VILLA, Cristina. '… e Mnemosine, confusa e smarrita, vaga tra le rovine. Monumenti e luoghi della memoria della deportazione razziale in Italia'. Memoria collettiva e memoria privata: il ricordo della Shoah come politica sociale , a cura di Stefania Lucamante (original) (raw)
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"Memoria collettiva e memoria privata: il ricordo della Shoah come politica sociale", UTRECHT, Igitur Utrecht Publishing & Archiving Services, ISBN/ISSN: 9789067010245
Che cosa significa elaborazione del passato, scrive: "La questione che cosa significa elaborazione del passato deve essere chiarita. Essa si fonda su un'espressione divenuta […] un modo di dire che non può che insospettire". Nel cogliere lo spunto offerto dal tema "ricostruzione di una memoria collettiva antecedente alla Shoah in Italia" si è riconosciuta la possibilità di ricostruire l'eccidio di cittadini ferraresi (perpetrato ai danni, indistintamente, di antifascisti, ebrei, cittadini rastrellati per strada da squadre fasciste alla fine del 1943, come rappresaglia per l'uccisione di un gerarca) e le sue implicazioni rispetto alle nozioni di 'memoria', 'storia' e 'letteratura', alla luce di due opere tra loro differenti per genere, ma che certo condividono la medesima prospettiva del "testimone morale" -per adoperare la formula margalitiana -ovvero le memorie di Corrado Israel De Benedetti, Anni di rabbia e di speranze, e il racconto di Giorgio Bassani Una notte del '43, un'opera esemplare al cuore della quale Bassani indaga il ruolo della testimonianza -e della memoria in rapporto all'esperienza umana nell'Italia del primo dopoguerra -con l'esito, tutt'oggi per nulla scontato, di offrire una tra le più significative riflessioni contemporanee rispetto ad una nozione quale è, appunto, quella di "elaborazione del passato" finendo, nel contempo, per tradire il dovere retorico ad una precisa memoria, preferendole il ricordo impreciso.
Clara Ferranti, 2022
(ISBN 978-88-6056-788-8) Il volume è il VI numero della Collana «Il tempo, la storia e la memoria» e raccoglie i contributi di studiosi esperti della Shoah che hanno collaborato ai tre seminari di Disseminazione della Memoria (Storia e didattica della Shoah), istituiti all’Università di Macerata nel 2015, 2016 e 2017, organizzati dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria. Lo scopo essenziale e imprescindibile della Memoria non è il ricordare agli uomini del presente una pagina tenebrosa del passato, bensì quello di edificare la persona, un’etica, una morale e una spiritualità per un fine ultimo ineludibile alla coscienza umana: contrastare la zona del compromesso interiore che costituisce il principale ostacolo all’adesione incondizionata a quella humanitas che sola ci mette in grado di penetrare gli orrori della Storia e di costruire un mondo mai dimentico degli esiti nefasti dell’intolleranza, del sopruso, della logica del privilegio. Proprio perché l’evento Shoah è accaduto, sovrasta su chi vive il dopo la necessità di “incarnare” la Memoria, di conglobarla cioè nell’essere, nel pensare e nell’agire, come antidoto al ripetersi degli orrori, per essere in grado di riconoscere e di rifiutare analoghe dinamiche coercitive e discriminatorie. Spetta agli studiosi, ai cultori e agli specialisti scrutare e far conoscere ogni aspetto che ha reso possibile la Shoah, spetta a chiunque incarnare la Memoria per farne stile di vita, per essere noi la loro bandiera dopo l’ultimo testimone.
2017
Giuntina Il Progetto "Rimon -Percorsi ebraici e comunità locali in Lombardia", cofinanziato dalla Fondazione Cariplo, ha preso l'avvio nel 2013 con il coordinamento della Comunità Ebraica di Milano. Il risultato più evidente è la realizzazione del sito www.itinerariebraici.it, -prima rete dedicata all'ebraismo lombardo, in particolare per le Province di Mantova, Cremona, Brescia e Milano -, che individua le risorse culturali di un territorio significativo per estensione e per rilevanza storica. L'analisi delle dinamiche storiche che hanno condotto alla nascita, al consolidamento e alla mobilità delle comunità ebraiche lombarde è alla base di Rimon, che prevedeva interventi strutturali per il recupero o la valorizzazione di luoghi storici della memoria ebraica, attività di formazione in merito alla cultura ebraica in Lombardia e iniziative di animazione territoriale, soprattutto con riferimento all'enogastronomia e alla fruizione dei beni storico-architettonici ebraici. La Fondazione Sanguanini Rivarolo Onlus si è occupata del planning di eventi, materia in cui vanta una lunga tradizione. Una prima iniziativa ha riguardato, nel maggio 2015, l'organizzazione a Viadana e Mantova di un convegno dedicato alla figura dell'importante rabbino Marco Mortara, che ha prodotto la pubblicazione della monografia Nuovi studi in onore di Marco Mortara nel secondo centenario della nascita, a cura di Mauro Perani ed erManno Finzi, «Quaderni di Materia Giudaica» 5, Editrice Giuntina, Firenze 2016. Il presente volume illustra le proposte culturali della Fondazione Sanguanini, in partnership con la Fondazione Bondoni Pastorio di Castiglione delle Stiviere, concretizzatesi in tre incontri su fatti e figure dell'ebraismo lombardo fra Rinascimento ed Età Moderna (Mantova, ottobre-dicembre 2015). L'auspicio dei curatori è che altri capitoli si aggiungano in futuro a questo primo volume di "Lombardia judaica", nel quale si è mirato a focalizzare l'età aurea di Mantova, la stagione d'idee, invenzioni e progetti intellettuali, che si stende tra il Quattro e il Seicento, i secoli del dominio gonzaghesco. In antitesi a tale periodo aureo, è la narrazione del fato della milanese Liliana Segre nel quadro della Shoah.
Nell’ambito delle politiche della memoria dell’Unione europea finalizzate a creare un’identità comune fra i paesi membri, centrale è il ricordo della Shoah come “mito fondante negativo” dell’Europa su cui basare la difesa dei valori della democrazia e dei diritti umani. Le ombre del passato approfondisce, in chiave comparativa, il caso della Polonia e dell’Italia, prendendo in considerazione il tema della memoria pubblica del genocidio degli ebrei: i saggi che compongono il volume, opera di qualificati studiosi, ne indagano le complesse problematiche storiche, politiche e giuridiche. Dal confronto emergono importanti differenze; ma si evince anche una comune difficoltà nel rapportarsi in maniera trasparente a un passato che è in grado di incrinare ogni mitologia nazionalista e di vanificare ogni tentativo culturale e politico di edulcorare la verità storica.