L. Vecchio - A. D’Angiolillo, Le necropoli di Elea-Velia: rinvenimenti, ricognizioni e dati cartografici, in: V. Gassner (Hrsg.), 1971-2021: 50 anni di ricerche austriache a Velia, Atti del Convegno, Roma, 16-17 settembre 2021, Wien, Phobos Verlag, 2023, pp. 151-170. (original) (raw)
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Presso l'Archivio Diocesano di Vallo della Lucania (Salerno) è conservata una stele funeraria in marmo molto probabilmente proveniente da Elea-Velia. Essa, infatti, risulta essere stata donata dalla famiglia Gagliardi di Casalvelino 1 , località non lontana dal sito dell'antica città focea, nel cui palazzo si trovava almeno un'altra stele funeraria greca. Quest'ultima era stata lì trasportata da Elea-Velia, come documenta un lavoro di O. Dito 2 , il quale, dopo aver riportato il testo dell'iscrizione (AEÞíéïò ôï™ / Äçìçôñßïõ), aggiunge: »Si conserva in Casalicchio 3 , dove io l'esaminai nel Palazzo di quel barone Francesco Gagliardi, che la fece trasportare da Elea-Velia, parecchi anni fa.« 4 La stele di Zenis era custodita nel Palazzo Gagliardi ancora nel 1978, come risulta da un articolo nel quale è pubblicata una foto della sola iscrizione 5 , per entrare successivamente a far parte della collezione privata di P. Ebner 6 . A Casalvelino, inoltre, si trovavano anche altre due iscrizioni greche, entrambe provenienti, molto probabilmente, da Elea-Luigi VECCHIO Dell'iscrizione A è possibile leggere: ÏÕÏ[--] / [.]ÏÕÊÏÕÍ . [--] / Ô . ÇÓÓÅ[--] / ÏÕÅÐÁÖ . Ñ . [--] / ÔÏÕÐÕÑÑ . [--]
2023
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