La evaluación como “promoción interna” (original) (raw)
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2018
L’articolo espone il punto di vista dei ricercatori italiani sul percorso di ricerca formazione valutativa realizzato, in qualita di consulenti, in collaborazione con ricercatori brasiliani per mettere a punto indicatori di qualita valevoli per i servizi dell’infanzia del Brasile. Il percorso ha fatto riferimento a un approccio di valutazione riflessiva partecipata messo a punto dai ricercatori italiani con numerose ricerche condotte nei servizi educativi italiani: la valutazione come “promozione dall’interno” (Savio, 2009; Bondioli & Savio, 2010; Bondioli & Savio, 2014 a e b; Bondioli, 2015 a e b). Il fatto di essere adottato in un contesto socio-culturale diverso da quello in cui e nato, con il coinvolgimento diretto e attivo di insegnanti brasiliani, ha sottoposto l’approccio a sollecitazioni che lo hanno messo alla prova nei suoi aspetti fondanti, quali appunto la dimensione partecipativa e riflessiva. Tali sollecitazioni hanno d’altra parte permesso di approfondire e confermare...
ECPS - Educational, Cultural and Psychological Studies, 2014
Educational assessment, meant as the mere act or effect of the interpretation of student learning outcomes, has greatly changed. The traditional task of assessment is supported by a series of operations setting and interpreting educational acts which affects not only the results, but also the processes and the context in which the actors involved operate in the educational institution at different levels (micro-meso and macro). This kind of evaluation can be considered educational research aimed at gaining a knowledge and understanding of educational events in order to identify problematic nodes with a view to taking action to change and to improve outcomes. Consequently, better results are directly proportional to quality improvement processes. A quality process is characterized and supported by multiple educational/evaluative interventions, which can rationalize decision-making, determine the tasks to be performed, make a change through a planned and contextualized project. Educational outcome measurement is meaningful only if considered from a systemic point of view so as to develop educational research and experiment new teaching strategies.
La valutazione esterna degli apprendimenti scolastici
Pedagogia più didattica, 2014
Il caso delle prove INVALSI Dalla "società conoscitiva" alla valutazione di sistema Il tema delle prove INVALSI, per la sua rilevanza, si è imposto sempre più in questi anni nel dibattito intorno alla scuola. La questione richiama il ruolo della valutazione esterna, nazionale e internazionale, che sta assumendo un peso sempre più centrale. Ma qual è il contesto storico-politico in cui si collocano le prove? Come mai si è giunti ad attribuire un ruolo così strategico ai compiti di controllo dei risultati di apprendimento? Inizierò con un breve excursus sulle premesse per inquadrare la questione. Quindi fornirò alcuni spunti di riflessione sulle prove, su come sono state costruite finora e sui presupposti epistemologici soggiacenti. La questione della valutazione standardizzata degli apprendimenti è stata accelerata dalle scelte fatte dall'Europa negli anni Novanta sulla "società conoscitiva". L'espressione "società conoscitiva" è entrata ufficialmente nel dibattito pedagogico e di politica dell'educazione con la pubblicazione del Libro bianco su Istruzione e formazione a cura della Commissione delle Comunità Europee (Commissione Europea, 1995). La Commissione partiva da un'analisi della situazione venutasi a creare a causa della mondializzazione degli scambi e della globalizzazione delle tecnologie con l'avvento della società dell'informazione. Secondo la Commissione la nuova situazione avrebbe aperto agli individui nuove possibilità di accesso all'informazione e perciò al sapere. Ciò avrebbe potuto aver luogo solo a patto di adattare i sistemi di istruzione alle nuove esigenze. Veniva naturalmente confermata la funzione tradizionale dell'istruzione, "l'inserimento sociale e lo sviluppo personale, mediante la condivisione di valori comuni", ma si sottolineava la necessità di renderla compatibile con la funzione di promozione dell'occupazione. La sfida che si è aperta negli anni successivi è stata dunque quella della qualità dei saperi e delle competenze da promuovere tra i cittadini europei. La lista delle competenze chiave pubblicata in Europa negli ultimi anni individua "quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione" (Commissione Europea, 2006). La lista vede una prevalenza di competenze di comunicazione e di abilità. Si tratta, in ogni caso, di un elenco sufficientemente vago e ampio per lasciar spazio a scelte anche molto diverse tra loro. In Italia le Indicazioni Nazionali 2013 per il primo ciclo di istruzione riprendono, com'era inevitabile, le competenze chiave, declinandole in uno spettro ampio al cui centro stanno l'autonomia delle persone, la cittadinanza e le competenze cognitive complesse.
2014
Il contributo affronta il tema della valutazione in ambito mediaeducativo. La media education è campo didattico e di ricerca. Ci interroga continuamente in relazione alle questioni docimologiche all'interno di percorsi che, in modalità differenti, fanno uso dei media, ma anche, in generale, in relazione alla valutazione orientata alle competenze. Progettazione, documentazione, valutazione (che implicano processi e prodotti) rappresentano punti chiave per intraprendere un dialogo centrato sul "filo rosso" che lega tutte le fasi di un'attività mediaeducativa: alcuni elementi definitori, il peso da assegnare a finalità e obiettivi, i differenti livelli della valutazione rappresentano gli aspetti significativi di questo articolo, resi comprensibili da alcuni esempi proposti soprattutto nell'ultimo paragrafo.
La cultura della valutazione, nel contenuto originario che deriva dalla tradizione della "evaluation" statunitense ed europea continentale, si riferisce ad un insieme di pratiche volte anche, sebbene non esclusivamente, al miglioramento delle pubbliche amministrazioni, delle loro politiche e dei loro programmi. Per quanto eterogenea nei suoi contenuti e nei suoi approcci metodologici, essa ha rappresentato nei più diversi contesti l'esigenza di dotare le democrazie di uno strumento di riflessività istituzionale nel senso più stretto del termine 1 . Lo sviluppo della valutazione delle Università italiane, apripista della diffusione in altre amministrazioni pubbliche, è stata ed è seguita con particolare apprensione, proprio per la "resa istituzionale" che essa produce o brucia nella dinamica democratica di un Paese 2 .
Valutazione come classifica e autovalutazione come ricerca - 2010
For scientific purposes treat people as if they were human beings Rom Harré, Paul F. Secord Il contributo mette a confronto due approcci opposti alla valutazione della qualità di scuole e insegnanti. Viene in primo luogo presentato il progetto ministeriale di accountability educativa che basa sulla misurazione dei risultati degli studenti l’attivazione di processi di miglioramento nelle scuole. Come viene descritto nel contributo, tale approccio può avere numerose conseguenze indesiderate. L’altro metodo preso in considerazione è quello incentrato su percorsi di autovalutazione degli insegnanti coadiuvati da esperti. Il contributo descrive il percorso di autovalutazione realizzato da tre scuole primarie della periferia romana. Il percorso ha visto l’utilizzo di strumenti per la valutazione: (I) del rendimento degli studenti, (II) della percezione, da parte degli alunni, del clima di scuola, del clima di classe e dei rapporti con compagni e insegnanti, (III) della soddisfazione da parte dei genitori rispetto alla scuola e ai docenti, (IV) della valutazione dell’istituto da parte degli insegnanti, (V) del retroterra socio economico degli studenti. Mentre un approccio incentrato su una valutazione calata dall’alto può comportare effetti indesiderati sul lavoro di insegnanti ed educatori, la riflessione e la discussione avviata dagli insegnanti sulla base dei risultati e dei processi di un percorso di autovalutazione possono stimolare il miglioramento.