Sulle tracce della Cúmba di Fabrizio De André. L’antitesi tra amore e matrimonio come genesi della disamistade (original) (raw)

All’origine dell’amor di libro in Ezio Gribaudo

Ezio Gribaudo, i libri metafora di una vita. [Catalogo della mostra] Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, Sala mostre – Ridotto dell’Auditorium Vivaldi, 5 maggio – 3 giugno 2018, a cura di Paola Gribaudo, Pistoia, Gli Ori, 2018, pp. 9-23.

“Crisi di coppia con concubina e figli. Gli amori di Abramo nell’oratorio musicale del secondo Seicento italiano.” In La coppia nella Letteratura Italiana: ricerche e riflessioni, ed. Fabrizio Bondi, Paolo Gervasi, Serena Pezzini and Martyna Urbaniak, 23-34. Pisa: Pacini Fazzi, 2015

Nel corso degli anni, durante le ore della sera e della notte, Sancho Panza, che però non se ne è mai vantato, procurò al suo diavolo, cui diede in seguito il nome di don Chisciotte, una quantità di romanzi di cavalleria e di brigantaggio e riuscì ad allontanarlo da sé in maniera che questi, privo di controllo, compì le sue matte gesta, le quali però, in mancanza d'ogni oggetto prestabilito -che avrebbe dovuto essere appunto Sancho Panza -, non fecero del male a nessuno. da uomo libero Sancho, imperturbabile e forse animato da un certo senso di responsabilità, seguì don Chisciotte nelle sue scorribande e ne ricavò, sino alla sua fine, un grande e utile divertimento.

Le morbose fantasie di Tanizaki Jun’ichirō: il matrimonio nel romanzo "La chiave", in Briciole di discorsi amorosi, Pisa, Campano Edizioni, 2018, pp. 77-81.

insieme elogio della brevità. Come a un simposio ideale, un gruppo di amici è invitato a parlare in piena libertà del tema inesauribile, il tema dei temi. Dalla Bibbia alla canzone d'autore, dalla lirica d'amore alla trattatistica, dall'invenzione narrativa alla lessicografia: le sezioni che raccolgono i contributi di questa 'miscellanea per nozze' mettono in comunicazione fra loro testi, generi, epoche, umori e stili diversi cogliendone il legame con sei declinazioni possibili (Gioco, Ossessione, Desiderio, Pozione, Legame, Parola). Tra goliardia e serietà, anarchia stilistica e taglio accademico.

'Contra amorem’: l’inedita novella di Anzolo e Valeria nel ms. Marston 412 della Yale University, in La novella italiana dal Decameron al Rinascimento a cura di Elisa Curti e Flavia Palma, Schede Umanistiche, XXXVI/1, 2022, pp. 125-143.

2022

The contribution is the first study dedicated to the little known and unpublished Venetian short story Anzolo and Valeria, which has survived in a single copy within the ms Marston 432 of Yale University, of which the author is preparing the edition. In the first section, the author analyzes the relationship between Anzolo and Valeria and the other four stories of the manuscript, conceived as a wedding gift in 1507 (three short stories belong to the well-known collection entitled the Refugio de’ miseri, the fourth is the Justa Victoria by Felice Feliciano). Particular attention is dedicated to the structure of Anzolo and Valeria, and to the complex relationship between the prefatory letter -- addressed to an unknown person named Sennuccio to dissuade him from continuing to love -- and the story that narrates the unhappy love of the two young lovers Anzolo and Valeria. It is also shown how the short story should now be included in the corpus of the fifteenth-century non-Tuscan “spicci- olate” (unframed short stories). In the second part, the author shows how the story of Anzolo and Valeria is focused on the theme of the correct practice of the virtue prudence, deemed effective in controlling the irrational love instinct. Il contributo è il primo studio dedicato alla quasi sconosciuta e inedita novella veneziana Anzolo e Valeria sopravvissuta in un unico esemplare nel ms Marston 432 della Yale University di cui l’autore sta preparando l’edizione. Si analizza il rapporto della novella con le altre quattro del codice concepito nel 1507 come dono di nozze (tre novelle appartengono al Refugio de’ miseri, la quarta è la Justa Victoria di felice Feliciano). Se ne studia la struttura soffermandosi in particolare sul complesso rap- porto tra la lettera prefatoria -- rivolta a un non meglio conosciuto Sennuccio per dissuaderlo dal continuare ad amare -- e la novella che racconta la storia dell’amore infelice dei due giovani Anzolo e Valeria). Viene mostrato come la novella debba essere ora inclusa nel corpus delle spicciolate non toscane quattrocentesche. Nella seconda parte si mostra come la novella sia incentrata sul tema della corretta pratica della virtù della prudenza efficace per controllare l’irrazionale istinto amoroso.

Stravaganze di Annibale. Rappresentazioni cariane dell'amore in verso e prosa

E. GARAVELLI, Stravaganze di Annibale. Rappresentazioni cariane dell’amore in verso e prosa, in Stravaganze amorose. L’amore oltre la norma nel Rinascimento. Extravagances amoureuses. L’amour au-delà de la norme à la Renaissance. Actes du Colloque international du groupe de recherche Cinquecento plurale, Tours, 18-20 septembre 2008, a cura di Elise Boillet e Chiara Lastraioli, Paris, Champion, 2010, pp. 209-234

I percorsi divergenti del dialogo d’amore: la "Deifira" di L.B. Alberti e i suoi "doppi"

Albertiana 2 (1999) STEFANO CRACÒUCI zione. Manca nella Dei/ira la condiscendenza di un più preciso dénouement, che sia di ragione affabulatoria o di ragione didascalica; manca nell'uno e nell' altro interlocutore quel requisito imprescindibile di ogni corretta conversazione che è l'attitudine all'ascolto, quale disponibilità al compromesso e all'eventuale modificazione dei propri assunti.

L'olmo e la vite: metamorfosi di unʼimmagine coniugale tra Rinascimento ed età moderna, in "Marco Praloran 1955-2011. Studi offerti dai colleghi delle università svizzere", a cura di Silvia Calligaro e Alessia Di Dio, Pisa, ETS («Quaderni della Sezione di Italiano», 7), 2013, pp. 137-57.

* «…quos neque disiungat foedere summa dies». A Marco, questa piccola collana di abbracci vegetali, duettando ancora con lui sulle note del suo amato Rossini. 1. Demetz 1958, che prendeva le mosse dall'allora recente opera di Curtius, uscita nel 1948 (Curtius 1992). 2. Una «specie di ossimoro figurale», secondo Pozzi 1974, p. 70. L'olmo e la vite: metamorfosi di un'immagine coniugale tra Rinascimento ed età moderna * gabriele bucchi