Sul Medesimo e L’Altro. Tra Follia e Letteratura Nella Prospettiva Semiotica DI Studi DI Michel Foucault (original) (raw)
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Metafore teatrali e alienazione nella Storia della follia di Michel Foucault
Filosofia, 2021
L'articolo propone un'interpretazione dell'istituzione dell’asile nella Storia della follia di Foucault come il culmine di una narrazione in cui il folle appare come personaggio in varie scene e ambientazioni teatrali. Secondo questa lettura, l’asilo è il luogo dove viene messa in scena la rappresentazione della liberazione del folle. La liberazione ha un aspetto paradossale in quanto la sua contropartita è la perdita dell'identità e della "verità" autonoma della follia. Tuttavia, nell'ambiente surreale dell’asilo emerge anche la possibilità di interrogare l'"alterità" con una nuova consapevolezza. Sullo sfondo di questa interpretazione, viene proposta una lettura speculativa dell'opera di Foucault che evidenzia gli aspetti di continuità con la filosofia hegeliana.
Il “Don Chisciotte” di Michel Foucault, il limite fra l’epica e il romanzo
AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica
In Les mots et les choses Foucault presenta il personaggio di Don Chisciotte come limite epistemico tra Rinascimento e Âge classique. Nell’articolo proposto ci si incarica di descrivere in questi stessi termini l’evoluzione del genere epico nella forma romanzo, avvicinando la lettura foucaultiana a quella fornita dalla Teoria del romanzo di Lukács, dove il Don Chisciotte viene presentato come primo romanzo moderno. Si farà dunque richiamo alla descrizione del Seicento come momento di transizione epistemica e sociale, per individuare tanto nell’emergenza della forma romanzo, quanto nella follia di Don Chisciotte, il sintomo della crisi del sistema simbolico, sociale e politico che aveva giustificato il genere epico. Tale paradigma di lettura verrà applicato all’analisi dei frammenti del Don Chisciotte dedicati all’episodio del teatrino del Mastro Pedro (II, cap. XXV-XXVI).
Il rapporto tra il Medesimo e l'Altro rappresenta un leit motiv lungo l'intero arco della ricerca di Foucault. Negli anni Sessanta egli ha certamente tematizzato il problema, affrontandolo da due prospettive. L'altro è tutta la storia della follia dalla fine del Medioevo fino al limite dei primi studi di Freud. L'altro è la scrittura letteraria di Sade, Hölderlin, Nietzsche, Artaud, Bataille, Roussell, Blanchot, Klossowski, tutti insieme convocati su uno scenario filosofico, che si muove ad elastico tra teorie surrealiste della scrittura e dell'opera d'arte e prime forme di uno strutturalismo in pieno svolgimento.
Signa: Revista de la Asociación Española de Semiótica
L’articolo propone una lettura dell’operato di Viollet-le-Duc attraverso la definizione di mitologia elaborata da Roland Barthes. Lo spunto di riflessione contemporaneo è il ripristino della flêche della Notre-Dame di Parigi, dopo l’incendio del 2019. La lettura di Viollet-le-Duc come creatore di mito è motivata da una serie di apparenti contraddizioni interne al suo pensiero. Inizialmente, appare particolarmente rilevante il ruolo della intentio lectoris, poi, secondo la fenomenologia del mito di Barthes, si individuano nell’opera di Viollet: il concetto e le sue implicazioni politiche; la molteplicità delle forme; le strategie di adattamento della forma al concetto e i meccanismi di naturalizzazione del concetto. Infine, si riflette sull’opportunità di applicare questa lettura a un’epoca diversa da quella di Barthes, proponendo un nuovo cammino di ricerca che tenga conto di una presunta ingenuità di Viollet-le-Duc, e apra a una visione più universale della fenomenologia del mito.
Paper in rivista scientifica di classe A, 2020
Germani A., I supplizi e la sovranità ferita: sull’esecuzione pubblica come risoluzione del conflitto nell’opera di Michel Foucault, «Metabasis.it», 30, 2020, 59 – 79. ; Michel Foucault in his book Surveiller et punir has investigated the evolution of prison system and penal system from the ancient régime to the post revolutionary era. In the first part of the volume public execution as both a deterrent and an educational technique is discussed; the body of the condemned is teared apart in front of the citizenship, this is the very moment when justice is served, the king shows himself through the ordeal and manifests his absolute power. Everyone who dares to violate the law can be considered an enemy; in this dimension felony and treason are put on the same level and even the most violent act of revenge by the king is fully justified.
LA LEGGE E LA MORALE: Euripide: Medea
Medea, la tragedia di Euripide (Atene 431), continua ad affascinare: arte, letteratura, teatro, cinema, psicologia ne indagano le sfaccettature sia in chiave tradizionale sia in chiave moderna, sviluppando molteplici tematiche, come ad esempio: 1. Il conflitto tra la barbarie, incarnata da Medea, e la civiltà greca, espressa da Giasone 2. l'opposizione straniero/autoctono e la condizione di alterità di Medea, emarginata e proiettata in una assoluta solitudine. 3. l’inferiorità sociale della donna, contrapposta alla superiorità dell'uomo, 4. l'esplosione del conflitto nella relazione amorosa e nel rapporto coniugale; 5. il contrasto fra freddezza e rigore della ragione e dominio irrazionale delle passioni. In estrema sintesi, incombono su questa tragedia tutte le diversità di Medea: di razza, di sesso, di intelligenza, di affetti ed emozioni; ad esse si aggiunge, devastante, non la follia, ma paradossalmente un'intelligenza fredda, lucida e vendicativa. Si può parlare allora di una 'polivalenza', di Medea, di una 'concordia discors… sfuggente, impenetrabile, indefinibile', 'che spinge a nuove riletture, con la promessa di ulteriori approfondimenti e chiarificazioni'. Proprio questa concezione di work in progress della riflessione critica su Medea diffusa tra gli studiosi mi ha stimolato a sviluppare una riflessione sull'idea di giustizia e sugli elementi del diritto presenti nella tragedia e nel suo linguaggio e sulla loro interazione con il diritto sacrale, le norme etiche, il comportamento morale e le scelte tragiche di Medea.