La Responsabilità degli advisor nel Regno Unito. (original) (raw)
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La responsabilità degli amministratori di s.r.l.
La responsabilità degli amministratori di società a responsabilità limitata SOMMARIO: 1. Premessa. -2. L'azione sociale di responsabilità. La legittimazione del singolo socio e della società. -2.1. Segue: l'ammissibilità della tutela cautelare ante causam. -2.2. Segue: rinuncia e transazione. -3. L'esperibilità dell'azione sociale da parte dei creditori sociali. -4. La responsabilità verso i singoli soci e verso i terzi. -5. La responsabilità dei soci che hanno deciso o autorizzato il compimento di atti dannosi. -6. La legittimazione del curatore fallimentare.
Rivista di diritto internazionale privato e processuale, 2013, p. 385 ss.
Cassazione sulla giurisdizione per le azioni di responsabilità proposte dagli investitori contro le agenzie di rating. -2. I tratti distintivi dell'attività di rating e la loro rilevanza internazionalprivatistica. -3. L'interpretazione dell'art. 5 n. 3 del regolamento Bruxelles I nella giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea. -4. Il ruolo della protezione della vittima nell'interpretazione dell'art. 5 n. 3 in relazione agli illeciti finanziari. -5. L'individuazione del luogo del fatto generatore del danno: il luogo in cui è stabilita l'agenzia di rating. -6. L'individuazione del luogo del danno: considerazioni generali. -7. Segue: il luogo del danno meramente patrimoniale. -8. Segue: la localizzazione del danno da rating errato: il mercato su cui il titolo viene negoziato ed acquistato. -9. La difficoltà di determinare la giurisdizione per gli illeciti che hanno ad oggetto titoli quotati su piú mercati o al di fuori di un mercato regolamentato.
Responsabilità e rischio nel Reg. UE 2016/679
Le Nuove Leggi Civili Comm.,, 2017
Il presente contributo, muove da un’analisi critica del nuovo Regolamento UE 2016/679, mettendo in luce come quest’ultimo non tenga adeguatamente in conto delle implicazioni delle forme più avanzate di elaborazione dei dati. In tale ottica, viene sottolineato come le sfide correlate a tali nuove forme di analisi debbano trovare proprio nella gestione del rischio un’efficace risposta. Guardando alla disciplina in materia di responsabilità e rischio delineata dal nuovo Regolamento, emerge tuttavia come tale modello, pur costituendo un indubbio avanzamento verso un’efficace tutela dei singoli, presenti ancora limiti e criticità applicative, nonché sia carente di una visione che guardi al rischio nella sua multiforme complessità e nella sua dimensione collettiva.
Il COUNSELING: LA RELAZIONE CHE AIUTA
Tutti gli esseri umani vogliono sicurezza (cibo, vestito e riparo) e desiderano amore e approvazione; essi bramano anche varietà, avventura, progresso compreso l'apprendimento, e, in vario grado, cercano un bene ultimo, la forza etica che l'uomo vede in Dio o nella sua religione. Molti operatori della salute, in tutte le età, hanno notato la difficoltà o addirittura l'impossibilità di separare le attività che riguardano la salute dal modello totale di vita. Una attività per la salute che ignori qualcuno dei bisogni fondamentali lotta contro natura, una forza indomabile, una alleata incomparabile. Perciò il piano di assistenza deve essere fatto riconoscendo che la persona in cura tende costantemente alla sicurezza, approvazione, amore, avventura, istruzione e a un rinnovamento della sua fede in Dio o in un principio etico universale. Gli operatori sanitari non possono rispondere a tutti questi bisogni del paziente, ma possono aiutarlo a creare condizioni o a impostare un piano che renda possibile la soddisfazione di queste esigenze. Un malato soffre non tanto per la malattia quanto per la minaccia che ne deriva alla sua sicurezza economica, ai suoi rapporti con gli altri, alle sue attività che danno varietà e piacere alla vita. La malattia può anche minacciare la fede del paziente nella bontà ultima della vita; egli non può credere in un Dio che permetta che accadano cose così terribili. Possono credere di aver perso il favore di Dio e considerare la malattia una punizione. Perciò il piano di assistenza deve essere fatto riconoscendo che la persona in cura tende costantemente alla sicurezza, approvazione, amore, avventura, istruzione e a un rinnovamento della sua fede in Dio o in un principio etico universale."