Literature, Advertising and Return of the Repressed (original) (raw)
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2013
Abstract
Fin da quando ho avuto a che fare con l’ipotesi elaborata da Francesco Orlando secondo la quale la letteratura e sede di un ritorno del represso mi sono chiesto che cosa nella nostra epoca di deregulation, di caduta di censure e tabu, potesse occupare il posto del represso. Quali comportamenti, valori, convinzioni possono suscitare un tale scandalo da richiedere oggi nelle opere di fiction il baluardo di formazioni di compromesso, negazioni freudiane e ambivalenze? La letteratura dei giorni nostri, rispetto alla tradizione delineata da Orlando, sembra situarsi in una condizione postuma, al di la di una frattura che ha posto fine idealmente a una lunga storia di repressione, di morali coercitive e limitanti. Dopo tutto uno dei sociologi piu influenti ai giorni nostri, Zygmunt Bauman, ha delineato il passaggio epocale da disagio della civilta freudiano all’odierno disagio della liberta. Il problema del desiderio ai giorni nostri non sarebbe tanto lo scontro con un limite, un divieto, quanto invece una liberta indeterminata che rischia di tramutarsi in smarrimento, perdita di intensita e significato.
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