Carlo Placeo, Cultura di destra e società di massa di Mimmo Cangiano, «Oblio», XII, n. 46, dicembre 2022. (original) (raw)

Recensione, Cangiano M., Cultura di destra e società di massa, Europa 1870-1939, Nottetempo, Milano, 2022.

Polemos, Materiali di filosofia e critica sociale, 1/2022, a cura di Pelilli E., Martel J. R., 2022

Il volume Cultura di destra e società di massa, Europa 1870-1939 è il nuovo volume, edito dalla casa editrice Nottetempo, di Mimmo Cangiano.Il testo presenta un’impostazione metodologica peculiare. L’autore affronta infatti i principali temi caratterizzanti la cultura di destra dal punto di vista degli studi letterari ma anche con un approccio storico e di analisi filosofica. Inoltre, i temi centrali che si vogliono mostrare al lettore e alla lettrice, una volta enucleati, vengono affrontati in base a quelli che potremmo chiamare tre cardini metodologici: un’attenta ricognizione degli autori, anche i cosiddetti nomi minori, la contestualizzazione geografica e cronologica, l’analisi letteraria e filosofica.

Massimo Carloni, Il riso liberatore di Cioran in AA.VV., Cioran e l’Occidente Utopia, esilio, caduta a cura di Fabrizio Meroi, Mattia Luigi Pozzi e Paolo Vanini, MIMESIS, 2017.

This article studies the presence of laughter in the works and thought of Cioran. Having determined the essential relationship of laughter with the experiences of death and madness, it analyzes the Cioranian humoristic vision of the world. Comparing Cioran's laughter with Democritus', the human condition is viewed on its ridiculous aspect, especially in its utopian and ideological inclinations. The last part examines self-mockery and irony as tactics for Cioran art-de-vivre, with whom he has overcome the problem of suicide.

"Musica e massa popolare": Luigi Nono e la sua percezione del Mezzogiorno

Il Mezzogiorno italiano: Riflessi e immagini culturali del Sud d’Italia / El Mediodía Italiano: Reflejos e imágenes culturales del Sur de Italia (a cura di Carmen F. Blanco Valdés, Linda Garosi, Giorgia Marangon, Francisco J. Rodríguez Mesa), 2016

stato uno dei compositori più importanti del XX secolo, sia in Italia che all'estero. Esponente della "Scuola di Darmstadt" negli anni '50, insieme a compositori del calibro di Boulez e Stockhausen, Nono coniugò costantemente la sua attività di compositore con un'intensa militanza politica ed intellettuale, attestata per esempio dalla sua candidatura con il Partito Comunista Italiano alle elezioni politiche del 1963 1 , o dall'incarcerazione ed espulsione dal Perù nel 1967, a seguito di dichiarazioni scomode, rilasciate durante un intervento all'Università di Lima, a favore dei guerriglieri uccisi e imprigionati dalla Guardia Civil 2 . Lavorò moltissimo su testi di Pavese, tra gli altri, e poi dalla metà degli anni '70 cominciò a collaborare intensamente con Massimo Cacciari 3 .

Non più trionfi e panoplie ma mestoli e marmitte: l’Apicio di Mino de’ Rossi miniato da Giovanni Battista Cavalletto e il gusto degli umanisti bolognesi

L'intervento è frutto di un lavoro ampiamente condiviso e a lungo discusso da entrambi gli autori, la prima parte si deve ad Andrea Severi, mentre la seconda a Paolo Cova. Nella prima si analizzano le testimonianze letterarie dell'Umanesimo bolognese in relazione alla cultura alimentare e al gusto. Viene poi indagato lo splendido "De re coquinaria" di Apicio appartenuto al senatore Mino de’ Rossi e conservato oggi presso la Bodleian Library di Oxford. Nella seconda parte si affronta invece lo studio della decorazione miniata del codice, in relazione ad altri esempi coevi e si contestualizza l'opera all'interno dello straordinario percorso artistico di Giovanni Battista Cavalletto.