International Meditation Center Italia - john coleman (original) (raw)

IL MAESTRO : JOHN COLEMAN (3)

Il fiore fu che me ne tornai stringendo i denti al mio intensivo e poi andò come doveva andare, tant'è che sono ancora qui, a mangiare ciclicamente riso e verdurette in silenzio.

Dimenticavo di dire che durante quel primo intensivo, infransi praticamente tutti i precetti più qualcun altro.

Per inciso,ciò mi provocò delle complicate avventure interiori, per cui sconsiglio vivamente l'esperienza.

Ma la mia generazione, oltre ad essere di poeti e navigatori, era anche una generazione di rivoluzionari a 360 gradi.

Le regole di qualsiasi tipo ci andavano strettissime, romperle era quasi un riflesso automatico, tanto per mettere le cose in pari.

In quell'occasione, conobbi un aspetto di John Coleman che apprezzai molto anche in seguito, e che é una delle caratteristiche specifiche dell'insegnamento di John: e cioè la capacità di richiedere disciplina, impegno e responsabilità dandoti gli strumenti per scoprire cosa siano la disciplina l'impegno e la responsabilità e nient'altro, neanche un santino o una fotoricordo a cui attaccarti.

A qualcuno forse sembrerà strano, ma astenersi da diventare il confessore, la madre, il padre, dio, la zia, un mirabile esempio, un mostro di crudeltà, un santo, una sentina di nequizie ecc. per i propri studenti, richiede una capacita elementare e raffinatissima, come tutto ciò che ha inerenza al Dhamma. IL MAESTRO : JOHN COLEMAN (5)

Richiede cioè la capacità di lasciare qualcun'altro solo con le proprie proiezioni, dopo avergli dato gli strumenti per suscitarle, portarle in luce, ed affrontarle.
Molto spesso noi riusciamo più o meno a compiere i primi due passi, ma desideriamo che qualcuno compia il terzo per noi.

E la richiesta pressante che in infiniti modi diversi noi portiamo al nostro insegnante, é la stessa che abbiano posto ai nostri genitori, alla società e a dio: risolvimi il problema, maledizione!

Risolvimelo dandomi una ricetta, un pezzo di carta, un immagine o qualcosa che mi tranquillizzi e che soprattutto possa accusare, se per caso casco in una pozzanghera a faccia in avanti. Invece niente.

C'è solo un sentiero, l'orizzonte é coperto da una nebbiolina vaga.
John mi ha sempre dato delle risposte quando gli ho fatto delle domande, a volte dicendomi che non aveva risposta.

Non lo ho mai potuto considerare indenne da errore, perché ha sempre insegnato che gli uomini imparano solo tramite l'errore, e ho visto che é vero.

Ha sempre avuto un'umiltà profonda, reale, per cui é la sola persona che non mi renda sgradevole e fittizia la parola stessa.

Ha un grande cuore, edivide i suoi meriti con gli altri esseri viventi solo perché questa é la natura del cuore.

Per questo é il mio insegnante, ed io per sempre divido i miei pochi meriti con lui.

da 'La Mente Tranquilla' di J.E.Coleman