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furono fatti affluire in Sicilia tutti gli aerei antisom disponibili

Il convoglio italiano salp� da Taranto nel pomeriggio del 16 dicembre, mentre poco prima un aereo da ricognizione tedesco aveva individuato una formazione britannica composta da una corazzata e alcuni incrociatori a circa 55 miglia da Sidi el Barrani e con rotta ovest, si trattava in realt� di tre Il ( Naiad, Euryalus, Carlise ) e 7 Ct, al comando del contrammiraglio Vian, che stavano scortando il trasporto veloce Breconshire con 5000 tonnellate di nafta diretto a Malta, a queste navi sarebbe andata incontro dalla stessa isola la Forza K composta da 3 incrociatori e 2 Ct.
L'Amm Iachino, convinto che quella Nb inglese non potesse navigare senza almeno un'altra nave simile o un portaerei, decise prima di tutto di proteggere il convoglio e non si gett� subito addosso alla formazione inglese; poich� in successive ricognizioni si continuava a parlare di una Nb ma di nessun mercantile Iachino penso che quella squadra inglese avesse come scopo la distruzione del convoglio. La stessa cosa la pensava Vian che era stato informato da un sommergibile della presenza in mare di corazzate italiane in rotta verso Sud.
L'Amm Cunningham, dopo le dolorose perdite della Barham e del Galatea, conscio di aver pochi Ct per proteggere le sue due Nb rimaste decise di non salpare in aiuto di Vian, ma ordin� che la Forza K anticipasse il congiungimento con il convoglio, cosa che avvenne nelle prime ore del 17.
Durante la mattinata la formazione britannica fu pesantemente attaccata da 24 aerosiluranti italiani e 50 bombardieri tedeschi, ma senza alcun esito; Iachino che stava gi� manovrando per intercettare il nemico ( vincolato dalla scarsa velocit� delle vecchie Doria e Cesare ) aveva nel frattempo fatto lanciare l'idrovolante del Gorizia alle 10:15 e poich� questi non aveva scoperto nulla lanci� in rapida successione tutti quelli della Littorio e uno del Trento. Un aereo della Littorio scopr� il gruppo britannico, subito la formazione italiana aument� a 24 nodi e mise la prua sul nemico. Anche quest'ultimo aereo aveva tuttavia segnalato la presenza di una Nb: l'errore era dovuto al fatto che il Breconshire era dotato di fortissimo armamento antiaereo e essendo una nave di circa 15000 t fu scambiato sempre come una corazzata, fu un grave errore che condizion� di molto l'operato di Iachino.

La battaglia

Dopo aver scorto il nemico che si rifugiava dietro una cortina di nebbia, le corazzate italiane aprirono il fuoco alle 17:45 ad una distanza di ben 29.000 metri, poco dopo anche la III Div apriva il fuoco; Vian che aveva inviato il prezioso trasporto scortato da due Ct verso sud aveva ordinato a i Ct rimasti di attaccare a fondo per guadagnare tempo mentre i suoi incrociatori continuavano a spargere la nebbia artificiale. Infatti il sole era gi� tramontato e di li a poco Vian sapeva che gli italiani, senza radar, si sarebbero ritirati. La carica dei Ct britannici si spense presto tanto che alle 17:54 avevano gi� invertito la rotta, il Ct Kipling ebbe dei danni e un morto per un colpo da 203 scoppiato molto vicino. Alle 18:04 le navi italiane cessarono il fuoco.

Il convoglio britannico sano e salvo, scortato dalla Forza K, riusc� a raggiungere Malta il giorno dopo, mentre Vian e i suoi incrociatori subito dopo lo scontro fecero rotta a tutta velocit� per Alessandria. Nel pomeriggio del 17 gli inglesi avena scoperto che vi era un convoglio italiano in mare, le ricognizioni della mattina del 18 confermarono che le Nb italiane incrociavano ancora nella zona dello scontro e giustamente pensarono che le navi mercantili avrebbero tentato di raggiungere Tripoli nella notte, allora gli incrociatori Neptune, Aurora, Penelope e i Ct Kandahar, Lance, Lively, Havock si diressero a tutta forza verso il porto nemico per annientare anche questo convoglio. Questa volta per� la buona stella della Forza K nulla pot� contro un nuovo campo di mine appena posato dagli italiani: il Neptune in testa alla formazione urt� contro una mina che gli devast� la sala macchine immobilizzandolo; pochi istanti dopo l'Aurora e il Penelope colpirono anche loro due mine, il primo con gravissimi danni e pi� di 100 morti riusc� a stento a raggiungere Malta, il secondo ebbe danni meno gravi. Il Ct Kandahar che non voleva abbandonare il Neptune al suo destino tent� di prenderlo al rimorchi� ma cos� facendo fu colpito in pieno da una mina che gli asport� completamente la poppa. Il Neptune incass� altre tre mine prima di affondare mentre il Kandahar affond� soltanto il 20.

La Forza K aveva cessato di esistere, quando gli fu comunicata la notizia a Cunningham questi disse che peggio di cos� l'anno non poteva finire: in realt� per l'Amm inglese il peggio doveva ancora venire , la stessa notte la X Mas entr� nella storia con l'impresa d'Alessandria.

Considerazioni

Per una volta un convoglio era arrivato intatto a destinazione, ma a che prezzo: per due mesi la marina si chiuse nei porti senza nemmeno uscire pi� per esercitazioni per compensare l'enorme quantit� di nafta consumata. La ricognizione aerea fu ancora una volta insufficiente e confusionaria se Iachino non fosse stato convinto della presenza della Nb avrebbe distaccato la Littorio e la III Div a 28-30 nodi contro il nemico sin dalla mattina e probabilmente avrebbe potuto infliggergli perdite rilevanti. Dall'altra parte bisogna ammirare l'audacia con il quale gli inglesi condussero la guerra: fecero salpare 3 Il e 4 Ct per cercare di intercettare un convoglio che probabilmente non avrebbero mai raggiunto, questa volta gli and� male ma quante volte fecero strage dei nostri convogli!!