Volumi Antichi -ALETTA (original) (raw)
Volumi antichi: libro aperto sulla città
estratto di Roma un volume che, omaggio al capo del governo, era stato da questi donato al Governatorato per essere …collocato in idonea raccolta. Si trattava di un esemplare tra i più antichi, dell'Antiquae Urbis Splendor di Giacomo Lauro contenente, come specifica la lettera del segretario particolare del capo del governo, specialmente immagini di antichi edifici romani 3 (Fig. V, cat. 180). È infatti l'edizione del 1614 di Giacomo Mascardi senza il testo sul verso delle tavole che comparirà invece nell'edizione di Andrea Fei del 1641 (cat.87). Con procedura anche più diretta, nel '37, viene donato al Museo di Roma dal Governatorato il volume di Ridolfino Venuti Collectanea antiquitatum romanarum (cat. 167) del 1736, consistente in tavole incise all'acquaforte, già nella biblioteca del castello di Neder-Hennert in Olanda e da qui prelevato da Luisa e Iacob Constant van Wassenau 4 per farne omaggio al Duce del Fascismo (Fig. VI-b). Sempre nel '37 perviene alla nascente collezione del Museo una guida di Roma del 1793, con dedica autografa di Joinville Chantecaille al duce datata Bordeaux, 5 Mai 1936 (cat. 127), insieme anche ad una raccolta di vedute della città di Pieter Schenk 5 (Fig. VII). Agli anni trenta risale anche l'acquisizione temporanea, poi divenuta permanente, di libri, opere e documenti di proprietà dell'ex circolo di artisti tedeschi, al Museo di Roma, in occasione della mostra dei pittori di Olevano 6. Si tratta ancora una volta, per la maggior parte, di volumi di incisioni: la collezione delle 49 incisioni con scene dell'Iliade e dell'Odissea di Bonaventura Genelli, le 24 tavole di Les Argonautes (cat. 40) realizzate su invenzione di Asmus Jakob Carstens ed incise da Joseph Koch del 1799, e le 12 tavole disegnate ed incise da Johannes Riepenhausen della Vita di Raffaelle da Urbine del 1833. Ma la provenienza più consistente e sistematica di questo primo nucleo di vo