contributo analizza anche alcune recenti vertenze aperte da lavoratori in diversi comparti, che evidenziano il crescente sfruttamento nei settori esternalizzati dei servizi e della logistica. I sindacati denunciano pratiche contrattuali illecite, dumping contrattuale e sfruttamento della manodopera migrante.
Pur trattando settori molto differenti, l'articolo dimostra come le esternalizzazioni permettano alle imprese di ridurre i costi a scapito della dignità e dei diritti dei lavoratori. I lavoratori agricoli, spesso stranieri, subiscono livelli di sfruttamento e vessazione particolarmente gravi, resi più acuti dalle politiche migratorie che li rendono vulnerabili e facilmente ricattabili. Analogamente, nel settore sociale e della cura, così come negli altri settori menzionati, lo sfruttamento avviene entro i confini della legalità apparente. Le imprese tracciano confini organizzativi che permettono di eludere vincoli normativi, facendo sembrare tutto in regola. Questo rende difficile individuare gli illeciti, se non attraverso controlli molto puntuali e rigorosi. Dietro questa facciata di legalità si nascondono fenomeni di lavoro grigio, sfruttamento e vessazioni gravi. Lavoratori e lavoratrici, consapevoli della precarietà della loro situazione, riescono a sindacalizzarsi o a uscire da questo sistema solo se meno vulnerabili (ad esempio, cittadini italiani o con alta formazione).
L'utilizzo di lavoratori esternalizzati emerge come una strategia per deresponsabilizzare l'utilizzatore finale della forza lavoro. In questa riorganizzazione del settore pubblico e privato, i rischi sono trasferiti dagli imprenditori ai lavoratori, che vedono peggiorare le proprie condizioni lavorativi. Questi processi di scomposizione dell’impresa e outsourcing organizzativo, inoltre, aumentano i gap in termini di tutele, reddito e diritti tra i lavoratori coinvolti nelle esternalizzazioni e i dipendenti assunti direttamente dall’azienda.
L’articolo conclude le sue analisi riflettendo sulla necessità di rimettere in discussione l’intera struttura organizzativa attraverso una regolamentazione più coraggiosa. Oltre ad aumentare i controlli nei luoghi di lavoro, è necessario rivedere il modo in cui è organizzata la produzione, la distribuzione e il lavoro.
Partecipazione e Conflitto, 2023
The recent interventions of the UN High Commissioner of Human Rights (OHCHR) to suspend evictions... more The recent interventions of the UN High Commissioner of Human Rights (OHCHR) to suspend evictions of tenants in Rome, Italy, allows us to shed light into the forthcoming social catastrophe caused by Italian housing policies, and into the new advancements of social movements for housing. As two scholar-activists involved both in research on housing and in political actions to prevent evictions, we describe how housing movements in Rome are facing the contradictions between local and international discourses on the right to housing.
Inclusione, produttività e crescita. Un'agenda per l'Italia, 2019
Il capitolo scritto insieme a Paolo De Nardis, Luca Alteri e Roberta Pascucci esamina le disuguag... more Il capitolo scritto insieme a Paolo De Nardis, Luca Alteri e Roberta Pascucci esamina le disuguaglianze sociali in diversi Paesi dell'Unione europea. Fa parte di un volume curato da Carlo dell'Aringa e Paolo Guerrieri, con prefazione di Enrico Letta, che contiene una raccolta di saggi dedicati ai temi della crescita, della produttività, delle disuguaglianze e della coesione sociale.
Conferenza SISP Torino , 2018
Disagio e povertà abitativa sono un fattore specifico della disuguaglianza sociale. Le caratteris... more Disagio e povertà abitativa sono un fattore specifico della disuguaglianza sociale. Le caratteristiche della struttura produttiva ed economica, le politiche neo-liberiste e le trasformazioni della sfera politica plasmano lo spazio urbano e producono varie forme di esclusione (Castells 1981; Graziani 2005; Morlicchio 2012). Oggi, una delle pratiche informali più diffuse nelle città italiane è l'occupazione di edifici vuoti a scopo abitativo. Il paper vuole esaminare queste azioni che, oltre a soddisfare un bisogno primario come la casa, rappresentano una forma di attivazione dal basso e di riappropriazione sia dei tempi privati sia degli spazi in disuso (Piazza 2012; Harvey 2012; McGann 2014; Mudu, 2014). Ma in che modo i movimenti per il diritto all'abitare provano a sopperire alla mancanza d'interlocutori politici nella risoluzione di problemi strutturali? Come si organizzano le comunità di occupanti? Il contributo prova a rispondere a questi interrogativi riprendendo e aggiornando alcuni risultati della ricerca di dottorato sulle occupazioni abitative a Roma e i Movimenti per il diritto all'abitare, realizzata tra il 2012 e il 2016.
Este artículo analiza los movimientos de ocupación de dos ciudades italianas: Roma y Nápoles. A t... more Este artículo analiza los movimientos de ocupación de dos ciudades italianas: Roma y Nápoles. A través de una metodología de tipo cualitativo, en él se describen la historia, principios, prácticas, estrategias, organización formal e informal y la relación con las instituciones de los movimientos de la lucha por la vivienda romanos y de la Campaña napolitana de fin habitacional “Magnammece ‘o pesone” (Comámonos el alquiler). Tras una breve consideración sobre el contexto socioeconómico italiano y una reconstrucción histórica de las luchas por la vivienda, se describen y comparan las prácticas de ocupación para reflexionar sobre el significado que éstas adoptan en la actualidad neoliberal. El estudio de los movimientos urbanos activos en dos ciudades del área mediterránea europea intenta enriquecer las perspectivas teóricas y el conocimiento hacia una adecuada comprensión.
Questo articolo analizza le continuità e le discontinuità nelle esperienze di occupazione a scopo... more Questo articolo analizza le continuità e le discontinuità nelle esperienze di occupazione a scopo abitativo-residenziale in due casi italiani: Roma e Napoli. L'obiettivo è discutere i significati, le strutture e i principi che emergono dalle due esperienze selezionate le quali appartengono a diverse tradizioni: da una parte, una con storia consolidata, come nel caso di Roma; dall'altra, una esperienza che solo di recente ha conosciuto un processo di consolidamento, come nel caso di Napoli. I casi sono stati affrontati con un approccio comparato di stampo qualitativo che non ha l'intento di inquadrare le due esperienze in quanto modelli finali, piuttosto il fine ultimo è quello di esplorare gli aspetti locali che consentono di comprendere: le differenze tra i tipi di conflitti generati attorno al diritto all'abitare; le coalizioni, le organizzazioni di movimento e, in generale, i movimenti sociali e urbani a Roma e Napoli. Tenendo fissi questi obiettivi, l'articol...
L’articolo presenta il caso-studio realizzato al Quarticciolo, quartiere ERP situato nella perife... more L’articolo presenta il caso-studio realizzato al Quarticciolo, quartiere ERP situato nella periferia est di Roma. In primis si inquadra il contesto di studio e si esamina la composizione sociale degli abitanti e le tipologie di condizione abitativa. In seguito si analizzano le pratiche di accesso informale agli alloggi popolari e le istanze che muovono il “Comitato di quartiere Quarticciolo”, un’esperienza di lotta per la casa nata nel 2017. Obiettivo della ricerca e comprendere le motivazioni e i significati politici assunti dalle pratiche dal basso nei quartieri in cui il disinvestimento delle amministrazioni pubbliche e alto. Le informazioni sono state raccolte attraverso fonti secondarie e metodi qualitativi, come interviste semi-strutturate e osservazione partecipante. The article presents a research on the informal access to public housing and on the instances of the "Quarticciolo neighborhood committee", an experience of struggle for house born in 2017 in the easter...
Il De Martino. Storie Voci Suoni 31, 2021
Riflessioni e storie sulla condizione di lavoro delle operatrici e degli operatori sociali durant... more Riflessioni e storie sulla condizione di lavoro delle operatrici e degli operatori sociali durante e oltre il periodo della pandemia.
Presentazione di Paolo De Nardis Governance e Partecipazione Il modello della smart city per la r... more Presentazione di Paolo De Nardis Governance e Partecipazione Il modello della smart city per la riorganizzazione della logistica urbana di Eva F. Romeo e di Ylenia Cavacece Politiche urbane nella crisi Chi tutela il diritto all'abitare? Contraddizioni e spinte opposte nelle democrazie occidentali di Chiara Davoli Lavoro e consumo Quando Los Angeles bruciava di rabbia di Luca Alteri Innovazione e nuove culture Lo spazio pubblico ripensato: verso una reale "fruizione" dei diritti di Stefano Pratesi Futuro de los Derechos Humanos: Derechos Humanos en las Ciudades di Pablo Salinas Roma da capitale inevitabile a metropoli inadeguata. Riflessioni a partire dal saggio di Vittorio Emiliani, Roma capitale malamata di Alessandro Barile Redazione dell'Osservatorio sulla Città Globale
La situazione abitativa a Roma e in Italia. Analisi, traiettorie e politiche in la RIVISTA delle POLITICHE SOCIALI, 2018
Disagio e vulnerabilità abitativa rappresentano fattori specifici della povertà; per lungo tempo ... more Disagio e vulnerabilità abitativa rappresentano fattori specifici della povertà; per lungo tempo il fenomeno è stato ampiamente trascurato sia nell’ambito delle riflessioni teoriche sia dalle politiche sociali. Oggi sta riemergendo una nuova
questione abitativa come conseguenza di trasformazioni socio-economiche che moltiplicano situazioni di rischio ed emergenza. Questo contributo ha l’obiettivo di analizzare la situazione abitativa, con uno specifico focus sulla città di Roma.
Per la sezione "Politiche urbane nella crisi" della Newsletter dell'Osservatorio sulla Città Glob... more Per la sezione "Politiche urbane nella crisi" della Newsletter dell'Osservatorio sulla Città Globale, Chiara Davoli (Università di Siena) firma l'articolo "La questione abitativa a Roma. Studio di caso in un quartiere di edilizia residenziale pubblica: il Quarticciolo".
«Nell’immaginario comune la periferia evoca l’idea di una zona marginale della città, per certi aspetti degradata, la cui narrazione mediatica verte principalmente su fatti di cronaca. Le rappresentazioni delineate dai mezzi di comunicazione giustificano le politiche securitarie e i progetti di riqualificazione, che si innestano in modo alieno nel tessuto sociale di questi territori. La ricerca sociologica cerca di cogliere la complessità dei
fenomeni e superare una visione stigmatizzante.
Il caso di studio che presentiamo riguarda il “Quarticciolo”, un quartiere di edilizia residenziale pubblica collocato nella periferia est di Roma. Il presente contributo vuole proporre un breve excursus della ricerca
condotta nel 2020 insieme ad altri due ricercatori, altresì abitanti del territorio3 (Davoli, Pontoriero, Vicari, 2020). Lo studio ha avuto l’obiettivo di comprendere la portata del disinvestimento delle amministrazioni sugli alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) e indagare le risposta degli abitanti organizzati nel “Comitato di quartiere Quarticciolo”».
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Una conricerca sul lavoro di cura e sui processi di esternalizzazione dei servizi di welfare
Castelvecchi , 2023
Valeria Tarditi, Chiara Davoli Prefazione di Maura Cossutta Postfazione di Giulia Rodano Qual è ... more Valeria Tarditi, Chiara Davoli
Prefazione di Maura Cossutta
Postfazione di Giulia Rodano
Qual è la concezione che le donne hanno del lavoro e che ruolo ha questo nella loro vita? Quali sono le soddisfazioni e le frustrazioni che comporta? Quale impatto ha avuto la pandemia sulla loro situazione professionale? Lavoro diseguale riflette sulla condizione lavorativa femminile nella società contemporanea partendo dalle voci delle donne intervistate, che raccontano le proprie esperienze nel mercato del lavoro, le discriminazioni subite, ma anche la loro quotidianità, gli impegni relativi al lavoro non retribuito così come le attività partecipative in ambito sociale e politico. Ne risulta un quadro articolato da cui emerge, ancora vivida, tutta la complessità dei grandi temi affrontati dalla letteratura femminista e delle rivendicazioni dei movimenti per le donne.
Lo sfruttamento del lavoro immigrato in agricoltura non solo ha radici storiche pro-fonde ma è di... more Lo sfruttamento del lavoro immigrato in agricoltura non solo ha radici storiche pro-fonde ma è divenuto un fenomeno strutturale da cui ancora troppe imprese traggono profitti e vantaggi indebiti grazie a forme di concorrenza sleale. Da alcuni anni si è diffuso anche in Toscana assumendo tuttavia modalità peculiari che lo differenziano da quanto riscontrato in altre regioni: non tanto i tratti violenti ed eclatanti del caporalato «classico» quanto una molteplicità di forme meno visibili, spesso micro-territoriali e talvolta istituzionalizzate che, in ogni caso, producono conseguenze altrettanto inaccettabili, compromettendo la dignità dei lavoratori e mettendo in discussione la credibilità di una parte del settore agricolo. Il volume propone i risultati di una importante ricerca realizzata in Toscana all’interno di un progetto Fami con l’obiettivo di far emergere le specificità dello sfruttamento del lavoro immigrato e offrire indicazioni per rafforzare le politiche e le strategie di contrasto.
Chiara Davoli è l’autrice dei parr. 5.2, 6.1, 7.1, 7.2, 7.3 e, con Caterina F. Guidi, del par. 7.4
Report della ricerca svolta con il Laboratorio sulle disuguaglianze dell'Università di Siena sull... more Report della ricerca svolta con il Laboratorio sulle disuguaglianze dell'Università di Siena sulle forme di sfruttamento della manodopera straniera nell'agricoltura toscana.
Il Progetto Demetra Lavoro in agricoltura: le strategie per il reinserimento ha operato dal 2019 al 2021, grazie alle risorse F.A.M.I. (PROG-3076 Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo specifico 2 Integrazione/Migrazione legale – ON2 Integrazione – e con le ricorse del Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Nazionale “Inclusione” 2014-2020, Asse 3 – Priorità di Investimento 9i – Obiettivo Specifico 9.2.3., Sotto Azione III – Prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento nel settore agricolo). Il progetto ha riguardato l’ambito territoriale della Regione Toscana e ha inteso sviluppare un’azione di sistema regionale per il contrasto al caporalato, per dare supporto alle categorie fragili e per sviluppare azioni di Agricoltura Sociale.
Demetra è coordinato da Coldiretti Toscana ed è partecipato e promosso da diversi enti privati e pubblici: Ass. Arcobaleno, Coop. CAT, Ass. D.O.G., Coop. Arnera, Coop Giovani e Comunità, Coop. Arnera, Diocesi di Pistoia, ARCI Siena, Comune di Firenze, Pontassieve e Prato, S.D.S. Grosseto, Provincia di Pisa, Istituto superiore Sant’Anna, Provincia di Siena, Università degli Studi di Siena.
In particolare, l’unità di ricerca dell’Università di Siena – responsabile del WP 1 Ricerca sociale su caporalato e sfruttamento lavorativo in Toscana – è composta da Fabio Berti, Andrea Valzania, Chiara Davoli, Riccardo Franchini, Caterina F. Guidi. Project manager: Iacopo Benini.
CIRCO. Un immaginario ospitale di città, 2021
Un contributo all'interno di un volume collettaneo dal titolo "CIRCO, un immaginario ospitale di ... more Un contributo all'interno di un volume collettaneo dal titolo "CIRCO, un immaginario ospitale di città" del laboratorio CIRCO - Casa Irrinunciabile per la Ricreazione Civica e le Ospitalità. ISBN 979-12-59630-87-2 CIRCO. © Bordeaux 2021
I diritti umani. Tra teoria e prassi., 2014
Capitolo in volume collettaneo edito da Bordeaux. pp. 77-123
Non solo Balotelli. Le Seconde Generazioni in Italia, 2013
Capitoli in volume collettaneo (a cura di Simonetta Bisi e Eva Pföstl) sulle seconde generazioni ... more Capitoli in volume collettaneo (a cura di Simonetta Bisi e Eva Pföstl) sulle seconde generazioni di immigrazione
ACTAS OFICIALES DEL V CONGRESO DE LA RED ESPAÑOLA DE POLÍTICA SOCIAL (REPS) “Desigualdad y democracia: políticas públicas e innovación social” V Congreso REPS Barcelona , 2015
Este artículo analiza los movimientos de ocupación de dos ciudades italianas: Roma y Nápoles. A t... more Este artículo analiza los movimientos de ocupación de dos ciudades italianas: Roma y Nápoles. A través de una metodología de tipo cualitativo, en él se describen la historia, principios, prácticas, strategias, organización formal e informal y la relación con las instituciones de los movimientos de la lucha por la vivienda romanos y de la Campaña napolitana de fin habitacional "Magnammece 'o pesone" (Comámonos el alquiler). Tras una breve consideración sobre el contexto eocioeconómico italiano y una reconstrucción histórica de las luchas por la vivienda, se describen y comparan las prácticas de ocupación para reflexionar sobre el significado que éstas adoptan en la actualidad neoliberal. El estudio de los movimientos urbanos activos en dos ciudades del área mediterránea europea intenta enriquecer las perspectivas teóricas y el conocimiento hacia una adecuada comprensión de las formas de activación y de participación desde la base de la colectividad.
Tutti i diritti sono riservati, compresi la traduzione, l'adattamento totale o parziale, la ripro... more Tutti i diritti sono riservati, compresi la traduzione, l'adattamento totale o parziale, la riproduzione, la comunicazione al pubblico e la messa a disposizione con qualsiasi mezzo e/o su qualunque supporto (ivi compresi i microfilm, i film, le fotocopie, i supporti elettronici o digitali), nonché la memorizzazione elettronica e qualsiasi sistema di immagazzinamento e recupero di informazioni. Per altre informazioni o richieste di riproduzione si veda il sito www.egeaeditore.it. Date le caratteristiche di Internet, l'Editore non è responsabile per eventuali variazioni di indirizzi e contenuti dei siti Internet menzionati.
Sfruttamento del lavoro, diritti e salute nella società contemporanea, 1/2024, Welfare & Ergonomia, 2024
Negli ultimi decenni, le politiche di deregolamentazione del mercato del lavoro hanno risposto al... more Negli ultimi decenni, le politiche di deregolamentazione del mercato del lavoro hanno risposto alle trasformazioni economiche e alla crescente competitività globale con misure di flessibilità che hanno portato a precarietà occupazionale, sottoccupazione e lavoro povero. Il consolidarsi di forme contrattuali atipiche ha indebolito il diritto del lavoro e il sistema di garanzie stabilite dallo Statuto dei lavoratori e dalla contrattazione collettiva. Come afferma il Rapporto Oxfam del 2023, “la disuguaglianza non conosce crisi” ed è il risultato di scelte di politica pubblica che hanno prodotto profondi divari e una distribuzione iniqua delle risorse.
Le esternalizzazioni sono una forma di flessibilità organizzativa volta a ottimizzare la spesa e ridurre i costi del lavoro e della gestione del personale. Negli ultimi decenni, la normativa italiana ha favorito l'uso di lavoratori esternalizzati, riducendo tutele e diritti. L'articolo esamina l’evoluzione normativa delle esternalizzazioni sia nel comparto privato che pubblico. Attraverso due ricerche empiriche, si mettono a confronto i settori dell'agricoltura e dei servizi socio-educativi per evidenziare gli impatti delle esternalizzazioni sulle condizioni lavorative, in termini di precarietà, disuguaglianze salariali, dinamiche di potere e ricattabilità.
Nel settore dell'agricoltura toscana, l'articolo analizza le condizioni di sfruttamento dei lavoratori immigrati, spesso assunti da cooperative spurie e ditte contoterziste. Pratiche di caporalato e intermediazione illecita di manodopera, apparentemente legali, nascondono forme di sfruttamento brutale. Testimonianze dei lavoratori rivelano pagamenti irregolari, lunghe giornate lavorative e pressioni costanti per aumentare la produttività.
Nel settore dei servizi socio-educativi a Roma, si esaminano le condizioni lavorative degli operatori esternalizzati assunti da cooperative sociali. Questi lavoratori affrontano salari bassi, contratti precari e mancanza di tutele. L'introduzione della legge n. 328/2000 e l'adozione di modelli manageriali neoliberisti nella pubblica amministrazione hanno portato alla mercificazione dei servizi pubblici e alla precarizzazione del lavoro. Gli educatori socio-assistenziali operanti nelle scuole ma assunti da cooperative sociali, per esempio, sono spesso costretti a svolgere più lavori per raggiungere un reddito sufficiente, con una retribuzione netta tra 6 e 8 euro l'ora e senza continuità lavorativa durante le chiusure scolastiche.
Il contributo analizza anche alcune recenti vertenze aperte da lavoratori in diversi comparti, che evidenziano il crescente sfruttamento nei settori esternalizzati dei servizi e della logistica. I sindacati denunciano pratiche contrattuali illecite, dumping contrattuale e sfruttamento della manodopera migrante.
Pur trattando settori molto differenti, l'articolo dimostra come le esternalizzazioni permettano alle imprese di ridurre i costi a scapito della dignità e dei diritti dei lavoratori. I lavoratori agricoli, spesso stranieri, subiscono livelli di sfruttamento e vessazione particolarmente gravi, resi più acuti dalle politiche migratorie che li rendono vulnerabili e facilmente ricattabili. Analogamente, nel settore sociale e della cura, così come negli altri settori menzionati, lo sfruttamento avviene entro i confini della legalità apparente. Le imprese tracciano confini organizzativi che permettono di eludere vincoli normativi, facendo sembrare tutto in regola. Questo rende difficile individuare gli illeciti, se non attraverso controlli molto puntuali e rigorosi. Dietro questa facciata di legalità si nascondono fenomeni di lavoro grigio, sfruttamento e vessazioni gravi. Lavoratori e lavoratrici, consapevoli della precarietà della loro situazione, riescono a sindacalizzarsi o a uscire da questo sistema solo se meno vulnerabili (ad esempio, cittadini italiani o con alta formazione).
L'utilizzo di lavoratori esternalizzati emerge come una strategia per deresponsabilizzare l'utilizzatore finale della forza lavoro. In questa riorganizzazione del settore pubblico e privato, i rischi sono trasferiti dagli imprenditori ai lavoratori, che vedono peggiorare le proprie condizioni lavorativi. Questi processi di scomposizione dell’impresa e outsourcing organizzativo, inoltre, aumentano i gap in termini di tutele, reddito e diritti tra i lavoratori coinvolti nelle esternalizzazioni e i dipendenti assunti direttamente dall’azienda.
L’articolo conclude le sue analisi riflettendo sulla necessità di rimettere in discussione l’intera struttura organizzativa attraverso una regolamentazione più coraggiosa. Oltre ad aumentare i controlli nei luoghi di lavoro, è necessario rivedere il modo in cui è organizzata la produzione, la distribuzione e il lavoro.
Partecipazione e Conflitto, 2023
The recent interventions of the UN High Commissioner of Human Rights (OHCHR) to suspend evictions... more The recent interventions of the UN High Commissioner of Human Rights (OHCHR) to suspend evictions of tenants in Rome, Italy, allows us to shed light into the forthcoming social catastrophe caused by Italian housing policies, and into the new advancements of social movements for housing. As two scholar-activists involved both in research on housing and in political actions to prevent evictions, we describe how housing movements in Rome are facing the contradictions between local and international discourses on the right to housing.
Inclusione, produttività e crescita. Un'agenda per l'Italia, 2019
Il capitolo scritto insieme a Paolo De Nardis, Luca Alteri e Roberta Pascucci esamina le disuguag... more Il capitolo scritto insieme a Paolo De Nardis, Luca Alteri e Roberta Pascucci esamina le disuguaglianze sociali in diversi Paesi dell'Unione europea. Fa parte di un volume curato da Carlo dell'Aringa e Paolo Guerrieri, con prefazione di Enrico Letta, che contiene una raccolta di saggi dedicati ai temi della crescita, della produttività, delle disuguaglianze e della coesione sociale.
Conferenza SISP Torino , 2018
Disagio e povertà abitativa sono un fattore specifico della disuguaglianza sociale. Le caratteris... more Disagio e povertà abitativa sono un fattore specifico della disuguaglianza sociale. Le caratteristiche della struttura produttiva ed economica, le politiche neo-liberiste e le trasformazioni della sfera politica plasmano lo spazio urbano e producono varie forme di esclusione (Castells 1981; Graziani 2005; Morlicchio 2012). Oggi, una delle pratiche informali più diffuse nelle città italiane è l'occupazione di edifici vuoti a scopo abitativo. Il paper vuole esaminare queste azioni che, oltre a soddisfare un bisogno primario come la casa, rappresentano una forma di attivazione dal basso e di riappropriazione sia dei tempi privati sia degli spazi in disuso (Piazza 2012; Harvey 2012; McGann 2014; Mudu, 2014). Ma in che modo i movimenti per il diritto all'abitare provano a sopperire alla mancanza d'interlocutori politici nella risoluzione di problemi strutturali? Come si organizzano le comunità di occupanti? Il contributo prova a rispondere a questi interrogativi riprendendo e aggiornando alcuni risultati della ricerca di dottorato sulle occupazioni abitative a Roma e i Movimenti per il diritto all'abitare, realizzata tra il 2012 e il 2016.
Este artículo analiza los movimientos de ocupación de dos ciudades italianas: Roma y Nápoles. A t... more Este artículo analiza los movimientos de ocupación de dos ciudades italianas: Roma y Nápoles. A través de una metodología de tipo cualitativo, en él se describen la historia, principios, prácticas, estrategias, organización formal e informal y la relación con las instituciones de los movimientos de la lucha por la vivienda romanos y de la Campaña napolitana de fin habitacional “Magnammece ‘o pesone” (Comámonos el alquiler). Tras una breve consideración sobre el contexto socioeconómico italiano y una reconstrucción histórica de las luchas por la vivienda, se describen y comparan las prácticas de ocupación para reflexionar sobre el significado que éstas adoptan en la actualidad neoliberal. El estudio de los movimientos urbanos activos en dos ciudades del área mediterránea europea intenta enriquecer las perspectivas teóricas y el conocimiento hacia una adecuada comprensión.
Questo articolo analizza le continuità e le discontinuità nelle esperienze di occupazione a scopo... more Questo articolo analizza le continuità e le discontinuità nelle esperienze di occupazione a scopo abitativo-residenziale in due casi italiani: Roma e Napoli. L'obiettivo è discutere i significati, le strutture e i principi che emergono dalle due esperienze selezionate le quali appartengono a diverse tradizioni: da una parte, una con storia consolidata, come nel caso di Roma; dall'altra, una esperienza che solo di recente ha conosciuto un processo di consolidamento, come nel caso di Napoli. I casi sono stati affrontati con un approccio comparato di stampo qualitativo che non ha l'intento di inquadrare le due esperienze in quanto modelli finali, piuttosto il fine ultimo è quello di esplorare gli aspetti locali che consentono di comprendere: le differenze tra i tipi di conflitti generati attorno al diritto all'abitare; le coalizioni, le organizzazioni di movimento e, in generale, i movimenti sociali e urbani a Roma e Napoli. Tenendo fissi questi obiettivi, l'articol...
L’articolo presenta il caso-studio realizzato al Quarticciolo, quartiere ERP situato nella perife... more L’articolo presenta il caso-studio realizzato al Quarticciolo, quartiere ERP situato nella periferia est di Roma. In primis si inquadra il contesto di studio e si esamina la composizione sociale degli abitanti e le tipologie di condizione abitativa. In seguito si analizzano le pratiche di accesso informale agli alloggi popolari e le istanze che muovono il “Comitato di quartiere Quarticciolo”, un’esperienza di lotta per la casa nata nel 2017. Obiettivo della ricerca e comprendere le motivazioni e i significati politici assunti dalle pratiche dal basso nei quartieri in cui il disinvestimento delle amministrazioni pubbliche e alto. Le informazioni sono state raccolte attraverso fonti secondarie e metodi qualitativi, come interviste semi-strutturate e osservazione partecipante. The article presents a research on the informal access to public housing and on the instances of the "Quarticciolo neighborhood committee", an experience of struggle for house born in 2017 in the easter...
Il De Martino. Storie Voci Suoni 31, 2021
Riflessioni e storie sulla condizione di lavoro delle operatrici e degli operatori sociali durant... more Riflessioni e storie sulla condizione di lavoro delle operatrici e degli operatori sociali durante e oltre il periodo della pandemia.
Presentazione di Paolo De Nardis Governance e Partecipazione Il modello della smart city per la r... more Presentazione di Paolo De Nardis Governance e Partecipazione Il modello della smart city per la riorganizzazione della logistica urbana di Eva F. Romeo e di Ylenia Cavacece Politiche urbane nella crisi Chi tutela il diritto all'abitare? Contraddizioni e spinte opposte nelle democrazie occidentali di Chiara Davoli Lavoro e consumo Quando Los Angeles bruciava di rabbia di Luca Alteri Innovazione e nuove culture Lo spazio pubblico ripensato: verso una reale "fruizione" dei diritti di Stefano Pratesi Futuro de los Derechos Humanos: Derechos Humanos en las Ciudades di Pablo Salinas Roma da capitale inevitabile a metropoli inadeguata. Riflessioni a partire dal saggio di Vittorio Emiliani, Roma capitale malamata di Alessandro Barile Redazione dell'Osservatorio sulla Città Globale
La situazione abitativa a Roma e in Italia. Analisi, traiettorie e politiche in la RIVISTA delle POLITICHE SOCIALI, 2018
Disagio e vulnerabilità abitativa rappresentano fattori specifici della povertà; per lungo tempo ... more Disagio e vulnerabilità abitativa rappresentano fattori specifici della povertà; per lungo tempo il fenomeno è stato ampiamente trascurato sia nell’ambito delle riflessioni teoriche sia dalle politiche sociali. Oggi sta riemergendo una nuova
questione abitativa come conseguenza di trasformazioni socio-economiche che moltiplicano situazioni di rischio ed emergenza. Questo contributo ha l’obiettivo di analizzare la situazione abitativa, con uno specifico focus sulla città di Roma.
Per la sezione "Politiche urbane nella crisi" della Newsletter dell'Osservatorio sulla Città Glob... more Per la sezione "Politiche urbane nella crisi" della Newsletter dell'Osservatorio sulla Città Globale, Chiara Davoli (Università di Siena) firma l'articolo "La questione abitativa a Roma. Studio di caso in un quartiere di edilizia residenziale pubblica: il Quarticciolo".
«Nell’immaginario comune la periferia evoca l’idea di una zona marginale della città, per certi aspetti degradata, la cui narrazione mediatica verte principalmente su fatti di cronaca. Le rappresentazioni delineate dai mezzi di comunicazione giustificano le politiche securitarie e i progetti di riqualificazione, che si innestano in modo alieno nel tessuto sociale di questi territori. La ricerca sociologica cerca di cogliere la complessità dei
fenomeni e superare una visione stigmatizzante.
Il caso di studio che presentiamo riguarda il “Quarticciolo”, un quartiere di edilizia residenziale pubblica collocato nella periferia est di Roma. Il presente contributo vuole proporre un breve excursus della ricerca
condotta nel 2020 insieme ad altri due ricercatori, altresì abitanti del territorio3 (Davoli, Pontoriero, Vicari, 2020). Lo studio ha avuto l’obiettivo di comprendere la portata del disinvestimento delle amministrazioni sugli alloggi Erp (Edilizia residenziale pubblica) e indagare le risposta degli abitanti organizzati nel “Comitato di quartiere Quarticciolo”».
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Una conricerca sul lavoro di cura e sui processi di esternalizzazione dei servizi di welfare
Per comprendere un fenomeno occorre osservarlo dall'alto e da dentro.
Napoli Monitor, 2020
Poco prima del lockdown avevo scritto qualche appunto sulla situazione del litorale di Fiumicino.... more Poco prima del lockdown avevo scritto qualche appunto sulla situazione del litorale di Fiumicino. Durante la quarantena i principali comparti economici del territorio – trasporto, turismo, ristorazione e pesca – hanno subito un drastico rallentamento. La cittadina marittima di Fiumicino è distante qualche decina di chilometri da Roma ed è un comune autonomo dai primi anni Novanta. È uno dei più grandi centri pescherecci del mar Tirreno, attrae molti visitatori per la ricca ristorazione e ospita l’aeroporto internazionale più grande d’Italia per numero di passeggeri e traffico. A sessanta chilometri è presente il porto multifunzionale di Civitavecchia con quasi due milioni di metri quadri di banchine. In questa fase, la situazione riparte lentamente.
Nel corso del tempo, il territorio ha subito la presenza di raffinerie, discariche e centri di smaltimento dei rifiuti speciali. Negli ultimi anni gli abitanti si sono attivati contro un’altra grande speculazione, un porto turistico per millecinquecento barche private di grandi dimensioni, come yatch fino a ottanta metri, barche a vela e altre imbarcazioni di lusso. I lavori sono stati interrotti poco dopo il loro inizio per l’avvio di un’inchiesta giudiziaria sui meccanismi a scatole cinesi degli appalti. Nel 2013 è stato occupato il Bilancione, un presidio per la battaglia contro il porto e un nuovo spazio di socialità per gli abitanti del luogo.
jacobinitalia.it, 2020
https://jacobinitalia.it/scuola-chiusa-niente-stipendio/ In questi anni gli assistenti educativi... more https://jacobinitalia.it/scuola-chiusa-niente-stipendio/
In questi anni gli assistenti educativi per l'inclusione e il diritto allo studio dei soggetti svantaggiati sono stati esternalizzati e la sospensione della didattica li lascia senza retribuzione. Serve l'immediata stabilizzazione
Ancora prima dell’attuazione delle misure più stringenti per la gestione dell’emergenza da Covid-19, moltissimi erano i lavoratori già fermi da tempo, preoccupati per la propria situazione reddituale e lavorativa: ad esempio gli occupati nel settore dello spettacolo, del turismo, della ristorazione. Con la chiusura delle scuole, anche altre categorie rimangono bloccate; tra questi i più preoccupati sono gli assistenti educativi per l’integrazione (anche detti Oepa, operatori educativi per l’autonomia, ex Aec, assistenti educativi culturali) perché non verranno retribuiti per tutto il periodo della sospensione delle attività didattiche.
Se è vero che il Coronavirus mette tutti di fronte alla medesima situazione di rischio sanitario, non si può dire lo stesso per quanto riguarda le conseguenze reddituali ed economiche dei lavoratori. Ancora una volta questa emergenza sanitaria ci mette di fronte ai limiti di un sistema che ha prodotto una forte discriminazione tra tutelati e non tutelati, tra stabilizzati ed esternalizzati, soprattutto per quanto riguarda i servizi sanitari, socio-assistenziali ed educativi. Proprio questi settori, tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila, sono stati colpiti da pesanti tagli alla spesa pubblica. La ristrutturazione economica e sociale avvenuta in questi anni ha favorito l’esternalizzazione e, quindi, la mercificazione di molti servizi pubblici. In questo contesto, si sono affermati quegli attori che operano in situazioni di (quasi)mercato (come le cooperative, le imprese sociali, ecc.), perché hanno saputo garantire un minor costo del lavoro e una maggior efficienza dei servizi erogati.
Che ricadute ha tutto ciò sui lavoratori esternalizzati della scuola? Il ruolo e la condizione lavorativa degli Oepa è poco conosciuta. La normativa nazionale (l. 104/92) prevede che gli Enti Locali predispongano risorse e servizi per garantire agli alunni disabili il diritto allo studio e all’inclusione scolastica. Tuttavia ciascuna Regione eroga il servizio e regola la professione in modo differenziato su base territoriale. Addirittura in alcune zone, in particolare in alcune regioni del sud, questo ruolo all’interno delle scuole non è presente. Nel Lazio la figura esiste da decenni, ma è stata regolamentata appena tre anni fa. Tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila, il servizio è stato progressivamente esternalizzato dai Comuni e appaltato alle cooperative sociali. Le ricadute sulla condizione contrattuale sono pesanti.
Argomenti , 2020
L'articolo presenta il caso-studio realizzato al Quarticciolo, quartiere ERP situato nella perife... more L'articolo presenta il caso-studio realizzato al Quarticciolo, quartiere ERP situato nella periferia est di Roma. In primis si inquadra il contesto di studio e si esamina la composizione sociale degli abitanti e le tipologie di condizione abitativa. In seguito si analizzano le pratiche di accesso informale agli alloggi popolari e le istanze che muovono il "Comitato di quartiere Quarticciolo". Obiettivo della ricerca è comprendere le motivazioni e i significati politici assunti dalle pratiche dal basso nei quartieri in cui il disinvestimento delle amministrazioni pubbliche è alto. Le informazioni sono state raccolte attraverso fonti secondarie e metodi qualitativi, come interviste semi-strutturate e osservazione partecipante.
The squatting of popular housing spaces in Rome. The case study of Quarticciolo: genesis and meanings of a phenomenal collective Abstract The article presents a research on the informal access to public housing and on the instances of the "Quarticciolo neighbourhood committee", in the eastern suburban area Quarticciolo that is a popular housing district. The study examines the context and it analyses the social composition of the inhabitants and the different types of housing conditions. The research objective is to understand the political meanings and motivations assumed by bottom-up practices in neighbourhoods where the public administration's disengagement is high. The data have been collected through secondary sources and qualitative methods.
La mappatura è stata realizzata da Chiara Davoli e Leroy. La fotografia degli stabili occupati è... more La mappatura è stata realizzata da Chiara Davoli e Leroy.
La fotografia degli stabili occupati è frutto di un lavoro di tesi di dottorato dal titolo "Le occupazioni abitative a Roma: una pratica dei movimenti per il diritto all'abitare". In data 8 novembre 2016, sul territorio romano si contavano 64 occupazioni a scopo abitativo: nove indipendenti e cinquantacinque realizzate da organizzazioni che portano avanti azioni di lotta per il diritto alla casa e all'abitare.
Gialle sono le occupazioni di Action
Rosse sono le occupazioni di Coordinamento cittadino di lotta per la casa
Blu sono le occupazioni di Blocchi Precari Metropolitani
Arancione sono le occupazioni miste
Verdi sono le occupazioni di altre realtà e organizzazioni di movimento
Celeste sono le occupazioni indipendenti
Newsletter dell'Osservatorio sulla città globale, 2019
Numero della Newsletter edita dall'osservatorio sulla città globale, organo di studi dell'Istitut... more Numero della Newsletter edita dall'osservatorio sulla città globale, organo di studi dell'Istituto di Studi Politici "S. Pio V"