Un frammento delle Costituzioni Melfitane di Federico II a Fossacesia (original) (raw)

Frammenti di (una) storia: palazzo De Florio-Mettola

Storia di Manfredonia - volume I - Il Medioevo, 2008

I lavori di restauro a palazzo de Florio-Mettola, in corso di realizzazione, hanno riportato alla luce interessanti testimonianze di età medievale in un edificio noto nel panorama dell'architettura civile della città ma poco indagato in relazione alle vicende storiche ed alle fasi costruttive 1 .

Trasformazioni in un’area del Regno svevo di Sicilia: la Capitanata, Federico II e i vescovi di Tertiveri

Itinerari di ricerca storica Ser. NS, Bd. 37, 2023

Trasformazioni in un'area del Regno svevo di Sicilia: la Capitanata, Federico II e i vescovi di Tertiveri * MICHAEL MATHEUS Da ben oltre un secolo la varietà culturale dell'Italia meridionale ha stimolato le ricerche storiche di diverse nazioni. Circa dieci anni prima dello scoppio della prima guerra mondiale l'Istituto Storico Prussiano, il predecessore dell'odierno Istituto Storico Germanico di Roma, avviò un progetto di vasta portata sulla storia dell'Italia meridionale. Le ricerche furono interrotte da due guerre mondiali, ma vennero ogni volta riprese. Dal 2005/06 esse sono state portate avanti secondo un nuovo criterio. Al loro centro non è più la storia dei castelli e degli insediamenti di epoca svevo-angioina, ma la presenza musulmana in Italia meridionale nell'alto e nel pieno Medioevo. Ispirandosi ad una visione storico-culturale, si studia il rapporto, ricco di alterne vicende, tra cultura cristiana e cultura musulmana, i loro conflitti e le forme di coabitazione praticate. Al tempo stesso l'indagine si estende, in prospettiva comparata, all'intera area mediterranea 1. Uno degli oggetti di questa ricerca interdisciplinare è la Capitanata, un'area che, soprattutto nel secolo XIII, fu caratterizzata da diverse etnie e lingue, da varie comunità religiose e culture. Musulmani deportati dalla Sicilia contribuirono a segnare, in questo

Due frammenti di formae dal Capitolium di Verona

Epigrafia e politica, 2017

ISBN 978-88-6705-5 -© 201 Ledizioni -LEDIpublishing Via Alamanni, 11 20141 Milano, Italia www.ledizioni.it È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno o didattico, senza la regolare autorizzazione. Indice del volume Epigrafia e politica: alcune riflessioni 5 SIMONETTA SEGENNI Geschriebene Kommunikation: 200 Jahre kaiserliche Politik im Spiegel der Bürgerrechtskonstitutionen 7 WERNER ECK Fasti Albenses: Progressi e palinodie sui Fasti Consulares 27 CESARE LETTA Due frammenti di formae dal Capitolium di Verona 65 GIULIANA CAVALIERI MANASSE -GIOVANNELLA CRESCI MARRONE Quando l'epigrafia è politica. A proposito dei riferimenti epigrafici nell'opera di Cassio Dione 95 ALBERTO DALLA ROSA I magistrati della colonia di Grumentum (Italia, regio III): aspetti e problemi. 119 ALFREDO BUONOPANE Il contributo delle fonti epigrafiche allo studio della seconda guerra punica: alcuni casi eccezionali 147 MICHELE BELLOMO Epigrafia e politica dall'Urbe alla provincia. Il caso dell'iscrizione trionfale di Gaio Sempronio Tuditano (cos. 129 a.C.) 171 MONICA CHIABÀ Le élites cittadine della Campania romana: dinamiche politiche e sociali dalla documentazione epigrafica 197 GIUSEPPE CAMODECA Donne e "politica" alla luce della documentazione epigrafica 213 FRANCESCA CENERINI Principi optimo: un aspetto della propaganda imperiale da Augusto a Traiano nelle fonti letterarie ed epigrafiche 229 GIAN LUCA GREGORI -GIANMARCO BIANCHINI Epigrafia e politica di cittadinanza: attestazioni esplicite di ottenimento della civitas Romana 245 ANDREA RAGGI Epigrafia politica? Politica dell'epigrafia? 263 ANTONIO SARTORI Due frammenti di formae dal Capitolium di Verona Giuliana Cavalieri Manasse -Giovannella Cresci Marrone

Marco Calafati, Facciate dei palazzi fiorentini di Bartolomeo Ammannati, in: Bollettino della Società di Studi Fiorentini, 21, 2014

Bartolomeo Ammannati (1511-1592) introduces an innovation in the landscape composition of the facades of the palaces of Florence, by underlining the central axis of symmetry, composed by the vertical alignment of portal- window-coat or varied by the introduction of a kneeling window in place of the portal. The accentuation of the axis of symmetry is drawn from Vignola Villa Giulia in France and also by Sebastiano Serlio and Pierre Lescot. If Serlio cites the curtains in facing brickwork ‹‹a facciavista›› how ‹‹licenziose››, in Florence in facing brick ‹‹a facciavista›› appears only in the middle of the sixteenth century with the building of red brick facades that are decorated two-tone Griffins. The ornament and decoration, emblems and symbols, symbolic allusions suggest that emphasizing the values that animate architectures Ammannati.

I Palazzi Minoici di Festòs: resti architettonici

Creta, una delle isole più grandi del Mediterraneo, nel secondo millennio a.C. diviene la terra natia della civiltà minoica. I suoi abitanti erigono costruzioni monumentali comunemente note come palazzi. Nel corso del tempo vari cicli di costruzione e distruzione si sono susseguiti dando origine a diverse fasi palaziali. Dopo la creazione dei primi palazzi ne vengono costruiti di nuovi, i cosiddetti secondi, che a loro volta precedono i terzi palazzi, ossia le costruzioni in uso quando ormai l'intera civiltà è stata attratta nella sfera di influenza micenea. La tesi presenta una panoramica delle caratteristiche strutturali e funzionali dei primi palazzi e dei secondi, con particolare riferimento al sito archeologico di Festòs, l'unico in cui le due strutture siano chiaramente identificabili e distinguibili. In un primo capitolo introduttivo la civiltà minoica viene presentata e brevemente descritta nei suoi aspetti sociali, culturali e politici; vengono inoltre riesaminati i palazzi e il loro ruolo nella Creta minoica alla luce di nuovi studi archeologici. Nel secondo capitolo è introdotto il caso studio del sito archeologico di Festòs dove, a una introduzione sul primo e secondo palazzo, seguono la storia dei principali scavi condotti nel sito e la descrizione degli ambienti di entrambe le costruzioni. L'obiettivo del terzo capitolo è quello di dedurre informazioni utili per la determinazione della funzione dei palazzi attraverso la precedente analisi delle strutture. L'intento è anche quello di inserire il particolare caso di Festòs nell'ottica di più generali riconsiderazioni e interpretazioni dell'universo minoico.