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Progetto Leonardo: Edizione Nazionale dei Manoscritti e Disegni di Leonardo da Vinci - Giunti

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Adorazione dei magi 1496 olio su tavola; 258 x 243 Firenze, Galleria degli Uffizi
Firmata e datata, la tavola fu eseguita per il convento di San Donato agli Scopeti, in sostituzione di quella commissionata a Leonardo nel 1481 ma da questi lasciata incompiuta. Rimasta l� sino al 1529, l�opera di Filippino entr� in possesso del cardinale Carlo de� Medici e nel 1666 pass� agli Uffizi. L�impostazione leonardesca dell�opera venne rispettata, almeno per la parte centrale, mentre la derivazione pi� evidente e diretta risulta quella dall�Adorazione dei magi di Botticelli del 1475, conservata anch�essa agli Uffizi. Molto simile � infatti la disposizione dei personaggi digradanti sui due lati, dove al centro la Sacra famiglia � posta in una posizione rialzata e circondata da quinte architettoniche. In entrambi i quadri sono, inoltre, rappresentati vari personaggi illustri, tra cui alcuni membri della famiglia Medici. La critica ha riconosciuto, nell�opera di Filippino, alcuni dei Medici �popolani�, ossia del ramo secondario della famiglia, che, per motivi politici, avevano aderito alla Repubblica savonaroliana: a sinistra Pier Francesco de� Medici, inginocchiato con un quadrante in mano, e dietro di lui, in piedi, i suoi due figli Giovanni con un calice in mano e Lorenzo al quale un paggio toglie la corona; nel gruppo di destra, in piedi e in primo piano, � stato riconosciuto Piero del Pugliese. Lo stile generale dell�opera � quello della fase tarda di Filippino, caratterizzata da una particolare raffinatezza dei dettagli e da un ritmo nervoso e inquieto delle forme, in armonia con le influenze d�oltralpe tipiche della fine del Quattrocento e qui presenti anche nel bellissimo paesaggio dello sfondo.